Partiamo dal santuario di Madonna dell'Ambro e percorriamo un lungo giro ad anello toccando le vette del Pizzo della Regina, il Pizzo Berro e il Pizzo Tre Vescovi (Parco dei monti Sibillini, Marche). L'itinerario causa lunghezza e forte dislivello, è riferito solo a escursionisti esperti in ottime condizioni fisiche.
DATA: 11 luglio 2021
PARTENZA: Da Amandola (in provincia di Fermo,
Marche) prendiamo la strada SP.83 con indicazioni per Montefortino, tralasciamo
in successione le deviazioni per il rifugio Garulla, la gola dell’Infernaccio, Vetice,
fino arrivare al termine della strada presso il santuario di Madonna dell’Ambro
con ampio parcheggio (4,2 km da Amandola)
Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
ITINERARIO: Madonna dell’Ambro q.683 (Ci portiamo davanti al santuario e sulla sinistra attraversiamo il ponticello di fianco il Chiosco del Nonno, dalla parte opposta risaliamo ripidamente inoltrandoci immediatamente nel bosco con il sentiero CAI 225, segni sporadici) – Bivio q.885 (La ripida salita ci fa innestare in un sentiero pianeggiante, il CAI 225 lo tiene a sinistra, cartelli assenti) – Bivio q.891 (Teniamo il buon sentiero CAI 225 che curva a U a sinistra, dritto inizia un sentiero abbandonato che ignoriamo, può passare inosservato) – Forestale q.914 (Innesto sulla forestale, indicazioni assenti, il CAI 225 la tiene a sinistra in leggera salitahttp://) – Bivio q.951 (Innesto sulla curva a U della pista forestale CAI 224 ex CAI 34 la teniamo a destra in salita, indicazioni assenti) - Bivio q.975 (Biforcazione: dritto a destra inizia un largo sentiero forse di smacchio che può passare inosservato, rimaniamo sul CAI 224 in salita) – Bivio q.1207 (Sui 1100 metri la pista forestale si riduce a sentiero pur continuando a salire ripidamente, quindi arriviamo al bivio: lasciamo il proseguo sul pianeggiante CAI 224 e saliamo a sinistra iniziando il Sentiero 20 privo di qualsiasi segnatura per Il Pizzo e il monte Priora, scritta sul tronco dell’albero) - Quota 1566 (Usciamo definitivamente dal bosco, si continua salire trasversalmente con direzione sud/est notando la grande croce de Il Pizzo che comunque non dobbiamo raggiungere perché situata sotto di noi, in seguito il nostro tracciato curverà a gomito a destra cambiando radicalmente direzione facendoci guadagnare il crinale) - Crinale q.1748 (Quota da mappa IGM. Siamo sull’ampio e verde crinale, seguiamo la marcata traccia con direzione ovest tenendoci di fatto Il Pizzo alle nostre spalle) - Incrocio q.1826 (Il crinale è ora molto ampio e pianeggiante e ora davanti a noi inizia salire ripidamente fino alla vetta del Pizzo della Regina, alla nostra sinistra circa 30 metri sotto di noi è situato il rudere del casale delle Murette da qui invisibile come pure la traccia di collegamento causa l’erba alta, ben evidente invece è la traccia a mezzacosta che transita sotto il versante orientale del Pizzo della Regina e conduce al casale della Priora, indicazioni assenti) - Pizzo della Regina q.2332 (Anche monte Priora. Sulla vetta c’è la croce di metallo, scendiamo tenendo il crinale con direzione ovest puntando al Pizzo Berro, indicazioni assenti) – Sella q.2110 (Siamo sul punto più basso del crinale, ora comincia a salire ripidamente verso la cima del Pizzo Berro) - Bivio q.2141 (A destra a mezzacosta il sentiero bypassa la vetta del Pizzo Berro mantenendosi nel suo versante nord/orientale, rimaniamo sul crinale aereo che sale ripidamente, indicazioni assenti) - Pizzo Berro q.2259 (Omino si sassi sulla vetta. Nella parete sud/occidentale sale dalla