Itinerario per sentieri abbandonati e in
parte scomparsi, riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori del posto
e dotati di GPS.(Parco delle Foreste Casentinesi, Emilia Romagna)
DATA: 8 giugno 2019
PARTENZA: Sulla SS.310 Forlì-Passo della
Calla si arriva alla frazione di Lago di Corniolo (circa 2 km dopo Corniolo,
Emilia Romagna), parcheggiamo prima di attraversare il ponte sul Bidente delle
Celle.
ITINERARIO: Lago di Corniolo q.529 (Appena prima di
attraversare il ponte sul Bidente di Celle, lasciamo la SS.310 e iniziamo
risalire la carrozzabile che inizia sulla destra) – Bivio
q.538 (Biforcazione della carrozzabile dopo pochi metri dalla partenza: dritto
a sinistra è CAI 261, stiamo dritto in salita su carrozzabile non segnata) – Ca’ San Giovanni q.615 (Casa
abbandonata a sinistra e poco sotto la carrozzabile) – Ciortino
q.667 (Sulla curva a U della carrozzabile, a destra notiamo un cancello
d’accesso di un abitazione, teniamo lo stradello che oltrepassa la casa vacanza
di Ciortino alla nostra sinistra)
– Rudere q.683 (Appena
oltrepassato c’è il bivio della sterrata: a destra sale al vicino capannone
adibito a rimessa, continuiamo dritto in piano) – Ca’
dell’Orso q.671 (Ruderi e fine della sterrata, si passa tra le case dietro
alle quali si prosegue con sentiero non segnato in discesa) - Fosso
q.654 (Fosso d’acqua appena scesi da Cà dell’Orso) - Fosso
q.635 (Fosso d’acqua) – Ca’
Belletta q.649 (Rudere, lo oltrepassiamo evitando il sentiero che scende a
sinistra e proseguiamo dritto) - Bivio q.675 (A sinistra a ritroso in
piano c’è un sentierino, continuiamo dritto sempre a mezzacosta, indicazioni
assenti) – Bivio q.698 (Oltrepassato un costone
roccioso c’è la biforcazione della mulattiera: dritto a destra sale, stiamo
dritto in piano con la mulattiera infrascata ridotta a sentierino) – Capria
di Sopra q.674 (Rudere, dopo la visita torniamo sui nostri passi) – Bivio
q.698 (Continuiamo con la mulattiera in salita) - Fosso
q.776 (La mulattiere rientrando nel bosco ha guadato un piccolo fosso
d’acqua e inizia salire ripidamente, ne esce di nuovo presso una dorsale di
fini detriti marnosi dove l’antico tracciato si mantiene poco sotto per
inoltrarsi ancora nella boscaglia) – Fonte q.815 (Vecchia
fonte/abbeveratoio asciutta nel bosco, la mulattiera risale probabilmente
bagnata dall’acqua) – Campo di Fuori q.838 (La mulattiera
esce dal bosco arrivando subito al rudere della grande casa, il tracciato ora
poco evidente aggira l’edificio sulla destra e continua in piano o leggera
ascesa nella brulla prateria con direzione nord/ovest, cerchiamo di cogliere
ogni piccolo indizio di passaggio) - Fosso q.870 (La traccia
che da Campo di Fuori era incerta, entrando nel bosco guada un piccolo fosso
d’acqua e ci fa salire su buona mulattiera, direzione ovest) – Lavacchio
di Sotto q.894 (Usciti dal bosco c’è il rudere della grande casa, risaliamo
a destra per pochi metri e proseguiamo con direzione nord/ovest nella brulla
prateria con traccia incerta, in alto si può già scorgere il rudere di Lavacchio
di Mezzo che dobbiamo raggiungere)
– Fonte q.954 (Usciamo
dalla esigua macchia di bosco, a destra c’è una piccola radura, a sinistra la
fonte e il proseguo su mulattiera in piano probabilmente molto infrascata e
ridotta a traccia, direzione nord/ovest) - Fonte q.958 (Vecchia
fonte abbeveratoio nel bosco precede l’arrivo a Lavacchio di Mezzo) – Lavacchio
di Mezzo q.960 (Usciti dal bosco c’è il rudere in posizione panoramica, la
traccia curva a gomito a destra in salita, nord, e in breve si perde nei verdi
pascoli, continuiamo mantenendo la direzione e raggiungendo a vista Lavacchio
di Sopra) – Lavacchio
di Sopra q.1069 (Piccolo rudere, teniamoci con direzione nord risalendo
senza traccia obbligata nel verde pendio)
– CAI S.A. 301 q.1096
(Innesto sul largo CAI 301 o Sentiero degli Alpini di crinale, lo teniamo a
sinistra) - Bivio q.1110 (Forse passa inosservato,
ma sulla destra inizia il vecchio sentierino per il rudere di ca’ di Marcaccio,
stiamo sul CAI 301) – Deviazione
q.1149 (Il punto è quotato 1149 da IGM, versante orientale del monte
