Itinerario che ha come meta la
salita di alcuni promontori nel parco delle Foreste Casentinesi (Emilia
Romagna), tra cui i monti della Voltura e Tabor. Sicuramente pochissime
persone li conosceranno, anche quando li raggiungeremo potremmo identificare le
boscose cime solo grazie al GPS, allora perchè fare questa gita? Si percorrono
tracce e fuori sentiero, l'ambiente è selvaggio e solitario, lo devono
affrontare solo escursionisti esperti, conoscitori del posto abituati all'arte
di "arrangiarsi", solo così potremmo apprezzare l'escursione.
DATA: 12 giugno 2020
PARTENZA: Da
Forlì prendiamo la SS.67 per il passo del Muraglione arrivando al paese di
Bocconi (37 km da Forlì), di fronte la trattoria “La Beccona” scendiamo con la
stradina “Via Chiusure” fino all’ampio parcheggio sottostante.
Per la carta
escursionistica scala 1:25000 Foglio 21-Alpe di San Benedetto, si ringrazia
Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/
via Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)
info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646
ITINERARIO: Bocconi q.385 (Ignoriamo appena sopra il parcheggio la carrozzabile che
inizia a destra e scende al fiume Montone che sarà il nostro ritorno,
oltrepassiamo il parcheggio trovando subito la mulattiera con cartelli CAI che cala verso il ponte della Brusia) – Ponte della Brusia q.366 (Antico ponte
di sasso a schiena d’asino sul fiume Montone, lo attraversiamo e c’è il bivio
con cartelli: a sinistra c’è il CAI 423 per La Bastia che passa accanto
l’edificio dell’ex mulino, andiamo dritto in salita con la mulattiera CAI 421/CAI
427 che entra nel bosco) – Raggio
q.395 (Vecchio complesso ristrutturato, oltrepassiamo l’edificio alla sua
destra e ci innestiamo subito nella carrozzabile cementata che teniamo a
sinistra in salita, siamo sul CAI 421)
– Deviazione q.440 (Al
termine della salita lasciamo il CAI 421 che sale a destra su sentiero, ci manteniamo nella carrozzabile che ora procede in piano
su fondo terroso) – Medagliorsi
q.454 (Possiamo solo intravedere il rudere della casa situato alcuni metri
sotto la nostra carrozzabile) – Bivio q.446 (Biforcazione
senza indicazioni: manteniamo la carrozzabile che comincia a perdere quota,
dritto a destra inizia un largo sentiero abbandonato) – Fosso
Pratofora q.440 (Arrivati sul punto basso la carrozzabile compie una
curva a U e risale a sinistra, noi andiamo dritto inoltrandoci subito nel bosco
dove c’è il fosso d’acqua, lo guadiamo e dalla parte opposta c’è l’evidente
sentierino che risale con direzione sud/est parallelo al corso d’acqua) – Bivio
q.475 (Compaiono dei bolli rossi. Lasciamo il sentierino che procede
parallelo al fosso Pratofora sotto di noi, prendiamo il sentierino a sinistra a
ritroso che temporaneamente ci fa cambiare direzione, in breve tempo
raggiungiamo il crinalino boscoso che d’ora in avanti cammineremo in costante
ascesa con direzione sud) – Capanno q.740 (Fatiscente capanno utile
solo come riparo temporaneo, lasciandocelo alla nostra sinistra continuiamo a
salire virando a sud/est) – Monte Farfareta q.816 (Promontorio
boscoso e completamente anonimo, individuiamo la sua posizione solo grazie al
GPS) –
Monte Fumarolo q.1024 (Al
culmine della salita siamo presso l’anonimo monte Fumarolo, ora la traccia
diventa incerta ma sempre evidenziata dai vecchi bolli rossi e perde quota
virando a sinistra, sud/est) – Forestale q.997 (Uscendo dal bosco ci
innestiamo sulla larga pista forestale CAI 401, la teniamo a destra) – Bivacco
q.968 (Piccolo casotto in muratura sempre aperto, lasciamo la forestale
perché il CAI 401 gli risale di fianco per sentierino panoramico) – Bivio q.1020 (Il crinale
marnoso/arenaceo è finito e c’è il bivio con cartelli: a destra inizia il CAI 421
che riporta a Bocconi, manteniamo il CAI 401)
– Bivio q.1026 (Cartelli: a sinistra scende il CAI 319 che
riporta alla forestale, manteniamo il CAI 401 che ora entra nel bosco) – Monte Mandria q.1042
(Il sentiero CAI 401 bypassa la cima transitando nel suo versante nord/ovest) – Bivio q.1018 (Cartelli: il CAI 401
curva a sinistra per monte Gemelli, prendiamo il CAI 417 a destra per San
Benedetto in Alpe) – Deviazione
q.1017 (Attenzione che percorsi pochi metri dal bivio precedente dobbiamo
lasciare il sentiero CAI 417 che comincia a scendere alla casa di Pian delle
Tavole, andiamo dritto sul crinalino infrascato mantenendoci
sul punto più alto, direzione nord/ovest, in seguito
c’è qualche sporadico bollo rosso) – Cima
q.1045 (Promontorio anonimo quotato 1045 da IGM) – Bivio
q.1000 (Presso una recinzione, da sinistra a ritroso proviene un sentierino
che ora prendiamo a destra mantenendo la direzione nord/ovest poco sotto il
