ITINERARIO: Passo di monte Piano q.992 (Sul valico la carrozzabile è sbarrata e scende nel versante opposto verso Rio Salso, a destra sale il sentiero CAI 201 che sarà il nostro ritorno, noi iniziamo percorrendo a sinistra la forestale CAI 201 chiusa da sbarra) – Bivio q.985 (Biforcazione e cartelli assenti: lasciamo la forestale CAI 201 che prosegue pianeggiante, scendiamo dritto a destra su larga mulattiera abbandonata) – Valcitura q.775 (Persi duecento metri di quota arriviamo al grande rudere, lo oltrepassiamo scendendo ancora per un po’, poi cominciamo a salire in vista della grande casa di Tassinara) – Deviazione q.749 (Attenzione che dopo pochi metri avere oltrepassato il fosso di Tassinara, lasciamo il largo tracciato che vira a destra in ripida salita verso Ca’ Sabbioni e andiamo a sinistra per sentierino poco evidente, i ruderi di Tassinara anche se poco visibili sono vicini) – Tassinara q.745 (Subito alla destra del rudere dobbiamo individuare l’esile sentierino che procede a mezzacosta, indicazioni assenti) – Bivio q.714 (La traccia si innesta in un largo sentiero, a sinistra s’inoltra nella vallata, lo teniamo dritto in salita) – Rudere q.728 (Rudere infrascato senza toponimo sulle mappe, risaliamo tenendocelo alla nostra sinistra) – Pian della Noce q.728 (Complesso di ruderi, teniamo la mulattiera che risale poco sopra) – Bivio q.726 (Alla nostra destra tra gli alberi si nota la vecchia fonte, poco oltre c’è il bivio, a sinistra scende un sentierino abbandonato che può passare inosservato, teniamo la larga mulattiera in salita) – Maestà q.750 (Maestà del Sentiero, sasso scolpito con nicchia, ora la larga mulattiera perde quota) – Val d’Acero q.741 (La larga mulattiera sta risalendo costeggiando una recinzione e c’è il piccolo rudere anticamente intonacato di rosa) – Bivio q.713 (Bivio del largo sentiero, a sinistra scende, noi lo teniamo dritto) – Maestà q.714 (Madonna Greca) – Carrozzabile q.750 (La ripidissima salita finale ci fa innestare sulla carrozzabile, a destra riconduce all’auto, a sinistra scende su fondo acciottolato a Rio Salso, noi l’attraversiamo e percorriamo la piazzola dalla parte opposta, in breve arrivati a una cisterna di cemento si continua su mulattiera che entra nel bosco costeggiando una recinzione, indicazioni assenti) – Cimitero q.713 (Cimitero abbandonato nascosto dagli alberi poco sotto la mulattiera) – Cancello q.700 (Terminiamo di costeggiare la recinzione, ora la mulattiera continua nel bosco) – Ca’ Spagnolo q.693 (La larga mulattiera termine al grande rudere, l’antico tracciato è ormai scomparso, risaliamo sopra la casa dove c’è una radura invasa da ginestre con il difficile obiettivo di intercettare l’esilissima traccia che procede con direzione nord/ovest) – Recinzione q.724 (Procedendo con difficoltà per tenere l’esile traccia arriviamo a una vecchia recinzione, l’attraversiamo entrando nel bosco dove il proseguo ora è evidente) – Piangoce q.728 (Rudere infrascato, lo teniamo alla nostra sinistra con l’esile traccia che scende) – CAI 203 q.721 (Innesto sul sentierino CAI 203, segni, lo teniamo a sinistra che scende in una radura infrascata) – Quadalto q.674 (Rudere, il CAI 203 procede a mezzacosta in leggera ascesa) – Crinale q.694 (Il CAI 203 raggiunge il crinale appena sotto un’ampia sella, pochi metri prima di arrivarci lasciamo il sentiero sagnato e risaliamo il filo del crinale a destra fino a individuare in breve un piccolo tratto lastricato roccioso, nel versante opposto scende un esile traccia che prendiamo con direzione nord, sporadici bolli rossi) – Crinale q.677 (Presto usciamo dalla boscaglia presso un panoramico crinale che percorriamo mantenendo la direzione nord, dalla nostra sinistra proviene un'altra traccia con bolli che anch’essa riporta verso il CAI 203) – Deviazione q.636 (Termina il crinale oltre il quale il proseguo è ostruito da una fitta vegetazione, il vecchio sentierino scende a destra inoltrandosi nel bosco, bolli rossi) – Ca’ Vauccio q.587 (Rudere. Ignoriamo una vecchia traccia subito