Salita al monte Priora nei monti Sibillini (Marche) partendo dalla gola dell'Infernaccio, itinerario lungo, faticoso e selvaggio attraverso esilissime
tracce pastorali prive di segnatura, riferito a escursionisti esperti con
senso dell’orientamento e abituati nei fuori sentiero, possibilmente dotati
di GPS.
DATA: 11 luglio 2020
PARTENZA: Con
l’autostrada A14 usciamo a Civitanova Marche e prendiamo la superstrada fino a
Macerata ovest (circa 26 km), da qui si prosegue con la SP.78 arrivando a
Sarnano, poi seguendo le indicazioni per Ascoli Piceno oltrepassiamo Amandola
fino al paese di Montefortino (provincia di Fermo, Marche, circa 74 km dal
casello autostradale). Ora i buoni cartelli ci guidano per la gola
dell’Infernaccio fino al termine presso l'area parcheggio in località Valleria (4,5 km da Montefortino di cui 3 km sono di carrozzabile).
Traccia reale del GPS sullo stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
ITINERARIO:
Partenza q.905 (Dal parcheggio in località Valleria dove termina la carrozzabile, si oltrepassa la sbarra di ferro e s’inizia camminare per stradello ghiaioso in
leggera discesa che è CAI 221 ex CAI 10)
– Fiume Tenna q.855 (Termina
lo stradello, attraversiamo il fiume con ponticello e dalla parte opposta c’è
una galleria chiusa da un cancello, il CAI 221 ex CAI 10 risale nella forra
della Gola dell’Infernaccio seguendo il corso d’acqua su sentierino) – Ponte
q.910 (Termina l’angusta forra, alla nostra destra c’è la galleria chiusa
proveniente dal fiume Tenna, si continua sul CAI 221 che oltrepassa un
ponte) – Ponte q.925 (A pochi metri dal
precedente) – Bivio q.945
(Lasciamo il CAI 221 che nel frattempo si è allargato a forestale e continua
parallelo al fiume Tenna, risaliamo a destra con il CAI 229 ex CAI 11, cartello
indica l’eremo di San Leonardo) – Bivio q.975 (Appena risaliti dritto a
sinistra c’è un sentiero, stiamo sul CAI 229 ex CAI 11 che curva a destra) – Bivio
q.1035 (Dritto in salita c’è un sentierino non segnato, stiamo sul CAI 229
che curva a U a sinistra) – Bivio q.1045 (Dritto c’è un sentiero
non segnato, il CAI 229 curva a U a destra) – Eremo di San Leonardo
q.1128 (Antico eremo ristrutturato. Ci lasciamo l’eremo alle spalle
portandoci verso la fonte distante poche decine di metri, dietro la quale
ignoriamo il sentiero CAI 223 a destra che conduce alla cascata del Rio anche
definita “cascata nascosta”, teniamo il sentiero n°17 ex 11 a sinistra che
s’inoltra nel bosco, segni e cartelli assenti)
- Bivio q.1362 (Usciamo dal bosco presso
una piccola dorsale e il sentierino si perde nell’erba alta con il bivio poco
evidente e privo di qualsiasi indicazione: a sinistra in salita con direzione
ovest procede il sentiero n°17 ex 11 verso il rudere del casale Grottoni e sarà
il nostro ritorno, andiamo a destra procedendo in piano con direzione nord, la
traccia nel manto erboso è appena visibile, poi in breve costeggiamo il margine
della macchia di bosco alla nostra destra fino inoltrarci definitivamente dove
il vecchio sentiero sarà d’ora in avanti sempre riconoscibile) – Bivio
q.1312 (Biforcazione precede il canalone detritico del fosso del Rio: il
sentiero originario si mantiene in falsopiano rientrando nella infrascata
macchia di bosco, per errore ma più agevolmente prendiamo il sentiero che
scende dritto a destra) - Fosso Il Rio q.1303 (Scendendo
arriviamo subito al canalone detritico in prossimità del casale Il Rio del
quale non riusciamo scorgere alcuna testimonianza, il buon sentiero si
esaurisce, quindi risaliamo il canalone sul bordo sinistro per recuperare la
quota persa per errore) – Fosso
Il Rio q.1350 (Risalita con fatica una colata di fini sedimenti
riguadagniamo il sentiero originario che per errore avevamo lasciato, ridotto a
