giovedì 20 febbraio 2020

Croda Granda (PD)

Itinerario molto faticoso e impegnativo che ha come meta la cima della Croda Granda q.2849 nelle dolomiti delle Pale di San Martino (Trentino A.A.). Dalla malga Canali risaliamo al rifugio Treviso e continuiamo portandoci all'attacco della difficile ferrata Fiamme Gialle che termina presso la forcella Marmor dalla quale in breve raggiungiamo il bivacco Fiamme Gialle. Con una deviazione A/R saliamo alla vetta della solitaria Croda Granda, quindi tornati al bivacco chiudiamo il giro scendendo per il sentiero alpinistico dei Vani Alti in un ambiente spettacolare. Il giro è riferito a persone in ottime condizioni fisiche con attitudini alpinistiche.

DATA: 16 agosto 2019

PARTENZA: Da Fiera di Primiero (cittadina ai piedi delle dolomiti delle Pale San Martino, Trentino Alto Adige) iniziamo a percorrere la SS.347 per il passo Cereda, dopo 3,3 km lasciamo la statale e prendiamo la strada a sinistra per la Val Canali, poi passati altri 2,1 km alla biforcazione della stessa stiamo a destra continuando nella vallata giungendo all’albergo-ristorante Cant del Gal, quindi teniamo la stradina a destra che termina nell’area parcheggio sottostante la malga Canali (8 km da Fiera di Primiero).




Stralcio della mappa interattiva Kompass dal sito  http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/


