lunedì 18 luglio 2022

Ferrata Gamma 2 (EEA)

La difficile ferrata Gamma 2 sul monte Resegone (alpi di Lecco, Lombardia)

DATA: 3 luglio 2022 

PARTENZA: All’ingresso della città di Lecco (provenendo da Milano), lasciamo la statale SS 36 e prendiamo l’uscita con la strada che sale seguendo le indicazioni per i Piani d’Erna (via ai Poggi), arrivati al grande parcheggio prendiamo la funivia che ci conduce in quota ai Piani d’Erna (parcheggio a pagamento, funivia generalmente sempre aperta da fine marzo a dicembre)

 

 


ITINERARIO: Piani d’Erna q.1330 (Usciti dalla funivia scendiamo la stradina asfaltata ignorando il largo “Sentiero Natura” che inizia sulla destra in direzione del Pizzo d’Erna)     Trattoria Milani q.1324 (Continuiamo a scendere la stradina asfaltata, sul suo tornante c’è la turistica trattoria Milani)      Bivio q.1310 (La stradina asfaltata si esaurisce e ora si continua su carrozzabile, evitiamo alla nostra destra lo stradello che termina subito nel prato)   Incrocio q.1300 (Appena superata la Baita del Sole, tralasciamo il “Sentiero Natura” che scende a destra nel bosco e il tratturo che si alza a sinistra, manteniamoci sulla carrozzabile)   –  Bocca d’Erna q.1291 (Incrocio e cartelli: lasciamo la carrozzabile, andiamo a destra evitando il tratturo che sale e il sentiero CAI 7 che scende, scegliamo il sentierino CAI 5 a mezzacosta che in breve entra nel bosco perdendo leggermente quota)  –  Incrocio q.1237 (Cartelli nel bosco: a destra a ritroso scende il CAI 1 per il rifugio Stoppani che prenderemo al ritorno, dritto a destra continua il CAI 5 per il passo del Fo, andiamo dritto a sinistra in salita che è il CAI 1 per il rifugio Azzoni)  –   Pian delle Bedulette q.1325 (Sulla destra c’è un pulpito panoramico con targa a ricordo, avanzando sul CAI 1 dopo pochi metri incontriamo anche la grande croce con il Cristo)  -   Deviazione q.1350 (Lasciamo il CAI 1 che conduce al rifugio Azzoni sul monte Resegone e che percorreremo al ritorno, saliamo a sinistra su traccia di passaggio notando la tabella della ferrata Gamma 2)   –  Ferrata Gamma 2 q.1357 (Appena risaliti dal sentiero CAI 1 c’è l’attacco della ferrata attrezzata con cavo, tabella illustrativa in loco)   –   Targa Carlo Mauri q.1465 (Risolta l’immediata salita sempre attrezzata e di media difficoltà, siamo sulla dorsale erbosa con macigni e sporadici alberelli, quindi camminando in falsopiano giungiamo alla targa e il fregio dell’alpinista di Lecco. Alla nostra sinistra in lontananza possiamo vedere i Piani d’Erna, mentre alla nostra destra c’è un grande cengione, avanziamo sempre dritto puntando alla parete, poi la ferrata si alza a destra su una cengia minore rispetto al cengione sottostante)   –   Spallone q.1550 (Nel frattempo la ferrata si è alzata decisa fino a farci guadagnare un piccolo spallone erboso dove possiamo sostare. Ora appare evidente il proseguo che ci costringe ad affrontare la parete verticale in grande esposizione, uno dei punti chiave della ferrata, dove un primo traverso con cavo ci fa raggiungere la sequenza di staffe metalliche e maniglie)  –   Foro q.1615 (Stiamo camminando su una sottile ma agevole cresta e arriviamo al foro originato da un macigno crollato che vediamo alcuni metri sopra di noi, la ferrata ora sale verticalmente passandogli di fianco per guadagnare la dorsale erbosa soprastante che ancora ci rimane nascosta)   –   Cengia Gronda Erina q.1670 (Saliti dal foro camminiamo sulla facile dorsale erbosa guadagnando ancora quota, poi la ferrata si sposta a destra per intraprendere la lunga cengia sulla quale