venerdì 22 maggio 2020

Monte Marino (EE)

Piccola montagna anonima e sconosciuta nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi (Appennino tosco/romagnolo), il giro è molto impegnativo e avviene principalmente su esili tracce o fuori sentiero, riferito solo a escursionisti esperti e conoscitori della zona possibilmente dotati di GPS.

DATA: 8 maggio 2020

PARTENZA: Da Forlì prendiamo la SP.4 per il Passo della Calla, dopo circa 44 km (4 km oltrepassato il paese di Santa Sofia) lasciamo la provinciale e scendiamo a sinistra con la stradina SP.112 arrivando al paesino di Ridracoli (8,3 km. Circa 53 km da Forlì). Quando notiamo alla nostra destra il parcheggio dell’Ecomuseo delle Acque di Ridracoli, risaliamo la stradina a sinistra parcheggiando dopo 150 metri presso la chiesa dei Santi Martino e Lorenzo.



Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio19-Bagno di Romagna, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/ via Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

ITINERARIO: Ridracoli q.430 (Iniziamo percorrendo la stradina asfaltata che continua di fianco la chiesa perdendo inizialmente quota, siamo sul CAI 215, sulla destra possiamo invece notare il sentiero CAI 231 dal quale torneremo)     Cimitero q.431 (La stradina asfaltata nel frattempo ha cominciato a salire costantemente, sulla curva a U c’è il piccolo cimitero abbandonato)   –   Bivio q.478 (Sul tornante della stradina, a destra inizia una forestale senza indicazioni chiusa da catena che ignoriamo)   –    Cornete q.529 (Vecchia casa saltuariamente abitata)     Fonte dei Cerri q.550 (Termina l’asfaltata e si continua per carrozzabile)   –   Bivio q.577 (Il CAI 215 continua per sentierino che sale alla destra della carrozzabile e può passare inosservato, manteniamo la strada)     Deviazione q.612 (Quando la carrozzabile curva a U a destra noi la lasciamo, sul tornante è presente un guardrail mentre noi dobbiamo risalire con traccia sopra il muretto di contenimento, qualche bollo rosso e direzione est)      Pian Baruccia q.662 (Ampio pianoro erboso, lo attraversiamo a vista virando a destra con direzione sud/est fino a notare una larga mulattiera che nasce dal punto alto della radura)     Deviazione q.690 (La mulattiera risale arrivando presso una recinzione, ignoriamo a sinistra i bolli rossi che ci fanno risalire poco agevolmente aggirando l’area recintata, andiamo avanti qualche metro poi lasciamo la mulattiera che sembra esaurirsi e risaliamo a sinistra il ripido pascolo abbandonato procedendo a vista, direzione nord/est)     Quota 743 (Arriviamo al margine alto del pascolo, il punto è quotato 743 m da IGM. Ora seguiamo la recinzione tenendocela a destra o sinistra a nostro piacimento che si mantiene sul crinale con direzione est, sporadici bolli e qualche cippo di sasso lungo il tragitto)   Deviazione q.819 (Arriviamo al termine della recinzione che ora lascia il crinale scendendo a destra. Attraversiamo la recinzione e sulla sinistra notiamo una traccia a mezzacosta nel bosco che prendiamo, direzione nord)      Bivio q.820 (Subito la traccia intrapresa arriva in un punto panoramico e curvando a gomito a destra rientra nel bosco, quindi la lasciamo e risaliamo la ripida crestina rocciosa riportandoci sul crinale che continueremo a seguire con direzione est)      Poggio La Vecchia q.878 (Anonimo promontorio boscoso privo di panorama, passa inosservato)     Sella q.849 (Il punto è quotato 848,5 m da CTR Emilia Romagna, ci arriviamo per traccia incerta che si mantiene nel fitto bosco poco sotto il versante nord del crinale. Dalla sella ora dobbiamo risalire il crinale affrontando dei balzi rocciosi di 1°, non difficili ma prestando attenzione)    Bivio q.1008 (Risalito il crinale roccioso si ritorna nel bosco e l’ascesa continua finché cambiando direzione, sud/est, si procede in piano. Il bosco è fittissimo e bisogna prestare attenzione perché dei bolli rossi ci potrebbero fare intraprendere una traccia in falsopiano alla nostra destra che gradualmente ci farebbe uscire dalla macchia boschiva con possibilità di accorciare l’itinerario, noi dobbiamo mantenere l’ampio e buio crinale sempre con sporadici bolli rossi)   –   Incrocio q.1028 (Siamo usciti dalla buia macchia boschiva che ora è più rada e la traccia è evidente. Poco sotto di noi alla nostra sinistra scende un sentiero abbandonato che sicuramente passa inosservato, ben visibile invece è il sentiero che scende alla nostra destra per il rudere di Capanne che prenderemo in seguito, manteniamo il crinale e la direzione)     Monte Marino q.1065 (Quando la buona traccia che nel frattempo procedeva a mezzacosta poco sotto il crinale si esaurisce, risaliamo