ITINERARIO: Parcheggio malga Canali q.1302 (Termina la stradina asfaltata, la carrozzabile a sinistra conduce alla malga poco sopra, iniziamo andando dritto sulla larga pista forestale in piano CAI 707/CAI 711, indicazioni per il rifugio Treviso in Canali)  –   Bivio q.1322 (A destra c’è un largo sentiero allo stato attuale senza segni o indicazioni che conduce al letto detritico del torrente Canali e prosegue per il Campigol d’Oltro, stiamo sulla pista forestale)     Bivio q.1331 (A sinistra a ritroso il sentierino poco sopra riporta verso la malga Canali, manteniamo la forestale)     Bivio q.1366 (A destra inizia il CAI 718/B che attraversa un ponte di legno verso il rifugio Treviso, manteniamo la comoda e larga pista che è uguale)      Pian delle Lede q.1393 (Cartello e incrocio: a sinistra nel bosco sale il sentiero CAI 711 per il bivacco Minazio e il Vallon delle Lede, stiamo sulla pista che dopo pochi metri si biforca, tralasciamola a sinistra, mentre stiamo a destra attraversando il letto detritico del torrente Canali)     Pian delle Lede q.1393 (Appena attraversato il letto detritico del Torrente Canali c’è il bivio con cartelli, a destra conduce a Campigol d’Oltro, stiamo a sinistra che è CAI 707 per il rifugio Treviso)      Bivio q.1428 (Biforcazione e fine del largo tracciato, dritto a sinistra parallelo al letto detritico del torrente Canali c’è un largo sentiero acciottolato sbarrato che è destinato a esaurirsi, il nostro CAI 707 invece ora continua per sentierino in ripida salita nel fitto bosco)      Bivio q.1472 (Cartelli all’interno del bosco: a sinistra inizia il CAI 711/A che si raccorda al CAI 711 per il Vallon delle Lede e il bivacco Minazio, teniamo il CAI 707 in salita)     Rifugio Treviso q.1631 (Completamente circondato dagli alberi ci appare all’ultimo istante, proseguiamo con il CAI 707 nel bosco oltrepassando dopo 5/6 minuti una radura adibita a eliporto)     Bivio q.1960 (Siamo usciti stabilmente dal bosco e risaliamo la testata della Val Canali, una grande scritta sulla roccia ci indica a destra l’inizio del sentiero alpinistico dei Vani Alti che risale l’omonimo e selvaggio vallone dal quale faremo ritorno, stiamo sul CAI 707)     Bivio q.2090 (Lasciamo il CAI 707 che conduce al passo Canali, risaliamo a destra il Vallon del Coro con indicazioni per la ferrata Fiamme Gialle, cartelli. La faticosa ascesa a serpentine nel vallone detritico, in seguito si mantiene nella parte centrale dello stesso sfruttando una lingua di fini sedimenti, possibili nevai ai lati, poi arrivati in prossimità della testata del vallone il nostro tracciato vira a sinistra portandoci in breve all’inizio della ferrata, omini di sasso e bolli rossi)  –   Ferrata Fiamme Gialle q.2441 (Iniziano i cavi d’acciaio che compiono un traverso esposto ma senza difficoltà, poi nella parte intermedia le difficoltà aumentano considerevolmente per l’ascesa verticale di uno spigolo dove è richiesta forza di braccia, di nuovo moderata la ferrata nella parte finale)     Forcella del Marmor q.2600 (La ferrata termina uscendo sulla forcella, cartelli: dalla parte opposta sotto di noi ci si presenta un vallone detritico delimitato dal versante orientale della Cima del Marmor, noi ora risaliamo a destra, est, alcune facili roccette fino a raggiungere l’altopiano in vista del bivacco)      Bivacco Reali q.2650 (Piccolo bivacco a semi-botte, lo raggiungiamo seguendo i segni o a vista. Tralasciamo di seguire la segnatura che ci fa risalire la traccia con direzione sud verso le cime dei Vani Alti, scendiamo invece con direzione est per traccia incerta tra facili roccette seguendo sporadici omini o sbiaditi segni)      Forcella Spirit q.2575 (Siamo arrivati nel punto basso sotto il bivacco dove potrebbero esserci degli scivoli di neve, indicazioni della forcella assenti, ora cominciamo a risalire la traccia trasversale tra fini detriti che aggira il versante sud della Croda Granda, il percorso è faticoso ma non difficile, prestare attenzione a una sottile cengia in esposizione nella parte intermedia dell’ascesa)      Forcella q.2746 (La ripida ascesa culmina sull’angusta forcella senza toponimo o quota che separa la cima quotata 2732 posta a sud, dalla Croda Granda posta a nord, quindi ci dirigiamo verso quest’ultima risalendo a sinistra tracce di passaggio e roccette di 1° sdrucciolevoli sulle quali dobbiamo prestare attenzione, segni rossi e verdi)      Croda Granda q.2849 (Sulla cima c’è la statua della Madonna e il libro delle firme, torniamo sui nostri passi)      Forcella q.2746    Forcella Spirit q.2575  –   Bivacco Reali q.2650 (Ritornati al bivacco percorriamo il sentiero CAI senza numerazione che risale con direzione sud per traccia su cengia in leggera esposizione)   Forcella q.2728 (Al culmine della salita ora scendiamo nell’opposto versante inoltrandoci nell’ampio vallone compreso tra le cime dei Vani Alti e il Sass da Camp, il tracciato si mantiene sul lato destro)  –   Forcella Vani Alti q.2529 (Disceso il vallone mantenendoci sul lato occidentale arriviamo all’ampia forcella dei Vani Alti, tralasciamo il proseguo che attraverso “Le Scalette” conduce al bivacco Menegazzi, alla nostra destra notiamo una grande scritta sulla roccia con freccia che indica il rifugio Treviso che è l’inizio del sentiero alpinistico dei Vani Alti e discende nell’omonima e angusta vallata, numerosi bolli rossi)     Vani Alti “Sentiero Bagnin” q.2386 (La via alpinistica termina la discesa della parete raggiungendo la testata del vallone dei Vani Alti dove notiamo la targa in metallo, gli ultimi 20 metri sono verticali e molto esposti. Ora le difficoltà maggiori sono finite ma non esaurite, quindi proseguiamo la discesa nel vallone dei Vani Alti che risulta detritico e molto franoso, tutt’altro che banale anche se sono presenti numerosi bolli rossi, prestare molta attenzione a non scaricare sassi a chi ci precede)  –   Bivio q.1960 (Usciamo dal vallone dei Vani Alti e ci innestiamo sul CAI 707 chiudendo di fatto l’anello, andiamo a sinistra ripercorrendo tutto il tragitto fino alla malga Canali)     Rifugio Treviso q.1631   Bivio q.1472      Bivio q.1428  –   Pian delle Lede q.1393      Pian delle Lede q.1393      Bivio q.1366     Bivio q.1331     Bivio q.1322   –   Parcheggio malga Canali q.1302.


NOTE:
LUNGHEZZA: 14,2 km
DIFFICOLTA: PD (Vani Alti)
DISLIVELLO TOTALE: 1700 m
QUOTA MASSIMA: Croda Granda q.2849















Sentieri



Le difficoltà dell’intero itinerario si possono suddividere nel seguente modo:
  E fino al bivio per il CAI 707.
  EE il vallone dei Vani Alti e il Vallon del Coro.
  EEA la ferrata Fiamme Gialle.
  F- l’ascesa dal bivacco Reali alla Croda Granda.
  EE il sentiero tra il bivacco Reali e la forcella Vani Alti.
  PD Il sentiero alpinistico dei Vani Alti.

