martedì 3 settembre 2019

Traversata della Tognazza, Cavallazza e Colbricon (F-)

Lunga traversata nel comprensorio del Lagorai orientale a confine dolomitico delle Pale di San Martino. Partiamo poco sotto il passo Rolle e risaliamo in successione le cime della Tognazza, Cavallazza Piccola, Cavallazza e Colbricon.

DATA: 1 agosto 2019

PARTENZA: Dal passo Rolle, valico in provincia di Trento che collega le valli del Primiero e di Fiemme, scendiamo in direzione di quest’ultima esattamente per 1,1 km con la SS.50 e appena oltrepassata la malga Rolle, a sinistra inizia la carrozzabile CAI 348 interdetta al transito, ampia possibilità di parcheggio.




Stralcio della mappa interattiva Kompass dal sito  http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/

ITINERARIO: SS.50 q.1900 (Iniziamo scendendo con la carrozzabile CAI 348 interdetta alle auto e di servizio agli impianti di risalita)      La Baita q.1880 (Lo stradello termina presso gli impianti di risalita, tralasciamo a destra il CAI 348 che prosegue per sentiero nel bosco verso i laghi di Colbricon, ignoriamo la pista da sci di fronte a noi servita dalla seggiovia Paradiso aperta anche nel periodo estivo, risaliamo la pista da sci a sinistra parallela alla seggiovia Ferrari, direzione est)     Bivio q.1945 (Biforcazione della pista da sci, la teniamo dritto a destra che è semi pianeggiante e passa sotto la seggiovia Ferrari, poi continua a salire)  –   Crinale q.2020 (Siamo poco sotto il punto quotato 2032 metri dalle mappe, sulla sinistra a poca distanza c’è la stazione di arrivo della seggiovia Ferrari, andiamo a destra continuando a percorrere la pista da sci in ascesa, direzione sud/est poi in breve vira a ovest) – Bivio q.2129 (Teniamo la pista da sci che procedeva con direzione sud/ovest e ora cambia di nuovo direzione, sud/est, dritto a poca distanza inizia uno stradello di servizio e i cartelli CAI indicano i laghi di Colbricon)     Tognazza q.2209 (La pista da sci ora procede in piano poco sotto il punto alto)      Seggiovia Paradiso q.2201 (Stazione a monte della seggiovia proveniente da La Baita in funzione anche nel periodo estivo, il buon sentiero segnalato da un cartello scende pochi metri sotto l’impianto, poi procede a mezzacosta in piano)     Incrocio q.2175 (Il sentiero a mezzacosta ci conduce in breve all’incrocio con cartelli: a destra il sentiero scende al passo Rolle, dritto a mezzacosta continua per i laghi di Colbricon, noi andiamo a sinistra con indicazione “Stoli della Cavallazza”, il tracciato inizialmente pianeggiante ci porta a risalire il crinale, segni sporadici ma grandi omini di sasso)   –   Bivio q.2277 (Siamo sulla cresta e davanti a noi c’è il primo dei due torrioni rocciosi della Cavallazza Piccola, il tracciato si biforca: a destra lo aggira facilmente sul versante occidentale, noi lo teniamo a sinistra con sentiero in leggera esposizione che lo aggira sul versante orientale incontrando in breve dei cavi corrimano e vecchie caverne della grande guerra)     Cavallazza Piccola (Siamo nella sella tra i due torrioni rocciosi, la variante facile bypassa anche il secondo sul versante occidentale, manteniamo la variante attrezzata sul versante orientale che transita circa 10/12 metri sotto il punto alto quotato 2310 dalle mappe)     Bivio q.2295 (La variante orientale e occidentale si riuniscono appena oltrepassato il secondo torrione in un unico sentiero che ora perde quota)   –   Forcella Cavallazza q.2226 (Cartelli e bivio: a destra scende il sentiero per il passo Rolle, noi teniamo il crinale che ora risale per la Cavallazza e i laghi di Colbricon, segni sporadici/assenti)      Bivio q.2296 (Segni e cartelli assenti, bivio poco evidente: un esile traccia continua a mezzacosta nel versante nord aggirando la vetta, noi teniamo la traccia che con direzione ovest risale direttamente) – Cavallazza q.2324 (Piccola croce e libro delle firme, scendiamo per traccia non segnata con direzione nord/ovest)      Bivio q.2292 (Ci ricongiungiamo con la traccia che bypassava la cima, continuiamo con direzione ovest, perdendo costantemente quota, segni e cartelli assenti)    Laghi di Colbricon q.1922 (La parte finale della discesa è su pendio in forte erosione e ci conduce sulla riva del lago, quello meridionale. Tralasciamo