martedì 13 agosto 2019

Da Lago di Corniolo verso il M. Ritoio (per vecchi sentieri) EE

Itinerario per sentieri abbandonati e in parte scomparsi, riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori del posto e dotati di GPS.(Parco delle Foreste Casentinesi, Emilia Romagna)

DATA: 8 giugno 2019

PARTENZA: Sulla SS.310 Forlì-Passo della Calla si arriva alla frazione di Lago di Corniolo (circa 2 km dopo Corniolo, Emilia Romagna), parcheggiamo prima di attraversare il ponte sul Bidente delle Celle.



Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 21-Alpe di San Benedetto, si ringrazia Monti Editore (www.iga-cartografie.it) via Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

ITINERARIO: Lago di Corniolo q.529 (Appena prima di attraversare il ponte sul Bidente di Celle, lasciamo la SS.310 e iniziamo risalire la carrozzabile che inizia sulla destra)       Bivio q.538 (Biforcazione della carrozzabile dopo pochi metri dalla partenza: dritto a sinistra è CAI 261, stiamo dritto in salita su carrozzabile non segnata)       Ca’ San Giovanni q.615 (Casa abbandonata a sinistra e poco sotto la carrozzabile)       Ciortino q.667 (Sulla curva a U della carrozzabile, a destra notiamo un cancello d’accesso di un abitazione, teniamo lo stradello che oltrepassa la casa vacanza di Ciortino alla nostra sinistra)      Rudere q.683 (Appena oltrepassato c’è il bivio della sterrata: a destra sale al vicino capannone adibito a rimessa, continuiamo dritto in piano)      Ca’ dell’Orso q.671 (Ruderi e fine della sterrata, si passa tra le case dietro alle quali si prosegue con sentiero non segnato in discesa)   -  Fosso q.654 (Fosso d’acqua appena scesi da Cà dell’Orso)  -  Fosso q.635 (Fosso d’acqua)       Ca’ Belletta q.649 (Rudere, lo oltrepassiamo evitando il sentiero che scende a sinistra e proseguiamo dritto)   -  Bivio q.675 (A sinistra a ritroso in piano c’è un sentierino, continuiamo dritto sempre a mezzacosta, indicazioni assenti)     Bivio q.698 (Oltrepassato un costone roccioso c’è la biforcazione della mulattiera: dritto a destra sale, stiamo dritto in piano con la mulattiera infrascata ridotta a sentierino)       Capria di Sopra q.674 (Rudere, dopo la visita torniamo sui nostri passi)      Bivio q.698 (Continuiamo con la mulattiera in salita)   -  Fosso q.776 (La mulattiere rientrando nel bosco ha guadato un piccolo fosso d’acqua e inizia salire ripidamente, ne esce di nuovo presso una dorsale di fini detriti marnosi dove l’antico tracciato si mantiene poco sotto per inoltrarsi ancora nella boscaglia)      Fonte q.815 (Vecchia fonte/abbeveratoio asciutta nel bosco, la mulattiera risale probabilmente bagnata dall’acqua)      Campo di Fuori q.838 (La mulattiera esce dal bosco arrivando subito al rudere della grande casa, il tracciato ora poco evidente aggira l’edificio sulla destra e continua in piano o leggera ascesa nella brulla prateria con direzione nord/ovest, cerchiamo di cogliere ogni piccolo indizio di passaggio)    -    Fosso q.870 (La traccia che da Campo di Fuori era incerta, entrando nel bosco guada un piccolo fosso d’acqua e ci fa salire su buona mulattiera, direzione ovest)      Lavacchio di Sotto q.894 (Usciti dal bosco c’è il rudere della grande casa, risaliamo a destra per pochi metri e proseguiamo con direzione nord/ovest nella brulla prateria con traccia incerta, in alto si può già scorgere il rudere di Lavacchio di Mezzo che dobbiamo raggiungere)       Fonte q.954 (Usciamo dalla esigua macchia di bosco, a destra c’è una piccola radura, a sinistra la fonte e il proseguo