Ritoio. Il largo CAI 301 che da quando l’avevamo intrapreso era sempre salito,
ora comincia a perdere quota e uscendo dalla macchia di bosco lo lasciamo, dobbiamo notare alla nostra sinistra il pendio di
fini detriti marnosi che va sceso, poco sotto c’è una recinzione oltre la quale
inizia un largo sentiero sterrato, indicazioni assenti, direzione sud) – Bivio
q.1053 (Uscendo dalla macchia di bosco il buon sentiero sterrato sembra
svanire, alla nostra destra notiamo la sagoma quadrangolare di un muretto di
sasso, quindi procediamo nella prateria in discesa seguendo un labile tratturo,
direzione sud/sud-ovest. Terminata la discesa siamo al bivio quotato 1053 da
IGM, tutt’altro che evidente è la traccia che a destra conduce ai ruderi
scomparsi di Ca’ Acquaviva, a sinistra invece riprende il buon sentiero
sterrato che camminiamo in piano mantenendo di fatto la nostra direzione) – Quota 1048 (Quota da GPS. Per la prima
volta il sentiero sterrato procede con direzione est, sempre in falsopiano e
uscendo dalla macchia di bosco si potrebbe scorgere sotto di noi il rudere
della casa di Montecavallo di Sopra, nostro prossimo obiettivo. Manteniamo questa
direzione finché il percorso svanisce nella larga dorsale sud del monte
Cavallo, il largo tracciato originario qui poco evidente, invece scende a
destra, sud, segni e indicazioni assenti)
–
Casa Montecavallo di Sopra
q.971 (Il tratturo che scendeva con direzione sud ci conduce direttamente
al grande rudere, ci portiamo davanti all’edificio e continuiamo scendere nella
brulla radura mantenendo rigorosamente la direzione sud, ignoriamo a sinistra e
a destra una buona traccia. Si procede a vista e senza traccia di passaggio,
poi dopo circa 20 minuti nel punto quotato 907 da IGM l’originario tracciato continua
perdere quota virando a sinistra per fare un ampio tornante, scendiamo aiutati
dal GPS e per intuito perchè in loco non lo si nota. Poco sotto andiamo a
intercettare l’antica mulattiera che appare evidente e ci continua a far
scendere ora con direzione ovest) – Bivio q.792 (La mulattiera più
evidente che stavamo percorrendo scende a destra, continuiamo dritto per
sentierino che perde quota su una dorsalina terrazzata, direzione sud/ovest) – Bivio
q.739 (Al termine della discesa siamo in una piccola piazzola, a destra un
vecchio sentiero abbandonato costeggia dall’alto il fosso dei Fondi, bolli
rossi, andiamo a sinistra) – CAI 261 q.730 (Innesto sulla
mulattiera CAI 261, a sinistra in breve c’è la fonte del Bercio e riconduce a
Lago di Corniolo, la teniamo a destra che scende al sottostante ponte) – Ponte
q.703 (Ponte sul fosso dei Fondi, dalla parte opposta la mulattiera CAI 261
risale ripidamente) – Deviazione q.729 (La mulattiera CAI 261
che è risalita ripidamente dal ponte ora curva a destra, noi la lasciamo e
andiamo dritto per esile sentierino non segnato in falsopiano nel fitto bosco,
direzione est, poi quando diventa meno evidente continuiamo in leggera discesa
virando a destra) – Bidente delle Celle q.675 (Arriviamo
per traccia incerta ma senza difficoltà al corso d’acqua nel bosco, delimitato
dalla parte opposta da un maestoso costone roccioso, costeggiamo il torrente
per pochi metri a sinistra e appena prima della sua curva a destra lo guadiamo,
dalla sponda opposta risaliamo un sentierino non segnato) – Bivio q.694 (A sinistra una traccia
scende riportando al Bidente di Celle, continuiamo dritto in leggera salita e
in breve quando il sentierino sembra scomparire dobbiamo curvare a U a destra
nel fitto bosco, poco sopra inizia un largo sentiero che possiamo scorgere tra
gli alberi) – Deviazione
q.738 (Siamo appena risaliti col largo sentiero che ora continua virando a
sinistra in leggera discesa, noi lo lasciamo e prendiamo a sinistra una ripida
traccia evidenziata da sporadici bolli rossi, che ci fa risalire la dorsale nel
fitto bosco, manteniamoci rigorosamente con direzione sud) – Cà
Partinico q.850 (Risalito con attenzione un piccolo risalto roccioso
panoramico si procede sempre all’interno del fitto bosco con traccia incerta,
eventualmente percorrendo il punto più alto e mantenendo la direzione sud/est.
