La difficile ferrata Fiamme Gialle alla Palazza Alta nel gruppo dolomitico del Civetta-Moiazza.
DATA: 9 agosto 2020
PARTENZA: Da Cencenighe Agordino (provincia di
Belluno, Veneto) lasciamo la strada regionale 203 e saliamo la stradina con
indicazioni della borgata di Bastiani arrivandoci dopo 2,7 km (parcheggio per
pochi posti auto al termine della strada).
ITINERARIO: Bastiani
q.971 (Al termine della strada transitabile, iniziamo risalendo l’unico
stradello asfaltato interdetto alle auto al margine dell’abitato, cartelli per
la ferrata Fiamme Gialle, siamo sul CAI 562) – Bivio
q.1002 (Appena risalito lo stradello asfaltato c’è il bivio, a sinistra
una carrozzabile risale sopra l’abitato di Bastiani per Casa Baldo, andiamo
dritto su pista forestale pianeggiante CAI 562) – Bivio
q.1075 (Il CAI 562 taglia a destra su sentiero costeggiando un muretto
a secco, manteniamo la più comoda pista forestale con tratti cementati che
comunque sale ripidamente) – Bivio q.1095 (Solo un cartello
nell’albero ci indica la traccia alla sinistra del tornante della pista forestale per Sass de Sopeosa che
altrimenti passerebbe inosservato) – Incrocio q.1115 (La pista forestale
continua arrivando a Bricol, dalla nostra destra proviene il sentiero CAI 562 che
aveva tagliato e ora lo prendiamo a sinistra che risale nel fitto bosco) – Ial dei Canèt q.1160 (Ci reinnestiamo sulla pista
forestale, la teniamo a sinistra ma dopo pochi metri la lasciamo per riprendere
il sentiero CAI 562 a destra) – Forestale q.1210 (Il sentiero ha
tagliato e ci reinnestiamo sulla pista forestale che percorriamo a destra) – Pian
Grant q.1230 (Minuscola piazzola con tavolo e panca, lasciamo la pista
forestale che vira a destra e prendiamo il sentiero dritto a sinistra che è
sempre CAI 562, cartelli) – Ial de le Pile q.1370 (Località
anonima indicata da un cartello, proseguendo in breve usciamo dal fitto bosco) – Bivio
q.1430 (A sinistra continua in ripida salita entrando nel bosco il CAI 562 con
indicazione “I Sech” che sarà il nostro ritorno, noi lasciamo il sentiero CAI e
ci manteniamo a destra a mezzacosta con segnalazione della ferrata) – Bivio q.1444 (Procedendo su cengia
con brevi corrimano arriviamo al bivio con indicazioni, a sinistra sale la “Variante Facile”, manteniamoci a mezzacosta per la
“Variante Difficile”) – Ferrata
Fiamme Gialle q.1440 (La ferrata inizia salendo verticalmente attrezzata
solo con cavo d’acciaio su roccia ben scalinata, terminata questa prima parte
dopo circa trenta minuti e 1530 metri di quota, si continua per traccia tra i pini mughi incontrando una successione di facili cavi
corrimano che guidano alla ripresa della ferrata) – Canalone
q.2150 (La difficile ferrata si intervalla a più riprese camminando tra i pini mughi, quindi raggiungiamo un largo canalone
detritico che si risale faticosamente ma senza difficoltà per traccia a
zig-zag, in breve l’ascesa procede tra verdi zolle e radi pini mughi finché
alla nostra sinistra la traccia non lascia definitivamente il canalone
sviluppandosi a mezzacosta su aerea cengia)
–
Spigolo occidentale q.2200
(Percorrendo la cengia dopo avere lasciato il canalone prestiamo attenzione a
non continuare a seguirla, sopra di noi dobbiamo notare l’ultima parte della
ferrata che conduce direttamente alla vetta e che si sviluppa in estrema
difficoltà ed esposizione attraverso il verticale spigolo roccioso) – Palazza
Alta q.2255 (I cavi d’acciaio si esauriscono all’arrivo in vetta, possiamo
notare che se il versante occidentale appena scalato si presenta erto e
roccioso, quello orientale degrada in una vasta distesa di pini mughi.