su mulattiera in piano probabilmente molto infrascata e ridotta a traccia, direzione nord/ovest)   -    Fonte q.958 (Vecchia fonte abbeveratoio nel bosco precede l’arrivo a Lavacchio di Mezzo)      Lavacchio di Mezzo q.960 (Usciti dal bosco c’è il rudere in posizione panoramica, la traccia curva a gomito a destra in salita, nord, e in breve si perde nei verdi pascoli, continuiamo mantenendo la direzione e raggiungendo a vista Lavacchio di Sopra)      Lavacchio di Sopra q.1069 (Piccolo rudere, teniamoci con direzione nord risalendo senza traccia obbligata nel verde pendio)        CAI S.A. 301 q.1096 (Innesto sul largo CAI 301 o Sentiero degli Alpini di crinale, lo teniamo a sinistra)   Bivio q.1110 (Forse passa inosservato, ma sulla destra inizia il vecchio sentierino per il rudere di ca’ di Marcaccio, stiamo sul CAI 301)      Deviazione q.1149 (Il punto è quotato 1149 da IGM, versante orientale del monte Ritoio. Il largo CAI 301 che da quando l’avevamo intrapreso era sempre salito, ora comincia a perdere quota e uscendo dalla macchia di bosco lo lasciamo, dobbiamo notare alla nostra sinistra il pendio di fini detriti marnosi che va sceso, poco sotto c’è una recinzione oltre la quale inizia un largo sentiero sterrato, indicazioni assenti, direzione sud)      Bivio q.1053 (Uscendo dalla macchia di bosco il buon sentiero sterrato sembra svanire, alla nostra destra notiamo la sagoma quadrangolare di un muretto di sasso, quindi procediamo nella prateria in discesa seguendo un labile tratturo, direzione sud/sud-ovest. Terminata la discesa siamo al bivio quotato 1053 da IGM, tutt’altro che evidente è la traccia che a destra conduce ai ruderi scomparsi di Ca’ Acquaviva, a sinistra invece riprende il buon sentiero sterrato che camminiamo in piano mantenendo di fatto la nostra direzione)      Quota 1048 (Quota da GPS. Per la prima volta il sentiero sterrato procede con direzione est, sempre in falsopiano e uscendo dalla macchia di bosco si potrebbe scorgere sotto di noi il rudere della casa di Montecavallo di Sopra, nostro prossimo obiettivo. Manteniamo questa direzione finché il percorso svanisce nella larga dorsale sud del monte Cavallo, il largo tracciato originario qui poco evidente, invece scende a destra, sud, segni e indicazioni assenti)      Casa Montecavallo di Sopra q.971 (Il tratturo che scendeva con direzione sud ci conduce direttamente al grande rudere, ci portiamo davanti all’edificio e continuiamo scendere nella brulla radura mantenendo rigorosamente la direzione sud, ignoriamo a sinistra e a destra una buona traccia. Si procede a vista e senza traccia di passaggio, poi dopo circa 20 minuti nel punto quotato 907 da IGM l’originario tracciato continua perdere quota virando a sinistra per fare un ampio tornante, scendiamo aiutati dal GPS e per intuito perchè in loco non lo si nota. Poco sotto andiamo a intercettare l’antica mulattiera che appare evidente e ci continua a far scendere ora con direzione ovest)     Bivio q.792 (La mulattiera più evidente che stavamo percorrendo scende a destra, continuiamo dritto per sentierino che perde quota su una dorsalina terrazzata, direzione sud/ovest)     Bivio q.739 (Al termine della discesa siamo in una piccola piazzola, a destra un vecchio sentiero abbandonato costeggia dall’alto il fosso dei Fondi, bolli rossi, andiamo a sinistra)    CAI 261 q.730 (Innesto sulla mulattiera CAI 261, a sinistra in breve c’è la fonte del Bercio e riconduce a Lago di Corniolo, la teniamo a destra che scende al sottostante ponte)     Ponte q.703 (Ponte sul fosso dei