Itinerario nelle colline Faentine (Emilia Romagna), per lunghezza e dislivello totale ne fanno una gita non banale.
DATA: 30 gennaio 2021
PARTENZA: Dalla SS.9 via Emilia Ponente di Faenza (Emilia Romagna) prendiamo la SP.302 oltrepassando Brisighella fino arrivare al paese di Fognano (15 km). Dal centro dell’abitato dobbiamo individuare a sinistra la “via Macello” con indicazioni per Campiume e del CAI 507 che scende per attraversare il fiume Lamone arrivando al bivio con maestà tra la via Monte Visano alla nostra sinistra, e la via Campiume a destra che prendiamo, avanziamo 200 metri e parcheggiamo presso la chiesetta di Chiozzano (0,9 km da Fognano).
Stralcio della carta escursionistica Appennino Faentino scala 1:25000 (S.E.L.C.A. editore-Firenze) realizzata dal CAI sezione di Faenza.
ITINERARIO: Chiozzano q.145 (Iniziamo camminando la stradina asfaltata senza nome di fianco il lato sinistro della chiesetta, siamo sul CAI 507) – La Valle q.184 (La stradina asfaltata si esaurisce alla casa abitata, il CAI 507 risale a destra dietro l’edificio adiacente abbandonato e costeggia dei coltivi) – Bivio q.207 (Evitiamo il largo sentiero a destra e teniamo quello principale dritto sul CAI 507) – Bivio q.223 (Come per il precedente evitiamo il sentiero a destra e andiamo dritto su quello principale CAI 507, in breve costeggiamo degli olivi) – Bivio q.258 (Manteniamo la direzione sul CAI 507, a destra c’è ancora un sentiero non segnato) – Bivio q.287 (Indicazioni assenti: a sinistra una sterrata chiusa da sbarra scende a casa Macolina, stiamo sul CAI 507 in salita ora per sentierino tra cespugli di ginestre) – Bivio q.330 (Il sentiero CAI 507 procede tra i cespugli di ginestre, a destra c’è una marcata traccia che ignoriamo, andiamo dritto e voltandoci indietro possiamo notare il promontorio del monte Valle) – Carrozzabile q.380 (Al termine della salita ci innestiamo sulla carrozzabile Case Visano-Case Fontanazza, nascosta dagli alberi c’è un’edicola votiva e il proseguo su sentierino del nostro CAI 507) – Incrocio q.397 (Cartelli assenti: a sinistra il sentiero riconduce sulla carrozzabile, a destra si scende verso Ca’ Vezzano, continuiamo in salita sul CAI 507) – Monte Visano q.445 (Quota da mappa IGM. Promontorio anonimo circondato dai pini, manteniamo il crinale CAI 507 costeggiando una recinzione e notando i primi paletti gialli che segnalano la presenza di un metanodotto) – Bivio q.446 (In uno slargo del crinale, a sinistra a ritroso c’è un sentiero che per il nostro senso di marcia può passare inosservato, continuiamo dritto sul CAI 507 passando sotto i pali della luce) – Monte Ronco q.488 (Promontorio anonimo senza indicazioni, passa inosservato) – Carrozzabile q.439 (Scendendo tra i fastidiosi cespugli di ginestre ci innestiamo sulla carrozzabile, a sinistra conduce alle case di Vescoveda, il CAI 507 la tiene a destra) – Sella q.443 (Incrocio, in questo punto la carrozzabile lambisce il crinale. Continuiamo sulla nostra carrozzabile che ci fa bypassare il versante sud/est del monte del Tesoro, a destra a ritroso una carrozzabile scende verso Ca’ Vezzano, dritto a destra una bassa dorsale inoltra al sentiero che aggira il versante nord del monte del Tesoro) – Bivio q.443 (Evitiamo a poche decine di metri dalla sella precedente il sentiero sterrato che sale a destra sulla dorsale che delimita la carrozzabile) – Monte del Tesoro q.491 (La carrozzabile transita sotto il suo versante sud/est) – Incrocio q.452 (A sinistra scende una sterrata abbandonata per casa Gibbone, andiamo avanti pochi metri sulla carrozzabile e davanti a noi ci si presentano tre sterrate, prendiamo quella centrale che è CAI 507, anche dietro di noi a ritroso c’è una sterrata) – Radura q.457 (Usciamo in un’ampia radura e la sterrata si biforca, il CAI 507 si mantiene a destra a mezzacosta, noi teniamo il crinale con la sterrata che