il CAI 348/CAI 4 a sinistra in leggera salita per malga Ces e il CAI 348 che costeggia la riva a destra verso il vicino rifugio, costeggiamo la riva a sinistra con il CAI 349 e in pochi minuti arrivati alla estremità occidentale del lago ce ne allontaniamo)      Passo del Colbricon q.1908 (Incrocio e cartelli: a destra scende il sentiero per malga Colbricon e Paneveggio, a sinistra il sentiero CAI 348 per gli impianti di risalita di Pian delle Cartucce e malga Ces, teniamo il CAI 349 anche Sentiero Alpinistico Achille Gadler che sale ripidamente tra i mughi)      Bivio q.2348 (Attenzione, bivio poco evidente: pochi metri prima del cartello che indica il proseguo del CAI 349 per la verde sella del Colbricon quotata 2420 m, risaliamo a sinistra una traccia evidenziata da qualche ometto di sasso e in seguito dai segni CAI che ci inoltra nell’altopiano detritico del versante occidentale del Colbricon, siamo ancora sul Sentiero Alpinistico Achille Gadler, direzione sud)       Bivio q.2452 (Siamo in una zona pianeggiante dell’altopiano detritico, attenzione ai segni CAI, indicazioni assenti. Il Sentiero Alpinistico Achille Gadler continua a destra, ovest, in direzione dei laghetti sulla verde sella del Colbricon quotata 2420 m, noi lo lasciamo e andiamo a sinistra, est, in alto sopra di noi possiamo scorgere la piccola croce del Colbricon. La traccia detritica è segnata CAI e gradualmente guadagna quota virando a nord nel versante occidentale del Colbricon)     Quota q.2550 (Iniziamo i primi passaggi di arrampicata, 1°/1°+ cambiando direzione, sud) – Colbricon q.2602 (Piccola croce e targa in memoria ai caduti della grande guerra, torniamo sui nostri passi)      Quota q.2550   –    Bivio q.2452 (Siamo tornati sull’altopiano detritico, ora riprendiamo il Sentiero Alpinistico Achille Gadler puntando verso gli evidenti laghetti della verde sella quotata 2420 m posta sotto il verticale Colbricon Piccolo, poi senza doverli raggiungere il nostro sentiero risale curvando a U a sinistra cambiando radicalmente direzione e versante, mantenendoci a mezzacosta e oltrepassando in seguito qualche grotta della grande guerra)      Scala q.2471 (Il sentiero ci fa calare in un canalone dove può essere presente neve a primavera inoltrata, dalla parte opposta una scala metallica ci fa superare una liscia parete alta circa 5 metri)     Bivio q.2450 (Attenzione ai segni CAI, bivio poco evidente senza indicazioni: dalla nostra destra proviene il CAI 349, continuiamo a sinistra)   –   Bivio q.2430 (Ci innestiamo in una cengia attrezzata con cavo d’acciaio, ci proviene da destra probabile variante del CAI 349, la teniamo a sinistra in vista della forcella Ceremana)     Forcella di Ceremana q.2428 (Caratterizzata da fini detriti e vecchie testimonianze di baraccamenti ormai scomparsi, cartelli e incrocio: a destra nel canalone sotto la cengia dalla quale siamo giunti scende il CAI 337 per il Pian di Ceremana, dritto a mezzacosta continua il CAI 349  per il bivacco Aldo Moro, prendiamo il CAI 337 a sinistra che scavalla la forcella e scende nella Val Cigolera costeggiandola a mezzacosta dall’alto a ridosso dei contrafforti rocciosi, direzione est)     Forcella Punta Ces q.2215 (Bivio con cartelli: a destra il sentiero si inoltra nel centro della vallata per scendere alla malga Val Cigolera, continuiamo dritto sul CAI 337 verso Punta Ces con il suo impianto di risalita che nel frattempo avevamo già notato)     Rifugio Punta Ces q.2227 (Impianto di risalita e rifugio aperto solo nel periodo invernale, senza raggiungerlo incominciamo a percorrere la pista da sci a sinistra a ritroso che perde quota)      Pian delle Cartucce q.1830 (La lunga discesa della pista da sci ci fa arrivare nel piazzale dove c’è la grande stazione di risalita di Valbonetta, senza raggiungerla cominciamo a percorrere a sinistra il sentiero CAI 348 anche Sentiero Italia evidenziato dai cartelli che ci porta a risalire la Valbonetta)  –   Passo del Colbricon q.1908 (Chiudiamo il primo anello, ora torniamo ai laghi di Colbricon)     Laghi di Colbricon q.1922 (Continuiamo in direzione del rifugio)      Rifugio Colbricon q.1927 (Manteniamo il frequentato CAI 348 che procede in falsopiano inoltrandosi nel bosco)     La Baita q.1880    SS.50 q.1900.


