mercoledì 28 luglio 2021

Monte Tiravento (da S. Agata di Montalto) EE

Itinerario in buona parte su crinali panoramici segnati dal CAI, il ritorno invece avviene su sentieri abbandonati dove è richiesta disinvoltura e senso dell’orientamento (Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, appennino Tosco/Romagnolo)

DATA: 25 aprile 2021

PARTENZA: Da Forlì prendiamo la SP.9 TER fino ad arrivare a Premilcuore (40,5 km). Circa 1 km prima di giungere alle indicazioni per il centro dell’abitato, lasciamo la SP.9 TER e voltiamo a sinistra per “via Roma”, percorsi 200 metri voltiamo ancora a sinistra che è “via Padre Pietro Leoni” con indicazioni per Montalto, la stradina inizia subito in ripida salita per valicare sul versante opposto e scendere fino arrivare a Sant’ Agata di Montalto con la vecchia chiesa e poche case (5,6 km dalla SP.9 TER)

 

 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 20-Foreste Casentinesi, si ringrazia Monti Editore  https://www.iga-cartografia.it/  via Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

 ITINERARIO: Sant’Agata di Montalto q.584 (Incrocio di stradine: a destra sale verso la “Trattoria del Cervo” e l’agriturismo “L’Antico Frutto”, a sinistra la carrozzabile transita di fianco la vecchia chiesa e conduce verso Sant’Eufemia, iniziamo camminando la strada asfaltata che continua a scendere sviluppandosi con alcuni tornanti)      Deviazione q.522 (Sul tornante che precede l’arrivo a una abitazione lasciamo la strada asfaltata, andiamo a destra sul largo sentiero CAI 331 in aperta prateria e paralleli al sottostante fosso delle Caselle nascosto dalla vegetazione, cartelli)      Fosso q.549 (Ignoriamo il sentiero che sale a destra, manteniamo il CAI 331 che curva a sinistra guadando un fosso d’acqua e s’inoltra nel bosco)     Ca’ di Rossi q.554 (Vecchio edificio adibito a bivacco, il sentiero CAI 331 dopo averlo oltrepassato si restringe e perde quota)      Bivio q.544 (Appena scesi da Ca’ di Rossi, stiamo sul CAI 331 che continua a scendere curvando a sinistra, sul tornantino inizia in salita il sentierino abbandonato per i ruderi di Vasumene) – Fosso delle Caselle q.538 (Piccolo fosso d’acqua, ora il sentiero CAI 331 comincia a salire)     Bivio q.578 (Durante la salita ignoriamo un sentierino non segnato che inizia alla nostra sinistra)     Bivio q.665 (Alla nostra sinistra si ricollega il sentierino abbandonato che avevamo ignorato al bivio precedente)      Castellare q.679 (Al termine della salita siamo sul crinale sormontato dal grande rudere della casa in posizione panoramica, ignoriamo la pista pianeggiante destinata a riportare verso la stradina asfaltata di Sant’Agata, teniamo il sentierino CAI 331 di crinale con direzione sud/ovest)      Torre di Montalto q.809 (Per CTR Emilia-Romagna 805,8. Il CAI 331 transita a mezzacosta poco sotto il filo del crinale e salendo guadagna l’ampia sella, alle nostre spalle in pochi minuti possiamo raggiungere l’evidente rudere dell’antica torre purtroppo invasa da vecchie antenne. Dopo la visita riprendiamo il CAI 331 in costante ascesa sul crinale panoramico)      Monte Tiravento q.1043 (Una breve ma ripida salita nella macchia boschiva ci fa uscire alla panoramica cima innestandoci sul CAI 313, percorriamo l’aereo crinale a sinistra con direzione sud)   –   Forestale q.1074 (Innesto sulla forestale CAI 311, la prendiamo a sinistra)      Bivio q.1095 (Bivio della forestale, cartelli e innesto sul CAI 301: dritto si dirige verso Corniolo, noi lo teniamo a sinistra a ritroso in vista del rifugio)     Rifugio della Fratta q.1092 (Grande rifugio incustodito, la pista forestale inizia a perdere quota)      Poggio Penna q.1079 (La pista forestale CAI 301 transita sotto il suo versante meridionale)    Rifugio Pinone q.972 (Piccolo casotto in muratura sempre aperto)      Deviazione q.971 (Cartelli: lasciamo la pista forestale che continua come CAI 271, stiamo sul CAI 301 che ora risale a sinistra su sentierino, in breve esce dalla macchia boschiva e intraprende l’aereo crinale panoramico sud/occidentale del Poggio Montironi)   –   Poggio Montironi q.1016 (L’aereo crinale di ciottoli rocciosi e fini sedimenti ci porta sulla cima dove è situato un piccolo cippo dell’IGM, indicazioni assenti. Il