martedì 16 novembre 2021

Monte Robon (da Sella Nevea) E/EE

L'itinerario percorre un anello che si sviluppa tra bosco, altipiani carsici e testimonianze del conflitto mondiale con l'ascesa non banale nei meandri carsici e profondi inghiottitoi che caratterizzano la vetta del monte Robon (Alpi Giulie, Friuli V. G.)

DATA: 13 agosto 2021 

PARTENZA: Con l’autostrada A23 usciamo al casello di Carnia/Tolmezzo (Friuli Venezia Giulia) e prendiamo la SS.52 che si va immettere dopo 6 km sulla SS.13. La percorriamo in direzione di Tarvisio per circa 15 km arrivando a Chiusaforte dove lasciamo la strada statale prendendo a destra la SP.76 per la val Raccolana fino a raggiungere il passo di Sella Nevea (17 km da Chiusaforte, circa 39 km dal casello autostradale). Lasciamo l’auto nel grande piazzale Slovenia sulla nostra destra di fronte al complesso dell’hotel Canin. 



ITINERARIO: Sella Nevea q.1145 (Dal piazzale Slovenia adibito a parcheggio arriviamo fino al suo termine con l’obiettivo di portarci dietro il complesso dell’hotel Canin, dove iniziamo a percorrere il CAI 636 che risale la verde pista da sci)   –   Incrocio q.1194 (Abbiamo risalito la breve pista da sci e ora notiamo che si divide, poco sopra ci sono i cartelli che segnalano il proseguo del CAI 636 su sentiero che entra nel bosco inizialmente parallelo alla pista sulla nostra destra)   –   Rudere q.1335 (Rudere di una casermetta militare, il CAI 636 sale a destra su mulattiera che conserva ancora dei bei tratti lastricati)  –   Deviazione q.1772 (Nel frattempo il CAI 636 è uscito dal bosco e il panorama gradualmente si apre, in questo punto lo lasciamo temporaneamente a favore di una mulattiera militare alla nostra sinistra purtroppo ridotta a esile traccia perché invasa dalla vegetazione e quindi potrebbe passare inosservata, indicazioni assenti, eventualmente possiamo prendere come riferimento una piattaforma di cemento che si scorge alla nostra sinistra)   –   Caserme del Poviz q.1772 (Ruderi di due casermette militari che a causa della vegetazione appaiono all’improvviso, sono situate ai piedi della bastionata rocciosa del versante meridionale del monte Poviz, dopo la visita torniamo sui nostri passi)   –   Deviazione q.1772 (Riprendiamo a salire la mulattiera militare CAI 636)   –   Bivio q.1871 (Cartelli: a destra inizia il CAI 636/A per il rifugio Gilberti, stiamo a sinistra sul CAI 636)   –   Bivio q.1875 (Cartelli: il CAI 636 continua a destra per sella Prevala, andiamo dritto ora su CAI 637 verso sella Robon che si sviluppa in falsopiano nell’altopiano carsico caratterizzato da numerosi inghiottitoi, direzione est)   –   Bivio q.1790 (Il sentiero si abbassa fino a un’ampia depressione tra pietrisco e terriccio, a sinistra lo attraversa il CAI 637 per tornare a Sella Nevea che prenderemo in seguito, andiamo dritto sul sentiero ora CAI 654 che sale a serpentina alla sella Robon ben visibile sopra di noi, cartelli)   –   Sella Robon q.1865 (In loco sono situati numerosi ruderi di appostamenti e casermette militari, il CAI 654 scende nel versante opposto, noi seguiamo la marcata traccia a sinistra priva di indicazioni rivolta sopra la depressione dalla quale siamo saliti, direzione nord)   –   Casermetta q.1890 (Arriviamo al piccolo rudere della casermetta che dobbiamo aggirare, alla nostra destra notiamo una buia galleria che attraversa il promontorio)  –  Bivacco Modonutti Savoia q.1890 (Su alcune carte quotato 1908 m. La marcata traccia continua a sinistra sempre rivolta sulla depressione del bivio del CAI 637/CAI 636, poi ci si alza nei meandri di rocce calcaree seguendo gli ometti di sasso)  –   Monte Robon q.1980 (Con attenzione saliamo nel labirinto di roccia, prestiamo attenzione ai profondi inghiottitoi, e riusciamo a portarci a un punto alto indefinito, torniamo sui nostri passi)   –   Bivacco Modonutti Savoia q.1890   –   Casermetta q.1890   –  Sella Robon q.1865   –   Bivio q.1790 (Scesi dalla sella Robon ci siamo riportati nella depressione, ora prendiamo il CAI 637 a destra che attraversa il pianoro di pietrisco su traccia indefinita fino a raggiungere la strozzatura sotto il versante occidentale del monte Robon, oltre la quale il sentiero prende a scendere ininterrottamente)   –   Forestale q.1210 (L’interminabile discesa del sentiero CAI 637 ci fa innestare sulla pista forestale, la teniamo a sinistra)   –   Bivio q.1206 (A destra a ritroso inizia una pista secondaria che conduce verso il Buco del Cucco, andiamo dritto in vista della strada asfaltata)   –   SP.76 q.1190 (Superata una piazzola adibita a parcheggio ci innestiamo sulla strada asfaltata, la camminiamo a sinistra)   –   Deviazione q.1191 (Arrivati alle prime case di Sella Nevea, lasciamo la SP.76 e andiamo a sinistra sulla stradina che termina subito al condominio “Stella Alpina”, lo superiamo alla sua destra e continuiamo a tagliare gli stradelli successivi in direzione dell’abbandonato hotel Sella Nevea)   –   Sella Nevea q.1145 (Potevamo tenere la SP.76, ma tagliando tra gli edifici siamo tornati al piazzale Slovenia accorciando l’arrivo).