a sinistra il verde pendio seguendo i bolli o a vista portandoci sull’anonimo monte Marino, scritta sul sasso, quindi ritorniamo sui nostri passi)    Incrocio q.1028 (Intraprendiamo il sentierino che scende a sinistra senza indicazioni con direzione sud/est)     Rudere q.945 (Rimangono solo pochi sassi delle fondamenta, lo aggiriamo sulla destra e il nostro sentierino continua a scendere)     Bivio q.899 (A destra c’è il poco evidente sentierino di ritorno, bolli rossi sull’albero, andiamo avanti pochi metri fino a Capanne)      Capanne q.897 (Rudere poco distante dal bivio precedente, dopo la visita torniamo indietro)    Bivio q.899 (Tornati al bivio prendiamo il sentierino a sinistra che procede in falsopiano a mezzacosta, direzione sud/ovest-ovest)    Sella q.948 (L’ultimo tratto in salita ci fa uscire dal bosco presso la panoramica selletta rocciosa, a destra un tracciato con bolli rossi riconduce al Bivio q.1008 all’interno del buio bosco di crinale, camminiamo sulla selletta continuando dalla parte opposta, direzione sud)   CAI 215 q.953 (Innesto sul CAI 215, andiamo a sinistra seguendo dei bolli rossi)   Carrozzabile q.855 (Innesto sul bivio della carrozzabile, maestà in loco: a sinistra conduce a Poggio La Lastra, dritto scende a Strabatenza, noi andiamo a destra per il passo del Vinco)     Bivio q.878 (Manteniamo la carrozzabile che compie un tornante a destra, dritto inizia una pista forestale chiusa da catena per la casa del Vinco, indicazioni assenti)   –   Passo del Vinco q.925 (Bivio della carrozzabile e tabella: a destra scende a Ridracoli, continuiamo dritto in falsopiano)   –   Bivio q.925 (Bivio della carrozzabile e deviazione: dritto continua in piano per Casanova dell’Alpe, a destra è sbarrata e scende alle case di Farniole di Sopra, noi lasciamo la carrozzabile e andiamo a destra risalendo obliquamente su fini sedimenti il ripido pendio per guadagnare il crinale, si procede a vista senza tracce o segni, in breve lo si raggiunge e lo percorriamo su buona traccia con direzione nord/ovest)      Bivio q.944 (Attenzione alla biforcazione: la traccia di crinale continua dritto a sinistra ma in breve si esaurisce, noi dobbiamo tenere quella dritto a destra in discesa mantenendo la direzione nord/ovest che paradossalmente ci fa tenere il crinale principale, bolli rossi solo sul bivio)      Deviazione q.862 (Attenzione che la buona traccia che stavamo percorrendo mantiene la direzione nord/ovest ma scendendo a destra si allontana dal crinale principale, noi dobbiamo continuare a tenere il punto più alto che ora vira a ovest, bolli rossi solo sulla deviazione. Si procede sul crinale senza traccia, poi dopo pochi minuti per un breve tratto si scopre dalla vegetazione offrendo un panorama sulla diga di Ridracoli)   –   Punto Panoramico q.811 (Dopo avere superato il punto quotato 832 m da IGM. Scendendo usciamo dal crinale infrascato presso un evidente promontorio di sedimenti dove il panorama spazia a 360°, attenzione che davanti a noi precipita nel vuoto, scendiamo d’obbligo virando a sinistra su aerea crestina di placche marnose poi subito riprendiamo il naturale percorso di crinale rientrando nella fitta vegetazione)     Cima q.782 (Arriviamo in un tratto aperto delimitato poco sopra di noi dal punto quotato 782 m da IGM coperto dalla vegetazione, ai nostri piedi il pendio scivola in fini detriti, il panorama spazia sulla diga di Ridracoli. Lo attraversiamo ritornando immediatamente nella boscaglia, ne usciamo dopo poche decine di metri percorrendo una lunga cresta marnosa, al termine della quale dobbiamo purtroppo rientrare nel fitto bosco per mantenere la direzione nord/ovest)   Paletti q.609 (Con qualche difficoltà a mantenere la direzione attraversiamo un tratto infrascato uscendone presso una fila di vecchi paletti di cemento che delimitano il pendio di fini detriti marnosi. Non dobbiamo seguirli ma attraversarli e scendere a destra su traccia nel fitto bosco per riportarci con direzione nord a riguadagnare il tragitto di crinale)     Punto Panoramico q.520 (Scendendo il crinale che nella sua parte finale non è ben definito, arriviamo a un punto panoramico dove ci appare in lontananza l’edificio dell’Ecomuseo delle Acque di Ridracoli, in loco c’è un piccolo cippo di confine, si continua scendendo a destra rientrando nel bosco)    CAI 231 q.460 (Prestiamo attenzione a scegliere il punto ottimale di discesa causa alcuni salti che precedono l’immediato innesto sul largo CAI 231, quindi lo teniamo a destra raggiungendo subito una piazzola dove si esaurisce il largo sentiero, il CAI 231 scende a sinistra per scalinata, in loco staccionata e pali della luce)    Ridracoli q.430

