sabato 10 luglio 2021

Dasdana, Colombine, Auccia, Setteventi, Matto (anello dei monti) EE

Lungo itinerario panoramico nelle prealpi bresciane in alta val Trompia tra i monti Dasdana, Colombine, Setteventi e Matto.

DATA: 26 giugno 2021

PARTENZA: Uscendo dal casello autostradale A4 di Brescia ovest, percorriamo la SP345 seguendo le indicazioni della Val Trompia fino a raggiungere il passo del Maniva (o Giogo del Maniva, circa 50 km da Brescia). Evitiamo di salire al grande piazzale che caratterizza il passo e manteniamoci sulla panoramica SP345 oltrepassando il complesso dell’hotel Bonardi arrivando al passo Dasdana dove la strada si sposta sul versante opposto, parcheggiamo sul tornante dove un cartello indica il lago di Dasdana adibito alla pesca.

  

 

ITINERARIO: Passo Dasdana q.2086 (Dal tornante della SP345, a destra scende la carrozzabile per il lago di Dasdana che sarà il nostro ritorno, iniziamo invece a salire il Sentiero 3V Tre Valli Bresciane anche CAI 343 per il monte Dasdana, segni azzurri e cartelli)     Piazzola q.2150 (Postazione per l’artiglieria nel conflitto mondiale, ignoriamo il tracciato militare e teniamo il Sentiero 3V anche CAI 343 che continua a salire)     Monte Dasdana q.2191 (Cartelli, continuiamo sul crinale 3V/CAI 343 verso il Goletto di Ravenola)     Incrocio q.2145 (Appena scesi dalla cima ci sono delle trincee, a destra il CAI 343 scende al Goletto di Ravenola, a sinistra c’è il sentiero militare, entrambi sono poco visibili, manteniamoci sul crinale con segni azzurri del 3V)     Cima q.2195 (Terza   Colombine, promontorio senza toponimo quotato 2195 m da IGM)     Cima q.2183 (Seconda Colombine, promontorio senza toponimo quotato 2183 m da IGM, in loco c’è un enorme traliccio della luce)      Monte Colombine q.2214 (Arriviamo alla cima facendo una brevissima deviazione salendo sulla destra del Sentiero 3V, in loco c’è una croce, un cippo in memoria e la rosa dei venti che indica le principali vette che si possono osservare. Riprendiamo a percorrere il crinale 3V con direzione ovest caratterizzato in breve da grossi macigni rocciosi)      Corna Rotonda q.2114 (Nessuna indicazione, passa inosservata)      Incrocio q.2100 (Lasciamo il crinale 3V che continua verso il Goletto di Cludona, a sinistra scende nel grande anfiteatro erboso il sentiero di raccordo al sottostante Sentiero 3V della variante bassa, scendiamo a destra il sentierino CAI 343/C nel pendio invaso dai rododendri in vista del bivacco Grazzini)      Bivio q.2000 (Giunti sul punto basso del valloncello dove scorre un fosso d’acqua ci sono i cartelli: a sinistra il CAI 343/A conduce al Goletto di Cludona, stiamo sul CAI 343 che risale al bivacco poco sopra di noi)  –   Bivacco Giovanni Grazzini q.2020 (Per mappa IGM anche Craparo Alto. Edificio in muratura sempre aperto, lo superiamo con il sentiero pianeggiante che passa sopra la presa d’acqua)   –   Malga Craparo di Mezzo q.1871 (Nel frattempo il sentiero CAI 343 ha perso quota fino ad arrivare al rudere della malga con cartelli. Cambiamo direzione puntando verso i vistosi ripetitori del Dosso dei Galli, direzione est, con il sentiero che dopo essersi abbassato pochi metri comincia alzarsi, in basso alla nostra sinistra possiamo intravvedere la malga Mai)   –   Malga Ravenola Vaga q.1880 (Attraversata una piccola torbiera, il sentiero procede pianeggiante nei pascoli raggiungendo a vista la grande malga, innesto sul CAI 778 e cartelli: a destra sale la carrozzabile d’accesso che è anche CAI 778 per il passo Dasdana e ci consentirebbe di accorciare l’itinerario, noi costeggiamo la malga a sinistra prendendo il CAI 778 che scende su sentiero con tratto cementato in direzione della malga Mai)   –   Ponte q.1809 (Attraversato il ponticello sul torrente Grigna, lasciamo il CAI 778 che segue il corso d’acqua verso la malga Mai, risaliamo il bordo del torrente Grigna a ritroso iniziando il percorso V.d.S.