Ascesa alla Pania della Croce dal canale dei Carrubi (Alpi Apuane, Toscana)
DATA: 13 ottobre 2019
PARTENZA: Con
l’autostrada A12 usciamo al casello di Versilia e seguiamo le indicazioni per
Forte dei Marmi, poi per Querceta, da qui continuiamo sulla SP.9 oltrepassando
i paesi di Serravezza (7,2 km dal casello autostradale) e Ruosina. Appena
lasciato quest’ultimo, prendiamo a destra la SP.42 per Stazzema, oltrepassando
in breve il paese di Pontestazzemese dal quale notiamo già i cartelli che ci
conducono a Pruno (circa 19 km dal casello autostradale). Circa 250 metri prima
di arrivare al paese di Pruno, dobbiamo individuare alla nostra sinistra
l’esile e ripida stradina asfaltata con indicazione per l’ostello della
gioventù, in seguito si trasforma in carrozzabile malmessa e la percorriamo
finché non si esaurisce dopo 2,1 km presso la minuscola piazzola in località
Colle a Iapoli dove ci sono i cartelli CAI. (da percorrere con fuoristrada o
auto non troppo bassa)
ITINERARIO: Colle a Iapoli q.739 (Dalla
minuscola piazzola ignoriamo la sterrata che gli passa poco sotto dove si può
notare una grande cisterna verde e anche la mulattiera CAI 122, noi iniziamo
percorrendo proprio quest’ultima ma a sinistra in falsopiano che passa sotto una
teleferica) – Bivio q.762 (Dritto il tracciato
prosegue il falsopiano senza segni, il CAI 122 risale a sinistra sempre su
mulattiera) – Marginetta q.795 – Bivio
q.810 (A destra inizia un sentierino non segnato, potremmo non notarlo,
teniamo la mulattiera CAI 122) – Le Caselle q.835 (Alla nostra destra
c’è il nucleo di vecchie case de Le Caselle adibite a seconda abitazione,
teniamo la mulattiera CAI 122 ignorando in breve il ponticello sul fosso
d’acqua che conduce ad altre case dell’alpe di Volegno, la mulattiera CAI 122
prosegue in salita parallela al corso d’acqua)
– Case q.886 (Vecchie case
adibite a seconda abitazione) – Bivio q.894 (Appena
passate le case precedenti usciamo dal bosco e c’è il bivio, cartelli assenti:
a destra in falsopiano inizia un sentiero non segnato che sarà il nostro
ritorno, noi teniamo il CAI 122 che risale alla vicina marginetta) – Marginetta q.902 (Appena risaliti dal
bivio precedente c’è la grande marginetta e un altro bivio: a destra il
sentiero non è segnato, teniamo il CAI 122 che risale a sinistra su sentiero di
fianco la marginetta) – Bivio q.1046 (Siamo sul crinale, a
sinistra inizia il CAI 123 per Retignano, noi andiamo dritto sul CAI 122,
cartelli assenti) – Passo dell’Alpino q.1097 (Cartelli e
pali della luce sul crinale, innesto sul CAI 9: a sinistra scende a Levigliani
la mulattiera delle Voltoline, noi teniamo la dorsale) – Marginetta
q.1136 – Foce
di Mosceta q.1180 (Marginetta e incrocio di sentieri con cartelli: tralasciamo
a sinistra le indicazioni per il rifugio Del Freo, scendiamo poco sotto la
marginetta dove sono situati altri cartelli dai quali a destra scende il
sentiero CAI 124 nella vallata del canale di Deglio
verso il rifugio La Fania, andiamo dritto in leggera salita con il CAI 126
puntando alla mole della Pania della Croce, direzione nord/est) – Bivio q.1198 (Cartelli CAI:
prendiamo a destra il CAI 125 che si sviluppa a mezzacosta sotto la parete
sud/ovest della Pania della Croce e conduce a Foce di Valli, a sinistra il CAI
126 continua salire direttamente alla vetta procedendo nel versante orientale) - 1° Canale q.1310 (Una targa in memoria
precede l’attraversamento del canalone detritico) - 2°
Canale q.1320 (Un’altra targa in memoria sempre alla medesima persona, possiamo
notarla poco sopra di noi dopo avere attraversato anche questo canalino
detritico) - Canale dei Carrubi q.1348
(Risaliti dal secondo canale arriviamo subito nel punto alto, l’angusto canale
dei Carrubi è appena sotto di noi. Lasciamo il proseguo sul CAI 125 che scende
per attraversarlo e continua a mezzacosta verso Foce Valli, risaliamo a
sinistra il ripido e verde pendio senza traccia o segni stando paralleli al
canale dei Carrubi. Dopo circa 10 minuti, appena notiamo un punto “debole”
della sponda ci caliamo con cautela all’interno, ora lo percorriamo integralmente
in ripida ascesa senza possibilità d’errore, vari passaggi 1° e 2°) - Masso
incastrato q.1465 (Lo stretto canale dei Carrubi in questo punto è ostruito
da un macigno, lo bypassiamo a destra con delicato passaggio di circa 3 metri
che valuto di 2+) - Guglia q.1600 (Già da tempo potevamo
