Itinerario alpinistico/selvaggio che dal paese di Resceto (Alpi Apuane, Toscana) raggiunge la cima della Focoletta
DATA: 5 giugno
2021
PARTENZA: Con l’autostrada A12 usciamo al casello di Massa (Toscana), attraversiamo la città in direzione della montagna per individuare la “via Bassa Tambura” o SP.5 con cartello che indica il paese di Resceto arrivandoci dopo circa 15,5 km, alla biforcazione all’entrata dell’abitato scegliamo la stradina a sinistra che si esaurisce al parcheggio nella parte alta del paese.
Traccia reale del GPS sullo stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal
sito http://www.webmapp.it/
ITINERARIO: Resceto q.505 (Dal parcheggio, punto di partenza dalla frequentata via Vandelli per il rifugio Nello Conti, noi torniamo indietro pochi metri e subito alla prima abitazione con numero civico 62 lasciamo la stradina per scendere a sinistra la scalinata che ci inoltra nei meandri delle case con l’obiettivo di portarci nella parte bassa del paese, quindi presso l’ultima abitazione con numero civico 57 ne usciamo. Ora potremmo già intraprendere il sentierino pianeggiante che superato un ponticello si reca verso una rimessa, optiamo per scendere la traccia nel declivio e siamo subito presso alla confluenza dei canali detritici Pianone e Vernacchi) – Incrocio q.482 (Sceso il declivio erboso siamo ai piedi dell’abitato, dalla nostra destra proviene e termina la stradina che transitava nella parte bassa dell’abitato, ci avrebbe facilitato ma non vi sono possibilità di parcheggio, davanti a noi i cartelli indicano il CAI 165 che risale il canale dei Vernacchi e sarà il nostro ritorno, risaliamo a sinistra il greto del canale asciutto del Pianone, indicazioni assenti) – Deviazione q.537 (Lasciamo il proseguo nel greto del canale del Pianone che ad oltranza diventerebbe problematico per dei balzi ripidi, dalla nostra sinistra proviene il sentiero che si manteneva alto e che potevamo scegliere attraversando il ponticello d’uscita dell’ultima abitazione, saliamo a destra sulla via di lizza poco evidente o Sentiero del Baccile perché nascosta dal manto erboso, si procede paralleli al canale del Pianone) – Cava q.569 (L’aspetto della minuscola e antica cava è sicuramente paragonabile a un anfratto creato da un crollo roccioso alla base della parete. Parallela ma sotto di noi transita una marcata traccia, stiamo nella parte alta oltrepassando la cava, ora la lizza svanisce e si procede su traccia di passaggio a mezzacosta alzandoci costantemente mantenendo la direzione nord/est, in lontananza alla nostra sinistra è ben visibile la via Vandelli) – Grotta del Baccile q.670 (L’esile traccia o Sentiero del Baccile si esaurisce giungendo al piccolo ingresso dell’omonima grotta indicata da una targhetta. Saliamo oltrepassando la grotta e siamo subito su un crinalino, a sinistra si nota il Capello del Baccile, un grosso macigno che sbalza in fuori, andiamo a destra e il crinalino si conclude presso il verticale bastione roccioso del poggio delle Freddane. Aggiriamo a destra questo ostacolo tenendoci a mezzacosta senza traccia o indicazione alcuna su pendio di pietrisco, risalendo di fatto il selvaggio valloncello del Baccile) – Foce del Baccile q.790 (Giunti alla testata del valloncello camminando a mezzacosta su terreno instabile, dobbiamo inerpicarci molto ripidamente virando a sinistra, entriamo tra fitti e fastidiosi arbusti alcuni dei quali caduti con terreno terroso e scivoloso. Conquistiamo il crinalino soprastante o foce del Baccile che unisce di fatto la cima dell’Orbaco al poggio delle Freddane. Percorriamo a sinistra l’aerea crestina rocciosa con passaggi di facile arrampicata per raggiungere quest’ultimo) – Poggio delle Freddane q.803 (Aguzzo promontorio roccioso senza toponimo quotato da CTR Toscana 803,2 metri. Ritorniamo alla foce del Baccile) – Foce del Baccile q.790 (Ritornati alla foce prendiamo la buona traccia di passaggio dritto a sinistra che entra nel fitto bosco e si mantiene a mezzacosta, indicazioni assenti, direzione est) – Cresta nord/est dell’Orbaco