-Via dei Silter. Allo stato attuale non ci sono cartelli e i segni sono quasi assenti, procediamo a vista e senza traccia alcuna nella prateria, subito siamo a un fosso d’acqua affluente del torrente Grigna, quindi ora lo risaliamo tenendocelo alla nostra destra, prendiamo come riferimento la cascatella nella spaccatura della montagna che osserviamo in lontananza sopra di noi e che origina questo piccolo corso d’acqua. Difficilmente riusciamo a vedere dei segni o a mantenere il tracciato originario, saliamo ripidamente con direzione nord/est avendo premura di tenere la cascatella alla nostra destra)   –   Malga Ravenola Soliva q.1993 (Saliti faticosamente sopra la cascatella, si notano dei piccoli rilievi di terra rossastra e li costeggiamo tenendoceli alla nostra destra arrivando subito a un fossetto d’acqua, quindi senza guadarlo risaliamo a destra portandoci sopra questi promontori dai quali continuiamo a mantenere in salita la direzione nord/est a vista nella prateria fino ad arrivare alla malga dalla quale intraprendiamo la sua ripida carrozzabile d’accesso)   –   Bivio q.2015 (Il bivio passa inosservato ma ci innestiamo sul CAI 780, a sinistra la traccia scende alla malga Mai, manteniamo la carrozzabile che ora compie un tornante a destra in direzione della Punta dell’Auccia transitando di fatto sopra la malga Ravenola Soliva appena lasciata)   –   Bivio q.2074 (Bivio della carrozzabile appena oltrepassato un valico dove c’è un grande traliccio della luce: a sinistra in discesa è CAI 782 per Craper di Valdaione, noi la teniamo a destra in salita che è CAI 780 verso il Goletto Giogo della Bala)   –   Punta dell’Auccia q.2212 (La carrozzabile CAI 780 transita sotto il versante nord dell’aguzza Punta dell’Auccia sormontata da una grande croce)   –   Goletto Giogo della Bala q.2152 (Quota da mappa IGM. La carrozzabile scende nel versante opposto sulla strada asfaltata appena sotto di noi)   –   SP345 q.2136 (Innesto sulla strada asfaltata, la percorriamo a sinistra per pochi metri individuando dalla parte opposta il tratturo che sale verso il crinale con segni CAI senza numerazione)   –   Crinale q.2158 (Il largo tracciato si esaurisce arrivando sul verde crinalino con cartelli: dalla parte opposta scende il sentiero CAI senza numerazione per Grapa di Vaia, noi seguiamo il crinale con la buona mulattiera militare CAI senza numerazione che si mantiene a mezzacosta costeggiando dei grossi blocchi di roccia sul versante del Dosso dei Galli, da inizio escursione ottimo punto di riferimento perché sormontato da vistosi ripetitori, direzione sud)   –   Corni Setteventi (La mulattiera transita a mezzacosta sotto le cime rocciose)   –   Punta Setteventi q.2250 (La mulattiera CAI transita a mezzacosta sotto la vetta)   –   Monte Matto q.2199 (La mulattiera CAI transita a mezzacosta sotto la vetta)   –   Bivio q.2165 (Nel punto in cui la mulattiera all’improvviso comincia a scendere ripidamente verso la malga Dasdana Busa la lasciamo, facciamo una deviazione salendo a sinistra per pochi metri raggiungendo la verde sella di crinale, qualche paletto indica la direzione, dalla parte opposta sotto di noi ci appare la grande croce nell’ampio spallone erboso che raggiungiamo a vista senza percorso obbligato)   –    Croce della Liberazione q.2110 (La grande croce è nello spallone erboso panoramico, il punto è quotato 2110 m da mappa IGM, torniamo sui nostri passi)   –   Bivio q.2165 (Riprendiamo la mulattiera CAI che ora comincia a scendere ripidamente a zig-zag verso la malga Dasdana Busa, in breve il percorso si riduce a sentiero poco evidente ma ben segnato)   –   Ponte q.1796 (Al termine della lunga discesa siamo nel fondovalle presso il ponticello sul torrente Valle Dasdana. Senza oltrepassarlo poco sopra alla nostra destra c’è la malga Dasdana Busa, noi attraversiamo il ponticello e risaliamo virando a destra dove inizia la larga mulattiera d’accesso in questo frangente poco evidente, subito lasciamo per traccia che taglia un tornante)   –   Mulattiera q.1842 (La traccia poco dopo il ponticello ha tagliato e ora riprende la mulattiera che teniamo in salita, siamo sul CAI 420)   –   Lago di Dasdana q.1875 (Superiamo la baita sulla riva del laghetto di pesca continuando con la carrozzabile d’accesso in costante salita)   –   Malga Laghetto q.1927 (Rudere, rimangono poche mura di sasso)  –   Malga Dasdana q.1987 (Abbandonata)   –   Bivio q.2070 (Pochi metri prima di ritornare al passo Dasdana sul tornante della SP.345, ignoriamo a sinistra a ritroso la carrozzabile d’accesso alla seggiovia del Dasdanino)   –   Passo Dasdana q.2086.