esilissima traccia appena percettibile. In alto alla nostra sinistra notiamo
una grande colata detritica, continuiamo a risalire il fosso del Rio che cambia
aspetto, non più un largo canalone detritico ma piccolo corso d’acqua nell’alta
vegetazione, delimitato sul lato sinistro da una parete di stratificazioni
rocciose, la traccia di passaggio è abbastanza visibile) – Cascata q.1400
(Risalendo il piccolo corso d’acqua, la grande cascata ci appare sorprendentemente
alla nostra sinistra solo all’ultimo istante, torniamo sui nostri passi)
–
Fosso Il Rio q.1350 (La grande parete con stratificazioni rocciose che delimita
il corso d’acqua si esaurisce e continuando a scendere si allarga a canalone
detritico, prendiamo come riferimento anche la quota. Ora alla nostra destra c’è
il sentierino originario a mezzacosta appena percettibile che ci farebbe
tornare indietro, andiamo a sinistra con direzione est iniziando ad
allontanarci dal fosso del Rio, procediamo in falsopiano a vista e per intuito
nel verde pendio, prestare molta attenzione al precipizio che si manifesta
sotto di noi nei primi minuti, non c’è traccia di passaggio ne segni e solo in
seguito se abbiamo fortuna potremo individuare qualche ometto) – Crinale
q.1340 (Mantenendo la direzione e senza perdere
quota, si procede senza difficoltà se non quella dovuta all’orientamento,
quindi in seguito ricompare l’antica traccia con qualche sporadico omino di
sasso, il naturale proseguo vira verso sud arrivando con una salita nel fitto
bosco alla larga e verde sella caratterizzata dalla presenza di un enorme
sperone roccioso. Bivio poco evidente privo di qualsiasi indicazione: dalla
parte opposta scende il sentiero 22 ex 33 per Vetice, guadagniamo quota tenendo
il crinale a sinistra con lo sperone roccioso alle nostre spalle che è sempre sentiero
23 ex 33. Attraversata una ridotta macchia di bosco, il panorama si amplia e in
alto possiamo ammirare il “castello roccioso” de Il Pizzo, il nostro percorso
ora si svilupperà a mezzacosta in costante salita nel verde pendio con direzione
nord/ovest) – Casale
delle Murette q.1794 (Rudere con fonte/abbeveratoio sepolti
dall’alta erba urticante, manteniamo la direzione aggirandolo dall’alto dove la
vegetazione è meno invasiva, il crinale principale è poco sopra di noi) – Crinale q.1826 (Dal casale delle
Murette arriviamo velocemente sull’ampio e verde crinale che collega Il Pizzo
al monte Priora, indicazioni assenti, lo percorriamo
a sinistra con direzione ovest-sud/ovest, siamo sul sentiero 21 ex 33) – Monte Priora q.2332 (Anche Pizzo della
Regina, sulla vetta c’è la grande croce di metallo con libro delle firme. Ora
scendiamo a sinistra per andare a percorrere il suo crinale sud orientale, segni
e indicazioni assenti) – Incrocio q.1856 (Cartelli e segni
assenti, possibile omino di sassi. Il crinale si allarga in una radura erbosa e
ci innestiamo in una traccia poco evidente che lo attraversa
perpendicolarmente, facciamo fede alla quota: mantenendo la direzione in
discesa, il sentiero 17 ex 11 conduce al casale I Grottoni, a destra il
tracciato a mezzacosta conduce al casale Pantatnelli, andiamo a sinistra con il
tracciato a mezzacosta inizialmente nascosto dall’erba per il casale della Priora
che avevamo già avuto modo di notare nella parte finale della discesa del
crinale sud orientale, procediamo con direzione nord) - Casale
della Priora q.1800 (Il rudere è da sempre sepolto in una macchia di alta
vegetazione. Mantenendo la direzione nord in breve si esce dalla macchia e si
continua su buona traccia non segnata in direzione del casale Le Murette
visibile in lontananza, noi invece dobbiamo intraprendere l’antico tracciato
pastorale che ci fa collegare al sentiero 17 evitando il casale I Grottoni.