Fondi, dalla parte opposta la mulattiera CAI 261 risale ripidamente)     Deviazione q.729 (La mulattiera CAI 261 che è risalita ripidamente dal ponte ora curva a destra, noi la lasciamo e andiamo dritto per esile sentierino non segnato in falsopiano nel fitto bosco, direzione est, poi quando diventa meno evidente continuiamo in leggera discesa virando a destra)     Bidente delle Celle q.675 (Arriviamo per traccia incerta ma senza difficoltà al corso d’acqua nel bosco, delimitato dalla parte opposta da un maestoso costone roccioso, costeggiamo il torrente per pochi metri a sinistra e appena prima della sua curva a destra lo guadiamo, dalla sponda opposta risaliamo un sentierino non segnato)      Bivio q.694 (A sinistra una traccia scende riportando al Bidente di Celle, continuiamo dritto in leggera salita e in breve quando il sentierino sembra scomparire dobbiamo curvare a U a destra nel fitto bosco, poco sopra inizia un largo sentiero che possiamo scorgere tra gli alberi)      Deviazione q.738 (Siamo appena risaliti col largo sentiero che ora continua virando a sinistra in leggera discesa, noi lo lasciamo e prendiamo a sinistra una ripida traccia evidenziata da sporadici bolli rossi, che ci fa risalire la dorsale nel fitto bosco, manteniamoci rigorosamente con direzione sud)    Cà Partinico q.850 (Risalito con attenzione un piccolo risalto roccioso panoramico si procede sempre all’interno del fitto bosco con traccia incerta, eventualmente percorrendo il punto più alto e mantenendo la direzione sud/est. La casa dovrebbe essere situata poco sotto alla nostra sinistra ma probabilmente è molto infrascata e non la vediamo)    Crinale q.913 (Nella parte finale risaliamo a vista e senza traccia il fitto bosco che si esaurisce arrivando sul crinale percorso da una recinzione, la costeggiamo a destra, poi vira in seguito mantenendo la direzione sud)   –   Carrozzabile q.909 (Innesto sulla carrozzabile, la teniamo a sinistra oltrepassando la grande Ca’ Mandriacce situata poco sotto di noi e ignorando il sentiero CAI 289 che dopo poche decine di metri sale a destra)      Bivio q.914 (Appena superata una fonte c’è il bivio della carrozzabile: a sinistra conduce e termina al vicino agriturismo Il Poderone, noi continuiamo dritto)      Bivio q.930 (Teniamo la carrozzabile che curva a gomito, dritto inizia una sterrata non segnalata)    Tre Faggi q.948 (La carrozzabile termina sulla strada asfaltata SS.310, pochi metri prima risaliamo a sinistra il largo sentiero di crinale CAI 259, cartelli, lungo il percorso si oltrepassano alcuni tralicci dell’Enel)      Monte della Maestà q.977 (Nessuna indicazione, passa inosservato)    Castellaccio di Corniolino q.769 (Lasciando temporaneamente il CAI 259 e risalendo poche decine di metri facciamo visita al rudere della rocca)    -  SS.310 q.656 (Al termine della discesa la mulattiera s’innesta sulla curva a U della strada asfaltata, la lasciamo immediatamente e prendiamo la carrozzabile chiusa da sbarra subito a sinistra che è sempre CAI 259)   -  Corniolino q.606 (La carrozzabile scende e termina alle vecchie case di Corniolino, passiamo tra gli edifici e teniamo il sentierino CAI 259 subito a destra in falsopiano che delimita la radura, poco sotto di noi si nota un grande rudere)   -    Casina di Corniolino q.590 (Quota da CTR Emilia Romagna, forse abitata. La oltrepassiamo scendendo, a poca distanza c’è qualche vecchio edificio abbandonato)   -  SS.310 q.560 (Innesto sulla strada asfaltata, la teniamo a sinistra fino a Lago di Corniolo)  -   Lago di Corniolo q.529