- Ferrata Fiamme Gialle: Ferrata corta ma difficile e molto esposta soprattutto nella parte intermedia dove è richiesta forza di braccia, attrezzata solo con cavo d’acciaio in ambiente solitario e selvaggio. Da tenere in considerazione il lunghissimo avvicinamento per arrivare all’attacco della ferrata (2 ore dal rifugio Treviso) e alla temperatura perché solo verso la fine della mattinata saremo raggiunti dal sole (A primavera inoltrata il Vallon del Coro potrebbe essere molto innevato)

- L’ascesa alla Croda Granda comporta disinvoltura su terreno detritico e passaggi di 1°sdrucciolevoli da non sottovalutare, buona la segnatura tra la Forcella q.2746 (quota da GPS) e la vetta.

- Sentiero alpinistico dei Vani Alti: si tratta di un progetto del 1982 per quella che doveva essere la ferrata Bagnin e mai realizzata causa il pericolo di scariche sassi. Il percorso si svolge su cengia molto esposta e sdrucciolevole con qualche passaggio di 1°+, lungo la via ci sono numerosi fittoni (no cavi o altre attrezzature) per potersi assicurare, cosa molto raccomandabile dal momento che stiamo scendendo e un eventuale scivolata avrebbe conseguenze fatali (l’esposizione sotto di noi è notevole e la percepiamo tutta).
 Materiale usato: corda di 30 metri (ma ne bastano anche 20 metri), 5/6 rinvii per procedere in conserva assicurandosi sui numerosi fittoni sempre molto solidi, discensore (non utilizzato).



Rifugi-Bivacchi

 - Rifugio Treviso in Canali: aperto da metà giugno a metà settembre, situato nell’alta Val Canali è circondato da larici e abeti, offre 42 posti letto.

- Bivacco Reali q.2650: Classica struttura in lamiera a semi-botte con 6 posti letto, situato in località forcella Marmor sotto il versante occidentale della Croda Granda, no acqua.


Fonti
- Assenti



TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Parcheggio malga Canali
0,00
Forcella q.2746
/
Bivio q.1322
/
Forcella Spirit
/
Bivio q.1331
/
Bivacco Reali
5,50
Bivio q.1366
0,11
Forcella q.2728
/
Pian delle Lede
/
Forcella Vani Alti
6,35
Pian delle Lede
0,18
Vani Alti (Bagnin)
8,05
Bivio q.1428
0,27
Bivio q.1960
9,10
Bivio q.1472
0,32
Rifugio Treviso
9,55
Rifugio Treviso
0,48
Bivio q.1472
/
Bivio q.1960
1,35
Bivio q.1428
/
Bivio q.2090
1,50
Pian delle Lede
/
Ferrata Fiamme Gialle
2,45
Pian delle Lede
/
Forcella del Marmor
3,40
Bivio q.1366
/
Bivacco Reali
3,52
Bivio q.1331
/
Forcella Spirit
/
Bivio q.1322
/
Forcella q.2746
4,32
Parcheggio malga Canali
10,45
Croda Granda
4,50






Parcheggio malga Canali
Pian delle Lede
Rifugio Treviso
Rifugio Treviso
Rifugio Treviso
Altare al rifugio Treviso

Dal rifugio Treviso proseguiamo con il CAI 707 nel bosco
CAI 707
Bivio q.1960 (Siamo usciti stabilmente dal bosco e risaliamo la testata della Val Canali, una grande scritta sulla roccia ci indica a destra l’inizio del sentiero alpinistico dei Vani Alti che risale l’omonimo e selvaggio vallone dal quale faremo ritorno, stiamo sul CAI 707)  
Bivio q.2090 (Lasciamo il CAI 707 che conduce al passo Canali, risaliamo a destra il Vallon del Coro con indicazioni per la ferrata Fiamme Gialle, cartelli)
Risaliamo il Vallon del Coro per la ferrata Fiamme Gialle
 La faticosa ascesa a serpentine nel vallone detritico, in seguito si mantiene nella parte centrale dello stesso sfruttando una lingua di fini sedimenti, possibili nevai ai lati

Ferrata Fiamme Gialle q.2441 (Iniziano i cavi d’acciaio che compiono un traverso esposto ma senza difficoltà) 
Ferrata Fiamme Gialle q.2441 (Iniziano i cavi d’acciaio che compiono un traverso esposto ma senza difficoltà) 
Ferrata Fiamme Gialle
Ferrata Fiamme Gialle
Nella parte intermedia le difficoltà aumentano considerevolmente
Nella parte intermedia le difficoltà aumentano considerevolmente

