L'itinerario che si svolge nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi (Appennino tosco/romagnolo), percorre alcuni sentieri abbandonati e ci porta a visitare la cascata dell'Acquacheta fino raggiungere le vette del monte Lavane e dello sconosciuto monte Pollaio.
DATA: 25 aprile 2022
PARTENZA: Da Forlì prendiamo la SS.67 arrivando a San Benedetto in Alpe (circa 43 km), dal paese voltiamo a destra per la SP.55 in direzione di Marradi e la percorriamo esattamente per 3,3 km fino all’edicola votiva che notiamo sul margine della strada presso la grande abitazione di Cà della Via di fronte alla quale scende il sentiero dell’Arrabbiata.
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 21-Alpe di San Benedetto, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/ Via Uberti, 9 – 47521 Cesena (FC) info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646
ITINERARIO: Cà della Via q.727 (Dalla parte opposta dell’abitazione e all’edicola votiva sulla SP.55 scende la sterrata che è l’inizio del “Sentiero dell’Arrabbiata” indicato da un cartello, segni assenti) – Cà Brensica q.651 (Nella parte finale della discesa la sterrata diventa una mulattiera lastricata di roccia esaurendosi al rudere, a breve distanza oltre il fosso del Fiumicino notiamo una presa d’acqua, noi viriamo a sinistra camminando nel verde prato sotto la casa individuando in breve il ponticello sul fosso del Fiumicino) – Ponte q.649 (Ponticello sul fosso del Fiumicino. Lo attraversiamo e andiamo a destra, poi immediatamente lasciamo il buon “Sentiero dell’Arrabbiata” e risaliamo a sinistra individuando il ripidissimo sentierino privo segni o indicazioni) – Radura q.835 (La faticosa ascesa si conclude uscendo dal bosco presso una radura che delimita il crinale, scartiamo le tracce a sinistra e a destra, andiamo dritto su traccia pianeggiante con direzione ovest, nessuna indicazione) – Bivio q.823 (Innesto su largo sentiero, alla destra in lontananza possiamo vedere le vecchie case di Pian Baruzzoli, andiamo a sinistra perdendo subito quota) – Cà Moncini q.768 (Rudere infrascato e crocevia di vecchi sentieri: scartiamo quello a sinistra per la casa di Trafossi, avanziamo e scartiamo quello a destra molto infrascato che transita davanti la casa, continuiamo dritto in discesa su largo sentiero sterrato) – Deviazione q.713 (Siamo entrati nel bosco e in breve lasciamo il largo sentiero sterrato che compie un tornante a sinistra e continua a perdere quota, individuiamo a destra il sentierino abbandonato che immediatamente guada il fosso di Pian Baruzzoli e si sviluppa in falsopiano con direzione nord/ovest) – Bivio q.704 (Innesto sul CAI 429, a destra sale alle case di Pian Baruzzoli e noi lo teniamo a sinistra iniziando intravvedere la cascata dell’Acquacheta) – Bivio q.675 (Innesto sulla mulattiera CAI 407 e punto panoramico sulla grande cascate dell’Acquacheta , andiamo a destra) – Cascata q.673 (Cascata minore rispetto a quella dell’Acquacheta, è originata dal fosso Cà del Vento, la mulattiera CAI 407 guada il corso d’acqua e risale dalla parte opposta sempre su mulattiera) – I Romiti q.734 (Incrocio con cartelli alla fine della salita presso la radura. Il rudere della casa lo possiamo visitare con una breve deviazione salendo la mulattiera alla nostra sinistra, costeggiando la radura a sinistra il CAI 411 conduce verso la parte alta della cascata dell’Acquacheta, noi andiamo a destra con la mulattiera CAI 413 in salita nel bosco ignorando a una biforcazione successiva il tracciato che si direziona verso una torretta d’avvistamento) – Rio dei Romiti q.847 (Il CAI 413 stava costeggiando il corso d’acqua