NOTE:
LUNGHEZZA: 14,6 km
DIFFICOLTA: EE
DISLIVELLO TOTALE: 930 m
QUOTA MASSIMA: M. Marino q.1065





Sentieri



- Itinerario riservato solo a escursionisti esperti, conoscitori del posto e possibilmente dotati di GPS, il giro si svolge in ambiente solitario, fuori sentiero o su esili tracce che richiedono buona capacità di orientamento.

- Il crinale che dalla Deviazione q.612 conduce fino al monte Marino presenta qualche sporadico bollo rosso, un tratto di cresta rocciosa dopo Poggio La Vecchia presso la Sella q.849 seppur tecnicamente facile richiede attenzione (passaggio di 1°)

- Più complicato è il ritorno percorrendo il crinale di Farniole, alcuni tratti sono infrascati e dobbiamo avere la capacità di non perdere l’orientamento, in caso di incertezza manteniamo sempre il punto più alto.


Rifugi-Bivacchi
- Assenti

Fonti

- Fonte dei Cerri sulla stradina CAI 215 Ridracoli/passo del Vinco: allo stato attuale asciutta
- Piccola sorgente sul sentierino che dal rudere di Capanne conduce verso la Sella q.948 (poca acqua)




TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Ridracoli
0,00
Rudere q.945
2,51
Cimitero q.431
0,04
Bivio q.899
2,57
Bivio q.478
0,10
Capanne
2,58
Cornete
0,17
Bivio q.899
2,59
Fonte dei Cerri
0,22
Sella q. 948
3,22
Bivio q.577
0,24
CAI 215 q.953
3,24
Deviazione q.612
0,31
Carrozzabile q.855
3,37
Pian Baruccia
0,39
Bivio q.878
3,45
Deviazione q.690
0,45
Passo del Vinco
3,59
Quota 743
0,53
Bivio q.925
4,10
Deviazione q.819
1,08
Bivio q.944
4,16
Bivio q.820
1,10
Deviazione q.862
4,30
Poggio La Vecchia
1,20
Punto Panoramico q.811
4,46
Sella q.849
1,38
Cima q.782
5,00
Bivio q.1008
2,14
Paletti
5,20
Incrocio q.1028
2,26
Punto Panoramico q.520
5,30
Monte Marino
2,35
CAI 231 q.460
5,37
Incrocio q.1028
2,41
Ridracoli
5,40



Tabella informativa presso la chiesa di Ridracoli
Ridracoli q.430 (La chiesa dei Santi Martino e Lorenzo)
La stradina asfaltata che dalla chiesetta di Ridracoli sale al passo del Vinco
Cimitero q.431 (La stradina asfaltata nel frattempo ha cominciato a salire costantemente, sulla curva a U c’è il piccolo cimitero abbandonato)
Cimitero q.431 (La stradina asfaltata nel frattempo ha cominciato a salire costantemente, sulla curva a U c’è il piccolo cimitero abbandonato)

La stradina asfaltata che dalla chiesetta di Ridracoli sale al passo del Vinco
Cornete q.529 (Vecchia casa saltuariamente abitata)
Cornete q.529 (Vecchia casa saltuariamente abitata)
Fonte dei Cerri
Deviazione q.612 (Quando la carrozzabile curva a U a destra noi la lasciamo, sul tornante è presente un guardrail mentre noi dobbiamo risalire con traccia sopra il muretto di contenimento, qualche bollo rosso e direzione est)
Pian Baruccia q.662 (Ampio pianoro erboso)