q.850 (Quando la buona traccia svanisce, sopra di noi intravediamo la cresta che raggiungiamo a vista, ora la percorriamo a destra, sud/ovest. La cresta non è difficile ma ci costringe mettere mano su roccia e arbusti per salire dei passaggi di 1°, attenzione che il versante rivolto sul canale dei Vernacchi precipita) – Poggio dell’Orbaco q.877 (Promontorio anonimo e senza toponimo quotato 876,8 metri da CTR Toscana, la cresta che ora diventa particolarmente impegnativa e affilata si sviluppa perdendo quota in direzione del paese di Resceto che notiamo in lontananza. Torniamo sui nostri passi) – Cresta nord/est dell’Orbaco q.850 (Tornati al punto imprecisato della cresta dalla quale siamo giunti, la teniamo percorrendola fedelmente in costante ascesa con direzione nord/est, indicazioni assenti e passaggi vari su roccia di 1°/1°+) – Focetti q.1050 (Località Focetti. Durante la salita tra roccette e arbusti, alla destra della cresta potrebbe passare inosservata ma c’è una minuscola piazzola sospesa nel vuoto, in loco possiamo notare due fittoni di ferro arrugginito) – Via Vandelli q.1180 (La parte terminale della cresta è più affilata che rende l’arrampicata più divertente, ci innestiamo sulla mulattiera CAI 35 o Via Vandelli, la teniamo a destra in salita) – Bivio q.1328 (A sinistra inizia il sentiero CAI 163 sul quale a poca distanza è visibile un antica miniera, manteniamoci sulla Via Vandelli) – Bivio q.1436 (Cartelli: a destra poco sopra c’è una piazzola e la mulattiera per il rifugio Nello Conti, stiamo sempre sulla Via Vandelli) – Deviazione q.1450 (Lasciamo la Via Vandelli che continua verso il passo Tambura, inerpichiamo il pendio instabile di pietrisco e paleo alla nostra destra per guadagnare a vista la soprastante cresta) – Cresta sud/ovest M. Focoletta q.1492 (Raggiungiamo con fatica ma senza difficoltà la cresta sud/ovest del monte Focoletta, nel versante opposto appena sotto di noi c’è il rifugio Nello Conti, percorriamo fedelmente in salita la cresta inizialmente larga e ben camminabile, in seguito bisogna affrontare alcuni passaggi di 1° e 2° su roccia poco affidabile) – Monte Focoletta q.1678 (Allo stato attuale resiste un minuscolo e arrugginito cartello di metallo. Andiamo a sinistra calando nell’affilata cresta nord, attenzione che è pericolosa e la roccia “marcia”, in totale esposizione sul versante di Vagli. Scesi poco sotto la lasciamo perché la cresta è destinata a terminare precipitando sul passo Tambura, ci abbassiamo molto cautamente a sinistra nel ripido pendio caratterizzato da terrazzamenti di pietrisco, il terreno è molto instabile quindi procediamo a distanza ravvicinata per evitare le piccole frane che potrebbero colpire chi ci precede, poi persi circa 30/35 metri di quota ci manteniamo a mezzacosta per raggiungere il passo Tambura) – Passo della Tambura q.1620 (Ritroviamo la Via Vandelli pochi metri sotto il valico, la teniamo a sinistra in discesa per riportarci verso il rifugio Nello Conti) – Le Tecchiacce q.1510 (Cartello sulla parete rocciosa indica la località) – Deviazione q.1450 (E’ il punto dove avevamo lasciamo la Via Vandelli per guadagnare la cresta sud/ovest del monte Focoletta) – Bivio q.1436 (Lasciamo la Via Vandelli e stiamo a sinistra per il rifugio Nello Conti) – Rifugio Nello Conti q.1442 (Oltrepassando il rifugio c’è il sentiero attrezzato per la Focetta dell’Acqua Fredda, noi di fronte la porta d’ingresso superiamo la staccionata e caliamo con il CAI 164 che ci inoltra nel vallone del fosso del Canalone) – Fosso del Canalone q.1215 (Superiamo in successione i due canali detritici che originano il fosso del Canalone) – Bivio q.1218 (Appena risaliti dai canali detritici del fosso del Canalone c’è il bivio, a sinistra sale nel bosco il tracciato per la Selvarella, teniamo il CAI 164 che prenderà a scendere molto ripidamente con qualche passaggio da non sottovalutare, il “canyon” del fosso del Canalone ora si manifesta in tutta la sua bellezza) – Bivio q.1005 (Un breve cavo corrimano ci aiuta a calarci fino al bivio, tralasciamo il sentiero