martedì 1 febbraio 2022

Ex forte di Naole (E/EAI)

Lungo itinerario ad anello in versione invernale che ha come meta l'ex forte di Naole sulla cresta del monte Baldo (Veneto)

DATA: 7 gennaio 2022 

PARTENZA: Con l’autostrada A22 usciamo al casello di Affi-Lago di Garda sud, subito alla rotonda seguiamo le indicazioni per Trento, poi dopo circa 6 km quelle per Spiazzi e Ferrara di Monte Baldo. Guidiamo per circa altri 12 km e prendiamo la stradina a sinistra che precede l’arrivo al paese di Vezzane, indicazioni Campasso e Braga parcheggiando dopo 1 km presso l’abitazione con numero civico 26 sotto la quale inizia la carrozzabile CAI 53 con cartelli.

 


ITINERARIO: Partenza q.547 (Iniziamo scendendo la carrozzabile CAI 53 di fianco un’abitazione, in breve termina e attraversato il fosso Bergola si continua per sentiero sterrato in piano che costeggia un alto muretto di sasso, cartelli)      Bivio q.585 (A destra c’è un sentierino che conduce alla soprastante casa abbandonata un po’ nascosta dalla vegetazione, stiamo sulla larga mulattiera CAI 53) – Bivio q.604 (A destra c’è una marcata traccia segnata con bolli rossi che scartiamo)      Incrocio q.614 (Tralasciamo in sequenza un sentiero che scende a sinistra delimitato dal muretto di sassi e alla successiva biforcazione rimaniamo sul CAI 53 dritto a destra)       Bivio q.658 (A destra inizia il sentierino per il Sengio Rosso indicato dalla scritta “Sora Senge” sul macigno roccioso, teniamo la mulattiera CAI 53)     Bivio q.670 (Dopo poche decine di metri dal bivio precedente ignoriamo anche il sentierino che scende dritto a sinistra, poi sui 700 m di quota la mulattiera si riduce a sentiero sassoso in ripida salita)   –   Madonna q.823 (Il CAI 53 si riallarga a mulattiera pianeggiante, sulla parete è situata la statuetta della madonna)   –  Bivio q.825 (Alla nostra sinistra evidenziata da un alto muretto di sasso a semicerchio inizia la mulattiera abbandonata per il paese di Gaon, continuiamo sul CAI 53 che sale nel fitto bosco)   –   Bivio q.844 (Biforcazione nel fitto bosco: dritto a destra sale un sentierino evidenziato da bolli rossi che passa per il rudere di Valmenon, perseguiamo sul CAI 53 a sinistra in salita che dopo pochi minuti ci fa uscire temporaneamente dal bosco presso una piazzola, ci spostiamo a sinistra notando due grandi cippi di sasso e rientriamo tra gli alberi per sentiero in piano)   –   La Fabbrica q.902 (Oltrepassiamo il rudere della grande casa e c’è l’incrocio con cartelli: a sinistra è CAI 662 per Gaon, andiamo a destra e subito il sentiero si divide, a sinistra continua in salita il CAI 53 per il monte Crocetta, stiamo sulla destra percorrendo il CAI 662 per la Bocca di Naole che ci porta a risalire una brulla prateria)   –   Cancello q.1246 (Grande cancello di metallo nel bosco, il CAI 662 continua dalla parte opposta)   –   Forestale q.1287 (Innesto sulla forestale e cartelli, a sinistra è CAI 64 per la malga Zacchi, la prendiamo dritto che è sempre CAI 662 in comproprietà col CAI 64)   –   Deviazione q.1318 (In loco c’è un abbeveratoio d’acciaio, bivio e cartelli: lasciamo la pista che sale come CAI 64 alla visibile malga Colonei di Pesina, andiamo a sinistra tenendo il CAI 662 su sentiero)   –   Incrocio q.1577 (La lunga e costante salita ci introduce nel vallone delimitato dai dolci promontori della cresta di Naole, quindi oltrepassato l’abbandonato Baito di Naole che notiamo poco sopra alla nostra destra, ci innestiamo sulla larga mulattiera militare. Lasciamo il CAI 662 che scende dalla parte opposta alla sottostante pozza d’acqua e continua per sentiero di fondovalle, prendiamo la mulattiera militare che sale a destra verso il forte di Naole ben visibile da tempo)  –  Rifugio Forte di Naole q.1612 (Casermetta militare abbandonata quotata 1612 da IGM Veneto)  –  Ex Forte di Naole q.1665 (Per mappa CTR Veneto q.1665,5 m. Il grande complesso del forte di Naole visibile da grande distanza è sormontato da ripetitori, termina la mulattiera militare. Risaliamo aggirando il forte sulla sinistra, poi nella parte soprastante ci appare un alto muro che taglia il crinale e che ci costringe a scendere per qualche metro per bypassarlo, continuiamo in salita sull’ampio crinale delimitato da una recinzione tenendoci il forte alle nostre spalle, procediamo a