giovedì 5 marzo 2020

Pania della Croce (dal canale dei Carrubi) F-

Ascesa alla Pania della Croce dal canale dei Carrubi (Alpi Apuane, Toscana)

DATA: 13 ottobre 2019

PARTENZA: Con l’autostrada A12 usciamo al casello di Versilia e seguiamo le indicazioni per Forte dei Marmi, poi per Querceta, da qui continuiamo sulla SP.9 oltrepassando i paesi di Serravezza (7,2 km dal casello autostradale) e Ruosina. Appena lasciato quest’ultimo, prendiamo a destra la SP.42 per Stazzema, oltrepassando in breve il paese di Pontestazzemese dal quale notiamo già i cartelli che ci conducono a Pruno (circa 19 km dal casello autostradale). Circa 250 metri prima di arrivare al paese di Pruno, dobbiamo individuare alla nostra sinistra l’esile e ripida stradina asfaltata con indicazione per l’ostello della gioventù, in seguito si trasforma in carrozzabile malmessa e la percorriamo finché non si esaurisce dopo 2,1 km presso la minuscola piazzola in località Colle a Iapoli dove ci sono i cartelli CAI. (da percorrere con fuoristrada o auto non troppo bassa)




Stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/

ITINERARIO: Colle a Iapoli q.739 (Dalla minuscola piazzola ignoriamo la sterrata che gli passa poco sotto dove si può notare una grande cisterna verde e anche la mulattiera CAI 122, noi iniziamo percorrendo proprio quest’ultima ma a sinistra in falsopiano che passa sotto una teleferica)     Bivio q.762 (Dritto il tracciato prosegue il falsopiano senza segni, il CAI 122 risale a sinistra sempre su mulattiera)    Marginetta q.795    Bivio q.810 (A destra inizia un sentierino non segnato, potremmo non notarlo, teniamo la mulattiera CAI 122)      Le Caselle q.835 (Alla nostra destra c’è il nucleo di vecchie case de Le Caselle adibite a seconda abitazione, teniamo la mulattiera CAI 122 ignorando in breve il ponticello sul fosso d’acqua che conduce ad altre case dell’alpe di Volegno, la mulattiera CAI 122 prosegue in salita parallela al corso d’acqua)   Case q.886 (Vecchie case adibite a seconda abitazione)   –   Bivio q.894 (Appena passate le case precedenti usciamo dal bosco e c’è il bivio, cartelli assenti: a destra in falsopiano inizia un sentiero non segnato che sarà il nostro ritorno, noi teniamo il CAI 122 che risale alla vicina marginetta)     Marginetta q.902 (Appena risaliti dal bivio precedente c’è la grande marginetta e un altro bivio: a destra il sentiero non è segnato, teniamo il CAI 122 che risale a sinistra su sentiero di fianco la marginetta)    Bivio q.1046 (Siamo sul crinale, a sinistra inizia il CAI 123 per Retignano, noi andiamo dritto sul CAI 122, cartelli assenti)    Passo dell’Alpino q.1097 (Cartelli e pali della luce sul crinale, innesto sul CAI 9: a sinistra scende a Levigliani la mulattiera delle Voltoline, noi teniamo la dorsale)      Marginetta q.1136      Foce di Mosceta q.1180 (Marginetta e incrocio di sentieri con cartelli: tralasciamo a sinistra le indicazioni per il rifugio Del Freo, scendiamo poco sotto la marginetta dove sono situati altri cartelli dai quali a destra scende il sentiero CAI 124 nella vallata del canale di Deglio verso il rifugio La Fania, andiamo dritto in leggera salita con il CAI 126 puntando alla mole della Pania della Croce, direzione nord/est)    –   Bivio q.1198 (Cartelli CAI: prendiamo a destra il CAI 125 che si sviluppa a mezzacosta sotto la parete sud/ovest della Pania della Croce e conduce a Foce di Valli, a sinistra il CAI 126 continua salire direttamente alla vetta procedendo nel versante orientale)   -  1° Canale q.1310 (Una targa in memoria precede l’attraversamento del canalone detritico)   -  2° Canale q.1320 (Un’altra targa in memoria sempre alla medesima persona, possiamo notarla poco sopra di noi dopo avere attraversato anche questo canalino detritico)    -   Canale dei Carrubi q.1348 (Risaliti dal secondo canale arriviamo subito nel punto alto, l’angusto canale dei Carrubi è appena sotto di noi. Lasciamo il proseguo sul CAI 125 che scende per attraversarlo e continua a mezzacosta verso Foce Valli, risaliamo