DATA: 5 luglio 2019
PARTENZA: Con l’autostrada
A27 Mestre-Belluno usciamo al casello di Fadalto-Santa Croce e con la SS.51 teniamo
le indicazioni per il lago di Santa Croce arrivandoci dopo circa 2 km,
continuiamo a destra sulla SP.423 per altri 5 km (sponda orientale del lago) e
arrivati a Farra d’Alpago iniziamo a risalire la SP.28 (indicazioni per
Cansiglio e Tambre). Percorsi altri 6 km lasciamo la SP.28 per il Cansiglio e
stiamo a sinistra iniziando la SP.422 oltrepassando il paese di Tambre e
seguendo le indicazioni per Belluno fino notare alla nostra destra la stradina
“via Cate” con indicazioni del paesino di Pianon che oltrepassiamo fino
arrivare alla malga/agriturismo Cate sulle mappe indicato come casera Pal (20
km dall’uscita del casello autostradale)
Stralcio della mappa Tabacco foglio 012, http://www.tabaccoeditrice.it/ Via E. Fermi, 78 33010 Tavagnacco (Ud) tel. 0432 573822 fax 0432 573823 e-mail: info@tabaccoeditrice.com
ITINERARIO:
Malga Cate q.1054 (Sulle mappe anche casera
Pal. Dal parcheggio iniziamo percorrendo la pista forestale CAI 924 a tratti
asfaltata e chiusa da sbarra che inizia dietro la malga) – Deviazione
q.1070 (Il CAI 924 continua a sinistra su sentierino iniziando una lunga
serie di deviazioni che abbreviano il percorso, in alternativa possiamo
continuare sulla comoda ma più lunga carrozzabile) – Logament
da Pal q.1245 (Dopo i vari “tagli” siamo tornati stabilmente sulla pista
forestale e un cartello ci indica la località anonima, poco dopo dritto a
destra inizia una forestale secondaria che ignoriamo) – Salt
da Pal q.1320 (Un cartello a bordo della carrozzabile indica la località) – Val Salatis q.1355 (La pista forestale
esce dal bosco inoltrandosi nella bella val Salatis, a destra un cartello
indica il sentiero CAI 924/A per la casera Pian dei Tac, continuiamo in
falsopiano sul largo CAI 924 nella vallata) – Casera Astor (Sulle
carte è rimasto solo il toponimo, in loco i ruderi sono ormai scomparsi) – Stalla
Campitello q.1389 (Grande stalla in muratura abbandonata ancora in buono
stato, continuiamo sulla forestale CAI 924)
– Casera Pian de le Stele
q.1421 (La forestale termina alla casera, incustodita e sempre aperta utile
come bivacco, bivio e cartelli: dietro l’edificio c’è il CAI 972 che conduce
verso il largo canalone detritico fino alla forcella Grava Piana che sarà il
nostro ritorno, stiamo a destra poco sopra l’edificio tenendo il CAI 924 che risale
su sentiero verso il rifugio Semenza, direzione sud/est) – Col
Pezei q.1558 (Quota IGM, bivio e cartelli, in loco il punto è quotato 1564:
dritto c’è la variante del CAI 924, teniamo il CAI 924 a destra in salita, in
entrambi i casi ci sono le indicazioni per il rifugio Semenza) – Troi
Bus de Castal q.1605 (Località anonima indicata da un cartello) – Inghiottitoio q.1647
(Uscendo dal bosco ci troviamo a percorrere un aspro terreno carsico invaso da
mughi, sulla destra del sentiero c’è il grande inghiottitoio evidenziato da
alcuni numeri, il punto è quotato 1647 metri dalle mappe, il CAI 924 continua
in falsopiano e cominciamo a inoltrarci nella detritica val Sperlonga) – Val
Sperlonga q.1728 (Il CAI 924 che si manteneva a mezzacosta poco sopra il
versante occidentale della vallata ora si porta in centro alla stessa, è il
punto in cui restringendosi appare come un canalone detritico e pianeggiante. Incrocio
senza cartelli: dietro di noi alla nostra sinistra proviene la variante del CAI
924 che si manteneva sul versante orientale, i segni sono assenti e in questo
punto il sentiero non è evidente, noi andiamo dritto mantenendo la direzione
per poche decine di metri sulla sponda del CAI 924 VAR, poi il CAI 924 si
riporta sul versante occidentale cominciando a salire ripidamente la testata
della vallata, attenzione che sulla sponda orientale sale un sentiero non
segnato verso la forcella Val Grande) – Forcella Laste q.2039
(Al termine della ripida salita siamo sulla forcella, incrocio con cartelli: a
sinistra è ben visibile il vicino bivacco sul CAI 925 che percorreremo in