 
NOTE:
LUNGHEZZA: 17,6 km
DIFFICOLTA: EE
DISLIVELLO TOTALE: 1080 m
QUOTA MASSIMA: 1160 m



Sentieri



Itinerario per sentieri abbandonati e in parte scomparsi, riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori del posto e dotati di GPS.
- Particolarmente difficile l’orientamento dopo avere oltrepassata la casa di Montecavallo di Sopra e il proseguo senza traccia nel fitto bosco presso Cà Partinico, attenzione ai bolli rossi che si perdono (il rudere probabilmente molto infrascato non lo vediamo, facciamo riferimento al GPS)


Rifugi-Bivacchi
- Assenti



Fonti

- Vecchia Fonte q.815 all’interno del bosco, precede di 5/6 minuti l’arrivo alla casa di Campo di Fuori (poca acqua)
- Fonte q.954 precede di 6/8 minuti il rudere di Lavacchio di Mezzo
- Fatiscente fonte/abbeveratoio q.958 precede di 2 minuti il rudere di Lavacchio di Mezzo (acqua stagnante)
- Fonte sulla carrozzabile presso l’agriturismo Il Poderone





TEMPI RILEVATI netti:

Lago di Corniolo

0,00

Bivio q.1053

2,15

Bivio q.538

0,01

Quota 1048

2,28

Ca’ San Giovanni

0,10

C.Montecavallo di Sopra

2,35

Ciortino

0,18

Bivio q.792

2,58

Rudere q.683

0,20

Bivio q.739

3,03

Ca’ dell’Orso

0,23

CAI 261

3,05

Fosso q.654

0,25

Ponte q.703

3,09

Fosso q.635

0,29

Deviazione q.729

3,12

Ca’ Belletta

0,30

Bidente di Celle

3,19

Bivio q.675

0,36

Bivio q.694

3,22

Bivio q.698

0,42

Deviazione q.738

3,31

Capria di Sopra

0,44

Cà Partinico

/

Bivio q.698

/

Crinale q.913

4,10

Fosso q.776

0,58

Carrozzabile q.909

4,30

Fonte q.815

1,05

Bivio q.914

4,43

Campo di Fuori

1,10

Bivio q.930

4,46

Fosso q.870

1,18

Tre Faggi

4,53

Lavacchio di Sotto

1,23

Monte della Maestà

/

Fonte q.954

1,28

Castellaccio

5,50

Fonte q.958

1,32

SS:310 q.656

6,00

Lavacchio di Mezzo

1,34

Corniolino

6,05

Lavacchio di Sopra

1,44

Casina di Corniolino

6,08

CAI S.A. 301 q.1096

1,50

SS.310 q.560

6,11

Bivio q.1110

1,55

Lago di Corniolo

6,20

Deviazione q.1149

2,05

 

 





Lago di Corniolo q.529 (Appena prima di attraversare il ponte sul Bidente di Celle, lasciamo la SS.310 e iniziamo risalire la carrozzabile che inizia sulla destra)
Bivio q.538 (Biforcazione della carrozzabile dopo pochi metri dalla partenza: dritto a sinistra è CAI 261, stiamo dritto in salita su carrozzabile non segnata)
Ca’ San Giovanni q.615 (Casa abbandonata a sinistra e poco sotto la carrozzabile)
Ciortino
Rudere q.683 (Appena oltrepassato c’è il bivio della sterrata: a destra sale al vicino capannone adibito a rimessa, continuiamo dritto in piano)
Rudere q.683 (Appena oltrepassato c’è il bivio della sterrata: a destra sale al vicino capannone adibito a rimessa, continuiamo dritto in piano)

Panorama su Cà dell’Orso e Cà Belletta
Ca’ dell’Orso
Ca’ dell’Orso q.671 (Ruderi e fine della sterrata, si passa tra le case dietro alle quali si prosegue con sentiero non segnato in discesa)
Ca’ dell’Orso q.671 (Ruderi e fine della sterrata, si passa tra le case dietro alle quali si prosegue con sentiero non segnato in discesa)
Il sentiero dietro Ca’ dell’Orso che conduce a Cà Belletta  
Il sentiero tra Ca’ dell’Orso e Cà Belletta

Cà Belletta  
Bivio q.675 (A sinistra a ritroso in piano c’è un sentierino, continuiamo dritto sempre a mezzacosta, indicazioni assenti)
Costone roccioso che precede l’arrivo al Bivio q.698
Bivio q.698 (Oltrepassato un costone roccioso c’è la biforcazione della mulattiera: dritto a destra sale, stiamo dritto in piano con la mulattiera infrascata ridotta a sentierino)
Capria di Sopra
Capria di Sopra

