martedì 26 ottobre 2021

Cenge dei Partigiani e altopiano della Vetricia (F-)

Itinerario selvaggio che ripercorre le Cenge dei Partigiani al Pizzo delle Saette (Alpi Apuane,Toscana) con ritorno sull'altopiano carsico della Vetricia. La gita è riferita a escursionisti molto esperti, conoscitori del posto e con capacità alpinistiche .

DATA: 20 giugno 2021 

PARTENZA: Con la SP.20 della Garfagnana arriviamo a Gallicano (circa 11 km da Castelnuovo Garfagnana), lasciamo la provinciale e prendiamo la stradina SP.41per Molazzana, poi proseguiamo con indicazione per Piglionico e il rifugio Rossi alla Pania. Dal bivio della strada con l’Alpe di Sant’Antonio (circa 11 km da Gallicano) c’è il parchimetro (il parcheggio lungo la stradina è a pagamento), quindi arriviamo fino al termine della via che nel frattempo è diventata carrozzabile presso la cappella in località Piglionico (14,7 km dalla SP.20)

  

 

Traccia reale del GPS sullo stralcio della mappa 4Land Alpi Apuane foglio 200 scala 1:25000 https://4land.it/it/  Via San Quirino, 40 Bolzano, Italia +39 3666454014  Mail:nardini@4land.it