Scendiamo a sinistra con direzione nord/est con l’unico accesso percorribile
che si delinea in uno stretto passaggio tra i pini mughi, bolli rossi) – Bivio
q.2196 (Cartelli tra i fitti pini mughi e innesto sul CAI 562: a destra
conduce al rifugio Vazzoler, andiamo a sinistra con indicazione I Sech con il
sentierino che costeggiando il precipizio guadagna gradualmente quota verso il
monte Alto di Pelsa) – Canalone q.2218 (Risalendo tra i pini
mughi ne usciamo, portiamoci sul filo della cresta erbosa perché solo così
possiamo individuare il proseguo del CAI 562 che scende l’angusto canalone
detritico alla nostra sinistra, versante occidentale, lasciando di fatto la
cresta che continua l’ascesa per il monte Alto di Pelsa, bolli rossi) – Deviazione q.2130 (Il CAI
562 lascia il canalone detritico e continua a destra per
sentierino a mezzacosta in salita trasversale evidenziato sempre da bolli
rossi) – Bivio q.2153 (Cartelli: dritto il
sentiero a mezzacosta continua come CAI 571 per il bivacco Col Mandro, stiamo
sul CAI 562 che ora intraprende il canalone detritico sotto
di noi, direzione ovest, passaggi di 1° e 2° in disarrampicata) – Deviazione
q.1940 (Persi circa 200 metri di quota, il CAI 562 lascia il canale
detritico che in questo punto si è ridotto e continua a sinistra a mezzacosta per
sentierino tra i pini mughi che ci fa temporaneamente rifiatare) – Canalone
q.1840 (Il traverso tra i pini mughi ci collega in un altro canalone, ben
riconoscibile perché il bordo è delimitato dalla verticale parete rocciosa di
un costone. Lo scendiamo con attenzione tra fini detriti, poi quando si
esaurisce si riprende la traccia infida tra i pini mughi, passaggi in
disarrampicata di 1°/1°+ con esposizione celata dalla vegetazione) – Bivio
q.1430 (Il lungo e faticoso tragitto ci tiene costantemente impegnati
finché non chiudiamo l’anello al bivio con il sentiero d’accesso alla via
ferrata Fiamme Gialle, ripercorriamo il percorso fatto in mattinata fino a Bastiani) – Ial
de le Pile q.1370 – Pian Grant q.1230 – Forestale
q.1210 – Ial dei Canèt q.1160 – Incrocio
q.1115 – Bivio q.1095 – Bivio
q.1075 – Bivio q.1002 – Bastiani
q.971.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 8,5 km
DIFFICOLTA: EEA
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DISLIVELLO TOTALE: 1380 m
QUOTA MASSIMA: Palazza Alta q.2255
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Sentieri
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- Ferrata
Fiamme Gialle: è attrezzata unicamente con
cavo d’acciaio e la via è intervallata da ripide camminate tra i pini mughi,
la scalata è da considerarsi difficile e in esposizione con il tratto finale
(spigolo occidentale) estremamente difficile e in grande esposizione anche se
di breve durata (20 minuti e 55 metri di sviluppo). Tutta la ferrata si svolge
nel versante occidentale della Palazza Alta che rimane in ombra fino
all’arrivo in vetta, ideale per le giornate più calde.
-
Tutto il percorso di ritorno del CAI 562 I Sech compreso dal bivio con
il CAI 571 (Bivio q.2153) al bivio con l’avvicinamento alla via ferrata
Fiamme Gialle (Bivio q.1430) presenta durante il suo lungo tragitto numerosi
passaggi di 1° e alcuni di 2° in disarrampicata libera, risulta molto
faticoso, infido e sicuramente più pericoloso della ferrata Fiamme Gialle, da
evitare assolutamente con terreno bagnato dove una scivolata in alcuni tratti
potrebbe essere fatale. Alcuni brevi tratti attrezzati sono inutilizzabili
perché allo stato attuale il cavo è rotto.
-
Un’alternativa alla logica ma pericolosa via di ritorno del CAI 562 I Sech,
sarebbe quella di prolungare il giro fino al bivacco Col Mandro dove
eventualmente possiamo spezzare il trekking in due giorni e scendere con il CAI
567 al paese di Collaz, poi su strada di ritorno a Bastiani.
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Rifugi-Bivacchi
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Assenti
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Fonti
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- Fonte dopo pochi metri che siamo
partiti alla sinistra dello stradello asfaltato
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore):
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Bastiani
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0,00
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Canalone q.2218
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4,58
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Bivio q.1002
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0,02
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Deviazione q.2130
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5,10
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Bivio q.1075
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0,09
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Bivio q.2153
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5,20
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Bivio q.1095
|
0,13
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Deviazione q.1940
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6,05
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Incrocio q.1115
|
0,15
|
Canalone q.1840
|
6,20
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Ial dei Canèt
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0,23
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Bivio q.1430
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7,32
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Forestale q.1210
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0,26
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Ial de le Pile
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/
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Pian Grant
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0,31
|
Pian Grant
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/
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Ial de le Pile
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0,46
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Forestale q.1210
|
/
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Bivio q.1430
|
0,56
|
Ial dei Canèt
|
/
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Bivio q.1444
|
1,15
|
Incrocio q.1115
|
/
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Ferrata Fiamme Gialle
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1,20
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Bivio q.1095
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/
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Canalone q.2150
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4,07
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Bivio q.1075
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/
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Spigolo occidentale
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4,15
|
Bivio q.1002
|
/
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Palazza Alta
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4,35
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Bastiani
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8,15
|
Bivio q.2196
|
4,45
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Incrocio q.1115 (La pista forestale
continua arrivando a Bricol, dalla nostra destra proviene il sentiero CAI 562
che aveva tagliato e ora lo prendiamo a sinistra che risale nel fitto
bosco)
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Bivio q.1430 (A sinistra continua in ripida
salita entrando nel bosco il CAI 562 con indicazione “I Sech” che sarà il
nostro ritorno, noi lasciamo il sentiero CAI e ci manteniamo a destra a
mezzacosta con segnalazione della ferrata)
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Spigolo occidentale q.2200 (Percorrendo la
cengia dopo avere lasciato il canalone prestiamo attenzione a non continuare
a seguirla, sopra di noi dobbiamo notare l’ultima parte della ferrata che
conduce direttamente alla vetta e che si sviluppa in estrema difficoltà ed
esposizione attraverso il verticale spigolo roccioso)
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Canalone q.2218 (Risalendo tra i pini mughi
ne usciamo, portiamoci sul filo della cresta erbosa perché solo così possiamo
individuare il proseguo del CAI 562 che scende l’angusto canalone detritico
alla nostra sinistra, versante occidentale, lasciando di fatto la cresta che
continua l’ascesa per il monte Alto di Pelsa, bolli rossi)
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