forca della Cervara la ferratina per la vetta, le indicazioni e i segni sono assenti quindi l’uscita della via attrezzata è invisibile, scendiamo percorrendo il crinale nord inizialmente costeggiando delle placche di roccia) - Bivio q.2146 (Dalla nostra destra si ricollega il sentiero che transitava a mezzacosta bypassando la vetta del Pizzo Berro, teniamo il crinale) - Bivio q.2109 (A sinistra il sentiero scende per tenersi a mezzacosta evitando il tratto di crinale particolarmente aereo, andiamo dritto) - Bivio q.2018 (Ritroviamo il sentiero che aveva bypassato il tratto aereo di cresta) - Forcella Angagnola q.1924 (Larga sella erbosa, incrocio senza indicazioni: a destra nella verde vallata scende il CAI 227 per Casale Rinaldi, segni e sentiero poco visibili, evitiamo il sentiero dritto a mezzacosta che conduce in breve al rifugio del Fargno e teniamo la traccia di crinale che sale al Pizzo Tre Vescovi) - Bivio q.2080 (Innesto sul CAI 274: a destra a mezzacosta il sentiero aggira la vetta del Pizzo Tre Vescovi per scendere alla sella che lo divide dal monte Acuto, teniamo il crinale) – Pizzo Tre Vescovi q.2092 (Croce in ferro sulla vetta, scendiamo a destra il verde crinale nord/orientale su traccia di passaggio puntando all’aguzza cima del monte Acuto) - Bivio q.2030 (Ci innestiamo sul CAI 274 che bypassava la cima, continuiamo dritto sul crinale) - Sella q.1979 (Divide il monte Acuto dal Pizzo Tre Vescovi, incrocio e cartelli: a sinistra inizia il CAI 274 ex 1C che per traccia a mezzacosta aggira il versante nord del Pizzo Tre Vescovi arrivando al rifugio del Fargno, una traccia tiene il crinale che sale ripidissimo alla vetta del monte Acuto proprio sopra di noi, scendiamo a destra sul sentiero CAI 241) - Forcella Bassete q.1701 (Ampia depressione erbosa del crinale con cartelli: a sinistra è poco evidente ma una traccia scende e si raccorda alla carrozzabile Pintura di Bolognola-Rifugio del Fargno, lasciamo il crinale che sale al monte Castel Manardo e scendiamo dritto a destra per sentiero a mezzacosta in vista del casale Ara del Re sulla carrozzabile sottostante) - Incrocio q.1630 (Innesto sulla carrozzabile: a destra scende verso al casale Rinaldi, a sinistra sale verso il casale Grascette e a Pintura di Bolognola, prendiamo la carrozzabile CAI 243 ex CAI 14/C dritto a destra in leggera discesa che transita a poca distanza dal casale Ara del Re) - Bivio q.1503 (La carrozzabile compie un tornante a destra, andiamo dritto sulla carrareccia d’accesso al casale Ricci che è sempre CAI 243) - Casale Ricci q.1477 (Casale abbandonato e fine della carrareccia, il CAI 243 aggira l’edificio sulla destra e continua pianeggiante nella radura arrivando sotto a dei bastioni rocciosi situati alla nostra sinistra, da questo punto prestiamo attenzione perché il sentiero scende a destra inoltrandosi nel fitto bosco) - Pietraia q.1345 (Usciamo temporaneamente dal bosco e dobbiamo attraversare la colata di sfasciumi rocciosi, dalla parte opposta in breve rientriamo nella foresta) – Bivio q.1297 (Cartelli e innesto sulla forestale CAI 226 ex CAI 14: la seguiamo dritto a sinistra che comincia a perdere quota) – Casale San Giovanni Gualberto q.1243 (La forestale termina arrivando all’edificio in muratura adibito a bivacco, pochi metri prima il CAI 226 ex CAI 14 scende per sentierino a destra invaso dalle ortiche, poi procede nel bosco) – Bivio q.1015 (Stiamo costeggiando le pareti rocciose del versante meridionale del Balzo Rosso e il sentiero si biforca: a sinistra una traccia continua senza segni alla base del massiccio, il