lunedì 8 luglio 2019

Monti Alto e Sullioni (anello da Retignano) EE

Itinerario solitario per i monti Alto e Sullioni (Alpi Apuane, Toscana) con un lungo giro ad anello partendo dal paese di Retignano e ritorno da Volegno e le cave di Montalto, solo per erscursionisti esperti, conoscitori del posto o dotati di GPS perchè si svolge in parte fuori sentiero o su labili tracce.

DATA: 6 aprile 2019

PARTENZA: Con l’autostrada A12 Pisa-La Spezia si esce al casello di Versilia seguendo le indicazioni per Forte dei Marmi, Querceta fino a Seravezza (7,5 km dal casello autostradale), da qui si prosegue in direzione di Stazzema con la SP.9 fino oltrepassare l’abitato di Ruosina, e al bivio con la SP.10 andiamo a sinistra arrivando al paese di Retignano, parcheggiamo di fronte la chiesa (circa 17 km dal casello autostradale di Versilia)



Stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/

Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale

ITINERARIO: Retignano q.435 (Ci portiamo nella piazzola sotto il campanile della chiesa di San Pietro a Retignano, cartelli CAI, un ulteriore scalinata sulla destra ci inoltra nella carrozzabile appena sopra, l’attraversiamo e dietro la marginetta risale la mulattiera CAI 123 o Sentiero Alta Versilia - S.A.V.)   –  Marginetta q.481 (La mulattiera vira a destra passando sotto gli edifici di Pian di Scala)   – Pian di Scala q.488 (Transitati sotto la casa e costeggiato un capannone ci innestiamo sulla carrozzabile, la teniamo a destra in salita con fondo cementato)   –   Piazzola q.500 (Lo stradello cementato termina subito a una piazzola, cartelli: a sinistra indica Campiglia e continua come CAI 123 S.A.V., noi andiamo in salita su mulattiera)  -  Casa q.510 (Vecchia casa ristrutturata)  -  Bivio q.533 (A destra inizia un sentierino indicato come “Anello del Castello”, rimaniamo sulla mulattiera)  -  Maestà q.538 (Formella di ceramica con immagine sacra)  –  Rudere q.543 (Situato appena sopra il tornante della nostra mulattiera)   –   Bivio q.581 (Un sentierino continua in falsopiano mantenendo la direzione est, noi curviamo a U a destra risalendo trasversalmente)   –  Croce di Retignano q.601 (Punto panoramico sul paese di Retignano quotato 601 m da IGM. Oltrepassando la grande croce il sentiero curva a U cominciando a perdere quota, noi invece dobbiamo individuare il sentierino che pochi metri prima della croce risale, indicazioni assenti, una volta intrapreso il sentierino è sempre evidente all’interno del fitto bosco sulla dorsale del Poggio del Castello)   –   Deviazione q.771 (Attenzione, la deviazione nel fitto bosco non è evidente e se non fosse per qualche nastro di plastica passa inosservata. Lasciamo il buon sentiero che continua a mezzacosta, ci portiamo sul crinale appena sopra di noi e lo seguiamo mantenendo la direzione nord/est su esile traccia o a vista con tratti un po’ infrascati)   –  Sella q.852 (Risalendo il crinalino con radi arbusti, arriviamo nel punto in cui ci si presenta una paretina rocciosa, si tratta del satellite nord/ovest del monte Alto quotato 874 metri da CTR Toscana, la località è molto selvaggia e poco intuitiva. Andiamo a destra su esile traccia che si sviluppa a mezzacosta nel bosco con brevi sali/scendi costeggiando la base della parete rocciosa e aggirando di fatto il promontorio, direzione sud/est)   -  Forcella q.870 (La traccia a mezzacosta risale ripidamente fino alla stretta forcellina che separa la cima rocciosa quotata 874 metri appena aggirata, dal monte Alto in alto alla nostra destra. Ora dobbiamo affrontare dei passaggi di 1°su roccette ben scalinate in modesta esposizione mantenendo la direzione fino alla cima del monte Alto, indicazioni assenti)   -  Monte Alto q.913 (La cima è molto panoramica e c’è una piccola croce, è quotata 908 metri da IGM Toscana, torniamo sui nostri passi)  -  Forcella q.870   -   Sella q.852 (Tralasciamo il crinalino dal quale siamo venuti mentre dobbiamo prenderlo a destra tra rada boscaglia con direzione nord/est, la traccia è praticamente assente. Questo bivio è tutt’altro che evidente come pure il crinalino, aiutiamoci con GPS o bussola mantenendoci sempre sul punto più alto, ignoriamo una traccia che