CAI 160/CAI 165 che sale davanti a noi, stiamo a destra in discesa che ora è CAI 165, subito guadiamo presso la sorgente originata dal Canale della Neve) – Canale dei Vernacchi q.839 (Attraversiamo il canale detritico, il CAI 165 si sposta sul bordo destro, in loco sono presenti le grandi traversine di metallo che costituivano il ponte crollato della via di lizza) – Bivio q.818 (Biforcazione: il CAI 165 lascia la via di lizza che continua perdendo quota verso il canale dei Vernacchi, stiamo dritto a destra in leggera salita su sentiero che si mantiene poco sopra) – Rudere q.718 (Vecchio edificio di sasso ad uso dei cavatori, il CAI 165 tenendoselo a sinistra continua a scendere) – Ponte del Pisciarotto q.696 (Del maestoso ponte sulla via di lizza resistono ancora le traversine di ferro, il CAI 165 transita sotto bypassando a destra, poi risale per riprendere la lizza) – Presa d’acqua q.585 (Ignoriamo il largo tracciato a destra a ritroso, continuiamo oltrepassando la grande presa d’acqua mantenendo la direzione, in breve incontriamo degli ovili che anticipano l’arrivo a Resceto) – Incrocio q.482 (Siamo tornati ai piedi del paese di Resceto, saliamo la traccia nel pendio erboso per entrare tra i vicoli dell’abitato fino al soprastante parcheggio) – Resceto q.505.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 8,5 km DIFFICOLTA: F- |
DISLIVELLO TOTALE: 1310 m QUOTA MASSIMA: M.Focoletta q.1678 |
Sentieri Tutto
il tragitto che da Resceto risale alla grotta del Baccile, poggio delle
Freddane e poggio dell’Orbaco, si svolge in ambiente selvaggio privo di
indicazioni, è necessario essere buoni conoscitori della zona o fare uso del
GPS. Cresta Freddane: breve e aerea cresta rocciosa con
passaggi di 1° Cresta dell’Orbaco: si sviluppa dall’omonima cima e si
conclude con l’arrivo sulla via Vandelli, la cresta caratterizzata da roccia
e arbusti presenta passaggi max. 1°+ nella parte conclusiva Cresta SO del monte Focoletta: passaggi su roccia poco affidabile max.2° Cresta N del monte Focoletta: breve cresta affilata/esposta di roccia marcia, passaggio di 1°+ in disarrampicata, a cui fa seguito il ripido pendio infido e instabile di terrazzamenti di pietrisco che collega la cresta N del monte Focoletta al passo della Tambura (versante nord/occidentale del monte Focoletta) |
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Rifugi-Bivacchi - Rifugio Nello Conti: sempre aperto nel periodo primavera/estate, dispone di 24 posti letto più un locale invernale con 6 posti letto con coperte |
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Fonti - Fontana al parcheggio di Resceto - Sorgente d’acqua originata dal Canale della Neve poco sotto il bivio del sentiero CAI 164 con il CAI 160/CAI 165 |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Resceto |
0,00 |
Incrocio q.482 |
0,04 |
Deviazione q.537 |
0,07 |
Cava |
0,13 |
Grotta del Baccile |
0,30 |
Foce del Baccile |
0,55 |
Poggio delle Freddane |
1,01 |
Foce del Baccile |
1,07 |
Cresta nord/est dell’Orbaco |
1,17 |
Poggio dell’Orbaco |
1,32 |
Cresta nord/est dell’Orbaco |
/ |
Focetti |
2,15 |
Via Vandelli |
2,45 |
Bivio q.1328 |
3,05 |
Bivio q.1436 |
3,20 |
Deviazione q.1450 |
3,23 |
Cresta sud/ovest Focoletta |
3,32 |
Monte Focoletta |
4,10 |
Passo della Tambura |
4,22 |
Le Tecchiacce |
4,36 |
Deviazione q.1450 |
/ |
Bivio q.1436 |
/ |
Rifugio Nello Conti |
4,50 |
Fosso del Canalone q.1215 |
5,13 |
Bivio q.1218 |
5,15 |
Bivio q.1005 |
5,47 |
Canale dei Vernacchi q.839 |
6,07 |
Bivio q.818 |
6,09 |
Rudere q.718 |
6,23 |
Ponte del Pisciarotto |
6,29 |
Presa d’acqua |
6,43 |
Incrocio q.482 |
/ |
Resceto |
7,00 |
Al parcheggio di Resceto |
Resceto q.505 (Dal parcheggio, punto di partenza dalla frequentata via Vandelli per il rifugio Nello Conti, noi torniamo indietro pochi metri e subito alla prima abitazione con numero civico 62 lasciamo la stradina per scendere a sinistra la scalinata che ci inoltra nei meandri delle case) |
Nei meandri delle case |