CAI 226 ex CAI 14 continua in discesa allontanandosi gradualmente) – Bivio q.967 (Innesto su largo sentiero con cartelli, in loco c’è un piccolo pozzetto di cemento: a sinistra il CAI 226 si va a raccordare al CAI 228 ex CAI 14/A per il rifugio Città di Amandola, noi lo teniamo a destra in discesa) – Bivio q.952 (Poco sotto il bivio precedente il largo sentiero si biforca: a sinistra non è segnato e si va a ricollegare al tracciato per il rifugio Città di Amandola, il CAI 226 continua a destra in discesa) – Bivio q.906 (Dritto c’è un sentiero abbandonato, il CAI 226 scende a destra) – Deviazione q.874 (Il largo sentiero prosegue dritto per andare in seguito ad attraversare il torrente Ambro, noi lo lasciamo, attenzione ai segni perché il CAI 226 scende a sinistra per sentierino poco evidente, cartelli assenti) – Presa d’acqua q.829 (Il sentierino CAI 226 costeggia una recinzione all’interno della quale c’è una presa d’acqua, poco sotto c’è la fonte e il largo sentiero d’accesso che seguiamo) – Bivio q.800 (Passati tre minuti dalla presa d’acqua precedente, a destra un sentierino poco evidente porta al torrente Ambro, qualche omino di sasso ma indicazioni assenti quindi può passare inosservato, stiamo su largo CAI 226) – Presa d’acqua q.760 (Siamo in vista del santuario Madonna dell’Ambro) – Madonna dell’Ambro q.683
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 22 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 2000m QUOTA MASSIMA: P.della Regina q.2332 |
Sentieri - La segnatura CAI e i cartelli sono pressoché assenti, la ritroviamo solo nella via di ritorno dal Pizzo Tre Vescovi. - Itinerario lungo e con grande dislivello, riferito solo a escursionisti esperti in ottime condizioni fisiche, indispensabile buona scorta d’acqua perché la gita si svolge prevalentemente su crinale. |
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Rifugi-Bivacchi - Albergo Ambro: alla partenza
di fronte il santuario - Casale Ara del Re:
dovrebbe essere sempre aperto - Casale Ricci:
allo stato attuale è aperto e dispone di due locali, all’interno tavolo,
sedie e camino, no posti letto. - Casale San Giovanni Gualberto: edificio in muratura sempre aperto situato sul CAI 226 ex CAI 34, dispone di due stanze senza posti letto ma con camino e tavolo, in ottime condizioni. |
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Fonti - Fontana a Madonna dell’Ambro (sia nel
piazzale/parcheggio che dietro il santuario) - Fonte del Faggio al casale San Giovanni Gualberto
(allo stato attuale inattiva) - Presa d’acqua e fonte q. 829 sul CAI 226 ex
CAI 14 precede di 15 minuti l’arrivo alla Madonna dell’Ambro |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Madonna dell’Ambro |
0,00 |
Pizzo Tre Vescovi |
6,00 |
Bivio q.885 |
0,20 |
Bivio q.2030 |
6,04 |
Bivio q.891 |
0,25 |
Sella q.1979 |
6,06 |
Forestale q.914 |
0,28 |
Forcella Bassete |
6,45 |
Bivio q.951 |
0,33 |
Incrocio
q.1630 |
6,55 |
Bivio q.975 |
0,37 |
Bivio q.1503 |
7,11 |
Bivio q.1207 |
1,06 |
Casale Ricci |
7,16 |
Quota 1566 |
1,48 |
Pietraia |
7,33 |
Crinale q.1748 |
2,20 |
Bivio
q.1297 |
7,45 |
Incrocio q.1826 |
2,35 |
Casale S. G. Gualberto |
7,53 |
Pizzo della Regina |
3,50 |
Bivio q.1015 |
8,22 |
Sella q.2110 |
4,20 |
Bivio q.967 |
8,27 |
Bivio
q.2150 |
4,30 |
Bivio
q.952 |
8,29 |
Pizzo
Berro |
4,45 |
Bivio
q.906 |
/ |
Bivio
q.2146 |
5.00 |
Deviazione
q.874 |
8,38 |
Bivio
q.2109 |
5,06 |
Presa
d’acqua q.829 |
8,45 |
Bivio
q.2018 |
5,15 |
Bivio
q.800 |
8,48 |
Forcella
Angagnola |
5,32 |
Presa
d’acqua q.760 |
8,59 |
Bivio
q.2080 |
5,57 |
Madonna dell’Ambro |
