DATA: 11 maggio 2019
PARTENZA: Sulla superstrada SP.3 via Flaminia
Roma/Fano e provenendo da Roma, prendiamo a destra l’uscita Cagli/San Geronzio
nella periferia meridionale di Cagli (Marche), notando subito l’antica chiesa
presso la quale dobbiamo parcheggiare, lasciamo l’auto nell’ampio piazzale del
ristorante Il Girasole che gli sta’ a fianco (200 metri dall’uscita Cagli /San
Geronzio)
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 13-Monte Catria, si
ringrazia Monti Editore (www.iga-cartografie.it) via
Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)
info@iga-cartografia.it
- tel. 328-2279646
ITINERARIO:
San Geronzio q.284 (Partiamo dal piazzale
tra la chiesa e il ristorante dove ci sono i cartelli del CAI 250 S.F.-Sentiero
Frassati, passiamo davanti al ristorante aggirandolo dove ci sono i tavoli, di
fianco inizia in salita il sentiero) – Edificio q.276 (Il
sentiero CAI 250 S.F. poco segnato e infrascato si mantiene in falsopiano poco
sopra la strada asfaltata, poi scende raggiungendo un grande complesso di
appartamenti allo stato attuale abbandonato, a sinistra c’è la strada asfaltata
San Geronzio/Cagli, noi andiamo a destra su largo sentiero) – Cancello
q.291 (Costeggiati gli edifici in breve arriviamo presso un vecchio
cancello che sbarra il largo tracciato, il CAI 250 S.F. risale a destra per
sentierino poco segnato) – Bivio q.326 (Arriviamo in una radura,
un sentiero non segnato scende a sinistra all’interno del bosco per le case di
San Pietro, il CAI 250 S.F. invece la risale stando sul bordo sinistro) – Sterrata
q.341 (Continuiamo a risalire il bordo sinistro della radura ora su
sterrata) – Bivio q.366 (Al termine della radura
c’è il bivio della sterrata, a destra l’aggira sulla parte alta, noi
continuiamo dritto in salita costeggiando immediatamente una seconda radura) – Incrocio q.442 (Al termine della salita
costeggiando la seconda radura c’è il crocevia: a destra una sterrata aggira la
parte alta della radura entrando nel bosco, appena sopra c’è un sentierino non
segnato, scendiamo per pochi metri dalla parte opposta e la sterrata si biforca
conducendo alle case Andiata, noi prendiamo il nostro CAI 250 S.F. a destra per
sentiero che entra nel bosco indicato da cartelli) – Bivio q.543 (Cartelli: dritto il
sentiero continua ma non è segnato, il nostro CAI 250 S.F. curva a gomito a destra
a ritroso ripassando poco sopra) – Dorsale q.630 (Usciamo dal bosco, ora
il CAI 250 S.F. cambia direzione, sud, risalendo a sinistra un verde pendio e
dopo avere attraversato ancora una breve macchia di bosco percorriamo un
panoramico crinale) – Cima
q.703 (Punto alto quotato 703 m da IGM, anonimo e senza indicazioni. Ora
perdiamo leggermente quota mantenendo il largo crinale che cambia direzione,
sud/est, per tornare salire verso il monte Bambino) – Monte
Bambino q.818 (Al termine della salita raggiungiamo il promontorio anonimo
e senza indicazioni. Dal crinalino panoramico per la prima volta in lontananza
possiamo notare la grande croce del monte Catria, quindi torniamo a perdere
quota fino al punto basso quotato 794 m da IGM, poi di nuovo si risale con
direzione sud verso la cima senza toponimo quotata 853, segni assenti) – Cima q.853 (Attenzione che poco prima
di raggiungerla, alla nostra destra dobbiamo individuare il sentiero CAI 250
S.F. che aggira a mezzacosta il punto alto inoltrandosi temporaneamente nel
bosco, segni sporadici o assenti) – Sella q.844 (Aggirata nel bosco la
cima quotata 853, ne usciamo di nuovo sul crinale che subito ci conduce
all’ampia depressione erbosa ai piedi del versante nord orientale del monte
Campifobio, ampio e massiccio promontorio che si potrebbe risalire a vista. Il CAI
250 S.F. invece lo aggira a sinistra, versante orientale, sfruttando una delle
numerose tracce parallele tra loro, la segnatura è assente quindi ne scegliamo
una a caso percorrendola in falsopiano) – Passo di Vai q.754 (Continuando ad
aggirare il monte Campifobio, nella parte finale il pendio è ostruito da fitta
vegetazione sempreverde, nel caso che con la traccia seguita non fossimo alla
giusta altezza, il passaggio del CAI 250 S.F. tra gli arbusti è sugli 800
metri, quindi in breve ci innestiamo sulla curva a U della strada asfaltata, crocevia
di sentieri, con cartelli che la quotano erroneamente a 745 m. Dobbiamo tenere
il CAI 250 S.F. che attraversa la curva a U della strada e scende dolcemente su