a sinistra il ripido e verde pendio senza traccia o segni stando paralleli al canale dei Carrubi. Dopo circa 10 minuti, appena notiamo un punto “debole” della sponda ci caliamo con cautela all’interno, ora lo percorriamo integralmente in ripida ascesa senza possibilità d’errore, vari passaggi 1° e 2°)  -  Masso incastrato q.1465 (Lo stretto canale dei Carrubi in questo punto è ostruito da un macigno, lo bypassiamo a destra con delicato passaggio di circa 3 metri che valuto di 2+)  -   Guglia q.1600 (Già da tempo potevamo notare questa guglia rocciosa sopra di noi, ora risalendo ci arriviamo ai piedi perché divide in due il canale, a sinistra il canalino è molto ripido mentre il nostro proseguo è sulla destra)  -  Deviazione q.1692 (In breve, dopo avere lasciato le pendici della guglia, il canale si esaurisce. Ora dobbiamo virare nettamente a destra risalendo nell’immediato il pendio sdrucciolevole di placche rocciose generalmente bagnate dall’acqua nella parte alta che ci fanno guadagnare la grande cengia, quindi arrivati a fianco della parete rocciosa iniziamo percorrere la cengia con direzione est-sud/est. Questo tratto iniziale risulta infido perché la cengia si sviluppa su placca rocciosa inclinata, sdrucciolevole e bagnata dall’acqua, anche la parete a sbalzo ci costringe procedere notevolmente inchinati o a carponi, in seguito terminano le difficoltà e si cammina a mezzacosta in ascesa sul pendio erboso avendo cura di costeggiare le bastionate rocciose)  -  Cresta sud q.1780 (Procedendo facilmente a mezzacosta e seguendo lo sviluppo naturale del pendio, sud/est, ci innestiamo d’obbligo sulla cresta sud della Pania della Croce, quella che nasce da Foce Valli. La iniziamo risalire puntando alla ben visibile croce di vetta, la cresta è aerea ma priva di difficoltà tranne un breve passaggio di 2° da superare, poi il verde pendio finale ci accompagna alla vetta)   -  Pania della Croce q.1858 (Sulla vetta è posta una grande croce di metallo, ora procediamo sulla facile e frequentata cresta nord/ovest anche via normale di salita)    Callare della Pania q.1832 (Davanti a noi vediamo i cartelli del CAI 126, senza doverli necessariamente raggiungere la traccia scende a sinistra abbandonando la cresta e raccordandosi immediatamente  al sentiero ufficiale che perde quota sviluppandosi in numerose serpentine nel versante occidentale della Pania della Croce)    -   Gorfigliette q.1412 (La località non è indicata in loco, dritto un sentierino sale tenendo la dorsale, teniamo il CAI 126 che si sviluppa a mezzacosta)   -  Bivio q.1208 (I cartelli CAI del Bivio q.1198 sono poco sotto di noi, dalla nostra sinistra proviene la traccia che iniziava da Gorfigliette che probabilmente passa inosservata)   -  Bivio q.1198 (Chiudiamo il primo anello, tralasciamo a sinistra il CAI 125 e teniamo il CAI 126 per Foce di Mosceta)   -  Foce di Mosceta q.1180 (Poco sotto la marginetta prendiamo il CAI 124 a sinistra nella vallata del canale di Deglio verso il rifugio La Fania)      Rifugio La Fania q.905 (Il rifugio uscendo dal bosco appare all’ultimo istante, lasciamo il CAI 124 che sotto l’edificio prosegue per San Rossore, curviamo a U a destra prendendo il largo sentiero pianeggiante non segnato che transita sotto la fontana)     Rudere q.876    –   Canale di Deglio q.858 (Fosso d’acqua)   –   Rudere q.842     Fosso q.831 (Guadato il fosso d’acqua il sentiero comincia a risalire)    Rudere q.875 (Piccola casina)   –   La Fadigata q.877 (Due casine abbandonate, fonte con acqua)     Fosso q.876 (Il ponticello attraversa un fosso d’acqua)  –   Fosso q.866    Ruderi q.881 (Grande rudere infrascato, dopo pochi metri ne troviamo altri due)    Bivio q.894 (Chiudiamo l’anello, innesto sul CAI 122, ripercorriamo tutto il tragitto fatto all’andata fino a Pruno)    Case q.886      Le Caselle q.835   –   Bivio q.810    Marginetta q.795     Bivio q.762     Colle a Iapoli q.739

 
NOTE:
LUNGHEZZA: 12 km
DIFFICOLTA: F-
DISLIVELLO TOTALE: 1210 m
QUOTA MASSIMA: Pania della Croce q.1858