in breve si inerpica vistosamente sull’anonimo promontorio quotato 510 m da IGM) – Bivio q.474 (Dalla nostra destra proviene il sentierino CAI 507 che bypassava con minor fatica il promontorio quotato 510 m e che ora riprende a tenere la nostra sterrata) – Sella q.465 (Dal bivio precedente dove riprendiamo il CAI 507, il sentiero sterrato in breve perde quota ripidamente fino alla stretta sella terrosa, ignoriamo un sentiero sterrato a destra visibile solo all’ultimo istante, e camminiamo in ripidissima salita tenendo il crinale CAI 507 e la direzione verso il monte di Tura) – Monte di Tura q.554 (Dopo la ripidissima salita, il sentiero sterrato CAI 507 si sviluppa in piano transitando sul versante nord/ovest pochi metri sotto il punto alto che passa inosservato) – Incrocio q.534 (Manteniamo il nostro sentiero CAI 507 di crinale, evitiamo il sentiero terroso dritto a sinistra a mezzacosta che scende a Valpiana, e il sentiero a destra un po’ nascosto dalla vegetazione che scende a casa di Tura, indicazioni assenti) – Bivio q.572 (Il crinale in questo tratto è panoramico, in lontananza alla nostra sinistra possiamo notare il laghetto quotato 316 m da IGM originato dal torrente Ebola. Il sentiero sterrato si biforca, ignoriamo quello a mezzacosta sulla sinistra per Valpiana, e manteniamo il crinale CAI 507 che ora sale ripido. Attenzione che poco sopra i segni CAI lasciano il sentiero sterrato momentaneamente per riprenderlo dopo pochi metri, è indifferente) – Deviazione q.583 (Il sentiero terroso ora vira a destra perdendo quota, manteniamo il CAI 507 di crinale ora su sentierino) – Carrozzabile q.576 (Quota da mappa IGM. Il sentierino CAI 507 scende il crinalino invaso dalle ginestre e passando sotto un traliccio della luce s’innesta sulla curva a U della carrozzabile raggiunta anche da una sterrata, il CAI 507 prende la carrozzabile a destra in leggera discesa) – Incrocio q.560 (Lasciamo la carrozzabile intrapresa da poco che continua per le case Rigonzano di Sopra, ignoriamo un tracciato a destra che taglia alcuni tornanti della stessa, saliamo a sinistra il largo sentiero CAI 507 che ci fa riguadagnare il crinale) – Bivio q.568 (Siamo da poco risaliti dalla carrozzabile e ora il sentiero sterrato vira a destra, manteniamo il crinale CAI 507 su sentierino in salita) – Bivio q.609 (Siamo sulla dorsale occidentale del monte Rigonzano, attenzione che il CAI 507 curva a gomito a sinistra in ripida ascesa, un tracciato abbandonato invece scende la dorsale) – Monte Rigonzano q.629 (Il CAI 507 aggira la vetta sul versante occidentale) – Cima q.652 (Satellite meridionale del monte Rigonzano quotato 652 m da IGM. Il sentiero CAI 507 che procedeva pianeggiante arriva al punto anonimo, evidente invece il proseguo che scende ripidissimo a destra su traccia terrosa in direzione dell’aguzzo promontorio boscoso che potevamo scorgere pochi istanti prima) – Cima q.640 (Quota da GPS. Dopo la precedente ripida discesa, tenendo il crinalino nel fitto bosco il CAI 507 guadagna il promontorio privo di toponimo e quota sulle carte) – Incrocio q.580 (Dall’anonima cima precedente il crinale si abbassa con viste panoramiche, a destra una marcata traccia non segnata si collega alla sottostante carrozzabile per le case di Paventa di Sopra, avanti pochi metri sulla sinistra compare un largo sentiero abbandonato, manteniamoci sul CAI 507 di crinale) – Ripetitore q.608 (Quota da mappa IGM. Il CAI 507 si allarga e procede poco sotto un grande ripetitore) – Antenna q.570 – Bivio q.559 (Bivio della sterrata appena superata l’antenna, indicazioni assenti: a sinistra a ritroso si dirige verso Ca’ Castagneto, continuiamo dritto in vista della grande area del metanodotto) – Incrocio q.547 (A destra la sterrata scende verso la grande area del metanodotto, a sinistra sale e scollina verso Valpiana di Sopra, noi saliamo per sentiero non