NOTE:
LUNGHEZZA: 16 km
DIFFICOLTA: F-
DISLIVELLO TOTALE: 1470 m
QUOTA MASSIMA: Colbricon q.2602




Sentieri



- La Seggiovia Paradiso che conduce sulla vetta della Tognazza è attiva anche nella stagione estiva.

- Bypassiamo i due torrioni rocciosi della Cavallazza Piccola sul versante orientale, il sentiero è in discreta esposizione ma ben percorribile, sono presenti cavi corrimano e numerose caverne della grande guerra.

- La difficoltà alpinistica F- viene data solo per la salita al Colbricon, gli ultimi 50/60 metri si svolgono con arrampicata di 1°/1°+ su roccia generalmente buona, necessaria buona visibilità, sporadici segni e omini, per il resto difficoltà EE.


Rifugi-Bivacchi
- Rifugio Punta Ces q.2227: Impianto di risalita e rifugio aperto solo nel periodo invernale.

- Rifugio Colbricon q.1927: situato sulla riva orientale del lago di Colbricon, quotato 1922 m, aperto da metà giugno a metà settembre, generalmente molto frequentato dai turisti che hanno come meta i laghi.

Fonti
- Assenti



TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
SS.50 q.1900
0,00
Bivio q.2452
3,53
La Baita
0,04
Quota q.2550
/
Bivio q.1945
/
Colbricon
4,20
Crinale q.2020
0,22
Quota q.2550
/
Bivio q.2129
0,35
Bivio q.2452
4,47
Tognazza
/
Scala q.2471
5,08
Seggiovia Paradiso
0,47
Bivio q.2450
5,16
Incrocio q.2175
0,50
Bivio q.2430
5,20
Bivio q.2277
1,10
Forcella di Ceremana
5,24
Cavallazza Piccola 
1,18
Forcella Punta Ces
5,55
Bivio q.2295
/
Rifugio Punta Ces
6,08
Forcella Cavallazza
1,27
Pian delle Cartucce
6,40
Bivio q.2296
/
Passo del Colbricon
7,00
Cavallazza
1,40
Laghi di Colbricon
7,10
Bivio q.2292
1,44
Rifugio Colbricon
/
Laghi di Colbricon
2,20
La Baita
7,38
Passo del Colbricon
2,30
SS.50 q.1900
7,45
Bivio q.2348
3,35





SS.50 q.1900 (Iniziamo scendendo con la carrozzabile CAI 348 interdetta alle auto e di servizio agli impianti di risalita)
SS.50 q.1900 (Iniziamo scendendo con la carrozzabile CAI 348 interdetta alle auto e di servizio agli impianti di risalita)
La Baita q.1880 (Lo stradello termina presso gli impianti di risalita)
Crinale q.2020 (Siamo poco sotto il punto quotato 2032 metri dalle mappe, sulla sinistra a poca distanza c’è la stazione di arrivo della seggiovia Ferrari, andiamo a destra continuando a percorrere la pista da sci in ascesa, direzione sud/est poi in breve vira a ovest)
Crinale q.2020 (Siamo poco sotto il punto quotato 2032 metri dalle mappe, sulla sinistra a poca distanza c’è la stazione di arrivo della seggiovia Ferrari, andiamo a destra continuando a percorrere la pista da sci in ascesa, direzione sud/est poi in breve vira a ovest)
La seggiovia Paradiso q.2201 sulla Tognazza

Vista della Tognazza dopo averla oltrepassata
In vista del Bivio q.2277, siamo sulla cresta e davanti a noi c’è il primo dei due torrioni rocciosi della Cavallazza Piccola, il tracciato si biforca
Al Bivio q.2277 presso il primo dei due torrioni rocciosi della Cavallazza Piccola, il tracciato si biforca: a destra lo aggira facilmente sul versante occidentale, noi lo teniamo a sinistra con sentiero in leggera esposizione che lo aggira sul versante orientale incontrando in breve dei cavi corrimano e vecchie caverne della grande guerra  
Il sentiero attrezzato sul versante occidentale della Cavallazza Piccola
Galleria della grande guerra

