Itinerario
selvaggio che si svolge in parte sfruttando antiche tracce, riferito a
escursionisti molto esperti del posto e possibilmente dotati di GPS.(Parco
Nazionale delle Foreste Casentinesi, Emilia Romagna)
DATA: 30 aprile 2022
PARTENZA: Sulla SS.310 Forlì-Passo della Calla si arriva alla frazione di Lago di Corniolo (circa 2 km dopo Corniolo, Emilia Romagna), attraversato il ponte sul Bidente delle Celle scendiamo a sinistra la stradina che termina dopo 300 metri all’albergo ristorante Leonardo.
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio19-Bagno di Romagna, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/ Via Uberti, 9 – 47521 Cesena (FC) info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646
ITINERARIO: Albergo Leonardo q.530 (Lasciata l’auto sul ciglio della strada camminiamo davanti l’ingresso dell’albergo, di fianco il quale si nota il sentiero abbandonato che sale trasversalmente con direzione est. Pervenuti a circa 565 metri il buon sentiero sembra svanire, ora viriamo a sinistra procedendo a mezzacosta su esile traccia dove si nota qualche sporadico e sbiadito bollo rosso, poi attraversato uno scivolo marnoso si riprende a salire con direzione est un costone di radi arbusti) – Crinale q.708 (La ripida salita del costone ci fa guadagnare il crinale principale sempre coperto di sottili arbusti, ora si procede a destra in piano superando un fatiscente capanno, direzione sud) – Poggio Aguzzo q.762 (In breve siamo sotto l’erto promontorio roccioso sormontato dalla vistosa croce che domina il paese di Corniolo. Senza salirlo direttamente che comporterebbe un’arrampicata esposta di 2°, lo bypassiamo a destra sulla cengia attrezzata con cavo corrimano e raggiunta la croce manteniamo il crinale seguendo una traccia di passaggio, direzione sud) – Torretta q.773 (Rudere di una torretta di avvistamento) – Cippo q.858 (Piccolo cippo di sasso) – Cippo q.916 (Piccolo cippo di sasso sul promontorio quotato 916,7 m da CTR Emilia Romagna, evitiamo di scendere l’invitante costone sulla destra e manteniamo la direzione sul crinale con la marcata traccia che a volte si mantiene poco sotto) – CAI 283 q.1040 (Innesto sulla curva della mulattiera CAI 283, la prendiamo andando dritto in salita) – Forestale q.1085 (Innesto sulla pista forestale CAI 257, andiamo a destra) – Incrocio q.1024 (Davanti a noi c’è San Paolo in Alpe, a sinistra scende la mulattiera CAI 233 per Ridracoli, andiamo a destra su tratturo oltrepassando la recinzione con il CAI 255 alla vicina ma nascosta chiesa di Sant’Agostino) – Chiesa di Sant’Agostino q.1030 (Rimangono solo pochi ruderi nascosti dalla macchia boschiva, dopo la visita torniamo indietro) – Incrocio q.1024 (Ora andiamo verso San Paolo in Alpe) – San Paolo in Alpe q.1028 (Rudere parzialmente recuperato di una grande casa colonica con maestà) – Bivio q.998 (A sinistra inizia la sterrata non segnata per il rudere delle Pozzachere, manteniamo la pista forestale) – Bivio q.1012 (Un sentiero non segnato inizia a destra per raccordarsi alla sottostante carrozzabile, stiamo sulla forestale) – Bivio q.1005 (Bivio della pista forestale: a destra a ritroso scende e in seguito continua come carrozzabile verso casa Fiumari, andiamo dritto sulla forestale che oltrepassa una sbarra di metallo) – Deviazione q.1019 (Il punto anonimo è quotato 1019 m dalla mappa IGM Emilia Romagna, possiamo prendere come riferimento la staccionata che notiamo poche decine di metri più avanti che delimita il ciglio sinistro della forestale. Lasciamo la pista individuando a destra il sentiero abbandonato e poco evidente che entra nel bosco, inizialmente procede in lieve ascesa stando sotto il filo del crinale che s’intravvede sopra di noi, direzione ovest, poi si vira a sud/ovest) – Crinale q.1080 (Il sentierino diventa meno evidente ma ormai siamo poco sotto il crinale che