e ora lo guada allontanandosi) – Il Briganzone q.923 (Ruderi) – Fonte q.925 (Tubo con acqua) – Bivio q.930 (Oltrepassata la fonte c’è la biforcazione: dritto a destra inizia un sentierino abbandonato, stiamo in salita sul CAI 413) – Balze di Cornacchia q.1059 (Arriviamo sul crinale delle Balze di Cornacchia, il CAI 413 lo tiene a destra in salita) – Bivio q.1185 (Nella parte finale il CAI 413 lascia il filo del crinale per spostarsi a destra nel bosco fino a innestarsi in un largo sentiero, a destra scende e noi teniamo il CAI 413 a sinistra in salita) – Monte Lavane q.1241 (Sulla cima boscosa c’è un cippo di metallo e un cartello, torniamo indietro) – Bivio q.1185 (Tornati al bivio evitiamo il CAI 413 a destra dal quale siamo arrivati e appena il largo sentiero comincia a scendere per innestarsi alla sottostante pista CAI 555 noi lo lasciamo, andiamo dritto per intraprendere un buon sentiero non segnato che ci fa mantenere sul crinale boscoso, in loco possiamo notare una piccola croce, indicazioni assenti e direzione nord) – Sella q.1171 (Attraversato un breve tratto infrascato, siamo nell’ampia depressione del crinale quotata 1170,7 dalla mappa CTR Toscana, iniziamo a incontrare i primi paletti che segnalano la presenza del metanodotto. Incrocio poco evidente: dalla destra proviene un sentiero che attraversa la sella e continua dritto a sinistra a mezzacosta, teniamo il crinale ora in ripida salita seguendo il passaggio del metanodotto) – Monte Pollaio q.1212 (Si procede sull’ampio crinale pianeggiante con direzione nord seguendo i paletti del metanodotto giungendo al suo naturale esaurimento identificato come monte Pollaio, anonimo e senza indicazioni. Ora incominciamo a calare sulla destra seguendo una pista sterrata) – Forestale q.960 (Innesto sulla pista forestale, a sinistra sale alla Bocchetta del Vento, andiamo a destra) – Bivio q.977 (Biforcazione della pista forestale: dritto a sinistra continua a salire e in seguito diventa CAI 555, stiamo dritto a destra) – La Preda q.955 (Vecchia casa adibita a stalla, attraversiamo il cortile recintato e dalla parte opposta proseguiamo su sterrata che perde leggermente quota) – Cortecce q.871 (Rudere di una grande casa, si continua sulla sterrata in discesa e giunti alla radura sottostante riprende meno evidente in leggera salita) – Cancello q.850 (Attraversato un piccolo fosso d’acqua c’è un vecchio cancello di legno che sancisce la fine della sterrata, ora si continua su sentiero mantenendo la direzione e la quota) – Maestà q.852 – Fontanacce q.859 (Rudere molto infrascato delimitato da un costone roccioso, il sentiero cala sotto la casa e giunti alla radura sottostante dove c’è una vecchia fonte-abbeveratoio, si continua puntando alle due evidenti lastre di roccia verticali) – CAI 429 q.835 (Innesto sul CAI 429, a sinistra sale e noi lo teniamo dritto in leggera discesa) – Pian Baruzzoli q.800 (Evitiamo qualche traccia fuorviante e per ultimo il proseguo a destra del CAI 429, quindi ci portiamo davanti agli antichi edifici di Pian Baruzzoli ancora abitati e continuiamo su sentiero pianeggiante che supera il rudere di un edificio di cui resiste ancora una facciata) – Bivio q.817 (Il buon sentiero procede pianeggiante con direzione sud/est, poi quando diventa incerto e sembra svanire ci alziamo innestandoci sul sentiero sterrato che transita poco sopra, quindi andiamo a destra) – Bivio q.823 (Chiudiamo l’anello, lasciamo il sentiero sterrato che cala a Ca’ Moncini e individuiamo a sinistra l’esile sentierino di ritorno percorso in mattinata) – Radura q.835 – Ponte q.649 – Cà Brensica q.651 – Cà della Via q.727.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 16 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1060 m QUOTA MASSIMA: M. Lavane q.1241 |
