martedì 12 luglio 2022

Monte Teverone (EE)

Classica ascesa alle due cime principali del monte Teverone (Catena dell'Alpago sul confine Veneto/Friuli V.G.)

DATA: 11 giugno 2022 

PARTENZA: Con l’autostrada A27 Mestre-Belluno, usciamo al casello di Fadalto-Santa Croce, teniamo le indicazioni per il lago di Santa Croce e quando ci arriviamo lo costeggiamo tenendocelo alla nostra destra (riva ovest) fin quando individuiamo alla nostra destra i cartelli per Pois d’Alpago e successivamente quelli per Lamosano fino al paese di San Martino (circa 18,7 km dal casello autostradale). Ci portiamo in centro all’abitato e dalla piazzetta della Concordia continuiamo sulla stretta stradina in costante salita con i cartelli che indicano la Casera Degnona giungendo all’alpeggio con baite sparse dopo altri 1,5 km. Appena superata la casera Degnona (situata sopra alla nostra destra) la stradina asfaltata curva a destra e si esaurisce continuando come carrozzabile che transita proprio sopra la casera in direzione dello Stalon di Degnona (ora Casera Polsa o casera Vecia) in breve ci sono i cartelli del sentiero CAI 931 per il monte Teverone.

 

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ITINERARIO: Località Degnona q.1102 (Dalla carrozzabile che transita sopra la malga Degnona, iniziamo salendo il sentiero CAI 931 nel verde pascolo costeggiando una macchia boschiva, segni e cartelli)  -  Carrozzabile q.1177 (Innesto sulla carrozzabile che proviene dalla casera Polsa, l’attraversiamo e il CAI 931 riprende a salire per sentiero)  -  Piazzola q.1265 (La carrozzabile che sale dalla casera Degnona dalla quale siamo partiti finisce in questa piazzola panoramica, poco sopra il CAI 931 riprende a salire sfruttando una lingua di pietrisco)   -  Sperone roccioso q.1360 (Guadagnati 100 metri di quota siamo alla base dei contrafforti rocciosi, lasciamo la lingua di pietrisco che continua come angusto canalino sotto il grande sperone roccioso caratterizzato da una cavità nella sua parte centrale, il CAI 931 si sposta a destra entrando nel bosco sempre in ripida salita)   -  Crinalino q.1590 (Usciamo dal bosco, la salita si sviluppa a serpentine nel ripidissimo verde pendio e costeggiando i contrafforti rocciosi situati alla nostra destra. L’ascesa termina momentaneamente al raggiungimento del sottile crinalino erboso soprastante, il sentierino CAI 931 lo scavalla e continua a mezzacosta in falsopiano inoltrandoci di fatto nel grande vallone di Valars, versante sud occidentale del monte Teverone)  - Ricovero q.1670 (Addossata alla parete rimane una testimonianza di quello che probabilmente doveva essere un ricovero di pastori, una piazzola circolare e alcuni muretti di sasso. L’ascesa continua ripida e faticosa mantenendosi sul lato destro nell’esteso vallone di Valars caratterizzato da erba e ghiaioni, direzione nord/est)  -  Valars q.2060 (Raggiungiamo la testata del vallone, ora il CAI 931 lo lascia per andare a compiere un traverso a destra, poi dopo circa 5/6 minuti riprende salire ripidamente per inoltrarci nel canale originato dalla sella che separa le cime Cimon Busa de Valars e Cima Busa Secca)  -  Sella q.2295 (Ci innestiamo sulla cresta che collega le cime Cimon della Busa di Valars alla nostra sinistra dalla Cima Busa Secca alla nostra destra, ad oltranza la parete precipita verticalmente sul versante opposto della val Chialedina. Risaliamo a destra seguendo i segni del CAI 931, la traccia è sempre camminabile e poche volte mettiamo mano su roccia, ma la cresta è aerea e il precipizio sulla val Chialedina ci invita alla prudenza)  - Cima Busa Secca q.2328 (E’ la cima orientale del trittico di vette comprese nel monte Teverone riconoscibile dalla croce metallica, ritorniamo sui nostri passi)   -  Sella q.2295 (Ritornati alla sella, ci abbassiamo di qualche metro nel versante di Valars e seguiamo i bolli rossi che ci fanno transitare a mezzacosta tra rocce e zolle erbose sotto l’esposta cresta rocciosa, direzione nord/ovest)  -   Cimon Busa de Valars q.2345 (E’ la cima più alta del monte Teverone, quella centrale, in loco c’è un omino di sassi senza indicazioni, anche in questo caso torniamo sui nostri passi)  -  Sella q.2295 (Ripercorriamo tutto il CAI 931 fino alla casera Degnona) - Valars q.2060   -  Ricovero q.1670  -  Crinalino q.1590  -   Sperone roccioso q.1360  -  Piazzola q.1265  -  Carrozzabile q.1177           - Località Degnona q.1102

