DATA: 6 gennaio 2020
PARTENZA: Dal paese di Gramolazzo (Frazione di Minucciano in
provincia di Lucca, Toscana. Raggiungibile da Lucca passando per Castiglione
Garfagnana 71 km, oppure con l’autostrada A15 Parma-La Spezia uscendo al
casello di Aulla e seguendo le indicazioni
per Casola in Lunigiana e Minucciano 35 km), ci dirigiamo al vicino borgo di
Gorfigliano e continuiamo oltrepassando le località di Molino e Pacchino che ci
porta a transitare sulla via Pesciola con indicazioni per le cave Acqua Bianca
e il paese di Vagli. Dopo circa 4 km da Gramolazzo, la stradina inizia salire
ripidamente a sinistra arrivando a un bivio dopo altri 1,5 km, lasciamo le
indicazioni per Vagli e Campocatino e intraprendiamo a destra la carrozzabile
dissestata notando i primi cartelli del CAI -1000, parcheggiamo
dopo 1 km appena oltrepassata l’angusta galleria di
Campaccio (6,5 km da Gramolazzo)
Mappa del Sentiero dei Meno Mille tratta dalla tabella in loco
ITINERARIO: Galleria q.1012 (Lasciata l’auto subito all’uscita della galleria,
iniziamo percorrendo in salita la strada marmifera anche
CAI 36, tabella illustra il percorso del sentiero
dei -1000) – Cava di Campaccio q.1048 (Alla
sinistra della marmifera si notano i saggi di estrazione della cava
abbandonata) – Bivio q.1095 (Lasciamo
temporaneamente la marmifera principale che continua a salire, andiamo a
sinistra in piano su marmifera che subito si esaurisce presso un vecchio traliccio
della luce, indicazioni per la Buca dell’Aria Ghiaccia) – Buca
dell’Aria Ghiaccia q.1088 (Poco oltre il traliccio dell’Enel, una traccia
conduce dopo pochi metri alla cavità speleologica indicata
da una tabella, torniamo sui nostri passi) – Bivio q.1095 (Riprendiamo a salire la
marmifera CAI 36/CAI -1000) – Bivio q.1151 (Biforcazione della
marmifera, a sinistra conduce alle cave della Carcaraia, noi stiamo a destra
verso le cave della Focolaccia) – Bivio
q.1166 (Bivio della marmifera, a destra a ritroso conduce alla cava
Bacolaio, continuiamo dritto in salita) – Deviazione q.1221 (Presso uno slargo lasciamo
la marmifera che continua come CAI 36 verso il passo della Focolaccia, andiamo
a sinistra intraprendendo il sentierino del CAI -1000 che entra nella macchia
boschiva) – Abisso Gigi Squisio q.1230 (Cavità nel terreno
indicata da una tabella illustrativa, la oltrepassiamo e il nostro percorso
comincia a salire ripidamente con direzione sud, poi vira a ovest. Il sentierino è quasi inesistente
mentre ci viene in aiuto la buona segnatura, si procede nel fitto bosco con
terreno carsico dove non vi sono punti di riferimento) – Abisso Arbadrix q.1335 (Una tabella indica
l’abisso, si continua momentaneamente con direzione ovest in falsopiano per poi
riprendere l’ascesa verso sud sempre nel fitto bosco ma con passaggio agevole e
terreno con affioramenti rocciosi) – Abisso Piero Saragato q.1465 (Tabella
indica l’abisso) – Bivio q.1600 (Uscendo
dal bosco c’è il bivio con cartelli: a sinistra è CAI 177 per Campocatino e se
lo percorriamo per circa 20 minuti arriviamo all’abisso Chimera, noi andiamo a
destra in salita che è CAI 177/CAI -1000) – Bivio
q.1692 (Cartello: a destra il CAI 177 conduce direttamente sulla cresta,
stiamo a sinistra sul CAI -1000 che compie un giro più ampio passando per l’abisso
Paolo Roversi) – Abisso
Paolo Roversi q.1710 (Tabella illustrativa, ora
risaliamo puntando direttamente alla vicina cresta) – Cresta q.1733 (Innesto
sulla cresta nord/occidentale del monte Tambura, la teniamo a sinistra in
salita che è CAI 148) – Monte Crispo q.1835
(Anonimo promontorio sulla cresta, passa inosservato) – Monte
Tambura q.1890 (Piccola croce di vetta, torniamo sui nostri passi) – Monte Crispo q.1835 – Cresta
q.1733 (A destra proviene il CAI -1000 dal quale siamo saliti, manteniamo
l’aerea cresta in discesa ora CAI 148/CAI -1000) – Bivio q.1712 (A destra della cresta
scende il CAI 177, noi comunque la dobbiamo lasciare perché il CAI 148/CAI
-1000 perde quota a sinistra nel pendio detritico in vista del passo della
Focolaccia) – Passo
della Focolaccia q.1645 (Distrutto dall’attività estrattiva del marmo è
attraversato dalla marmifera. Cartelli: sulla sinistra a poca distanza c’è il
bivacco Aronte, prendiamo la marmifera a destra che attraversa i lavori di cava
perdendo quota, siamo sul CAI 36/CAI -1000) – Bivio q.1602 (La marmifera scesa fino
al punto basso della cava comincia a salire superando due tornanti, poi procede
pianeggiante. A sinistra inizia il sentierino CAI 179 che si mantiene parallelo
poco sopra, quindi teniamo la marmifera CAI 36/CAI -1000 che ora riprende a
scendere) – Incrocio
