martedì 29 settembre 2020

Monte Priora 2 (dalla gola dell’Infernaccio) EE

Salita al monte Priora nei monti Sibillini (Marche) partendo dalla gola dell'Infernaccio, itinerario lungo, faticoso e selvaggio attraverso esilissime tracce pastorali prive di segnatura, riferito a escursionisti esperti con senso dell’orientamento e abituati nei fuori sentiero, possibilmente dotati di GPS.

DATA: 11 luglio 2020

PARTENZA: Con l’autostrada A14 usciamo a Civitanova Marche e prendiamo la superstrada fino a Macerata ovest (circa 26 km), da qui si prosegue con la SP.78 arrivando a Sarnano, poi seguendo le indicazioni per Ascoli Piceno oltrepassiamo Amandola fino al paese di Montefortino (provincia di Fermo, Marche, circa 74 km dal casello autostradale). Ora i buoni cartelli ci guidano per la gola dell’Infernaccio fino al termine presso l'area parcheggio in località Valleria (4,5 km da Montefortino di cui 3 km sono di carrozzabile).



Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale

ITINERARIO: Partenza q.905 (Dal parcheggio in località Valleria dove termina la carrozzabile, si oltrepassa la sbarra di ferro e s’inizia camminare per stradello ghiaioso in leggera discesa che è CAI 221 ex CAI 10)     Fiume Tenna q.855 (Termina lo stradello, attraversiamo il fiume con ponticello e dalla parte opposta c’è una galleria chiusa da un cancello, il CAI 221 ex CAI 10 risale nella forra della Gola dell’Infernaccio seguendo il corso d’acqua su sentierino)      Ponte q.910 (Termina l’angusta forra, alla nostra destra c’è la galleria chiusa proveniente dal fiume Tenna, si continua sul CAI 221 che oltrepassa un ponte)     Ponte q.925 (A pochi metri dal precedente)   Bivio q.945 (Lasciamo il CAI 221 che nel frattempo si è allargato a forestale e continua parallelo al fiume Tenna, risaliamo a destra con il CAI 229 ex CAI 11, cartello indica l’eremo di San Leonardo)    Bivio q.975 (Appena risaliti dritto a sinistra c’è un sentiero, stiamo sul CAI 229 ex CAI 11 che curva a destra)   Bivio q.1035 (Dritto in salita c’è un sentierino non segnato, stiamo sul CAI 229 che curva a U a sinistra)      Bivio q.1045 (Dritto c’è un sentiero non segnato, il CAI 229 curva a U a destra)   –   Eremo di San Leonardo q.1128 (Antico eremo ristrutturato. Ci lasciamo l’eremo alle spalle portandoci verso la fonte distante poche decine di metri, dietro la quale ignoriamo il sentiero CAI 223 a destra che conduce alla cascata del Rio anche definita “cascata nascosta”, teniamo il sentiero n°17 ex 11 a sinistra che s’inoltra nel bosco, segni e cartelli assenti)   -   Bivio q.1362 (Usciamo dal bosco presso una piccola dorsale e il sentierino si perde nell’erba alta con il bivio poco evidente e privo di qualsiasi indicazione: a sinistra in salita con direzione ovest procede il sentiero n°17 ex 11 verso il rudere del casale Grottoni e sarà il nostro ritorno, andiamo a destra procedendo in piano con direzione nord, la traccia nel manto erboso è appena visibile, poi in breve costeggiamo il margine della macchia di bosco alla nostra destra fino inoltrarci definitivamente dove il vecchio sentiero sarà d’ora in avanti sempre riconoscibile)    Bivio q.1312 (Biforcazione precede il canalone detritico del fosso del Rio: il sentiero originario si mantiene in falsopiano rientrando nella infrascata macchia di bosco, per errore ma più agevolmente prendiamo il sentiero che scende dritto a destra)   -  Fosso Il Rio q.1303 (Scendendo arriviamo subito al canalone detritico in prossimità del casale Il Rio del quale non riusciamo scorgere alcuna testimonianza, il buon sentiero si esaurisce, quindi risaliamo il canalone sul bordo sinistro per recuperare la quota persa per errore)     Fosso Il Rio q.1350 (Risalita con fatica una colata di fini sedimenti riguadagniamo il sentiero originario che per errore avevamo lasciato, ridotto a esilissima traccia appena percettibile. In alto alla nostra sinistra notiamo una grande colata detritica, continuiamo a risalire il fosso del Rio che cambia aspetto, non più un largo canalone detritico ma piccolo corso d’acqua nell’alta vegetazione, delimitato sul lato sinistro da una parete di stratificazioni rocciose, la traccia di passaggio è abbastanza visibile) – Cascata q.1400 (Risalendo il piccolo