DATA: 18 agosto 2019
PARTENZA: Da Fiera di Primiero (cittadina ai piedi
delle dolomiti delle Pale San Martino, Trentino Alto Adige) iniziamo a
percorrere la SS.347 per il passo Cereda, dopo 3,3 km lasciamo la statale e
prendiamo la strada a sinistra per la Val Canali, poi passati altri 2,1 km alla
biforcazione della stessa stiamo a destra continuando nella vallata giungendo
all’albergo-ristorante Cant del Gal, quindi teniamo la stradina a destra che
termina nell’area parcheggio sottostante la malga Canali
(8 km da Fiera di Primiero).
Stralcio
della mappa interattiva Kompass dal sito https://www.kompass.de/wanderkarte/
ITINERARIO: Parcheggio malga Canali q.1302 (Al termine della stradina asfaltata tralasciamo di
proseguire la turistica pista forestale CAI 711/CAI
707 per il rifugio Treviso e risaliamo lo stradello
a sinistra in salita d’accesso alla malga) – Malga
Canali q.1306 (Passiamo tra gli edifici della malga e scendiamo
a sinistra per intraprendere il
tratturo che attraversa la prateria con direzione sud/ovest) – Incrocio
q.1284 (Terminato il tratturo ci innestiamo in una sterrata, a sinistra scende
alla stradina asfaltata Cant del Gal/malga Canali,
dritto conduce alle malghe di Pra d’Ostio, teniamo
il sentiero parallelo e poco sotto quest’ultima, indicazioni CAI) – Baite q.1286 (Percorsa la sterrata o il
sentiero poco sotto arriviamo alle due baite situate tra Pra d’Ostio e i Prati
Canali, a sinistra una sterrata scende all’albergo/ristorante Cant del Gal, noi
saliamo dritto a destra passando accanto alla baita
superiore, quella più ristrutturata delle due, per intraprendere la mulattiera
CAI senza numerazione) – Baite q.1330 (Baite di Pra d’Ostio
situate nella radura alla nostra destra) – Pra
d’Ostio q.1332 (Bivio e cartelli: a sinistra il sentiero scende a Cant del
Gal, continuiamo dritto sul sentiero CAI senza
numerazione) – Malga
Pradidali q.1428 (Ruderi, scendiamo poco sotto dove c’è la sterrata
d’accesso e il ponte di legno sul torrente che attraversiamo, dalla parte
opposta tralasciamo subito la sterrata che scende e
andiamo dritto per sentierino CAI senza numerazione in
falsopiano) – Sterrata q.1421 (Il sentierino in
falsopiano s’innesta nella sterrata, la teniamo dritto a destra uscendo in
breve dal bosco nella Val Pradidali) – Val Pradidali q.1417 (Incrocio:
tralasciamo di continuare sulla sterrata che conduce al casotto/teleferica di servizio
al rifugio Pradidali, dalla nostra sinistra proviene il sentiero CAI 709 e lo
teniamo risalendo a destra la Val Pradidali inoltrandoci nell’anfiteatro
dolomitico) – Pedemonte
q.1640 (Bivio e cartelli: a sinistra scende il CAI 719
per la località Piereni, continuiamo sul CAI 709 che sale a ripide serpentine
la testata della vallata verso il rifugio Pradidali, incontriamo alcuni tratti
attrezzati utili come corrimano) – Sentiero Riccardo Simon q.1966
(Cartelli e bivio: lasciamo il CAI 709 che continua per il rifugio Pradidali,
andiamo a destra iniziando di fatto il sentiero Riccardo Simon che s’inoltra in
un angusto e ripido canalone di sfasciumi) – Forcella
q.2134 (L’ascesa del ripido e buio canalone detritico termina uscendo in
una verde forcella, ora si procede a sinistra su sentierino a mezzacosta in
leggera discesa, direzione est) – Colata
detritica q.2085 (Alcuni grossi macigni sotto di noi ci consentono di
attraversare e procedere sul sentierino a mezzacosta nel verde pendio) – Colata detritica q.2058
(2° colata detritica) – Colata detritica q.2045 (3° colata
detritica) – Canalone
q.2087 (Attraversata la 3° colata detritica il sentierino guadagna quota
raggiungendo un canalone di sfasciumi, lo risaliamo
facendo attenzione perché è molto franoso, cercando di individuare dopo
circa dieci minuti sul bordo destro i cavi d’acciaio) – Forcella
q.2286 (Nella parte finale del canalone i cavi ci aiutano a risalire un
costone verticale su roccia buona che delimitano l’uscita dallo stesso, quindi
le attrezzature terminano presso una stretta forcellina, l’esile cengia alla
nostra sinistra costeggia il contrafforte roccioso e sale immediatamente nel
verde pianoro sommitale che ci appare all’improvviso) – Forcella Sedole q.2300 (Cartelli nel
pianoro erboso sotto il versante meridionale del Sasso delle Lede, ora
scendiamo il verde valloncello delle Sedole con rocce affioranti su buona
traccia segnata bianco/rosso, direzione ovest-nord/ovest)
–
Canale delle Lede q.2015 (Perso
quota, il Vallon delle Sedole s’inoltra nell’ampio Vallon
delle Lede dove attraversiamo un canale detritico e
risaliamo dalla parte opposta) – Vallon
delle Lede q.2018 (Risaliti dal canalino detritico precedente in breve
ci innestiamo sul CAI 711, a sinistra risale al bivacco Minazio e al passo
delle Lede, lo teniamo a destra in discesa, cartelli) – Vallon delle Lede q.1610 (Cartelli
all’interno del bosco: a sinistra inizia il CAI 711/A per il rifugio Treviso,
stiamo in discesa sul CAI 711 verso il Pian delle Lede che in breve attraversa
una piccola forra con cavo corrimano) – Pian delle Lede q.1393
(Al termine della discesa nel bosco ci innestiamo sulla larga pista forestale,
la teniamo a destra) – Bivio q.1366 (A
sinistra c’è un ponticello di legno e il sentiero CAI per il rifugio Treviso e