sembra scendere a destra sotto la paretina per la Buca del Microspeleo)  -  Sella q.818 (Arriviamo a una selletta o piccolo valico, volutamente manteniamo il crinalino che è un po’ infrascato e poco agevole, scendendo a sinistra un buon sentiero conduce immediatamente al rudere di casa Simi e ci permetterebbe di procedere più facilmente)  –  Cima q.852 (Mantenendoci con direzione nord/est e stando sempre sul punto più alto in seguito si esce dal bosco, due “gendarmi rocciosi” si aggirano a sinistra, una breve salita e siamo sull’anonimo promontorio quotato 852,3 m da CTR Toscana o 852 m da IGM, voltandoci indietro ora vediamo ben delineati i gendarmi rocciosi appena oltrepassati, mentre in lontananza davanti a noi c’è la mole del monte Sullioni che dobbiamo raggiungere, continuiamo in discesa per crestina rocciosa con arbusti, aerea e non ben definita mantenendo la direzione)   –  Sentiero q.820 (Transitiamo poco sopra un “corridoio roccioso” situato alla nostra sinistra e ci innestiamo su un vecchio sentiero con sporadici bolli rossi, a sinistra si collegherebbe al CAI 123 e al rudere di casa Simi, continuiamo in leggera salita nel bosco con direzione est)   –   Forcella q.845 (In breve risalendo usciamo dal bosco guadagnando la forcella di cresta che separa il punto quotato 858 m da IGM alla nostra destra, dal punto quotato 895 m da IGM alla nostra sinistra, quindi cominciamo a percorrere la cresta verso quest’ultimo e la mole del monte Sullioni, direzione nord/est, i segni rossi spariscono, il vecchio sentiero probabilmente scendeva nel versante opposto ma non lo notiamo)   –   Monte Sullioni q.1002 (Generalmente il toponimo non riportato sulle mappe è quotato 1001,5 m da CTR Toscana o 998 m da IGM. L’esile traccia di cresta ci conduce in prossimità della base del monte Sullioni, si comincia ad aggirarlo a mezzacosta nel fitto bosco nel suo versante occidentale, poi lo si risale molto ripidamente e faticosamente nel fitto bosco con direzione est, non c’è traccia e allo stato attuale seguiamo le indicazione del GPS e in loco alcuni nastri di plastica. Dalla cima molto panoramica ma senza indicazioni cominciamo a percorrere l’affilata e aerea cresta nord, con la dovuta attenzione non ci sono problemi)  –   Le Scalette q.925 (Esaurita l’affilata cresta rocciosa, manteniamo la direzione nord con traccia nel crinalino boscoso uscendo in una larga sella priva di indicazioni, siamo sull’ex CAI 123. Davanti a noi c’è la mole della cima senza toponimo quotata da IGM e CTR Toscana 1076 m, risaliamo virando subito a destra per aggirarla a mezzacosta sul versante orientale, l’antico sentiero è scomparso, procediamo a vista, per intuito e aiutati dal GPS, poi ritroviamo qualche bollo rosso, direzione est. In circa 15 minuti arriviamo a un canalino, segni rossi, lo risaliamo con attenzione ma senza difficoltà rispetto a come ci appariva da lontano, che ci fa guadagnare quota inoltrandoci nella prateria sommitale)  -  Rudere q.993 (Notiamo poche mura alla nostra sinistra mentre stiamo attraversando a vista la prateria sull’ex CAI 123)  – CAI 122 q.960 (Giunti sulla prateria i segni e la traccia dell’ex CAI 123 spariscono, procediamo a vista in falsopiano con direzione nord/est, finché notiamo davanti ma sotto di noi l’evidente CAI 122. Il sentiero originario del CAI 123 continuerebbe verso il passo dell’Alpino, ma dal momento che camminavamo a vista perdiamo quota raggiungendo il sentiero CAI 122 che teniamo a destra in discesa)  –   Incrocio q.894 (Appena oltrepassato il rudere Dell’Angiò e di Nanania arriviamo alla grande marginetta, ignoriamo il sentiero non segnato a sinistra e scendiamo a destra pochi metri dove c’è la tabella, ignoriamo il sentiero a sinistra per il rifugio La Fania e stiamo sul CAI 122 a destra in discesa per buona mulattiera)  –  Casa q.886 (Vecchia casa adibita a seconda abitazione appena sotto l’incrocio precedente)   –   Bivio q.842 (A destra c’è una passerella sul corso d’acqua e una mulattiera risale a una vecchia casa dell’Alpe di Volegno, stiamo sulla nostra mulattiera CAI 122)   –   Le Caselle q.835 (Vecchie case adibite a seconda abitazione e punto di arrivo della teleferica, continuiamo sulla mulattiera CAI 