martedì 1 marzo 2022

Direttissima alla Sibilla (EE)

Salita al monte Sibilla partendo dal paese di Foce (Monti Sibillini, Marche), l’itinerario si svolge fuori sentiero o per tracce abbandonate, è riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori della zona o possibilmente dotati di GPS

DATA: 19 settembre 2021 

PARTENZA: Si parte dalla piccola borgata di Foce, raggiungibile da Montemonaco (provincia di Ascoli-Piceno, Marche) andando in direzione di Monte Gallo, poi seguendo le indicazioni per Foce (circa 9/10 km), oppure dall’autostrada A14 usciamo a Pedaso e prendiamo la Sp.238 per Comunanza, poi teniamo per Montemonaco e Foce (circa 60 km dall’A14). Ora dobbiamo individuare con molta difficoltà l’entrata dell’antico sentiero che si direziona verso lo Scoglio della Volpe, quindi appena giunti a Foce torniamo indietro sulla strada appena fatta oltrepassando e notando alla nostra sinistra in sequenza: il largo sentiero CAI E17 presso un’area picnic, dopo 0,7 km la piccola edicola votiva P. Leonelli, quindi arriviamo alla nostra partenza esattamente dopo 1,2 km da Foce dove dobbiamo scorgere l’esile traccia che risale trasversalmente alla nostra sinistra, come riferimento abbiamo sul ciglio destro della strada un minuscolo cippo rosso di metallo.

 

 


