lunedì 4 luglio 2022

M. Gennaio (anello Pratorsi, Cà Vagliappi, Mandromini) EE

Lungo itinerario sull'alto appennino tosco/emiliano: partiamo dal rifugio Pratorsi e saliamo al monte Gennaio, procediamo superando i passi del Cancellino, dello Strofinatoio e dei Tre Termini. Nel ritorno passiamo il rudere di Vagliappi e per fuori sentiero e in ambiente selvaggio costeggiamo il torrente Verdiana.

DATA: 15 maggio 2022 

PARTENZA: Da San Marcello Pistoiese (in provincia di Pistoia, Toscana), individuiamo la via Battaglia all’ingresso del paese con i cartelli che indicano l’osservatorio astronomico (alla nostra destra se proveniamo con la SS 66 da Pontepetri). Dopo 1,7 km siamo al paese di Gavinana e svoltando a gomito a sinistra prendiamo la via Pratorsi mantenendo le indicazioni in vista dell’osservatorio astronomico (2,7 km da Gavinana), insistiamo a guidare fino al termine della strada presso il rifugio Pratorsi con ampia disponibilità di parcheggio (10,5 km dalla SS 66 a San Marcello Pistoiese).

 


ITINERARIO: Rifugio Pratorsi q.1316 (Quota da mappa CTR Toscana, in loco 1330 m. Iniziamo risalendo l’ampia pista forestale chiusa da sbarra che comincia davanti al rifugio e che immediatamente ci porta a superare il rudere di un edificio)      Bivio q.1333 (A sinistra una pista riporta al rifugio, continuiamo in salita)      Bivio q.1427 (Innesto sul CAI 00 e cartelli, proviene dalla nostra destra per sentiero e continua sulla nostra pista forestale che manteniamo)     Maceglia q.1432 (Per CTR Toscana 1431,7. Incrocio e cartelli, in loco è situato il cippo a ricordo della brigata Gino Bozzi: a sinistra c’è il sentiero forestale CAI MPT dal quale torneremo, la pista forestale continua come CAI 1 verso il rifugio Casetta Pulledrari, continuiamo sul CAI 00 con sentiero in salita nel bosco)  –   Bivio q.1522 (In un apertura del bosco, sulla sinistra inizia il sentierino privo di indicazioni che si sviluppa sulla Costa delle Baccherete ma può passare inosservato, manteniamoci sul CAI 00)   –   Bivio q.1536 (Cartelli e biforcazione: lasciamo il CAI 00 che sulla destra continua verso il rifugio Montanaro, stiamo a sinistra che è CAI 20 in direzione del rifugio Porta Franca)   –  Bivio q.1556 (A destra a ritroso c’è un sentiero CAI senza numerazione di collegamento per il rifugio del Montanaro, rimaniamo sul CAI 20)   –   Bivio q.1592 (Sul posto c’è la fonte del Cacciatore. A destra a ritroso sale il sentiero a mezzacosta in direzione del passo Malandrini e il rifugio del Montanaro, teniamoci sul CAI 20 destinato in breve a uscire dal bosco)   –   Bivio q.1615 (Biforcazione e cartelli all’uscita dal bosco: lasciamo il CAI 20 che continua a mezzacosta nel versante occidentale del monte Gennaio, saliamo dritto a destra il sentiero di raccordo CAI senza numerazione con indicazioni del rifugio Porta Franca)   –   Passo della Nevaia q.1635 (Innesto sul crinale CAI 00, incrocio con cartelli: noi lo seguiamo a sinistra verso il monte Gennaio, a destra si direziona verso il rifugio del Montanaro, dalla parte opposta inizia il sentiero CAI 35 a mezzacosta verso il rifugio Porta Franca)   –   Incrocio q.1650 (Manteniamoci sul marcato sentiero CAI 00 che ora si sposta a sinistra e procede a mezzacosta bypassando la vetta del Poggio delle Ignude, una traccia di passaggio sale il verde crinale al Poggio delle Ignude mentre un sentierino poco evidente cala a destra per raccordarsi al sottostante CAI 35)  –  Sella q.1705 (Abbiamo riguadagnato il crinale, questa sella separa il Poggio delle Ignude ora alle nostre spalle dal monte Gennaio che dobbiamo risalire, lasciamo il CAI 00 che scavalla dalla parte opposta verso la fonte dell’Uccelliera)  –  Monte Gennaio q.1814 (L’omino di sassi con libro delle firme anticipa la croce di vetta, la marcata traccia non segnata segue il crinale che ora scende con direzione nord/est)   –   Sella q.1776 (Separa il monte Gennaio dalla sua anticima quotata 1791,9 dalla mappa CTR Toscana, ora la marcata traccia lascia il crinale e cala a sinistra a mezzacosta)  –  CAI 00 q.1690 (Al termine della delicata discesa ci innestiamo sul CAI 00, proviene dalla nostra destra e aveva aggirato il versante orientale del monte Gennaio  e ora tiene l’ampio crinale che percorriamo verso il passo del Cancellino)   –   Passo del Cancellino q.1632 (Ampia depressione erbosa del crinale, incrocio con cartelli: ignoriamo i sentieri CAI 20 sulla sinistra a ritroso a mezzacosta e il CAI 121 che scende a destra verso il rifugio Segavecchia, manteniamo il CAI 00 di crinale che ora sale per poi continuare trasversalmente verso il passo dello Strofinatoio)   –   Passo dello Strofinatoio q.1847 (Incrocio con cartelli: a destra sale la cresta CAI 129 per il Corno alle Scale, dalla parte opposta scende il CAI 329/A al sottostante rifugio incustodito del Sasseto ben visibile sotto di noi, rimaniamo sul CAI 00 che segue il crinale a sinistra verso il rifugio Duca degli Abruzzi al lago Scaffaiolo)  –   Bivio q.1830 (Rimaniamo sul sentiero CAI 00 che ora procede a mezzacosta per aggirare il versante nord del monte Cornaccio, alla nostra sinistra sale la traccia poco visibile che culmina sulla vetta, indicazioni e segni assenti)   –  Passo dei Tre Termini q.1785 (Aggirato il monte Cornaccio, il CAI 00 si riporta sull’ampio crinale presso il passo dei Tre Termini, siamo sotto l’aguzza sagoma del monte Cupolino e in loco c’è un cippo di sasso con cartelli: lasciamo il CAI 00 che ora procede a mezzacosta sotto il versante nord/orientale del monte Cupolino in direzione del rifugio Duca degli Abruzzi che possiamo già vedere, prendiamo il CAI 4/B che cala a sinistra nel solco sud/occidentale)   –  Bivio q.1675 (Innesto sul CAI 4, poco sotto di noi notiamo una croce di metallo. A destra il CAI 4 sale al lago Scaffaiolo, noi lo teniamo a sinistra in discesa)   –  Chiasso dell’Alpe q.1431 (Località Chiasso dell’Alpe, quota da mappa CTR Toscana. Al termine della discesa ci innestiamo sulla pista forestale, dritto il CAI 4 la tiene verso Le Roncole, noi la seguiamo a sinistra a ritroso senza indicazioni)   –  Le Sette Fontane q.1390 (Guadiamo in successione due fossi d’acqua, il secondo dei quali è il Fosso di Vagliappi caratterizzato da una piccola cascatella, in loco c’è un tavolo con panca e un cippo in memoria)   –   Bivio q.1362 (Teniamo la pista forestale che ora compie una curva a gomito a destra e comincia scendere, dritto inizia un largo sentiero abbandonato in piano)  –  Bivio q.1223 (La pista si riduce a carrareccia erbosa, all’ultimo tornante curviamo a gomito a destra verso Ca’ Vagliappi che avevamo notato nella discesa, sulla sinistra inizia un largo sentiero abbandonato attualmente infrascato che prenderemo in seguito, il bivio passa inosservato)   –  Ca’ Vagliappi q.1213 (Il GPS avvalora la quota della mappa IGM, per la CTR Toscana 1224,6 m. Nella radura erbosa ci sono le poche mura del rudere, poco più avanti c’è un laghetto e il proseguo della carrareccia che transitandogli poco sopra entra nel bosco, noi torniamo sui nostri passi)   –   Bivio q.1223 (Ritornati al tornante che precedeva l’arrivo al rudere di Vagliappi lasciamo la carrareccia, poco sotto alla nostra destra allo stato attuale è situato un piccolo capanno di caccia, quindi andiamo dritto iniziando un largo sentiero pianeggiante abbandonato e poco evidente perché invaso da arbusti e