Il sentiero attrezzato sul versante occidentale della Cavallazza Piccola
Sulla Cavallazza Piccola
Cavallazza Piccola (Siamo nella sella tra i due torrioni rocciosi, la variante facile bypassa anche il secondo sul versante occidentale, manteniamo la variante attrezzata sul versante orientale che transita circa 10/12 metri sotto il punto alto quotato 2310 dalle mappe)  
Bivio q.2295 (La variante orientale e occidentale si riuniscono appena oltrepassato il secondo torrione in un unico sentiero)

Scendendo dalla Cavallazza Piccola alla Forcella Cavallazza, davanti noi la Cavallazza
Cavallazza q.2324
Cavallazza q.2324 (Panorama sulla Tognazza e Cavallazza Piccola dalle quali siamo venuti)
Cavallazza q.2324 (Panorama verso il Colbricon che dobbiamo raggiungere)

Dalla Cavallazza scendiamo ai sottostanti laghi del Colbricon
Il rifugio Colbricon sulla riva dell’omonimo lago
Croce in memoria al passo del Colbricon
Passo del Colbricon q.1908 (Incrocio e cartelli)
Dal passo del Colbricon teniamo il CAI 349 anche Sentiero Alpinistico Achille Gadler che sale ripidamente tra i mughi  
CAI 349 anche Sentiero Alpinistico Achille Gadler

CAI 349 anche Sentiero Alpinistico Achille Gadler
CAI 349 anche Sentiero Alpinistico Achille Gadler
Poche indicazioni al Bivio q.2348
Nell’altopiano detritico del versante occidentale del Colbricon
Al Bivio q.2452 in una zona pianeggiante dell’altopiano detritico, lasciamo il Sentiero Alpinistico Achille Gadler e prendiamo la traccia per la vetta del Colbricon 

Alle nostre spalle il Colbricon Piccolo
Salita alla vetta del Colbricon per traccia e qualche arrampicata di 1°/1°+
Salita alla vetta del Colbricon per traccia e qualche arrampicata di 1°/1°+
Salita alla vetta del Colbricon per traccia e qualche arrampicata di 1°/1°+
Colbricon q.2602 (Piccola croce e targa in memoria ai caduti della grande guerra)
Colbricon q.2602 (Piccola croce e targa in memoria ai caduti della grande guerra)

Riprendiamo il Sentiero Alpinistico Achille Gadler puntando verso gli evidenti laghetti della verde sella quotata 2420 m posta sotto il verticale Colbricon Piccolo, poi senza doverli raggiungere il nostro sentiero risale curvando a U a sinistra cambiando radicalmente direzione e versante
Oltrepassiamo in seguito qualche grotta della grande guerra
Sentiero Alpinistico Achille Gadler
Scala q.2471 (Il sentiero ci fa calare in un canalone dove può essere presente neve a primavera inoltrata, dalla parte opposta una scala metallica ci fa superare una liscia parete alta circa 5 metri)
Sentiero Alpinistico Achille Gadler
In vista della forcella di Ceremana

Forcella di Ceremana q.2428 (Prendiamo il CAI 337 che scavalla la forcella e scende nella Val Cigolera costeggiandola a mezzacosta dall’alto a ridosso dei contrafforti rocciosi, direzione est) 
Il CAI 337 dopo avere lasciato la forcella di Ceremana in direzione di Punta Ces
Il CAI 337 dopo avere lasciato la forcella di Ceremana in direzione di Punta Ces
Zoomata sul rifugio di Punta Ces
Tabella del parco
Rifugio Punta Ces q.2227 (Impianto di risalita e rifugio aperto solo nel periodo invernale, senza raggiungerlo incominciamo a percorrere la pista da sci a sinistra a ritroso che perde quota)

Discesa della pista da sci che collega Punta Ces a Pian delle Cartucce
Pian delle Cartucce q.1830 (La lunga discesa della pista da sci ci fa arrivare nel piazzale dove c’è la grande stazione di risalita di Valbonetta, senza raggiungerla cominciamo a percorrere a sinistra il sentiero CAI 348 anche Sentiero Italia evidenziato dai cartelli che ci porta a risalire la Valbonetta)
Il sentiero CAI 348 anche Sentiero Italia ci porta a risalire la Valbonetta
Rifugio Colbricon