vista senza indicazioni)   –   Cima q.1687 (Cima senza toponimo quotata 1686,9 da CTR Veneto, sulla vetta c’è un omino di sassi, scendiamo dalla parte opposta verso la Bocca di Naole puntando al traliccio dell’Enel)  –  Bocchetta di Naole q.1648 (Siamo scesi presso il traliccio dell’Enel e alla pozza d’acqua, in loco c’è un muretto di sasso. Ci innestiamo di nuovo sul CAI 662 che proviene dal fondo valle alla nostra sinistra, andiamo a destra poi evitiamo di prendere il CAI 658 che sale per riguadagnare il crinale verso i rifugi Fiori del Baldo e Chierego, viriamo a destra per intraprendere il CAI 656 o Sentiero Livio Ottaviani che scende ripido su mulattiera)  –  Malga Valfredda Crocetta q.1321 (Ci portiamo sul tornante della strada asfaltata e la seguiamo a destra in leggera salita, sotto la malga continua il percorso Livio Ottaviani su pista in falsopiano)   –  Bivio q.1368 (Biforcazione: andando dritto la strada in breve è interdetta al normale transito automobilistico ed è CAI 64 per la malga Colonei di Pesina, stiamo a sinistra che è CAI 63 su carrozzabile verso il vicino edificio della malga Colonei di Caprino, sulla biforcazione un macigno reca la scritta per la malga Topei)  –  Malga Colonei di Caprino q.1354 (La carrozzabile transita vicino l’edificio inferiore della malga)   –  Bivio q.1321 (Biforcazione, in entrambe le soluzioni il proseguo è sbarrato da due cancelli. Stiamo dritto a sinistra oltrepassando il cancello inferiore che è sempre CAI 63, dalla parte opposta si cammina su carrareccia che si abbassa con alcuni tornanti, segni sporadici/assenti)   –   Malga Montesel q.1231 (Arriviamo al primo edificio della malga, lasciamo la carrareccia che continua verso il secondo a poca distanza che è caratterizzato da una torretta cilindrica, ci portiamo sotto la malga e andiamo a sinistra per traccia costeggiando la minuscola macchia boschiva, poi perdiamo quota nel brullo valloncello della Val Brutta procedendo a vista con direzione nord/est, come riferimento nel piccolo promontorio sopra di noi c’è un capanno, la segnatura è assente ma la ritroviamo insieme a una buona mulattiera al termine della radura quando rientriamo nel bosco)  –   Presa d’acqua q.1145   –  Fonte q.1100 (Fonte abbeveratoio)  –  Incrocio q.1080 (A destra a ritroso c’è un sentiero abbandonato che conduce al rudere quotato 1073 da IGM, andiamo dritto oltrepassando due colonne di metallo testimonianza di un remoto cancello, scartiamo la mulattiera che sale e teniamo quella dritto a destra che scende che è CAI 63)  –   Incrocio q.1052 (Incrocio di larghe mulattiere: a sinistra sale, dritto conduce alla malga Salve Regina, il CAI 63 scende a destra a ritroso, cartelli assenti)   –   Bivio q.1004 (Biforcazione, il CAI 63 continua dritto a destra in discesa)   –   Bivio q.987 (Dritto si continua in piano, stiamo a destra in discesa)   –   Carrozzabile q.978 (Innesto sulla carrozzabile cementata, la teniamo a destra in discesa)   –   Incrocio q.900 (A destra la strada conduce al vicino nucleo di case della contrada di Pradonego, a sinistra si dirige alle case Le Binde, andiamo dritto dalla parte opposta su carrozzabile cementata in leggera discesa che è sempre CAI 63)   –   Deviazione q.850 (Lasciamo la carrozzabile, il CAI 63 continua per sentiero dritto a destra dietro la recinzione mantenendosi parallelo ma poco sotto)   –   Incrocio q.757 (A destra scende una piccola sterrata verso il fosso Bergola, a sinistra sale e c’è una radura con traliccio dell’Enel, il CAI 63 continua in discesa dalla parte opposta entrando nel bosco)  –   Bivio q.728 (Innesto su largo sentiero nel bosco, il CAI 63 lo tiene a sinistra)   – Bivio q.679 (Biforcazione: dritto a sinistra sale e i cartelli lo indicano come proprietà privata, stiamo dritto a destra sul CAI 63 che subito compie un tornante e si riduce a sentierino in discesa)   –   Incrocio q.620 (Ci innestiamo su una sterrata, a destra è proprietà privata, andiamo a sinistra e dopo pochi metri siamo su una carrozzabile, la teniamo a sinistra in discesa che è delimitata da guard-rail)  –   Bivio q.580 (Innesto sul tornante della carrozzabile principale, a destra sale alla Fattoria del Monte Baldo, andiamo a sinistra)  –  Asfaltata q.575 (Innesto sul tornante della strada asfaltata, andiamo a destra)   –   Arrivo q.547.

