lunedì 14 settembre 2020

Monti della Voltura e Tabor (EE)

Itinerario che ha come meta la salita di alcuni promontori nel parco delle Foreste Casentinesi (Emilia Romagna), tra cui i monti della Voltura e Tabor. Sicuramente pochissime persone li conosceranno, anche quando li raggiungeremo potremmo identificare le boscose cime solo grazie al GPS, allora perchè fare questa gita? Si percorrono tracce e fuori sentiero, l'ambiente è selvaggio e solitario, lo devono affrontare solo escursionisti esperti, conoscitori del posto abituati all'arte di "arrangiarsi", solo così potremmo apprezzare l'escursione.

DATA: 12 giugno 2020

PARTENZA: Da Forlì prendiamo la SS.67 per il passo del Muraglione arrivando al paese di Bocconi (37 km da Forlì), di fronte la trattoria “La Beccona” scendiamo con la stradina “Via Chiusure” fino all’ampio parcheggio sottostante.






Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 21-Alpe di San Benedetto, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  via Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646


ITINERARIO: Bocconi q.385 (Ignoriamo appena sopra il parcheggio la carrozzabile che inizia a destra e scende al fiume Montone che sarà il nostro ritorno, oltrepassiamo il parcheggio trovando subito la mulattiera con cartelli CAI che cala verso il ponte della Brusia)      Ponte della Brusia q.366 (Antico ponte di sasso a schiena d’asino sul fiume Montone, lo attraversiamo e c’è il bivio con cartelli: a sinistra c’è il CAI 423 per La Bastia che passa accanto l’edificio dell’ex mulino, andiamo dritto in salita con la mulattiera CAI 421/CAI 427 che entra nel bosco)     Raggio q.395 (Vecchio complesso ristrutturato, oltrepassiamo l’edificio alla sua destra e ci innestiamo subito nella carrozzabile cementata che teniamo a sinistra in salita, siamo sul CAI 421)      Deviazione q.440 (Al termine della salita lasciamo il CAI 421 che sale a destra su sentiero, ci manteniamo nella carrozzabile che ora procede in piano su fondo terroso)      Medagliorsi q.454 (Possiamo solo intravedere il rudere della casa situato alcuni metri sotto la nostra carrozzabile)   –   Bivio q.446 (Biforcazione senza indicazioni: manteniamo la carrozzabile che comincia a perdere quota, dritto a destra inizia un largo sentiero abbandonato)      Fosso Pratofora q.440 (Arrivati sul punto basso la carrozzabile compie una curva a U e risale a sinistra, noi andiamo dritto inoltrandoci subito nel bosco dove c’è il fosso d’acqua, lo guadiamo e dalla parte opposta c’è l’evidente sentierino che risale con direzione sud/est parallelo al corso d’acqua)      Bivio q.475 (Compaiono dei bolli rossi. Lasciamo il sentierino che procede parallelo al fosso Pratofora sotto di noi, prendiamo il sentierino a sinistra a ritroso che temporaneamente ci fa cambiare direzione, in breve tempo raggiungiamo il crinalino boscoso che d’ora in avanti cammineremo in costante ascesa con direzione sud)      Capanno q.740 (Fatiscente capanno utile solo come riparo temporaneo, lasciandocelo alla nostra sinistra continuiamo a salire virando a sud/est)      Monte Farfareta q.816 (Promontorio boscoso e completamente anonimo, individuiamo la sua posizione solo grazie al GPS)      Monte Fumarolo q.1024 (Al culmine della salita siamo presso l’anonimo monte Fumarolo, ora la traccia diventa incerta ma sempre evidenziata dai vecchi bolli rossi e perde quota virando a sinistra, sud/est)     Forestale q.997 (Uscendo dal bosco ci innestiamo sulla larga pista forestale CAI 401, la teniamo a destra)     Bivacco q.968 (Piccolo casotto in muratura sempre aperto, lasciamo la forestale perché il CAI 401 gli risale di fianco per sentierino panoramico)      Bivio q.1020 (Il crinale marnoso/arenaceo è finito e c’è il bivio con cartelli: a destra inizia il CAI 421 che riporta a Bocconi, manteniamo il CAI 401)   Bivio q.1026 (Cartelli: a sinistra scende il CAI 319 che riporta alla forestale, manteniamo il CAI 401 che ora entra nel bosco)  –   Monte Mandria q.1042 (Il sentiero CAI 401 bypassa la cima transitando nel suo versante nord/ovest)       Bivio q.1018 (Cartelli: il CAI 401 curva a sinistra per monte Gemelli, prendiamo il CAI 417 a destra per San Benedetto in Alpe)      Deviazione q.1017 (Attenzione che percorsi pochi metri dal bivio precedente dobbiamo lasciare il sentiero CAI 417 che comincia a scendere alla casa di Pian delle Tavole, andiamo dritto sul crinalino infrascato mantenendoci sul punto più alto, direzione nord/ovest, in seguito c’è