CAI 301 tiene il crinale con direzione nord tra radi arbusti)      Maestà q.816 (La lunga discesa ci fa pervenire alla radura dove troviamo la piccola maestà di sasso, il CAI 301 ora comincia a salire)      Bivio q.808 (Il CAI 301 che nel frattempo si è allargato a mulattiera ora la lascia e si mantiene a sinistra su sentierino, attenzione alla segnatura)     Bivio q.785 (Il sentierino CAI 301 si ricollega alla mulattiera lasciata in precedenza che ora ci appare come un largo sentiero sterrato, a destra scende, il CAI 301 la tiene a sinistra ma presto anche da questa parte ci porta in discesa)      Bivio q.730 (La ripida discesa del largo CAI 301 su fondo acciottolato ci fa pervenire al bivio con il sentierino CAI 273 che scende a destra verso Spescia, noi insistiamo sul largo CAI 301 che ora si sviluppa in falsopiano)      Bivio q.720 (Uscendo dal bosco costeggiamo il verde declivio alla nostra sinistra al termine del quale il CAI 301 continua pianeggiante rientrando tra gli alberi, a sinistra in salita c’è un sentiero sterrato privo di indicazioni che conduce al promontorio senza toponimo quotato 723.6 m da CTR Emilia-Romagna)      Fonte Caduti della Julia q.710 (A destra c’è la fonte e la piccola area pic-nic situata pochi metri sotto il sentiero CAI 301)      Carrozzabile q.718 (Innesto sulla stradina Sant’Agata-Spescia, la risaliamo a sinistra)       Bivio q.745 (Manteniamoci sulla stradina, alla sua destra sale una ripida sterrata senza indicazioni)       Bivio q.749 (Manteniamoci sulla stradina, a sinistra scende la sterrata priva di indicazioni per le Mosiane e Sant’Agata di Montalto che ci potrebbe fare abbreviare la gita)     Casina Pavarano q.751 (Quota e toponimo da CTR Emilia-Romagna. Pochi metri prima di raggiungere il rudere della casa situato sul ciglio sinistro della strada, saliamo a destra per sentiero abbandonato CAI 301 privo di indicazioni, nell’immediato transita parallelo poco sopra l’edificio, poi subito comincia salire ripidamente virando a destra con percorso incerto, ignoriamo possibili tracce di animali a destra o a sinistra. Al termine della ripida salita che ci fa guadagnare il versante nord del monte Prignolaia, il sentiero si allarga e procede pianeggiante nel bosco)   –   Bivio q.810 (Ci innestiamo in un sentiero sterrato, a destra conduce al rudere di Ca’ Pian del Monte aggirando il versante orientale del monte Prignolaia, andiamo a sinistra che è CAI 301)      Carrozzabile q.806 (Innesto sulla carrozzabile, incrocio: a sinistra scende a Sant’Agata di Montalto, dalla parte opposta inizia un largo sentiero, andiamo a destra che è sempre CAI 301)      Deviazione q.765 (Lasciamo la carrozzabile CAI 301 destinata a raggiungere il rudere di Baldella, scendiamo a sinistra un buon sentiero abbandonato privo di indicazioni, direzione nord)      Ostruzione q.688 (Scendendo a mezzacosta si giunge a un tornante che ci fa cambiare direzione, procediamo ora verso sud/ovest finché il buon sentiero si esaurisce forse a causa di un remoto smottamento. Dobbiamo insistere a mezzacosta in piano nel fitto bosco e dopo poche decine di metri improvvisamente alla nostra sinistra riappare l’antico tracciato che perde quota)    Bivio q.677 (Innesto su sentiero sterrato senza indicazioni, a sinistra sale alla casa di Pian del Fuso, andiamo dritto)      La Magera q.640 (Appena prima delle mura isolate ignoriamo a sinistra il sentierino che scende alla casa di Campo al Prato, davanti al grande rudere scende a destra il sentiero CAI 333 per i ruderi di Fontanamaggio e Montebuono, noi ci portiamo dietro il rudere dove c’è il sentierino in discesa che prendiamo, in tutti i casi le indicazioni o i segni sono assenti)   –   Torrente Fantella q.490 (Guadiamo il corso d’acqua, nella sponda opposta sulla destra c’è una piazzola, intraprendiamo a sinistra il largo tracciato pianeggiante parallelo al torrente per lasciarlo immediatamente, dobbiamo individuare a destra in ripida salita il sentierino non segnato)     Querceti q.538 (Casa abitata, continuiamo in ripida salita ora con il suo stradello d’accesso)   – Carrozzabile q.580 (Al termine della salita ci innestiamo sulla carrozzabile Sant’Eufemia-Sant’Agata di Montalto, la teniamo a sinistra)     Sant’Agata di Montalto q.584