122 in discesa)  –   Bivio q.810 (A sinistra della mulattiera CAI 122 ignoriamo un sentiero non segnato)   –   Marginetta q.795   –   Bivio q.762 (Al termine della discesa c’è il bivio della mulattiera, a sinistra non è segnata, il CAI 122 la tiene a destra ora in piano)  –  Colle a Iapoli q.739 (Arriviamo al minuscolo parcheggio di Colle a Iapoli raggiunto dalla carrozzabile “via di Tiglieta” che sale dal paese di Pruno, il sentiero scende di fianco la piazzola e subito sotto attraversa la sterrata e continua la discesa su mulattiera CAI 122 fiancheggiando una vistosa cisterna)   –   Marginetta q.735    –   Asfaltata q.712 (Innesto sulla strada asfaltata, la teniamo a sinistra che subito fa una curva a U)   –   Bivio q.675 (Alla nostra sinistra c’è una grande casa disabitata di fianco la quale il CAI 122 scende su mulattiera, continuiamo a percorrere la strada asfaltata)   –   Deviazione q.557 (Arrivati a una delle tante curve a U della strada asfaltata noi la lasciamo, a destra c’è una minuscola piazzola e poco sopra la casa con numero civico 1113, tra la strada e la piazzola scende una mulattiera il cui imbocco è poco evidente, segni e cartelli assenti)   –  Casa q.525 (Transitiamo sotto la vecchia casa recuperata, dopo averla oltrepassata evitiamo il largo sentiero gradinato che si collega al tornante della strada asfaltata Pruno-Colle a Iapoli e proseguiamo sulla larga mulattiera non segnata nel bosco)   –   Maestà q.492   – Volegno q.445 (Arriviamo al paese di Volegno, cominciamo a percorrere il vicolo subito a destra passando di fatto poco sopra il campanile che è “via Pergola”, poi arriviamo a un porticato e senza oltrepassarlo risaliamo a destra dove il vicolo “via della Pietraia” termina. Inizia la mulattiera S.A.V. Sentiero Alto Versilia che aggirando dall’alto l’abitato si allontana dalle ultime case, segni sporadici)   –   Rudere q.460 (La mulattiera ci ha fatto appena lasciare le ultime case di Volegno e arriviamo a un rudere, davanti a noi ci appare il panorama sul monte Alto a sinistra e monte Sullioni a destra, proseguiamo in leggera discesa)   –   Rudere q.444 (In fase di recupero, appena oltrepassato la nostra mulattiera si mantiene in piano superando un ulteriore piccolo rudere)   –  Grotte Bianche q.453 (Antiche testimonianze di cava con tabella informativa, la mulattiera si allarga a carrareccia)   –  Deviazione q.444 (La carrareccia inizia a scendere e curva a U a sinistra, pochi metri prima prendiamo la piccola mulattiera S.A.V. a destra che risale nel bosco, bolli rossi)   –   Bivio q.465 (Appena risaliti la mulattiera si biforca, c’è un minuscolo cippo di marmo, il percorso S.A.V. la tiene a sinistra in piano)   –  Rudere q.466 (A pochi metri dal bivio precedente)  –  Sorgente q.443 (Acqua che fuoriesce dalla spaccatura delle rocce, la mulattiera prosegue transitando poco sotto un rudere che può passare inosservato e seguendo in salita vecchi muretti di sasso)   –  Bivio q.462 (Sul bordo della nostra mulattiera notiamo vecchie pietre forate, poco dopo ignoriamo un tracciato che sale a un rudere, mentre la nostra via continua a mezzacosta sempre nel fitto bosco)   –   Ravaneto q.468 (Attraversiamo la pietraia e si rientra nel bosco ritrovando la mulattiera S.A.V., in seguito c’è un piccolo tratto attrezzato con cavo corrimano)   –   Capanno q.547 (Rudere di un piccolo capanno di sasso in uso alle antiche attività minerarie del Gabbro, attraversiamo un altro ravaneto e la mulattiera comincia a perdere quota)   –  Cave di Montalto q.515 (Testimonianze delle antiche attività minerarie indicate da una tabella informativa, si procede attraversando in breve un ravaneto, bolli rossi)   –   Rudere q.441  –   Marginetta q.452   – Bivio q.463 (Biforcazione della mulattiera: dritto a destra sale e continua come sentiero S.A.V, noi stiamo in piano notando le prime case di Retignano)   –  Carrozzabile q.447 (Arriviamo alle prime case di Retignano, ora le costeggiamo percorrendo la carrozzabile)   –   Bivio q.431 (Biforcazione: tralasciamo la cementata dritto a sinistra che scende direttamente al paese, stiamo sulla stradina in piano che lo aggira dall’alto)  –  Retignano q.435 (Arrivo alla chiesa di San Pietro).