segnato tenendo l’ampio crinale panoramico con direzione sud/est, in seguito si procede a mezzacosta stando sul versante rivolto al metanodotto andando a costeggiare dei coltivi bypassando di fatto il versante sud/ovest del monte Casalino ) – Incrocio q.559 (Incrocio di sentieri sterrati nel bosco, cartelli assenti: a sinistra scende alla casa di Rodera, a destra scende alla casa di Casalino, noi andiamo dritto) – Bivio q.570 (Dall’incrocio precedente in breve usciamo dalla macchia boschiva, a destra a ritroso una sterrata si direziona verso la grande area del metanodotto che possiamo vedere, continuiamo dritto con la sterrata che attraversa grandi campi di piantagione) – Bivio q.593 (Quota da mappa IGM. Attraversata la piantagione, a sinistra c’è una sterrata che la costeggia, teniamo la direzione in salita sempre su pista) – Bivio q.620 (Appena risaliti giungiamo in una piazzola terrosa, una sterrata scende a destra in direzione del monte Bassana, andiamo dritto con la sterrata che subito entra nel bosco e vira a sinistra procedendo a mezzacosta) – Monte del Tesoro q.678 (Un altro monte del Tesoro omonimo del precedente, anche in questo caso non si raggiunge la cima, ma la sterrata nel bosco lo aggira nel suo versante nord/ovest) – Bivio q.607 (Bivio della sterrata, siamo nel bosco sul versante nord del monte del Tesoro: a destra sale pochi metri e oltrepassando una selletta si dirige verso le case di Galegata di Sopra, manteniamoci su quella principale a mezzacosta che di fatto ci porta ad aggirare la testata dell’alta valle del torrente Ebola) – Deviazione q.581 (La sterrata ha iniziato a perdere quota in direzione di Ca’ Bergamigo, quindi la lasciamo notando una marcata traccia a sinistra che si mantiene parallela ma poco sopra, indicazioni assenti) – Sella q.572 (Quota da mappa IGM. In breve giungiamo a una sella e incrocio di sterrate: a destra si scende pochi metri per ricollegarsi alla sottostante sterrata per Ca’ Bergamigo lasciata in precedenza, a sinistra scende verso Ca’ Rodera, manteniamo la direzione sul crinalino in salita, indicazioni assenti) – Monte Panigheto q.663 (La sterrata sale facendoci arrivare sul monte Panigheto, transitiamo poco sopra una grande casa abitata con coltivi che ci rimane alla nostra destra, dalla parte opposta ci innestiamo sulla carrozzabile con l’ingresso ufficiale dell’abitazione. Ora camminiamo sulla carrozzabile trascurando la pista che si presenta dopo pochi metri e che scende a sinistra per Ca’ Bicocca) – Incrocio q.600 (Manteniamoci sulla carrozzabile con tratti di fondo cementato che comincia a perdere quota, ignoriamo la sterrata dritto a destra che sale e quella a destra a ritroso che scende verso Ca’ Panigheto) – Bivio q.546 (Innesto sulla “via Lago”. A destra inizia la stradina asfaltata per il paese di Modigliana, andiamo a sinistra sulla carrozzabile pianeggiante con cartello di divieto d’accesso) – San Giorgio in Lago q.507 (Sul tornante della carrozzabile c’è il rudere della vecchia chiesetta, quindi lasciamo la pista “via Lago”che conduce alla casa Lago di Sopra e prendiamo la sterrata che scende a destra passandogli sotto) – Bivio q.446 (Bivio della sterrata: manteniamoci dritto, a destra a ritroso scende nella valle del rio Nediano al di là del quale possiamo ammirare in lontananza la parete erosiva del versante occidentale del monte Melandro) – Capanno di caccia q.445 (Impalcatura alla nostra destra. La sterrata continua pianeggiante sul versante orientale della Costa di Lago, poi dopo circa otto minuti compie un tornante a sinistra abbassandosi nettamente verso la valle del torrente Ebola) – Carrozzabile q.314 (Al termine della discesa raggiungiamo una carrozzabile in modeste condizioni, la prendiamo a destra in vista del vicino rudere) – Ca’ Mileto q.313 (Rudere, la carrozzabile si abbassa per raggiungere il torrente Ebola) – Torrente