rovi, direzione sud/est)   –   Deviazione q.1235 (Il largo sentiero abbandonato è destinato a terminare improvvisamente, e ad oltranza c’è la forra del torrente Verdiana di cui si sente scorrere l’acqua. Anticipiamo la fine del sentiero e pochi metri prima di guadare un fosso d’acqua, scendiamo trasversalmente a destra a ritroso portandoci praticamente sotto il sentiero appena camminato, alcuni sassi ci illudono possa essere un antico percorso ma subito svanisce, insistiamo calando a vista nel fitto bosco tenendo rigorosamente la direzione sud, affrontiamo con cautela qualche ripido passaggio. Nella parte sottostante ritroviamo il fossetto d’acqua preso come riferimento per la nostra deviazione, lo guadiamo e raggiungiamo in breve il vicino torrente Verdiana che seguiamo fedelmente tenendocelo alla nostra sinistra)   –   Quota 1073 (Il punto è quotato 1072,9 m da CTR Toscana o 1070 m dalla mappa IGM. Camminiamo nel fitto bosco in ambiente molto selvaggio e disagevole seguendo il torrente Verdiana, per praticità gli rimaniamo un po’ distanti. Dalla nostra destra ora proviene il fosso di Vagliappi e continua parallelo al torrente Verdiana, procediamo nella lingua di terreno che separa i due corsi d’acqua)   –   Torrente Verdiana q.1050 (Procedendo tra i due corsi d’acqua, la lingua di terreno gradualmente si riduce diventando molto infrascata, si intuisce che il fosso di Vagliappi va a confluire nel torrente Verdiana, quindi in un punto imprecisato e a nostro piacere guadiamo quest’ultimo e per la prima volta ci spostiamo sul bordo sinistro)   –   CAI 02 q.1020 (Innesto sul CAI 02, a destra attraversa il torrente Verdiana, andiamo a sinistra in ripida salita, in loco resiste qualche segno azzurro)   –   Bivio q.1030 (Completata la ripida salita si arriva a una biforcazione dove il CAI 02 si mantiene a sinistra, sulla destra perde quota un sentierino non segnato)  –  Forestale q.1055 (Innesto sulla pista forestale, il CAI 02 la tiene a destra)   –   Mandromini q.1048 (Anche Mandromini Nuovo o Case Servori. Arriviamo al bivio della forestale delimitata da una cinta muraria, prima di seguire il CAI 02 a sinistra in ripidissima salita, scendiamo a destra pochi metri e ci compare il nucleo di Mandromini composto da tre lunghi edifici abbandonati)   –   Bivio q.1140 (Il CAI 02 lascia la forestale che compie un giro più ampio e taglia salendo a sinistra su largo tracciato)   –  Bivio q.1155 (Ritroviamo la forestale e la seguiamo a sinistra) – Bivio q.1193 (A destra a ritroso inizia un sentiero non segnato, teniamoci sulla pista forestale CAI 02) – Bivio q.1245 (Il CAI 02 lascia la forestale e taglia a destra per sentiero poco visibile, per disattenzione allunghiamo mantenendoci sulla forestale)  –  Bivio q.1350 (Ritroviamo il CAI 02 che proviene dalla nostra destra e ora continua sulla nostra forestale) – Bivio q.1380 (Bivio della forestale, dritto continua in piano, la seguiamo a sinistra in salita che è sempre CAI 02)   –   Deviazione q.1424 (Lasciamo la pista forestale CAI 02, andiamo a destra iniziando il sentierino CAI MPT per Maceglia indicato dai cartelli)   –   Bivio q.1425 (Anticipa l’arrivo alla Costa delle Baccarete, in questo punto il sentierino si biforca: dritto continua in piano mentre il CAI MPT sale dritto a sinistra)   –   Costa delle Baccarete q.1432 (Quota e toponimo da mappa IGM, su altre mappe citata come Costa delle Baccherete. Piatta dorsale erbosa e in loco c’è un cippo di sasso con inciso il numero 132, ora si procede per sentiero forestale pianeggiante)   –   Pian della Pozza q.1433 (Area pic-nic)  -  Maceglia q.1432 (Chiudiamo l’anello)  –   Bivio q.1427    -  Bivio q.1333  -  Rifugio Pratorsi q.1316

