mercoledì 7 ottobre 2020

Ferrata Fiamme Gialle alla Palazza Alta (EEA)

La difficile ferrata Fiamme Gialle alla Palazza Alta nel gruppo dolomitico del Civetta-Moiazza.

DATA: 9 agosto 2020

PARTENZA: Da Cencenighe Agordino (provincia di Belluno, Veneto) lasciamo la strada regionale 203 e saliamo la stradina con indicazioni della borgata di Bastiani arrivandoci dopo 2,7 km (parcheggio per pochi posti auto al termine della strada).




ITINERARIO: Bastiani q.971 (Al termine della strada transitabile, iniziamo risalendo l’unico stradello asfaltato interdetto alle auto al margine dell’abitato, cartelli per la ferrata Fiamme Gialle, siamo sul CAI 562)      Bivio q.1002 (Appena risalito lo stradello asfaltato c’è il bivio, a sinistra una carrozzabile risale sopra l’abitato di Bastiani per Casa Baldo, andiamo dritto su pista forestale pianeggiante CAI 562)      Bivio q.1075 (Il CAI 562 taglia a destra su sentiero costeggiando un muretto a secco, manteniamo la più comoda pista forestale con tratti cementati che comunque sale ripidamente)      Bivio q.1095 (Solo un cartello nell’albero ci indica la traccia alla sinistra del tornante della pista forestale per Sass de Sopeosa che altrimenti passerebbe inosservato)     Incrocio q.1115 (La pista forestale continua arrivando a Bricol, dalla nostra destra proviene il sentiero CAI 562 che aveva tagliato e ora lo prendiamo a sinistra che risale nel fitto bosco)     Ial dei Canèt q.1160 (Ci reinnestiamo sulla pista forestale, la teniamo a sinistra ma dopo pochi metri la lasciamo per riprendere il sentiero CAI 562 a destra)     Forestale q.1210 (Il sentiero ha tagliato e ci reinnestiamo sulla pista forestale che percorriamo a destra)     Pian Grant q.1230 (Minuscola piazzola con tavolo e panca, lasciamo la pista forestale che vira a destra e prendiamo il sentiero dritto a sinistra che è sempre CAI 562, cartelli)     Ial de le Pile q.1370 (Località anonima indicata da un cartello, proseguendo in breve usciamo dal fitto bosco)     Bivio q.1430 (A sinistra continua in ripida salita entrando nel bosco il CAI 562 con indicazione “I Sech” che sarà il nostro ritorno, noi lasciamo il sentiero CAI e ci manteniamo a destra a mezzacosta con segnalazione della ferrata)     Bivio q.1444 (Procedendo su cengia con brevi corrimano arriviamo al bivio con indicazioni, a sinistra sale la “Variante Facile”, manteniamoci a mezzacosta per la “Variante Difficile”)      Ferrata Fiamme Gialle q.1440 (La ferrata inizia salendo verticalmente attrezzata solo con cavo d’acciaio su roccia ben scalinata, terminata questa prima parte dopo circa trenta minuti e 1530 metri di quota, si continua per traccia tra i pini mughi incontrando una successione di facili cavi corrimano che guidano alla ripresa della ferrata)   Canalone q.2150 (La difficile ferrata si intervalla a più riprese camminando tra i pini mughi, quindi raggiungiamo un largo canalone detritico che si risale faticosamente ma senza difficoltà per traccia a zig-zag, in breve l’ascesa procede tra verdi zolle e radi pini mughi finché alla nostra sinistra la traccia non lascia definitivamente il canalone sviluppandosi a mezzacosta su aerea cengia)      Spigolo occidentale q.2200 (Percorrendo la cengia dopo avere lasciato il canalone prestiamo attenzione a non continuare a seguirla, sopra di noi dobbiamo notare l’ultima parte della ferrata che conduce direttamente alla vetta e che si sviluppa in estrema difficoltà ed esposizione attraverso il verticale spigolo roccioso)     Palazza Alta q.2255 (I cavi d’acciaio si esauriscono all’arrivo in vetta, possiamo notare che se il versante occidentale appena scalato si presenta erto e roccioso, quello orientale degrada in una vasta distesa di pini mughi. Scendiamo a sinistra con direzione nord/est con l’unico accesso percorribile che si delinea in uno stretto passaggio tra i pini mughi, bolli rossi)      Bivio q.2196 (Cartelli tra i fitti pini mughi e innesto sul CAI 562: a destra conduce al rifugio Vazzoler, andiamo a sinistra con indicazione I Sech con il sentierino che costeggiando il precipizio guadagna gradualmente quota verso il monte Alto di Pelsa)      Canalone q.2218 (Risalendo tra i pini mughi ne usciamo, portiamoci sul filo della cresta erbosa perché solo così possiamo individuare il proseguo del CAI 562 che scende l’angusto canalone detritico alla nostra sinistra, versante occidentale, lasciando di fatto la cresta che continua l’ascesa per il monte Alto di Pelsa, bolli rossi)   –   Deviazione q.2130 (Il CAI 562 lascia il canalone detritico e continua a destra per sentierino a mezzacosta in salita trasversale evidenziato sempre da bolli rossi)      Bivio q.2153 (Cartelli: dritto il sentiero a mezzacosta continua come CAI 571 per il bivacco Col Mandro, stiamo sul CAI 562 che ora intraprende il canalone detritico sotto di noi, direzione ovest, passaggi di 1° e 2° in disarrampicata)      Deviazione q.1940 (Persi circa 200 metri di quota, il CAI 562 lascia il canale detritico che in questo punto si è ridotto e continua a sinistra a mezzacosta per sentierino tra i pini mughi che ci fa temporaneamente rifiatare)      Canalone q.1840 (Il traverso tra i pini mughi ci collega in un altro canalone, ben riconoscibile perché il bordo è delimitato dalla verticale parete rocciosa di un costone. Lo scendiamo con attenzione tra fini detriti, poi quando si esaurisce si riprende la traccia infida tra i pini mughi, passaggi in disarrampicata di 1°/1°+ con esposizione celata dalla vegetazione)      Bivio q.1430 (Il lungo e faticoso tragitto ci tiene costantemente impegnati finché non chiudiamo l’anello al bivio con il sentiero d’accesso alla via ferrata Fiamme Gialle, ripercorriamo il percorso fatto in mattinata fino a Bastiani)      Ial de le Pile q.1370     Pian Grant q.1230     Forestale q.1210   –  Ial dei Canèt q.1160      Incrocio q.1115  Bivio q.1095     Bivio q.1075     Bivio q.1002    Bastiani q.971.