Ebola q.252 (La carrozzabile è arrivata al punto basso, con un tornante supera il torrente Ebola e risale nel versante opposto verso Ca’ Gibbone. Lasciamo la pista e intraprendiamo la sterrata in piano che segue il corso d’acqua, segni e indicazioni assenti, direzione nord/est, in seguito si riduce a sentierino con tratti infrascati ma sempre ben percorribile. Seguendo rigorosamente il torrente Ebola lo va ‘a guadare numerose volte) – Bivio q.226 (Guadato per la quinta volta il torrente Ebola c’è un bivio, in salita inizia un largo sentiero che porta a Ca’ Ronco, teniamo quello in piano meno evidente sempre seguendo il corso d’acqua) – Diga q.214 (Al settimo e ultimo guado risaliamo e ci appare l’invaso artificiale del torrente Ebola. Iniziamo a percorrere la carrareccia di servizio sul bordo sinistro del laghetto arrivando dopo 7/8 minuti allo sbarramento, il cancello chiuso lo possiamo superare aggirandolo poco sopra a sinistra, dalla parte opposta ignoriamo la sterrata che sale mentre seguiamo quella principale in leggera discesa parallele al corso d’acqua) – Bivio q.181 (Stiamo sulla carrozzabile che compie un tornante e segue il corso d’acqua, a sinistra inizia un sentiero sterrato) – Bivio q.176 (Biforcazione: dritto a sinistra sale una sterrata, stiamo sulla carrozzabile pianeggiante che ci porta a guadare più volte il torrente Ebola) – Deviazione q.162 (Lasciamo la carrozzabile che continua a seguire il piccolo corso d’acqua del torrente Ebola, saliamo la sterrata a sinistra a ritroso senza indicazioni giungendo immediatamente ai coltivi soprastanti e li costeggiamo a sinistra, sud/ovest) – Ca’ Marchi q.194 (Costeggiando i coltivi in breve siamo in vista della grande casa abitata sopra di noi, la raggiungiamo a vista tagliando nel vigneto, quindi ci innestiamo nella sua carrozzabile d’accesso che camminiamo in salita) – Bivio q.206 (Ignoriamo la sterrata che sale a sinistra e insistiamo sulla carrozzabile che in breve ci porta a transitare sotto casa Galassina) – Incrocio q.203 (Incrocio di carrozzabili: a sinistra da accesso alla grande casa Galassina, a destra scende riportando al fondovalle del torrente Ebola, andiamo dritto in salita) – Bivio q.243 (A sinistra c’è un largo sentiero sbarrato e un palo della luce, indicazioni assenti, stiamo sulla carrozzabile) – Asfaltata q.242 (Ci innestiamo sulla strada “via Monte Visano”, la prendiamo a destra che gradualmente ci fa abbassare di quota) – Il Castello q.230 (Dimora padronale sul tornante della strada) – Fontanazza q.165 (Grande casa colonica abitata sotto la quale c’è un capannone) – Bivio q.152 (Al termine della discesa ci innestiamo sulla strada in piano “via Ebola”, la prendiamo a sinistra che ci fa subito attraversare uno stretto ponte sul rio Fontanazza) – Bivio q.151 (A sinistra sale la carrozzabile sbarrata con indicazioni “Il Fabbro Sauro”, stiamo sulla strada) – Bivio q.149 (La strada fiancheggia il nucleo di abitazioni di Ca’ Bacco e siamo al bivio dove c’è una maestà, a destra c’è la strada per Fognano e davanti a noi la chiesetta di Chiozzano) – Chiozzano q.145.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 21,3 km DIFFICOLTA: E/EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1040 m QUOTA MASSIMA: M. Panigheto q.663 |
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Sentieri
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- L’itinerario si sviluppa su quote collinari e tecnicamente sarebbe facile, l’aggiunta del grado di difficoltà EE viene data per la lunghezza e il dislivello cumulativo del giro, inoltre la presenza di numerosissimi bivi che caratterizzano queste zone antropizzate di bassa quota rende tutto più complesso, per questo motivo è molto utile avere un GPS con l’ottima carta escursionistica Appennino Faentino scala 1:25000 (S.E.L.C.A. editore-Firenze) realizzata dal CAI sezione di Faenza.
