martedì 5 ottobre 2021

Monte Musi occidentale (EEA)

La cresta dei monti Musi si presenta imponente e selvaggia, l'ascesa alla cima occidentale risulta faticosa e non banale (Friuli Venezia Giulia)

DATA: 3 agosto 2021 

PARTENZA: Dalla città di Tarcento (Provincia di Udine, Friuli Venezia Giulia. La possiamo raggiungere tramite autostrada A23 uscendo dal casello di Gemona percorrendo circa 12,7 km), dobbiamo intraprendere la SR 646 inizialmente con indicazione per Lusevera, poi per il passo Tanamea. Dal bivio che indica il paese di Musi (circa 14 km da Tarcento) continuiamo sulla SR 646 esattamente per altri 2,3 km individuando sulla sinistra uno slargo dal quale parte la carrozzabile CAI 737 che attraversa il letto ghiaioso del torrente Mea.

 


ITINERARIO: SR 646 q.704 (Iniziamo percorrendo la carrozzabile CAI 737 per l’agriturismo La Alegra)      Bivio q.704 (Appena attraversato il letto ghiaioso del torrente Mea c’è il bivio con cartelli: a destra il CAI 719 segue il torrente verso Pian dei Ciclamini, andiamo dritto sul CAI 737/CAI 719 verso Tanatcason)      Piazzola q.707 (In loco c’è un traliccio dell’Enel, eventualmente con l’auto potremmo parcheggiare qui. Subito a sinistra sale una sterrata che segue il bordo del torrente Mea in direzione del paese di Musi, nessuna indicazione, stiamo sul CAI 737/CAI 719 che entra nel bosco su carrozzabile interdetta al transito)   –   Casera Tanatcason q.742 (Anche agriturismo La AleGra. Termina la carrozzabile, il CAI 737/CAI 719 risale il prato per entrare di nuovo nel bosco, cartelli)   –   Rio Tapotanor q.780   –   Bivio q.790 (Risaliti dal corso d’acqua del rio Tapotanor si esce dal bosco e c’è il bivio con cartelli: dritto nella prateria è il Sentiero Natura CAI 719, stiamo sul CAI 737 che a destra inizia a salire molto ripidamente nel fitto bosco verso il monte Musi)   –   Rio Zalodra q.1050 (Si presenta come un grande canalone detritico, lo attraversiamo e la salita del CAI 737 continua ripida e costante con pochi scorci  panoramici)   –   Sella q.1614 (Usciamo dal bosco e risaliamo un ripido valloncello al culmine del quale ci appare per la prima volta uno scorcio delle cime dei Musi. Rientriamo nel sottobosco sempre in ascesa e ne usciamo con il CAI 737 che ora procede a mezzacosta tra erba alta e pini mughi fino alla sella con cartelli, a sinistra appena sopra di noi c’è il promontorio del monte Ruscie con il bivacco, a destra la cresta si direziona verso il versante meridionale delle cime del monte Musi)   –   Monte Ruscie q.1621 (Sul piccolo promontorio c’è un tavolo con panca e il bivacco Dino Brollo, torniamo indietro)   –   Sella q.1614 (Riprendiamo il CAI 737 che ora si mantiene sulla cresta delimitata da pini mughi verso le cime dei monti Musi, direzione nord)   –   Ferrata q.1746 (Inizia la ferrata che risale al monte Musi occidentale)   –   Bivio q.1840 (Terminata la ferrata c’è il bivio con cartello sulla roccia, il CAI 737 si sposta a destra per andare a percorrere la cresta che collega il Musi ovest con il Musi est, indicazioni per la Forcella q.1842 e la Sella Carnizza, continuiamo l’ascesa su facili roccette di 1°, segni CAI)   –   Monte Musi Ovest q.1866 (Omini di sasso e libro di vetta, ripercorriamo a ritroso tutto il tragitto fatto fino all’auto)   –   Bivio q.1840    –   Ferrata q.1746   –   Sella q.1614   –   Rio Zalodra q.1050   –   Bivio q.790   –   Rio Tapotanor q.780   –  Casera Tanatcason q.742   –   Piazzola q.707   –   Bivio q.704   –  SR 646 q.704.

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 8 km

DIFFICOLTA: EEA

DISLIVELLO TOTALE: 1200 m

QUOTA MASSIMA: M. Musi ovest q.1866

Sentieri

- L’ascesa con il CAI 737 si sviluppa ripida e costante nel bosco fino al bivacco Dino Brollo lasciando spazio a pochi scorci panoramici. 