notare questa guglia rocciosa sopra di noi, ora risalendo ci arriviamo ai piedi
perché divide in due il canale, a sinistra il canalino è molto ripido mentre il
nostro proseguo è sulla destra) - Deviazione q.1692 (In breve, dopo
avere lasciato le pendici della guglia, il canale si esaurisce. Ora dobbiamo
virare nettamente a destra risalendo nell’immediato il pendio sdrucciolevole di
placche rocciose generalmente bagnate dall’acqua nella parte alta che ci fanno
guadagnare la grande cengia, quindi arrivati a fianco della parete rocciosa
iniziamo percorrere la cengia con direzione est-sud/est. Questo tratto iniziale
risulta infido perché la cengia si sviluppa su placca rocciosa inclinata,
sdrucciolevole e bagnata dall’acqua, anche la parete a sbalzo ci costringe
procedere notevolmente inchinati o a carponi, in seguito terminano le
difficoltà e si cammina a mezzacosta in ascesa sul pendio erboso avendo cura di
costeggiare le bastionate rocciose)
- Cresta sud q.1780 (Procedendo
facilmente a mezzacosta e seguendo lo sviluppo naturale del pendio, sud/est, ci
innestiamo d’obbligo sulla cresta sud della Pania della Croce, quella che nasce
da Foce Valli. La iniziamo risalire puntando alla ben visibile croce di vetta,
la cresta è aerea ma priva di difficoltà tranne un breve passaggio di 2° da
superare, poi il verde pendio finale ci accompagna alla vetta) - Pania
della Croce q.1858 (Sulla vetta è posta una grande croce di metallo, ora
procediamo sulla facile e frequentata cresta nord/ovest anche via normale di
salita) – Callare della Pania q.1832 (Davanti a
noi vediamo i cartelli del CAI 126, senza doverli necessariamente raggiungere
la traccia scende a sinistra abbandonando la cresta e raccordandosi
immediatamente al sentiero ufficiale che
perde quota sviluppandosi in numerose serpentine nel versante occidentale della
Pania della Croce) - Gorfigliette q.1412 (La
località non è indicata in loco, dritto un sentierino sale tenendo la dorsale,
teniamo il CAI 126 che si sviluppa a mezzacosta) - Bivio
q.1208 (I cartelli CAI del Bivio q.1198 sono poco sotto di noi, dalla
nostra sinistra proviene la traccia che iniziava da Gorfigliette che
probabilmente passa inosservata) - Bivio q.1198 (Chiudiamo il primo
anello, tralasciamo a sinistra il CAI 125 e teniamo il CAI 126 per Foce di
Mosceta) - Foce di Mosceta q.1180 (Poco sotto la
marginetta prendiamo il CAI 124 a sinistra nella vallata del canale di Deglio
verso il rifugio La Fania) – Rifugio La Fania q.905 (Il rifugio
uscendo dal bosco appare all’ultimo istante, lasciamo il CAI 124 che sotto
l’edificio prosegue per San Rossore, curviamo a U a destra prendendo il largo
sentiero pianeggiante non segnato che transita sotto la fontana) – Rudere
q.876 – Canale di Deglio q.858
(Fosso d’acqua) – Rudere q.842 – Fosso
q.831 (Guadato il fosso d’acqua il sentiero comincia a risalire) – Rudere
q.875 (Piccola casina) – La Fadigata q.877 (Due
casine abbandonate, fonte con acqua) – Fosso
q.876 (Il ponticello attraversa un fosso d’acqua) – Fosso q.866 – Ruderi
q.881 (Grande rudere infrascato, dopo pochi metri ne troviamo altri
due) –
Bivio q.894 (Chiudiamo l’anello, innesto sul CAI 122,
ripercorriamo tutto il tragitto fatto all’andata fino a Pruno) – Case
q.886 – Le
Caselle q.835 – Bivio q.810 – Marginetta
q.795 – Bivio q.762 – Colle a Iapoli q.739
NOTE:
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LUNGHEZZA: 12 km
DIFFICOLTA: F-
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DISLIVELLO TOTALE: 1210 m
QUOTA MASSIMA: Pania della Croce q.1858
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Sentieri
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Canale dei Carrubi: Per intercettare il
Canale dei Carrubi dal CAI 125 facciamo riferimento alla quota e ai due
canali che lo precedono. Per i primi 10 minuti circa siamo risaliti nel
ripido pendio alla sinistra del canale per poi inoltrarci al suo interno
appena notato un punto “debole” della sponda, possiamo intraprenderlo anche
direttamente dal CAI 125 oppure salendo al contrario di noi sul bordo destro
dove la possibilità di inoltrarsi al suo interno sembra più agevole. Nella
ripida salita del canale detritico è consigliato l’uso del casco mentre ogni
altra attrezzatura risulta superflua, ci sono d’affrontare vari passaggi di
1° e 2° mentre il superamento di un masso che ostruisce il canale lo valuto
2+, si tratta di 2/3 metri non banali.
