Lungo e faticoso itinerario che dalla valle dei molini sale al monte Cadria (valle di Ledro, Trentino Alto Adige)
DATA: 2 giugno 2021
PARTENZA: Da Pieve di Ledro (sulla sponda occidentale del lago di Ledro, Trentino A.A.) procediamo sulla statale 240 in direzione di Tiarno giungendo dopo appena 2 km a Bezzecca, lasciamo quindi la statale per attraversare i meandri del paese alla nostra destra. Individuata la via Tovi la seguiamo uscendo di fatto dal centro abitato inoltrandoci gradualmente nella Val dei Molini, parcheggiamo sul bordo della stradina presso un incrocio quando notiamo i cartelli CAI vicino una vecchia fontana dismessa (2,2 km da quando abbiamo lasciato la SS. 240 per salire al paese di Bezzecca).
ITINERARIO: Partenza q.785 (Per CTP-carta tecnica provinciale Trentino Alto Adige 785,2 m. Incrocio e cartelli presso una fontana dismessa, continuiamo a seguire la stradina asfaltata che è CAI 424, dritto a sinistra e dritto a destra in salita ci sono due larghe piste, a destra a ritroso sale la carrozzabile cementata CAI 459 che sarà il nostro ritorno) – Bivio q.834 (A destra sale una carrozzabile e termina a delle case, manteniamo la stradina CAI 424) – Bivio q.843 (A pochi metri dal bivio precedente ignoriamo anche questo stradello d’accesso a una baita alla nostra destra) – Incrocio q.854 (A sinistra c’è un sentiero abbandonato che scende al rio Sacher e può passare inosservato, poco oltre a destra sale una carrozzabile, manteniamo la stradina che ora non è più asfaltata) – Ponte q.893 (Ponte sul rio Sacher, ora il CAI 424 lo risale per sentierino nel bosco) – Bivio q.1027 (Un sentierino non segnato continua a seguire il bordo del rio Sacher, il CAI 424 curva a gomito a sinistra e si alza allontanandosi pur rimanendogli parallelo) – Bivio q.1208 (Per mappa CTP Trentino A.A. 1207,8 m. A sinistra c’è una marcata traccia che fa immediatamente guadare il rio Sacher, ora ridotto come un piccolo fosso d’acqua, dalla parte opposta c’è una verde piazzola con l’inizio di una forestale visibili solo dopo il guado, manteniamoci in salita sul CAI 424 seguendo il rio Sacher) – Rio Sacher q.1240 (Guadiamo il rio Sacher spostandoci sul bordo sinistro, ora il CAI 424 s’inerpica costringendoci a usare le mani) – Rio Sacher q.1277 (Ci rispostiamo sul lato destro, attenzione per alcuni passaggi su roccia molto scivolosa, dalla parte opposta notiamo una piccola croce in memoria di “Don Vito”) – Rio Sacher q.1334 (Al terzo guado torniamo sul lato sinistro dove ci appare un grande muretto di sasso) – Senter de Croina q.1558 (Uscendo dal bosco rimontiamo il brullo pendio e ci innestiamo sul largo e pianeggiante CAI 415 anche Senter de Croina con cartelli: a sinistra si va verso i fienili di Croina, andiamo a destra in vista della malga Vies) – Malga Vies q.1556 (Giunti alla malga incustodita l’aggiriamo a sinistra portandoci dalla parte opposta dove c’è l’incrocio con cartelli: tralasciamo la carrozzabile d’accesso CAI 423 che sale da Lenzumo, il sentierino CAI 459 a destra che risale per entrare nel bosco che prenderemo al ritorno. Saliamo a sinistra scartando la sterrata ma scegliendo la mulattiera militare CAI 423 che si porta sopra la malga) – Baitel del Paceca q.1605 (Baita di legno alla nostra destra poco distante dal CAI 423) – Bivio q.1733 (Stiamo sulla mulattiera militare che curva a U e sale a mezzacosta sopra il valloncello che ci appare, il CAI 423 segue un sentiero di fondovalle poco sotto) – Bivio q.1775 (Il sentiero CAI 423 si ricollega alla mulattiera) – Bivio q.1913 (Cartelli e incrocio all’entrata della