- Singolarmente nel giro si incontrano due monti del Tesoro e in nessuna circostanza se ne raggiunge la cima.
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Rifugi-Bivacchi |
- Assenti |
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Fonti |
- Assenti |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Chiozzano |
0,00 |
Incrocio q.547 |
2,52 |
La Valle |
0,06 |
Incrocio q.559 |
2,58 |
Bivio q.207 |
0,09 |
Bivio q.570 |
3,01 |
Bivio q.223 |
0,10 |
Bivio q.593 |
3,06 |
Bivio q.258 |
0,16 |
Bivio q.620 |
3,10 |
Bivio q.287 |
0,21 |
M. del Tesoro q.678 |
/ |
Bivio q.330 |
0,25 |
Bivio q.607 |
3,15 |
Carrozzabile q.380 |
0,34 |
Deviazione q.581 |
3,19 |
Incrocio q.397 |
0,36 |
Sellaq.572 |
3,21 |
Monte Visano |
0,41 |
Monte Panigheto |
3,36 |
Bivio q.446 |
0,52 |
Incrocio q.600 |
3,48 |
Monte Ronco |
1,00 |
Bivio q.546 |
3,53 |
Carrozzabile q.439 |
1,12 |
San Giorgio in Lago |
3,59 |
Sella q.443 |
1,14 |
Bivio q.446 |
4,05 |
Bivio q.443 |
1,15 |
Capanno di caccia |
4,11 |
M. del Tesoro q.491 |
/ |
Carrozzabile q.314 |
4,30 |
Incrocio q.452 |
1,22 |
Cà Mileto |
4,31 |
Radura q.457 |
1,25 |
Torrente Ebola |
4,37 |
Bivio q.474 |
1,35 |
Bivio q.226 |
4,49 |
Sella q.465 |
1,39 |
Diga |
5,02 |
Monte di Tura |
1,47 |
Bivio q.181 |
5,15 |
Incrocio q.534 |
1,50 |
Bivio q.176 |
5,17 |
Bivio q.572 |
1,58 |
Bivio q.162 |
5,34 |
Deviazione q.583 |
2,02 |
Cà Marchi |
5,42 |
Carrozzabile q.576 |
2,05 |
Bivio q.206 |
5,46 |
Incrocio q.560 |
2,07 |
Incrocio q.203 |
5,49 |
Bivio q.568 |
2,09 |
Bivio q.243 |
5,56 |
Bivio q.609 |
2,15 |
Asfaltata q.242 |
6,02 |
Monte Rigonzano |
/ |
Il Castello |
6,04 |
Cima q.652 |
2,24 |
Fontanazza |
6,16 |
Cima q.640 |
2,32 |
Bivio q.152 |
6,18 |
Incrocio q.580 |
2,41 |
Bivio q.151 |
6,21 |
Ripetitore |
2,44 |
Bivio q.149 |
6,26 |
Antenna |
2,49 |
Chiozzano |
6,27 |
Bivio q.559 |
2,50 |
Chiozzano q.145 (Iniziamo camminando la stradina asfaltata senza nome di fianco il lato sinistro della chiesetta, siamo sul CAI 507) |
Sulla stradina asfaltata che dalla chiesetta di Chiozzano conduce alla casa La Valle
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La Valle q.184 (La stradina asfaltata si esaurisce alla casa abitata, il CAI 507 risale a destra dietro l’edificio adiacente abbandonato e costeggia dei coltivi) |
La Valle q.184 (La stradina asfaltata si esaurisce alla casa abitata, il CAI 507 risale a destra dietro l’edificio adiacente abbandonato e costeggia dei coltivi) |
CAI 507 |
In breve costeggiamo degli olivi |
Bivio q.330 (Il sentiero CAI 507 procede tra i cespugli di ginestre, a destra c’è una marcata traccia che ignoriamo, andiamo dritto e voltandoci indietro possiamo notare il promontorio del monte Valle)
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Carrozzabile q.380 (Al termine della salita ci innestiamo sulla carrozzabile Case Visano-Case Fontanazza, nascosta dagli alberi c’è un’edicola votiva e il proseguo su sentierino del nostro CAI 507) |
Monte Visano q.445 (Quota da mappa IGM. Promontorio anonimo circondato dai pini) |
Dal monte Visano manteniamo il crinale CAI 507 costeggiando una recinzione e notando i primi paletti gialli che segnalano la presenza di un metanodotto |
Carrozzabile q.439 (Scendendo tra i fastidiosi cespugli di ginestre ci innestiamo sulla carrozzabile, a sinistra conduce alle case di Vescoveda, il CAI 507 la tiene a destra) |
Sella q.443 (Incrocio, in questo punto la carrozzabile lambisce il crinale. Continuiamo sulla nostra carrozzabile che ci fa bypassare il versante sud/est del monte del Tesoro, a destra a ritroso una carrozzabile scende verso Ca’ Vezzano, dritto a destra una bassa dorsale inoltra al sentiero che aggira il versante nord del monte del Tesoro) |
