lunedì 27 giugno 2022

Fosso dell’Anguillaia (F-)

Breve itinerario a carattere selvaggio/alpinistico che ci permette di calare in corda doppia nella parte bassa del fosso dell'Anguillaia (Alpi Apuane, Toscana) 

DATA: 22 maggio 2022 

PARTENZA: Da Castelnuovo Garfagnana (in provincia di Lucca, Toscana) risaliamo la SP.13 arrivando dopo 13 km alla frazione di Isola Santa caratterizzata dal suo invaso artificiale, continuiamo sulla provinciale oltrepassando in successione il bivio alla nostra destra per la borgata di Capanne di Careggine, il ponte del Balzello fino individuare sulla destra il sentiero che cala alle Marmitte dei Giganti indicato da un cartello (esattamente 2,5 km dopo dal bivio della SP.13 con la stradina che sale a Capanne di Careggine)


 

ITINERARIO: SS.13 q.690 (Il punto è quotato 689,6 dalla mappa CTR Toscana. Dalla strada asfaltata c’è il cartello che indica le Marmitte dei Giganti, iniziamo sulla mulattiera che cala a destra)   -  Deviazione q.610 (Giunti nella parte bassa presso il greto asciutto del Turrite Secca lasciamo il sentiero, in loco c’è un cartello metallico triangolare che indica le marmitte. Il percorso turistico anche se un po’ infrascato continua in piano verso il fosso dell’Anguillaia e la cava abbandonata di Turrite dalla quale faremo ritorno, andiamo a sinistra senza traccia o alcuna indicazione, procediamo a vista per attraversare tra i pochi arbusti e risalire il ripido costone di placche rocciose e paleo che si manifesta, da qui ha origine la cresta con punto quotato 746,1 m dalla mappa CTR Toscana che delimita il versante occidentale del fosso dell’Anguillaia, direzione ovest)  -  Quota 960 m (Quota da GPS. In questo punto la cresta che risalivamo ha la sua naturale conclusione nel pendio orientale della Cresta del Campano che ci sovrasta alla nostra sinistra, camminando nel piano inclinato di placche rocciose in breve ci innestiamo nel percorso di collegamento tra i fossi del Fatonero e dell’Anguillaia con la traccia evidenziata da segni gialli. Risalendola a sinistra ci porterebbe a scavallare l’ampia sella della Cresta del Campano e a calare nel versante opposto nel fosso del Fatonero, noi la seguiamo a destra in discesa con direzione est puntando di fatto alla forra del fosso dell’Anguillaia)  -  Terrazzo q.920 (Piazzola e bivio della traccia segnata: teniamo quella a sinistra più evidente che ora si sviluppa a mezzacosta entrando nel bosco, a destra ulteriori segni gialli fanno calare la rampa erbosa per guadagnare allo stesso modo il fosso dell’Anguillaia)  -  Placca rocciosa q.897 (Velocemente superiamo la piccola macchia boschiva e ci compare un grande pendio di placca rocciosa, in loco c’è una minuscola marmitta e la possibilità di effettuare una prima calata in corda doppia per raggiungere direttamente il fosso dell’Anguillaia. Volutamente allunghiamo e seguendo la buona segnatura gialla attraversiamo la placca perdendo quota, direzione nord/est)  -  Fosso q.868 (Seguendo la traccia con segnatura gialla, caliamo fino al fosso detritico che è il ramo occidentale del fosso dell’Anguillaia, lo percorriamo a destra in falsopiano)  - Fosso dell’Anguillaia q.850 (Ora incontriamo la prima sosta per la calata in corda doppia attraverso le numerose marmitte)   -  Cava Turrite q.690 (Le discese in corda doppia si esauriscono al raggiungimento della cava abbandonata di Turrite, nella parte finale ha devastato il fosso dell’Anguillaia destinato a immettersi nel fondovalle del Turrite Secca. Grazie a una scala scendiamo dalla grande bancata dei lavori di cava e procediamo in falsopiano mantenendo la direzione)   -  Deviazione q.610 (Chiudiamo l’anello, siamo tornati nel punto dove avevamo abbandonato il sentiero turistico per guadagnare la cresta che delimita il versante occidentale del fosso dell’Anguillaia)  -  SS.13 q.690