NOTE:
LUNGHEZZA: 8,5 km
DIFFICOLTA: EEA
DISLIVELLO TOTALE: 1380 m
QUOTA MASSIMA: Palazza Alta q.2255











Sentieri



- Ferrata Fiamme Gialle: è attrezzata unicamente con cavo d’acciaio e la via è intervallata da ripide camminate tra i pini mughi, la scalata è da considerarsi difficile e in esposizione con il tratto finale (spigolo occidentale) estremamente difficile e in grande esposizione anche se di breve durata (20 minuti e 55 metri di sviluppo). Tutta la ferrata si svolge nel versante occidentale della Palazza Alta che rimane in ombra fino all’arrivo in vetta, ideale per le giornate più calde.

- Tutto il percorso di ritorno del CAI 562 I Sech compreso dal bivio con il CAI 571 (Bivio q.2153) al bivio con l’avvicinamento alla via ferrata Fiamme Gialle (Bivio q.1430) presenta durante il suo lungo tragitto numerosi passaggi di 1° e alcuni di 2° in disarrampicata libera, risulta molto faticoso, infido e sicuramente più pericoloso della ferrata Fiamme Gialle, da evitare assolutamente con terreno bagnato dove una scivolata in alcuni tratti potrebbe essere fatale. Alcuni brevi tratti attrezzati sono inutilizzabili perché allo stato attuale il cavo è rotto.