troviamo la piccola targa e due pilastri di metallo che puntellano il soffitto roccioso)  –  Camino q.1735 (Percorsa la cengia Gronda Erina si riprende a salire arrivando ai piedi del verticale camino, altro punto chiave della ferrata. È attrezzato con cavo, una numerosa sequenza di staffe di metallo e alcune maniglie che limitano lo sforzo di braccia)  –  Dente q.1809 (Vinta l’ultima difficoltà del camino verticale, si cammina in salita tra rocce e zolle erbose dove il cavo è ora utile come corrimano fino alla cima dove ha termine la ferrata Gamma 2. La vetta è quotata 1809 m dalla mappa IGM Lombardia, scendiamo dalla parte opposta su facile sentiero per raggiungere il visibile CAI 10 di cresta che in questo frangente transita a mezzacosta)  –  CAI 10 q.1760 (Ci innestiamo nel sottostante CAI 10, lo prendiamo a destra)   –   Punta Manzoni q.1801 (Cima senza toponimo o quota sulla mappa IGM Lombardia, la mappa CTR Lombardia riporta solo la quota di 1801 m. Il CAI 10 transita a mezzacosta nel suo versante nord/orientale senza toccare la vetta)   –   Punta Stoppani q.1849 (Cima senza toponimo o quota sulla mappa IGM Lombardia, la mappa CTR Lombardia riporta solo la quota di 1849 m. Il CAI 10 transita a mezzacosta nel suo versante nord/orientale senza toccare la vetta)  –   Selletta Canalone Comera q.1790 (Cartelli e segni assenti: rimaniamo sul CAI 10 di cresta, alla nostra destra scende il canalone di pietrisco percorso dal CAI 9 che ci potrebbe fare abbreviare la gita evitando la vetta del Resegone)   –   Bivio q.1830 (Scartiamo a sinistra il CAI 8 e saliamo gli ultimi metri in vista del rifugio e la croce di vetta)   –  Rifugio Azzoni q.1860 (Tralasciamo il CAI 17 appena giunti al rifugio e saliamo alla croce di vetta che ci sovrasta)  –  Punta Cermenati q.1875 (La vetta è sormontata da una grande croce di metallo, ritorniamo al rifugio)  –  Rifugio Azzoni q.1860 (Aggiriamo il rifugio tralasciando il CAI 17 e dalla balconata sottostante prendiamo il sentiero CAI 1 che cala con numerosi tornantini)  –  Bivio q.1740 (Sulla destra una traccia conduce all’attacco della ferrata Franco Silvano, non è indicata e passa inosservata)  –  Bivio q.1690 (Sulla destra una traccia si direziona verso la ferrata Franco Silvano, non è indicata e passa inosservata)  –  Deviazione q.1672 (Il CAI 1 costeggia la parete rocciosa sulla quale è posizionata una catena corrimano e c’è affissa una targa nera commemorativa, quindi inizia a percorrere un crinale. Quando notiamo un paletto di metallo lasciamo il crinale CAI 1 e scendiamo a destra il canalino di pietrisco su traccia di passaggio, nessuna indicazione)   –   Crocefisso Gatti q.1652 (Dopo venti metri usciamo dal canalino, nella parete c’è il crocefisso e la targa a ricordo)   -   Bivio q.1585 (Alla nostra destra sale un sottile canalino di pietrisco che solca il manto erboso e conduce all’attacco della ferrata Franco Silvano, nessuna indicazione, continuiamo scendere notando più in basso il CAI 1 probabilmente affollato dagli escursionisti)  - Rudere q.1533 (Resiste solo un muretto e le fondamenta)  -  Pian Serrada q.1522 (Località Pian Serrada. Il nostro sentierino ha tagliato e subito sotto il rudere ritroviamo il CAI 1 che avevamo lasciato, lo teniamo a destra)   -  Bivio q,1465 (Cartelli: a sinistra è CAI 12/A per il passo del Fò, stiamo a destra sul CAI 1 entrando in seguito nella macchia di bosco)  -  Bivio q.1378 (Usciamo dal bosco e in lontananza ci appare la parete sulla quale era iniziata la ferrata Gamma 2, quindi arriviamo al bivio con segni sulle rocce presso il canalone