venerdì 15 maggio 2020

Monte Maddalena (Sentiero alpinistico Marina) F

Arrampichiamo la facile via alpinistica Marina nelle colline bresciane (Lombardia) poi prolunghiamo il giro fino al monte Maddalena.

DATA: 31 gennaio 2020

PARTENZA: Con l’autostrada A4 usciamo al casello di Brescia Est tenendo le indicazioni per Brescia che ci portano sulla tangenziale est, dopo 1,6 km manteniamoci verso Brescia innestandoci sulla tangenziale sud SS45 Bis, fino a individuare l’uscita per Rezzato. Ora seguiamo le indicazioni per Rezzato, Botticino fino ad arrivare alla frazione di Caionvico con l’obiettivo di individuare nei meandri delle stradine la “via Caionvico” che sale per arrivare al cimitero e alla chiesetta dei Santi Faustino e Giovita. (Piccolo parcheggio dietro la chiesa con limitazioni di sosta, conviene parcheggiare sul bordo della stretta via Caionvico, circa 8,5 km dal casello di Brescia Est).




Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale

ITINERARIO: Caionvico q.172 (Dalla chiesetta dei Santi Faustino e Giovita iniziamo mantenendo la via Caionvico in salita che ben presto si trasforma in carrozzabile, indicazioni per la palestra di roccia e il monte Maddalena)      Deviazione q.185 (La carrozzabile via Caionvico curva a destra e procede pianeggiante, noi la lasciamo tenendo il CAI 15 dritto su largo tracciato che salendo termina dopo pochi metri, quindi ora si procede a sinistra su esile sentierino a mezzacosta aggirando di fatto la parte alta dell’abitato di Caionvico, cartelli assenti)      Bivio q.203 (Bivio dello stretto sentierino, cartelli: dritto procede pianeggiante verso Casina Sella e il sentiero della Ruta, noi andiamo a destra in ripida salita verso Croce della Tampa e il sentiero alpinistico Marina, bolli rossi)   –   Croce della Tampa q.300 (Bivio circa 10 metri sotto la grande croce metallica: a destra c’è un sentierino con bolli azzurri, andiamo a sinistra a mezzacosta con cartello che indica il sentiero alpinistico Marina)     Sentiero Alpinistico Marina q.300 (Dalla croce della Tampa in breve arriviamo alla parete rocciosa con scritta della Via Marina e targhetta con immagine. Cominciamo a scalare senza possibilità d’errore perché la via è ben segnata con bolli rossi su roccia di calcare che offre numerosi appigli)     Bivio q.402 (Grandi scritte sulla roccia indicano a destra la possibilità di abbandonare la via “Sentiero di Rientro” evidenziato da segni arancioni, continuiamo a salire la via alpinistica Marina con bolli rossi)      CAI 1 q.440 (Pochi minuti prima la via alpinistica era terminata, quindi camminando su un esile sentierino pianeggiante ci innestiamo sul sentiero CAI 1, lo teniamo a destra con direzione nord)   –   Bivio q.450 (Biforcazione del sentiero, cartelli assenti: dritto a destra non è segnato e si sviluppa a mezzacosta aggirando il versante orientale del monte Poffa, stiamo sul CAI 1 di crinale che ora sale sulla cima)     Monte Poffa q.497 (Anonimo e senza indicazioni, il CAI 1 procede sul crinale scendendo dalla parte opposta, nord)     Sella della Poffa q.472 (Quota da IGM. Incrocio di sentieri: appena scesi alla nostra destra c’è il CAI 15 per Caionvico e Sant’Eufemia, manteniamo il crinale a la direzione ignorando dopo pochi metri alla nostra sinistra un sentierino non segnato che potrebbe passare inosservato)     Bivio q.552 (In questo punto il nostro CAI 1 curva a gomito a destra risalendo per riportarsi sul crinale, dritto una traccia taglia il tornante)      Bus Dos Ramet q.650 (La cavità sotterranea è delimitata da una staccionata, una targhetta metallica reca il numero 49)      Dosso del Romito q.660 (E’ l’anonima dorsale che segue dal Bus Dos Romet)      Bivio q.666 (A destra a ritroso poco sotto il crinale inizia un sentierino pianeggiante a mezzacosta che non è segnato, per il nostro senso di marcia potremmo non notarlo)      Bivio q.672 (Biforcazione: il CAI 1 mantiene il crinalino, il sentiero più evidente procede poco sotto, è indifferente)     Bivio q.683 (Il CAI 1 riprende il sentiero più evidente che si manteneva poco sotto)      Pozza Darnelli q.700 (Incrocio con segnaletica CAI e cartello di divieto: a sinistra c’è il “Sentiero delle Pozze” anche CAI 2 con la Pozza Darnelli poco sotto di noi seminascosta dalla vegetazione, a destra scende il CAI 14 verso Botticino, davanti a noi il sentiero si biforca dove dritto a sinistra è sempre CAI 2 o “Sentiero delle Pozze”, stiamo dritto a destra che è CAI 1/CAI 14)     Bivio q.746 (Appena sopra di noi  c’è un capanno di caccia, cartelli: a sinistra continua come CAI 1, stiamo dritto a destra che è CAI 14 uscendo in breve dal bosco per sentiero panoramico a mezzacosta con direzione nord, in entrambe le soluzioni i cartelli indicano il monte Maddalena)      Bivio q.770 (A sinistra sale un sentierino che si ricollega al CAI 1, cartelli assenti, manteniamo il CAI 14 a mezzacosta verso i tralicci della luce)      Bivio q.771 (A poca distanza dal bivio