qualche sporadico bollo rosso)     Cima q.1045 (Promontorio anonimo quotato 1045 da IGM)      Bivio q.1000 (Presso una recinzione, da sinistra a ritroso proviene un sentierino che ora prendiamo a destra mantenendo la direzione nord/ovest poco sotto il filo del crinale infrascato)      Monte della Voltura q.1026 (Promontorio anonimo e boscoso, ci arriviamo lasciando temporaneamente la buona traccia e risalendo a destra il pendio un po’ infrascato. Ritorniamo sui nostri passi riprendendo la buona traccia che poco sotto continua con direzione ovest, segni assenti)      Monte Tabor q.975 (Quando la buona traccia si esaurisce manteniamoci sul punto più alto arrivando in breve sul monte Tabor ricoperto da un bosco con alberi d’alto fusto. Il crinale ora è ampio e pianeggiante seppur privo di panorama, manteniamo la direzione per breve perché l’andamento naturale del crinale ci fa virare scendendo a destra, nord/ovest)     Quota q.907 (Il crinale scendendo con direzione nord/ovest ci fa incontrare una fittissima macchia di sottili arbusti, dopo la perplessità iniziale notiamo che si possono attraversare senza grossi problemi anche se l’orientamento è nullo. Superato questo ostacolo il crinale boscoso riprende nella sua normalità fino al punto quotato 907 da IGM dove notiamo a destra una buona traccia che scende, in breve quando si esaurisce procediamo con direzione nord/est prevalentemente a vista e in discesa nel bosco)  –   Sentiero q.780 (Mantenendo la direzione nord/est e ovunque siamo scesi, ci innestiamo d’obbligo sulla ex mulattiera ormai ridotta a sentiero che collegava Ca’ Vannello a Valmoretta, andiamo a destra, segni assenti)      Fosso di Valmoretta q.758 (Il buon sentiero si è ridotto a traccia ricoperta dall’erba alta, guadiamo il fosso generalmente con poca acqua)      Valmoretta q.763 (Ruderi di due case. Aggiriamo a destra il secondo rudere ancora in buono stato e in posizione panoramica, continuiamo su sentiero pianeggiante con direzione nord, attenzione che dopo pochi minuti il buon sentiero termina, mentre dobbiamo risalire dritto a destra inizialmente su marcata traccia che si va ad allargare a mulattiera con sporadici bolli rossi)     Crinale q.805 (Arriviamo sull’ampio crinale nord occidentale del monte della Voltura che in questo punto è poco evidente, a destra risale verso i punti quotati 829 m e 819 m da IGM nella rada boscaglia, manteniamo il nostro sentiero a mezzacosta che curva a gomito a destra perdendo quota nel bosco, direzione est- nord/est)     Bivio q.754 (Il sentiero più evidente e contrassegnato con bolli rossi curva a U a sinistra scendendo, andiamo dritto verso la casa di Valmora per sentierino pianeggiante infrascato)       Ca’ Valmora q.741 (Con molta fatica cerchiamo di raggiungere il rudere ma ci fermiamo circa 20 metri prima, i rovi sono impenetrabili e l’edificio si scorge appena)     Bivio q.754 (Riprendiamo il buon sentiero con bolli rossi tenendolo a destra in discesa)     Bivio q.732 (Siamo scesi da pochi minuti dal bivio precedente, attenzione a non intraprendere la buona traccia pianeggiante a destra che esce nella radura, il nostro sentiero con bolli rossi continua a sinistra in discesa nel bosco)   CAI 427 q.479 (Innesto sul sentiero CAI 427, lo prendiamo a destra)     Rifugio Prato Bovi q.462 (Dall’edificio percorriamo la carrozzabile d’accesso in discesa, dopo pochi metri sul suo tornante la lasciamo, il CAI 427 continua dritto per sentierino)      Pradigore q.456 (Il sentiero CAI 427 passa tra i due grandi ruderi nel bosco)     Ca’ Rio Caprile q.440 (Attraversato un piccolo fosso d’acqua il CAI 427 risale, poco sotto tra gli alberi possiamo scorgere il rudere della grande casa che raggiungiamo a vista, poi riprendiamo a camminare sul CAI 427)     Rovidera q.468 (Rudere appena sotto il CAI 427)  –   Punto panoramico q.525 (Al culmine della ripida salita, sulla sinistra a pochi metri c’è il belvedere delimitato da una staccionata, il CAI 427 ora inizia a scendere)     Fosso dell’Inferno q.415 (Fosso d’acqua)     Casa Tre Sassi q.418 (Rudere di una grande casa)   –   Ca’ Mandria q.395 (Vecchia casa ristrutturata, ora si procede su carrozzabile)     Bivio q.388 (Appena lasciata Ca’ Mandria c’è il bivio della carrozzabile, lasciamo il CAI 427 che la tiene dritto in piano verso Ca’ Raggio, andiamo a sinistra in discesa, indicazioni assenti)      Ponte q.358 (Ponte in cemento sul fiume Montone, la carrozzabile risale dalla parte opposta)      Bocconi q.385.