a destra, lo costeggiamo fino al termine degli edifici dove poco sotto riprende il tracciato che vira sempre a destra) – Bivio q.574 (Evitiamo di andare dritto, teniamo il sentierino che scende a sinistra, bolli rossi in entrambi i casi) – Bivio q.530 (Siamo su una dorsale, alla sua sinistra cala un vecchio sentiero che può passare inosservato, noi invece caliamo a destra seguendo i bolli rossi) – Fosso di Vauccio q.521 (Fosso asciutto o con poca acqua, il sentierino risale dalla parte opposta) – Bivio q.514 (Ci innestiamo in un sentierino pianeggiante, lo teniamo a sinistra seguendo i bolli rossi, a destra invece riporta e termina al fosso di Vauccio) – Bivio q.499 (Biforcazione, teniamo il nostro sentiero evidenziato dai segni rossi che scende, dritto a destra sale un altro sentierino abbandonato che potrebbe passare inosservato) – Molino delle Petrose q.470 (La traccia diventa molto esile tra i fitti arbusti, quindi arriviamo ai pochi resti del mulino, ci portiamo nella parte bassa e lo lasciamo andando a destra costeggiando un muretto, in breve guadiamo il fosso delle Petrose e continuiamo sulla sponda opposta per qualche metro finché non entriamo nel greto del corso d’acqua che in questo punto è largo e caratterizzato da un fondo liscio e roccioso. Subito a sinistra bisogna individuare l’esile traccia che sale molto ripida) – Fosso di Rio Petroso q.470 (Toponimo e quota 470,4 metri da CTR Emilia-Romagna, la mappa IGM la identifica come fosso delle Petrose. Lo attraversiamo e saliamo ripidamente su esile traccia nel bosco, qualche segno rosso) – Bivio q.495 (L’esilissima traccia risale ripida e poco evidente fino al bivio che probabilmente passa inosservato: a sinistra un sentierino esce dal bosco e procede a mezzacosta tenendosi alto sul corso d’acqua con direzione ovest verso i ruderi di Rocchetella di Sotto, noi continuiamo a salire con direzione nord/est) – Fosso delle Petrose q.514 (Quota da GPS, toponimo da CTR Emilia-Romagna. Attraversiamo il piccolo fosso d’acqua) - Dorsale q.525 (Risaliti dal fosso delle Petrose siamo su una dorsale che in questo punto è boscosa e poco delineata, la risaliamo a sinistra e diventa brulla coperta da cespugli con fondo di sedimenti marnosi, poi quando si esaurisce compare il buon sentiero che costeggia una recinzione) – Maestà delle Petrose q.616 (Innesto su largo CAI 217, lo teniamo a destra superando la maestà) – Le Petrose q.614 (Rudere) – Rudere q.608 (Ignorato un sentiero non segnato a destra arriviamo al rudere che precede Rio Salso, lo oltrepassiamo tralasciando il largo sentiero che si biforca a sinistra dal nostro CAI 217) – Rio Petroso q.619 (Passiamo i ruderi delle case e della chiesetta di San Biagio innestandoci sulla carrozzabile, la teniamo dritto a sinistra in salita che è sempre CAI 217) – Cimitero q.681 (Il cimitero abbandonato di Rio Petroso è poco sopra la carrozzabile) – Bivio q.700 (A destra della carrozzabile ignoriamo un largo sentiero poco evidente che si collega sulla sterrata per La Casetta, indicazioni assenti) – Bivio q.698 (A destra sale la sterrata di accesso per i ruderi de La Casetta, manteniamo la carrozzabile CAI 217) – Bivio q.774 (Presso uno slargo della carrozzabile, a destra e chiusa da un cancello inizia la sterrata per Ca’ Nuova, stiamo sul CAI 217) – Bivio q.783 (A sinistra scende il largo sentiero per Pratalino che ignoriamo, indicazioni assenti) – Paretaio q.794 (Bivio della carrozzabile e innesto sul CAI 201 con cartelli: dritto la carrozzabile oltrepassa la vicina e abitata casa del Paretaio, noi saliamo a destra di fianco l’azienda d’allevamento) – Ca’ Il Monte q.833 (Agriturismo Al Monte. Il CAI 201 tiene a destra lo stradello d’accesso, noi manteniamo la carrozzabile pianeggiante che appena oltrepassati gli edifici termina, bivio di sterrate: dritto in discesa i cartelli CAI indicano l’Eremo di Corzano, noi risaliamo la sterrata a destra senza indicazioni che costeggia la prateria) – Crinale q.833 (Raggiungiamo il crinale reinnestandoci sul CAI 201 dove è situato un