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 6 km

DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1250 m

QUOTA MASSIMA: Cimon de Valars q.2345

Sentieri

Itinerario ben segnato dal CAI, il breve percorso non deve fare sottovalutare l’impegno fisico che occorre e qualche tratto aereo sulla cresta della Cima Busa Secca. 

Il monte Teverone comprende tre cime ben distinte: la Cima Busa Secca q.2328 (punta orientale), il Cimon Busa de Valars q.2345 (punta centrale e più alta delle tre), Cima Valars q.2302 (è la punta occidentale generalmente ignorata) 

Rifugi-Bivacchi

Assenti

 

Fonti

Assenti

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Località Degnona

0,00

Sella q.2295

3,04

Carrozzabile q.1177

0,07

Cimon Busa de Valars

3,18

Piazzola

0,18

Sella q.2295

3,30

Sperone roccioso

0,26

Valars q.2060

/

Crinalino

1,00

Ricovero

/

Ricovero

1,12

Sperone roccioso

/

Valars q.2060

2,05

Piazzola

/

Sella q.2295

2,45

Carrozzabile q.1177

/

Cima Busa Secca

2,55

Località Degnona

5,40

 


Malga Degnona

Località Degnona q.1102 (Dalla carrozzabile che transita sopra la malga Degnona, iniziamo salendo il sentiero CAI 931 nel verde pascolo costeggiando una macchia boschiva, segni e cartelli) 

Località Degnona q.1102 (Dalla carrozzabile che transita sopra la malga Degnona, iniziamo salendo il sentiero CAI 931 nel verde pascolo costeggiando una macchia boschiva, segni e cartelli) 

Carrozzabile q.1177 (Innesto sulla carrozzabile che proviene dalla casera Polsa, l’attraversiamo e il CAI 931 riprende a salire per sentiero)

Piazzola q.1265

Piazzola q.1265 (Panorama verso il lago di Santa Croce)


Dalla piazzola il CAI 931 riprende a salire sfruttando una lingua di pietrisco

Sperone roccioso q.1360 (Guadagnati 100 metri di quota siamo alla base dei contrafforti rocciosi, lasciamo la lingua di pietrisco che continua come angusto canalino sotto il grande sperone roccioso caratterizzato da una cavità nella sua parte centrale, il CAI 931 si sposta a destra entrando nel bosco sempre in ripida salita) 

Usciamo dal bosco, la salita si sviluppa a serpentine nel ripidissimo verde pendio e costeggiando i contrafforti rocciosi situati alla nostra destra

Usciamo dal bosco, la salita si sviluppa a serpentine nel ripidissimo verde pendio

Crinalino q.1590 (L’ascesa termina momentaneamente al raggiungimento del sottile crinalino erboso soprastante)

Panorama dal Crinalino q.1590 verso il lago di Santa Croce


Panorama verso il monte Dolada

Scavallato il Crinalino q.1590, il sentierino CAI 931 continua a mezzacosta in falsopiano inoltrandoci di fatto nel grande vallone di Valars