NOTE:

LUNGHEZZA: 2,5 km

DIFFICOLTA: F-

DISLIVELLO TOTALE: 350 m

QUOTA MASSIMA: 960 m

Sentieri 

La breve gita ci permette di scendere il fosso dell’Anguillaia nella sua parte bassa che è quella più interessante. Altre possibili soluzioni più lunghe sono la salita/discesa del fosso del Fatonero e Anguillaia entrambe nella loro parte inferiore (itinerario segnato con bolli gialli) mentre sempre per entrambi i fossi compiendo il loro sviluppo integrale sono necessarie oltre 10/13 ore di cammino. 

Il percorso “turistico” è compreso solo dalla partenza dalla SS.13 (cartello) fino alla cava abbandonata di Turrite, la risalita o discesa (come nel nostro caso) del fosso dell’Anguillaia è di stampo alpinistico. La percorrenza della cresta che delimita il versante occidentale del fosso dell’Anguillaia e che ci permette di guadagnare quota verso la parte intermedia del fosso dell’Anguillaia la facciamo a vista, le indicazioni o la traccia di passaggio sono assenti ma non vi sono particolari difficoltà. 

I tempi di percorrenza sono puramente indicativi e al netto di qualsiasi sosta, possono variare parecchio in base ai partecipanti, alla conoscenza del territorio nonché la dimestichezza delle calate in corda doppia. 

Materiale utilizzato: 1 corda da 60 m (o 2 corde da 30 m per suddividere il peso tra i partecipanti), imbrago, casco e attrezzatura varia per la discesa in corda doppia (discensore, anello per marchard ecc..) 

Curiosità

Il fosso dell’Anguillaia è l’affluente di sinistra della Tùrrite Secca (a sua volta affluente di destra del fiume Serchio) e discende il versante meridionale del monte Sumbra. Le marmitte dell’Anguillaja, sono state originate dall’azione vorticosa delle acque che hanno scavato grandi cavità a forma paiolo, meglio conosciute con il nome di 'marmitte dei giganti'. Si presentano come cavità abbastanza regolari, di forma grossolanamente circolare, con pareti estremamente levigate e con fondo nella maggioranza a calotta, sono naturalmente scavate nella viva roccia e le loro dimensioni variano da pochi centimetri fino al diametro di oltre 6 m e profonde a un max di 2 m

Rifugi-Bivacchi

Assenti

Fonti

Assenti

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

SS.13 q.690

0,00

Deviazione q.610

0,05

Quota 960 m

0,53

Terrazzo q.920

1,10

Placca rocciosa q.897

1,16

Fosso q.868

1,22

Fosso dell’Anguillaia

1,32

Cava Turrite

3,15

Deviazione q.610

3,24

SS.13 q.690

3,30



SS.13 q.690 (Dalla strada asfaltata c’è il cartello che indica le Marmitte dei Giganti, iniziamo sulla mulattiera che cala a destra)

Scendiamo verso il Turrite Secca

Scendiamo verso il Turrite Secca

Deviazione q.610 (Giunti nella parte bassa presso il greto asciutto del Turrite Secca lasciamo il sentiero, in loco c’è un cartello metallico triangolare che indica le marmitte)

Deviazione q.610 (Andiamo a sinistra senza traccia o alcuna indicazione, procediamo a vista per attraversare tra i pochi arbusti e risalire il ripido costone di placche rocciose e paleo che si manifesta, da qui ha origine la cresta con punto quotato 746,1 m dalla mappa CTR Toscana che delimita il versante occidentale del fosso dell’Anguillaia, direzione ovest)