  

NOTE:

LUNGHEZZA: 12,6 km

DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 1000 m

QUOTA MASSIMA: M. Robon q.1980

Sentieri

- Itinerario ben segnato privo di difficoltà, solo per la salita dalla sella Robon alla vetta del monte Robon dobbiamo prestare attenzione perchè la traccia non è segnata ma evidenziata da omini di sasso, ci si inerpica nei meandri rocciosi dove mettiamo mano su roccia che generalmente non è scivolosa, la cima è solcata da profondissimi e pericolosi inghiottitoi dove è facile perdersi o cadere. 

Rifugi-Bivacchi

Bivacco Modonutti-Savoia: Situato a circa 10 minuti sulla traccia non segnata che dalla sella Robon conduce in direzione della vetta del monte Robon, bivacco in lamiera con 12 posti letto generalmente utilizzato dagli speleologi, in buone condizioni.

Fonti

- Fontana nel piazzale Slovenia

- Fontana Pian delle Lope: non vista, dalla mappa è sul CAI 637 a q.1592 sotto il versante orientale del Col Lopic

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Sella Nevea

0,00

Bivacco Modonutti Savoia

2,53

Incrocio q.1194

0,05

Monte Robon

3,15

Rudere q.1335

0,20

Bivacco Modonutti Savoia

/

Deviazione q.1772

1,20

Casermetta q.1890

/

Caserme del Poviz

1,22

Sella Robon

/

Deviazione q.1772

1,24

Bivio q.1790

3,47

Bivio q.1871

1,38

Forestale q.1210

5,20

Bivio q.1875

1,40

Bivio q.1206

5,23

Bivio q.1790

2,30

SP.76 q.1190

5,26

Sella Robon

2,45

Deviazione q.1191

5,33

Casermetta q.1890

/

Sella Nevea

5,40



Sella Nevea q.1145 (Dal piazzale Slovenia adibito a parcheggio arriviamo fino al suo termine con l’obiettivo di portarci dietro il complesso dell’hotel Canin, dove iniziamo a percorrere il CAI 636 che risale la verde pista da sci)

Sella Nevea q.1145 (Dal piazzale Slovenia adibito a parcheggio arriviamo fino al suo termine con l’obiettivo di portarci dietro il complesso dell’hotel Canin, dove iniziamo a percorrere il CAI 636 che risale la verde pista da sci)

Sella Nevea q.1145 (Dal piazzale Slovenia adibito a parcheggio arriviamo fino al suo termine con l’obiettivo di portarci dietro il complesso dell’hotel Canin, dove iniziamo a percorrere il CAI 636 che risale la verde pista da sci)

Incrocio q.1194 (Abbiamo risalito la breve pista da sci e ora notiamo che si divide, poco sopra ci sono i cartelli che segnalano il proseguo del CAI 636 su sentiero che entra nel bosco inizialmente parallelo alla pista sulla nostra destra)  

 Rudere q.1335 (Rudere di una casermetta militare)