NOTE:
LUNGHEZZA: 16,6 km
DIFFICOLTA: EE
DISLIVELLO TOTALE: 1140 m
QUOTA MASSIMA: Cima q.1045










Sentieri



- Itinerario per escursionisti esperti e conoscitori del posto, ripercorre antichi sentieri e tratti fuori sentiero, è richiesta disinvoltura e capacità di orientamento, obbligatorio bussola/altimetro, consigliato il GPS.

- Vecchi bolli rossi sul vecchio sentierino che dal fosso di Pratofora risale e percorre il crinale dei monti Farfareta/Fumarolo, seppur numerosi a volte sono poco evidenti perché posizionati per essere visibili in discesa.

- I monti Voltura, Tabor, Farfareta e Fumarolo, sono promontori anonimi e selvaggi, li identifichiamo grazie al GPS. La discesa dal monte Tabor fino innestarci sull’antico sentiero Cà Vannello/Valmoretta è completamente fuori sentiero nel fitto bosco.

- Allo stato attuale (2020), il sentiero in prossimità del fosso di Valmoretta è infrascato dall’erba alta

- Vecchi bolli rossi dalla casa di Valmoretta fino l’innesto sul CAI 427

- Impossibile avvicinarsi al rudere di Cà Valmora, è completamente sommerso dai rovi e solo con fatica riusciamo a individuarlo a circa 20 metri di distanza





Rifugi-Bivacchi

Capanno q.740: sul crinalino che sale al monte Farfareta, in pessime condizioni è utile solo come riparo temporaneo

Bivacco q.968: minuscolo casotto in muratura situato sulla forestale CAI 401, è sempre aperto e offre riparo temporaneo solo a poche persone, no pernotto.

