Salita al monte Marmagna (appennino Tosco/Emiliano) percorrendo la sconosciuta e solitaria via della Direttissima, l'itinerario è riferito a escursionisti esperti con ottime condizioni fisiche per il notevole dislivello d'affrontare e disinvoltura su terreno selvaggio. Nel ritorno saliamo al monte Braiola e scendiamo la sua cresta ovest percorsa dal sentiero CAI 130 palesemente poco frequentato.
DATA: 26 giugno 2020
PARTENZA: Con l’autostrada A 15 Parma-La Spezia,
usciamo al casello di Pontremoli e seguiamo le indicazioni per Filattiera e il
passo della Cisa che ci portano a percorrere la SS.62. Dopo circa 2,5 km la
lasciamo a favore della stradina SP.35 a sinistra
con indicazioni per Caprio e Rocca Sigillina, quindi
arriviamo a quest’ultimo paese dopo altri 7,5 km. Continuiamo sulla stretta
stradina e lasciandoci il paese alle spalle ci fermiamo presso il primo
tornante dal quale inizia la carrozzabile ex CAI 126 nostro punto di partenza
(1,3 km dal paese di Rocca Sigillina, circa 11,3 km dal casello autostradale di
Pontremoli).
Stralcio della mappa
interattiva en.mapy.cz
tratta dal sito
ITINERARIO: Partenza q.505 (Sul tornante della stradina asfaltata, iniziamo
seguendo la carrozzabile pianeggiante ex CAI 126, indicazioni assenti) – Rimesse
q.529 (Casotti in lamiera) – Fonte q.537 – Bivio
q.606 (Biforcazione della carrozzabile, la teniamo dritto a destra in
leggera discesa, indicazioni assenti) – Ponte q.596 (Ponte sul torrente
Caprio, dalla parte opposta la carrozzabile ora inizia a salire ripidamente) – Bivio
q.634 (Manteniamoci sulla pista, alla nostra
destra inizia un largo sentiero non indicato che può passare inosservato) – Bivio q.689 (Manteniamo la ripida
pista che compie un tornante a sinistra, a destra c’è un largo sentiero non
indicato) – Rio Sego q.713 (Piccolo corso d’acqua
e fine della carrozzabile transitabile che è chiusa da catena, continuiamo
sulla pista ex CAI 126) – Capanne Vagi q.722 (Due casotti di
sasso in buone condizioni, si procede su forestale pianeggiante) – Rudere q.701 (Rimangono solo poche
mura sotto di noi) – Rudere q.702 (Ancora poche mura sotto
di noi, dopo averlo oltrepassato la forestale si esaurisce nel castagneto, l’ex
CAI 126 risale a destra su esile sentierino non molto definito nel fitto bosco,
sporadici bolli rossi o segni bianco/gialli) – Tesa
dei Corvi q.1039 (Minuscolo promontorio e parte conclusiva del crinale
boscoso che si alza sopra di noi, solo grazie al GPS lo individuiamo, passa
sicuramente inosservato) – Direttissima q.1110 (Lasciamo il
sentierino ex CAI 126, alla nostra sinistra sale la traccia della “Direttissima”
al monte Marmagna, segni sulla roccia. Nel caso oltrepassiamo questa
deviazione, molto probabile, arriveremmo dopo pochi minuti a un largo colatoio
detritico, prova del nostro sbaglio. La lunga e impegnativa salita su esile
traccia ma soprattutto a vista, alterna una segnatura buona a sporadica/assente
dove è richiesto intuito e orientamento) – Canalone q.1530 (Una breve discesa
nella macchia di bosco ci inoltra nel canalone roccioso ricoperto dal manto
erboso, lo risaliamo integralmente affrontando qualche facile passaggio di 1°) – Canalone q.1642 (In questo punto il
canalone sembra terminare, ci spostiamo a destra per qualche metro e risaliamo
la ripidissima rampa erbosa che si presenta sopra di noi, non vi è traccia di
passaggio e la segnatura probabilmente rimane celata, prestiamo molta
attenzione a non scivolare aggrappandoci con le mani al rigoglioso manto erboso.
Usciti nella verde dorsale soprastante, procediamo in salita a vista o cercando
di cogliere ogni minimo indizio con direzione nord/est) – Monte
Marmagna q.1852 (Grande croce di vetta, iniziamo a percorrere il crinale CAI
00 a sinistra con direzione nord, cartelli poco sotto) – Sella
del Braiola q.1715 (Il crinale ha perso quota arrivando al bivio con
cartelli: a destra scende un sentierino che si va a raccordare al CAI 727 e
alla Capanna Braiola, manteniamo il crinale CAI 00
che ora sale alla cima del monte Braiola visibile
sopra di noi) – Monte Braiola q.1818 (Sulla vetta c’è
un grande cippo di sasso, bivio e cartelli: il CAI 00 scende a destra con
direzione nord/est verso il monte Orsaro, noi andiamo a sinistra sul CAI 130 che ci fa percorrere scendendo la cresta ovest,
il sentiero è palesemente poco frequentato e la segnatura risulta più visibile
per chi sale) - Cima Pontremolese q.1717
(Nessuna indicazione) – Cima
Pontremolese di Sotto q.1599 (Nessuna indicazione) – Incrocio
q.1173 (Al termine della discesa ci innestiamo sulla forestale CAI 128, la
teniamo a sinistra ignorando un sentiero poco sopra) – Deviazione q.1109
(Lasciamo la forestale CAI 128 che continua verso il rifugio Mattei, andiamo a
sinistra iniziando il “Sentiero dei Lombardi”, indicazioni o segni assenti.