- Un’alternativa alla logica ma pericolosa via di ritorno del CAI 562 I Sech, sarebbe quella di prolungare il giro fino al bivacco Col Mandro dove eventualmente possiamo spezzare il trekking in due giorni e scendere con il CAI 567 al paese di Collaz, poi su strada di ritorno a Bastiani.


Rifugi-Bivacchi
- Assenti

Fonti
- Fonte dopo pochi metri che siamo partiti alla sinistra dello stradello asfaltato



 
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Bastiani
0,00
Canalone q.2218
4,58
Bivio q.1002  
0,02
Deviazione q.2130
5,10
Bivio q.1075
0,09
Bivio q.2153
5,20
Bivio q.1095
0,13
Deviazione q.1940
6,05
Incrocio q.1115
0,15
Canalone q.1840
6,20
Ial dei Canèt
0,23
Bivio q.1430
7,32
Forestale q.1210 
0,26
Ial de le Pile
/
Pian Grant
0,31
Pian Grant
/
Ial de le Pile
0,46
Forestale q.1210 
/
Bivio q.1430
0,56
Ial dei Canèt
/
Bivio q.1444
1,15
Incrocio q.1115
/
Ferrata Fiamme Gialle
1,20
Bivio q.1095
/
Canalone q.2150
4,07
Bivio q.1075
/
Spigolo occidentale
4,15
Bivio q.1002  
/
Palazza Alta
4,35
Bastiani
8,15
Bivio q.2196
4,45





Bastiani q.971 (Al termine della strada transitabile, iniziamo risalendo l’unico stradello asfaltato interdetto alle auto al margine dell’abitato, cartelli per la ferrata Fiamme Gialle, siamo sul CAI 562)  
Bastiani q.971 (Al termine della strada transitabile, iniziamo risalendo l’unico stradello asfaltato interdetto alle auto al margine dell’abitato, cartelli per la ferrata Fiamme Gialle, siamo sul CAI 562)  
Incrocio q.1115 (La pista forestale continua arrivando a Bricol, dalla nostra destra proviene il sentiero CAI 562 che aveva tagliato e ora lo prendiamo a sinistra che risale nel fitto bosco)  
Pian Grant q.1230 (Minuscola piazzola con tavolo e panca, lasciamo la pista forestale e prendiamo il sentiero a sinistra che è sempre CAI 562, cartelli)  
Bivio q.1430 (A sinistra continua in ripida salita entrando nel bosco il CAI 562 con indicazione “I Sech” che sarà il nostro ritorno, noi lasciamo il sentiero CAI e ci manteniamo a destra a mezzacosta con segnalazione della ferrata)
Verso l’attacco della ferrata Fiamme Gialle

Verso l’attacco della ferrata Fiamme Gialle
Verso l’attacco della ferrata Fiamme Gialle
Bivio q.1444 (Procedendo su cengia con brevi corrimani arriviamo al bivio con indicazioni, a sinistra sale la “Variante Facile”, manteniamoci a mezzacosta per la “Variante Difficile”) 
Vicini all’attacco della ferrata
Ferrata Fiamme Gialle q.1440

Ferrata Fiamme Gialle q.1440 (La ferrata inizia salendo verticalmente attrezzata solo con cavo d’acciaio su roccia ben scalinata) 
Ferrata Fiamme Gialle q.1440 (La ferrata inizia salendo verticalmente attrezzata solo con cavo d’acciaio su roccia ben scalinata) 
La parte iniziale della ferrata Fiamme Gialle
La parte iniziale della ferrata Fiamme Gialle
La parte iniziale della ferrata Fiamme Gialle

Terminata questa prima parte dopo circa trenta minuti e 1530 metri di quota, si continua per traccia tra i pini mughi incontrando una successione di facili cavi corrimano che guidano alla ripresa della ferrata
Terminata questa prima parte dopo circa trenta minuti e 1530 metri di quota, si continua per traccia tra i pini mughi incontrando una successione di facili cavi corrimano che guidano alla ripresa della ferrata
Panorama verso il paese di Alleghe
Ferrata Fiamme Gialle