9,04 |
Madonna dell’Ambro |
Sul sentiero CAI 225 che sale dopo il ponticello da Madonna dell’Ambro |
Bivio q.885 (La ripida salita ci fa innestare in un sentiero pianeggiante, il CAI 225 lo tiene a sinistra, cartelli assenti) |
Forestale q.914 (Innesto sulla forestale, indicazioni assenti, il CAI 225 la tiene a sinistra in leggera salita) |
Bivio q.951 (Innesto sulla curva a U della pista forestale CAI 224 ex CAI 34 la teniamo a destra in salita, indicazioni assenti) |
Sui 1100 metri la pista forestale si riduce a sentiero |
Bivio q.1207 (Lasciamo il proseguo sul pianeggiante CAI 224 e saliamo a sinistra iniziando il Sentiero 20 privo di qualsiasi segnatura per Il Pizzo e il monte Priora, scritta sul tronco dell’albero) |
Il sentiero che sale a Il Pizzo e al Pizzo della Regina (Priora) |
Quota 1566 (Usciamo definitivamente dal bosco) |
Si continua salire trasversalmente con direzione sud/est |
Si continua salire trasversalmente con direzione sud/est notando la grande croce de Il Pizzo che comunque non dobbiamo raggiungere perché situata sotto di noi, in seguito il nostro tracciato curverà a gomito a destra cambiando radicalmente direzione |
Crinale q.1748 (Quota da mappa IGM. Siamo sull’ampio e verde crinale, seguiamo la marcata traccia con direzione ovest tenendoci di fatto Il Pizzo alle nostre spalle) |
Seguiamo il crinale con direzione ovest tenendoci di fatto Il Pizzo alle nostre spalle |
Panorama sulla Sibilla |
Zoomata sull’eremo di San Leonardo |
Incrocio q.1826 (Il crinale è ora molto ampio e pianeggiante e ora davanti a noi inizia salire ripidamente fino alla vetta del Pizzo della Regina, alla nostra sinistra circa 30 metri sotto di noi è situato il rudere del casale delle Murette da qui invisibile come pure la traccia di collegamento causa l’erba alta, ben evidente invece è la traccia a mezzacosta che transita sotto il versante orientale del Pizzo della Regina e conduce al casale della Priora, indicazioni assenti) |
Sul crinale nord orientale che sale al Pizzo della Regina, ora alle nostre spalle intravvediamo il rudere del casale delle Murette |
Sul crinale nord orientale che sale al Pizzo della Regina |
Sul crinale nord orientale che sale al Pizzo della Regina |
Sul crinale nord orientale che sale al Pizzo della Regina |
Arrivo sul Pizzo della Regina (Priora) |
Sul Pizzo della Regina (Priora) |
Panorama dal Pizzo della Regina (Priora) |
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Panorama dal Pizzo della Regina (Priora) |
Dal Pizzo della Regina scendiamo tenendo il crinale con direzione ovest |
Dal Pizzo della Regina scendiamo tenendo il crinale con direzione ovest puntando al Pizzo Berro |
Sella q.2110 (Siamo sul punto più basso del crinale, ora comincia a salire ripidamente verso la cima del Pizzo Berro davanti a noi) |
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Sella q.2110 (Siamo sul punto più basso del crinale, alle nostre spalle il Pizzo della Regina appena sceso) |
Sul crinale aereo che sale ripidamente al Pizzo Berro |
Sul crinale aereo che sale ripidamente al Pizzo Berro |
Sul Pizzo Berro (panorama verso il Pizzo della Regina) |
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Panorama dal Pizzo Berro verso il monte Bove sud |
Panorama dal Pizzo Berro sulla gola dell’Infernaccio |
Dal Pizzo Berro scendiamo percorrendo il crinale nord inizialmente costeggiando delle placche di roccia |
Dal Pizzo Berro scendiamo percorrendo il crinale nord verso la forcella Angagnola |
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Panorama dalla forcella Angagnola sulle cime salite |