vallata del Cadria: a destra sale il CAI 423 per il monte Cadria percorrendo la sua cresta meridionale, dritto nella vallata continua il labile tracciato della mulattiera militare, andiamo a sinistra con il CAI 448 per raggiungere la ben visibile malga Cadria) – Malga Cadria q.1914 (La grande stalla precede la malga incustodita, in lontananza che sovrasta la testata della vallata c’è il monte Cadria con la sua cresta meridionale che delimita il versante orientale della vallata. Il nostro obiettivo è quello di percorrere il crinale che delimita il versante occidentale, quindi dalla malga rimaniamo sul CAI 448 in falsopiano con direzione ovest che di fatto ci fa abbandonare la vista sulla vallata del Cadria) – Deviazione q.1915 (Stiamo camminando a mezzacosta, sopra la vallata delimita dal versante nord del monte Campellet. Quando notiamo sotto di noi il rudere di un casotto di sasso che anticipa la Pozza di Cadria lasciamo il CAI 448, andiamo a destra inerpicando il ripido e faticoso pendio con l’obiettivo di guadagnare la cresta, si cammina a vista con direzione nord-nord/est, traccia o segni assenti) – Cima q.2127 (Cima senza toponimo quotata 2127 m da mappa IGM, continuiamo tenendo rigorosamente il crinale su traccia di passaggio, il percorso è aereo ma non vi sono difficoltà) – Cima q.2136 (Cima senza toponimo alla testata della valle del Cadria, è quotata 2136 m da mappa IGM. Senza conquistare il punto alto, la buona traccia si mantiene poco sotto a mezzacosta facendoci virare naturalmente verso la vistosa croce del monte Cadria e riprendendo il crinale che lo unisce a questa cima) – Bivio q.2176 (Stiamo camminando sulla cresta nord/ovest del monte Cadria, quella che delimita la testata della vallata e proprio da questa sale una marcata traccia priva di indicazioni che proviene dalla malga Cadria, la utilizzeremo per il ritorno, puntiamo alla croce del monte Cadria) – Bivio q.2230 (La traccia si inerpica trasversalmente nel ripido ed esposto pendio, prestiamo attenzione perché questo tragitto seppur breve è potenzialmente pericoloso, proibitivo con terreno bagnato. Ci innestiamo nel CAI 423 dove troviamo dei cavi corrimano, lo teniamo a sinistra circolando sotto la croce di vetta) – Monte Cadria q.2254 (Ignoriamo pochi metri prima i cartelli del proseguo del CAI 423 di cresta verso la Bocca d’Ussol e guadagniamo la vetta sormontata da una croce e un altare di sasso, ripercorriamo a ritroso il tragitto appena fatto) – Bivio q.2230 – Bivio q.2176 (Dalla cresta che unisce il monte Cadria q.2136 alla Cima q.2136, scendiamo a sinistra la buona traccia di passaggio che cala nella testata della vallata di malga Cadria, indicazioni assenti) – Bivio q.1913 (La buona traccia che transitava sul versante occidentale della vallata, in seguito sembra svanire, ci spostiamo sul versante orientale per intraprendere la vecchia mulattiera militare che ci riconduce al bivio sotto la malga Cadria dove chiudiamo il primo anello, quindi ritorniamo verso malga Vies) – Bivio q.1775 (All’andata abbiamo mantenuto la mulattiera militare, per cambiare percorriamo il sentiero CAI 423 di fondo valle) – Bivio q.1733 (Ci ricolleghiamo alla mulattiera militare e la manteniamo fino alla malga Vies) – Baitel del Paceca q.1605 – Malga Vies q.1556 (Siamo tornati alla malga che rimane alla nostra destra, a sinistra c’è la carrozzabile CAI 423 d’accesso, andiamo dritto intraprendendo il Senter de Chelina anche CAI 459 per il monte Vies e la Bocchetta di Zori, attenzione a non scegliere il sentiero che costeggia la malga, il nostro è poco sopra e