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 19,2 km

DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1020 m

QUOTA MASSIMA: 1110 m

 

 

 

 

 

Sentieri

 

 

 

- Itinerario in buona parte su crinali panoramici segnati dal CAI, il ritorno invece avviene su sentieri abbandonati dove è richiesta disinvoltura e senso dell’orientamento.

- Alcune mappe indicano il tratto di sentiero che prendiamo dopo avere lasciato la carrozzabile presso il rudere della Casina Pavarano fino alla Carrozzabile q.806 come CAI 301. Da sempre questo tragitto è privo di segnatura e può creare qualche problema di orientamento nella sua parte iniziale.

- Completamente su sentiero abbandonato il tragitto che prendiamo dopo avere lasciato la carrozzabile CAI 301 (Deviazione q.765) passando per il rudere de La Magera fino a Sant’Agata

 

 

 

 

 

Rifugi-Bivacchi

 

- Rifugio Cà di Rossi: vecchia casa di sasso sul CAI 331 adibita a bivacco (sempre chiuso)

- Rifugio della Fratta: grande edificio situato sulla forestale CAI 301 nel versante orientale dell’omonimo monte, un locale è sempre aperto con tavolo, sedie, camino, lavello con acqua corrente. I locali adibiti al pernotto sono chiusi ma fruibili solo tramite prenotazione.

- Rifugio Pinone: bivacco in muratura sempre aperto, all’interno camino, tavolo e panca, illuminazione notturna grazie a un pannello fotovoltaico, posti letto assenti.

 

 

Fonti

- Fonte Alpini Caduti della Julia sul CAI 301.

Tracce GPS




TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

S. Agata di Montalto

0,00

Bivio q.808

3,45

Deviazione q.522

0,06

Bivio q.785

3,53

Fosso q.549

0,11

Bivio q.730

3,58

Ca’ di Rossi

0,12

Bivio q.720

4,01

Bivio q.544

0,14

Fonte C. della Julia

4,04

Fosso delle Caselle

0,15

Carrozzabile q.718

4,06

Bivio q.578

0,20

Bivio q.745

4,11

Bivio q.665

0,29

Bivio q.749

4,12

Castellare

0,31

Casina Pavarano

4,13

Torre di Montalto

0,50

Bivio q.810

4,30

Monte Tiravento

1,40

Carrozzabile q.806

4,36

Forestale q.1074

1,59

Deviazione q.765

4,40

Bivio q.1095

2,11

Ostruzione q.688

4,48

Rifugio della Fratta

2,13

Bivio q.677

4,55

Poggio Penna

2,25

La Magera

5,03

Rifugio Pinone

2,50

Torrente Fantella

5,20

Deviazione q.971

2,52

Querceti

5,28

Poggio Montironi

3,05

Carrozzabile q.580

5,35

Maestà q.816

3,36

S. Agata di Montalto

5,40

  

