Ascesa invernale alla Rocheta de Prendera nelle dolomiti di Cortina d'Ampezzo
DATA: 1° gennaio 2022
PARTENZA: Un km
prima di arrivare a Cortina d’Ampezzo (sulla SS.51 che proviene da Pieve di
Cadore) prendiamo la strada che scende a sinistra alla
località Salieto, indicazioni, oltrepassiamo i campeggi Rocchetta e Cortina e
cominciamo a salire individuando i cartelli per il lago Pianoze fino al
grande parcheggio dove termina la strada. (2,1 km da quando abbiamo lasciato la
SS.51).
ITINERARIO: Parcheggio q.1192 (Dal parcheggio ci riportiamo sulla stradina e risaliamo iniziando la pista forestale che subito si biforca, località Pianozes q.1204: a destra è CAI 430 per il rifugio Lago d’Aial, stiamo a sinistra che è CAI 432 per la malga Federa e il rifugio Palmieri) – Sbarra q.1263 (Oltrepassata una piazzola c’è la sbarra di metallo) – Bivio q.1272 (Ignoriamo il sentiero non segnato dritto a sinistra che con la neve comunque è poco evidente) – Bivio q.1303 (Il CAI 432 continua a sinistra per sentiero verso malga Federa, rimaniamo sulla più comoda pista forestale) – Fonte Aga Benedetta q.1320 – Bivio q.1356 (A sinistra c’è una forestale chiusa da sbarra con cartello di divieto d’accesso, teniamoci sulla pista principale) – Bivio q.1360 (Dopo pochi metri dal bivio precedente, a sinistra c’è un largo sentiero che si raccorda al CAI 432 o Sentiero Gores de Federa, insistiamo sulla più agevole pista) – Col Purin q.1391 (Località Col Purin, bivio e cartelli: a destra c’è il sentiero CAI 428 per Mortisa che scartiamo) – Bivio q.1426 (Alla nostra sinistra c’è il sentiero CAI 432 che ora si ricollega alla nostra pista) – Ria del Zandeaco q.1461 (Località Ria del Zandeaco, bivio e cartelli: a destra inizia la forestale CAI 406 per il ponte Pezie de Parù Lago e il d’Aial, continuiamo sulla forestale CAI 432) – Pian dai Sente q.1495 (Località Pian dai Sente, bivio: ci separiamo dal CAI 432 che lascia ancora la pista principale e va a sinistra su forestale con cartello di divieto d’accesso) – Bivio q.1601 (A destra c’è una forestale senza indicazioni con cartello di divieto d’accesso che tralasciamo) – Ponte de Federa q.1600 (Pochi metri prima di arrivarci, dalla nostra sinistra si ricollega il CAI 432 per sentiero, poi giunti al ponte e senza attraversarlo il CAI 432 continua a destra come sentiero “Gores de Federa” per la malga Federa. Perseguiamo sulla pista superando il ponte al di là del quale evitiamo la forestale a sinistra con cartello di divieto d’accesso) – Bivio q.1758 (Arriviamo a uno slargo adibito a parcheggio, per la prima volta ci appare il maestoso Becco di Mezzodì e procediamo sulla pista verso di lui, a destra ignoriamo una pista con cartello di divieto) – Malga Federa q.1816 (Oltrepassiamo la malga con la pista CAI 432 che continua verso il rifugio Palmieri alla Croda da Lago) – Deviazione q.1854 (Lasciamo la pista CAI 432, andiamo a sinistra per entrare in breve all’interno del bosco, procediamo senza alcuna indicazione con direzione sud/est su terreno generalmente battuto da ciaspole e sci alpinisti) – Cason de Col Jarinel q.1932 (Uscendo dal bosco notiamo la baita isolata a circa 30/40 metri da noi sulla nostra sinistra, continuiamo in salita sull’aperto pendio, poi viriamo a destra rientrando nel fitto bosco e procediamo rigorosamente con direzione sud) – Sella q.2417 (Man mano che saliamo il bosco si fa più rado, teniamo come riferimento l’aguzzo Becco di Mezzodì che si erge maestoso e isolato, il nostro obiettivo è di guadagnare l’ampio e pianeggiante crinale alla sua sinistra. Giunti alla sella, camminiamo l’ampio crinale a sinistra con direzione est che risale senza difficoltà avendo alle nostre spalle la sagoma del Becco di Mezzodì) – Cima q.2484 (Anticima della Rocheta de Prendera, continuiamo sul crinale che ora scende e si rialza verso la croce di vetta, sullo sfondo ci appare anche la mole del Pelmo) – Rocheta de Prendera q.2496 (Sull’angusta cima rocciosa c’è la croce con il panorama che spazia a 360°, ripercorriamo fedelmente tutto il tragitto fatto fino all’auto) – Cima q.2484 – Sella q.2417 – Cason de Col Jarinel q.1932 – Deviazione q.1854 – Malga Federa q.1816 – Bivio q.1758 – Ponte de Federa q.1600 – Bivio q.1601 – Pian dai Sente q.1495 – Ria del Zandeaco q.1461 – Bivio q.1426 – Col Purin q.1391 – Bivio q.1360 – Bivio q.1356 – Fonte Aga Benedetta q.1320 – Bivio q.1303 – Bivio q.1272 – Sbarra q.1263 – Parcheggio q.1192.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 18 km A/R DIFFICOLTA: EEAI |
DISLIVELLO TOTALE: 1300 m QUOTA MASSIMA: R. de Prendera q.2496 |