s’inoltra nel bosco) – Monte Vies q.1699 (Durante il tragitto incontriamo numerose postazioni o caverne della grande guerra, il nostro CAI 459 aggira il versante meridionale del monte Vies) – Bocchetta di Zori q.1174 (Mentre la prima parte del CAI 459 si sviluppa per sentiero panoramico a mezzacosta, in seguito perde ripidamente quota nel bosco fino a trovare i cartelli: a sinistra inizia il CAI 459/B per Lenzumo, scendiamo pochi metri sul CAI 459 e quando vira a sinistra e comincia ad alzarsi lo lasciamo, scendiamo a destra per sentiero CAI in abbandono, la carrozzabile è ben visibile sotto di noi tra gli alberi) – Carrozzabile q.1132 (Il sentierino esce dal bosco e ci deposita in uno slargo della carrozzabile, la camminiamo a destra) – Bivio q.1065 (Bivio della carrozzabile, manteniamo quella principale che compie un tornante a sinistra, sulla curva sale una pista secondaria) – Bivio q.950 (Bivio della carrozzabile, la teniamo a destra) – Bivio q.878 (Biforcazione: insistiamo sulla nostra carrozzabile, dritto a destra sale una pista abbandonata, in breve oltrepassiamo una sbarra preso il rio Fraghina) – Bivio q.810 (Biforcazione: ignoriamo la sterrata a destra e stiamo sulla carrozzabile) – Arrivo q.875.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 17 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1620 m QUOTA MASSIMA: Monte Cadria q.2254 |
Sentieri -
Itinerario lungo e dal notevole dislivello adatto solo a escursionisti
esperti in ottime condizioni fisiche, il tragitto andata e ritorno tra la
malga Cadria e il monte Cadria lo facciamo a vista o su esili tracce prive di
indicazioni. -
Prestiamo attenzione alla parte terminale della traccia che precede l’innesto
sul CAI 423 appena sotto la croce del monte Cadria, si inerpica
trasversalmente nel ripido ed esposto pendio, questo tragitto seppur breve è
potenzialmente pericoloso, proibitivo con terreno bagnato. - D’interesse storico il Senter de Chelina anche CAI 459 che iniziamo nel ritorno dalla malga Vies, durante tutto il percorso si incontrano numerose caverne e postazioni della grande guerra. |
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Rifugi-Bivacchi - Assenti |
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Fonti - Assenti |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Partenza |
0,00 |
Cima q.2136 |
/ |
Bivio q.834 |
0,05 |
Bivio q.2176 |
3,40 |
Bivio q.843 |
0,06 |
Bivio q.2230 |
3,46 |
Incrocio q.854 |
0,09 |
Monte Cadria |
3,54 |
Ponte q.893 |
0,15 |
Bivio q.2230 |
/ |
Bivio q.1027 |
0,27 |
Bivio q.2176 |
4,05 |
Bivio q.1208 |
0,55 |
Bivio q.1913 |
4,36 |
Rio Sacher q.1240 |
0,58 |
Bivio q.1775 |
4,50 |
Rio Sacher q.1277 |
1,03 |
Bivio q.1733 |
4,55 |
Rio Sacher q.1334 |
1,06 |
Baitel del Paceca |
/ |
Senter de Croina |
1,40 |
Malga Vies |
5,12 |
Malga Vies |
1,44 |
Monte Vies |
/ |
Baitel del Paceca |
1,48 |
Bocchetta di Zori |
6,00 |
Bivio q.1733 |
2,04 |
Carrozzabile q.1132 |
6,46 |
Bivio q.1775 |
2,11 |
Bivio q.1065 |
6,53 |
Bivio q.1913 |
2,26 |
Bivio q.950 |
7,10 |
Malga Cadria |
2,32 |
Bivio q.878 |
7,20 |
Deviazione q.1915 |
2,38 |
Bivio q.810 |
7,26 |
Cima q.2127 |
/ |
Arrivo |
7,30 |
Partenza q.785 (Per CTP-carta tecnica provinciale Trentino Alto Adige 785,2 m. Incrocio e cartelli presso una fontana dismessa, continuiamo a seguire la stradina asfaltata che è CAI 424, dritto a sinistra e dritto a destra in salita ci sono due larghe piste, a destra a ritroso sale la carrozzabile cementata CAI 459 che sarà il nostro ritorno) |