ITINERARIO: Piglionico q.1127 (La carrozzabile si esaurisce presso il minuscolo piazzale viola Bertoni dove è situata una piccola cappella, iniziamo camminando il largo sentiero CAI 7/CAI 127)      Bivio q.1130 (Cartelli: a destra il CAI 127 si abbassa qualche metro e continua verso la Borra di Canala, stiamo in salita sul CAI 7 per il rifugio Rossi alla Pania ora su sentierino che entra nel bosco)      Bivio q.1196 (Arriviamo presso un rudere di cui rimangono poche mura in sasso, a sinistra un cartello indica il sentiero per la Baita Pania, manteniamo il CAI 7 in salita)      Bivio q.1356 (Siamo in una piccola piazzola sempre nel fitto bosco, teniamo il nostro CAI 7 che curva a sinistra, dritto inizia una traccia poco definita per l’altopiano della Vetricia dalla quale faremo ritorno)  –   Bivio q.1464 (Pochi istanti prima che il CAI 7 esca dal bosco, a sinistra inizia il sentiero abbandonato del Pastore che sicuramente passa inosservato perché allo stato attuale non vi sono indicazioni)   –   Bivio q.1518 (Usciamo dal bosco, un cartello indica a sinistra il sentiero per la via normale alla Pania Secca, stiamo sul CAI 7 che sale in vista del rifugio)   –   Fonte q.1553   –  Rifugio Rossi alla Pania q.1609 (Oltrepassiamo il rifugio mantenendo il CAI 7)   –   Focetta del Puntone q.1611 (Dopo una breve discesa siamo al valico della focetta del Puntone, incrocio con cartelli CAI: a sinistra a mezzacosta il CAI 7 risale alla foce di Valli e al CAI 126 per la cima della Pania della Croce, noi scendiamo a destra con il CAI 139 che s’inoltra verso la Borra di Canala)  –  Deviazione q.1555 (Lasciamo il CAI 139 che continua la discesa verso la Borra di Canala, andiamo dritto a sinistra con direzione nord/ovest su sentiero detritico che è la via normale al Pizzo delle Saette, segni azzurri e indicazioni)   –   Deviazione q.1585 (Lasciamo la via normale evidenziata da bolli azzurri che continua l’ascesa verso il Pizzo delle Saette, l’obiettivo ora è quello di procedere in falsopiano nella grande pietraia della Pianiza con direzione nord/ovest-nord, non esiste una traccia di passaggio o cartelli che indicano la deviazione, si procede a vista aiutati da alcuni omini di sasso, come riferimento possiamo puntare all’inconfondibile dorsale erbosa sotto il versante nord orientale del Pizzo delle Saette che risalta nell’altopiano roccioso)  –  Cresta N/E Pizzo delle Saette q.1570 (Guadagniamo la dorsale erbosa, valicando dalla parte opposta ci appare alla nostra sinistra la stretta cengia tra paleo e roccette leggermente esposta che attraversa il versante nord del Pizzo delle Saette, direzione nord/ovest, si procede senza difficoltà ma con molta attenzione puntando alla croce di Petronio)   –   Croce di Petronio q.1561 (Grande croce sulla cresta nord occidentale del Pizzo delle Saette. Ora risaliamo la cresta rocciosa con direzione sud/est e passaggi di 1°, attenzione che alla nostra destra è molto esposta, quindi appena possibile ci manteniamo poco sotto a mezzacosta proprio sul versante dal quale siamo arrivati. Intercettiamo d’obbligo il ripido canale detritico che è originato proprio dalla cresta, lo risaliamo evitando di stare al suo interno mantenendoci sul bordo con arrampicata non banale di 1° tra roccia infida e paleo fino a riportarci sul punto alto della cresta. Dalla croce di Petronio, un’alternativa più facile è quella di tornare sui propri passi lungo la cengia appena percorsa fino a individuare il primo canale alla nostra destra che scende dalla cresta nord occidentale, a questo punto la dovremmo risalire per tutta la sua lunghezza per conquistare il punto alto)   –   Cresta N/O Pizzo delle Saette q.1613 (Dalla croce di Petronio risalita integralmente la cresta, o sfruttando in parte o totalmente il suo canale orientale siamo sul punto alto. Scavallando dalla parte opposta ora appare evidente l’esile cengia sporca di pietrisco che si sviluppa in moderata esposizione sul versante occidentale del Pizzo delle Saette denominato anche “Mura del Turco”)   –   Colletto q.1616 (Lasciata la Cresta N/O del Pizzo delle Saette, la sottile cengia in breve ci fa raggiungere il minuscolo valico, dalla parte opposta la cengia continua sempre con direzione sud valicando lungo il tragitto dei piccoli costoni)   –   Canale centrale Pizzo delle Saette q.1540 (La cengia perde quota toccando il punto basso dell’enorme solco roccioso. Ora il proseguo diventa incerto, mantenendoci a mezzacosta risaliamo il pendio sdrucciolevole e infido con l’obiettivo di scavallare il costone poco sopra dove dalla parte opposta si individua la traccia, si procede a vista e per intuito prestando molta attenzione a non scivolare)   –   CAI 126 q.1461 (Il punto è quotato 1461 da mappa IGM Toscana. Nell’ultima parte la traccia è praticamente inesistente, procediamo a mezzacosta nel verde pendio cercando di non perdere quota consapevoli che ci andiamo a innestare d’obbligo sul sentiero CAI 126 che proviene dal rifugio del Freo mentre noi lo teniamo in salita verso la Pania della Croce) – Deviazione q.1755 (Lasciamo il CAI 126 che continua in ripida salita fino al Callare della Pania, andiamo a sinistra con direzione nord/ovest iniziando a percorrere l’aerea cresta verso il Pizzo delle Saette senza segni o indicazioni, attenzione che il versante rivolto sulla Borra di Canala precipita verticalmente)   –   Deviazione q.1706 (Innesto sulla via normale al Pizzo delle Saette, dritto la cresta continua verso la cima, noi scendiamo a destra)   –   Deviazione q.1585 (Chiudiamo il primo anello dove all’andata avevamo abbandonato la via normale per intraprendere le Cenge dei Partigiani)   –   Deviazione q.1555 (Siamo tornati sul CAI 139, a destra sale alla focetta del Puntone mentre ora lo teniamo a sinistra in discesa entrando nella Borra di Canala)   –   Deviazione q.1526 (Calati di circa 30 metri lasciamo il CAI 139 che continua in ripida discesa, ora è possibile andare a destra su pendio ghiaioso per aggirare la testata della Borra di Canala e raggiungere l’altopiano carsico della Vetricia)   –   Altopiano della Vetricia (Altopiano carsico spaccato da profonde fenditure nel suolo roccioso. Lo percorriamo a vista e senza percorso obbligato con direzione nord inizialmente paralleli al precipizio sulla Borra di Canala alla nostra sinistra, numerosi ometti di sasso ci guidano ma a volte confondono)   –   Bivio q.1356 (Attenzione che dopo circa 40 minuti che camminiamo sull’altopiano, gli omini di sasso ci fanno calare a destra, est, lasciando di fatto la Vetricia per entrare definitivamente nel bosco. La traccia è poco evidente e anche se gli omini sono numerosi, risulta indispensabile l’uso del GPS per non perdere la via, quindi chiudiamo il secondo anello ricollegandoci al CAI 7 che ripercorriamo fedelmente fino a Piglionico)   –   Bivio q.1196   –   Bivio q.1130   –   Piglionico q.1127 

NOTE:

LUNGHEZZA: 10,8 km

DIFFICOLTA: F-

DISLIVELLO TOTALE: 1000 m

 

QUOTA MASSIMA: 1750 m

Sentieri

 - Possibili residui nevosi a primavera inoltrata sulla via normale al Pizzo delle Saette