Presso l’ultima abitazione con numero civico 57 usciamo dall’abitato. Ora potremmo già intraprendere il sentierino pianeggiante che superato un ponticello si reca verso una rimessa, optiamo per scendere la traccia nel declivio e siamo subito presso alla confluenza dei canali detritici Pianone e Vernacchi |
Incrocio q.482 (Sceso il declivio erboso siamo ai piedi dell’abitato, dalla nostra destra proviene e termina la stradina che transitava nella parte bassa dell’abitato, ci avrebbe facilitato ma non vi sono possibilità di parcheggio, davanti a noi i cartelli indicano il CAI 165 che risale il canale dei Vernacchi e sarà il nostro ritorno, risaliamo a sinistra il greto del canale asciutto del Pianone, indicazioni assenti)
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Incrocio q.482 (Sceso il declivio erboso siamo ai piedi dell’abitato, dalla nostra destra proviene e termina la stradina che transitava nella parte bassa dell’abitato, ci avrebbe facilitato ma non vi sono possibilità di parcheggio, davanti a noi i cartelli indicano il CAI 165 che risale il canale dei Vernacchi e sarà il nostro ritorno, risaliamo a sinistra il greto del canale asciutto del Pianone, indicazioni assenti) |
Risaliamo il greto del canale asciutto del Pianone |
Risaliamo il greto del canale asciutto del Pianone |
Deviazione q.537 (Lasciamo il proseguo nel greto del canale del Pianone che ad oltranza diventerebbe problematico per dei balzi ripidi, dalla nostra sinistra proviene il sentiero che si manteneva alto e che potevamo scegliere attraversando il ponticello d’uscita dell’ultima abitazione, saliamo a destra sulla via di lizza poco evidente o Sentiero del Baccile perché nascosta dal manto erboso, si procede paralleli al canale del Pianone) |
Il Sentiero del Baccile |
Cava q.569 (L’aspetto della minuscola e antica cava è sicuramente paragonabile a un anfratto creato da un crollo roccioso alla base della parete) |
Il Sentiero del Baccile dopo avere passato la cava |
In lontananza alla nostra sinistra è ben visibile la via Vandelli |
Grotta del Baccile q.670 (L’esile traccia o Sentiero del Baccile si esaurisce giungendo al piccolo ingresso dell’omonima grotta indicata da una targhetta) |
Il Capello del Baccile, un grosso macigno che sbalza in fuori |
Saliamo oltrepassando la grotta del Baccile e siamo subito su un crinalino, a sinistra si nota il Capello del Baccile, andiamo a destra e il crinalino si conclude presso il verticale bastione roccioso del poggio delle Freddane) |
Il crinalino si conclude presso il verticale bastione roccioso del poggio delle Freddane, aggiriamo a destra questo ostacolo |
Alla nostra sinistra si vede tutto il percorso della Via Vandelli che sale al passo della Tambura
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Aggiriamo a destra il bastione del poggio delle Freddane tenendoci a mezzacosta senza traccia o indicazione alcuna su pendio di pietrisco, risalendo di fatto il selvaggio valloncello del Baccile |
Giunti alla testata del valloncello camminando a mezzacosta su terreno instabile, dobbiamo inerpicarci molto ripidamente virando a sinistra, entriamo tra fitti e fastidiosi arbusti alcuni dei quali caduti con terreno terroso e scivoloso |
Foce del Baccile q.790 (Conquistiamo il crinalino soprastante o foce del Baccile che unisce di fatto la cima dell’Orbaco al poggio delle Freddane. Percorriamo a sinistra l’aerea crestina rocciosa con passaggi di facile arrampicata per raggiungere quest’ultimo) |
Salita al poggio delle Freddane
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Poggio delle Freddane |
Ritornati alla foce del Baccile prendiamo la buona traccia di passaggio dritto a sinistra che entra nel fitto bosco e si mantiene a mezzacosta, indicazioni assenti, direzione est |
Cresta nord/est dell’Orbaco |
Cresta nord/est dell’Orbaco |
Poggio dell’Orbaco |
Zoomata sul ponte del Pisciarotto |
Poggio dell’Orbaco q.877 (Promontorio anonimo e senza toponimo quotato 876,8 metri da CTR Toscana, la cresta che ora diventa particolarmente impegnativa e affilata si sviluppa perdendo quota in direzione del paese di Resceto che notiamo in lontananza) |