NOTE:

        LUNGHEZZA: 12 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1100 m

QUOTA MASSIMA: 1010 m

Sentieri

Itinerario per escursionisti esperti, conoscitori del posto o dotati di GPS. La parte più complicata è quella tra il monte Alto-monte Sullioni-innesto sul CAI 122, la cresta coperta dalla vegetazione non è ben definita, allo stato attuale ci sono alcuni nastri di plastica che col tempo potranno deteriorarsi. Per la salita al monte Alto ci sono da affrontare dei passaggi di 1°, ben scalinati ma un po’esposti, l’ascesa al monte Sullioni dal suo versante nord/occidentale invece avviene molto ripidamente nel fitto bosco, la traccia è esilissima o assente e solo i nastri di plastica e il GPS ci guidano fino alla vetta. La cresta nord del monte Sullioni che scende verso la sella de Le Scalette è rocciosa e molto aerea, con la dovuta cautela si percorre senza problemi. Alcune incertezze lungo l’ex CAI 123 che dalle Scalette ci conduce verso il CAI 122, pochi segni e con tratti dove l’antico tracciato è scomparso. 

Aggiornamento 2023 (Al Bivio q.463, la mulattiera intrapresa a sinistra è chiusa da un alto cancello, quindi è d’obbligo rimanere sul sentiero S.A.V che allo stesso modo riporta a Retignano)

Rifugi-Bivacchi

Assenti

Fonti

- Fontana sotto il campanile della chiesa di San Pietro alla partenza da Retignano

- Fontana nel prato davanti alle vecchie case Le Caselle sul CAI 122

- Sorgente sulla mulattiera S.A.V. dopo circa 15 min. avere oltrepassato le vecchie cave di Grotte Bianche

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Retignano

0,00

Forcella q.845

2,06

Volegno

4,31

Marginetta q.481

0,07

Monte Sullioni

2,40

Rudere q.460

4,38

Pian di Scala

0,10

Le Scalette

3,00

Rudere q.444

4,40

Piazzola q.500

0,11

Rudere q.993

/

Grotte Bianche

4,43

Casa q.510

/

CAI 122 q.960

3,30

Deviazione q.444

4,46

Bivio q.533

/

Incrocio q.894

3,40

Bivio q.465

4,48

Maestà q.538

/

Casa q.886

3,41

Rudere q.466

4,49

Rudere q.543

0.15

Bivio q.842

3,45

Sorgente q.443

4,57

Bivio q.581

0,20

Le Caselle

3,47

Bivio q.462

5,02

Croce di Retignano

0,24

Bivio q.810

3,50

Ravaneto q.468

5,07

Deviazione q.771

0,48

Marginetta q.795

/

Capanno q.547

5,22

Sella q.852

0,58

Bivio q.762

3,56

Cave di Montalto

5,32

Forcella q.870

1,05

Colle a Iapoli

4,00

Rudere q.441

5,46

Monte Alto

1,13

Marginetta q.735

4,02

Marginetta q.452

5,55

Forcella q.870

/

Asfaltata q.712

4,04

Bivio q.463

6,00

Sella q.852

1,30

Bivio q.675

4,08

Carrozzabile q.447

6,02

Sella q.818

/

Deviazione q.557

4,18

Bivio q.431

6,04

Cima q.852

1,50

Casa q.525

4,22

Retignano

6,12

Sentiero q.820

2,00

Maestà q.492  

4,26

 

 

 