filo del crinale infrascato) – Monte
della Voltura q.1026 (Promontorio anonimo e boscoso, ci arriviamo
lasciando temporaneamente la buona traccia e
risalendo a destra il pendio un po’ infrascato. Ritorniamo sui nostri passi
riprendendo la buona traccia che poco sotto continua con direzione ovest, segni
assenti) – Monte Tabor q.975
(Quando la buona traccia si esaurisce manteniamoci sul punto più alto arrivando
in breve sul monte Tabor ricoperto da un bosco con alberi d’alto fusto. Il
crinale ora è ampio e pianeggiante seppur privo di panorama, manteniamo la direzione
per breve perché l’andamento naturale del crinale ci fa virare scendendo a
destra, nord/ovest) – Quota q.907 (Il crinale scendendo con
direzione nord/ovest ci fa incontrare una fittissima macchia di sottili
arbusti, dopo la perplessità iniziale notiamo che si possono attraversare senza
grossi problemi anche se l’orientamento è nullo. Superato questo ostacolo il
crinale boscoso riprende nella sua normalità fino al punto quotato 907 da IGM
dove notiamo a destra una buona traccia che scende, in breve quando si
esaurisce procediamo con direzione nord/est prevalentemente a vista e in
discesa nel bosco) – Sentiero q.780
(Mantenendo la direzione nord/est e ovunque siamo scesi, ci innestiamo
d’obbligo sulla ex mulattiera ormai ridotta
a sentiero che collegava Ca’ Vannello a Valmoretta,
andiamo a destra, segni assenti) – Fosso
di Valmoretta q.758 (Il buon sentiero si è ridotto a traccia ricoperta
dall’erba alta, guadiamo il fosso generalmente con poca acqua) – Valmoretta q.763 (Ruderi di due case.
Aggiriamo a destra il secondo rudere ancora in buono stato e in posizione
panoramica, continuiamo su sentiero pianeggiante con direzione nord, attenzione
che dopo pochi minuti il buon sentiero termina, mentre dobbiamo risalire dritto
a destra inizialmente su marcata traccia che si va ad allargare a mulattiera
con sporadici bolli rossi) – Crinale q.805 (Arriviamo sull’ampio
crinale nord occidentale del monte della Voltura che in questo punto è poco
evidente, a destra risale verso i punti quotati 829 m e 819 m da IGM nella rada
boscaglia, manteniamo il nostro sentiero a mezzacosta che curva a gomito a
destra perdendo quota nel bosco, direzione est- nord/est) – Bivio
q.754 (Il sentiero più evidente e contrassegnato con bolli rossi curva a U
a sinistra scendendo, andiamo dritto verso la casa di Valmora per sentierino
pianeggiante infrascato) – Ca’
Valmora q.741 (Con molta fatica cerchiamo di raggiungere il rudere ma ci fermiamo
circa 20 metri prima, i rovi sono impenetrabili e l’edificio si scorge appena) – Bivio q.754 (Riprendiamo il buon
sentiero con bolli rossi tenendolo a destra in discesa) – Bivio
q.732 (Siamo scesi da pochi minuti dal bivio precedente, attenzione a non
intraprendere la buona traccia pianeggiante a destra che esce nella radura, il
nostro sentiero con bolli rossi continua a sinistra in discesa nel bosco) – CAI
427 q.479 (Innesto sul sentiero CAI 427, lo prendiamo a destra) – Rifugio Prato Bovi q.462 (Dall’edificio
percorriamo la carrozzabile d’accesso in discesa, dopo pochi metri sul suo
tornante la lasciamo, il CAI 427 continua dritto per sentierino) – Pradigore q.456 (Il sentiero CAI 427 passa
tra i due grandi ruderi nel bosco) – Ca’ Rio Caprile q.440 (Attraversato un
piccolo fosso d’acqua il CAI 427 risale, poco sotto tra gli alberi possiamo
scorgere il rudere della grande casa che raggiungiamo a vista, poi riprendiamo
a camminare sul CAI 427) – Rovidera q.468 (Rudere appena sotto il
CAI 427) – Punto panoramico q.525
(Al culmine della ripida salita, sulla sinistra a pochi metri c’è il belvedere
delimitato da una staccionata, il CAI 427 ora inizia a scendere) – Fosso dell’Inferno q.415 (Fosso
d’acqua) – Casa Tre Sassi q.418 (Rudere di una
grande casa) – Ca’
Mandria q.395 (Vecchia casa ristrutturata, ora si procede su
carrozzabile) – Bivio q.388 (Appena lasciata Ca’
Mandria c’è il bivio della carrozzabile, lasciamo
il CAI 427 che la tiene dritto in piano verso Ca’ Raggio, andiamo a sinistra in
discesa, indicazioni assenti) – Ponte q.358 (Ponte in cemento sul fiume
Montone, la carrozzabile risale dalla parte opposta) – Bocconi q.385.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 16,6 km
DIFFICOLTA: EE
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DISLIVELLO TOTALE: 1140 m
QUOTA MASSIMA: Cima q.1045
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Sentieri |
- Itinerario per escursionisti esperti e conoscitori del posto,
ripercorre antichi sentieri e tratti fuori sentiero, è richiesta disinvoltura
e capacità di orientamento, obbligatorio bussola/altimetro, consigliato il
GPS.