Rifugio Prato Bovi: Si tratta della vecchia casa quotata 462 m da IGM ora completamente recuperata e adibita a rifugio di proprietà privata, è situata sul sentiero del CAI 427 tra le località di Bocconi e San Benedetto in Alpe lungo il fiume Montone. Offre pernottamento, pranzo, merenda e cena, possibilità di montare la propria tenda nell’area adiacente


Fonti
- Assenti



TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Bocconi
0,00
Quota q.907
3,10
Ponte della Brusia
0,03
Sentiero q.780
3,22
Raggio
0,08
Fosso di Valmoretta
3,26
Deviazione q.440
0,14
Valmoretta
3,29
Medagliorsi
/
Crinale q.805
3,40
Bivio q.446
0,22
Bivio q.754
3,48
Fosso Pratofora
0,25
Ca’ Valmora
3,50
Bivio q.475
0,30
Bivio q.754
3,52
Capanno q.740
1,00
Bivio q.732
3,55
Monte Farfareta
1,10
CAI 427 q.479
4,28
Monte Fumarolo
1,36
Rifugio Prato Bovi
4,32
Forestale q.997
1,41
Pradigore
4,46
Bivacco
1,40
Ca’ Rio Caprile
5,00
Bivio q.1020
2,06
Rovidera
5,10
Bivio q.1026
/
Punto panoramico
5,22
Monte Mandria
/
Fosso dell’Inferno
5,32
Bivio q.1018
2,18
Casa Tre Sassi
5,35
Deviazione q.1017
2,19
Ca’ Mandria
6,04
Cima q.1045
2,28
Bivio q.388
6,06
Bivio q.1000                  
2,35
Ponte q.358
6,11
Monte della Voltura
2,41
Bocconi
6,16
Monte Tabor
2,53






Bocconi q.385 (Oltrepassiamo il parcheggio trovando subito la mulattiera con cartelli CAI che cala verso il ponte della Brusia) 
Il fiume Montone dal ponte della Brusia
Ponte della Brusia
Ponte della Brusia
Raggio (Vecchio complesso ristrutturato)
Raggio (Vecchio complesso ristrutturato)

Oltrepassata la Deviazione q.440, dove lasciamo il CAI 421 che sale a destra su sentiero, ci manteniamo nella carrozzabile che ora procede in piano su fondo terroso
  Possiamo solo intravedere il rudere di Medagliorsi situato alcuni metri sotto la nostra carrozzabile 
Bivio q.446 (Biforcazione senza indicazioni: manteniamo la carrozzabile che comincia a perdere quota, dritto a destra inizia un largo sentiero abbandonato)
Fosso Pratofora q.440 (Arrivati sul punto basso la carrozzabile compie una curva a U e risale a sinistra, noi andiamo dritto …….
……inoltrandoci subito nel bosco dove c’è il fosso d’acqua, lo guadiamo e dalla parte opposta c’è l’evidente sentierino)
Il sentierino risale con direzione sud/est parallelo al corso d’acqua

Bivio q.475 (Compaiono dei bolli rossi. Lasciamo il sentierino che procede parallelo al fosso Pratofora sotto di noi, prendiamo il sentierino a sinistra a ritroso che temporaneamente ci fa cambiare direzione) 
In breve tempo raggiungiamo il crinalino boscoso che d’ora in avanti cammineremo in costante ascesa con direzione sud
Il crinalino in direzione del monte Farfareta
Capanno q.740 (Fatiscente capanno)
Monte Farfareta q.816 (Promontorio boscoso e completamente anonimo)
Sul crinalino tra il monte Farfareta e il monte Fumarolo

Sul crinalino tra il monte Farfareta e il monte Fumarolo
Cippo di sasso in prossimità del monte Fumarolo
Forestale q.997 (Uscendo dal bosco ci innestiamo sulla larga pista forestale CAI 401, la teniamo a destra)
Sulla larga pista forestale CAI 401
Bivacco q.968 (Piccolo casotto in muratura sempre aperto, lasciamo la forestale perché il CAI 401 gli risale di fianco)
Bivacco q.968 (Piccolo casotto in muratura sempre aperto)