tratturo la verde prateria, segni sporadici) – Fonte abbeveratoio q.720 (In breve
arriviamo alla grande fonte abbeveratoio situata alla nostra destra, la
oltrepassiamo ignorando il proseguo sull’invitante tratturo in falsopiano,
mentre ora il CAI 250 S.F. risale per sentierino molto infrascato con direzione
sud/est, solo in seguito entrando nel bosco lo si riuscirà a percorrere
agevolmente, segni sporadici/assenti)
– Bivio q.923 (L’interminabile
sentiero CAI 250 S.F. che si sviluppava a mezzacosta nel bosco tra gli 850/900
metri, si innesta su un largo sentiero con cartelli: a sinistra scende
come CAI
275 per Acquaviva, noi lo teniamo a destra in salita che è CAI 250/CAI 275
S.F.) – Pian di Troscia q.957 (Fonte
abbeveratoio e grande cisterna di cemento, appena le abbiamo oltrepassate
usciamo dal bosco dove c’è il bivio con cartelli su una verde dorsale, il CAI 250 S.F. prosegue a
mezzacosta verso il rifugio Valpiana, noi invece dobbiamo risalire prendendo il
CAI 275 che di fatto si porta sopra la fonte. Il bivio è poco evidente e la
segnatura molto sporadica, risaliamo con direzione sud/ovest) – Bivio
q.1054 (Stiamo risalendo paralleli al verde solco che finisce alla fonte di
Troscia, quindi entriamo nel bosco e in breve ritroviamo i segni presso una
biforcazione del sentiero, a destra è pianeggiante, il CAI 275 continua a
salire) – Bivio q.1076 (Attenzione ai segni,
bivio poco evidente: a sinistra a mezzacosta inizia il CAI 275/A, continuiamo a salire sul CAI 275 che in breve
esce definitivamente dal bosco percorrendo il crinale nord orientale del monte
Morcia) – Monte Morcia q.1223 (Piccola croce di vetta e indicazioni
assenti, continuiamo percorrendo il crinale con direzione ovest che
nell’immediato si presenta particolarmente aereo) – Incrocio
q.1186 (Località “Il Bicchiere”. Non è segnalato e quindi passa
inosservato, innesto sul CAI 260: il largo crinale erboso ora risale alla ben
visibile carrozzabile appena sopra di noi, a sinistra nell’ampio pendio scende
il CAI 260 al sottostante rifugio Valpiana e alla strada di fondovalle
proveniente da Frontone, noi stiamo sul CAI 260 a destra a mezzacosta
transitando di fatto sotto la carrozzabile e paralleli a una recinzione, poi
quando questa termina proseguiamo ancora per qualche minuto a mezzacosta e
cominciamo a perdere quota scendendo verso il margine del bosco individuando
l’entrata del sentiero, in questo frangente i segni sono assenti) – Carrozzabile
q.1038 (Usciamo dal bosco e raggiungiamo la curva a U della carrozzabile,
il CAI 260 l’aggira sulla destra e continua a scendere, i segni spariscono come
pure il sentiero, si procede a vista con direzione nord/ovest su ampio declivio
erboso) – Carrozzabile q.915 (L’attraversiamo e
continuiamo a scendere a vista l’ampia prateria con direzione nord avendo di
fronte a noi la mole del monte Campifobio) – Carrozzabile
q.842 (Raggiungiamo ancora la carrozzabile che a questo punto compie una
curva a U a destra, è quotata 842 m da IGM, continuiamo a scendere a vista la
prateria con direzione nord notando sul terreno dei tombini) – Passo
di Vai q.754 (Nella parte finale si intraprende una sterrata che attraversa
la macchia di bosco facendoci arrivare in breve al passo di Vai, innesto sulla carrozzabile
e chiusura del primo anello. Dalla curva a U della carrozzabile, prendiamo a
sinistra l’evidente pista forestale chiusa da sbarra che è sempre CAI 260,
cartello indica San Geronzio e Cagli) –
Fonte abbeveratoio q.740 (Allo
stato attuale inattiva) – Bivio q.680 (Bivio della forestale, indicazioni
assenti: dritto continua in falsopiano, noi la prendiamo a sinistra a ritroso
in lieve discesa che è sempre CAI 260) – Quota 644 (La forestale compie una
curva a U a destra e in breve termina, quindi il CAI 260 continua per
sentierino nel bosco in ripida discesa) – Carrozzabile q.335 (Al termine della
lunga e ripida discesa usciamo dal bosco innestandoci sulla carrozzabile, a
sinistra è chiusa da un portone che dà accesso a una vecchia casa, la teniamo
quindi a destra) – Foci q.290 (Borgata di case e innesto
sulla strada asfaltata via Flaminia presso il rifugio/albergo “Terrazza sul
Burano”, andiamo a destra) – Deviazione
q.287 (Prima che la strada scenda al sottopassaggio della superstrada SP.3
la lasciamo, andiamo dritto su quella che era la vecchia strada asfaltata.