Partenza q.785 (Per CTP-carta tecnica provinciale Trentino Alto Adige 785,2 m. Incrocio e cartelli presso una fontana dismessa, continuiamo a seguire la stradina asfaltata che è CAI 424, dritto a sinistra e dritto a destra in salita ci sono due larghe piste, a destra a ritroso sale la carrozzabile cementata CAI 459 che sarà il nostro ritorno) |
La stradina asfaltata CAI 424 |
Oltrepassato l’Incrocio q.854 la stradina non è più asfaltata |
Ponte q.893 (Ponte sul rio Sacher, ora il CAI 424 lo risale per sentierino nel bosco) |
Il CAI 424 risale il rio Sacher
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Il CAI 424 risale il rio Sacher |
Rio Sacher q.1240 (Guadiamo il rio Sacher spostandoci sul bordo sinistro, ora il CAI 424 s’inerpica costringendoci a usare le mani) |
Rio Sacher q.1277 (Ci rispostiamo sul lato destro, attenzione per alcuni passaggi su roccia molto scivolosa, dalla parte opposta notiamo una piccola croce in memoria di “Don Vito”) |
Rio Sacher q.1334 (Al terzo guado torniamo sul lato sinistro dove ci appare un grande muretto di sasso) |
Uscendo dal bosco rimontiamo il brullo pendio per innestarci sul largo e pianeggiante CAI 415 anche Senter de Croina |
In vista della malga Vies |
Malga Vies |
Malga Vies |
Dalla malga Vies saliamo la mulattiera militare CAI 423 |
Baitel del Paceca q.1605 (Baita di legno) |
La mulattiera militare CAI 423 che dalla malga Vies risale alla malga Cadria |
La mulattiera militare CAI 423 che dalla malga Vies risale alla malga Cadria |
Malga Cadria
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Malga Cadria |
Dalla malga rimaniamo sul CAI 448
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Dalla malga rimaniamo sul CAI 448 con direzione ovest che di fatto ci fa abbandonare la vista sulla vallata del Cadria, camminiamo a mezzacosta sopra la vallata delimita dal versante nord del monte Campellet, poco distante c’è la Deviazione q.1915 |
Deviazione q.1915 (Stiamo camminando a mezzacosta, sopra la vallata delimita dal versante nord del monte Campellet. Quando notiamo sotto di noi il rudere di un casotto di sasso che anticipa la Pozza di Cadria lasciamo il CAI 448, andiamo a destra inerpicando il ripido e faticoso pendio con l’obiettivo di guadagnare la cresta, si cammina a vista con direzione nord-nord/est, traccia o segni assenti) |
Deviazione q.1915 (Stiamo camminando a mezzacosta, sopra la vallata delimita dal versante nord del monte Campellet. Quando notiamo sotto di noi il rudere di un casotto di sasso che anticipa la Pozza di Cadria lasciamo il CAI 448, andiamo a destra inerpicando il ripido e faticoso pendio con l’obiettivo di guadagnare la cresta, si cammina a vista con direzione nord-nord/est, traccia o segni assenti) |
Saliamo il ripido e faticoso pendio con l’obiettivo di guadagnare la cresta, si cammina a vista con direzione nord-nord/est, traccia o segni assenti |
Saliamo il ripido e faticoso pendio con l’obiettivo di guadagnare la cresta, si cammina a vista con direzione nord-nord/est, traccia o segni assenti |
Vista sulla malga Cadria
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Sul crinale che delimita il versante occidentale della valle del Cadria |
Sul crinale che delimita il versante occidentale della valle del Cadria |
Sul crinale che delimita il versante occidentale della valle del Cadria |
Sul crinale che delimita il versante occidentale della valle del Cadria |
Sul crinale che delimita il versante occidentale della valle del Cadria |
Sul crinale che delimita il versante occidentale della valle del Cadria |
Sul crinale che delimita il versante occidentale della valle del Cadria (Panoramica del tragitto per la vetta e il ritorno) |