precedente il sentierino si biforca, dritto a destra è più esposto, il CAI 14 risale dritto a sinistra)      Traliccio Enel q.780 (Traliccio della luce dismesso e punto panoramico con targa in memoria)      Traliccio Enel q.798 (Secondo traliccio della luce, il CAI 14 ora risale a sinistra in vista della base militare del monte Maddalena)     Monte Maddalena q.874 (La salita termina raggiungendo una piccola radura dalla quale inizia una sterrata, siamo circa 30 metri sotto la cima purtroppo completamente recintata dalla zona militare, percorriamo la sterrata che transita sotto i vistosi ripetitori)      Rifugio Maddalena q.844 (Edifici abbandonati sepolti dalla vegetazione e innesto sul tornante della stradina asfaltata: a destra sale alla base militare del monte Maddalena mentre in discesa conduce al ristorante Al Grillo. Teniamo il CAI 1 su sentiero sterrato a sinistra poco sotto il piazzale dell’ex rifugio e dopo pochi metri arriviamo a una scalinata che risale al piazzale, mentre in discesa il sentiero si biforca, il CAI 1 lo tiene sulla sinistra, quello sulla destra con segni bianco/azzurri è Sentiero 3V)     Deviazione q.806 (Lasciamo il sentiero CAI 1 che vira a sinistra, andiamo a destra per innestarci dopo pochi metri sulla stradina asfaltata che scendeva dal rifugio Maddalena)    Ristorante “Al Grillo” q.798 (Incrocio presso il ristorante, prendiamo la carrozzabile lastricata che sale a sinistra)      Incrocio q.800 (Subito arriviamo sotto la cinta muraria di una casa vacanza, a sinistra inizia il “Sentiero delle Pozze” CAI 2, andiamo avanti pochi metri e sempre a sinistra c’è un largo sentiero non segnato, noi lasciamo la carrozzabile e tagliamo salendo la lunga gradinata a destra)    –   Chiesa S. M. Maddalena q.820 (Struttura moderna sull’ampio promontorio panoramico, torniamo sui nostri passi)   Incrocio q.800 (Ora prendiamo il “Sentiero delle Pozze” anche CAI 2 che scende, cartelli)      Pozza Fontanù q.754 (Pozza d’acqua e bivio con cartelli: a destra è CAI 13 che costeggia la pozza, stiamo sul CAI 2 a sinistra)      Pozza Darnelli q.700 (Siamo tornati all’incrocio presso la pozza d’acqua, ora ripercorriamo il tragitto del CAI 1 fatto all’andata)     Bivio q.683      Bivio q.672      Bivio q.666   –   Dosso del Romito q.660      Bus Dos Ramet q.650      Bivio q.552      Sella della Poffa q.472 (Ritornati alla Sella della Poffa, evitiamo di tenere il crinale percorso dal CAI 1 che risale al monte Poffa, stiamo sul CAI 15 a sinistra, ma dopo pochi minuti lo lasciamo perché continua a scendere, individuiamo un sentierino a destra non segnato che c’innesta immediatamente nel sentiero a mezzacosta che aggira il versante orientale del monte Poffa, eventualmente questo sentiero possiamo intercettarlo anche scendendo ulteriormente con il CAI 15, segni assenti)     Bivio q.450 (Siamo tornati sul crinale CAI 1, questo sentiero ha solo bypassato la cima del monte Poffa, continuiamo con direzione sud)     CAI 1 q.440 (A sinistra c’è l’uscita della via alpinistica Marina dalla quale siamo giunti, continuiamo a tenere il CAI 1 che ora passa una minuscola radura)      Le Grappe q.461 (Sul punto alto c’è un grande omino di sassi, poco oltre un cenotafio con statuetta della Madonna e libro in sasso con dedica)      Monte Mascheda q.440 (Promontorio anonimo, ora il CAI 1 comincia a perdere costantemente quota)     Il Forte q.290 (Al termine della discesa ci innestiamo su un largo sentiero, davanti a noi c’è il minuscolo promontorio erboso sul quale sorgeva il Forte Garibaldi di cui non rimane traccia, andiamo a sinistra e appena superata un’antica testimonianza in sasso andiamo a sinistra per intraprendere il “Sentiero della Ruta” in stato di abbandono, pochi segni gialli)      Bivio q.276 (Intrapreso il sentiero della Ruta, subito esce dal bosco e si sviluppa a mezzacosta su pietraia, sotto di noi c’è l’abitato di Caionvico, quindi arriviamo a una biforcazione: a sinistra la traccia sale evidenziata da segni gialli, noi stiamo dritto a destra che ci porta a scendere sotto uno sperone roccioso con grande ed evidente masso appoggiato e ancorato sopra)      Rete paramassi q.215 (Arriviamo a una grande rete paramassi, il sentierino la costeggia in piano al termine della quale c’è un bivio con cartello che indica Il Forte dal quale proveniamo: a destra dopo pochi metri scende un sentiero abbandonato, stiamo dritto in piano)    Bivio q.225 (Cartelli: a sinistra il sentiero sale a Casina Sella, continuiamo dritto iniziando a costeggiare una recinzione e perdendo quota)     Bivio q.177 (Il sentiero termina arrivando sopra l’abitato di Caionvico, davanti a noi degli scalini in sasso fanno risalire al sentiero soprastante per la Croce della Tampa, scendiamo il vicolo cementato a destra)   Via Caionvico q.1432 (Appena superate le fonti ci innestiamo sulla stradina asfaltata, la teniamo a sinistra in salita)       Caionvico q.172 (Arrivo alla chiesetta dei Santi Faustino e Giovita).
  