Ormai invasa dalla vegetazione ci appare come un largo sentiero e ci conduce in
breve a costeggiare la superstrada in vista della chiesa di San Geronzio) – San
Geronzio q.284.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 18,8 km
DIFFICOLTA: E/EE
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DISLIVELLO TOTALE: 1350 m
QUOTA MASSIMA: M. Morcia q.1223
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Sentieri
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- L’aggiunta della difficoltà EE viene data
per il notevole dislivello totale d’affrontare e la segnatura CAI sporadica
che potrebbe creare qualche incertezza.
- La segnatura del CAI 250 S.F. è
generalmente sporadica o assente, buoni i cartelli posizionati ai bivi.
- Sporadica o assente la segnatura del CAI
275 che dalla fonte di Pian di Troscia sale al monte Morcia
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Rifugi-Bivacchi
|
- Assenti
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Fonti
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-
Grande fonte/abbeveratoio poco sotto il passo Vai sul CAI 250 S.F.
-
Fonte del Pavone a Foci
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
San Geronzio
|
0,00
|
Pian
di Troscia
|
3,24
|
Edificio
q.276
|
/
|
Bivio q.1054
|
3,36
|
Cancello
q.291
|
0,07
|
Bivio q.1076
|
3,38
|
Bivio
q.326
|
0,12
|
Monte
Morcia
|
4,00
|
Sterrata
q.341
|
0,13
|
Incrocio
q.1186
|
4,10
|
Bivio
q.366
|
0,16
|
Carrozzabile
q.1038
|
4,26
|
Incrocio
q.442
|
0,24
|
Carrozzabile
q.915
|
4,39
|
Bivio
q.543
|
0,36
|
Carrozzabile
q.842
|
4,45
|
Dorsale
q.630
|
0,46
|
Passo
di Vai
|
4,52
|
Cima
q.703
|
0,58
|
Fonte q.740
|
5,02
|
Monte
Bambino
|
1,15
|
Bivio q.680
|
5,16
|
Cima
q.853
|
/
|
Quota
644
|
5,24
|
Sella q.844
|
/
|
Carrozzabile q.335
|
5,55
|
Passo di Vai
|
1,45
|
Foci
|
6,00
|
Fonte q.720
|
1,49
|
Deviazione q.287
|
6,10
|
Bivio
q.923
|
3,20
|
San Geronzio
|
6,15
|
|
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|
Passo di Vai
q.754 (Dobbiamo tenere il CAI 250 S.F. che attraversa la curva a U della
strada e scende dolcemente su tratturo la verde prateria, segni sporadici)
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Pian di Troscia q.957 (Fonte abbeveratoio e
grande cisterna di cemento, appena le abbiamo oltrepassate usciamo dal bosco
dove c’è il bivio con cartelli su una verde dorsale, il CAI 250 S.F. prosegue
a mezzacosta verso il rifugio Valpiana, noi invece dobbiamo risalire
prendendo il CAI 275 che di fatto si porta sopra la fonte)
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Incrocio q.1186 (Località “Il Bicchiere”.
Non è segnalato e quindi passa inosservato, innesto sul CAI 260: il largo
crinale erboso ora risale alla ben visibile carrozzabile appena sopra di noi,
a sinistra nell’ampio pendio scende il CAI 260 al sottostante rifugio
Valpiana e alla strada di fondovalle proveniente da Frontone, noi stiamo sul
CAI 260 a destra a mezzacosta transitando di fatto sotto la carrozzabile)
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