Ricovero q.1670 (Addossata alla parete rimane una testimonianza di quello che probabilmente doveva essere un ricovero di pastori, una piazzola circolare e alcuni muretti di sasso)

Salita nel vallone di Valars

Salita nel vallone di Valars

Salita nel vallone di Valars


Salita nel vallone di Valars

Valars q.2060 (Raggiungiamo la testata del vallone, ora il CAI 931 lo lascia per andare a compiere un traverso a destra) 

Valars q.2060 (Raggiungiamo la testata del vallone, ora il CAI 931 lo lascia per andare a compiere un traverso a destra) 

Poi dopo circa 5/6 minuti si riprende salire ripidamente per inoltrarci nel canale originato dalla sella che separa le cime Cimon Busa de Valars e Cima Busa Secca 

In ripida salita per guadagnare la Sella q.2295


In ripida salita per guadagnare la Sella q.2295

In ripida salita per guadagnare la Sella q.2295

In ripida salita per guadagnare la Sella q.2295

In ripida salita per guadagnare la Sella q.2295

Sella q.2295 (Ci innestiamo sulla cresta che collega le cime Cimon della Busa di Valars alla Cima Busa Secca) 


Sella q.2295 (Ci innestiamo sulla cresta che collega le cime Cimon della Busa di Valars dalla Cima Busa Secca, ad oltranza la parete precipita verticalmente sul versante opposto della val Chialedina. Risaliamo a destra seguendo i segni del CAI 931, la traccia è sempre camminabile e poche volte mettiamo mano su roccia, ma la cresta è aerea e il precipizio sulla val Chialedina ci invita alla prudenza) 

Sulla cresta verso la Cima Busa Secca, alle nostre spalle il Cimon Busa de Valars sul quale andremo successivamente

In vista della Cima Busa Secca


Sulla cresta verso la Cima Busa Secca

Sulla cresta verso la Cima Busa Secca

Arrivo alla Cima Busa Secca

Cima Busa Secca q.2328 (E’ la cima orientale del trittico di vette comprese nel monte Teverone riconoscibile dalla croce metallica)

Panorama dalla Cima Busa Secca sul Cimon Busa de Valars che dobbiamo raggiungere, sullo sfondo il Col Nudo


Dalla Cima Busa Secca, ai nostri piedi nel versante opposto a quello salito c’è la val Chialedina

Panorama dalla Cima Busa Secca sul Crep Nudo

Dalla Cima Busa Secca ripercorriamo la cresta verso il Cimon Busa de Valars

Dalla Cima Busa Secca ripercorriamo la cresta verso il Cimon Busa de Valars


Sella q.2295 (Ritornati alla sella, ci abbassiamo di qualche metro nel versante di Valars e seguiamo i bolli rossi che ci fanno transitare a mezzacosta tra rocce e zolle erbose sotto l’esposta cresta rocciosa, direzione nord/ovest)

Bolli rossi nel tragitto per la Cima Busa de Valars

Seguiamo i bolli rossi che ci fanno transitare a mezzacosta tra rocce e zolle erbose

Seguiamo i bolli rossi che ci fanno transitare a mezzacosta tra rocce e zolle erbose

Mentre saliamo alla Cima Busa de Valars, alle nostre spalle ammiriamo la Cima Busa Secca dalla quale proveniamo


Seguiamo i bolli rossi che ci fanno transitare a mezzacosta tra rocce e zolle erbose

Seguiamo i bolli rossi che ci fanno transitare a mezzacosta tra rocce e zolle erbose

Cimon Busa de Valars q.2345 (E’ la cima più alta del monte Teverone)

Panorama dal Cimon Busa de Valars sul Crep Nudo

Panorama dal Cimon Busa de Valars sul lago di Santa Croce

 

Panorama dal Cimon Busa de Valars sul monte Pelmo nelle Dolomiti

Panorama dal Cimon Busa de Valars sul monte Dolada

Torniamo indietro ripercorrendo il vallone di Valars