La casa dovrebbe essere situata poco sotto alla nostra sinistra ma
probabilmente è molto infrascata e non la vediamo) – Crinale
q.913 (Nella parte finale risaliamo a vista e senza traccia il fitto bosco
che si esaurisce arrivando sul crinale percorso da una recinzione, la
costeggiamo a destra, poi vira in seguito mantenendo la direzione sud) – Carrozzabile q.909
(Innesto sulla carrozzabile, la teniamo a sinistra oltrepassando la grande Ca’
Mandriacce situata poco sotto di noi e ignorando il sentiero CAI 289 che dopo poche decine di metri sale a destra) – Bivio q.914 (Appena superata una
fonte c’è il bivio della carrozzabile: a sinistra conduce e termina al vicino
agriturismo Il Poderone, noi continuiamo dritto) – Bivio
q.930 (Teniamo la carrozzabile che curva a gomito, dritto inizia una
sterrata non segnalata) – Tre
Faggi q.948 (La carrozzabile termina sulla strada asfaltata SS.310, pochi
metri prima risaliamo a sinistra il largo sentiero di crinale CAI 259,
cartelli, lungo il percorso si oltrepassano alcuni tralicci dell’Enel) – Monte della Maestà q.977 (Nessuna
indicazione, passa inosservato) – Castellaccio
di Corniolino q.769 (Lasciando temporaneamente il CAI 259 e risalendo poche
decine di metri facciamo visita al rudere
della rocca) - SS.310 q.656 (Al termine della discesa
la mulattiera s’innesta sulla curva a U della strada asfaltata, la lasciamo
immediatamente e prendiamo la carrozzabile chiusa da sbarra subito a sinistra
che è sempre CAI 259) - Corniolino q.606 (La carrozzabile
scende e termina alle vecchie case di Corniolino, passiamo tra gli edifici e
teniamo il sentierino CAI 259 subito a destra in falsopiano che delimita la
radura, poco sotto di noi si nota un grande rudere) - Casina di Corniolino q.590
(Quota da CTR Emilia Romagna, forse abitata. La oltrepassiamo scendendo, a poca
distanza c’è qualche vecchio edificio abbandonato) - SS.310
q.560 (Innesto sulla strada asfaltata, la teniamo a sinistra fino a Lago di
Corniolo) - Lago di Corniolo q.529
NOTE:
|
LUNGHEZZA: 17,6 km
DIFFICOLTA: EE
|
DISLIVELLO TOTALE: 1080 m
QUOTA MASSIMA: 1160 m
|
Sentieri
|
Itinerario per sentieri abbandonati e in
parte scomparsi, riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori del posto
e dotati di GPS.