Il ripido costone di placche rocciose


Sulla cresta occidentale che delimita il fosso dell’Anguillaia

Sulla cresta occidentale che delimita il fosso dell’Anguillaia

Sulla cresta occidentale che delimita il fosso dell’Anguillaia

Sulla cresta occidentale che delimita il fosso dell’Anguillaia

Sulla cresta occidentale che delimita il fosso dell’Anguillaia


Sulla cresta occidentale che delimita il fosso dell’Anguillaia

Sulla cresta occidentale che delimita il fosso dell’Anguillaia

Sotto di noi si nota la forra del fosso dell’Anguillaia

Quota 960 m (In questo punto la cresta che risalivamo ha la sua naturale conclusione nel pendio orientale della Cresta del Campano che ci sovrasta alla nostra sinistra, camminando nel piano inclinato di placche rocciose in breve ci innestiamo nel percorso di collegamento tra i fossi del Fatonero e dell’Anguillaia con la traccia evidenziata da segni gialli)

Quota 960 m (In questo punto la cresta che risalivamo ha la sua naturale conclusione nel pendio orientale della Cresta del Campano che ci sovrasta alla nostra sinistra, camminando nel piano inclinato di placche rocciose in breve ci innestiamo nel percorso di collegamento tra i fossi del Fatonero e dell’Anguillaia con la traccia evidenziata da segni gialli)

 

Dalla Quota 960 metri dove ci innestiamo sulla traccia segnata, la seguiamo a destra in discesa con direzione est puntando di fatto alla forra del fosso dell’Anguillaia

Dalla Quota 960 metri dove ci innestiamo sulla traccia segnata, la seguiamo a destra in discesa con direzione est puntando di fatto alla forra del fosso dell’Anguillaia

Omino

Guadagnato il Terrazzo q.920 c’è il bivio della traccia segnata, noi la teniamo a sinistra che ora si sviluppa a mezzacosta entrando nel bosco

Placca rocciosa q.897 (Velocemente superiamo la piccola macchia boschiva e ci compare un grande pendio di placca rocciosa, in loco c’è una minuscola marmitta e la possibilità di effettuare una prima calata in corda doppia per raggiungere direttamente il fosso dell’Anguillaia)

Fosso q.868 (Seguendo la traccia con segnatura gialla, caliamo fino al fosso detritico che è il ramo occidentale del fosso dell’Anguillaia) 


Fosso q.868 (Seguendo la traccia con segnatura gialla, caliamo fino al fosso detritico che è il ramo occidentale del fosso dell’Anguillaia) 

Seguiamo in discesa il fosso detritico

Seguiamo in discesa il fosso detritico

Fosso dell’Anguillaia q.850 (Ora incontriamo la prima sosta per la calata in corda doppia attraverso le numerose marmitte)

Fosso dell’Anguillaia q.850 (Ora incontriamo la prima sosta per la calata in corda doppia attraverso le numerose marmitte)

Fosso dell’Anguillaia q.850 (Ora incontriamo la prima sosta per la calata in corda doppia attraverso le numerose marmitte)


Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia


Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

 

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

 

Fosso dell’Anguillaia

Fosso dell’Anguillaia

Tabella alla cava di Turrite

Le discese in corda doppia si esauriscono al raggiungimento della cava abbandonata di Turrite, nella parte finale ha devastato il fosso dell’Anguillaia destinato a immettersi nel fondovalle del Turrite Secca. Grazie a una scala scendiamo dalla grande bancata dei lavori di cava e procediamo in falsopiano mantenendo la direzione

Le discese in corda doppia si esauriscono al raggiungimento della cava abbandonata di Turrite, nella parte finale ha devastato il fosso dell’Anguillaia destinato a immettersi nel fondovalle del Turrite Secca. Grazie a una scala scendiamo dalla grande bancata dei lavori di cava e procediamo in falsopiano mantenendo la direzione

Le discese in corda doppia si esauriscono al raggiungimento della cava abbandonata di Turrite, nella parte finale ha devastato il fosso dell’Anguillaia destinato a immettersi nel fondovalle del Turrite Secca. Grazie a una scala scendiamo dalla grande bancata dei lavori di cava e procediamo in falsopiano mantenendo la direzione