La cresta dei monti Musi si presenta imponente e selvaggia, l'ascesa alla cima occidentale risulta faticosa e non banale (Friuli Venezia Giulia)
DATA: 3 agosto 2021
PARTENZA: Dalla
città di Tarcento (Provincia di Udine, Friuli Venezia Giulia. La possiamo
raggiungere tramite autostrada A23 uscendo dal casello di Gemona percorrendo
circa 12,7 km), dobbiamo intraprendere la SR 646
inizialmente con indicazione per Lusevera, poi per il passo Tanamea. Dal bivio
che indica il paese di Musi (circa 14 km da Tarcento) continuiamo sulla SR 646
esattamente per altri 2,3 km individuando sulla sinistra uno slargo dal quale
parte la carrozzabile CAI 737 che attraversa il letto ghiaioso del torrente
Mea.
ITINERARIO: SR 646 q.704 (Iniziamo percorrendo la carrozzabile CAI 737 per l’agriturismo La Alegra) – Bivio q.704 (Appena attraversato il letto ghiaioso del torrente Mea c’è il bivio con cartelli: a destra il CAI 719 segue il torrente verso Pian dei Ciclamini, andiamo dritto sul CAI 737/CAI 719 verso Tanatcason) – Piazzola q.707 (In loco c’è un traliccio dell’Enel, eventualmente con l’auto potremmo parcheggiare qui. Subito a sinistra sale una sterrata che segue il bordo del torrente Mea in direzione del paese di Musi, nessuna indicazione, stiamo sul CAI 737/CAI 719 che entra nel bosco su carrozzabile interdetta al transito) – Casera Tanatcason q.742 (Anche agriturismo La AleGra. Termina la carrozzabile, il CAI 737/CAI 719 risale il prato per entrare di nuovo nel bosco, cartelli) – Rio Tapotanor q.780 – Bivio q.790 (Risaliti dal corso d’acqua del rio Tapotanor si esce dal bosco e c’è il bivio con cartelli: dritto nella prateria è il Sentiero Natura CAI 719, stiamo sul CAI 737 che a destra inizia a salire molto ripidamente nel fitto bosco verso il monte Musi) – Rio Zalodra q.1050 (Si presenta come un grande canalone detritico, lo attraversiamo e la salita del CAI 737 continua ripida e costante con pochi scorci panoramici) – Sella q.1614 (Usciamo dal bosco e risaliamo un ripido valloncello al culmine del quale ci appare per la prima volta uno scorcio delle cime dei Musi. Rientriamo nel sottobosco sempre in ascesa e ne usciamo con il CAI 737 che ora procede a mezzacosta tra erba alta e pini mughi fino alla sella con cartelli, a sinistra appena sopra di noi c’è il promontorio del monte Ruscie con il bivacco, a destra la cresta si direziona verso il versante meridionale delle cime del monte Musi) – Monte Ruscie q.1621 (Sul piccolo promontorio c’è un tavolo con panca e il bivacco Dino Brollo, torniamo indietro) – Sella q.1614 (Riprendiamo il CAI 737 che ora si mantiene sulla cresta delimitata da pini mughi verso le cime dei monti Musi, direzione nord) – Ferrata q.1746 (Inizia la ferrata che risale al monte Musi occidentale) – Bivio q.1840 (Terminata la ferrata c’è il bivio con cartello sulla roccia, il CAI 737 si sposta a destra per andare a percorrere la cresta che collega il Musi ovest con il Musi est, indicazioni per la Forcella q.1842 e la Sella Carnizza, continuiamo l’ascesa su facili roccette di 1°, segni CAI) – Monte Musi Ovest q.1866 (Omini di sasso e libro di vetta, ripercorriamo a ritroso tutto il tragitto fatto fino all’auto) – Bivio q.1840 – Ferrata q.1746 – Sella q.1614 – Rio Zalodra q.1050 – Bivio q.790 – Rio Tapotanor q.780 – Casera Tanatcason q.742 – Piazzola q.707 – Bivio q.704 – SR 646 q.704.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 8 km DIFFICOLTA: EEA |
DISLIVELLO TOTALE: 1200 m QUOTA MASSIMA: M. Musi ovest q.1866 |