Pian Baruccia q.662 (Ampio pianoro erboso, lo attraversiamo a vista virando a destra con direzione sud/est fino a notare una larga mulattiera che nasce dal punto alto della radura)
Attraversiamo il pianoro erboso di Pian Baruccia, a vista e virando a destra con direzione sud/est fino a notare una larga mulattiera che nasce dal punto alto della radura
Deviazione q.690 (Lasciamo la mulattiera che sembra esaurirsi e risaliamo a sinistra il ripido pascolo abbandonato procedendo a vista, direzione nord/est)
Deviazione q.690 (Lasciamo la mulattiera che sembra esaurirsi e risaliamo a sinistra il ripido pascolo abbandonato procedendo a vista, direzione nord/est)
Quota 743 (Arriviamo al margine alto del pascolo, il punto è quotato 743 m da IGM. Ora seguiamo la recinzione tenendocela a destra o sinistra a nostro piacimento che si mantiene sul crinale con direzione est, sporadici bolli e qualche cippo di sasso lungo il tragitto) 
Quota 743 (Arriviamo al margine alto del pascolo, il punto è quotato 743 m da IGM. Ora seguiamo la recinzione tenendocela a destra o sinistra a nostro piacimento che si mantiene sul crinale con direzione est, sporadici bolli e qualche cippo di sasso lungo il tragitto) 

Seguiamo la recinzione tenendocela a destra o sinistra a nostro piacimento che si mantiene sul crinale con direzione est, sporadici bolli e qualche cippo di sasso lungo il tragitto 
Deviazione q.819 (Arriviamo al termine della recinzione che ora lascia il crinale scendendo a destra. Attraversiamo la recinzione e sulla sinistra notiamo una traccia a mezzacosta nel bosco che prendiamo, direzione nord)
Bivio q.820 (Subito la traccia intrapresa arriva in un punto panoramico e curvando a gomito a destra rientra nel bosco, quindi la lasciamo e risaliamo la ripida crestina rocciosa riportandoci sul crinale che continueremo a seguire con direzione est)
Bivio q.820 (Subito la traccia intrapresa arriva in un punto panoramico e curvando a gomito a destra rientra nel bosco, quindi la lasciamo e risaliamo la ripida crestina rocciosa riportandoci sul crinale che continueremo a seguire con direzione est)
Sul crinale in direzione di Poggio La Vecchia
Appena oltrepassato il boscoso promontorio di Poggio La Vecchia iniziamo scendere, davanti a noi il monte Marino nostra prossima meta
Appena oltrepassato il boscoso promontorio di Poggio La Vecchia iniziamo scendere
Appena oltrepassato il boscoso promontorio di Poggio La Vecchia iniziamo scendere
Sella q.849 (Il punto è quotato 848,5 m da CTR Emilia Romagna, ci arriviamo per traccia incerta che si mantiene nel fitto bosco poco sotto il versante nord del crinale. Dalla sella ora dobbiamo risalire il crinale affrontando dei balzi rocciosi di 1°, non difficili ma prestando attenzione) 

 Dalla Sella q.849 ora dobbiamo risalire il crinale affrontando dei balzi rocciosi di 1°, non difficili ma prestando attenzione
Dalla Sella q.849 ora dobbiamo risalire il crinale affrontando dei balzi rocciosi di 1°, non difficili ma prestando attenzione
Dalla Sella q.849 ora dobbiamo risalire il crinale affrontando dei balzi rocciosi di 1°, non difficili ma prestando attenzione

Risalito il crinale roccioso si ritorna nel bosco e l’ascesa continua finché cambiando direzione, sud/est, si procede in piano, il bosco è fittissimo e bisogna prestare attenzione
Sulla buona traccia che si dirige verso l’Incrocio q.1028
Incrocio q.1028 (Poco sotto di noi alla nostra sinistra scende un sentiero abbandonato che sicuramente passa inosservato, ben visibile invece è il sentiero che scende alla nostra destra per il rudere di Capanne che prenderemo in seguito, manteniamo il crinale e la direzione)
Verso il monte Marino
Monte Marino q.1065
Monte Marino q.1065

Ritornati all’Incrocio q.1028, intraprendiamo il sentierino che scende a sinistra senza indicazioni con direzione sud/est
Il sentierino abbandonato che scende al rudere di Capanne
Il rudere di Capanne q.897
Il rudere di Capanne q.897
Il sentierino a mezzacosta che collega il rudere di Capanne alla Sella q.948
Il sentierino a mezzacosta che collega il rudere di Capanne alla Sella q.948