NOTE:
LUNGHEZZA: 8,8 km
DIFFICOLTA: F
DISLIVELLO TOTALE: 800 m
QUOTA MASSIMA: 840 m (M.Maddalena)









Sentieri



- Il sentiero alpinistico Marina è ben segnato con bolli rossi, si arrampica su ottima roccia di calcare priva di spit da farsi sicura, sicuramente sarebbero superflui grazie ai numerosissimi e solidi appigli che la roccia ci offre, difficoltà max 2+ obbligatorio. 

 - La difficoltà alpinistica F (facile) viene data solo per la via Marina, il resto del giro è puramente escursionistico (difficoltà E)

- Un’area militare sovrasta il monte Maddalena, per questo motivo non è possibile raggiungere il punto alto. Tutto il comprensorio è molto antropizzato, per cui nonostante abbia rilevato con precisione la sentieristica, nuove tracce potrebbero nascere o al contrario alcune potrebbero essere state passate inosservate.

- Forte Garibaldi: del forte non ne rimane traccia, prima di iniziare il ritorno con il sentiero della Ruta, possiamo aggirare in pochi minuti il minuscolo promontorio dove dalla parte opposta c’è una grande croce con pannelli fotovoltaici.

- Sentiero della Ruta: si tratta di un esile sentierino poco segnato che allo stato attuale è palesemente poco frequentato

Dal giugno 2020 è stato aperta la via Jean poco oltre l'attacco della via Marina con le medesime difficoltà alpinistiche, è segnata con bolli blu. 