- Particolarmente difficile l’orientamento
dopo avere oltrepassata la casa di Montecavallo di Sopra e il proseguo senza
traccia nel fitto bosco presso Cà Partinico, attenzione ai bolli rossi che si
perdono (il rudere probabilmente molto infrascato non lo vediamo, facciamo
riferimento al GPS)
|
Rifugi-Bivacchi
|
- Assenti
|
Fonti
|
-
Vecchia Fonte q.815 all’interno del bosco, precede di 5/6 minuti l’arrivo
alla casa di Campo di Fuori (poca acqua)
-
Fonte q.954 precede di 6/8 minuti il rudere di Lavacchio di Mezzo
- Fatiscente
fonte/abbeveratoio q.958 precede
di 2 minuti il rudere di Lavacchio di Mezzo (acqua stagnante)
-
Fonte sulla carrozzabile presso l’agriturismo Il Poderone
|
|
|
|
|
TEMPI RILEVATI netti:
|
Lago di Corniolo
|
0,00
|
Bivio
q.1053
|
2,15
|
Bivio
q.538
|
0,01
|
Quota
1048
|
2,28
|
Ca’
San Giovanni
|
0,10
|
C.Montecavallo
di Sopra
|
2,35
|
Ciortino
|
0,18
|
Bivio
q.792
|
2,58
|
Rudere
q.683
|
0,20
|
Bivio
q.739
|
3,03
|
Ca’
dell’Orso
|
0,23
|
CAI
261
|
3,05
|
Fosso
q.654
|
0,25
|
Ponte
q.703
|
3,09
|
Fosso
q.635
|
0,29
|
Deviazione
q.729
|
3,12
|
Ca’
Belletta
|
0,30
|
Bidente
di Celle
|
3,19
|
Bivio
q.675
|
0,36
|
Bivio
q.694
|
3,22
|
Bivio q.698
|
0,42
|
Deviazione
q.738
|
3,31
|
Capria
di Sopra
|
0,44
|
Cà
Partinico
|
/
|
Bivio q.698
|
/
|
Crinale q.913
|
4,10
|
Fosso q.776
|
0,58
|
Carrozzabile q.909
|
4,30
|
Fonte
q.815
|
1,05
|
Bivio q.914
|
4,43
|
Campo
di Fuori
|
1,10
|
Bivio q.930
|
4,46
|
Fosso
q.870
|
1,18
|
Tre
Faggi
|
4,53
|
Lavacchio
di Sotto
|
1,23
|
Monte della Maestà
|
/
|
Fonte
q.954
|
1,28
|
Castellaccio
|
5,50
|
Fonte
q.958
|
1,32
|
SS:310 q.656
|
6,00
|
Lavacchio
di Mezzo
|
1,34
|
Corniolino
|
6,05
|
Lavacchio
di Sopra
|
1,44
|
Casina di Corniolino
|
6,08
|
CAI
S.A. 301 q.1096
|
1,50
|
SS.310 q.560
|
6,11
|
Bivio
q.1110
|
1,55
|
Lago
di Corniolo
|
6,20
|
Deviazione
q.1149
|
2,05
|
|
|
Lago di Corniolo q.529 (Appena prima di
attraversare il ponte sul Bidente di Celle, lasciamo la SS.310 e iniziamo
risalire la carrozzabile che inizia sulla destra)
|
Bivio
q.538 (Biforcazione della carrozzabile dopo pochi metri dalla partenza:
dritto a sinistra è CAI 261, stiamo dritto in salita su carrozzabile non
segnata)
|
Ca’ San Giovanni q.615 (Casa abbandonata a
sinistra e poco sotto la carrozzabile)
|
|
Rudere q.683 (Appena oltrepassato c’è il
bivio della sterrata: a destra sale al vicino capannone adibito a rimessa,
continuiamo dritto in piano)
|
Rudere q.683 (Appena oltrepassato c’è il
bivio della sterrata: a destra sale al vicino capannone adibito a rimessa,
continuiamo dritto in piano)
|
Panorama su Cà
dell’Orso e Cà Belletta
|
|
Ca’ dell’Orso q.671 (Ruderi e fine della
sterrata, si passa tra le case dietro alle quali si prosegue con sentiero non
segnato in discesa)
|
Ca’ dell’Orso q.671 (Ruderi e fine della
sterrata, si passa tra le case dietro alle quali si prosegue con sentiero non
segnato in discesa)
|
