DATA: 30 maggio 2020
PARTENZA: Dal passo Pradarena (valico
Tosco-Emiliano che separa la provincia di Lucca da quella di Reggio Emilia)
scendiamo nel versante Emiliano arrivando dopo circa 6 km al paese di Ospitaletto,
all’uscita dell’abitato (in direzione di Ligonchio) presso l’ultima casa alla
nostra sinistra inizia il CAI 643 di fianco un garage.
Stralcio
della mappa interattiva dal sito http://www.parcoappennino.it/
ITINERARIO: Ospitaletto
q.1150 (Il CAI 643 risale di fianco un garage un vicolo asfaltato che
finisce dopo pochi metri presso un’ abitazione, quindi la costeggia per
inoltrarsi subito nel bosco, cartelli e segni CAI) – Bivio q.1172 (Stiamo sul CAI 643 che
risale a sinistra, sulla destra c’è un sentiero non
segnato che probabilmente si collega al CAI 609, indicazioni assenti) – Bivio
q.1258 (Attenzione che il nostro CAI 643 curva a gomito a sinistra, dritto
il sentiero non è segnato) – Fosso q.1304 (Fosso d’acqua) – Fosso q.1357 (Fosso d’acqua) – Pianella q.1355 (Località Pianella quotata 1355 da IGM. Il sentierino termina la
salita uscendo dal bosco presso il tornante della strada asfaltata SP.18, noi
intraprendiamo la pista forestale subito a destra che è il proseguo del CAI 643) – Bivio
q.1369 (A destra poco sotto la forestale inizia un sentiero non segnato
che ignoriamo) – Bivio q.1406 (A sinistra della
nostra forestale inizia inoltrandosi nel bosco un sentiero sterrato senza
indicazioni che ignoriamo) – La Buca q.1482 (Località La Buca quotata
1482 da IGM. Termina la pista forestale e c’è il bivio di sentieri con
cartelli: a destra c’è il CAI 645, teniamo il CAI 643 a sinistra su mulattiera
che entra nel bosco) – Fosso del Martinicco q.1568
(Attenzione che pochi metri prima di arrivare al corso d’acqua, il CAI 643
risale a sinistra costeggiando una breve recinzione) – Deviazione
q.1640 (Appena usciamo dal bosco ci compare il verde anfiteatro compreso
tra il monte Cavalbianco e il Colle Brancia, lasciamo
immediatamente il sentiero CAI 643 e risaliamo a destra una marcata traccia non
segnata tra cespugli di mirtilli, direzione ovest e
cartelli assenti) – Bivio
q.1655 (Attenzione che dopo pochi minuti c’è il bivio della traccia senza
indicazioni o segni: dritto a sinistra con direzione sud/ovest risale verso il
monte Cavalbianco, noi andiamo a destra cominciando di fatto ad aggirare il
versante orientale del Colle Brancia, direzione nord) – Sella
q.1670 (Risalendo raggiungiamo presto una selletta, l’attraversiamo mantenendo
la direzione nord, attenzione che i primi metri sono abbastanza infrascati, poi
la traccia continua evidente a mezzacosta e in piano virando in seguito a
nord/ovest) – Crinale q.1668 (La
traccia a mezzacosta che procedeva con direzione nord/ovest ora s’innesta sul
crinale, lo saliamo a vista e senza indicazioni con direzione sud) – Colle
Brancia q.1764 (Per CTR Emilia-Romagna 1763,6 e per IGM 1761, cartello
indica la cima, continuiamo sul crinale) – Cima q.1808 (Quota da CTR Emilia-Romagna,
1806 m per IGM. Promontorio con croce di metallo, manteniamo il filo dell’aereo
crinale) – Cima
q.1828 (Anticima nord/occidentale del monte Cavalbianco, in loco c’è la
statua della Madonna) – Monte
Cavalbianco q.1854 (Cartello sulla cima, si continua sul crinale ora
segnato come CAI 643/A perdendo quota con direzione sud) – Bivio
q.1606 (Da alcuni minuti siamo entrati nel bosco su buona mulattiera e
arriviamo al bivio con cartelli innestandoci di fatto sul CAI 643: a sinistra
riporta a La Buca, lo teniamo dritto in discesa) – Passo
di Pradarena q.1575 (Oltrepassato l’albergo Carpe Diem ci portiamo sulla
strada asfaltata SP.18, dalla parte opposta ci sono i cartelli CAI: a sinistra
inizia la sterrata CAI 639, noi prendiamo la sterrata CAI 00 a destra che
possiamo seguire integralmente, oppure tagliare i numerosi tornanti su