 - Il percorso delle Cenge dei Partigiani si svolge in ambiente molto selvaggio privo di indicazioni, seppure i passaggi alpinistici non superino il 1°, è necessario avere ottima visibilità e terreno asciutto. La via che non è mai banale si presenta sdrucciolevole con tratti esposti, si richiede all’escursionista/alpinista disinvoltura e capacità decisionale lungo il tragitto che non è sempre evidente. Possiamo evitare il percorso integrale delle Cenge dei Partigiani abbandonandolo al sopraggiungimento del canale centrale accorciando di fatto la gita. In questo caso bisogna lasciare la cengia pochi istanti prima che cali al punto basso del canale stesso dal quale sarebbe impossibile risalire e andando dritto guadagniamo l’ampio invaso roccioso, che risalito fedelmente senza difficoltà di rilievo se non quello della ripidezza, ci fa arrivare sulla cresta Pizzo delle Saette-Pania della Croce.

 - L’attraversamento dell’altopiano della Vetricia è da fare solo con ottima visibilità, tecnicamente non è difficile ma si procede soprattutto a vista aiutati da alcuni omini di sasso, il pericolo è quello di perdersi o cadere in uno dei numerosi “crepacci” rocciosi, indispensabile l’uso del GPS.

 

Rifugi-Bivacchi

 - Rifugio Rossi alla Pania sul CAI 7 a q.1609 poco sotto il “Naso dell’Uomo Morto” (sempre aperto nel periodo estivo) 

Fonti

- Fonte sul CAI 7 che precede l’arrivo al rifugio Rossi alla Pania (poca acqua)

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Piglionico

0,00

Cresta N/O Pizzo Saette

2,50

Bivio q.1130

0,08

Colletto q.1616

3,00

Bivio q.1196

0,18

Canale centrale

3,20

Bivio q.1356

0,37

CAI 126 q.1461

4,05

Bivio q.1464

0,57

Deviazione q.1755

4,50

Bivio q.1518

1,05

Deviazione q.1706

5,09

Fonte q.1553

1,09

Deviazione q.1585

/

Rifugio Rossi alla Pania

1,15

Deviazione q.1555

5,50

Focetta del Puntone

1,27

Deviazione q.1526

5,54

Deviazione q.1555

1,33

Bivio q.1356

7,00

Deviazione q.1585

1,55

Bivio q.1196

/

Cresta N/E Pizzo Saette

2,14

Bivio q.1130

/

Croce di Petronio

2,33

Piglionico

7,35


Piglionico q.1127 (La carrozzabile si esaurisce presso il minuscolo piazzale viola Bertoni dove è situata una piccola cappella, iniziamo camminando il largo sentiero CAI 7/CAI 127) 

Piglionico q.1127 (La carrozzabile si esaurisce presso il minuscolo piazzale viola Bertoni dove è situata una piccola cappella, iniziamo camminando il largo sentiero CAI 7/CAI 127)  

Iniziamo camminando il largo sentiero CAI 7/CAI 127

Alla nostra destra scorgiamo il monte Rovaio e il monte Nome del Gesù

Bivio q.1196 (Arriviamo presso un rudere di cui rimangono poche mura in sasso, a sinistra un cartello indica il sentiero per la Baita Pania, manteniamo il CAI 7 in salita)

Bivio q.1356 (Siamo in una piccola piazzola sempre nel fitto bosco, teniamo il nostro CAI 7 che curva a sinistra, dritto inizia una traccia poco definita per l’altopiano della Vetricia dalla quale faremo ritorno)


Presso il Bivio q.1518 con il sentiero per la via normale alla Pania Secca

La Pania Secca vista dal Bivio q.1518

Il rifugio Rossi alla Pania

Il promontorio del Naso dell’Uomo Morto sopra il rifugio

Panorama dal CAI 7 che dal rifugio Rossi alla Pania conduce alla focetta del Puntone

 

Focetta del Puntone q.1611 (Dopo una breve discesa siamo al valico della focetta del Puntone, incrocio con cartelli CAI: a sinistra a mezzacosta il CAI 7 risale alla foce di Valli e al CAI 126 per la cima della Pania della Croce, noi scendiamo a destra con il CAI 139 che s’inoltra verso la Borra di Canala)

Intrapresa la via normale per la cima del Pizzo delle Saette, dobbiamo individuare la Deviazione q.1585 che ci fa procedere in falsopiano nella grande pietraia della Pianiza con direzione nord/ovest-nord, come riferimento possiamo puntare all’inconfondibile dorsale erbosa sotto il versante nord orientale del Pizzo delle Saette che risalta nell’altopiano roccioso