La chiesa di Sant’Agata di Montalto

Deviazione q.522 (Sul tornante che precede l’arrivo a una abitazione lasciamo la strada asfaltata, andiamo a destra sul largo sentiero CAI 331 in aperta prateria e paralleli al sottostante fosso delle Caselle nascosto dalla vegetazione, cartelli)

Sul largo sentiero CAI 331 in aperta prateria

Oltrepassato il Fosso q.549, il CAI 331 s’inoltra nel bosco 

Ca’ di Rossi q.554 (Vecchio edificio adibito a bivacco)

Ca’ di Rossi q.554 (Vecchio edificio adibito a bivacco)

Il rudere di Castellare

Il rudere di Castellare

Castellare q.679 (Al termine della salita siamo sul crinale sormontato dal grande rudere della casa in posizione panoramica, ignoriamo la pista pianeggiante destinata a riportare verso la stradina asfaltata di Sant’Agata, teniamo il sentierino CAI 331 di crinale con direzione sud/ovest)

Il sentierino CAI 331 di crinale

Il CAI 331 transita a mezzacosta poco sotto il filo del crinale e salendo guadagna l’ampia sella, alle nostre spalle in pochi minuti possiamo raggiungere l’evidente rudere dell’antica torre

Torre di Montalto

Sul CAI 331 dopo avere lasciato la torre di Montalto 

Sul CAI 331

Sul CAI 331

Sul CAI 331

Monte Tiravento q.1043

Dalla cima del monte Tiravento percorriamo l’aereo crinale CAI 313 a sinistra con direzione sud

Dalla cima del monte Tiravento percorriamo l’aereo crinale CAI 313 a sinistra con direzione sud

Dalla cima del monte Tiravento percorriamo l’aereo crinale CAI 313 a sinistra con direzione sud

Dalla cima del monte Tiravento percorriamo l’aereo crinale CAI 313 a sinistra con direzione sud

Dalla cima del monte Tiravento percorriamo l’aereo crinale CAI 313 a sinistra con direzione sud

Dalla cima del monte Tiravento percorriamo l’aereo crinale CAI 313 a sinistra con direzione sud

Sulla forestale CAI 311

Bivio q.1095 (Bivio della forestale, cartelli e innesto sul CAI 301: dritto si dirige verso Corniolo, noi lo teniamo a sinistra a ritroso in vista del rifugio)

Rifugio della Fratta

Rifugio della Fratta

Rifugio della Fratta

Rifugio della Fratta

Sulla forestale CAI 301 che dal rifugio della Fratta conduce al bivacco Pinone

Sulla forestale CAI 301 che dal rifugio della Fratta conduce al bivacco Pinone

Sulla forestale CAI 301 che dal rifugio della Fratta conduce al bivacco Pinone (Il promontorio del Poggio Penna alle nostre spalle)

Sulla forestale CAI 301 che dal rifugio della Fratta conduce al bivacco Pinone

Rifugio Pinone q.972 (Piccolo casotto in muratura sempre aperto) 

Rifugio Pinone q.972 (Piccolo casotto in muratura sempre aperto) 

Deviazione q.971 (Cartelli: lasciamo la pista forestale che continua come CAI 271, stiamo sul CAI 301 che ora risale a sinistra su sentierino, in breve esce dalla macchia boschiva e intraprende l’aereo crinale panoramico sud/occidentale del Poggio Montironi)

L’aereo crinale panoramico sud/occidentale del Poggio Montironi

L’aereo crinale panoramico sud/occidentale del Poggio Montironi

Poggio Montironi q.1016 (L’aereo crinale di ciottoli rocciosi e fini sedimenti ci porta sulla cima dove è situato un piccolo cippo dell’IGM, indicazioni assenti) 