Panorama sulla vena del gesso
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Incrocio q.452 (A sinistra scende una sterrata abbandonata per casa Gibbone, andiamo avanti pochi metri sulla carrozzabile e davanti a noi ci si presentano tre sterrate, prendiamo quella centrale che è CAI 507, anche dietro di noi a ritroso c’è una sterrata) |
Incrocio q.452 (A sinistra scende una sterrata abbandonata per casa Gibbone, andiamo avanti pochi metri sulla carrozzabile e davanti a noi ci si presentano tre sterrate, prendiamo quella centrale che è CAI 507, anche dietro di noi a ritroso c’è una sterrata) |
Radura q.457 (Usciamo in un’ampia radura e la sterrata si biforca, il CAI 507 si mantiene a destra a mezzacosta, noi teniamo il crinale con la sterrata che in breve si inerpica vistosamente sull’anonimo promontorio quotato 510 m da IGM) |
Sella q.465 (Dal bivio precedente dove riprendiamo il CAI 507, il sentiero sterrato in breve perde quota ripidamente fino alla stretta sella terrosa, ignoriamo un sentiero sterrato a destra visibile solo all’ultimo istante, e camminiamo in ripidissima salita tenendo il crinale CAI 507 e la direzione verso il monte di Tura) |
Monte di Tura q.554 (Dopo la ripidissima salita, il sentiero sterrato CAI 507 si sviluppa in piano transitando sul versante nord/ovest pochi metri sotto il punto alto che passa inosservato) |
Incrocio q.534 (Manteniamo il nostro sentiero CAI 507 di crinale, evitiamo il sentiero terroso dritto a sinistra a mezzacosta che scende a Valpiana, e il sentiero a destra un po’ nascosto dalla vegetazione che scende a casa di Tura, indicazioni assenti)
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Bivio q.572 (Il sentiero sterrato si biforca, ignoriamo quello a mezzacosta sulla sinistra per Valpiana, e manteniamo il crinale CAI 507 che ora sale ripido)
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Carrozzabile q.576 (Quota da mappa IGM. Il sentierino CAI 507 scende il crinalino invaso dalle ginestre e passando sotto un traliccio della luce s’innesta sulla curva a U della carrozzabile raggiunta anche da una sterrata, il CAI 507 prende la carrozzabile a destra in leggera discesa) |
Incrocio q.560 (Lasciamo la carrozzabile intrapresa da poco che continua per le case Rigonzano di Sopra, ignoriamo un tracciato a destra che taglia alcuni tornanti della stessa, saliamo a sinistra il largo sentiero CAI 507 che ci fa riguadagnare il crinale) |
Sul crinale del monte Rigonzano |
Il sentiero CAI 507 che procedeva pianeggiante arriva al punto anonimo quotato 652 m da IGM, evidente invece il proseguo che scende ripidissimo a destra su traccia terrosa in direzione dell’aguzzo promontorio boscoso che potevamo scorgere pochi istanti prima |
Il sentiero CAI 507 che procedeva pianeggiante arriva al punto anonimo, evidente invece il proseguo che scende ripidissimo a destra su traccia terrosa in direzione dell’aguzzo promontorio boscoso che potevamo scorgere pochi istanti prima
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Il versante occidentale del monte Rigonzano in forte erosione visto dalla Cima q.640
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Dalla Cima q.640 si cammina sul crinale panoramico |
Ripetitore q.608 |
Antenna q.570 |
L’area del metanodotto che notiamo poco lontano
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Dall’ Incrocio q.547 saliamo per sentiero non segnato tenendo l’ampio crinale panoramico con direzione sud/est, in seguito si procede a mezzacosta stando sul versante rivolto al metanodotto andando a costeggiare dei coltivi |