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 22 km

DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1350 m

QUOTA MASSIMA: 1850 m

Sentieri

Per il lungo itinerario dal notevole dislivello è richiesta un’ottima condizione fisica, si svolge su sentieri CAI tranne la discesa del torrente Verdiana. 

La parte più complessa della gita è la discesa del torrente Verdiana, è riferita a escursionisti molto esperti perché si sviluppa in ambiente selvaggio e disagevole. Questa disgressione è stata fatta in ottica esplorativa cercando un possibile passaggio che ci raccordasse dal rudere di Vagliappi al CAI 02, quindi è riferita a escursionisti molto esperti e con capacità di orientamento. In caso contrario consiglio all’innesto sulla pista in località Chiasso dell’Alpe di evitare di andare al rudere di Vagliappi, ma rimaniamo sul CAI 4 oltrepassando l’edificio Le Roncole camminando sulla carrozzabile panoramica fino al raggiungimento del bivio con il CAI 02. 

Rifugi-Bivacchi

Rifugio Pratorsi: attualmente in stato di abbandono 

Altri rifugi non compresi nel nostro giro ma raggiungibili con delle brevi deviazioni sono quelli del Montanaro, di Porta Franca e del Duca degli Abruzzi al lago Scaffaiolo, generalmente aperti nei fine settimana e tutti i giorni nel periodo estivo.

Fonti

- Fonte al rifugio del Montanaro raggiungibile con una breve deviazione dal CAI 20

- Sorgente del Cacciatore sul CAI 20 al bivio q.1592 (poca acqua).

- Fontana a Le Roncole: raggiungibile con circa 10 minuti di cammino di pista sterrata dal bivio di Chiasso dell’Alpe

- Fonte/lavatoio alle case di Mandromini 

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Rifugio Pratorsi

0,00

Ca’ Vagliappi

3,47

Bivio q.1333

0,03

Bivio q.1223

3,50

Bivio q.1427

0,12

Deviazione q.1235

4,00

Maceglia

0,15

Quota 1073

4,25

Bivio q.1522

0,28

Torrente Verdiana

4,40

Bivio q.1536

0,30

CAI 00 q.1020

4,45

Bivio q.1556

0,33

Bivio q.1030

4,50

Bivio q.1592

0,38

Forestale q.1055

4,55

Bivio q.1615

0,47

Mandromini

4,59

Passo della Nevaia

0,50

Bivio q.1140

5,10

Incrocio q.1650

0,55

Bivio q.1155

5,12

Sella q.1705

1,02

Bivio q.1193

5,21

Monte Gennaio

1,15

Bivio q.1245

/

Sella q.1776               

1,20

Bivio q.1350

5,48

CAI 00 q.1690

1,30

Bivio q.1380

5,57

Passo del Cancellino

1,40

Deviazione q.1424

6,10

Passo dello Strofinatoio

2,10

Bivio q.1425

7,00

Bivio q.1830

2,19

Costa delle Baccarete

7,02

Passo dei Tre Termini

2,32

Pian della Pozza

7,06

Bivio q.1675

2,40

Maceglia

7,11

Chiasso dell’Alpe

3,07

Bivio q.1427

/

Le Sette Fontane

3,19

Bivio q.1333

/

Bivio q.1362

3,28

Rifugio Pratorsi

7,25

Bivio q.1223

3,44

 

 

 


Rifugio Pratorsi

Dal rifugio Pratorsi iniziamo risalendo l’ampia pista forestale chiusa da sbarra che comincia davanti al rifugio e che immediatamente ci porta a superare il rudere di un edificio  

L’ampia pista forestale in direzione di Maceglia

Bivio q.1427 (Innesto sul CAI 00 e cartelli, proviene dalla nostra destra per sentiero e continua sulla nostra pista forestale che manteniamo)

Maceglia q.1432 (Incrocio e cartelli, in loco è situato il cippo a ricordo della brigata Gino Bozzi: a sinistra c’è il sentiero forestale CAI MTP dal quale torneremo, la pista forestale continua come CAI 1 verso il rifugio Casetta Pulledrari, continuiamo sul CAI 00 con sentiero in salita nel bosco) 


Bivio q.1536 (Cartelli e biforcazione: lasciamo il CAI 00 che sulla destra continua verso il rifugio Montanaro, stiamo a sinistra che è CAI 20 in direzione del rifugio Porta Franca)