Purtroppo l’inizio del tracciato è inesistente causa la vegetazione alta oltre
1 metro, senza oltrepassare il rudere cominciamo aprirci un varco con direzione
sud/est nell’immediato senza perdere quota e tenendoci il rudere alle nostre
spalle, poi dopo 5/6 minuti la vegetazione si trasforma in un rigoglioso manto
erboso e scendendo ci appare la marcata ma sottile traccia) - Bivio
q.1540 (Nella parte finale il sentiero è molto evidente e scendendo a
mezzacosta s’innesta sul sentiero 17 ex 11, indicazioni assenti: a destra sale
al casale I Grottoni, lo teniamo a sinistra in discesa) - Bivio q.1362 (Chiudiamo
l’anello, ripercorriamo tutto il tragitto fatto in mattinata fino
all’auto) - Eremo di San Leonardo q.1128 - Bivio q.1045 - Bivio
q.1035 - Bivio q.975 - Bivio
q.945 - Ponte q.925 - Ponte
q.910 - Fiume Tenna q.855 - Arrivo
q.905
NOTE:
|
||
LUNGHEZZA: 20 km
DIFFICOLTA: EE
|
DISLIVELLO TOTALE: 1670 m
QUOTA MASSIMA: M. Priora q.2332
|
|
Sentieri
|
- Per la numerazione dei sentieri faccio riferimento alla
cartografia Parco nazionale dei monti Sibillini scala 1:25000 edita da SER.
-Itinerario lungo, faticoso e selvaggio attraverso esilissime
tracce pastorali prive di segnatura, riferito a escursionisti esperti con
senso dell’orientamento e abituati nei fuori sentiero, possibilmente dotati
di GPS.
- Non
confondere la cascata del Rio con quella più turistica raggiungibile con il
CAI 223 che parte dall’eremo di San Leonardo, la nostra è situata a monte
della stessa.
-La
traccia non segnata che dal Bivio q.1362 conduce al casale Il Rio (non visto)
e alla cascata, è generalmente visibile e si sviluppa in falsopiano a
mezzacosta, il proseguo invece verso il Crinale q.1340 lo facciamo a vista
mantenendo la quota e camminando a mezzacosta nel verde pendio con direzione
est, solo in seguito apparirà la traccia con sporadici omini di sasso, molto
utile il GPS.
- Per
il ritorno andiamo scoprire l’antica traccia pastorale del casale della
Priora, purtroppo da sempre il rudere è sommerso da alta vegetazione (….a
tratti oltre 1 metro..) e sicuramente crea molto disagio scoraggiando
l’escursionista. Senza oltrepassare il casale, dobbiamo procedere con
direzione sud/est rigorosamente a vista tenendoci il rudere alle spalle e
aprendoci un varco nella vegetazione, solo dopo 5/6 minuti usciremo dall’alta
macchia e la nostra caparbietà sarà ricompensata ritrovando l’esile traccia che
scende nel manto erboso, generalmente seppur sottile è ben marcata ma
necessita di ottima visibilità e della grande attenzione a cogliere ogni
minimo particolare. In alternativa possiamo evitare di raggiungere il casale
e anticipare la discesa virando a destra quando ancora la macchia di
vegetazione non è proibitiva per intercettare la traccia sottostante, oppure
torniamo sui nostri passi riprendendo la discesa dall’Incrocio q.1856
passando dal casale I Grottoni (rudere).