Campigol d’Oltro, stiamo sulla pista) – Bivio q.1331 (A destra
poco sopra la pista forestale inizia un sentierino che conduce direttamente alla
malga Canali che ignoriamo) – Bivio q.1322 (Alla
nostra sinistra c’è un largo sentiero che s’inoltra verso il letto detritico del torrente Canali, stiamo sulla pista forestale) – Parcheggio malga Canali q.1302.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 12 km
DIFFICOLTA: EEA
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DISLIVELLO TOTALE: 1170 m
QUOTA MASSIMA: Forc. Sedole q.2300
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Sentieri
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- Sentiero
Riccardo Simon: raccorda la Val Pradidali alla Forcella Sedole, è attrezzato
in maniera discontinua con cavo e staffe di metallo. Prestare attenzione alla
ripidissima risalita del buio e angusto canalone che intraprendiamo dal CAI
709, è molto franoso e comporta qualche passaggio di 1°, nel complesso
itinerario solitario e non banale anche se di difficoltà contenute.
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Rifugi-Bivacchi
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-
Assenti
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Fonti
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- Fonte alla malga Canali.
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
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Parcheggio
malga Canali
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0,00
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Malga Canali
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0,02
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Incrocio q.1284
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0,09
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Baite q.1286
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0,13
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Baite q.1330
|
0,18
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Pra d’Ostio
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0,19
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Malga Pradidali
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0,38
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Sterrata q.1421
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0,45
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Val Pradidali q.1417
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0,47
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Pedemonte q.1640
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1,22
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Sentiero Riccardo Simon
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2,05
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Forcella q.2134
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2,46
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1°
Colata detritica
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2,53
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2°
Colata detritica
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3,05
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3°
Colata detritica
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3,09
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Canalone
q.2087
|
3,18
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Forcella
q.2286
|
4,00
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Forcella
Sedole
|
4,06
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Canale
delle Lede
|
4,42
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Vallon
delle Lede q.2018
|
4,48
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Vallon
delle Lede q.1610
|
5,34
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Pian
delle Lede
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5,57
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Bivio
q.1366
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/
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Bivio
q.1331
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/
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Bivio
q.1322
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/
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Parcheggio
malga Canali
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6,10
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Baite q.1286 (Percorsa la sterrata o il
sentiero poco sotto arriviamo alle due baite situate tra Pra d’Ostio e i
Prati Canali, a sinistra una sterrata scende all’albergo/ristorante Cant del
Gal, noi saliamo dritto a destra passando accanto alla baita superiore,
quella più ristrutturata delle due, per intraprendere la mulattiera CAI senza
numerazione)
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Sterrata q.1421 (Il sentierino in
falsopiano s’innesta nella sterrata, la teniamo dritto a destra uscendo in
breve dal bosco nella Val Pradidali)
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Alla nostra
destra mentre scendiamo il valloncello delle Sedole si può notare la cima
quotata 2140 metri dalle mappe
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