corso d’acqua, la grande cascata ci appare sorprendentemente alla nostra sinistra solo all’ultimo istante, torniamo sui nostri passi)      Fosso Il Rio q.1350 (La grande parete con stratificazioni rocciose che delimita il corso d’acqua si esaurisce e continuando a scendere si allarga a canalone detritico, prendiamo come riferimento anche la quota. Ora alla nostra destra c’è il sentierino originario a mezzacosta appena percettibile che ci farebbe tornare indietro, andiamo a sinistra con direzione est iniziando ad allontanarci dal fosso del Rio, procediamo in falsopiano a vista e per intuito nel verde pendio, prestare molta attenzione al precipizio che si manifesta sotto di noi nei primi minuti, non c’è traccia di passaggio ne segni e solo in seguito se abbiamo fortuna potremo individuare qualche ometto)     Crinale q.1340 (Mantenendo la direzione e senza perdere quota, si procede senza difficoltà se non quella dovuta all’orientamento, quindi in seguito ricompare l’antica traccia con qualche sporadico omino di sasso, il naturale proseguo vira verso sud arrivando con una salita nel fitto bosco alla larga e verde sella caratterizzata dalla presenza di un enorme sperone roccioso. Bivio poco evidente privo di qualsiasi indicazione: dalla parte opposta scende il sentiero 22 ex 33 per Vetice, guadagniamo quota tenendo il crinale a sinistra con lo sperone roccioso alle nostre spalle che è sempre sentiero 23 ex 33. Attraversata una ridotta macchia di bosco, il panorama si amplia e in alto possiamo ammirare il “castello roccioso” de Il Pizzo, il nostro percorso ora si svilupperà a mezzacosta in costante salita nel verde pendio con direzione nord/ovest)  –   Casale delle Murette q.1794 (Rudere con fonte/abbeveratoio sepolti dall’alta erba urticante, manteniamo la direzione aggirandolo dall’alto dove la vegetazione è meno invasiva, il crinale principale è poco sopra di noi)      Crinale q.1826 (Dal casale delle Murette arriviamo velocemente sull’ampio e verde crinale che collega Il Pizzo al monte Priora, indicazioni assenti, lo percorriamo a sinistra con direzione ovest-sud/ovest, siamo sul sentiero 21 ex 33)      Monte Priora q.2332 (Anche Pizzo della Regina, sulla vetta c’è la grande croce di metallo con libro delle firme. Ora scendiamo a sinistra per andare a percorrere il suo crinale sud orientale, segni e indicazioni assenti)     Incrocio q.1856 (Cartelli e segni assenti, possibile omino di sassi. Il crinale si allarga in una radura erbosa e ci innestiamo in una traccia poco evidente che lo attraversa perpendicolarmente, facciamo fede alla quota: mantenendo la direzione in discesa, il sentiero 17 ex 11 conduce al casale I Grottoni, a destra il tracciato a mezzacosta conduce al casale Pantatnelli, andiamo a sinistra con il tracciato a mezzacosta inizialmente nascosto dall’erba per il casale della Priora che avevamo già avuto modo di notare nella parte finale della discesa del crinale sud orientale, procediamo con direzione nord)  -  Casale della Priora q.1800 (Il rudere è da sempre sepolto in una macchia di alta vegetazione. Mantenendo la direzione nord in breve si esce dalla macchia e si continua su buona traccia non segnata in direzione del casale Le Murette visibile in lontananza, noi invece dobbiamo intraprendere l’antico tracciato pastorale che ci fa collegare al sentiero 17 evitando il casale I Grottoni. Purtroppo l’inizio del tracciato è inesistente causa la vegetazione alta oltre 1 metro, senza oltrepassare il rudere cominciamo aprirci un varco con direzione sud/est nell’immediato senza perdere quota e tenendoci il rudere alle nostre spalle, poi dopo 5/6 minuti la vegetazione si trasforma in un rigoglioso manto erboso e scendendo ci appare la marcata ma sottile traccia)  -  Bivio q.1540 (Nella parte finale il sentiero è molto evidente e scendendo a mezzacosta s’innesta sul sentiero 17 ex 11, indicazioni assenti: a destra sale al casale I Grottoni, lo teniamo a sinistra in discesa)   -   Bivio q.1362 (Chiudiamo l’anello, ripercorriamo tutto il tragitto fatto in mattinata fino all’auto)   -  Eremo di San Leonardo q.1128  -   Bivio q.1045  -  Bivio q.1035   -  Bivio q.975   -   Bivio q.945  -  Ponte q.925  -  Ponte q.910  -  Fiume Tenna q.855  -  Arrivo q.905