- La ferrata che risale al monte Musi occidentale è da classificare come facile e in leggera esposizione, è attrezzata solo con cavo d’acciaio con la presenza di pochi pioli di metallo che aiutano nella progressione. 

- Il breve tratto che dalla fine della ferrata conduce sulla vetta è segnata dal CAI, bisogna affrontare qualche facile passaggio di 1°su roccia. 

Rifugi-Bivacchi

 Bivacco Dino Brollo sul monte Ruscie: Bivacco di lamiera internamente rivestito in legno, 4 posti letto con stufa e serbatoio esterno di raccolta acqua piovana, in ottime condizioni.

Fonti

- Assenti

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

SR 646

0,00

Monte Musi ovest

3,05

Bivio q.704

0,01

Bivio q.1840

/

Piazzola

/

Ferrata

/

Casera Tanatcason

/

Sella q.1614

/

Rio Tapotanor

0,09

Rio Zalodra

/

Bivio q.790

0,12

Bivio q.790

/

Rio Zalodra

0,55

Rio Tapotanor

/

Sella q.1614

2,19

Casera Tanatcason

/

Monte Ruscie

2,20

Piazzola

/

Sella q.1614

2,21

Bivio q.704

/

Ferrata

2,42

SR 646

5,55

Bivio q.1840

3,00

 

 



Gli abitanti dell’agriturismo

Casera Tanatcason q.742 (Anche agriturismo La Alegra)

CAI 737/CAI 719

Rio Tapotanor

L’ascesa con il CAI 737 si sviluppa ripida e costante nel bosco fino al bivacco Dino Brollo lasciando spazio a pochi scorci panoramici

L’ascesa con il CAI 737 si sviluppa ripida e costante nel bosco fino al bivacco Dino Brollo lasciando spazio a pochi scorci panoramici


Panorama sui rilievi meridionali del monte Ruscie

Rio Zalodra q.1050 (Si presenta come un grande canalone detritico)  

Rio Zalodra q.1050 (Si presenta come un grande canalone detritico)  

 

Usciamo dal bosco e risaliamo un ripido valloncello al culmine del quale ci appare per la prima volta uno scorcio delle cime dei Musi.

Usciamo dal bosco e risaliamo un ripido valloncello al culmine del quale ci appare per la prima volta uno scorcio delle cime dei Musi.

Panorama verso la vetta da conquistare


Sella q.1614 (A sinistra appena sopra di noi c’è il promontorio del monte Ruscie con il bivacco, a destra la cresta si direziona verso il versante meridionale delle cime del monte Musi)  

Bivacco Dino Brollo sul monte Ruscie

Bivacco Dino Brollo sul monte Ruscie

Bivacco Dino Brollo sul monte Ruscie

Dopo la breve deviazione al bivacco ci riportiamo sulla Sella q.1614, riprendiamo il CAI 737 che ora si mantiene sulla cresta delimitata da pini mughi verso le cime dei monti Musi


Sulla cresta che dal bivacco al monte Ruscie ci conduce al monte Musi occidentale

Arrivo alle bastionate rocciose meridionali del monte Musi Ovest sulle quali inizia la ferrata

 

Ferrata q.1746 (Inizia la ferrata che risale al monte Musi occidentale)

La ferrata che risale al monte Musi occidentale

La ferrata che risale al monte Musi occidentale

La ferrata che risale al monte Musi occidentale

La ferrata che risale al monte Musi occidentale

La ferrata che risale al monte Musi occidentale

 

La ferrata che risale al monte Musi occidentale

La ferrata che risale al monte Musi occidentale

Bivio q.1840 (Terminata la ferrata c’è il bivio con cartello sulla roccia, il CAI 737 si sposta a destra per andare a percorrere la cresta che collega il Musi ovest con il Musi est, indicazioni per la Forcella q.1842 e la Sella Carnizza, continuiamo l’ascesa su facili roccette di 1°, segni CAI)

Continuiamo l’ascesa alla vetta su facili roccette di 1°

Monte Musi Ovest q.1866

Monte Musi Ovest q.1866


Libro di vetta

Monte Musi Ovest q.1866 (in lontananza si scorge il bivacco Dino Brollo)

Panorama sulla cresta in direzione della vetta orientale del monte Musi