Prestiamo attenzione a uno slargo erboso alla nostra sinistra perché la
deviazione non è evidente, solo dopo poche decine di metri ci appare una
forestale in stato di abbandono che cammineremo senza altre incertezze) – Oratorio Sant’Antonio q.806
(Piccola edicola quotata 805,8 m da CTR Toscana o 801 da IGM, la forestale
continua delimitata da un antico muretto a secco di sassi) – Carrozzabile
q.731 (Innesto sulla carrozzabile CAI 128, la
teniamo a sinistra) – Cenotafio q.674 (Sul bordo destro della
carrozzabile) – Bivio
q.652 (Biforcazione della carrozzabile, dritto a sinistra sale, stiamo
dritto in discesa, indicazioni assenti) – Bivio q.572 (Presso uno slargo c’è il
bivio della carrozzabile: ignoriamo quella a destra a ritroso, continuiamo
dritto oltrepassando un casotto in muratura che è la presa d’acqua visibile
alla nostra sinistra) – Asfaltata q.516 (Innesto sulla strada
asfaltata, la teniamo a sinistra) – Arrivo q.505.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 17 km
DIFFICOLTA: EE
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DISLIVELLO TOTALE: 1530 m
QUOTA MASSIMA: M Marmagna q.1852
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Sentieri
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- Ex
CAI 126: Dalla partenza fino in prossimità delle Capanne Vagi, si svolge
su carrozzabile percorribile solo da fuoristrada, le indicazioni sono
assenti, poi dopo avere superato i successivi ruderi si continua su ripido
sentierino che nell’immediato è poco evidente, sporadici segni del CAI e
segni bianco/gialli.
- Direttissima
al monte Marmagna: il percorso inizia dal punto alto dell’ex sentiero CAI
126, una vecchia scritta sulla roccia non evidente indica la deviazione.
Durante il lungo e faticoso tragitto, tratti di buona segnatura che può fare
illudere si alterna con sbiadita segnatura che è talvolta assente, in tal
caso è richiesto intuito e orientamento. I grandi affioramenti rocciosi che
si manifestano dopo i 1300 m, generalmente si bypassano a destra/sinistra,
solo in qualche punto dobbiamo superare brevi passaggi di 1°. A quota 1530 m
risaliamo un ripido canalone di blocchi rocciosi coperti dal manto erboso
dove è necessario affrontare qualche facile passaggio di 1°, sicuramente più
infido il proseguo al termine del canalone a q.1642, la rampa erbosa che si
presenta è molto ripida e ci costringe ad aggrapparci con le mani, da evitare
assolutamente con terreno bagnato perché una scivolata potrebbe causare gravi
conseguenze. Consigliato l’uso del GPS per tutto il percorso della Direttissima.
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Rifugi-Bivacchi
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Assenti
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Fonti
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- Fonte q.537 sulla carrozzabile ex CAI
126 a 12 minuti dalla partenza
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore):
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Partenza
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0,00
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Monte Marmagna
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4,20
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Rimesse
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0,10
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Sella del Braiola
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4,34
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Fonte q.537
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0,12
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Monte Braiola
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4,48
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Bivio q.606
|
0,24
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Cima Pontremolese
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/
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Ponte q.596
|
0,27
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Cima Pontremolese di Sotto
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/
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Bivio q.634
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0,33
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Incrocio q.1173
|
6,35
|
Bivio q.689
|
0,40
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Deviazione q.1109
|
6,48
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Rio Sego
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0,45
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Oratorio Sant’Antonio
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7,34
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Capanne Vagi
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0,47
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Carrozzabile q.731
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7,43
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Rudere q.701
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0,54
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Cenotafio
|
7,55
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Rudere q.702
|
0,55
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Bivio q.652
|
8,00
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Tesa dei Corvi
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1,35
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Bivio q.572
|
8,13
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Direttissima
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1,55
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Asfaltata q.516
|
8,19
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Canalone q.1530
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3,22
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Arrivo
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8,26
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Canalone q.1642
|
3,40
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Canalone q.1530 (Una breve discesa nella
macchia di bosco ci inoltra nel canalone roccioso ricoperto dal manto erboso,
lo risaliamo integralmente affrontando qualche facile passaggio di 1°)
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Ci lasciamo la
vetta del monte Marmagna alle spalle e percorriamo il crinale CAI 00 verso il
monte Braiola
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L’imponente
versante toscano del monte Marmagna visto durante la discesa dal monte
Braiola con il CAI 130
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