Bivio q.1556 (A destra a ritroso c’è un sentiero CAI senza numerazione di collegamento per il rifugio del Montanaro, rimaniamo sul CAI 20) 

Sul CAI 20

Sorgente del Cacciatore

Sul CAI 20 che dopo avere superato la fonte del Cacciatore esce dal bosco

Bivio q.1615 (Biforcazione e cartelli all’uscita dal bosco: lasciamo il CAI 20 che continua a mezzacosta nel versante occidentale del monte Gennaio, saliamo dritto a destra il sentiero di raccordo CAI senza numerazione con indicazioni del rifugio Porta Franca)


Passo della Nevaia q.1635 (Innesto sul crinale CAI 00, incrocio con cartelli: noi lo seguiamo a sinistra verso il monte Gennaio, a destra si direziona verso il rifugio del Montanaro, dalla parte opposta inizia il sentiero CAI 35 a mezzacosta verso il rifugio Porta Franca)

Incrocio q.1650 (Manteniamoci sul marcato sentiero CAI 00 che ora si sposta a sinistra e procede a mezzacosta bypassando la vetta del Poggio delle Ignude, una traccia di passaggio sale il verde crinale al Poggio delle Ignude mentre un sentierino poco evidente cala a destra per raccordarsi al sottostante CAI 35)

Sella q.1705 (Abbiamo riguadagnato il crinale, questa sella separa il Poggio delle Ignude ora alle nostre spalle dal monte Gennaio che dobbiamo risalire, lasciamo il CAI 00 che scavalla dalla parte opposta verso la fonte dell’Uccelliera)

Dalla Sella q.1705 saliamo al monte Gennaio 

 

Monte Gennaio

Sella q.1776 (Separa il monte Gennaio dalla sua anticima quotata 1791,9 dalla mappa CTR Toscana, ora la marcata traccia lascia il crinale e cala a sinistra a mezzacosta) 

Dalla Sella q.1776, ora la marcata traccia lascia il crinale e cala a sinistra a mezzacosta

Il tragitto disceso dal monte Gennaio verso il passo del Cancellino

In vista del passo del Cancellino


Passo del Cancellino q.1632 (Ampia depressione erbosa del crinale, incrocio con cartelli: ignoriamo i sentieri CAI 20 sulla sinistra a ritroso a mezzacosta e il CAI 121 che scende a destra verso il rifugio Segavecchia, manteniamo il CAI 00 di crinale che ora sale per poi continuare trasversalmente verso il passo dello Strofinatoio)

Sul CAI 00 che dal passo del Cancellino sale al passo dello Strofinatoio

Sul CAI 00 che dal passo del Cancellino sale al passo dello Strofinatoio

Sul CAI 00 che dal passo del Cancellino sale al passo dello Strofinatoio


Passo dello Strofinatoio q.1847 (Incrocio con cartelli: a destra sale la cresta CAI 129 per il Corno alle Scale, dalla parte opposta scende il CAI 329/A al sottostante rifugio incustodito del Sasseto ben visibile sotto di noi, rimaniamo sul CAI 00 che segue il crinale a sinistra verso il rifugio Duca degli Abruzzi al lago Scaffaiolo) 

Dal passo dello Strofinatoio rimaniamo sul CAI 00 che segue il crinale a sinistra verso il rifugio Duca degli Abruzzi al lago Scaffaiolo

Panorama dal passo dello Strofinatoio: appena sotto di noi c’è il rifugio incustodito del Sasseto, in lontananza il monte Cupolino e il rifugio Duca degli Abruzzi al lago Scaffaiolo

Bivio q.1830 (Rimaniamo sul sentiero CAI 00 che ora procede a mezzacosta per aggirare il versante nord del monte Cornaccio, alla nostra sinistra sale la traccia poco visibile che culmina sulla vetta, indicazioni e segni assenti)

 

Passo dei Tre Termini q.1785 (Aggirato il monte Cornaccio, il CAI 00 si riporta sull’ampio crinale presso il passo dei Tre Termini, siamo sotto l’aguzza sagoma del monte Cupolino e in loco c’è un cippo di sasso con cartelli: lasciamo il CAI 00 che ora procede a mezzacosta sotto il versante nord/orientale del monte Cupolino in direzione del rifugio Duca degli Abruzzi che possiamo già vedere, prendiamo il CAI 4/B che cala a sinistra nel solco sud/occidentale)