Cima q.2136 (Cima senza toponimo alla testata della valle del Cadria, è quotata 2136 m da mappa IGM. Senza conquistare il punto alto, la buona traccia si mantiene poco sotto a mezzacosta facendoci virare naturalmente verso la vistosa croce del monte Cadria e riprendendo il crinale che lo unisce a questa cima) |
La vallata del Cadria sotto di noi
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Bivio q.2176 (Stiamo camminando sulla cresta nord/ovest del monte Cadria, quella che delimita la testata della vallata e proprio da questa sale una marcata traccia priva di indicazioni che proviene dalla malga Cadria, la utilizzeremo per il ritorno, puntiamo alla croce del monte Cadria) |
Prestiamo attenzione alla parte terminale della traccia che precede l’innesto sul CAI 423 appena sotto la croce del monte Cadria, si inerpica trasversalmente nel ripido ed esposto pendio, questo tragitto seppur breve è potenzialmente pericoloso, proibitivo con terreno bagnato. |
Bivio q.2230 (La traccia si inerpica trasversalmente nel ripido ed esposto pendio al termine della quale ci innestiamo nel CAI 423 dove troviamo dei cavi corrimano, lo teniamo a sinistra circolando sotto la croce di vetta) |
Sul CAI 423 appena sotto la vetta del Cadria
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Sul CAI 423 appena sotto la vetta del Cadria |
Monte Cadria q.2254 (Croce e altare di sasso) |
Monte Cadria q.2254 (Croce e altare di sasso) |
Tornati al Bivio q.2176, scendiamo la buona traccia di passaggio che cala nella testata della vallata di malga Cadria, indicazioni assenti |
Caliamo nella testata della vallata di malga Cadria |
La buona traccia che transitava sul versante occidentale della vallata, in seguito sembra svanire, ci spostiamo sul versante orientale per intraprendere la vecchia mulattiera militare che ci riconduce al bivio sotto la malga Cadria |
In vista della malga Cadria
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Tornati alla malga Vies, andiamo dritto intraprendendo il Senter de Chelina anche CAI 459 per il monte Vies e la Bocchetta di Zori |
Tornati alla malga Vies, andiamo dritto intraprendendo il Senter de Chelina anche CAI 459 per il monte Vies e la Bocchetta di Zori |
Senter de Chelina anche CAI 459 |
Postazioni della grande guerra
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Senter de Chelina anche CAI 459 (Si notano le numerose caverne della grande guerra lungo il tragitto)
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Pinnacoli rocciosi con vista sul lago di Ledro
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Pinnacoli rocciosi con vista sul lago di Ledro |
Senter de Chelina anche CAI 459 |
Mentre la prima parte del CAI 459 si sviluppa per sentiero panoramico a mezzacosta, in seguito perde ripidamente quota nel bosco |
Appostamento per fucilieri
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Zona cucina che precede l’arrivo alla bocchetta di Zori
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Fregio presso la zona cucina
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Bocchetta di Zori q.1174 (Mentre la prima parte del CAI 459 si sviluppa per sentiero panoramico a mezzacosta, in seguito perde ripidamente quota nel bosco fino a trovare i cartelli: a sinistra inizia il CAI 459/B per Lenzumo, scendiamo pochi metri sul CAI 459 e quando vira a sinistra e comincia ad alzarsi lo lasciamo, scendiamo a destra per sentiero CAI in abbandono, la carrozzabile è ben visibile sotto di noi tra gli alberi)
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