  

NOTE:

LUNGHEZZA: 16,5 km

DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1100 m

QUOTA MASSIMA: M.Colombine q.2214

Sentieri

- Itinerario molto panoramico e generalmente ben indicato, allo stato attuale l’unica incertezza si ha nel percorrere il percorso VdS-Via dei Silter che dal torrente Grigna sale alla malga Ravenola Soliva, i segni CAI sono praticamente assenti come pure le indicazioni, si procede in ripida salita a vista e senza traccia probabilmente perdendo il tracciato originario, in questo caso utile la bussola o il GPS.

 - Punto di riferimento per tutto il giro è la cima del Dosso dei Galli sulla quale svettano due parabole da 30 metri di diametro, e poi i ruderi della grande base Nato abbandonata negli anni 60.

 

Rifugi-Bivacchi

 Bivacco Giovanni Grazzini (Craparo Alto): edificio in muratura sempre aperto in buone condizioni composto da due locali, all’interno stufa, tavolo, sedie e acqua non potabile, 7 posti letto.

Fonti

- Fonte/abbeveratoio alla malga abbandonata di Dasdana (sulla carrozzabile che dal passo Dasdana scende al lago di pesca Dasdana.

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Passo Dasdana

0,00

Punta dell’Auccia

/

Piazzola q.2150

0,10

Goletto Giogo della Bala

3,24

Monte Dasdana

0,14

SP345 q.2136

3,27

Incrocio q.2145

/

Crinale q.2158

3,35

Cima q.2195

/

Corni Setteventi

/

Cima q.2183

0,30

Punta Setteventi

/

Monte Colombine

0,45

Monte Matto

/

Corna Rotonda

/

Bivio q.2165

4,16

Incrocio q.2100

1,02

Croce della Liberazione

4,25

Bivio q.2000

1,13

Bivio q.2165

4,35

Bivacco G. Grazzini

1,15

Ponte q.1796

5,20

Malga Craparo di Mezzo

1,37

Mulattiera q.1842

5,28

Malga Ravenola Vaga

2,08

Lago di Dasdana

5,42

Ponte q.1809

2,21

Malga Laghetto

5,47

Malga Ravenola Soliva

2,50

Malga Dasdana

5,59

Bivio q.2015

2,54

Bivio q.2070

6,14

Bivio q.2074

3,06

Passo Dasdana

6,15


 

Passo Dasdana q.2086 (Dal tornante della SP345, a destra scende la carrozzabile per il lago di Dasdana che sarà il nostro ritorno, iniziamo invece a salire il Sentiero 3V Tre Valli Bresciane anche CAI 343 per il monte Dasdana, segni azzurri e cartelli)

Il Sentiero 3V Tre Valli Bresciane anche CAI 343 per il monte Dasdana

Monte Dasdana

Incrocio q.2145 (Appena scesi dalla cima ci sono delle trincee, a destra il CAI 343 scende al Goletto di Ravenola, a sinistra c’è il sentiero militare, entrambi sono poco visibili, manteniamoci sul crinale con segni azzurri del 3V)  

I laghetti di Ravenola sotto di noi

 

Punto di riferimento per tutto il giro è la cima del Dosso dei Galli sulla quale svettano due parabole da 30 metri di diametro, e poi i ruderi della grande base Nato abbandonata negli anni 60.

Dal monte Dasdana verso il monte Colombine

Cima q.2183 (Seconda Colombine, promontorio senza toponimo quotato 2183 m da IGM, in loco c’è un enorme traliccio della luce)

La Cima q.2183 o Seconda Colombine appena oltrepassata  

Arrivo al monte Colombine

Monte Colombine

 

Cippo in memoria sul monte Colombine

La rosa dei venti sul monte Colombine

Dal monte Colombine riprendiamo a percorrere il crinale 3V con direzione ovest caratterizzato in breve da grossi macigni rocciosi 