|
|
Rifugi-Bivacchi
|
-
Assenti
|
|
Fonti
|
- Fontana all’eremo di San Leonardo
|
|
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
|
TEMPI RILEVATI
NETTI (ore):
|
||
Partenza q.905
|
0,00
|
Casale delle Murette
|
4,00
|
Fiume Tenna q.855
|
0,12
|
Crinale q.1826
|
4,06
|
Ponte q.910
|
/
|
Monte Priora
|
5,25
|
Ponte q.925
|
/
|
Incrocio q.1856
|
6,10
|
Bivio q.945
|
0,33
|
Casale della Priora
|
6,20
|
Bivio q.975
|
0,36
|
Bivio q.1540
|
6,52
|
Bivio q.1035
|
0,44
|
Bivio q.1362
|
7,08
|
Bivio q.1045
|
0,46
|
Eremo di San Leonardo
|
/
|
Eremo di San Leonardo
|
0,55
|
Bivio q.1045
|
/
|
Bivio q.1362
|
1,22
|
Bivio q.1035
|
/
|
Bivio q.1312
|
/
|
Bivio q.975
|
/
|
Fosso del Rio q.1303
|
1,52
|
Bivio q.945
|
/
|
Fosso del Rio q.1350
|
2,04
|
Ponte q.925
|
/
|
Cascata
|
2,10
|
Ponte q.910
|
/
|
Fosso del Rio q.1350
|
2,15
|
Fiume Tenna q.855
|
/
|
Crinale q.1340
|
2,55
|
Arrivo q.905
|
8,20
|
|
|
|
|
|
Bivio
q.1362 (Usciamo dal bosco presso una piccola dorsale e il sentierino si perde
nell’erba alta con il bivio poco evidente e privo di qualsiasi indicazione: a
sinistra in salita con direzione ovest procede il sentiero n°17 ex 11 verso
il rudere del casale Grottoni e sarà il nostro ritorno, andiamo a destra
procedendo in piano con direzione nord)
| |
|
|
|
|
|
|
Bivio q.1312
(Biforcazione precede il canalone detritico del fosso del Rio: il sentiero
originario si mantiene in falsopiano rientrando nella infrascata macchia di
bosco, per errore ma più agevolmente prendiamo il sentiero che scende dritto
a destra arrivando al canalone detritico q.1303, il rudere del casale Il Rio
non lo vediamo, quindi risaliamo per recuperare la quota persa)
|
Fosso Il Rio q.1350 (Risalita con fatica
una colata di fini sedimenti riguadagniamo il sentiero originario che per
errore avevamo lasciato, ridotto a esilissima traccia appena percettibile. Continuiamo
a risalire il fosso del Rio che cambia aspetto, non più un largo canalone
detritico ma piccolo corso d’acqua nell’alta vegetazione, delimitato sul lato
sinistro da una parete di stratificazioni rocciose, la traccia di passaggio è
abbastanza visibile)
|
|
|
|
|
|
|
|
Crinale q.1340 (Alla larga e verde sella
caratterizzata dalla presenza di un enorme sperone roccioso. Bivio poco
evidente privo di qualsiasi indicazione: dalla parte opposta scende il
sentiero 22 ex 33 per Vetice, guadagniamo quota tenendo il crinale a sinistra
con lo sperone roccioso alle nostre spalle che è sempre sentiero 23 ex 33)
|
|
|
|
Crinale q.1826 (Dal casale
delle Murette arriviamo velocemente sull’ampio e verde crinale che collega Il
Pizzo al monte Priora, indicazioni assenti, lo percorriamo a sinistra con
direzione ovest-sud/ovest, siamo sul sentiero 21 ex 33)
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Incrocio
q.1856 (Cartelli e segni assenti, possibile omino di sassi. Il crinale si
allarga in una radura erbosa e ci innestiamo in una traccia poco evidente che
lo attraversa perpendicolarmente, facciamo fede alla quota, andiamo a
sinistra con il tracciato a mezzacosta inizialmente nascosto dall’erba)
|
|
|
|
Casale della Priora q.1800 (Dobbiamo intraprendere
l’antico tracciato pastorale che ci fa collegare al sentiero 17 evitando il
casale I Grottoni. Purtroppo l’inizio del tracciato è inesistente causa la
vegetazione alta oltre 1 metro, senza oltrepassare il rudere cominciamo
aprirci un varco con direzione sud/est)
|
|
|
|
|
|
|