Sentieri L’itinerario si svolge prevalentemente su antichi sentieri privi di indicazioni, è riferito a escursionisti esperti. Attenzione ad attraversare il ponte sul
fosso del Fiumicino dopo il rudere di Brensica, allo stato attuale è in
pessime condizioni perché le traversine di legno sui longheroni di metallo
sono marcie (passaggio pericoloso) |
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Rifugi-Bivacchi |
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Fonti Fonte al Briganzone (fonte abbeveratoio con poca acqua). Fonte q.925 sul CAI 413 dopo pochi minuti avere
oltrepassato i ruderi del Briganzone (tubo con acqua). Fonte abbeveratoio nella radura sotto il rudere di
Fontanacce. |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Cà della Via |
0,00 |
Bivio q.1185 |
/ |
Cà Brensica |
0,06 |
Sella q.1171 |
3,00 |
Ponte q.649 |
0,07 |
Monte
Pollaio |
3,17 |
Radura q.835 |
0,37 |
Forestale
q.960 |
3,45 |
Bivio q.823 |
0,42 |
Bivio q.977 |
3,55 |
Ca’ Moncini |
0,47 |
La Preda |
4,03 |
Deviazione
q.713 |
0,54 |
Cortecce |
4,17 |
Bivio q.704 |
1,01 |
Cancello
q.850 |
4,30 |
Bivio q.675 |
1,04 |
Maestà q.852 |
4,34 |
Cascata
q.673 |
1,08 |
Fontanacce |
4,39 |
I Romiti |
1,14 |
CAI 429
q.835 |
4,59 |
Rio dei
Romiti |
1,35 |
Pian
Baruzzoli |
5,04 |
Il Briganzone |
1,50 |
Bivio q.817 |
5,10 |
Fonte q.925 |
1,54 |
Bivio q.823 |
5,12 |
Bivio q.930 |
1,55 |
Radura q.835 |
/ |
Balze di Cornacchia |
2,12 |
Ponte q.649 |
/ |
Bivio q.1185 |
2,43 |
Cà Brensica |
/ |
Monte Lavane |
2,50 |
Cà della Via |
5,50 |
Cà della Via q.727 (Dalla parte opposta dell’abitazione e all’edicola votiva sulla SP.55 scende la sterrata che è l’inizio del “Sentiero dell’Arrabbiata” indicato da un cartello, segni assenti) |
Cà della Via q.727 (Dalla parte opposta dell’abitazione e all’edicola votiva sulla SP.55 scende la sterrata che è l’inizio del “Sentiero dell’Arrabbiata” indicato da un cartello, segni assenti) |
Arrivo al rudere di ca’ Brensica |
Cà Brensica |
Ponte q.649 (Ponticello sul fosso del Fiumicino) |
Cà Brensica vista dal ponticello sul fosso del Fiumicino |
Attraversato il Ponte q.649 sul fosso del Fiumicino andiamo a destra, poi immediatamente lasciamo il buon “Sentiero dell’Arrabbiata” e risaliamo a sinistra individuando il ripidissimo sentierino privo segni o indicazioni |
Sentierino abbandonato |
Sentierino abbandonato |
Radura q.835 (La faticosa ascesa si conclude uscendo dal bosco presso una radura che delimita il crinale, scartiamo le tracce a sinistra e a destra, andiamo dritto su traccia pianeggiante con direzione ovest, nessuna indicazione) |
Bivio q.823 (Innesto su largo sentiero, alla destra in lontananza possiamo vedere le vecchie case di Pian Baruzzoli, andiamo a sinistra perdendo subito quota) |
Scendendo verso casa Moncini |
Il rudere di casa Moncini |
Sul largo sentiero che scende sotto casa Moncini |
Deviazione q.713 (Siamo entrati nel bosco e in breve lasciamo il largo sentiero sterrato che compie un tornante a sinistra e continua perdere quota, individuiamo a destra il sentierino abbandonato che immediatamente guada il fosso di Pian Baruzzoli e si sviluppa in falsopiano con direzione nord/ovest) |
Il sentierino abbandonato immediatamente guada il fosso di Pian Baruzzoli … |
…. e si sviluppa in falsopiano con direzione nord/ovest |
Bivio q.704 (Innesto sul CAI 429, a destra sale alle case di Pian Baruzzoli e noi lo teniamo a sinistra) |
La cascata dell’Acquacheta |