Comera: a destra viene risalito dal ripido e faticoso CAI 9, rimaniamo sul CAI 1 a mezzacosta)   -  Deviazione q.1350 (Chiudiamo il primo anello, sulla destra ritroviamo la traccia che sale all’attacco della ferrata Gamma 2)   -   Pian delle Bedulette q.1325  –  Incrocio q.1237 (Siamo ritornati all’incrocio passato in mattinata: tralasciamo il CAI 5 a sinistra a ritroso per il passo del Fò, se vogliamo accorciare il giro e riprendere la funivia ai Piani d’Erna dobbiamo ripercorrere tutto il tragitto già fatto tenendo il CAI 5 dritto a destra in leggera salita, optiamo di scendere fino all’auto camminando quindi teniamo il CAI 1 dritto a sinistra in discesa nel bosco con il cartello che indica il rifugio Stoppani)  –  Incrocio q.1150 (Piazzola con panca, tavolo e cartelli nel bosco: ignoriamo i sentieri del CAI 7 a sinistra per il passo del Fò e a destra in salita per la funivia dei Piani d’Erna, rimaniamo sul CAI 1 in discesa)   -   Bivio q.1005 (A destra sale il sentiero per la fonte Spreafico indicata dal cartello e destinata ad innestarsi sul CAI 7, stiamo sul CAI 1 in discesa)    -  Bivio q.990 (Segni sul macigno: a destra il sentiero taglia direzionandosi verso il torrente Bione, rimaniamo sul sentiero ufficiale CAI 1, è indifferente)  -  Bivio q.975 (Ignoriamo il CAI 6 a sinistra per il passo del Fò e andiamo a destra sul CAI 1)  -  Torrente Bione q.969   -  Casa q.960 (Casa abbandonata)   –   Palazzetto q.950 (Bivio e cartelli: a destra in salita c’è il frequentato CAI 1/A per i Piani d’Erna, andiamo dritto sul CAI 1 che transita sotto l’edificio abbandonato)   –   Sorgente del Kopp q.940 (Situata sul sentiero CAI 1, poco sopra si nota una casa)  –  Rifugio Stoppani q.890 (Evitiamo la traccia che sale alla “Falesia Parete Stoppani”, e il sentiero che cala in direzione del casolare sottostante destinato a raggiungere la ferrata Gamma 1 e utilizzato come via di fuga, continuiamo sulla mulattiera CAI 1 che scende sotto il rifugio)  –   Deviazione q.870 (Lasciamo il CAI 1 che curva a sinistra continuando a scendere verso la borgata di Costa, andiamo a destra su sentiero non segnato e a tratti incerto che ci consente di accorciare la via di ritorno)   –  CAI 1 q.730 (Ci ricolleghiamo al largo sentiero CAI 1, a sinistra porta alla borgata di Costa e noi lo teniamo a destra)  –  Bivio q.662 (Cartelli e tabella: a destra sale il sentiero per la ferrata Gamma 1 al Pizzo d’Erna, stiamo sulla larga mulattiera CAI 1)   –  Bivio q.642 (Ignoriamo a sinistra il sentiero per Campo de Boi che fiancheggia la recinzione e manteniamoci sulla larga mulattiera)  –  Agriturismo Deviscio q.595 (Innesto sulla strada asfaltata presso il cancello d’ingresso dell’agriturismo, la teniamo d’obbligo a destra)  –  Bivio q.588 (A destra notiamo un sentiero non segnato che sale, rimaniamo sulla strada)  –  Bivio q.580 (Dritto a sinistra scende un largo sentiero che si collega al Sentiero Rotary, rimaniamo sulla strada asfaltata)   –   Località Versasio q.584 (Ignoriamo il largo Sentiero Rotary a sinistra, avanziamo ancora qualche metro dove ci sono i cartelli, quindi lasciamo la strada asfaltata e andiamo a sinistra entrando nel bosco sul CAI 1)   –  Bivio q.586 (Dritto in salita il sentiero taglia, stiamo sul sentiero principale che vira a sinistra sempre in salita)   -  Bivio q.590 (A destra il sentiero transita sotto il piazzale della funivia, andiamo dritto)  -  Bivio q.596 (Sulla sinistra c’è un sentiero sbarrato indicato come “proprietà privata”, il sentiero principale curva a destra ormai giunti a destinazione)  -  Piazzale funivia q.602