Ferrata Fiamme Gialle
Ferrata Fiamme Gialle
Ferrata Fiamme Gialle

Macigno nella parete messo in sicurezza con cavi d’acciaio
Ferrata Fiamme Gialle
Ferrata Fiamme Gialle
Ferrata Fiamme Gialle
Ferrata Fiamme Gialle

Panorama sulle Pale di San Lucano
Ferrata Fiamme Gialle
Raponzolo di roccia
Canalone q.2150 (La difficile ferrata si intervalla a più riprese camminando tra i pini mughi, quindi raggiungiamo un largo canalone detritico che si risale faticosamente ma senza difficoltà per traccia a zig-zag)
Canalone q.2150

L’uscita dal Canalone q.2150
Alla nostra sinistra la traccia lascia definitivamente il canalone sviluppandosi a mezzacosta su aerea cengia
Spigolo occidentale q.2200 (Percorrendo la cengia dopo avere lasciato il canalone prestiamo attenzione a non continuare a seguirla, sopra di noi dobbiamo notare l’ultima parte della ferrata che conduce direttamente alla vetta e che si sviluppa in estrema difficoltà ed esposizione attraverso il verticale spigolo roccioso)  
La ferrata sull’espostissimo Spigolo occidentale che ci fa guadagnare la vetta

Palazza Alta q.2255 (I cavi d’acciaio si esauriscono all’arrivo in vetta) 
Dalla vetta della Palazza Alta scendiamo a sinistra con direzione nord/est con l’unico accesso percorribile che si delinea in uno stretto passaggio tra i pini mughi, bolli rossi) 
Dalla vetta della Palazza Alta scendiamo a sinistra con direzione nord/est con l’unico accesso percorribile che si delinea in uno stretto passaggio tra i pini mughi, bolli rossi) 
Bivio q.2196 (Cartelli tra i fitti pini mughi e innesto sul CAI 562: a destra conduce al rifugio Vazzoler, andiamo a sinistra con indicazione I Sech con il sentierino che costeggiando il precipizio guadagna gradualmente quota verso il monte Alto di Pelsa)   
Canalone q.2218 (Risalendo tra i pini mughi ne usciamo, portiamoci sul filo della cresta erbosa perché solo così possiamo individuare il proseguo del CAI 562 che scende l’angusto canalone detritico alla nostra sinistra, versante occidentale, lasciando di fatto la cresta che continua l’ascesa per il monte Alto di Pelsa, bolli rossi)  

Il proseguo del CAI 562 scende l’angusto canalone detritico
Il proseguo del CAI 562 scende l’angusto canalone detritico
Persi circa 200 metri di quota, il CAI 562 lascia il canale detritico che in questo punto si è ridotto e continua a sinistra a mezzacosta per sentierino tra i pini mughi che ci fa temporaneamente rifiatare
Il CAI 562 continua a mezzacosta per sentierino
Bivio q.2153 (Cartelli: dritto il sentiero a mezzacosta continua come CAI 571 per il bivacco Col Mandro, stiamo sul CAI 562 che ora intraprende il canalone detritico sotto di noi, direzione ovest, passaggi di 1° e 2° in disarrampicata)

Il canalone detritico intrapreso dal Bivio q.2153, passaggi di 1° e 2° in disarrampicata  
Il canalone detritico intrapreso dal Bivio q.2153, passaggi di 1° e 2° in disarrampicata  
Il canalone detritico intrapreso dal Bivio q.2153, passaggi di 1° e 2° in disarrampicata  
CAI 562
Passaggi in disarrampicata di 1°/1°+ con esposizione celata dalla vegetazione
Canalone q.1840 (Il traverso tra i pini mughi ci collega in un altro canalone, ben riconoscibile perché il bordo è delimitato dalla verticale parete rocciosa di un costone)