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 19 km

DIFFICOLTA: E/EAI

DISLIVELLO TOTALE: 1300 m

QUOTA MASSIMA: Cima q.1687

Sentieri

Temperatura – 2° in quota, neve 5/10 cm oltre i 1300 metri 

La segnatura del CAI 63 allo stato attuale è carente, qualche problema a mantenere il CAI 63 che dalla malga Montesel scende nel brullo valloncello della Val Brutta. 

Rifugi-Bivacchi

 - Assenti

 

Curiosità

Il forte di Naole è stato costruito dagli Italiani nel 1913 contro un possibile attacco austriaco dal vicino confine, il forte è situato sul crinale del monte Baldo a circa 1670 metri e domina la vallata di Ferrara-Spiazzi. Per edificarlo, i genieri italiani costruirono una lunga strada militare, di larghezza costante, che da Lumini sale a Pra Bestemà, alle due Pozze e raggiunge il forte con numerosi tornanti (in seguito prolungata fino a Costabella e, come mulattiera, fino al rifugio Telegrafo). Allo stato attuale versa in stato di abbandono, nella parte più alta sono stati installati alcuni ripetitori televisivi, mentre la parte più meridionale è stata impiegata anche come stalla estiva.

Fonti

Fonte abbeveratoio sul CAI 63 che dalla malga Montesel scende a Pradonego

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Partenza q.547

0,00

Malga Colonei di Caprino

4,52

Bivio q.585

0,12

Bivio q.1321

4,55

Bivio q.604

0,16

Malga Montesel

5,05

Incrocio q.614

0,17

Presa d’acqua q.1145

5,12

Bivio q.658

0,24

Fonte q.1100

5,18

Bivio q.670

0,26

Incrocio q.1080

5,23

Madonna q.823

0,46

Incrocio q.1052

5,26

Bivio q.825

0,50

Bivio q.1004

5,32

Bivio q.844

0,53

Bivio q.987

5,35

La Fabbrica

1,06

Carrozzabile q.978

5,37

Cancello q.1246

1,57

Incrocio q.900

5,45

Forestale q.1287

2,03

Deviazione q.850

5,50

Deviazione q.1318

2,08

Incrocio q.757

5,59

Incrocio q.1577

3,03

Bivio q.728

6,03

Rifugio Forte di Naole

3,11

Bivio q.679

6,11

Ex Forte di Naole

3,25

Incrocio q.620

6,16

Cima q.1687

3,35

Bivio q.580

6,23

Bocchetta di Naole

3,39

Asfaltata q.575

6,24

Malga Valfredda Crocetta

4,13

Arrivo

6,30

Bivio q.1368

4,49

 