Ascesa della Cresta nord/est dell’Orbaco verso la Via Vandelli
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Ascesa della Cresta nord/est dell’Orbaco verso la Via Vandelli |
Ascesa della Cresta nord/est dell’Orbaco verso la Via Vandelli |
Zoomata sui due poggi oltrepassati
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Ascesa della Cresta nord/est dell’Orbaco verso la Via Vandelli |
Ascesa della Cresta nord/est dell’Orbaco verso la Via Vandelli |
Via Vandelli q.1180 (Ci innestiamo sulla mulattiera CAI 35 o Via Vandelli) |
Sulla mulattiera CAI 35 o Via Vandelli |
Sulla mulattiera CAI 35 o Via Vandelli
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Bivio q.1436 (Cartelli: a destra poco sopra c’è una piazzola e la mulattiera per il rifugio Nello Conti, stiamo sempre sulla Via Vandelli) |
Deviazione q.1450 (Lasciamo la Via Vandelli che continua verso il passo Tambura, inerpichiamo il pendio instabile di pietrisco e paleo alla nostra destra per guadagnare a vista la soprastante cresta) |
Cresta sud/ovest M. Focoletta
q.1492 (Raggiungiamo con fatica ma senza difficoltà la cresta sud/ovest del
monte Focoletta) |
Cresta sud/ovest M. Focoletta (Nel versante opposto appena sotto di noi c’è il rifugio Nello Conti) |
Cresta sud/ovest M. Focoletta (Panorama: alla nostra destra c’è l’Alto di Sella) |
Cresta sud/ovest M. Focoletta (Panorama: alla nostra sinistra il monte Tambura) |
Cresta sud/ovest M. Focoletta |
Cresta sud/ovest M. Focoletta |
Cresta sud/ovest M. Focoletta |
Cresta sud/ovest M. Focoletta |
Cresta sud/ovest M. Focoletta |
Cresta sud/ovest M. Focoletta |
Cresta sud/ovest M. Focoletta |
Arrivo sul monte Focoletta
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Arrivo sul monte Focoletta |
Monte Focoletta q.1678 (Allo stato attuale resiste un minuscolo e arrugginito cartello di metallo)
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Monte Focoletta q.1678 (Andiamo a sinistra calando nell’affilata cresta nord, attenzione che è pericolosa e la roccia “marcia”, in totale esposizione sul versante di Vagli) |
Monte Focoletta q.1678 (Andiamo a sinistra calando nell’affilata cresta nord, attenzione che è pericolosa e la roccia “marcia”, in totale esposizione sul versante di Vagli) |
Scesi poco sotto la lasciamo perché la cresta è destinata a terminare precipitando sul passo Tambura, ci abbassiamo molto cautamente a sinistra nel ripido pendio caratterizzato da terrazzamenti di pietrisco, il terreno è molto instabile quindi procediamo a distanza ravvicinata per evitare le piccole frane che potrebbero colpire chi ci precede |
Persi circa 30/35 metri di quota ci manteniamo a mezzacosta per raggiungere il passo Tambura |
Passo della Tambura
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Dal passo della Tambura riprendiamo la Via Vandelli verso il rifugio Nello Conti
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La Via Vandelli verso il rifugio Nello Conti |
Bivio q.1436 (Lasciamo la Via Vandelli e stiamo a sinistra per il rifugio Nello Conti) |
I “Campaniletti” al rifugio Nello Conti
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Rifugio Nello Conti
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Dal rifugio Nello Conti caliamo con il CAI 164 che ci inoltra nel vallone del fosso del Canalone |
Fosso del Canalone q.1215 |
Il “canyon” del fosso del Canalone ora si manifesta in tutta la sua bellezza
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Bivio q.1005 (Un breve cavo corrimano ci aiuta a calarci fino al bivio, tralasciamo il sentiero CAI 160/CAI 165 che sale davanti a noi, stiamo a destra in discesa che ora è CAI 165) |
Subito guadiamo presso la sorgente originata dal Canale della Neve |
Bivio q.818 (Biforcazione: il CAI 165 lascia la via di lizza che continua perdendo quota verso il canale dei Vernacchi, stiamo dritto a destra in leggera salita su sentiero che si mantiene poco sopra) |
Rudere q.718 (Vecchio edificio di sasso ad uso dei cavatori) |
Ponte del Pisciarotto
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Ponte del Pisciarotto |