Rifugi-Bivacchi
- Ex rifugio Maddalena: vecchi edifici abbandonati e infrascati a poca distanza dall’area militare

Fonti
- Fonte di Caionvico: sul vicolo di ritorno che s’immette sulla via Caionvico



TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Caionvico (Chiesa)
0,00
Ristorante Al Grillo
2,07
Deviazione q.185
0,03
Incrocio q.800
2,08
Bivio q.203
0,07
Chiesa S. M. Maddalena
2,10
Croce della Tampa
0,18
Incrocio q.800
/
Sentiero alp. Marina
0,20
Pozza Fontanù
2,17
Bivio q.402
0,44
Pozza Darnelli
2,21
CAI 1 q.440
0,53
Bivio q.683
/
Bivio q.450
0,56
Bivio q.672
/
Monte Poffa
/
Bivio q.666
/
Sella della Poffa
1,05
Dosso del Romito
/
Bivio q.552
1,15
Bus Dos Romet
/
Bus Dos Romet
1,24
Bivio q.552
/
Dosso del Romito
/
Sella della Poffa
2,52
Bivio q.666
1,28
Bivio q.450
2,59
Bivio q.672
1,30
CAI 1 q.440
3,02
Bivio q.683
1,32
Le Grappe
3,07
Pozza Darnelli
1,35
Monte Mascheda
/
Bivio q.746
1,43
Il Forte
3,30
Bivio q.770
1,47
Bivio q.276
3,35
Bivio q.771
1,48
Rete paramassi
3,45
Traliccio ENEL q.780
1,50
Bivio q.225
3,48
Traliccio ENEL q.798
1,53
Bivio q.177
3,55
Monte Maddalena
1,57
Via Caionvico
3,57
Rifugio Maddalena
2,01
Caionvico (Chiesa)
4,00
Deviazione q.806
2,05





Chiesetta dei Santi Faustino e Giovita
Dalla chiesetta dei Santi Faustino e Giovita iniziamo mantenendo la via Caionvico in salita
Ben presto si trasforma in carrozzabile
Deviazione q.185 (La carrozzabile via Caionvico curva a destra e procede pianeggiante, noi la lasciamo tenendo il CAI 15 dritto su largo tracciato che salendo termina dopo pochi metri, quindi ora si procede a sinistra su esile sentierino a mezzacosta aggirando di fatto la parte alta dell’abitato di Caionvico, cartelli assenti)
Bivio q.203 (Bivio dello stretto sentierino, cartelli: dritto procede pianeggiante verso Casina Sella e il sentiero della Ruta, noi andiamo a destra in ripida salita verso Croce della Tampa e il sentiero alpinistico Marina, bolli rossi)
Croce della Tampa

Bivio circa 10 metri sotto la grande Croce della Tampa: a destra c’è un sentierino con bolli azzurri, andiamo a sinistra a mezzacosta con cartello che indica il sentiero alpinistico Marina)
Sentiero Alpinistico Marina q.300 (Dalla croce della Tampa in breve arriviamo alla parete rocciosa con scritta della Via Marina e targhetta con immagine)
Sentiero Alpinistico Marina q.300 (Dalla croce della Tampa in breve arriviamo alla parete rocciosa con scritta della Via Marina e targhetta con immagine)
Sentiero alpinistico Marina
Sentiero alpinistico Marina

Sentiero alpinistico Marina
Sentiero alpinistico Marina
Sentiero alpinistico Marina
Sentiero alpinistico Marina
Sentiero alpinistico Marina

Sentiero alpinistico Marina
Sentiero alpinistico Marina
Bivio q.402 (Grandi scritte sulla roccia indicano a destra la possibilità di abbandonare la via “Sentiero di Rientro” evidenziato da segni arancioni, continuiamo a salire la via alpinistica Marina con bolli rossi)
Bivio q.402 (Grandi scritte sulla roccia indicano a destra la possibilità di abbandonare la via “Sentiero di Rientro” evidenziato da segni arancioni, continuiamo a salire la via alpinistica Marina con bolli rossi)

Sentiero alpinistico Marina
Sentiero alpinistico Marina
CAI 1 q.440 (Pochi minuti prima la via alpinistica era terminata, quindi camminando su un esile sentierino pianeggiante ci innestiamo sul sentiero CAI 1, lo teniamo a destra con direzione nord)
Bivio q.450 (Biforcazione del sentiero, cartelli assenti: dritto a destra non è segnato e si sviluppa a mezzacosta aggirando il versante orientale del monte Poffa, stiamo sul CAI 1 di crinale che ora sale sulla cima)
Sul CAI 1 di crinale che ora sale sul monte Poffa
Panorama dal monte Poffa sul monte Maddalena che dobbiamo raggiungere