Dal Rudere q.1335 il CAI 636 sale su mulattiera


Sulla mulattiera CAI 636

Il CAI 636 è uscito dal bosco e il panorama gradualmente si apre

Caserme del Poviz q.1772 (Ruderi di due casermette militari che a causa della vegetazione appaiono all’improvviso, sono situate ai piedi della bastionata rocciosa del versante meridionale del monte Poviz)

Caserme del Poviz q.1772 (Ruderi di due casermette militari che a causa della vegetazione appaiono all’improvviso, sono situate ai piedi della bastionata rocciosa del versante meridionale del monte Poviz)

Panorama verso il monte Bila Pec con zoomata sulla cabinovia che sale dal passo di Sella Nevea al rifugio Gilberti

 

Bivio q.1871 (Cartelli: a destra inizia il CAI 636/A per il rifugio Gilberti, stiamo a sinistra sul CAI 636)  

Bivio q.1875 (Cartelli: il CAI 636 continua a destra per sella Prevala, andiamo dritto ora su CAI 637 verso sella Robon)

Le bastionate del monte Poviz

Il CAI 637 si sviluppa in falsopiano nell’altopiano carsico caratterizzato da numerosi inghiottitoi

Il CAI 637 si sviluppa in falsopiano nell’altopiano carsico caratterizzato da numerosi inghiottitoi


Panorama in direzione dello Jof Fuart

Zoomata sul Jof Fuart

In vista del monte Robon


Il sentiero si abbassa fino a un’ampia depressione tra pietrisco e terriccio

Il sentiero si abbassa fino a un’ampia depressione tra pietrisco e terriccio, Bivio q.1790, a sinistra lo attraversa il CAI 637 per tornare a Sella Nevea che prenderemo in seguito, andiamo dritto sul sentiero ora CAI 654 che sale a serpentina alla sella Robon ben visibile sopra di noi

Dalla depressione presso il Bivio q.1790 saliamo alla sella Robon

Alla sella Robon

In loco sono situati numerosi ruderi di appostamenti e casermette militari

In loco sono situati numerosi ruderi di appostamenti e casermette militari


Dalla Sella Robon seguiamo la marcata traccia a sinistra priva di indicazioni rivolta sopra la depressione dalla quale siamo saliti, direzione nord  

Casermetta q.1890 (Arriviamo al piccolo rudere della casermetta che dobbiamo aggirare, alla nostra destra notiamo una buia galleria che attraversa il promontorio)

Casermetta q.1890 (Arriviamo al piccolo rudere della casermetta che dobbiamo aggirare, alla nostra destra notiamo una buia galleria che attraversa il promontorio)

Bivacco Modonutti Savoia

Bivacco Modonutti Savoia

Bivacco Modonutti Savoia


Dal bivacco ci si alza nei meandri di rocce calcaree seguendo gli ometti di sasso

Dal bivacco ci si alza nei meandri di rocce calcaree seguendo gli ometti di sasso

Nei meandri di rocce calcaree seguendo gli ometti di sasso per la vetta del monte Robon

Nei meandri di rocce calcaree seguendo gli ometti di sasso per la vetta del monte Robon

Nei meandri di rocce calcaree seguendo gli ometti di sasso per la vetta del monte Robon

Nei meandri di rocce calcaree seguendo gli ometti di sasso per la vetta del monte Robon


La cima è solcata da profondissimi e pericolosi inghiottitoi dove è facile perdersi o cadere.

La cima è solcata da profondissimi e pericolosi inghiottitoi dove è facile perdersi o cadere

La cima è solcata da profondissimi e pericolosi inghiottitoi dove è facile perdersi o cadere

Monte Robon q.1980 (Con attenzione saliamo nel labirinto di roccia, prestiamo attenzione ai profondi inghiottitoi, e riusciamo a portarci a un punto alto indefinito)

Scesi dalla sella Robon ci siamo riportati nella depressione presso il Bivio q.1790, ora prendiamo il CAI 637 a destra che attraversa il pianoro di pietrisco su traccia indefinita fino a raggiungere la strozzatura sotto il versante occidentale del monte Robon  


Sul CAI 637 che scende riportandoci a Sella Nevea

Sul CAI 637 che scende riportandoci a Sella Nevea

Forestale q.1210 (L’interminabile discesa del sentiero CAI 637 ci fa innestare sulla pista forestale, la teniamo a sinistra)  

In vista della strada asfaltata SP.76

Arrivo a Sella Nevea