Forcella Angagnola (Il Pizzo Tre Vescovi da salire) |
Salita dalla forcella Angagnola al Pizzo Tre Vescovi |
Salita dalla forcella Angagnola al Pizzo Tre Vescovi |
Arrivo in vetta al Pizzo Tre Vescovi |
Durante la salita al Pizzo Tre Vescovi, sotto di noi si vede il rifugio del Fargno |
Panorama dal Pizzo Tre Vescovi sulle cime del monte Bove |
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Dal Pizzo Tre Vescovi scendiamo il verde crinale nord/orientale su traccia di passaggio puntando all’aguzza cima del monte Acuto |
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Dalla Sella q.1979 che divide il monte Acuto dal Pizzo Tre Vescovi, scendiamo a destra sul sentiero CAI 241 |
Sul sentiero CAI 241 verso la forcella Bassete |
Forcella Bassete q.1701 (Ampia depressione erbosa del crinale con cartelli: a sinistra è poco evidente ma una traccia scende e si raccorda alla carrozzabile Pintura di Bolognola-Rifugio del Fargno, lasciamo il crinale che sale al monte Castel Manardo e scendiamo dritto a destra per sentiero a mezzacosta in vista del casale Ara del Re sulla carrozzabile sottostante) |
Per sentiero a mezzacosta in vista del casale Ara del Re |
Dall’Incrocio q.1630, prendiamo la carrozzabile CAI 243 ex CAI 14/C dritto a destra in leggera discesa che transita a poca distanza dal casale Ara del Re (Retrospettiva del percorso fatto) |
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La carrozzabile CAI 243 ex CAI 14/C che dal casale Ara del Re conduce al casale Ricci |
Arrivo al casale Ricci |
Casale Ricci |
Casale Ricci |
Al casale Ricci finisce la carrareccia, il CAI 243 aggira l’edificio sulla destra e continua pianeggiante nella radura ….. |
…arrivando sotto a dei bastioni rocciosi situati alla nostra sinistra…. |
….da questo punto prestiamo attenzione perché il sentiero scende a destra inoltrandosi nel fitto bosco. |
CAI 243 |
Pietraia q.1345 (Usciamo temporaneamente dal bosco e dobbiamo attraversare la colata di sfasciumi rocciosi, dalla parte opposta in breve rientriamo nella foresta) |
Pietraia q.1345 (Usciamo temporaneamente dal bosco e dobbiamo attraversare la colata di sfasciumi rocciosi, dalla parte opposta in breve rientriamo nella foresta) |
Bivio q.1297 (Cartelli e innesto sulla forestale CAI 226 ex CAI 14: la seguiamo dritto a sinistra che comincia a perdere quota) |
La forestale termina arrivando all’edificio in muratura del casale San Giovanni Gualberto, pochi metri prima il CAI 226 ex CAI 14 scende per sentierino a destra invaso dalle ortiche |
Interno del casale San Giovanni Gualberto |
La forestale termina arrivando all’edificio in muratura del casale San Giovanni Gualberto, pochi metri prima il CAI 226 ex CAI 14 scende per sentierino a destra invaso dalle ortiche |
Le pareti rocciose del versante meridionale del Balzo Rosso |
Le pareti rocciose del versante meridionale del Balzo Rosso |
Bivio q.967 (Innesto su largo sentiero con cartelli, in loco c’è un piccolo pozzetto di cemento: a sinistra il CAI 226 si va a raccordare al CAI 228 ex CAI 14/A per il rifugio Città di Amandola, noi lo teniamo a destra in discesa) |
Deviazione q.874 (Il largo sentiero prosegue dritto per andare in seguito ad attraversare il torrente Ambro, noi lo lasciamo, attenzione ai segni perché il CAI 226 scende a sinistra per sentierino poco evidente, cartelli assenti) |
Presa d’acqua q.829 (Il sentierino CAI 226 costeggia una recinzione all’interno della quale c’è una presa d’acqua, poco sotto c’è la fonte e il largo sentiero d’accesso che seguiamo) |
Arrivo nel piazzale retrostante il santuario |