Il sentiero dietro Ca’ dell’Orso che
conduce a Cà Belletta
|
Il sentiero tra Ca’ dell’Orso e Cà
Belletta
|
|
Bivio
q.675 (A sinistra a ritroso in piano c’è un sentierino, continuiamo dritto
sempre a mezzacosta, indicazioni assenti)
|
Costone roccioso che precede l’arrivo al
Bivio q.698
|
Bivio q.698 (Oltrepassato un costone
roccioso c’è la biforcazione della mulattiera: dritto a destra sale, stiamo
dritto in piano con la mulattiera infrascata ridotta a sentierino)
|
|
|
Sulla mulattiera che da Capria di Sopra
conduce a Campo di Fuori
|
Sulla mulattiera che da Capria di Sopra
conduce a Campo di Fuori
|
|
Guadato il fosso d’acqua q.776 la
mulattiera inizia salire ripidamente, ne esce di nuovo presso una dorsale di
fini detriti marnosi dove l’antico tracciato si mantiene poco sotto
|
Fonte q.815 (Vecchia fonte/abbeveratoio
asciutta nel bosco)
|
|
|
Il tracciato ora poco evidente aggira Campo
di Fuori sulla destra e continua in piano o leggera ascesa nella brulla
prateria con direzione nord/ovest, cerchiamo di cogliere ogni piccolo indizio
di passaggio
|
|
Lasciato Lavacchio di Sotto proseguiamo con
direzione nord/ovest nella brulla prateria con traccia incerta
|
Usciamo dalla esigua macchia di bosco, a
destra c’è una piccola radura, a sinistra la Fonte q.954
|
Fonte
q.954 (Usciamo dalla esigua macchia di bosco, a destra c’è una piccola
radura, a sinistra la fonte e il proseguo su mulattiera in piano
probabilmente molto infrascata e ridotta a traccia, direzione nord/ovest)
|
Fonte q.958 (Vecchia fonte abbeveratoio nel
bosco precede l’arrivo a Lavacchio di Mezzo)
|
|
Oltrepassato il rudere di Lavacchio di
Mezzo, in breve la traccia si perde nei verdi pascoli, continuiamo mantenendo
la direzione e raggiungendo a vista Lavacchio di Sopra
|
Arrivo al
rudere di Lavacchio di Sopra che raggiungiamo a vista
|
CAI S.A. 301 q.1096 (Innesto sul largo CAI
301 o Sentiero degli Alpini di crinale, lo teniamo a sinistra)
|
|
Panorama della
vallata di Lavacchio appena risalita vista dal CAI 301
|
Deviazione q.1149 (Il punto è quotato 1149
da IGM, versante orientale del monte Ritoio. Il largo CAI 301 che da quando
l’avevamo intrapreso era sempre salito, ora comincia a perdere quota e
uscendo dalla macchia di bosco lo lasciamo, dobbiamo notare alla nostra
sinistra il pendio di fini detriti marnosi che va sceso)
|
Deviazione q.1149 (Il punto è quotato 1149
da IGM, versante orientale del monte Ritoio. Il largo CAI 301 che da quando
l’avevamo intrapreso era sempre salito, ora comincia a perdere quota e uscendo
dalla macchia di bosco lo lasciamo, dobbiamo notare alla nostra sinistra il
pendio di fini detriti marnosi che va sceso)
|
|
Uscendo
dalla macchia di bosco il buon sentiero sterrato sembra svanire, alla nostra
destra notiamo la sagoma quadrangolare di un muretto di sasso, quindi
procediamo nella prateria in discesa seguendo un labile tratturo, direzione
sud/sud-ovest.