sentierino) – Sterrata q.1616 (Per tre volte abbiamo
attraversato la sterrata con il sentierino che ne tagliava i tornanti, alla quarta
la iniziamo a percorrere stabilmente a destra ignorando dopo pochi metri un
largo sentiero abbandonato e non segnato che sale) – Deviazione q.1630 (La
sterrata CAI 00 esce dal bosco e ora diventa panoramica procedendo per aggirare
il versante meridionale del monte Asinara. Noi la lasciamo e risaliamo a
sinistra un sentiero sterrato senza indicazioni in stato di abbandono con
direzione nord) – Traliccio q.1639 (Il largo sentiero termina presso un
grande basamento di cemento con ciò che rimane di un grande traliccio di
metallo, ora risaliamo la marcata traccia a destra con direzione est
nell’aperto e verde pendio iniziando di fatto l’ascesa dal versante occidentale
del monte Asinara) – Monte Asinara q.1730 (Cartello sul
verde promontorio panoramico, ora scendiamo senza difficoltà a vista o su
traccia non segnata con direzione sud/est) – Passo
della Comunella q.1619 (Grande depressione alla fine della discesa dal
monte Asinara, incrocio e cartelli: ci innestiamo di nuovo sulla sterrata CAI 00
lasciata in precedenza per l’ascesa alla cima del monte e ora la teniamo dritto
in salita per ampi spazi sempre con direzione sud/est, il CAI 00 taglia i
numerosi tornanti, ignoriamo a sinistra il CAI 639/C che si dirige verso il
bosco) – Deviazione q.1694 (Risalendo
nell’ampio crinale, ci appare evidente il doppio tornante della sterrata CAI 00
in lontananza alla nostra sinistra. A nostro piacere la possiamo percorrere
fedelmente oppure risalire il sentierino che taglia la doppia curva che è la nostra
opzione, quindi tornati sulla sterrata ora procederebbe per la prima volta a
mezzacosta, in questo punto la lasciamo immediatamente per risalire a vista,
senza traccia o indicazioni il faticoso e ripido pendio) – Cima
q.1815 (Senza difficoltà abbiamo risalito il verde pendio, quindi raggiunto
il crinale arriviamo alla cima senza toponimo quotata 1815 da IGM, continuiamo
a seguire il crinale che ora perde quota, direzione sud/est, segni assenti) – Sella q.1763 (Ampia depressione
del crinale, in loco c’è un cippo di sasso, ora inizia la salita al monte
Sillano) – Monte Sillano 1874 (Cartello sulla
cima. Torniamo sui nostri passi per pochi metri e scendiamo a destra
intraprendendo il crinale nord del monte Sillano anche CAI 641, indicazioni
assenti) – Sella Lama di Mezzo q.1724 (Quota da mappa IGM, in loco quotata 1700 m. Il crinale
termina arrivando alla sella boscosa con cartelli e incrocio: a destra dopo
pochi metri si divide nei sentieri CAI 641 e CAI 639, scendiamo a sinistra e
subito c’è il bivio con cartelli, evitiamo di andare dritto sul CAI 639 per i passi
Comunella e Pradarena, scendiamo a destra sul CAI 637 per il rifugio Rio Re) – Bivio q.1562 (Biforcazione e
cartelli: a destra il sentiero sale come CAI 641/A per Tarlanda e Ligonchio,
stiamo in discesa sul CAI 637- CAI 641/A per il rifugio Rio Re) – Bivio
q.1525 (Cartelli: dritto è sentiero CAI 641/A in falsopiano per il passo
della Comunella, teniamo il CAI 637 che curva a gomito a destra) – Fosso q.1370 (Affluente del Rio Re) – Fosso Rio Re q.1370 (Un
ponticello attraversa il corso d’acqua e ci innestiamo sulla larga mulattiera
CAI 637 Variante anche CAI 637/A, la teniamo a destra in discesa e siamo in
breve al rifugio) – Rifugio Rio Re q.1345 (Dietro
l’edificio sale il sentiero CAI 639/B, noi ora cominciamo a percorrere la pista
forestale d’accesso al rifugio) – Bivio
q.1328 (Abbiamo appena lasciato il rifugio, alla destra della forestale notiamo uno sbarramento del Rio Re e un
sentierino con bolli rossi che ignoriamo ma probabilmente taglia un
tornante) – Bivio q.1296 (Sulla seconda curva a U della
forestale c’è un largo sentiero non segnato che probabilmente risale al rifugio) – Bivio q.1201 (Quota da mappa IGM.