Sulla mulattiera che da Capria di Sopra conduce a Campo di Fuori
Sulla mulattiera che da Capria di Sopra conduce a Campo di Fuori
Fosso q.776
Guadato il fosso d’acqua q.776 la mulattiera inizia salire ripidamente, ne esce di nuovo presso una dorsale di fini detriti marnosi dove l’antico tracciato si mantiene poco sotto

Fonte q.815 (Vecchia fonte/abbeveratoio asciutta nel bosco)
Campo di Fuori
Campo di Fuori
Il tracciato ora poco evidente aggira Campo di Fuori sulla destra e continua in piano o leggera ascesa nella brulla prateria con direzione nord/ovest, cerchiamo di cogliere ogni piccolo indizio di passaggio
Lavacchio di Sotto
Lasciato Lavacchio di Sotto proseguiamo con direzione nord/ovest nella brulla prateria con traccia incerta

Usciamo dalla esigua macchia di bosco, a destra c’è una piccola radura, a sinistra la Fonte q.954 
Fonte q.954 (Usciamo dalla esigua macchia di bosco, a destra c’è una piccola radura, a sinistra la fonte e il proseguo su mulattiera in piano probabilmente molto infrascata e ridotta a traccia, direzione nord/ovest)
Fonte q.958 (Vecchia fonte abbeveratoio nel bosco precede l’arrivo a Lavacchio di Mezzo)
Lavacchio di Mezzo
Oltrepassato il rudere di Lavacchio di Mezzo, in breve la traccia si perde nei verdi pascoli, continuiamo mantenendo la direzione e raggiungendo a vista Lavacchio di Sopra
Arrivo al rudere di Lavacchio di Sopra che raggiungiamo a vista

CAI S.A. 301 q.1096 (Innesto sul largo CAI 301 o Sentiero degli Alpini di crinale, lo teniamo a sinistra)
Sul largo CAI 301
Panorama della vallata di Lavacchio appena risalita vista dal CAI 301
Deviazione q.1149 (Il punto è quotato 1149 da IGM, versante orientale del monte Ritoio. Il largo CAI 301 che da quando l’avevamo intrapreso era sempre salito, ora comincia a perdere quota e uscendo dalla macchia di bosco lo lasciamo, dobbiamo notare alla nostra sinistra il pendio di fini detriti marnosi che va sceso)
Deviazione q.1149 (Il punto è quotato 1149 da IGM, versante orientale del monte Ritoio. Il largo CAI 301 che da quando l’avevamo intrapreso era sempre salito, ora comincia a perdere quota e uscendo dalla macchia di bosco lo lasciamo, dobbiamo notare alla nostra sinistra il pendio di fini detriti marnosi che va sceso)

Largo sentiero sterrato
Uscendo dalla macchia di bosco il buon sentiero sterrato sembra svanire, alla nostra destra notiamo la sagoma quadrangolare di un muretto di sasso, quindi procediamo nella prateria in discesa seguendo un labile tratturo, direzione sud/sud-ovest.
Terminata la discesa siamo al bivio quotato 1053 da IGM, tutt’altro che evidente è la traccia che a destra conduce ai ruderi scomparsi di Ca’ Acquaviva, a sinistra invece riprende il buon sentiero sterrato che camminiamo in piano mantenendo di fatto la nostra direzione
Quota 1048 (Quota da GPS. Per la prima volta il sentiero sterrato procede con direzione est, sempre in falsopiano e uscendo dalla macchia di bosco si potrebbe scorgere sotto di noi il rudere della casa di Montecavallo di Sopra, nostro prossimo obiettivo. Manteniamo questa direzione finché il percorso svanisce nella larga dorsale sud del monte Cavallo, il largo tracciato originario qui poco evidente, invece scende a destra, sud, segni e indicazioni assenti)
Il tratturo che scendeva con direzione sud ci conduce direttamente al grande rudere
Il tratturo che scendeva con direzione sud ci conduce direttamente al grande rudere