Sella q.948 (L’ultimo tratto in salita ci fa uscire dal bosco presso la panoramica selletta rocciosa, a destra un tracciato con bolli rossi riconduce al Bivio q.1008 all’interno del buio bosco di crinale, camminiamo sulla selletta continuando dalla parte opposta, direzione sud) 
Sella q.948
Sul CAI 215
Carrozzabile q.855 (Innesto sul bivio della carrozzabile, maestà in loco: a sinistra conduce a Poggio La Lastra, dritto scende a Strabatenza, noi andiamo a destra per il passo del Vinco)

Carrozzabile q.855 (Innesto sul bivio della carrozzabile, maestà in loco: a sinistra conduce a Poggio La Lastra, dritto scende a Strabatenza, noi andiamo a destra per il passo del Vinco)
Passo del Vinco q.925 (Bivio della carrozzabile e tabella: a destra scende a Ridracoli, continuiamo dritto in falsopiano)
Bivio q.925 (Bivio della carrozzabile e deviazione: dritto continua in piano per Casanova dell’Alpe, a destra è sbarrata e scende alle case di Farniole di Sopra, noi lasciamo la carrozzabile e andiamo a destra risalendo obliquamente su fini sedimenti il ripido pendio per guadagnare il crinale, si procede a vista senza tracce o segni)
Bivio q.925 (Bivio della carrozzabile e deviazione: dritto continua in piano per Casanova dell’Alpe, a destra è sbarrata e scende alle case di Farniole di Sopra, noi lasciamo la carrozzabile e andiamo a destra risalendo obliquamente su fini sedimenti il ripido pendio per guadagnare il crinale, si procede a vista senza tracce o segni)
In breve si raggiunge il crinale e lo percorriamo su buona traccia con direzione nord/ovest
Bivio q.944 (Attenzione alla biforcazione: la traccia di crinale continua dritto a sinistra ma in breve si esaurisce, noi dobbiamo tenere quella dritto a destra in discesa mantenendo la direzione nord/ovest che paradossalmente ci fa tenere il crinale principale, bolli rossi solo sul bivio)

Deviazione q.862 (Attenzione che la buona traccia che stavamo percorrendo mantiene la direzione nord/ovest ma scendendo a destra si allontana dal crinale principale, noi dobbiamo continuare a tenere il punto più alto che ora vira a ovest, bolli rossi solo sulla deviazione. Si procede sul crinale senza traccia, poi dopo pochi minuti per un breve tratto si scopre dalla vegetazione offrendo un panorama sulla diga di Ridracoli) 
Si procede sul crinale senza traccia
Arrivo al Punto Panoramico q.811 (Dopo avere superato il punto quotato 832 m da IGM, scendendo usciamo dal crinale infrascato presso un evidente promontorio di sedimenti)
Punto Panoramico q.811
Visuale dal Punto Panoramico q.811
Visuale sulla diga di Ridracoli dal Punto Panoramico q.811

Dal Punto Panoramico q.811 scendiamo d’obbligo virando a sinistra su aerea crestina di placche marnose poi subito riprendiamo il naturale percorso di crinale rientrando nella fitta vegetazione
Cima q.782 (Arriviamo in un tratto aperto delimitato poco sopra di noi dal punto quotato 782 m da IGM coperto dalla vegetazione, ai nostri piedi il pendio scivola in fini detriti, il panorama spazia sulla diga di Ridracoli, lo attraversiamo ritornando immediatamente nella boscaglia……..
……e ne usciamo dopo poche decine di metri percorrendo una lunga cresta marnosa)
Lunga cresta marnosa
Lunga cresta marnosa

Con qualche difficoltà a mantenere la direzione attraversiamo un tratto infrascato
Paletti q.609 (Con qualche difficoltà a mantenere la direzione attraversiamo un tratto infrascato uscendone presso una fila di vecchi paletti di cemento che delimitano il pendio di fini detriti marnosi. Non dobbiamo seguirli ma attraversarli e scendere a destra su traccia nel fitto bosco per riportarci con direzione nord a riguadagnare il tragitto di crinale)
Punto Panoramico q.520 (Scendendo il crinale che nella sua parte finale non è ben definito, arriviamo a un punto panoramico dove ci appare in lontananza l’edificio dell’Ecomuseo delle Acque di Ridracoli)
Zoomata sull’Ecomuseo delle Acque di Ridracoli
CAI 231 q.460 (Prestiamo attenzione a scegliere il punto ottimale di discesa causa alcuni salti che precedono l’immediato innesto sul largo CAI 231) 
Sul largo CAI 231