seguito, sul versante opposto il CAI 924 a mezzacosta conduce in direzione di
Cima Manera anche Cimon del Cavallo, scendiamo a destra con il CAI 923, il
rifugio è appena sotto di noi) – Rifugio
Semenza q.2020 (Dopo la visita torniamo sui nostri passi) – Forcella
Laste q.2039 (Teniamo il CAI 925 o Alta Via n°7 verso il vicino bivacco) – Bivacco q.2048
(Classico bivacco a semi botte in lamiera rossa, appena lo abbiamo oltrepassato
il CAI 925 comincia perdere quota aggirando di fatto la testata della val
Sperlonga su terreno carsico caratterizzato da alcuni inghiottitoi) – Forcella Val Grande q.1926 (Aggirata la
testata alta della val Sperlonga per sentiero a mezzacosta, raggiungiamo la
forcella con cartelli: alle nostre spalle la cresta risale senza indicazioni sulla
cima Val Piccola, direzione sud/est, nel versante opposto il CAI 925 scende
nella Val Grande verso la casera Pian della More, a sinistra poco visibile ci
dovrebbe essere la traccia non segnata che scende nella val Sperlonga che non
vediamo, teniamo l’Alta Via n°7 che bypassa a mezzacosta sul versante orientale
l’aguzza cima Val Grande, direzione nord/est) – Forcella Caulana q.1960
(Aggirato a mezzacosta il versante orientale della cima Val Grande arriviamo
sulla larga sella, bivio: alla nostra destra con direzione est comincia la
spettacolare cresta aerea per il monte Caulana, segni CAI, noi manteniamo l’Alta
Via n°7 che scende a sinistra nel versante opposto per riprendere la cresta che
avevamo lasciato per bypassare cima Val Grande, direzione nord/ovest, poi nord) – Forcella
Sestier q.1902 (A sinistra scende un sentiero non segnato, manteniamo
l’aerea ma facile cresta che comincia a guadagnare quota in direzione del monte
Sestier) – Deviazione q.1978 (Lasciamo la cresta
che davanti a noi s’innalza su ripide placche, l’Alta Via n°7 bypassa scendendo
a destra e procedendo su esilissima traccia a mezzacosta nel verde e
ripidissimo pendio, versante nord/orientale. Al termine della traversata
raggiungiamo una crestina secondaria, poco sotto di noi c’è l’evidente
forcellina che avevamo già preso come riferimento fin dalla Deviazione q.1978,
risaliamo alcuni metri su terreno inclinato con pietrisco prestando molta attenzione,
poi riprendiamo a destra la traversata a mezzacosta sull’erto pendio erboso,
mantenendo la direzione nord/est paralleli alla cresta principale sopra la
nostra testa) – Canalone q.2027 (Al termine della
seconda traversata a mezzacosta del pendio erboso dobbiamo disarrampicare pochi
metri con passaggio di 1°+ per portarci all’interno di un canalone detritico e
instabile, lo percorriamo in discesa perdendo circa 20 metri di quota cercando
di individuare a sinistra il proseguo dell’Alta Via n°7 con esile traccia nella
terza parte del pendio erboso che costantemente riprende quota, seguiamo con attenzione
i segni CAI per evitare di proseguire all’interno del canalone destinato a precipitare)
– Sella q.2045 (Lasciatoci alle spalle il
canalone detritico e risalito il ripido pendio erboso riguadagniamo la cresta
principale che avevamo lasciato alla Deviazione q.1978, siamo in un’ampia
sella. Evitiamo di proseguire con l’Alta Via n°7 che risale l’aereo filo di
crinale, rimontiamo alla nostra sinistra con direzione sud il ripido pendio su
zolle erbose fino alla cima del monte Sestier, segni e indicazioni assenti,
esilissima traccia poco evidente) – Monte Sestier q.2084
(Omino di sassi sulla cima anonima priva di indicazioni, ritorniamo sui nostri
passi) – Sella
q.2045 (Riprendiamo l’Alta Via n°7 che risale il filo dell’aereo crinale, direzione
nord/ovest, poi procedendo in falsopiano giungiamo a un breve tratto di cresta estremamente
affilata ed esposta, dove è necessaria assenza di vertigini e piede fermo) – Cima
q.2017 (Cima senza toponimo quotata 2017 metri da IGM, per raggiungerla
dobbiamo percorrere il tratto più impegnativo di tutto il giro e in sequenza la
precede: una lunga, affilata ed espostissima cresta dove è necessario avere