 


 

Partenza q.547 (Iniziamo scendendo la carrozzabile CAI 53 di fianco un’abitazione)

Partenza q.547 (Iniziamo scendendo la carrozzabile CAI 53 di fianco un’abitazione)

In breve la carrozzabile termina e attraversato il fosso Bergola si continua per sentiero sterrato in piano

Bivio q.658 (A destra inizia il sentierino per il Sengio Rosso indicato dalla scritta “Sora Senge” sul macigno roccioso, teniamo la mulattiera CAI 53)

Sui 700 m di quota la mulattiera si riduce a sentiero sassoso in ripida salita

Madonna q.823 (Il CAI 53 si riallarga a mulattiera pianeggiante, sulla parete è situata la statuetta della madonna)


Bivio q.825 (Alla nostra sinistra evidenziata da un alto muretto di sasso a semicerchio inizia la mulattiera abbandonata per il paese di Gaon, continuiamo sul CAI 53 che sale nel fitto bosco)

Bivio q.844 (Biforcazione nel fitto bosco: dritto a destra sale un sentierino evidenziato da bolli rossi che passa per il rudere di Valmenon, perseguiamo sul CAI 53 a sinistra in salita)

Dopo pochi minuti usciamo temporaneamente dal bosco presso una piazzola, ci spostiamo a sinistra notando due grandi cippi di sasso

Rientriamo tra gli alberi per sentiero in piano

La Fabbrica

La Fabbrica


La Fabbrica

Oltrepassiamo il rudere de La Fabbrica e c’è l’incrocio di sentieri

All’incrocio dopo La Fabbrica, stiamo sulla destra percorrendo il CAI 662 per la Bocca di Naole che ci porta a risalire una brulla prateria

Cancello q.1246 (Grande cancello di metallo nel bosco, il CAI 662 continua dalla parte opposta) 

Forestale q.1287 (Innesto sulla forestale e cartelli, a sinistra è CAI 64 per la malga Zacchi, la prendiamo dritto che è sempre CAI 662 in comproprietà col CAI 64)  

Sulla forestale CAI 662 in comproprietà col CAI 64


Deviazione q.1318 (In loco c’è un abbeveratoio d’acciaio, bivio e cartelli: lasciamo la pista che sale come CAI 64 alla visibile malga Colonei di Pesina, andiamo a sinistra tenendo il CAI 662 su sentiero)

Sul CAI 662 verso la cresta di Naole

La lunga e costante salita ci introduce nel vallone delimitato dai dolci promontori della cresta di Naole

Oltrepassiamo l’abbandonato Baito di Naole che notiamo poco sopra alla nostra destra

Panoramica sul forte di Naole


All’Incrocio q.1577, sviluppo del tragitto da fare

All’Incrocio q.1577

Dall’Incrocio q.1577, risaliamo la mulattiera militare a destra

Rifugio Forte di Naole q.1612 (Casermetta militare abbandonata quotata 1612 da IGM Veneto)

Rifugio Forte di Naole q.1612 (Casermetta militare abbandonata quotata 1612 da IGM Veneto)


Dal rifugio Forte di Naole verso il forte

Ex Forte di Naole

Ex Forte di Naole

Ex Forte di Naole

Ex Forte di Naole: panorama sul lago di Garda, s’intravvede anche la penisola di Sirmione


Risaliamo aggirando il forte sulla sinistra, poi nella parte soprastante ci appare un alto muro che taglia il crinale e che ci costringe a scendere per qualche metro per bypassarlo

Risaliamo aggirando il forte sulla sinistra, poi nella parte soprastante ci appare un alto muro che taglia il crinale e che ci costringe a scendere per qualche metro per bypassarlo