Ferrata Fiamme Gialle
Ferrata Fiamme Gialle
Ferrata Fiamme Gialle
Ferrata Fiamme Gialle
La parte finale della ferrata Fiamme Gialle che risale alla forcella del Marmor
Panorama dalla ferrata Fiamme Gialle
Forcella del Marmor q.2600 (La ferrata termina uscendo sulla forcella, cartelli: dalla parte opposta sotto di noi ci si presenta un vallone detritico delimitato dal versante orientale della Cima del Marmor, noi ora risaliamo a destra)  
Forcella del Marmor q.2600
Dalla forcella del Marmor risaliamo a destra alcune facili roccette fino a raggiungere l’altopiano in vista del bivacco

Raggiungiamo l’altopiano in vista del bivacco
Bivacco Reali q.2650 (Piccolo bivacco a semi-botte)
Bivacco Reali
Interno del bivacco Reali
Il tragitto per salire alla Croda Granda visto dal bivacco Reali


Dal bivacco Reali scendiamo con direzione est per traccia incerta tra facili roccette seguendo sporadici omini o sbiaditi segni
Presso la forcella Spirit
Sulla traccia che dal bivacco Reali sale alla Croda Granda
Sulla traccia che dal bivacco Reali sale alla Croda Granda

In vista della Forcella q.2746
Forcella q.2746 (La ripida ascesa culmina sull’angusta forcella senza toponimo o quota che separa la cima quotata 2732 posta a sud, dalla Croda Granda posta a nord, quindi ci dirigiamo verso quest’ultima risalendo a sinistra tracce di passaggio e roccette di 1° sdrucciolevoli sulle quali dobbiamo prestare attenzione, segni rossi e verdi)
Dalla Forcella q.2746 risaliamo alla Croda Granda su tracce di passaggio e roccette di 1° sdrucciolevoli sulle quali dobbiamo prestare attenzione, segni rossi e verdi
Dalla Forcella q.2746 risaliamo alla Croda Granda su tracce di passaggio e roccette di 1° sdrucciolevoli sulle quali dobbiamo prestare attenzione, segni rossi e verdi
Croda Granda q.2849
Croda Granda q.2849 (Sulla cima c’è la statua della Madonna e il libro delle firme)

Panorama dalla vetta della Croda Granda sul tragitto fatto e quello che dovremmo fare ritornati al bivacco Reali
Bivacco Reali q.2650 (Ritornati al bivacco percorriamo il sentiero CAI senza numerazione che risale con direzione sud per traccia su cengia in leggera esposizione) 
Ritornati al bivacco percorriamo il sentiero CAI senza numerazione che risale con direzione sud per traccia su cengia in leggera esposizione
Forcella q.2728
Camosci

Raggiunta la Forcella q.2728 scendiamo nell’opposto versante inoltrandoci nell’ampio vallone compreso tra le cime dei Vani Alti e il Sass da Camp, il tracciato si mantiene sul lato destro
Raggiunta la Forcella q.2728 scendiamo nell’opposto versante inoltrandoci nell’ampio vallone compreso tra le cime dei Vani Alti e il Sass da Camp
Raggiunta la Forcella q.2728 scendiamo nell’opposto versante inoltrandoci nell’ampio vallone compreso tra le cime dei Vani Alti e il Sass da Camp
Forcella Vani Alti q.2529
Forcella Vani Alti q.2529 (Disceso il vallone mantenendoci sul lato occidentale arriviamo all’ampia forcella dei Vani Alti, tralasciamo il proseguo che attraverso “Le Scalette” conduce al bivacco Menegazzi, alla nostra destra notiamo una grande scritta sulla roccia con freccia che indica il rifugio Treviso che è l’inizio del sentiero alpinistico dei Vani Alti)

Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Sentiero alpinistico dei Vani Alti

Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Sentiero alpinistico dei Vani Alti

Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Sentiero alpinistico dei Vani Alti

Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Sentiero alpinistico dei Vani Alti
Vani Alti “Sentiero Bagnin” q.2386 (La via alpinistica termina la discesa della parete raggiungendo la testata del vallone dei Vani Alti dove notiamo la targa in metallo, gli ultimi 20 metri sono verticali e molto esposti)

Vani Alti “Sentiero Bagnin” q.2386 (La via alpinistica termina la discesa della parete raggiungendo la testata del vallone dei Vani Alti dove notiamo la targa in metallo)
Ora le difficoltà maggiori sono finite ma non esaurite, quindi proseguiamo la discesa nel vallone dei Vani Alti che risulta detritico e molto franoso, tutt’altro che banale anche se sono presenti numerosi bolli rossi
Proseguiamo la discesa nel vallone dei Vani Alti che risulta detritico e molto franoso
Proseguiamo la discesa nel vallone dei Vani Alti che risulta detritico e molto franoso
Nel vallone dei Vani Alti