Il crinale marnoso/arenaceo CAI 401
Il crinale marnoso/arenaceo CAI 401
Il sentiero CAI 401 bypassa la cima del monte Mandria transitando nel suo versante nord/ovest
Bivio q.1018 (Cartelli: il CAI 401 curva a sinistra per monte Gemelli, prendiamo il CAI 417 a destra per San Benedetto in Alpe) 
Deviazione q.1017 (Attenzione che percorsi pochi metri dal bivio precedente dobbiamo lasciare il sentiero CAI 417 che comincia a scendere alla casa di Pian delle Tavole, andiamo dritto sul crinalino infrascato mantenendoci sul punto più alto)

Sul crinalino infrascato verso il monte della Voltura dopo avere lasciato il CAI 417
Sul crinalino infrascato verso il monte della Voltura dopo avere lasciato il CAI 417
Sul crinalino infrascato verso il monte della Voltura dopo avere lasciato il CAI 417
In vista dell’anonimo monte della Voltura

Sul monte della Voltura, anonima vetta infrascata dal bosco
Dal monte della Voltura verso monte Tabor su traccia
Dal monte della Voltura verso monte Tabor su traccia
Dal monte della Voltura verso monte Tabor su traccia
Sul monte Tabor ricoperto da un bosco con alberi d’alto fusto
Il crinale scendendo con direzione nord/ovest ci fa incontrare una fittissima macchia di sottili arbusti, dopo la perplessità iniziale notiamo che si possono attraversare senza grossi problemi anche se l’orientamento è nullo

Il crinale scendendo con direzione nord/ovest ci fa incontrare una fittissima macchia di sottili arbusti, dopo la perplessità iniziale notiamo che si possono attraversare senza grossi problemi anche se l’orientamento è nullo
Superato questo ostacolo il crinale boscoso riprende nella sua normalità
Palco di cervo
Sentiero q.780 (Mantenendo la direzione nord/est e ovunque siamo scesi, ci innestiamo d’obbligo sulla ex mulattiera ormai ridotta a sentiero che collegava Ca’ Vannello a Valmoretta)
Il rudere di Valmoretta visto poco prima di arrivarci
Il primo rudere di Valmoretta

Valmoretta q.763 (Il secondo rudere è ancora in buono stato e in posizione panoramica) 
Valmoretta (Particolare della targa in ceramica)
Valmoretta (Il lavabo della cucina)
L’ingresso del rudere di Valmoretta
La sega da legno dopo alcuni decenni resiste appesa al muro

Valmoretta q.763 (Aggiriamo a destra il secondo rudere ancora in buono stato e in posizione panoramica, continuiamo su sentiero pianeggiante con direzione nord)
Il vecchio sentiero tra le case di Valmoretta e Valmora
Bivio q.754 (Il sentiero più evidente e contrassegnato con bolli rossi curva a U a sinistra scendendo, andiamo dritto verso la casa di Valmora per sentierino pianeggiante infrascato)
Ca’ Valmora q.741 (Con molta fatica cerchiamo di raggiungere il rudere ma ci fermiamo circa 20 metri prima, i rovi sono impenetrabili e l’edificio si scorge appena) 
Sul sentiero che da Cà Valmora scende per innestarsi sul CAI 427
Muretto a secco sull’antico sentiero che scende da Cà Valmora verso il CAI 427

CAI 427 q.479 (Innesto sul sentiero CAI 427, lo prendiamo a destra) 
Rifugio Prati Bovi
Sul CAI 427dopo avere lasciato il rifugio Prato Bovi
Il rudere di Pradigore alla nostra sinistra
Il rudere di Pradigore alla nostra destra
Sul CAI 427

Il rudere di Rio Caprile
Il rudere di Rio Caprile
Il casotto appena sotto il rudere di Rio Caprile
La facciata del rudere di Rovidera
Punto panoramico q.525 a pochi metri dal CAI 427
Fosso dell’Inferno

Il rudere della casa Tre Sassi
Sul CAI 427
Cà Mandria
La carrozzabile che da Cà Mandria scende al fiume Montone
Il ponte in cemento che attraversa il fiume Montone
Stratificazioni rocciose presso il fiume Montone