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Cascata q.673 (Anche cascata del Lavane, è originata dal fosso Cà del Vento) |
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La mulattiera CAI 407 guada il corso d’acqua e risale dalla parte opposta sempre su mulattiera |
La mulattiera CAI 407 |
Il rudere dei Romiti |
Il CAI 413 |
Rio dei Romiti q.847 (Il CAI 413 stava costeggiando il corso d’acqua e ora lo guada allontanandosi) |
Il rudere del Briganzone |
Il rudere del Briganzone |
Il rudere del Briganzone |
Il rudere del Briganzone |
Il rudere del Briganzone |
Fonte q.925 (Tubo con acqua) |
Balze di Cornacchia |
Nella parte finale il CAI 413 lascia il filo del crinale delle Balze di Cornacchia per spostarsi a destra nel bosco |
Bivio q.1185 (Innesto nel largo sentiero, a destra scende e noi teniamo il CAI 413 a sinistra in salita) |
Arrivo sul monte Lavane |
Monte Lavane q.1241 (Sulla cima boscosa c’è un cippo di metallo e un cartello) |
Bivio q.1185 (Tornati al bivio evitiamo il CAI 413 a destra dal quale siamo arrivati e appena il largo sentiero comincia a scendere per innestarsi alla sottostante pista CAI 555 noi lo lasciamo, andiamo dritto per intraprendere un buon sentiero non segnato che ci fa mantenere sul crinale boscoso) |
Paletti che segnalano la presenza del metanodotto |
Sul crinale verso il monte Pollaio |
Si procede sull’ampio crinale pianeggiante giungendo al suo naturale esaurimento identificato come monte Pollaio, anonimo e senza indicazioni. Ora incominciamo a calare sulla destra seguendo una pista sterrata |
Forestale q.960 (Innesto sulla pista forestale, a sinistra sale alla Bocchetta del Vento, andiamo a destra) |
Sulla pista forestale |
Sulla pista forestale |
Bivio q.977 (Biforcazione della pista forestale: dritto a sinistra continua a salire e in seguito diventa CAI 555, stiamo dritto a destra) |
La Preda q.955 (Vecchia casa adibita a stalla) |
La Preda q.955 (Vecchia casa adibita a stalla) |
La Preda q.955 (Attraversiamo il cortile recintato e dalla parte opposta proseguiamo su sterrata che perde leggermente quota) |
Da La Preda proseguiamo su sterrata verso Cortecce |
Cortecce |
Cortecce |
Cortecce |
Cortecce |
Sulla sterrata dopo avere lasciato il rudere di Cortecce in direzione del rudere di Fontanacce |
Sulla sterrata verso Fontanacce |
Cancello q.850 (Attraversato un piccolo fosso d’acqua c’è un vecchio cancello di legno che sancisce la fine della sterrata, ora si continua su sentiero mantenendo la direzione e la quota) |
Cancello q.850 (Attraversato un piccolo fosso d’acqua c’è un vecchio cancello di legno che sancisce la fine della sterrata, ora si continua su sentiero mantenendo la direzione e la quota) |
Maestà |
Sul sentiero abbandonato verso il rudere di Fontanacce |
Il rudere di Fontanacce delimitato da un costone roccioso |
La fonte abbeveratoio dopo avere passato il rudere di Fontanacce |
Si continua puntando alle due evidenti lastre di roccia verticali |
Sul sentiero abbandonato in direzione del CAI 429 |
Sul sentiero abbandonato in direzione del CAI 429 |
Zoomata sulla cascata dell’Acquacheta |
Sul sentiero abbandonato in direzione del CAI 429 |
CAI 429 q.835 (Innesto sul CAI 429, a sinistra sale e noi lo teniamo dritto in leggera discesa) |
Pian Baruzzoli |
Ci portiamo davanti agli antichi edifici di Pian Baruzzoli |
Ci portiamo davanti agli antichi edifici di Pian Baruzzoli ancora abitati e continuiamo su sentiero pianeggiante che supera il rudere di un edificio di cui resiste ancora una facciata |
Ci portiamo davanti agli antichi edifici di Pian Baruzzoli ancora abitati e continuiamo su sentiero pianeggiante che supera il rudere di un edificio di cui resiste ancora una facciata |