Sentieri L’itinerario risulta molto lungo riferito alle corte giornate invernali, considerare di partire all’alba come abbiamo fatto, eventualmente spezzare la gita in due giorni pernottando alla malga Federa o partire dalla stessa usufruendo del servizio di motoslitte (risparmiando circa 2 ore di cammino solo andata e 600 metri di dislivello). La gita è stata fatta solo con l’utilizzo delle ciaspole, tutta la pista forestale CAI 432 che conduce fino alla malga Federa e continua verso il rifugio Palmieri alla Croda da Lago è spianata dal passaggio del servizio di motoslitte, inoltre è molto frequentata da sci alpinisti, escursionisti con le ciaspole e turisti con slittini. Il tragitto più impegnativo è compreso dalla Deviazione q.1854 (dove lasciamo la pista CAI 432 dopo avere oltrepassato la malga Federa) fin sotto la Sella q.2417 (ai piedi del Becco di Mezzodì), in questo frangente siamo nel fitto bosco senza punti di riferimento, procediamo seguendo le orme che ci hanno preceduto (…ma che potrebbero anche confondere …) e grazie all’uso del GPS, nel caso questo tragitto fosse da battere sarebbe d’obbligo spezzare la gita in due giornate. Questo tratto nel fitto bosco è fuori sentiero e senza via obbligata, logicamente ogni anno potrebbe variare e quindi il passaggio a poca distanza dalla baita Cason de Col Jarinel potrebbe essere escluso. Nella salita dopo il Cason de Col Jarinel, si intercetta e attraversa il sentiero CAI 457 estivo, d’inverno non è mai battuto e passa inosservato. L’aperto pendio che sale alla Sella q.2417 (crinale) è ripido ma ben percorribile con le ciaspole, in caso di ghiaccio sarebbero necessari i ramponi. |
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Rifugi-Bivacchi |
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Fonti Fonte Aga Benedetta sulla pista forestale che sale alla
malga Federa |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Parcheggio q.1192 |
0,00 |
Bivio q.1601 |
1,11 |
Sbarra
q.1263 |
/ |
Ponte de Federa |
1,14 |
Bivio q.1272 |
0,12 |
Bivio q.1758 |
1,38 |
Bivio q.1303 |
0,17 |
Malga Federa |
1,46 |
Fonte Aga
Benedetta |
0,23 |
Deviazione q.1854 |
1,54 |
Bivio q.1356 |
0,29 |
Cason de Col
Jarinel |
2,15 |
Bivio q.1360 |
/ |
Sella q.2417 |
4,00 |
Col Purin |
0,38 |
Cima q.2484 |
/ |
Bivio q.1426 |
0,43 |
Rocheta de Prendera |
4,20 |
Ria del
Zandeaco |
0,49 |
Parcheggio
q.1192 |
7,00 |
Pian dai
Sente |
0,54 |
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Parcheggio q.1192 (Dal parcheggio ci riportiamo sulla stradina e risaliamo iniziando la pista forestale) |
La pista subito si biforca, località Pianozes q.1204: a destra è CAI 430 per il rifugio Lago d’Aial, stiamo a sinistra che è CAI 432 per la malga Federa e il rifugio Palmieri |
Col Purin q.1391 (Località Col Purin, bivio e cartelli: a destra c’è il sentiero CAI 428 per Mortisa che scartiamo) |
Sulla pista forestale verso malga Federa |
Ria del Zandeaco q.1461 (Località Ria del Zandeaco, bivio e cartelli: a destra inizia la forestale CAI 406 per il ponte Pezie de Parù Lago e il d’Aial, continuiamo sulla forestale CAI 432) |
Ponte de Federa |
Ponte de Federa |
Bivio q.1758 (Arriviamo a uno slargo adibito a parcheggio, per la prima volta ci appare il maestoso Becco di Mezzodì e procediamo sulla pista verso di lui, a destra ignoriamo una pista con cartello di divieto) |
Ormai prossimi alla malga Federa |
In vista della malga Federa con la cresta della Croda da Lago sullo sfondo |
Malga Federa |
Ci lasciamo la malga Federa alle spalle |
Deviazione q.1854 (Lasciamo la pista CAI 432, andiamo a sinistra per entrare in breve all’interno del bosco, procediamo senza alcuna indicazione con direzione sud/est su terreno generalmente battuto da ciaspole e sci alpinisti) |
Procediamo senza alcuna indicazione con direzione sud/est su terreno generalmente battuto da ciaspole e sci alpinisti |
Cason de Col Jarinel |
Cason de Col Jarinel q.1932 (Uscendo dal bosco notiamo la baita isolata a circa 30/40 metri da noi sulla nostra sinistra, continuiamo in salita sull’aperto pendio) |
Man mano che saliamo il bosco si fa più rado, teniamo come riferimento l’aguzzo Becco di Mezzodì che si erge maestoso e isolato, il nostro obiettivo è di guadagnare l’ampio e pianeggiante crinale alla sua sinistra |
In direzione del Becco di Mezzodì |
Zoomata sul Becco di Mezzodì |
Ormai definitivamente fuori dal bosco, l’ascesa procede ripida ma senza difficoltà per guadagnare la Sella q.2417 |
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Ormai definitivamente fuori dal bosco, l’ascesa procede ripida ma senza difficoltà per guadagnare la Sella q.2417 |
Il tratto finale della salita che culmina alla Sella q.2417 (sulla destra c’è la mole del Becco di Mezzodì) |
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Il tratto finale della salita che culmina alla Sella q.2417 (sulla destra c’è la mole del Becco di Mezzodì) |
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Sulla Sella q.2417 |
Giunti alla Sella q.2417, camminiamo l’ampio crinale a sinistra con direzione est che risale senza difficoltà avendo alle nostre spalle la sagoma del Becco di Mezzodì |