Da non
sottovalutare anche l’inizio della cengia che raggiungiamo dalla Deviazione
q.1692, si tratta di circa 10 metri su placca rocciosa inclinata,
sdrucciolevole e bagnata, inoltre la parete sbalza in fuori e ci costringe a
stare inchinati o procedere a carponi, l’esposizione non è immediata ma una
scivolata avrebbe conseguenze fatali. Il proseguo della cengia o pendio
erboso non comporta problemi.
Cresta sud della Pania della Croce: la
percorriamo nella sua parte finale, è aerea ma priva di difficoltà e comporta
un breve passaggio di 2° non troppo esposto, il proseguo è nel pendio erboso
che culmina sulla vetta.
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Rifugi-Bivacchi
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Rifugio
Del Freo:
Lo possiamo raggiungere in circa 5/6 minuti facendo una deviazione dalla Foce
di Mosceta, è aperto da metà giugno a metà
settembre tutti i giorni, il resto dell'anno solo i fine settimana, festivi e
su prenotazione per gruppi, dispone di circa 50 posti letto.
Rifugio
La Fania: Rifugio
riservato solo ai soci UOEI ai quali viene affidata l’autogestione,
generalmente chiuso.
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Fonti
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- Fontana nel prato davanti Le Caselle dove arriva
la teleferica.
- Fontana al Rifugio del Freo (Tramite breve
deviazione di 5/6 min. da Foce di Mosceta)
- Fonte al Rifugio La Fania.
- Fonte ai ruderi de La Fadigata
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
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Colle
a Iapoli
|
0,00
|
Gorfigliette
|
4,40
|
Bivio
q.762
|
0,03
|
Bivio q.1208
|
5,00
|
Marginetta
q.795
|
0,05
|
Bivio q.1198
|
5,02
|
Bivio
q.810
|
0,08
|
Foce di Mosceta
|
5,05
|
Le
Caselle
|
0,11
|
Rifugio La Fania
|
5,40
|
Case
q.886
|
0,16
|
Rudere q.876
|
5,46
|
Bivio
q.894
|
0,17
|
Canale di Deglio
|
5,50
|
Marginetta
q.902
|
/
|
Rudere q.842
|
5,54
|
Bivio
q.1046
|
/
|
Fosso q.831
|
5,55
|
Passo
dell’Alpino
|
0,45
|
Rudere q.875
|
6,02
|
Marginetta
q.1136
|
0,50
|
La Fadigata
|
6,03
|
Foce
di Mosceta
|
1,05
|
Fosso q.876
|
6,04
|
Bivio
q.1198
|
1,09
|
Fosso q.866
|
6,09
|
1° Canale
|
1,29
|
Ruderi q.881
|
6,12
|
2° Canale
|
1,32
|
Bivio
q.894
|
6,16
|
Canale dei Carrubi
|
1,36
|
Case q.886
|
/
|
Masso incastrato
|
2,13
|
Le Caselle
|
/
|
Guglia
|
2,45
|
Bivio q.810
|
/
|
Deviazione q.1692
|
3,00
|
Marginetta
q.795
|
/
|
Cresta sud q.1780
|
3,30
|
Bivio q.762
|
/
|
Pania della Croce
|
3,40
|
Colle a Iapoli
|
6,32
|
Callare della Pania
|
3,48
|
|
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Deviazione q.1692 (Ora dobbiamo virare
nettamente a destra risalendo nell’immediato il pendio sdrucciolevole di
placche rocciose generalmente bagnate dall’acqua nella parte alta che ci
fanno guadagnare la grande cengia, quindi arrivati a fianco della parete
rocciosa iniziamo percorrere la cengia con direzione est-sud/est)
|
Questo tratto iniziale risulta infido
perché la cengia si sviluppa su placca rocciosa inclinata, sdrucciolevole e
bagnata dall’acqua, anche la parete a sbalzo ci costringe procedere notevolmente
inchinati o a carponi, in seguito terminano le difficoltà e si cammina a
mezzacosta in ascesa sul pendio erboso avendo cura di costeggiare le
bastionate rocciose
|
Questo tratto iniziale risulta infido
perché la cengia si sviluppa su placca rocciosa inclinata, sdrucciolevole e
bagnata dall’acqua, anche la parete a sbalzo ci costringe procedere
notevolmente inchinati o a carponi, in seguito terminano le difficoltà e si
cammina a mezzacosta in ascesa sul pendio erboso avendo cura di costeggiare
le bastionate rocciose
|
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Dalla Pania della Croce q.1858 procediamo
sulla facile e frequentata cresta nord/ovest anche via normale di salita
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