Sentieri



Canale dei Carrubi: Per intercettare il Canale dei Carrubi dal CAI 125 facciamo riferimento alla quota e ai due canali che lo precedono. Per i primi 10 minuti circa siamo risaliti nel ripido pendio alla sinistra del canale per poi inoltrarci al suo interno appena notato un punto “debole” della sponda, possiamo intraprenderlo anche direttamente dal CAI 125 oppure salendo al contrario di noi sul bordo destro dove la possibilità di inoltrarsi al suo interno sembra più agevole. Nella ripida salita del canale detritico è consigliato l’uso del casco mentre ogni altra attrezzatura risulta superflua, ci sono d’affrontare vari passaggi di 1° e 2° mentre il superamento di un masso che ostruisce il canale lo valuto 2+, si tratta di 2/3 metri non banali.
Da non sottovalutare anche l’inizio della cengia che raggiungiamo dalla Deviazione q.1692, si tratta di circa 10 metri su placca rocciosa inclinata, sdrucciolevole e bagnata, inoltre la parete sbalza in fuori e ci costringe a stare inchinati o procedere a carponi, l’esposizione non è immediata ma una scivolata avrebbe conseguenze fatali. Il proseguo della cengia o pendio erboso non comporta problemi.

Cresta sud della Pania della Croce: la percorriamo nella sua parte finale, è aerea ma priva di difficoltà e comporta un breve passaggio di 2° non troppo esposto, il proseguo è nel pendio erboso che culmina sulla vetta.



Rifugi-Bivacchi

Rifugio Del Freo: Lo possiamo raggiungere in circa 5/6 minuti facendo una deviazione dalla Foce di Mosceta, è aperto da metà giugno a metà settembre tutti i giorni, il resto dell'anno solo i fine settimana, festivi e su prenotazione per gruppi, dispone di circa 50 posti letto.

Rifugio La Fania: Rifugio riservato solo ai soci UOEI ai quali viene affidata l’autogestione, generalmente chiuso.



Fonti

- Fontana nel prato davanti Le Caselle dove arriva la teleferica.
- Fontana al Rifugio del Freo (Tramite breve deviazione di 5/6 min. da Foce di Mosceta)
- Fonte al Rifugio La Fania.
- Fonte ai ruderi de La Fadigata





TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
Colle a Iapoli
0,00
Gorfigliette
4,40
Bivio q.762
0,03
Bivio q.1208
5,00
Marginetta q.795
0,05
Bivio q.1198
5,02
Bivio q.810
0,08
Foce di Mosceta
5,05
Le Caselle
0,11
Rifugio La Fania
5,40
Case q.886
0,16
Rudere q.876    
5,46
Bivio q.894
0,17
Canale di Deglio
5,50
Marginetta q.902
/
Rudere q.842
5,54
Bivio q.1046
/
Fosso q.831
5,55
Passo dell’Alpino
0,45
Rudere q.875
6,02
Marginetta q.1136
0,50
La Fadigata
6,03
Foce di Mosceta
1,05
Fosso q.876
6,04
Bivio q.1198
1,09
Fosso q.866
6,09
1° Canale
1,29
Ruderi q.881
6,12
2° Canale
1,32
Bivio q.894
6,16
Canale dei Carrubi
1,36
Case q.886
/
Masso incastrato
2,13
Le Caselle
/
Guglia
2,45
Bivio q.810
/
Deviazione q.1692
3,00
Marginetta q.795
/
Cresta sud q.1780
3,30
Bivio q.762
/
Pania della Croce
3,40
Colle a Iapoli
6,32
Callare della Pania
3,48



 


Colle a Iapoli
Da Colle a Iapoli iniziamo percorrendo la mulattiera CAI 122 
Il nucleo di vecchie case de Le Caselle
Teleferica a Le Caselle
Teniamo la mulattiera CAI 122 ignorando in breve il ponticello sul fosso d’acqua che conduce ad altre case dell’alpe di Volegno, la mulattiera CAI 122 prosegue in salita parallela al corso d’acqua
Case q.886 (Vecchie case adibite a seconda abitazione) 

Sul CAI 122 appena passate le Case q.886
Bivio q.894 (Appena passate le case precedenti usciamo dal bosco e c’è il bivio, cartelli assenti: a destra in falsopiano inizia un sentiero non segnato che sarà il nostro ritorno, noi teniamo il CAI 122 che risale alla vicina marginetta) 
Marginetta q.902 (Appena risaliti dal bivio precedente c’è la grande marginetta)
CAI 122
Panorama verso monti Alto e Sullioni
Sul CAI 122 verso il passo dell’Alpino

Panorama sulla Pania della Croce dal CAI 122 presso il passo dell’Alpino
Panorama sul monte Corchia dal passo dell’Alpino
Passo dell’Alpino
Marginetta q.1136  
Sul CAI 9