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 9,1 km

DIFFICOLTA: EEA

DISLIVELLO TOTALE SALITA: 750 m

DISLIVELLO TOTALE DISCESA: 1430 m

QUOTA MASSIMA: P. Cermenati q.1875

Sentieri

Ferrata Gamma 2: Con il totale rifacimento della ferrata conclusasi nell’anno 2022 si sono ridotte le difficoltà ma non la bellezza della via, se precedentemente alcune sezioni erano da considerarsi estreme, ora rimane una ferrata difficile comunque riservata a persone esperte. E ‘attrezzata con cavo d’acciaio, cambre e maniglie, la roccia offre sempre buoni appigli per le mani per una piacevole arrampicata, lo sviluppo della ferrata si presenta vario alternando tratti esposti e verticali, dorsali ben camminabili e cenge.  

Le punte Manzoni e Stoppani vengono aggirate dal sentiero CAI 10 di cresta, comunque possono essere salite senza difficoltà facendo una digressione su traccia o a vista. 

Le varianti di discesa dopo i rifugi Azzoni e Stoppani che ci portano a lasciare temporaneamente il CAI 1 per accorciare l’itinerario, sono su sentierini non segnati:

- Dalla Deviazione q.1672 a Pian Serrada si sviluppa su sentierino di pietrisco panoramico che non presenta difficoltà. - Dalla Deviazione q.870 dopo pochi minuti avere lasciato il rifugio Stoppani a quando ci ricolleghiamo al CAI 1 q.730, è su sentierino nel fitto bosco che non dà punti di riferimento, il percorso a tratti è labile e può creare qualche incertezza

Rifugi-Bivacchi

 Rifugio Azzoni: Situato pochi metri sotto la vetta del Resegone, è aperto tutto l’anno di sabato, domenica e festivi con relativi ponti: Pasqua e Pasquetta, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, 1° novembre, 8 dicembre, chiuso a Natale.Inoltre è aperto tutti i giorni dal 15 giugno al 15 settembre e dal 26 dicembre al 6 gennaio. Dispone di 18 posti letto in camerate comuni, il bagno è privo di doccia e le camere non sono riscaldate. 

Rifugio Stoppani : apertura continua da luglio a metà settembre, i fine settimana per il resto dell’anno, offre servizio di ristoro e pernottamento (24 posti letto e possibilità di doccia con acqua calda alimentata ad energia solare) 

Curiosità

Il monte Resegone è anche detto monte Serrada e deve il suo nome principale alla forma, le sue nove punte principali ricordano infatti la lama di una grande sega (che in dialetto lombardo può essere definita resegón). Le creste più rilevanti sono a nord la Punta Manzoni, la Punta Stoppani, il Dente, la Cima Pozzi; a sud la Punta Cermenati, la Torre di Valnegra, il pizzo Daina, il pizzo Brumano.

Fonti

Sorgente del Kopp: sul sentiero CAI 1 a breve distanza da Palazzetto

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Piani d’Erna

0,00

Rudere q.1533

3,57

Trattoria Milani

0,02

Pian Serrada

3,59

Bivio q.1310

0,03

Bivio q.1465

4,05

Incrocio q.1300

0,04

Bivio q.1378

4,17

Bocca d’Erna

0,06

Deviazione q.1350

4,22

Incrocio q.1237

0,30

Pian delle Bedulette

/

Pian delle Bedulette

0,39

Incrocio q.1237

4,33

Deviazione q.1350

0,41

Incrocio q.1150

4,42

Ferrata Gamma 2

0,42

Bivio q.1005

4,58

Targa Carlo Mauri

1,05

Bivio q.990

4,59

Spallone q.1550

1,37

Bivio q.975

5,01

Foro

1,55

Torrente Bione

5,03

Cengia Gronda Erina

2,05

Casa q.960

5,05

Camino

2,20

Palazzetto

5,06

Dente

2,35

Sorgente del Kopp

5,08

CAI 10 q.1760

2,41

Rifugio Stoppani

5,15

Punta Manzoni

/

Deviazione q.870

5,18

Punta Stoppani

/

CAI 1 q.730

5,36

Selletta Canalone Comera

2,58

Bivio q.662

5,43

Bivio q.1830

3,02

Bivio q.642

5,45

Rifugio Azzoni

3,04

Agriturismo Deviscio

5,51

Punta Cermenati

3,06

Bivio q.588

/

Rifugio Azzoni

3,09

Bivio q.580

5,53

Bivio q.1740

/

Versasio

/

Bivio q.1690

/

Bivio q.586

/

Deviazione q.1672

3,38

Bivio q.590

/

Crocefisso Gatti

3,42

Bivio q.596

6,04

Bivio q.1585

3,50

Piazzale funivia

6,05


Il piazzale alla partenza della funivia che sale ai Piani d’Erna


Piani d’Erna q.1330 (Usciti dalla funivia scendiamo la stradina asfaltata ignorando il largo “Sentiero Natura” che inizia sulla destra in direzione del Pizzo d’Erna)