 
NOTE:
LUNGHEZZA: 20 km
DIFFICOLTA: EE
DISLIVELLO TOTALE: 1670 m
QUOTA MASSIMA: M. Priora q.2332
















Sentieri



- Per la numerazione dei sentieri faccio riferimento alla cartografia Parco nazionale dei monti Sibillini scala 1:25000 edita da SER.

-Itinerario lungo, faticoso e selvaggio attraverso esilissime tracce pastorali prive di segnatura, riferito a escursionisti esperti con senso dell’orientamento e abituati nei fuori sentiero, possibilmente dotati di GPS.

- Non confondere la cascata del Rio con quella più turistica raggiungibile con il CAI 223 che parte dall’eremo di San Leonardo, la nostra è situata a monte della stessa.

-La traccia non segnata che dal Bivio q.1362 conduce al casale Il Rio (non visto) e alla cascata, è generalmente visibile e si sviluppa in falsopiano a mezzacosta, il proseguo invece verso il Crinale q.1340 lo facciamo a vista mantenendo la quota e camminando a mezzacosta nel verde pendio con direzione est, solo in seguito apparirà la traccia con sporadici omini di sasso, molto utile il GPS.

- Per il ritorno andiamo scoprire l’antica traccia pastorale del casale della Priora, purtroppo da sempre il rudere è sommerso da alta vegetazione (….a tratti oltre 1 metro..) e sicuramente crea molto disagio scoraggiando l’escursionista. Senza oltrepassare il casale, dobbiamo procedere con direzione sud/est rigorosamente a vista tenendoci il rudere alle spalle e aprendoci un varco nella vegetazione, solo dopo 5/6 minuti usciremo dall’alta macchia e la nostra caparbietà sarà ricompensata ritrovando l’esile traccia che scende nel manto erboso, generalmente seppur sottile è ben marcata ma necessita di ottima visibilità e della grande attenzione a cogliere ogni minimo particolare. In alternativa possiamo evitare di raggiungere il casale e anticipare la discesa virando a destra quando ancora la macchia di vegetazione non è proibitiva per intercettare la traccia sottostante, oppure torniamo sui nostri passi riprendendo la discesa dall’Incrocio q.1856 passando dal casale I Grottoni (rudere).


Rifugi-Bivacchi
- Assenti
Fonti
- Fontana all’eremo di San Leonardo




TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Partenza q.905
0,00
Casale delle Murette
4,00
Fiume Tenna q.855
0,12
Crinale q.1826
4,06
Ponte q.910 
/
Monte Priora
5,25
Ponte q.925
/
Incrocio q.1856
6,10
Bivio q.945
0,33
Casale della Priora
6,20
Bivio q.975
0,36
Bivio q.1540
6,52
Bivio q.1035
0,44
Bivio q.1362
7,08
Bivio q.1045
0,46
Eremo di San Leonardo
/
Eremo di San Leonardo
0,55
Bivio q.1045
/
Bivio q.1362
1,22
Bivio q.1035
/
Bivio q.1312
/
Bivio q.975
/
Fosso del Rio q.1303
1,52
Bivio q.945
/
Fosso del Rio q.1350
2,04
Ponte q.925
/
Cascata
2,10
Ponte q.910 
/
Fosso del Rio q.1350
2,15
Fiume Tenna q.855
/
Crinale q.1340
2,55
Arrivo q.905
8,20