Sentieri - L’ascesa con il CAI 737 si sviluppa ripida e costante nel bosco fino al bivacco Dino Brollo lasciando spazio a pochi scorci panoramici. - La ferrata che risale al monte Musi occidentale è da classificare come facile e in leggera esposizione, è attrezzata solo con cavo d’acciaio con la presenza di pochi pioli di metallo che aiutano nella progressione. - Il breve tratto che dalla fine della ferrata conduce sulla vetta è segnata dal CAI, bisogna affrontare qualche facile passaggio di 1°su roccia. |
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Rifugi-Bivacchi |
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Fonti - Assenti |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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SR 646 |
0,00 |
Monte Musi ovest |
3,05 |
Bivio q.704 |
0,01 |
Bivio q.1840 |
/ |
Piazzola |
/ |
Ferrata |
/ |
Casera
Tanatcason |
/ |
Sella q.1614 |
/ |
Rio
Tapotanor |
0,09 |
Rio Zalodra |
/ |
Bivio q.790 |
0,12 |
Bivio q.790 |
/ |
Rio Zalodra |
0,55 |
Rio
Tapotanor |
/ |
Sella q.1614 |
2,19 |
Casera
Tanatcason |
/ |
Monte Ruscie |
2,20 |
Piazzola |
/ |
Sella q.1614 |
2,21 |
Bivio q.704 |
/ |
Ferrata |
2,42 |
SR 646 |
5,55 |
Bivio q.1840 |
3,00 |
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Gli abitanti dell’agriturismo |
Casera Tanatcason q.742 (Anche agriturismo La Alegra) |
CAI 737/CAI 719 |
Rio Tapotanor |
L’ascesa con il CAI 737 si sviluppa ripida e costante nel bosco fino al bivacco Dino Brollo lasciando spazio a pochi scorci panoramici |
L’ascesa con il CAI 737 si sviluppa ripida e costante nel bosco fino al bivacco Dino Brollo lasciando spazio a pochi scorci panoramici |
Panorama sui rilievi meridionali del monte Ruscie |
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Rio Zalodra q.1050 (Si presenta come un grande canalone detritico) |
Rio Zalodra q.1050 (Si presenta come un grande canalone detritico) |
Usciamo dal bosco e risaliamo un ripido valloncello al culmine del quale ci appare per la prima volta uno scorcio delle cime dei Musi. |
Usciamo dal bosco e risaliamo un ripido valloncello al culmine del quale ci appare per la prima volta uno scorcio delle cime dei Musi. |
Panorama verso la vetta da conquistare |
Sella q.1614 (A sinistra appena sopra di noi c’è il promontorio del monte Ruscie con il bivacco, a destra la cresta si direziona verso il versante meridionale delle cime del monte Musi) |
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Bivacco Dino Brollo sul monte Ruscie |
Bivacco Dino Brollo sul monte Ruscie |
Bivacco Dino Brollo sul monte Ruscie |
Dopo la breve deviazione al bivacco ci riportiamo sulla Sella q.1614, riprendiamo il CAI 737 che ora si mantiene sulla cresta delimitata da pini mughi verso le cime dei monti Musi |
Sulla cresta che dal bivacco al monte Ruscie ci conduce al monte Musi occidentale |
Arrivo alle bastionate rocciose meridionali del monte Musi Ovest sulle quali inizia la ferrata |
Ferrata q.1746 (Inizia la ferrata che risale al monte Musi occidentale) |
La ferrata che risale al monte Musi occidentale |
La ferrata che risale al monte Musi occidentale |
La ferrata che risale al monte Musi occidentale |
La ferrata che risale al monte Musi occidentale |
La ferrata che risale al monte Musi occidentale |
La ferrata che risale al monte Musi occidentale |
La ferrata che risale al monte Musi occidentale |
Bivio q.1840 (Terminata la ferrata c’è il bivio con cartello sulla roccia, il CAI 737 si sposta a destra per andare a percorrere la cresta che collega il Musi ovest con il Musi est, indicazioni per la Forcella q.1842 e la Sella Carnizza, continuiamo l’ascesa su facili roccette di 1°, segni CAI) |
Continuiamo l’ascesa alla vetta su facili roccette di 1° |
Monte Musi Ovest q.1866 |
Monte Musi Ovest q.1866 |
Libro di vetta |
Monte Musi Ovest q.1866 (in lontananza si scorge il bivacco Dino Brollo) |
Panorama sulla cresta in direzione della vetta orientale del monte Musi |