|
Terminata la discesa siamo al bivio quotato
1053 da IGM, tutt’altro che evidente è la traccia che a destra conduce ai
ruderi scomparsi di Ca’ Acquaviva, a sinistra invece riprende il buon
sentiero sterrato che camminiamo in piano mantenendo di fatto la nostra
direzione
|
Quota 1048 (Quota da GPS. Per la prima
volta il sentiero sterrato procede con direzione est, sempre in falsopiano e
uscendo dalla macchia di bosco si potrebbe scorgere sotto di noi il rudere
della casa di Montecavallo di Sopra, nostro prossimo obiettivo. Manteniamo
questa direzione finché il percorso svanisce nella larga dorsale sud del
monte Cavallo, il largo tracciato originario qui poco evidente, invece scende
a destra, sud, segni e indicazioni assenti)
|
Il tratturo che scendeva con direzione sud
ci conduce direttamente al grande rudere
|
Il tratturo che scendeva con direzione sud
ci conduce direttamente al grande rudere
|
Casa Montecavallo di Sopra q.971
|
Casa
Montecavallo di Sopra q.971
|
Casa Montecavallo di Sopra q.971 (Ci
portiamo davanti all’edificio e continuiamo scendere nella brulla radura
mantenendo rigorosamente la direzione sud, ignoriamo a sinistra e a destra
una buona traccia)
|
Si procede a vista e senza traccia di
passaggio
|
Si procede a vista e senza traccia di
passaggio
|
Dopo
circa 20 minuti nel punto quotato 907 da IGM l’originario tracciato continua
perdere quota virando a sinistra per fare un ampio tornante, scendiamo
aiutati dal GPS e per intuito perché in loco non lo si nota. Poco sotto
andiamo a intercettare l’antica mulattiera che appare evidente e ci continua
a far scendere ora con direzione ovest
|
Dal Bivio q.792 la mulattiera più evidente
che stavamo percorrendo scende a destra, continuiamo dritto per sentierino
che perde quota su una dorsalina terrazzata, direzione sud/ovest
|
CAI 261 q.730 (Innesto sulla mulattiera CAI
261, a sinistra in breve c’è la fonte del Bercio e riconduce a Lago di
Corniolo, la teniamo a destra che scende al sottostante ponte)
|
|
Deviazione q.729 (La mulattiera CAI 261 che
è risalita ripidamente dal ponte ora curva a destra, noi la lasciamo e
andiamo dritto per esile sentierino non segnato in falsopiano nel fitto
bosco, direzione est)
|
Per esile sentierino non segnato in
falsopiano nel fitto bosco, direzione est
|
Bidente
delle Celle q.675 (Arriviamo per traccia incerta ma senza difficoltà al corso
d’acqua nel bosco, delimitato dalla parte opposta da un maestoso costone
roccioso)
|
Guadiamo il Bidente delle Celle
|
Deviazione q.738 (Siamo appena risaliti col
largo sentiero che ora continua virando a sinistra in leggera discesa, noi lo
lasciamo e prendiamo a sinistra una ripida traccia evidenziata da sporadici
bolli rossi, che ci fa risalire la dorsale nel fitto bosco, manteniamoci rigorosamente
con direzione sud)
|
Risalito con attenzione un piccolo risalto
roccioso panoramico si procede sempre all’interno del fitto bosco con traccia
incerta, eventualmente percorrendo il punto più alto e mantenendo la
direzione sud/est
|
Risalito con attenzione un piccolo risalto
roccioso panoramico si procede sempre all’interno del fitto bosco con traccia
incerta, eventualmente percorrendo il punto più alto e mantenendo la
direzione sud/est
|
Traccia nei
pressi di Cà Partinico
|
Crinale
q.913 (Nella parte finale risaliamo a vista e senza traccia il fitto bosco
che si esaurisce arrivando sul crinale percorso da una recinzione)
|
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In vista di Cà
Mandriacce
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Carrozzabile q.909 (Innesto sulla
carrozzabile, la teniamo a sinistra oltrepassando la grande Ca’ Mandriacce
situata poco sotto di noi)
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Tre Faggi q.948 (La carrozzabile termina
sulla strada asfaltata SS.310, pochi metri prima risaliamo a sinistra il
largo sentiero di crinale CAI 259
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Arrivo al Castellaccio di Corniolino
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Castellaccio di Corniolino
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Castellaccio
di Corniolino
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Panorama dal Castellaccio
di Corniolino
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SS.310 q.656 (Al termine della discesa la
mulattiera s’innesta sulla curva a U della strada asfaltata, la lasciamo
immediatamente e prendiamo la carrozzabile chiusa da sbarra subito a sinistra
che è sempre CAI 259)
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SS.310 q.656 (Al termine della discesa la
mulattiera s’innesta sulla curva a U della strada asfaltata, la lasciamo
immediatamente e prendiamo la carrozzabile chiusa da sbarra subito a sinistra
che è sempre CAI 259)
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Corniolino q.606 (La carrozzabile scende e
termina alle vecchie case di Corniolino, passiamo tra gli edifici)
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Attraversate le case di Corniolino teniamo
il sentierino CAI 259 subito a destra in falsopiano che delimita la radura
|
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Edificio abbandonato poco sotto la Casina
di Corniolino
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