ITINERARIO: Partenza q.905 (Dalla strada asfaltata risaliamo l’esilissima traccia trasversale priva di ogni indicazione con direzione nord/est, subito entra nel bosco e nel primo frangente si mantiene parallela alla strada, poi man mano che procediamo il sentiero diventa più evidente, siamo sul antico sentiero di Civitetto)      Bivio q.992 (Ci innestiamo su un sentiero più grande, siamo nella parte meridionale della località Civitetto indicato dalla mappa IGM Marche come pure la traccia che stiamo seguendo, la teniamo a destra procedendo a mezzacosta in costante salita. Dopo pochi minuti usciamo temporaneamente dal bosco e il buon sentiero si riduce infrascandosi tra bassi rovi, riusciamo comunque a mantenere la direzione fino a rientrare nel bosco)   Cresta della Banditella q.1195 (Il sentiero è discretamente evidente e si mantiene in salita nel bosco, poi in questo punto ne usciamo, nel frattempo abbiamo notato qualche bollo rosso. Lasciamo il buon sentiero che ora procede in piano con direzione nord rientrando nel bosco in direzione dello Scoglio della Volpe, saliamo a sinistra iniziando il largo crinale non molto definito e ricoperto da radi alberi, in loco c’è un omino di sassi e i bolli rossi ora frequenti ci guidano, direzione nord/ovest)     Sperone roccioso q.1435 (A circa 1300 metri usciamo definitivamente dalla rada macchia boschiva e si esauriscono i bolli rossi, manteniamo la direzione sull’ampio e ripido crinale erboso, notiamo in lontananza alla nostra destra il sentiero abbandonato a mezzacosta che transita sopra il versante nord dello Scoglio della Volpe che non dobbiamo raggiungere. Arriviamo a dei risalti rocciosi che interrompono il crinale, si superano facilmente senza mettere mano su roccia spostandosi a sinistra)      Casale Banditella q.1726 (Anche rifugio Mazzaroni. Al termine affrontiamo delle faticose colate di ghiaia fino alla prateria sommitale dove ci appare il grande edificio incompiuto ad uso dei pastori, evitiamo di intraprendere alla sua destra la carrozzabile d’accesso e risaliamo a vista dietro il casale puntando al rilievo roccioso con le bastionate color ocra)   Carrozzabile q.1785 (Ci innestiamo sulla carrozzabile proveniente dal rifugio Sibilla, presso il suo tornante la lasciamo immediatamente continuando a salire a vista con direzione nord puntando sempre al promontorio roccioso color ocra)   –   Carrozzabile q.1875 (Salendo direttamente abbiamo tagliato e ora ritroviamo la carrozzabile proveniente dal rifugio Sibilla, la lasciamo ancora immediatamente continuando in ripida ascesa puntando sempre al promontorio roccioso color ocra, direzione nord)   – Bastione roccioso q.2060 (Arriviamo ai piedi di una lunga bastionata rocciosa color ocra, quella che dal basso sembrava essere un promontorio. La sua altezza è variabile, comunque oltre i cinque metri, e senza attaccarla direttamente che comporterebbe passaggi di arrampicata che valuto tra 2°+ e il 3°+, ci spostiamo a destra fino a individuare il punto debole, cioè un sottile e ripido canalino tra erbe e roccia che si arrampica senza troppa difficoltà, passaggio di 1°/1°+)  –  Crinale q.2129 (Il pendio terminale erboso ci fa guadagnare il crinale orientale della Sibilla percorso dal CAI 155, lo teniamo a sinistra puntando alla vicina vetta)  –   Monte Sibilla q.2173 (Sulla cima c’è la piccola targa che indica la quota. Il monte Sibilla ha una cima bifida, quindi manteniamo la cresta ora CAI 156 con direzione ovest oltrepassando in pochi minuti la seconda cima aguzza color ocra)   –   Sella del Meschino q.2129 (Arriviamo alla grande sella, tralasciamo il proseguo su cresta che ora prende a salire verso la cima Vallelunga, andiamo a sinistra iniziando la carrozzabile che conduce al rifugio Sibilla e che ci porta a camminare poco sotto la cresta del monte Sibilla appena percorsa)  –   Deviazione q.1974 (Esattamente sul secondo tornante, quando la carrozzabile curva a gomito a sinistra, noi la lasciamo. Andiamo avanti pochi metri e siamo sulla testata di un ripido canalone, lo iniziamo a scendere con estrema attenzione sfruttando gli esili terrazzamenti di terra e pietrisco, poi persi circa 50 metri quando il fondo del canale è ricoperto interamente di ghiaia e pietrisco, ci spostiamo a destra per andare a percorrere la dorsale che ne delimita il bordo, direzione sud)   –   Sentiero del Ramatico q.1785 (Scendendo la dorsale che delimita il canalone di pietrisco, ci andiamo ad innestare d’obbligo sull’antico e abbandonato Sentiero del Ramatico che si sviluppa a mezzacosta, durante la discesa lo potevamo già notare. A sinistra conduce al Casale della Banditella, lo teniamo a destra seguendo sporadici omini di sasso)   –   Fonte Santa Maria q.1537 (Verso il termine il sentiero diventa incerto, compare qualche segno CAI, quindi ci innestiamo sul CAI 154/E 17, lo prendiamo a sinistra passando subito la fonte/abbeveratoio)  –   Fonte q.1360 (Piccola fonte/abbeveratoio nella prateria in località I Campi, il CAI 154/E 17 in breve entra nel bosco)  –   I Campi q.1355 (A poca distanza dalla fonte precedente, manteniamo il CAI 154/E 17 che entra nel bosco su largo sentiero, a sinistra in falsopiano c’è un largo tracciato che conduce e termina a una presa d’acqua)   –  Bivio q.1300 (Bivio poco evidente: a destra scende il largo sentiero, stiamo sul CAI 154/E 17 che ora perde quota nel bosco con sentierino a zig-zag)  –  Bivio q.1260 (Alla nostra destra ritroviamo il largo sentiero del Bivio q.1300 che scendeva più direttamente rispetto al sentierino CAI 154/E 17)  –   Bivio q.1202  (Usciamo dal bosco e c’è la biforcazione, a sinistra inizia in discesa un largo tracciato, il CAI 154/E 17 lo costeggia per sentierino sulla destra, entrambi si ricollegano poco sotto)  –  Bivio q.1172 (Ritroviamo il largo tracciato e lo manteniamo in discesa)   –  Bivio q.1147 (Lasciamo il largo tracciato e stiamo sul CAI 154/E 17 che si sposta a sinistra per sentierino in discesa tra bassa vegetazione)   –  Bivio q.1085 (Lasciamo il CAI 154/E 17 che si sposta a destra e continua su sentierino ben segnato, andiamo dritto in discesa sulla larga pista di pietrisco che è il fosso di Zappacenere, segni e indicazioni assenti)   –   Asfaltata q.920 (Innesto sulla strada asfaltata presso la piccola edicola votiva P. Leonelli, a destra porta al paese di Foce, andiamo a sinistra)   –   Arrivo q.905

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 12 km

DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1300 m

QUOTA MASSIMA: M. Sibilla q.2173

Sentieri

- L’itinerario si svolge fuori sentiero o per tracce abbandonate, è riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori della zona o possibilmente dotati di GPS. 

Rifugi-Bivacchi 

Casale Banditella (rifugio Mazzaroni): Grande e solido edificio incompiuto e incustodito, al secondo piano ci sono 5 posti letto e alcuni mobili cucina ad uso dei pastori della zona. 