cenotafio, a destra riconduce all’agriturismo, lo teniamo a sinistra su sterrata destinato in seguito a ridursi a sentiero) – Monte Frullo q.980 (Il sentiero CAI 201 lo aggira a mezzacosta nel suo versante sud/orientale) – Incrocio q.946 (Cartelli e cippo di sasso: a sinistra scende il sentiero lastricato “Val di Bagno Trek”, a destra poco sopra dove c’è la recinzione inizia il largo sentiero non segnato per il rudere di Valmaggio, stiamo sul CAI 201 che ora entra nel bosco e sale su larga mulattiera) – Monte Piano (Incrocio a q.1050 e croce di metallo: dritto continua il CAI 201, a destra scende il CAI 213 per Rio Salso, lasciamo temporaneamente il CAI 201 e saliamo a destra per traccia segnata da bolli rossi con indicazioni per il Crocione) – Belvedere q.1046 (Oltrepassiamo Il Crocione, un grande cippo dell’IGM e arriviamo su uno sperone roccioso panoramico appena fuori dal bosco, torniamo sui nostri passi) – Monte Piano (Ignoriamo il CAI 213 che scende e manteniamo il CAI 201pianeggiante nel vialetto alberato) – Passo di monte Piano q.992.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 19 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 980 m QUOTA MASSIMA: M. Piano q.1062 |
Sentieri Itinerario in parte per sentieri e tracce abbandonate, riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori del posto dotati di bussola/altimetro o GPS. Tragitto che passa i ruderi di Valcitura, Cà Tassinara, Pian della Noce, Val d’Acero: è generalmente su largo sentiero abbandonato (In data maggio 2025 sono stati messi alcuni cartelli presso i ruderi) Tragitto che passa il cimitero di Rio Salso, Cà Spagolo, Piangoce: fino a Cà Spagnolo è su larga mulattiera non segnata che costeggia una recinzione, l’immediato proseguo invece è su esilissima traccia che può creare molti problemi d’orientamento fino alla Recinzione q.724, poi il sentiero riprende a essere visibile fino a Piangoce. Tragitto
Crinale q.694 CAI 203-Cà Vauccio-Molino delle Petrose-CAI 217:
esile traccia con bolli rossi che agevolano il nostro cammino, qualche
difficoltà risalendo dal molino delle Petrose, attenzione ai segni. |
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Rifugi-Bivacchi Assenti |
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Fonti Assenti |
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore): |
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Passo di monte Piano |
0,00 |
Piangoce |
1,55 |
Le
Petrose |
3,40 |
Bivio q.985 |
0,02 |
CAI 203 q.721 |
1,57 |
Rudere
q.608 |
3,45 |
Valcitura |
0,28 |
Quadalto |
2,05 |
3,52 |
|
Deviazione q.749 |
0,36 |
Crinale
q.694 |
2,15 |
Cimitero
Rio Petroso |
3,58 |
Tassinara |
0,37 |
Crinale q.677 |
2,20 |
Bivio
q.700 |
4,04 |
Bivio q.714 |
0,41 |
Deviazione q.636 |
2,27 |
Bivio
q.698 |
4,06 |
Rudere q.728 |
0,44 |
Ca’ Vauccio |
2,35 |
Bivio
q.774 |
4,22 |
Pian della Noce |
0,47 |
Bivio
q.574 |
2,37 |
Bivio
q.783 |
4,25 |
Bivio q.726 |
0,50 |
Bivio q.530 |
2,45 |
Paretaio
|
4,30 |
Maestà q.750 |
0,54 |
Fosso di Vauccio |
2,47 |
Ca’
Il Monte |
4,37 |
Val d’Acero |
0,58 |
Bivio q.514 |
2,52 |
Crinale
q.833 |
4,44 |
Bivio
q.713 |
1,04 |
Bivio
q.499 |
2,57 |
Monte
Frullo |
5,04 |
Maestà
q.714 |
1,07 |
Molino
delle Petrose |
3,04 |
Incrocio
q.946 |
5,16 |
Carrozzabile
q.750 |
1,13 |
Fosso
di Rio Petroso |
3,08 |
Monte
Piano |
5,30 |
Cimitero
q.713 |
/ |
Bivio
q.495 |
3,13 |
Belvedere
|
5,35 |
Cancello
q.700 |
1,30 |
Fosso
delle Petrose q.514 |
/ |
Monte
Piano |
5,40 |
Ca’
Spagnolo |
1,33 |
Dorsale
q.525 |
/ |
Passo
di monte Piano |
5,55 |
Recinzione
q.724 |
1,40 |
Maestà
delle Petrose |
3,38 |
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Crinale q.694 (Il CAI 203 raggiunge il
crinale presso un’ampia sella, pochi metri prima di arrivarci lasciamo il
sentiero sagnato e risaliamo il filo del crinale a destra fino a individuare
in breve un piccolo tratto lastricato roccioso, nel versante opposto scende
un esile traccia che prendiamo con direzione nord, sporadici bolli rossi)
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