Casa Montecavallo di Sopra q.971
Casa Montecavallo di Sopra q.971
Casa Montecavallo di Sopra q.971 (Ci portiamo davanti all’edificio e continuiamo scendere nella brulla radura mantenendo rigorosamente la direzione sud, ignoriamo a sinistra e a destra una buona traccia) 
Si procede a vista e senza traccia di passaggio

Si procede a vista e senza traccia di passaggio
Dopo circa 20 minuti nel punto quotato 907 da IGM l’originario tracciato continua perdere quota virando a sinistra per fare un ampio tornante, scendiamo aiutati dal GPS e per intuito perché in loco non lo si nota. Poco sotto andiamo a intercettare l’antica mulattiera che appare evidente e ci continua a far scendere ora con direzione ovest
Dal Bivio q.792 la mulattiera più evidente che stavamo percorrendo scende a destra, continuiamo dritto per sentierino che perde quota su una dorsalina terrazzata, direzione sud/ovest
CAI 261 q.730 (Innesto sulla mulattiera CAI 261, a sinistra in breve c’è la fonte del Bercio e riconduce a Lago di Corniolo, la teniamo a destra che scende al sottostante ponte)
Ponte q.703
Deviazione q.729 (La mulattiera CAI 261 che è risalita ripidamente dal ponte ora curva a destra, noi la lasciamo e andiamo dritto per esile sentierino non segnato in falsopiano nel fitto bosco, direzione est)

Per esile sentierino non segnato in falsopiano nel fitto bosco, direzione est
Bidente delle Celle q.675 (Arriviamo per traccia incerta ma senza difficoltà al corso d’acqua nel bosco, delimitato dalla parte opposta da un maestoso costone roccioso)
Guadiamo il Bidente delle Celle
Deviazione q.738 (Siamo appena risaliti col largo sentiero che ora continua virando a sinistra in leggera discesa, noi lo lasciamo e prendiamo a sinistra una ripida traccia evidenziata da sporadici bolli rossi, che ci fa risalire la dorsale nel fitto bosco, manteniamoci rigorosamente con direzione sud)
Risalito con attenzione un piccolo risalto roccioso panoramico si procede sempre all’interno del fitto bosco con traccia incerta, eventualmente percorrendo il punto più alto e mantenendo la direzione sud/est
Risalito con attenzione un piccolo risalto roccioso panoramico si procede sempre all’interno del fitto bosco con traccia incerta, eventualmente percorrendo il punto più alto e mantenendo la direzione sud/est

Traccia nei pressi di Cà Partinico
Crinale q.913 (Nella parte finale risaliamo a vista e senza traccia il fitto bosco che si esaurisce arrivando sul crinale percorso da una recinzione)
Crinale
In vista di Cà Mandriacce
Carrozzabile q.909 (Innesto sulla carrozzabile, la teniamo a sinistra oltrepassando la grande Ca’ Mandriacce situata poco sotto di noi)
Tre Faggi q.948 (La carrozzabile termina sulla strada asfaltata SS.310, pochi metri prima risaliamo a sinistra il largo sentiero di crinale CAI 259

CAI 259
CAI 259
CAI 259
Arrivo al Castellaccio di Corniolino

Castellaccio di Corniolino
Castellaccio di Corniolino
Panorama dal Castellaccio di Corniolino
SS.310 q.656 (Al termine della discesa la mulattiera s’innesta sulla curva a U della strada asfaltata, la lasciamo immediatamente e prendiamo la carrozzabile chiusa da sbarra subito a sinistra che è sempre CAI 259)  
SS.310 q.656 (Al termine della discesa la mulattiera s’innesta sulla curva a U della strada asfaltata, la lasciamo immediatamente e prendiamo la carrozzabile chiusa da sbarra subito a sinistra che è sempre CAI 259)  

Corniolino q.606 (La carrozzabile scende e termina alle vecchie case di Corniolino, passiamo tra gli edifici)
Corniolino q.606
Attraversate le case di Corniolino teniamo il sentierino CAI 259 subito a destra in falsopiano che delimita la radura
Casina di Corniolino
Casina di Corniolino
Edificio abbandonato poco sotto la Casina di Corniolino