Partenza q.905
S’inizia camminare per stradello ghiaioso in leggera discesa che è CAI 221 ex CAI 10
Fiume Tenna q.855 (Termina lo stradello, attraversiamo il fiume con ponticello e dalla parte opposta c’è una galleria chiusa da un cancello, il CAI 221 ex CAI 10 risale nella forra della Gola dell’Infernaccio seguendo il corso d’acqua su sentierino)
Fiume Tenna q.855 (Termina lo stradello, attraversiamo il fiume con ponticello e dalla parte opposta c’è una galleria chiusa da un cancello, il CAI 221 ex CAI 10 risale nella forra della Gola dell’Infernaccio seguendo il corso d’acqua su sentierino)
Nella gola dell’Infernaccio
Nella gola dell’Infernaccio

Nella gola dell’Infernaccio
Nella gola dell’Infernaccio
Nella gola dell’Infernaccio 
Ponte q.910
Ponte q.925 (A pochi metri dal precedente)

Bivio q.945 (Lasciamo il CAI 221 che nel frattempo si è allargato a forestale e continua parallelo al fiume Tenna, risaliamo a destra con il CAI 229 ex CAI 11, cartello indica l’eremo di San Leonardo) 
Il CAI 229 ex CAI 11 che sale all’eremo
Eremo di San Leonardo
Eremo di San Leonardo
Eremo di San Leonardo
Fonte poco distante l’eremo di San Leonardo

Teniamo il sentiero n°17 ex 11 che s’inoltra nel bosco
Bivio q.1362 (Usciamo dal bosco presso una piccola dorsale e il sentierino si perde nell’erba alta con il bivio poco evidente e privo di qualsiasi indicazione: a sinistra in salita con direzione ovest procede il sentiero n°17 ex 11 verso il rudere del casale Grottoni e sarà il nostro ritorno, andiamo a destra procedendo in piano con direzione nord)
Panorama sulla Sibilla 
 
La traccia nel manto erboso è appena visibile….
….poi in breve costeggiamo il margine della macchia di bosco

…. fino inoltrarci definitivamente nel bosco dove il vecchio sentiero sarà d’ora in avanti sempre riconoscibile.
Il sentiero per il casale Il Rio
Il sentiero per il casale Il Rio
In prossimità di arrivare al fosso Il Rio
Bivio q.1312 (Biforcazione precede il canalone detritico del fosso del Rio: il sentiero originario si mantiene in falsopiano rientrando nella infrascata macchia di bosco, per errore ma più agevolmente prendiamo il sentiero che scende dritto a destra arrivando al canalone detritico q.1303, il rudere del casale Il Rio non lo vediamo, quindi risaliamo per recuperare la quota persa) 

Fosso Il Rio q.1303 (Scendendo arriviamo subito al canalone detritico in prossimità del casale Il Rio del quale non riusciamo scorgere alcuna testimonianza, il buon sentiero si esaurisce, quindi risaliamo il canalone sul bordo sinistro per recuperare la quota persa per errore)
Risaliamo il canalone sul bordo sinistro
Fosso Il Rio q.1350 (Risalita con fatica una colata di fini sedimenti riguadagniamo il sentiero originario che per errore avevamo lasciato, ridotto a esilissima traccia appena percettibile. Continuiamo a risalire il fosso del Rio che cambia aspetto, non più un largo canalone detritico ma piccolo corso d’acqua nell’alta vegetazione, delimitato sul lato sinistro da una parete di stratificazioni rocciose, la traccia di passaggio è abbastanza visibile)
Continuiamo a risalire il fosso del Rio che cambia aspetto, non più un largo canalone detritico ma piccolo corso d’acqua nell’alta vegetazione, delimitato sul lato sinistro da una parete di stratificazioni rocciose, la traccia di passaggio è abbastanza visibile
La cascata del Rio ci appare sorprendentemente all’ultimo istante

Fosso Il Rio q.1350 (La grande parete con stratificazioni rocciose che delimita il corso d’acqua si esaurisce e continuando a scendere si allarga a canalone detritico, prendiamo come riferimento anche la quota. Andiamo a sinistra con direzione est iniziando ad allontanarci dal fosso del Rio) 
Procediamo in falsopiano a vista e per intuito nel verde pendio
Alle nostre spalle il monte Priora e la grande colata detritica che precede la cascata