Marginetta alla foce di Mosceta
Dalla foce di Mosceta s’intravede il rifugio Del Freo
Bivio q.1198 (Cartelli CAI: prendiamo a destra il CAI 125 che si sviluppa a mezzacosta sotto la parete sud/ovest della Pania della Croce e conduce a Foce di Valli, a sinistra il CAI 126 continua salire direttamente alla vetta procedendo nel versante orientale) 
Il CAI 125 si sviluppa a mezzacosta sotto la parete sud/ovest della Pania della Croce
Sul CAI 125

1° Canale q.1310 (Una targa in memoria precede l’attraversamento del canalone detritico)
Risaliti dal secondo canale arriviamo subito nel punto alto
Canale dei Carrubi q.1348 (L’angusto canale dei Carrubi è appena sotto di noi, lasciamo il proseguo sul CAI 125 che scende per attraversarlo e continua a mezzacosta verso Foce Valli, risaliamo a sinistra il ripido e verde pendio senza traccia o segni stando paralleli al canale dei Carrubi) 
Canale dei Carrubi q.1348 (L’angusto canale dei Carrubi è appena sotto di noi, lasciamo il proseguo sul CAI 125 che scende per attraversarlo e continua a mezzacosta verso Foce Valli, risaliamo a sinistra il ripido e verde pendio senza traccia o segni stando paralleli al canale dei Carrubi) 
Risalendo il canale dei Carrubi

Risalendo il canale dei Carrubi
Risalendo il canale dei Carrubi
Risalendo il canale dei Carrubi
Risalendo il canale dei Carrubi
Masso incastrato q.1465 (Lo stretto canale dei Carrubi in questo punto è ostruito da un macigno, lo bypassiamo a destra con delicato passaggio non proteggibile di circa 3 metri che valuto di 2+) 
Risalendo il canale dei Carrubi

Risalendo il canale dei Carrubi
Risalendo il canale dei Carrubi
Risalendo il canale dei Carrubi
Guglia q.1600 (Già da tempo potevamo notare questa guglia rocciosa sopra di noi, ora risalendo ci arriviamo ai piedi perché divide in due il canale, a sinistra il canalino è molto ripido mentre il nostro proseguo è sulla destra) 
Nella parte alta del canale dei Carrubi

Nella parte alta del canale dei Carrubi
Deviazione q.1692 (Ora dobbiamo virare nettamente a destra risalendo nell’immediato il pendio sdrucciolevole di placche rocciose generalmente bagnate dall’acqua nella parte alta che ci fanno guadagnare la grande cengia, quindi arrivati a fianco della parete rocciosa iniziamo percorrere la cengia con direzione est-sud/est)
Questo tratto iniziale risulta infido perché la cengia si sviluppa su placca rocciosa inclinata, sdrucciolevole e bagnata dall’acqua, anche la parete a sbalzo ci costringe procedere notevolmente inchinati o a carponi, in seguito terminano le difficoltà e si cammina a mezzacosta in ascesa sul pendio erboso avendo cura di costeggiare le bastionate rocciose
Questo tratto iniziale risulta infido perché la cengia si sviluppa su placca rocciosa inclinata, sdrucciolevole e bagnata dall’acqua, anche la parete a sbalzo ci costringe procedere notevolmente inchinati o a carponi, in seguito terminano le difficoltà e si cammina a mezzacosta in ascesa sul pendio erboso avendo cura di costeggiare le bastionate rocciose
In seguito terminano le difficoltà e si cammina a mezzacosta in ascesa sul pendio erboso avendo cura di costeggiare le bastionate rocciose

Sulla cresta sud della Pania della Croce
Sulla cresta sud della Pania della Croce
Pania della Croce q.1858
Scultura metallica sulla Pania della Croce

Panorama dalla vetta della Pania della Croce
Dalla Pania della Croce q.1858 procediamo sulla facile e frequentata cresta nord/ovest anche via normale di salita
Sul CAI 126 che scende dal Callare della Pania
Sul CAI 126 che scende dal Callare della Pania

Sul CAI 126 dopo avere oltrepassata la località di Gorfigliette
Dalla Foce di Mosceta poco sotto la marginetta prendiamo il CAI 124 a sinistra nella vallata del canale di Deglio verso il rifugio La Fania
Sul CAI 124 che da Foce di Mosceta scende al rifugio La Fania
Rifugio La Fania
Rifugio La Fania
Rifugio La Fania

Sul sentiero che dal rifugio La Fania riporta verso Le Caselle
Rudere q.876   
Sul sentiero che dal rifugio La Fania riporta verso Le Caselle
Sul sentiero che dal rifugio La Fania riporta verso Le Caselle
Rudere q.842  
Rudere q.842  

Rudere q.875 (Piccola casina) 
La Fadigata
La Fadigata
Fonte a La Fadigata
Ruderi q.881
Ruderi q.881