q.1550 (La marmifera che procedeva dritta in discesa arriva a un tornante a
destra, quindi la lasciamo e andiamo dritto per sentiero in falsopiano CAI -1000,
a sinistra in salita c’è il sentiero CAI 178 per la Foce di Cardeto, cartelli) – Abisso Perestroika q.1511 (La stretta
fenditura nel terreno carsico è evidenziata da targhette metalliche e scritta,
risaliamo in vista della tabella poco sopra di noi) – Abisso
Perestroika q.1530 (Tabella illustrativa e cavità, il percorso
risale sopra l’abisso) – Pozzo
q.1540 (Inghiottitoio alla nostra destra, lo superiamo e in breve viriamo a
sinistra perdendo quota con direzione est, in seguito dobbiamo attraversare una
piccola macchia di fittissimi arbusti possibile solo grazie alla segnatura CAI e dove sorprende la presenza di alcuni pneumatici) – Abisso
Mani Pulite q.1440 (Siamo nel fitto bosco e la solita tabella indica
la cavità, continuiamo a mantenere la direzione
nord come facevamo già da alcuni minuti e perdendo ripidamente quota) – Marmifera
q.1273 (Arrivati in prossimità dell’abisso Capovaro ignoriamo un
largo tracciato che scende a sinistra e ci innestiamo subito sulla marmifera
CAI 36 che proviene dal passo della Focolaccia, la teniamo a sinistra) – Deviazione q.1221 (Chiudiamo l’anello,
a destra c’è il sentiero CAI -1000 preso all’andata, teniamo la marmifera fino
all’auto) – Bivio
q.1166 – Bivio q.1151 – Bivio q.1095 – Cava
di Campaccio q.1048 – Galleria
q.1012.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 10,3 km
DIFFICOLTA: E
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DISLIVELLO TOTALE: 1015 m
QUOTA MASSIMA: M.Tambura q.1890
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Sentieri
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- La
segnatura del CAI – 1000 è posizionata in modo da essere visibile
principalmente compiendo il giro in senso orario, segni bianco/rossi e
simbolo stilizzato di un pipistrello. Il tragitto, a volte non molto logico,
è stato ideato per raggiungere gli ingressi delle più famose cavità naturali
profonde oltre 1000 metri, riusciamo a fare questo percorso grazie alla buona
segnatura più che per una reale traccia, siamo generalmente nel fitto bosco
che non offre punti di orientamento e terreno carsico caratterizzato da
placche rocciose affioranti.
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Rifugi-Bivacchi
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Bivacco Aronte: struttura in muratura a semi botte appena sotto il passo
della Focolaccia, sempre aperto, all’interno tavolo, sedie, stufa e 6 posti
letto su tavolato.
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Fonti
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- Assenti
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore):
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Galleria
di Campaccio
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0,00
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Monte Crispo
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/
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Cava di Campaccio
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/
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Cresta q.1733
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2,45
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Bivio q.1095
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0,10
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Bivio q.1712
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/
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Buca dell’Aria Ghiaccia
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0,13
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Passo Focolaccia
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3,15
|
Bivio q.1095
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/
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Bivio q.1602
|
/
|
Bivio q.1151
|
0,21
|
Incrocio q.1550
|
3,47
|
Bivio q.1166
|
0,24
|
Abisso Perestroika
|
3,56
|
Deviazione q.1221
|
0,30
|
Abisso Perestroika
|
3,58
|
Abisso Gigi Squisio
|
0,34
|
Pozzo
|
4,00
|
Abisso Arbadrix
|
0,53
|
Abisso Mani Pulite
|
4,20
|
Abisso P. Saragato
|
1,17
|
Marmifera q.1273
|
4,43
|
Bivio q.1600
|
1,45
|
Deviazione q.1221
|
4,50
|
Bivio q.1692
|
2,00
|
Bivio
q.1166
|
/
|
Abisso
P. Roversi
|
2,06
|
Bivio
q.1151
|
/
|
Cresta
q.1733
|
2,12
|
Bivio
q.1095
|
/
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Monte Crispo
|
/
|
Cava di Campaccio
|
/
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Monte
Tambura
|
2,45
|
Galleria
di Campaccio
|
5,15
|
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