Fonti

- Fontana al paese di Foce

- Fontana/abbeveratoio al casale Banditella (rifugio Mazzaroni)

- Fonte Santa Maria: sul bivio del sentiero del Ramatico con il CAI 154, costruita con vasche da bagno è in pessime condizioni

- Fonte q.1360: piccola fonte abbeveratoio con poca acqua sul CAI 154/E17 nella prateria in località I Campi

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Partenza

0,00

Sentiero del Ramatico

3,58

Bivio q.992

0,13

Fonte Santa Maria

4,36

Cresta della Banditella

0,45

Fonte q.1360

5,03

Sperone roccioso

1,15

I Campi

5,04

Casale Banditella

1,54

Bivio q.1300

5,10

Carrozzabile q.1785

2,02

Bivio q.1260

5,15

Carrozzabile q.1875

2,11

Bivio q.1202

/

Bastione roccioso

2,35

Bivio q.1172

/

Crinale q.2129

2,45

Bivio q.1147

/

Monte Sibilla

2,50

Bivio q.1085

5,30

Sella del Meschino

3,15

Asfaltata q.920

5,44

Deviazione q.1974

3,35

Arrivo

5,50



 

Partenza q.905 (Alla nostra partenza esattamente dopo 1,2 km da Foce, dobbiamo scorgere l’esile traccia che risale trasversalmente alla nostra sinistra, come riferimento abbiamo sul ciglio destro della strada un minuscolo cippo rosso di metallo)

L’antico sentiero di Civitetto

L’antico sentiero di Civitetto

Oltrepassato il Bivio q.992, procediamo a mezzacosta in costante salita, poi dopo pochi minuti usciamo temporaneamente dal bosco e il buon sentiero si riduce infrascandosi tra bassi rovi, riusciamo comunque a mantenere la direzione fino a rientrare nel bosco  

L’antico sentiero di Civitetto

L’antico sentiero di Civitetto


Cresta della Banditella q.1195 (Il sentiero è discretamente evidente e si mantiene in salita nel bosco fino a questo punto dove ne usciamo. Lasciamo il buon sentiero che ora procede in piano con direzione nord rientrando nel bosco in direzione dello Scoglio della Volpe, saliamo a sinistra iniziando il largo crinale non molto definito e ricoperto da radi alberi)

A circa 1300 m usciamo definitivamente dalla rada macchia boschiva

Sperone roccioso q.1435 (Notiamo in lontananza alla nostra destra il sentiero abbandonato a mezzacosta che transita sopra il versante nord dello Scoglio della Volpe che non dobbiamo raggiungere. Arriviamo a dei risalti rocciosi che interrompono il crinale, si superano facilmente senza mettere mano su roccia spostandosi a sinistra)

Notiamo in lontananza alla nostra destra il sentiero abbandonato a mezzacosta che transita sopra il versante nord dello Scoglio della Volpe che non dobbiamo raggiungere

 


Arrivo presso lo Sperone roccioso q.1435, in lontananza c’è la vallata di Foce

Arrivo presso lo Sperone roccioso q.1435

Arrivo presso lo Sperone roccioso q.1435

Arriviamo a dei risalti rocciosi che interrompono il crinale, si superano facilmente senza mettere mano su roccia spostandosi a sinistra

Lo Sperone roccioso appena superato

Si scorge il casale della Banditella

 

Casale Banditella q.1726 (Anche rifugio Mazzaroni)

La fontana abbeveratoio al casale Banditella

Casale Banditella q.1726 (Anche rifugio Mazzaroni)

Casale Banditella q.1726 (Il grande edificio incompiuto è utilizzato dai pastori)

Casale Banditella q.1726 (Il grande edificio incompiuto è utilizzato dai pastori)

Casale Banditella q.1726 (Il grande edificio incompiuto è utilizzato dai pastori)

 

Dal casale Banditella evitiamo di intraprendere alla sua destra la carrozzabile d’accesso e risaliamo a vista dietro il casale puntando al rilievo roccioso con le bastionate color ocra

Carrozzabile q.1785 (Ci innestiamo sulla carrozzabile proveniente dal rifugio Sibilla, presso il suo tornante la lasciamo immediatamente continuando a salire a vista con direzione nord puntando sempre al promontorio roccioso color ocra)

Saliamo a vista con direzione nord puntando sempre al promontorio roccioso color ocra

Carrozzabile q.1875 (Salendo direttamente abbiamo tagliato e ora ritroviamo la carrozzabile proveniente dal rifugio Sibilla, la lasciamo immediatamente continuando in ripida ascesa puntando sempre al promontorio roccioso color ocra, direzione nord)

Retrospettiva della salita dal casale Banditella attraversando in successione per due volte la carrozzabile


Saliamo a vista con direzione nord puntando sempre al promontorio roccioso color ocra

Bastione roccioso q.2060 (Arriviamo ai piedi di una lunga bastionata rocciosa color ocra, quella che dal basso sembrava essere un promontorio) 