In seguito ricompare l’antica traccia con qualche sporadico omino di sasso
In seguito ricompare l’antica traccia con qualche sporadico omino di sasso
In vista del crinale che dobbiamo raggiungere
Esile traccia nel manto erboso
Torrioni rocciosi sopra di noi

Crinale q.1340 (Alla larga e verde sella caratterizzata dalla presenza di un enorme sperone roccioso. Bivio poco evidente privo di qualsiasi indicazione: dalla parte opposta scende il sentiero 22 ex 33 per Vetice, guadagniamo quota tenendo il crinale a sinistra con lo sperone roccioso alle nostre spalle che è sempre sentiero 23 ex 33)
Attraversata una ridotta macchia di bosco, il panorama si amplia e in alto possiamo ammirare il “castello roccioso” de Il Pizzo
Attraversata una ridotta macchia di bosco, il panorama si amplia e in alto possiamo ammirare il “castello roccioso” de Il Pizzo
Il nostro percorso ora si svilupperà a mezzacosta in costante salita nel verde pendio con direzione nord/ovest

Il nostro percorso a mezzacosta in costante salita nel verde pendio con direzione nord/ovest
Il nostro percorso a mezzacosta in costante salita nel verde pendio con direzione nord/ovest
Il nostro percorso a mezzacosta in costante salita nel verde pendio con direzione nord/ovest
Al rudere del casale Le Murette
L’antica fonte sepolta dalla vegetazione al casale Le Murette

 Crinale q.1826 (Dal casale delle Murette arriviamo velocemente sull’ampio e verde crinale che collega Il Pizzo al monte Priora, indicazioni assenti, lo percorriamo a sinistra con direzione ovest-sud/ovest, siamo sul sentiero 21 ex 33)  
Sul crinale nord orientale del monte Priora
Sul crinale nord orientale del monte Priora

Sul crinale nord orientale del monte Priora
Sul crinale nord orientale del monte Priora
Sul crinale nord orientale del monte Priora

Arrivo in vetta
Monte Priora q.2332 (Anche Pizzo della Regina)
Panorama dal monte Priora
Panorama dal monte Priora






Dal monte Priora scendiamo a sinistra per andare a percorrere il suo crinale sud orientale, segni e indicazioni assenti
Crinale sud orientale del monte Priora
Crinale sud orientale del monte Priora
Crinale sud orientale del monte Priora
Il casale della Priora che notiamo nella parte finale della discesa del crinale sud orientale
Zoomata sul casale della Priora

Crinale sud orientale del monte Priora
Incrocio q.1856 (Cartelli e segni assenti, possibile omino di sassi. Il crinale si allarga in una radura erbosa e ci innestiamo in una traccia poco evidente che lo attraversa perpendicolarmente, facciamo fede alla quota, andiamo a sinistra con il tracciato a mezzacosta inizialmente nascosto dall’erba) 
Il tracciato a mezzacosta inizialmente nascosto dall’erba per il casale della Priora
Arrivo al casale della Priora
Casale della Priora q.1800 (Il rudere è da sempre sepolto in una macchia di alta vegetazione)
Casale della Priora q.1800 (Dobbiamo intraprendere l’antico tracciato pastorale che ci fa collegare al sentiero 17 evitando il casale I Grottoni. Purtroppo l’inizio del tracciato è inesistente causa la vegetazione alta oltre 1 metro, senza oltrepassare il rudere cominciamo aprirci un varco con direzione sud/est)

Dopo 5/6 minuti la vegetazione si trasforma in un rigoglioso manto erboso e scendendo ci appare la marcata ma sottile traccia
La sottile traccia pastorale che scende dal casale della Priora
Pennellate di colore nel manto erboso
Pennellate di colore nel manto erboso
La sottile traccia pastorale che scende dal casale della Priora
La sottile traccia pastorale che scende dal casale della Priora

Nella parte finale il sentiero è molto evidente e scendendo a mezzacosta s’innesta sul sentiero 17 ex 11 al Bivio q.1540
Bivio q.1540 (Innesto sul sentiero 17 ex 11, indicazioni assenti: a destra sale al casale I Grottoni, lo teniamo a sinistra in discesa)
La sagoma dell’eremo di San Leonardo e sullo sfondo il monte Zampa
Zoomata sull’eremo di San Leonardo