nervi saldi e misurare con calma ogni movimento, poi la seguente paretina da
arrampicare con passaggi di 1°+, ben scalinati ma in buona esposizione che
termina con l’arrivo in vetta. Ora si procede facilmente sulla cresta verso il
monte Pianina, direzione nord/ovest) – Monte
Pianina q.2019 (La traccia dell’Alta Via n°7 arriva sulla cima senza
percorrere integralmente la cresta, ma stando poco sotto tra i pini mughi nel
versante nord/orientale. Dalla vetta anonima e senza indicazioni, perdiamo
quota mantenendo la direzione e la buona segnatura sempre sul versante
nord/orientale) – Forcella Grava Piana q.1931 (Cartelli CAI: a destra nel versante nord scende il CAI 972 per
Barcis e l’Alta Via n°7 che in seguito riprenderà il percorso su cresta
risalendo monte I Muri, noi lasciamo la cresta e teniamo il CAI 972 che scende
a sinistra, sud, iniziando la ripida discesa nel lungo canalone franoso e
detritico. Arrivati all’uscita del canalone sui 1600 metri di quota, lasciamo
la segnatura del CAI 972 che vira a sinistra e con un ampio giro conduce alla
Casera Pian de le Stel, manteniamo la discesa sull’ampio pendio detritico senza
percorso obbligato e puntando alla ben visibile pista forestale CAI 924 sotto
di noi) – CAI 924 q.1390
(Raggiungiamo a vista la pista forestale innestandoci in un punto qualsiasi tra
Casera Pian de le Stel e la Stalla Campitello, andiamo a destra verso
quest’ultima ripercorrendo tutto il tragitto fino all’auto fatto in
mattinata) – Stalla Campitello q.1389
–
Casera Astor – Val
Salatis q.1355 – Salt da Pal q.1320 – Logament
da Pal q.1245 – Deviazione q.1070 – Malga
Cate q.1054.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 15 km
DIFFICOLTA: F+
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DISLIVELLO TOTALE: 1450 m
QUOTA MASSIMA: M. Sestier q.2084
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Sentieri
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- Dalla partenza alla malga Cate fino alla
val Salatis possiamo tenere la comoda pista forestale o il CAI 924 che su
sentiero taglia numerosi tornanti della stessa, noi siamo stati sul CAI 924 e
per non citare i numerosi bivi e deviazioni che si vengono a creare non li ho
riportati, in ogni modo non vi sono problemi di percorrenza.
- La segnatura dell’Alta Via n°7 non deve
trarre in inganno i semplici escursionisti, si tratta di una via a carattere alpinistico
con tratti di facile arrampicata (numerosi passaggi di 1°/1°+), ma
soprattutto con tratti di cresta estremamente affilata ed esposta dove è
necessario piede fermo, concentrazione sulla valutazione dei passaggi e
assenza di vertigini. Il tratto più complicato è compreso tra il monte
Sestier e il monte Pianina, rinunciare in caso di tempo instabile e terreno
bagnato. C’è la possibilità di evitare la lunga, affilata ed esposta cresta
che precede la Cima q.2017 bypassandola
scendendo a destra ma perdendo molta quota salvo poi dovere risalire in
cresta per affrontare la ripida parete che conduce e termina alla vetta.
- Dalla forcella Grava Piana scendiamo con
il CAI 972 nel canalone detritico per andarci a innestare sulla forestale CAI
924 tra la Casera Pian de le Stele e Stalla Campitello, prestare attenzione
perché la discesa è lunga su terreno molto instabile, se siamo in gruppo procediamo
a distanza ravvicinata per evitare scariche di sassi a chi ci precede,
utilissimi i bastoncini telescopici.
- Possibili residui nevosi a primavera
avanzata nell’alta val Sperlonga
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Rifugi-Bivacchi
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- La Casera Pian de Le Stele è un
piccolo edificio in muratura sempre aperto, all’interno camino, tavolo e
posti letto su tavolato.
- Rifugio Semenza q.2020: sempre
aperto dal 15 giugno al 15 settembre, da settembre a ottobre solo i fine
settimana
- Bivacco a forcella Laste: classica
struttura in lamiera a semi botte poco distante dal rifugio Semenza, sempre
aperto solo nel periodo invernale alla chiusura del rifugio.