Dal Poggio Montironi il CAI 301 tiene il crinale con direzione nord tra radi arbusti

Maestà q.816 (La lunga discesa ci fa pervenire alla radura dove troviamo la piccola maestà di sasso)

Bivio q.808 (Il CAI 301 che nel frattempo si è allargato a mulattiera ora la lascia e si mantiene a sinistra su sentierino, attenzione alla segnatura)

Il sentierino CAI 301

Bivio q.785 (Il sentierino CAI 301 si ricollega alla mulattiera lasciata in precedenza che ora ci appare come un largo sentiero sterrato, a destra scende, il CAI 301 la tiene a sinistra ma presto anche da questa parte ci porta in discesa)

Bivio q.730 (La ripida discesa del largo CAI 301 su fondo acciottolato ci fa pervenire al bivio con il sentierino CAI 273 che scende a destra verso Spescia, noi insistiamo sul largo CAI 301 che ora si sviluppa in falsopiano)

Fonte Caduti della Julia q.710 (A destra c’è la fonte e la piccola area pic-nic situata pochi metri sotto il sentiero CAI 301)  

Fonte Caduti della Julia

Fonte Caduti della Julia

Carrozzabile q.718 (Innesto sulla stradina Sant’Agata-Spescia, la risaliamo a sinistra) 

Casina Pavarano q.751 (Quota e toponimo da CTR Emilia-Romagna. Pochi metri prima di raggiungere il rudere della casa situato sul ciglio sinistro della strada, saliamo a destra per sentiero abbandonato CAI 301 privo di indicazioni)

Il sentierino che sale dalla Casina Pavarano

Bivio q.810 (Ci innestiamo in un sentiero sterrato, a destra conduce al rudere di Ca’ Pian del Monte aggirando il versante orientale del monte Prignolaia, andiamo a sinistra che è CAI 301)  

Carrozzabile q.806 (Innesto sulla carrozzabile, incrocio: a sinistra scende a Sant’Agata di Montalto, dalla parte opposta inizia un largo sentiero, andiamo a destra che è sempre CAI 301)

Deviazione q.765 (Lasciamo la carrozzabile CAI 301 destinata a raggiungere il rudere di Baldella, scendiamo a sinistra un buon sentiero abbandonato privo di indicazioni, direzione nord) 

Sul sentiero abbandonato che scende dopo avere lasciato la carrozzabile CAI 301

Sul sentiero abbandonato che scende dopo avere lasciato la carrozzabile CAI 301

Ostruzione q.688 (Il buon sentiero si esaurisce forse a causa di un remoto smottamento, dobbiamo insistere a mezzacosta in piano nel fitto bosco e dopo poche decine di metri improvvisamente alla nostra sinistra riappare l’antico tracciato) 

Ostruzione q.688 (Il buon sentiero si esaurisce forse a causa di un remoto smottamento, dobbiamo insistere a mezzacosta in piano nel fitto bosco e dopo poche decine di metri improvvisamente alla nostra sinistra riappare l’antico tracciato) 

Bivio q.677 (Innesto su sentiero sterrato senza indicazioni, a sinistra sale alla casa di Pian del Fuso, andiamo dritto) 

La Magera q.640 (Appena prima delle mura isolate ignoriamo a sinistra il sentierino che scende alla casa di Campo al Prato, davanti al grande rudere scende a destra il sentiero CAI 333 per i ruderi di Fontanamaggio e Montebuono, noi ci portiamo dietro il rudere dove c’è il sentierino in discesa che prendiamo, in tutti i casi le indicazioni o i segni sono assenti)

La Magera q.640

La Magera q.640

La Magera q.640

Il sentierino che scende dietro il rudere La Magera q.640

Il sentiero che scende dal rudere de La Magera verso il torrente Fantella

Torrente Fantella q.490

Il ripido sentierino che intraprendiamo dopo avere guadato il torrente Fantella

Querceti q.538 (Casa abitata)

Arrivo alla chiesa di Sant’Agata