-
Vecchi bolli rossi sul vecchio sentierino che dal fosso di Pratofora risale e
percorre il crinale dei monti Farfareta/Fumarolo, seppur numerosi a volte
sono poco evidenti perché posizionati per essere visibili in discesa.
- I
monti Voltura, Tabor, Farfareta e Fumarolo, sono promontori anonimi e
selvaggi, li identifichiamo grazie al GPS. La discesa dal monte Tabor fino
innestarci sull’antico sentiero Cà Vannello/Valmoretta è completamente fuori
sentiero nel fitto bosco.
- Allo
stato attuale (2020), il sentiero in prossimità del fosso di Valmoretta è
infrascato dall’erba alta
-
Vecchi bolli rossi dalla casa di Valmoretta fino l’innesto sul CAI 427
-
Impossibile avvicinarsi al rudere di Cà Valmora, è completamente sommerso dai
rovi e solo con fatica riusciamo a individuarlo a circa 20 metri di distanza
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Rifugi-Bivacchi |
Capanno q.740: sul crinalino che sale al monte
Farfareta, in pessime condizioni è utile solo come riparo temporaneo
Bivacco q.968: minuscolo casotto in muratura situato
sulla forestale CAI 401, è sempre aperto e offre riparo temporaneo solo a
poche persone, no pernotto.
Rifugio Prato Bovi: Si tratta della vecchia casa quotata
462 m da IGM ora completamente recuperata e adibita a rifugio di proprietà
privata, è situata sul sentiero del CAI 427 tra le località di Bocconi e San
Benedetto in Alpe lungo il fiume Montone. Offre pernottamento, pranzo,
merenda e cena, possibilità di montare la propria tenda nell’area adiacente
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Fonti |
- Assenti
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore):
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Bocconi
|
0,00
|
Quota q.907
|
3,10
|
Ponte della Brusia
|
0,03
|
Sentiero q.780
|
3,22
|
Raggio
|
0,08
|
Fosso di Valmoretta
|
3,26
|
Deviazione q.440
|
0,14
|
Valmoretta
|
3,29
|
Medagliorsi
|
/
|
Crinale q.805
|
3,40
|
Bivio q.446
|
0,22
|
Bivio q.754
|
3,48
|
Fosso Pratofora
|
0,25
|
Ca’ Valmora
|
3,50
|
Bivio q.475
|
0,30
|
Bivio q.754
|
3,52
|
Capanno q.740
|
1,00
|
Bivio q.732
|
3,55
|
Monte Farfareta
|
1,10
|
CAI 427 q.479
|
4,28
|
Monte Fumarolo
|
1,36
|
Rifugio Prato Bovi
|
4,32
|
Forestale q.997
|
1,41
|
Pradigore
|
4,46
|
Bivacco
|
1,40
|
Ca’ Rio Caprile
|
5,00
|
Bivio q.1020
|
2,06
|
Rovidera
|
5,10
|
Bivio q.1026
|
/
|
Punto panoramico
|
5,22
|
Monte Mandria
|
/
|
Fosso dell’Inferno
|
5,32
|
Bivio q.1018
|
2,18
|
Casa Tre Sassi
|
5,35
|
Deviazione q.1017
|
2,19
|
Ca’ Mandria
|
6,04
|
Cima q.1045
|
2,28
|
Bivio q.388
|
6,06
|
Bivio q.1000
|
2,35
|
Ponte q.358
|
6,11
|
Monte della Voltura
|
2,41
|
Bocconi
|
6,16
|
Monte Tabor
|
2,53
|
|
|
|
|
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|
|
|
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