Bivio q.570 (Dall’incrocio precedente in breve usciamo dalla macchia boschiva, a destra a ritroso una sterrata si direziona verso la grande area del metanodotto che possiamo vedere, continuiamo dritto con la sterrata che attraversa grandi campi di piantagione) |
Continuiamo dritto con la sterrata che attraversa grandi campi di piantagione |
Monte del Tesoro q.678 (Un altro monte del Tesoro omonimo del precedente, anche in questo caso non si raggiunge la cima, ma la sterrata nel bosco lo aggira nel suo versante nord/ovest) |
Deviazione q.581 (La sterrata ha iniziato a perdere quota in direzione di Ca’ Bergamigo, quindi la lasciamo notando una marcata traccia a sinistra che si mantiene parallela ma poco sopra, indicazioni assenti) |
Panorama verso il crinale percorso fino a questo momento (vista in direzione del monte Rigonzano)
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Monte Panigheto q.663 (La sterrata sale facendoci arrivare sul monte Panigheto, transitiamo poco sopra una grande casa abitata con coltivi che ci rimane alla nostra destra) |
Bivio q.546 (Innesto sulla “via Lago”. A destra inizia la stradina asfaltata per il paese di Modigliana, andiamo a sinistra sulla carrozzabile pianeggiante con cartello di divieto d’accesso) |
Zoomata sull’abbandonata Cà Lago di Sopra
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San Giorgio in Lago q.507 (Sul tornante della carrozzabile c’è il rudere della vecchia chiesetta) |
San Giorgio in Lago q.507 (Sul tornante della carrozzabile c’è il rudere della vecchia chiesetta, quindi lasciamo la pista “via Lago”che conduce alla casa Lago di Sopra e prendiamo la sterrata che scende a destra passandogli sotto) |
San Giorgio in Lago |
San Giorgio in Lago |
La sterrata continua pianeggiante sul versante orientale della Costa di Lago |
Carrozzabile q.314 (Al termine della discesa raggiungiamo una carrozzabile in modeste condizioni, la prendiamo a destra in vista del vicino rudere)
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Il rudere di Ca’ Mileto |
Dal rudere di Cà Mileto la carrozzabile si abbassa per raggiungere il torrente Ebola
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Torrente Ebola q.252 (La carrozzabile è arrivata al punto basso, con un tornante supera il torrente Ebola e risale nel versante opposto verso Ca’ Gibbone. Lasciamo la pista e intraprendiamo la sterrata in piano che segue il corso d’acqua) |
Seguiamo il torrente Ebola
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Uno dei tanti guadi sul torrente Ebola
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Bivio q.226 (Guadato per la quinta volta il torrente Ebola c’è un bivio, in salita inizia un largo sentiero che porta a Ca’ Ronco, teniamo quello in piano meno evidente sempre seguendo il corso d’acqua) |
Al settimo e ultimo guado risaliamo e ci appare l’invaso artificiale del torrente Ebola |
Diga q.214 (L’invaso artificiale del torrente Ebola) |
Ci lasciamo la diga alle nostre spalle
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Deviazione q.162 (Lasciamo la carrozzabile che continua a seguire il piccolo corso d’acqua del torrente Ebola, saliamo la sterrata a sinistra a ritroso senza indicazioni) |
Immediatamente giungiamo ai coltivi soprastanti |
Incrocio q.203 (Incrocio di carrozzabili: a sinistra da accesso alla grande casa Galassina, a destra scende riportando al fondovalle del torrente Ebola, andiamo dritto in salita) |
Fontanazza q.165 (Grande casa colonica abitata sotto la quale c’è un capannone) |