Baita del Sole

Bocca d’Erna q.1291 (Incrocio e cartelli: lasciamo la carrozzabile, andiamo a destra evitando il tratturo che sale e il sentiero CAI 7 che scende, scegliamo il sentierino CAI 5 a mezzacosta che in breve entra nel bosco perdendo leggermente quota) 

Il sentierino CAI 5

Il sentierino CAI 5

 

Pian delle Bedulette q.1325 (Sulla destra c’è un pulpito panoramico con targa a ricordo, avanzando sul CAI 1 dopo pochi metri incontriamo anche la grande croce con il Cristo) 

Pian delle Bedulette q.1325 (Sulla destra c’è un pulpito panoramico con targa a ricordo, avanzando sul CAI 1 dopo pochi metri incontriamo anche la grande croce con il Cristo) 

Deviazione q.1350 (Lasciamo il CAI 1 che conduce al rifugio Azzoni sul monte Resegone e che percorreremo al ritorno, saliamo a sinistra su traccia di passaggio notando la tabella della ferrata Gamma 2)  

Ferrata Gamma 2 q.1357 (Appena risaliti dal sentiero CAI 1 c’è l’attacco della ferrata attrezzata con cavo, tabella illustrativa in loco)

All’inizio della ferrata Gamma 2

All’inizio della ferrata Gamma 2


Ferrata Gamma 2

Ferrata Gamma 2

Ferrata Gamma 2

Risolta l’immediata salita sempre attrezzata e di media difficoltà, siamo sulla dorsale erbosa con macigni e sporadici alberelli

Risolta l’immediata salita sempre attrezzata e di media difficoltà, siamo sulla dorsale erbosa con macigni e sporadici alberelli

Dalla targa Carlo Mauri notiamo alla nostra destra un grande cengione, avanziamo sempre dritto puntando alla parete, poi la ferrata si alza a destra su una cengia minore rispetto al cengione sottostante 


Alla nostra sinistra in lontananza possiamo vedere i Piani d’Erna

Targa Carlo Mauri

Oltrepassata la targa Carlo Mauri, avanziamo sempre dritto puntando alla parete, poi la ferrata si alza a destra su una cengia minore rispetto al cengione sottostante  

Oltrepassata la targa Carlo Mauri, avanziamo sempre dritto puntando alla parete, poi la ferrata si alza a destra su una cengia minore rispetto al cengione sottostante  

Ferrata Gamma 2

Ferrata Gamma 2


Ferrata Gamma 2

Ferrata Gamma 2

Ferrata Gamma 2

Spallone q.1550 (Nel frattempo la ferrata si è alzata decisa fino a farci guadagnare un piccolo spallone erboso dove possiamo sostare) 

Dallo Spallone q.1550 appare evidente il proseguo che ci costringe ad affrontare la parete verticale in grande esposizione, uno dei punti chiave della ferrata 

Dallo Spallone q.1550 appare evidente il proseguo che ci costringe ad affrontare la parete verticale in grande esposizione, uno dei punti chiave della ferrata 


Sulla cresta che ci conduce verso il Foro  

Alla nostra destra si vede la croce di vetta della Punta 

Sulla cresta che ci conduce verso il Foro  

Sulla cresta che ci conduce verso il Foro  

Sulla cresta che ci conduce verso il Foro  

Foro q.1615 (Stiamo camminando su una sottile ma agevole cresta e arriviamo al foro originato da un macigno crollato che vediamo alcuni metri sopra di noi, la ferrata ora sale verticalmente passandogli di fianco)


Saliti di fianco al Foro guadagniamo la dorsale erbosa

Saliti dal foro camminiamo sulla facile dorsale erbosa guadagnando ancora quota, poi la ferrata si sposta a destra per intraprendere la lunga cengia Gronda Erina

Cengia Gronda Erina

Il Foro visto dalla cengia Gronda Erina

Cengia Gronda Erina


Cengia Gronda Erina q.1670 (Troviamo la piccola targa e due pilastri di metallo che puntellano il soffitto roccioso) 

Cengia Gronda Erina

Camino q.1735

Camino q.1735

Vinta l’ultima difficoltà del camino verticale, si cammina in salita tra rocce e zolle erbose dove il cavo è ora utile come corrimano fino alla cima dove ha termine la ferrata Gamma 2

Panorama al termine della ferrata sulla cima del Dente, alla nostra destra in lontananza la Punta Cermenati che dobbiamo raggiungere 


Panorama al termine della ferrata sulla cima del Dente, alla nostra sinistra la Cima Pozzi e sullo sfondo le Grigne 