Retignano q.435 (Ci portiamo nella piazzola sotto il campanile della chiesa di San Pietro a Retignano, cartelli CAI)
Un ulteriore scalinata ci inoltra nella carrozzabile appena sopra, l’attraversiamo e dietro la vecchia edicola risale la mulattiera CAI 123 o Sentiero Alta Versilia - S.A.V.
CAI 123 o Sentiero Alta Versilia - S.A.V
Marginetta q.481
Pian di Scala q.488 (Transitati sotto la casa e costeggiato un capannone ci innestiamo su carrozzabile, la teniamo a destra in salita con fondo cementato)
Pian di Scala q.488 (Transitati sotto la casa e costeggiato un capannone ci innestiamo su carrozzabile, la teniamo a destra in salita con fondo cementato)

Piazzola q.500 (Lo stradello cementato termina subito a una piazzola, cartelli: a sinistra indica Campiglia e continua come CAI 123 S.A.V., noi andiamo in salita su mulattiera)  
Bivio q.581 (Un sentierino continua in falsopiano mantenendo la direzione est, noi curviamo a U a destra risalendo trasversalmente) 
Bivio q.581 (Un sentierino continua in falsopiano mantenendo la direzione est, noi curviamo a U a destra risalendo trasversalmente) 
Croce di Retignano
Sul sentiero che risale dalla Croce di Retignano
Sul sentiero che risale dalla Croce di Retignano

Dalla Deviazione q.771 lasciamo il buon sentiero che continua a mezzacosta, ci portiamo sul crinale appena sopra di noi, poi continuiamo mantenendo la direzione nord/est su esile traccia, dopo 7/8 minuti uscendo dal bosco la vegetazione diventa più rada
Sella q.852 (Risalendo il crinalino con radi arbusti, arriviamo nel punto in cui ci si presenta una paretina rocciosa, si tratta del satellite nord/ovest del monte Alto quotato 874 metri da CTR Toscana, la località è molto selvaggia e poco intuitiva. Andiamo a destra su esile traccia che si sviluppa a mezzacosta nel bosco)  
Aggirato il promontorio, la traccia risale ripidamente riguadagnando la cresta alla Forcella q.870, ora dobbiamo affrontare dei passaggi di 1° su roccette ben scalinate 
Aggirato il promontorio, la traccia risale ripidamente riguadagnando la cresta alla Forcella q.870, ora dobbiamo affrontare dei passaggi di 1° su roccette ben scalinate 
La Forcella q.870 sotto di noi
Aggirato il promontorio, la traccia risale ripidamente riguadagnando la cresta alla Forcella q.870, ora dobbiamo affrontare dei passaggi di 1° su roccette ben scalinate 

Il promontorio situato a nord/ovest sotto il monte Alto quotato 874 m da CTR Toscana
Monte Alto q.913
Panorama dal monte Alto sul monte Corchia
Panorama dal monte Alto sul monte Forato
Vista dalla vetta del monte Alto verso il percorso che dobbiamo affrontare per andare sul monte Sullioni

TTornati alla base della paretina rocciosa, Sella q.852, tralasciamo il crinalino dal quale siamo venuti mentre dobbiamo prenderlo a destra tra rada boscaglia con direzione nord/est, la traccia è praticamente assente. Questo bivio è tutt’altro che evidente come pure il crinalino, aiutiamoci con GPS o bussola mantenendoci sempre sul punto più alto
Mantenendoci con direzione nord/est e stando sempre sul punto più alto in seguito si esce dal bosco, due “gendarmi rocciosi” si aggirano a sinistra
Cima q.852
Cima q.852 (Dietro di noi a sinistra c’è il monte Alto, a destra il promontorio quotato 876,8 m da CTR Toscana)
Panorama davanti a noi dalla Cima q.852 sul monte Sullioni che dobbiamo raggiungere con la cresta boscosa e non ben definita

Sentiero q.820 (Transitiamo poco sopra un “corridoio roccioso” situato alla nostra sinistra e ci innestiamo su un vecchio sentiero, poco evidente ma ci sono sporadici bolli rossi)
Forcella q.845 (In breve risalendo usciamo dal bosco guadagnando la forcella di cresta che separa il punto quotato 858 m da IGM alla nostra destra, dal punto quotato 895 m da IGM alla nostra sinistra)
Sulla cresta verso il monte Sullioni dopo avere lasciato la Forcella q.845
L’esile traccia di cresta ci conduce in prossimità della base del monte Sullioni, si comincia ad aggirarlo a mezzacosta nel fitto bosco nel suo versante occidentale…
… poi lo si risale molto ripidamente e faticosamente nel bosco con direzione est, non c’è traccia e allo stato attuale seguiamo le indicazione del GPS e in loco alcuni nastri di plastica