Continuiamo in salita sull’ampio crinale delimitato da una recinzione tenendoci il forte alle nostre spalle, procediamo a vista senza indicazioni

Continuiamo in salita sull’ampio crinale delimitato da una recinzione tenendoci il forte alle nostre spalle, procediamo a vista senza indicazioni

Dalla Cima q.1687, scendiamo dalla parte opposta verso la Bocca di Naole puntando al traliccio dell’Enel


I rifugi Fiori del Baldo e Chierego sul crinale

Bocchetta di Naole q.1648 (Siamo scesi presso il traliccio dell’Enel e alla pozza d’acqua, in loco c’è un muretto di sasso) 

Dalla Bocchetta di Naole andiamo a destra poi evitiamo di prendere il CAI 658 che sale per riguadagnare il crinale verso i rifugi Fiori del Baldo e Chierego, viriamo a destra per intraprendere il CAI 656 o Sentiero Livio Ottaviani che scende ripido su mulattiera

Il CAI 656 o Sentiero Livio Ottaviani

Il CAI 656 o Sentiero Livio Ottaviani

In vista della malga Valfredda Crocetta


Malga Valfredda Crocetta

Malga Valfredda Crocetta q.1321 (Ci portiamo sul tornante della strada asfaltata e la seguiamo a destra in leggera salita)

Ci lasciamo la malga Valfredda Crocetta dietro di noi

Bivio q.1368 (Biforcazione: andando dritto la strada in breve è interdetta al normale transito automobilistico ed è CAI 64 per la malga Colonei di Pesina, stiamo a sinistra che è CAI 63 su carrozzabile verso il vicino edificio della malga Colonei di Caprino, sulla biforcazione un macigno reca la scritta per la malga Topei) 

Malga Colonei di Caprino

Malga Colonei di Caprino


Bivio q.1321 (Biforcazione, in entrambe le soluzioni il proseguo è sbarrato da due cancelli. Stiamo dritto a sinistra oltrepassando il cancello inferiore che è sempre CAI 63) 

Malga Montesel q.1231 (Arriviamo al primo edificio della malga, lasciamo la carrareccia che continua verso il secondo a poca distanza che è caratterizzato da una torretta cilindrica, ci portiamo sotto la malga e andiamo a sinistra per traccia costeggiando la minuscola macchia boschiva) 

Dalla malga Montesel perdiamo quota nel brullo valloncello della Val Brutta procedendo a vista con direzione nord/est

La segnatura è assente ma la ritroviamo insieme a una buona mulattiera al termine della radura quando rientriamo nel bosco

Presa d’acqua q.1145  

 Fonte q.1100 (Fonte abbeveratoio) 


Incrocio q.1080 (A destra a ritroso c’è un sentiero abbandonato che conduce al rudere quotato 1073 da IGM, andiamo dritto oltrepassando due colonne di metallo testimonianza di un remoto cancello, scartiamo la mulattiera che sale e teniamo quella dritto a destra che scende che è CAI 63) 

CAI 63

Carrozzabile q.978 (Innesto sulla carrozzabile cementata, la teniamo a destra in discesa) 

Contrada di Pradonego

Incrocio q.900 (A destra la strada conduce al vicino nucleo di case della contrada di Pradonego, a sinistra si dirige alle case Le Binde, andiamo dritto dalla parte opposta su carrozzabile cementata in leggera discesa che è sempre CAI 63) 

Su carrozzabile cementata in leggera discesa che è sempre CAI 63


Deviazione q.850 (Lasciamo la carrozzabile, il CAI 63 continua per sentiero dritto a destra dietro la recinzione mantenendosi parallelo ma poco sotto)

Bivio q.728 (Innesto su largo sentiero nel bosco, il CAI 63 lo tiene a sinistra)

Bivio q.679 (Biforcazione: dritto a sinistra sale e i cartelli lo indicano come proprietà privata, stiamo dritto a destra sul CAI 63 che subito compie un tornante e si riduce a sentierino in discesa)

Sulla carrozzabile delimitata da guard-rail