Dal Dente scendiamo dalla parte opposta su facile sentiero per raggiungere il visibile CAI 10 di cresta che in questo frangente transita a mezzacosta

CAI 10 q.1760 (Ci innestiamo nel sottostante CAI 10, lo prendiamo a destra)

Scorcio panoramico

Voltandoci indietro si vede la discesa dal Dente per innestarci nel sottostante CAI 10

Sul CAI 10 in direzione della Punta Cermenati


Sul CAI 10 in direzione della Punta Cermenati della quale vediamo la croce di vetta

Selletta Canalone Comera q.1790 (Cartelli e segni assenti: rimaniamo sul CAI 10 di cresta, alla nostra destra scende il canalone di pietrisco percorso dal CAI 9)  

Il canalone Comera che cala dall’omonima selletta

Saliamo gli ultimi metri in vista del rifugio e la croce di vetta

Al rifugio Azzoni

Il rifugio Azzoni visto dalla croce di vetta di Punta Cermenati


Punta Cermenati q.1875

Al rifugio Azzoni

Aggiriamo il rifugio tralasciando il CAI 17 e dalla balconata sottostante prendiamo il sentiero CAI 1 che cala con numerosi tornantini

Il sentiero CAI 1 cala con numerosi tornantini

Contrafforti del Resegone

Sul sentiero CAI 1 che scende dal rifugio Azzoni


Sul sentiero CAI 1 che scende dal rifugio Azzoni

Sul sentiero CAI 1 che scende dal rifugio Azzoni

Deviazione q.1672 (Il CAI 1 costeggia la parete rocciosa sulla quale è posizionata una catena corrimano e c’è affissa una targa nera commemorativa, quindi inizia a percorrere un crinale. Quando notiamo un paletto di metallo lasciamo il crinale CAI 1 e scendiamo a destra il canalino di pietrisco su traccia di passaggio, nessuna indicazione)

Deviazione q.1672 (Il CAI 1 costeggia la parete rocciosa sulla quale è posizionata una catena corrimano e c’è affissa una targa nera commemorativa, quindi inizia a percorrere un crinale. Quando notiamo un paletto di metallo lasciamo il crinale CAI 1 e scendiamo a destra il canalino di pietrisco su traccia di passaggio, nessuna indicazione)

Deviazione q.1672 (Il CAI 1 costeggia la parete rocciosa sulla quale è posizionata una catena corrimano e c’è affissa una targa nera commemorativa, quindi inizia a percorrere un crinale. Quando notiamo un paletto di metallo lasciamo il crinale CAI 1 e scendiamo a destra il canalino di pietrisco su traccia di passaggio, nessuna indicazione)

Scendiamo a destra il canalino di pietrisco su traccia di passaggio, nessuna indicazione


Crocefisso Gatti q.1652 (Dopo venti metri usciamo dal canalino, nella parete c’è il crocefisso e la targa a ricordo)

Sul sentierino di raccordo al CAI 1

Rudere q.1533 (Resiste solo un muretto e le fondamenta) 

Sul CAI 1 a Pian Serrada

Usciamo dal bosco e in lontananza ci appare la parete sulla quale era iniziata la ferrata Gamma 2

Sul CAI 1 che scende verso il rifugio Stoppani

 

Incrocio q.1150 (Piazzola con panca, tavolo e cartelli nel bosco: ignoriamo i sentieri del CAI 7 a sinistra per il passo del Fò e a destra in salita per la funivia dei Piani d’Erna, rimaniamo sul CAI 1 in discesa) 

Casa q.960 (Casa abbandonata)

Il Palazzetto

Sorgente del Kopp

Rifugio Stoppani

Dalla Deviazione q.870 lasciamo il CAI 1, andiamo a destra su sentiero non segnato e a tratti incerto che ci consente di accorciare la via di ritorno 


Ci ricolleghiamo al CAI 1dopo avere tagliato su sentierino incerto

Bivio q.662 (Cartelli e tabella: a destra sale il sentiero per la ferrata Gamma 1 al Pizzo d’Erna, stiamo sulla larga mulattiera CAI 1)

Agriturismo Deviscio q.595 (Innesto sulla strada asfaltata presso il cancello d’ingresso dell’agriturismo, la teniamo d’obbligo a destra) 

Località Versasio q.584 (Ignoriamo il largo Sentiero Rotary a sinistra, avanziamo ancora qualche metro dove ci sono i cartelli, quindi lasciamo la strada asfaltata e andiamo a sinistra entrando nel bosco sul CAI 1)