L’altezza della bastionata rocciosa è variabile, comunque oltre i cinque metri, e senza attaccarla direttamente che comporterebbe passaggi di arrampicata che valuto tra 2°+ e il 3°+, ci spostiamo a destra fino a individuare il punto debole, cioè un sottile e ripido canalino tra erbe e roccia che si arrampica senza troppa difficoltà, passaggio di 1°/1°+

L’altezza della bastionata rocciosa è variabile, comunque oltre i cinque metri, e senza attaccarla direttamente che comporterebbe passaggi di arrampicata che valuto tra 2°+ e il 3°+, ci spostiamo a destra fino a individuare il punto debole, cioè un sottile e ripido canalino tra erbe e roccia che si arrampica senza troppa difficoltà, passaggio di 1°/1°+

Crinale q.2129 (Il pendio terminale erboso ci fa guadagnare il crinale orientale della Sibilla percorso dal CAI 155, lo teniamo a sinistra puntando alla vicina vetta)

Monte Sibilla q.2173


Panorama dal monte Sibilla sulla gola dell’Infernaccio

Panorama dal monte Sibilla sul Pizzo della Regina e il Pizzo Berro

Il monte Sibilla ha una cima bifida, quindi manteniamo la cresta ora CAI 156 con direzione ovest oltrepassando in pochi minuti la seconda cima aguzza color ocra davanti a noi


La vetta principale della Sibilla vista dalla sua “gemella”

Scesi dalla seconda cima manteniamo la cresta CAI 156 con direzione ovest

Scesi dalla seconda cima manteniamo la cresta CAI 156 con direzione ovest fino a innestarci sulla carrozzabile presso la Sella del Meschino


Sequenza di immagini man mano che ci allontaniamo dalla bellissima vetta della Sibilla alle nostre spalle

Sequenza di immagini man mano che ci allontaniamo dalla bellissima vetta della Sibilla alle nostre spalle

Sequenza di immagini man mano che ci allontaniamo dalla bellissima vetta della Sibilla alle nostre spalle


Il versante settentrionale delle “Vene della Sibilla” che precipita sulla gola dell’Infernaccio

Sella del Meschino (Arriviamo alla grande sella, tralasciamo il proseguo su cresta che ora prende a salire verso la cima Vallelunga, andiamo a sinistra iniziando la carrozzabile che conduce al rifugio Sibilla e che ci porta a camminare poco sotto la cresta del monte Sibilla appena percorsa)

Sella del Meschino (Arriviamo alla grande sella, tralasciamo il proseguo su cresta che ora prende a salire verso la cima Vallelunga, andiamo a sinistra iniziando la carrozzabile che conduce al rifugio Sibilla e che ci porta a camminare poco sotto la cresta del monte Sibilla appena percorsa)

Sulla carrozzabile che conduce al rifugio Sibilla e che ci porta a camminare poco sotto la cresta del monte Sibilla appena percorsa

Deviazione q.1974: Esattamente sul secondo tornante, quando la carrozzabile curva a gomito a sinistra, noi la lasciamo…..  


…. andiamo avanti pochi metri e siamo sulla testata di un ripido canalone …..  

…. lo iniziamo a scendere con estrema attenzione sfruttando gli esili terrazzamenti di terra e pietrisco…..  

…. poi persi circa 50 metri quando il fondo del canale è ricoperto interamente di ghiaia e pietrisco, ci spostiamo a destra per andare a percorrere la dorsale che ne delimita il bordo.  

Sul sentiero del Ramatico

Sul sentiero del Ramatico

Paletti metallici sul sentiero del Ramatico

 

Sul sentiero del Ramatico

Panorama

La Z della Sibilla, la profonda “ferita” causata dalla carrozzabile

Fonte Santa Maria q.1537 (Verso il termine il sentiero diventa incerto, compare qualche segno CAI, quindi ci innestiamo sul CAI 154/E 17, lo prendiamo a sinistra passando subito la fonte/abbeveratoio)

Sul CAI 154/E 17

Sul CAI 154/E 17


Fonte q.1360 (Piccola fonte/abbeveratoio nella prateria in località I Campi, il CAI 154/E 17 in breve entra nel bosco)

Dalla Fonte q.1360, il CAI 154/E 17 in breve entra nel bosco

CAI 154/E 17

Sulla larga pista di pietrisco che è il fosso di Zappacenere

Asfaltata q.920 (Innesto sulla strada asfaltata presso la piccola edicola votiva P. Leonelli)

Asfaltata q.920 (Innesto sulla strada asfaltata presso la piccola edicola votiva P. Leonelli)