Corna Rotonda

Incrocio q.2100 (Lasciamo il crinale 3V che continua verso il Goletto di Cludona, a sinistra scende nel grande anfiteatro erboso il sentiero di raccordo al sottostante Sentiero 3V della variante bassa, scendiamo a destra il sentierino CAI 343/C nel pendio invaso dai rododendri in vista del bivacco Grazzini)

Il sentierino CAI 343/C nel pendio invaso dai rododendri in vista del bivacco Grazzini

 

Bivacco Giovanni Grazzini

Bivacco Giovanni Grazzini

Bivacco Giovanni Grazzini

Bivacco Giovanni Grazzini

Superiamo il bivacco con il sentiero pianeggiante

Malga Craparo di Mezzo (Rudere)

 

Piccola torbiera

Dalla malga Craparo di Mezzo cambiamo direzione puntando verso i vistosi ripetitori del Dosso dei Galli

Il sentiero procede pianeggiante nei pascoli raggiungendo a vista la grande malga Ravenola Vaga

Malga Ravenola Vaga

Ponte q.1809 (Attraversato il ponticello sul torrente Grigna, lasciamo il CAI 778 che segue il corso d’acqua verso la malga Mai, risaliamo il bordo del torrente Grigna a ritroso iniziando il percorso V.d.S.-Via dei Silter)


Allo stato attuale del percorso V.d.S.-Via dei Silter non ci sono cartelli e i segni sono quasi assenti, procediamo a vista e senza traccia alcuna nella prateria

Prendiamo come riferimento la cascatella nella spaccatura della montagna che osserviamo in lontananza sopra di noi

Allo stato attuale del percorso V.d.S.-Via dei Silter non ci sono cartelli e i segni sono quasi assenti, procediamo a vista e senza traccia alcuna nella prateria

Saliti faticosamente sopra la cascatella, si notano dei piccoli rilievi di terra rossastra e li costeggiamo tenendoceli alla nostra destra

Malga Ravenola Soliva


Dalla malga Ravenola Soliva intraprendiamo la sua carrozzabile d’accesso

Dalla malga Ravenola Soliva intraprendiamo la sua carrozzabile d’accesso

Bivio q.2074 (Bivio della carrozzabile appena oltrepassato un valico dove c’è un grande traliccio della luce: a sinistra in discesa è CAI 782 per Craper di Valdaione, noi la teniamo a destra in salita che è CAI 780 verso il Goletto Giogo della Bala) 

La carrozzabile CAI 782 per il Goletto Giogo della Bala

Punta dell’Auccia q.2212 (La carrozzabile CAI 780 transita sotto il versante nord dell’aguzza Punta dell’Auccia sormontata da una grande croce)

Goletto Giogo della Bala


SP345 q.2136 (Innesto sulla strada asfaltata, la percorriamo a sinistra per pochi metri individuando dalla parte opposta il tratturo che sale verso il crinale con segni CAI senza numerazione)

Seguiamo il crinale con la buona mulattiera militare CAI senza numerazione che si mantiene a mezzacosta costeggiando dei grossi blocchi di roccia

Seguiamo il crinale con la buona mulattiera militare CAI senza numerazione che si mantiene a mezzacosta costeggiando dei grossi blocchi di roccia

Corni Setteventi


Il sentiero/mulattiera transita sotto la Punta Setteventi e il monte Matto

Il sentiero/mulattiera transita sotto la Punta Setteventi e il monte Matto

Arrivati al Bivio q.2165, punto in cui la mulattiera all’improvviso comincia a scendere ripidamente verso la malga Dasdana Busa la lasciamo, facciamo una deviazione salendo a sinistra per pochi metri raggiungendo la verde sella di crinale, qualche paletto indica la direzione, dalla parte opposta sotto di noi ci appare la grande croce nell’ampio spallone erboso che raggiungiamo a vista senza percorso obbligato

Verso la Croce della Liberazione

Croce della Liberazione


Bivio q.2165 (Riprendiamo la mulattiera CAI che ora comincia a scendere ripidamente a zig-zag verso la malga Dasdana Busa, in breve il percorso si riduce a sentiero poco evidente ma ben segnato)  

Al termine della lunga discesa siamo nel fondovalle

Ponte q.1796 (Al termine della lunga discesa siamo nel fondovalle presso il ponticello sul torrente Valle Dasdana) 

Poco sopra alla nostra destra c’è la malga Dasdana Busa

Lago di Dasdana

 

Lago di Dasdana

Dal lago di Dasdana continuiamo con la carrozzabile d’accesso in costante salita

Malga Laghetto q.1927 (Rudere, rimangono poche mura di sasso)

Panorama sul lago di Dasdana

Malga Dasdana q.1987 (Abbandonata)