Monte Sullioni q.1002
Monte Sullioni q.1002
Monte Sullioni q.1002 (Dalla cima molto panoramica ma senza indicazioni cominciamo a percorrere l’affilata e aerea cresta nord, con la dovuta attenzione non ci sono problemi) 
L’affilata e aerea cresta nord del monte Sullioni, con la dovuta attenzione non ci sono problemi

L’affilata e aerea cresta nord del monte Sullioni, con la dovuta attenzione non ci sono problemi
L’affilata e aerea cresta nord del monte Sullioni, con la dovuta attenzione non ci sono problemi
Le Scalette q.925 (Davanti a noi c’è la mole della cima senza toponimo quotata da IGM e CTR Toscana 1076 m, risaliamo virando subito a destra per aggirarla a mezzacosta sul versante orientale, l’antico sentiero è scomparso, procediamo a vista, per intuito e aiutati dal GPS, poi ritroviamo qualche bollo rosso, direzione est)
In circa 15 minuti arriviamo a un canalino, segni rossi, lo risaliamo con attenzione ma senza difficoltà rispetto a come ci appariva da lontano, che ci fa guadagnare quota inoltrandoci nella prateria sommitale
Uscita dal canalino

Prateria sommitale al termine del canalino, l’antico tracciato del CAI 123 è scomparso, si procede a vista
Sul CAI 122
Il rudere Dell’Angiò e di Nanania
Incrocio q.894 (Appena oltrepassato il rudere Dell’Angiò e di Nanania arriviamo alla grande marginetta)
Casa q.886 (Vecchia casa adibita a seconda abitazione appena sotto l’incrocio precedente)
Bivio q.842 (A destra c’è una passerella sul corso d’acqua e una mulattiera risale a una vecchia casa dell’Alpe di Volegno, stiamo sulla nostra mulattiera CAI 122)   

Le Caselle q.835 (Vecchie case adibite a seconda abitazione)
Le Caselle q.835 (Vecchie case adibite a seconda abitazione)
Teleferica a Le Caselle
Marginetta q.795  
Cisterna a Colle a Iapoli
Asfaltata q.712 (Innesto sulla strada asfaltata, la teniamo a sinistra)

Bivio q.675 (Alla nostra sinistra c’è una grande casa disabitata di fianco la quale il CAI 122 scende su mulattiera, continuiamo a percorrere la strada asfaltata)
Deviazione q.557 (Arrivati a una delle tante curve a U della strada asfaltata noi la lasciamo, a destra c’è una minuscola piazzola e poco sopra la casa con numero civico 1113, tra la strada e la piazzola scende una mulattiera il cui imbocco è poco evidente, segni e cartelli assenti)
Casa q.525 (E’ situato poco sopra la stradina asfaltata per Pruno che avevamo lasciato)
Per i vicoli di Volegno
Rudere q.460 (La mulattiera ci ha fatto appena lasciare le ultime case di Volegno e arriviamo a un rudere, davanti a noi ci appare il panorama sul monte Alto a sinistra e monte Sullioni a destra)

Sentiero S.A.V – Sentiero Alta Versilia
Rudere q.444 (In fase di recupero)
Grotte Bianche
Oltrepassate le Grotte Bianche la mulattiera si allarga a carrareccia
Deviazione q.444 (La carrareccia inizia a scendere e curva a U a sinistra, pochi metri prima prendiamo la piccola mulattiera S.A.V. a destra che risale nel bosco, bolli rossi)
Bivio q.465 (Appena risaliti la mulattiera si biforca, c’è un minuscolo cippo di marmo, il percorso S.A.V. la tiene a sinistra in piano)

Rudere q.466 (A pochi metri dal bivio precedente)
Sorgente q.443 (Acqua che fuoriesce dalla spaccatura delle rocce)
Sul bordo della nostra mulattiera notiamo vecchie pietre forate che precedono il Bivio q.462
Ravaneto q.468 (Attraversiamo la pietraia e si rientra nel bosco ritrovando la mulattiera S.A.V)

Capanno q.547 (Rudere di un piccolo capanno di sasso in uso alle antiche attività minerarie)
Dal Capanno q.547 attraversiamo un altro ravaneto e la mulattiera comincia a perdere quota

Cave di Montalto
Cave di Montalto
Rudere q.441 
Sentiero S.A.V – Sentiero Alta Versilia
Sentiero S.A.V – Sentiero Alta Versilia
Carrozzabile q.447 (Arriviamo alle prime case di Retignano)