Dal passo Tre Termini scendiamo il CAI 4/B che cala a sinistra nel solco sud/occidentale

Bivio q.1675 (Innesto sul CAI 4, poco sotto di noi notiamo una croce di metallo. A destra il CAI 4 sale al lago Scaffaiolo, noi lo teniamo a sinistra in discesa)

Sul CAI 4

Sul CAI 4

 

Chiasso dell’Alpe q.1431 (Località Chiasso dell’Alpe, quota da mappa CTR Toscana. Al termine della discesa ci innestiamo sulla pista forestale, dritto il CAI 4 la tiene verso Le Roncole, noi la seguiamo a sinistra a ritroso senza indicazioni)

Sulla pista forestale che scende a ca’ Vagliappi

Le Sette Fontane q.1390 (Guadiamo in successione due fossi d’acqua, il secondo dei quali è il Fosso di Vagliappi caratterizzato da una piccola cascatella, in loco c’è un tavolo con panca e un cippo in memoria)  

Bivio q.1362 (Teniamo la pista forestale che ora compie una curva a gomito a destra e comincia scendere, dritto inizia un largo sentiero abbandonato in piano)

La pista si riduce a carrareccia erbosa


Bivio q.1223 (All’ultimo tornante curviamo a gomito a destra verso Ca’ Vagliappi che avevamo notato nella discesa, sulla sinistra inizia un largo sentiero abbandonato attualmente infrascato che prenderemo in seguito, il bivio passa inosservato)

I pochi resti di ca’ Vagliappi

Ca’ Vagliappi

Il laghetto poco distante da ca’ Vagliappi

Bivio q.1223 (Ritornati al tornante che precedeva l’arrivo al rudere di Vagliappi lasciamo la carrareccia, poco sotto alla nostra destra allo stato attuale è situato un piccolo capanno di caccia)

Dal Bivio q.1223 al tornante che precedeva l’arrivo al rudere di Vagliappi lasciamo la carrareccia, poco sotto alla nostra destra allo stato attuale è situato un piccolo capanno di caccia, quindi andiamo dritto iniziando un largo sentiero pianeggiante abbandonato e poco evidente perché invaso da arbusti e rovi


Deviazione q.1235 (Il largo sentiero abbandonato è destinato a terminare improvvisamente, e ad oltranza c’è la forra del torrente Verdiana di cui si sente scorrere l’acqua. Anticipiamo la fine del sentiero e pochi metri prima di guadare un fosso d’acqua, scendiamo trasversalmente a destra a ritroso portandoci praticamente sotto il sentiero appena camminato, alcuni sassi ci illudono possa essere un antico percorso)

Alcuni sassi ci illudono possa essere un antico percorso ma subito svanisce, insistiamo calando a vista nel fitto bosco tenendo rigorosamente la direzione sud

Seguiamo fedelmente il torrente Verdiana tenendocelo alla nostra sinistra

Per praticità a volte rimaniamo un po’ distanti dal torrente Verdiana

Per praticità a volte rimaniamo un po’ distanti dal torrente Verdiana

Torrente Verdiana q.1050 (Procedendo tra i due corsi d’acqua, la lingua di terreno gradualmente si riduce diventando molto infrascata, si intuisce che il fosso di Vagliappi va a confluire nel torrente Verdiana, quindi in un punto imprecisato e a nostro piacere guadiamo quest’ultimo e per la prima volta ci spostiamo sul bordo sinistro)


CAI 02 q.1020 (Innesto sul CAI 02, a destra attraversa il torrente Verdiana, andiamo a sinistra in ripida salita, in loco resiste qualche segno azzurro)

Mandromini

Mandromini

Mandromini

La fonte/lavatoio a Mandromini

Una delle tante stanze di Mandromini


Mandromini

Mandromini

Sulla forestale CAI 02 che da Mandromini s’innalza ripidamente

Sul CAI MPT che ci riporta a Maceglia

Sul CAI MPT che ci riporta a Maceglia

Costa delle Baccarete q.1432 (Piatta dorsale erbosa e in loco c’è un cippo di sasso con inciso il numero 132)