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Fonti
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Fonte alla partenza a malga Cate
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
|
Malga Cate
|
0,00
|
Deviazione q.1070
|
0,03
|
Logament da Pal
|
0,23
|
Salt da Pal
|
0,32
|
Val Salatis
|
0,38
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Casera Astor
|
/
|
Stalla Campitello
|
0,43
|
Casera Pian de Le Stele
|
0,55
|
Col Pezei
|
1,15
|
Troi Bus de Castal
|
1,22
|
Inghiottitoio q.1647
|
1,34
|
Val Sperlonga
|
1,55
|
Forcella Laste
|
2,40
|
Rifugio Semenza
|
2,42
|
Forcella Laste
|
/
|
Bivacco
|
2,47
|
Forcella Val Grande
|
3,20
|
Forcella Caulana
|
3,30
|
Forcella Sestier
|
3,45
|
Deviazione q.1978
|
4,12
|
Canalone q.2027
|
4,30
|
Sella q.2045
|
4,42
|
M.Sestier
|
4,47
|
Sella q.2045
|
/
|
Cima q.2017
|
5,40
|
Monte Pianina
|
6,00
|
Forcella Grava Piana
|
6,10
|
CAI 924
|
7,05
|
Stalla Campitello
|
/
|
Casera Astor
|
/
|
Val Salatis
|
/
|
Salt da Pal
|
/
|
Logament da Pal
|
/
|
Deviazione q.1070
|
/
|
Malga Cate
|
7,50
|
Casera Pian de le Stele q.1421 (La
forestale termina alla casera, incustodita e sempre aperta utile come
bivacco, bivio e cartelli: dietro l’edificio c’è il CAI 972 che conduce verso
il largo canalone detritico fino alla forcella Grava Piana che sarà il nostro
ritorno, stiamo a destra poco sopra l’edificio tenendo il CAI 924 che risale
su sentiero verso il rifugio Semenza, direzione sud/est)
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|
Forcella Val Grande q.1926 (Alle nostre
spalle la cresta risale senza indicazioni sulla cima Val Piccola, direzione
sud/est, nel versante opposto il CAI 925 scende nella Val Grande verso la
casera Pian della More, a sinistra poco visibile ci dovrebbe essere la
traccia non segnata che scende nella val Sperlonga che non vediamo, teniamo
l’Alta Via n°7 che bypassa a mezzacosta sul versante orientale l’aguzza cima
Val Grande, direzione nord/est)
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Forcella Sestier q.1902 (A sinistra scende
un sentiero non segnato, manteniamo l’aerea ma facile cresta che comincia a
guadagnare quota in direzione del monte Sestier)
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Canalone q.2027 (Al termine della seconda
traversata a mezzacosta del pendio erboso dobbiamo disarrampicare pochi metri
con passaggio di 1°+ per portarci all’interno di un canalone detritico e
instabile, lo percorriamo in discesa perdendo circa 20 metri di quota
cercando di individuare a sinistra il proseguo dell’Alta Via n°7 con esile
traccia nella terza parte del pendio erboso)
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Sella q.2045 (Lasciatoci alle spalle il
canalone detritico e risalito il ripido pendio erboso riguadagniamo la cresta
principale che avevamo lasciato alla Deviazione q.1978, siamo in un’ampia
sella. Evitiamo di proseguire con l’Alta Via n°7 che risale l’aereo filo di
crinale, rimontiamo alla nostra sinistra con direzione sud il ripido pendio
su zolle erbose fino alla cima del monte Sestier, segni e indicazioni
assenti, esilissima traccia poco evidente)
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Sella
q.2045 (Lasciatoci alle spalle il canalone detritico e risalito il ripido
pendio erboso riguadagniamo la cresta principale che avevamo lasciato alla
Deviazione q.1978, siamo in un’ampia sella. Evitiamo di proseguire con l’Alta
Via n°7 che risale l’aereo filo di crinale, rimontiamo alla nostra sinistra
con direzione sud il ripido pendio su zolle erbose fino alla cima del monte
Sestier, segni e indicazioni assenti, esilissima traccia poco evidente)
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Panorama sul
traverso nel ripido pendio erboso che ci porta alla Sella q.2045 dal quale
facciamo una deviazione andata/ritorno per raggiungere la vetta del monte
Sestier
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Per raggiungere la Cima q.2017 dobbiamo
percorrere il tratto più impegnativo di tutto il giro, una lunga, affilata ed
espostissima cresta dove è necessario avere nervi saldi e misurare con calma ogni
movimento
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