 

La Borra di Canala

Sulla via normale al Pizzo delle Saette

Possibili residui nevosi a primavera inoltrata sulla via normale al Pizzo delle Saette

Possibili residui nevosi a primavera inoltrata sulla via normale al Pizzo delle Saette

Alla Deviazione q.1585 lasciamo la via normale al Pizzo delle Saette, procediamo in falsopiano nella grande pietraia della Pianiza con direzione nord/ovest-nord, come riferimento possiamo puntare all’inconfondibile dorsale erbosa sotto il versante nord orientale del Pizzo delle Saette che risalta nell’altopiano roccioso

Uno sguardo alle nostre spalle dalla cresta NE del Pizzo delle Saette


Cresta N/E Pizzo delle Saette q.1570

Sulle Cenge dei Partigiani in direzione della Croce di Petronio

Sulle Cenge dei Partigiani in direzione della Croce di Petronio

Sulle Cenge dei Partigiani in direzione della Croce di Petronio

Croce di Petronio

 

Dalla Croce di Petronio risaliamo la cresta rocciosa con direzione sud/est e passaggi di 1°

In seguito ci spostiamo poco sotto la cresta e intercettiamo d’obbligo il ripido canale detritico, lo risaliamo evitando di stare al suo interno mantenendoci sul bordo con arrampicata non banale di 1° tra roccia infida e paleo fino a riportarci sul punto alto della cresta

In seguito ci spostiamo poco sotto la cresta e intercettiamo d’obbligo il ripido canale detritico, lo risaliamo evitando di stare al suo interno mantenendoci sul bordo con arrampicata non banale di 1° tra roccia infida e paleo fino a riportarci sul punto alto della cresta

In seguito ci spostiamo poco sotto la cresta e intercettiamo d’obbligo il ripido canale detritico, lo risaliamo evitando di stare al suo interno mantenendoci sul bordo con arrampicata non banale di 1° tra roccia infida e paleo fino a riportarci sul punto alto della cresta

Scavallata la cresta N/O Pizzo delle Saette, dalla parte opposta ora appare evidente l’esile cengia sporca di pietrisco che si sviluppa in moderata esposizione sul versante occidentale del Pizzo delle Saette denominato anche “Mura del Turco”

Colletto q.1616 (Lasciata la Cresta N/O del Pizzo delle Saette, la sottile cengia in breve ci fa raggiungere il minuscolo valico)


Colletto q.1616 (Dalla parte opposta la cengia continua sempre con direzione sud)

Sulle Cenge dei Partigiani si superano dei costoni

Sulle Cenge dei Partigiani si superano dei costoni

Cenge dei Partigiani

La cengia perde quota per raggiungere il canale centrale del Pizzo delle Saette

Dei mufloni ci osservano dall’alto


Scendiamo al canale centrale del Pizzo delle Saette

Dal canale centrale del Pizzo delle Saette il proseguo diventa incerto, mantenendoci a mezzacosta risaliamo il pendio sdrucciolevole e infido

Dietro di noi il canale centrale del Pizzo delle Saette


Nella parte terminale delle Cenge dei Partigiani

Panorama dalle Cenge dei Partigiani verso il monte Corchia

Sul sentiero CAI 126

Deviazione q.1755 (Lasciamo il CAI 126 che continua in ripida salita fino al Callare della Pania, andiamo a sinistra con direzione nord/ovest iniziando a percorrere l’aerea cresta verso il Pizzo delle Saette senza segni o indicazioni)

L’aerea cresta verso il Pizzo delle Saette

 

L’aerea cresta verso il Pizzo delle Saette (Alle nostre spalle la Pania della Croce)

Deviazione q.1706 (Innesto sulla via normale al Pizzo delle Saette, dritto la cresta continua verso la cima, noi scendiamo a destra)

Scendiamo la via normale al Pizzo delle Saette


Altopiano della Vetricia (Altopiano carsico spaccato da profonde fenditure nel suolo roccioso. Lo percorriamo a vista e senza percorso obbligato con direzione nord inizialmente paralleli al precipizio sulla Borra di Canala alla nostra sinistra) 

Altopiano della Vetricia

Retrospettiva dall’altopiano della Vetricia: in rosso il sentiero CAI, in blu l’inizio della via normale al Pizzo delle Saette intrapresa per portarci all’attacco delle Cenge dei Partigiani, in arancione il tracciato per raggiungere l’altopiano della Vetricia dopo avere lasciato il CAI 139 che continua scendere nella Borra di Canala

Altopiano della Vetricia

Altopiano della Vetricia