Sella della Poffa (alle nostre spalle il monte Poffa dal quale siamo scesi)
Bus Dos Ramet q.650 (La cavità sotterranea è delimitata da una staccionata, una targhetta metallica reca il numero 49)  
Pozza Darnelli q.700 (Incrocio con segnaletica CAI e cartello di divieto)
Pozza Darnelli q.700 (Incrocio con segnaletica CAI e cartello di divieto: a sinistra c’è il “Sentiero delle Pozze” anche CAI 2 con la Pozza Darnelli poco sotto di noi seminascosta dalla vegetazione)
Dal Bivio q.746 stiamo dritto a destra che è CAI 14, in breve si esce dal bosco per sentiero panoramico a mezzacosta
Bivio q.771

Traliccio Enel q.780 (Traliccio della luce dismesso e punto panoramico con targa in memoria)
Traliccio Enel q.780 (Traliccio della luce dismesso e punto panoramico con targa in memoria)
Dal secondo traliccio della luce il CAI 14 risale in vista della base militare del monte Maddalena
Ripetitori sul monte Maddalena
Monte Maddalena q.874 (Percorriamo la sterrata che transita sotto i vistosi ripetitori)
Ex rifugio Maddalena

Ex rifugio Maddalena
Ex rifugio Maddalena
Ex rifugio Maddalena
Ex rifugio Maddalena
Chiesa S. M. Maddalena
Chiesa S. M. Maddalena

Dalla chiesa di Santa Maria Maddalena ritorniamo all’Incrocio q.800 e prendiamo il “Sentiero delle Pozze” anche CAI 2 che scende, cartelli
Sentiero delle Pozze
Pozza Fontanù
Ritorno all’incrocio presso la Pozza Darnelli
Ripercorriamo il CAI 1 presso il Dosso del Romito
Le Grappe q.461 (Sul punto alto c’è un grande omino di sassi) 

Le Grappe q.461 (Superato il grande omino di sassi c’è un cenotafio con statuetta della Madonna e libro in sasso con dedica) 
Le Grappe q.461 (Superato il grande omino di sassi c’è un cenotafio con statuetta della Madonna e libro in sasso con dedica) 
Monte Mascheda q.440 (Promontorio anonimo) 
Scendendo dal monte Mascheda
Scendendo dal monte Mascheda

Il Forte q.290 (Al termine della discesa ci innestiamo su un largo sentiero, davanti a noi c’è il minuscolo promontorio erboso sul quale sorgeva il Forte Garibaldi di cui non rimane traccia)
Il Forte q.290 (Al termine della discesa ci innestiamo su un largo sentiero, davanti a noi c’è il minuscolo promontorio erboso sul quale sorgeva il Forte Garibaldi di cui non rimane traccia)
Prima di iniziare il ritorno con il sentiero della Ruta, possiamo aggirare in pochi minuti il minuscolo promontorio dove dalla parte opposta c’è una grande croce con pannelli fotovoltaici.
Tabernacolo accanto la croce
Intrapreso il sentiero della Ruta, subito esce dal bosco e si sviluppa a mezzacosta su pietraia, sotto di noi c’è l’abitato di Caionvico
Intrapreso il sentiero della Ruta, subito esce dal bosco e si sviluppa a mezzacosta su pietraia, sotto di noi c’è l’abitato di Caionvico

Dal Bivio q.276 noi stiamo dritto a destra che ci porta a scendere sotto uno sperone roccioso con grande ed evidente masso appoggiato e ancorato sopra
Sentiero della Ruta
Sentiero della Ruta
Rete paramassi q.215 (Arriviamo a una grande rete paramassi, il sentierino la costeggia in piano al termine della quale c’è un bivio con cartello che indica Il Forte dal quale proveniamo: a destra dopo pochi metri scende un sentiero abbandonato, stiamo dritto in piano) 
Dal Bivio q.225 continuiamo dritto iniziando a costeggiare una recinzione e perdendo quota
Fonti all’arrivo a Caionvico