A destra a ritroso c’è un largo sentiero abbandonato che avevamo già avuto modo
di notare poco sotto di noi, manteniamo la
pista) - Bivio q.1125 (A destra scende una
mulattiera con recinzione di metallo che è “sentiero dei Pastori”, indicazioni
assenti, teniamoci sulla pista) – Bivio q.1126 (Innesto sul CAI 609,
manteniamo la forestale che curva a U a sinistra, poco sopra di noi potessiamo
notare dei tralicci dell’Enel e una piazzola per pic-nic, a destra scende il
sentiero per la strada SP.18) – Torrente Rossendola q.1102 (Incrocio:
ignoriamo la larga mulattiera che sale a sinistra e teniamo la pista che guada
il torrente e risale dalla parte opposta, poi pochi metri prima di innestarci
sulla strada asfaltata SP.18, saliamo a sinistra
tenendo il CAI 609 per sentiero nel bosco) – SP.18
q.1140 (Il ripido sentierino termina uscendo dal bosco presso un complesso
residenziale, lo costeggiamo a sinistra camminando sulla via Campo Marconi che
risalendo ci fa raggiungere la strada provinciale, andiamo a sinistra e siamo
all’auto) – Ospitaletto q.1150
NOTE:
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LUNGHEZZA: 17,5 km
DIFFICOLTA: E
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DISLIVELLO TOTALE: 1250 m
QUOTA MASSIMA: M. Sillano q.1874
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Sentieri
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- Alcune
incertezze subentrano nelle varie cartografie per capire dove è situato
esattamente il Colle Brancia: la mappa IGM lo quota a 1668 metri all’estremo
nord del crinale Cavalbianco-Colle Brancia in prossimità della macchia
boschiva, questo punto risulta abbastanza anonimo. Un cartello in loco
avvalla la mappa CTR Emilia Romagna che quota l’evidente promontorio a 1763,6
m più a sud (promontorio quotato 1761 da IGM), tengo in considerazione questa
ipotesi che sembra più logica.
- La
salita al Colle Brancia da quando lasciamo il CAI 643, viene fatta per
traccia non segnata o indicata.
- La
salita/discesa al monte Asinara viene fatta per traccia non segnata o a vista
su ampio pendio.
- La
salita alla Cima q.1815, la facciamo lasciando la sterrata CAI 00 e risalendo
faticosamente ma senza problemi il ripido e verde pendio a vista e senza
percorso obbligato.
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Rifugi-Bivacchi
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Albergo/ristorante Carpe Diem sul passo Pradarena
-
Rifugio Rio Re: servizio di ristoro c pernottamento con circa 20 posti letto,
aperto nel periodo estivo e dietro prenotazione nel periodo autunno/invernale-
http://www.rifugioriore.it
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Fonti
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- Fonti sul CAI 643 precedono l’arrivo
all’albergo Carpe Diem sul passo Pradarena.
- Fonte al rifugio Rio Re
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore):
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Ospitaletto
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0,00
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Traliccio
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2,54
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Bivio q.1172
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0,03
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Monte Asinara
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3,05
|
Bivio q.1258
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0,12
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Passo della Comunella
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3,17
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Fosso q.1304
|
0,18
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Deviazione q.1694
|
3,31
|
Fosso q.1357
|
0,25
|
Cima q.1815
|
3,48
|
Pianella
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0,27
|
Sella q.1763
|
3,55
|
Bivio q.1369
|
0,35
|
Monte Sillano
|
4,10
|
Bivio q.1406
|
0,42
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Sella Lama di Mezzo
|
4,33
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La Buca
|
0,54
|
Bivio q.1562
|
4,50
|
Fosso del Martinicco
|
1,10
|
Bivio q.1525
|
4,57
|
Deviazione q.1640
|
1,20
|
Fosso q.1370
|
5,13
|
Bivio q.1655
|
1,24
|
Fosso Rio Re
|
5,14
|
Sella q.1670
|
1,26
|
Rifugio Rio Re
|
5,17
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Crinale q.1668
|
1,35
|
Bivio q.1328
|
5,20
|
Colle Brancia
|
1,40
|
Bivio q.1296
|
5,23
|
Cima q.1808
|
1,52
|
Bivio q.1201
|
5,34
|
Cima q.1828
|
2,00
|
Bivio q.1125
|
5,45
|
Monte
Cavalbianco
|
2,05
|
Bivio q.1126
|
5,51
|
Bivio q.1606
|
2,32
|
Torrente Rossendola
|
6,01
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Passo di Pradarena
|
2,40
|
SP.18 q.1140
|
6,08
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Sterrata q.1616
|
2,47
|
Ospitaletto
|
6,10
|
Deviazione q.1630
|
2,50
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La Buca q.1482 (Località La Buca quotata
1482 da IGM. Termina la pista forestale e c’è il bivio di sentieri con
cartelli: a destra c’è il CAI 645, teniamo il CAI 643 a sinistra su
mulattiera che entra nel bosco)
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Deviazione q.1694 (Risalendo nell’ampio
crinale, ci appare evidente il doppio tornante della sterrata CAI 00 in
lontananza alla nostra sinistra. A nostro piacere la possiamo percorrere
fedelmente oppure risalire il sentierino che taglia la doppia curva che è la
nostra opzione, quindi tornati sulla sterrata ora procederebbe per la prima
volta a mezzacosta, in questo punto la lasciamo immediatamente per risalire a
vista, senza traccia o indicazioni il faticoso e ripido pendio)
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