raggiungiamo, lo teniamo a destra procedendo a vista e per intuito che prende a salire ripido al Poggio Capannina, ignoriamo in questo punto quella che sembra essere una buona traccia che aggira a mezzacosta il versante nord orientale del Poggio Capannina) – Poggio Capannina q.1120 (Promontorio selvaggio e anonimo ricoperto di arbusti. Procediamo sul crinale pianeggiante con direzione nord/ovest e in breve quando sembra terminare ci spostiamo a sinistra passando tra cespugli di pini mughi, subito ci compare una cresta obliqua di lastre rocciose in posizione panoramica che cala sotto di noi, oltre la stessa sembra che ci sia il precipizio. Avanziamo portandoci sul filo della cresta stessa, ora ci si manifesta il punto debole su cui scendere con attenzione continuando così a mantenere la direzione) – Poggio Ricopri q.1061 (Risolto il problema della cresta rocciosa del poggio Capannina, riprendiamo a camminare sul crinale in falsopiano seguendo una traccia di passaggio, sappiamo di avere raggiunto il poggio Ricopri solo grazie al GPS perché è completamente anonimo) – Bivio q.1000 (Dal poggio Ricopri il crinale perde quota nel fitto bosco innestandosi su un sentiero abbandonato che potrebbe passare inosservato. A sinistra a ritroso procede a mezzacosta per andare a transitare sotto i versanti occidentali dei poggi Ricopri e Capannina, noi andiamo dritto con direzione nord sul sentiero inizialmente confuso che tiene il crinale boscoso o a volte si sposta sulla sinistra a mezzacosta) – Bivio q.900 (Per la mappa CTR Emilia Romagna 900,4 m. Il sentiero ora è evidente come pure la biforcazione, scartiamo quello dritto a destra per il rudere di Ronco del Cianco e stiamo su quello principale dritto a sinistra, in breve vira a sinistra lasciando il crinale e mentre perdiamo quota diventa meno palese) – Val di Covile q.799 (Per CTR Emilia Romagna 798,6 m. Il sentierino arriva ai grandi ruderi di Val di Covile completamente immersi nel bosco, senza oltrepassarli un sentiero abbandonato si direziona subito a sinistra a ritroso, noi invece passiamo tra la grande casa che ci si presenta e i ruderi sottostanti poi ci abbassiamo verso quest’ultimi, ora sulla sinistra notiamo un filare di paletti di cemento che delimitano la parte bassa del complesso, mentre sulla destra c’è la mulattiera che prendiamo) – CAI 275 q.690 (Innesto sul largo CAI 275, lo teniamo a destra) – Carrozzabile q.667 (Innesto sulla carrozzabile CAI 249, andiamo a sinistra) – Sant’Agostino q.665 (Chiesa con edificio adiacente, la carrozzabile sale con fondo cementato) – Bivio q.681 (Bivio della carrozzabile senza indicazioni, dritto continua come CAI 249 per Ca’ Fiume, saliamo a destra verso casa Grillaia) – Bivio q.700 (Rimaniamo sulla carrozzabile in salita, dritto alla nostra destra inizia una marcata traccia) – La Grillaia q.725 (La carrozzabile si esaurisce alla grande casa ristrutturata di Grillaia, pochi metri prima di arrivarci ignoriamo un sentiero a sinistra a ritroso. Attraversiamo il prato portandoci dietro la casa dalla quale sale un largo sentiero che dobbiamo intraprendere, dopo pochi metri alla biforcazione scartiamo il sentierino che si sviluppa appena sopra la fonte e stiamo su quello principale) – Presa d’acqua q.748 (Continuiamo su largo sentiero, evitiamo il sentierino a sinistra che sale sopra la presa d’acqua che comunque per il nostro senso di marcia può passare inosservato) – Crinale q.813 (In loco c’è un palo della luce, incrocio: tralasciamo il largo sentiero che scavalla dalla parte opposta e il sentierino dietro il palo della luce, risaliamo il crinalino a sinistra su buon sentiero destinato ad allargarsi) – Fosso q.835 (Fosso d’acqua. Il sentiero nel frattempo ha lasciato il crinale spostandosi a destra a mezzacosta nel bosco) – Fosso q.839 (Fosso d’acqua, anticipa l’arrivo a Casaccia) – Casaccia q.834 (Il sentiero termina alla grande casa ristrutturata, risaliamo la sua carrozzabile d’accesso su fondo cementato tenendo presente che siamo su una strada privata) – SS. 310 q.895 (Innesto sulla strada asfaltata, dalla parte opposta risaliamo l’esile traccia trasversale presso un piccolo contatore dell’Enel) – Casa Martinaccio q.900 (La sdrucciolevole traccia trasversale ci conduce alla casa ristrutturata che si riusciva a scorgere già dalla SS. 310. Senza oltrepassarla saliamo immediatamente a sinistra dove notiamo un sentiero abbandonato) – Presa d’acqua q.920 (Di servizio alla casa Martinaccio, continuiamo in ascesa sul sentiero a tratti un po’ infrascato destinato a virare a destra) – Traliccio Enel q.928 – Traliccio Enel q.931 – CAI 259 q.945 (Innesto sul crinale CAI 259, lo seguiamo a destra tralasciando di segnalare i successivi tralicci dell’Enel ora ininfluenti per il nostro orientamento) – Monte della Maestà q.977 (La mulattiera aggira la cima sul versante occidentale poi comincia perdere quota) – Castellaccio di Corniolino q.769 (Lasciando temporaneamente il CAI 259 risaliamo e facciamo visita al rudere della rocca) - SS.310 q.656 (Al termine della discesa la mulattiera s’innesta sulla curva a U della strada asfaltata SS.310, la lasciamo immediatamente e prendiamo lo stradello su fondo cementato e chiuso da sbarra subito a sinistra che è sempre CAI 259) - Corniolino q.606 (La carrozzabile scende e termina alle vecchie case abitate di Corniolino, passiamo tra gli edifici e teniamo il CAI 259 subito a destra in falsopiano per sentiero erboso che delimita la radura, poco sotto di noi si nota un grande rudere) - Casina di Corniolino q.590 (Quota da CTR Emilia Romagna. Oltrepassiamo la vecchia casa scendendo la mulattiera, a poca distanza c’è qualche vecchio edificio abbandonato) - SS.310 q.560 (Oltrepassata una vecchia fonte abbeveratoio siamo sulla strada asfaltata, la teniamo a sinistra verso Lago di Corniolo) - Lago di Corniolo q.529 (Lasciamo la SS.310 e scendiamo la stradina a destra che termina all’albergo Leonardo) - Albergo Leonardo q.530
NOTE: | |
LUNGHEZZA: 16 km DIFFICOLTA: EE | DISLIVELLO TOTALE: 1140 m QUOTA MASSIMA: |
Sentieri Itinerario selvaggio che in parte si svolge sfruttando delle antiche tracce, la gita è riferita a escursionisti molto esperti del posto e possibilmente dotati di GPS. | |
Rifugi-Bivacchi - Albergo Leonardo http://www.hotelleonardo.net/ - Una stanza sempre aperta e in ottime condizioni è stata ottenuta dal restauro di San Paolo in Alpe (anno 2021), all’interno solo tavolo con sedie. | |
Fonti Fonte nel prato della casa di Grillaia | |
TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
|||
Albergo Leonardo |
0,00 |
Sant’Agostino |
3,52 |
Crinale q.708 |
0,24 |
Bivio q.681 |
3,54 |
Poggio
Aguzzo |
0,33 |
Bivio q.700 |
3,57 |
Torretta
q.773 |
0,40 |
La Grillaia |
4,00 |
Cippo q.858 |
0,51 |
Presa d’acqua q.748 |
4,03 |
Cippo q.916 |
1,00 |
Crinale q.813 |
4,13 |
CAI 283 q.1040 |
1,37 |
Fosso q.835 |
4,19 |
Forestale
q.1085 |
1,42 |
Fosso q.839 |
4,23 |
Incrocio
q.1024 |
1,51 |
Casaccia |
4,25 |
Chiesa di
Sant’Agostino |
1,54 |
SS.310 q.895 |
4,31 |
Incrocio
q.1024 |
1,57 |
Casa
Martinaccio |
4,34 |
San Paolo in
Alpe |
1,59 |
Presa
d’acqua q.920 |
4,37 |
Bivio q.998 |
2,05 |
Traliccio Enel q.928 |
4,39 |
Bivio q.1012 |
2,20 |
Traliccio Enel q.931 |
4,41 |
Bivio q.1005 |
2,23 |
CAI 259 q.945 |
4,43 |
Deviazione q.1019 |
2,28 |
Monte della Maestà |
/ |
Crinale q.1080 |
2,36 |
Castellaccio di C. |
5,25 |
Poggio Capannina |
2,41 |
SS.310 q.656 |
5,35 |
Poggio Ricopri |
3,01 |
Corniolino |
5,41 |
Bivio q.1000 |
3,08 |
Casina di Corniolino |
5,44 |
Bivio q.900 |
3,20 |
SS.310 q.560 |
5,47 |
Val di Covile |
3,35 |
Lago di Corniolo |
5,56 |
CAI 275 q.690 |
3,48 |
Albergo Leonardo |
6,00 |
Carrozzabile q.667 |
3,50 |
|
|
Il poggio Aguzzo visto dal paese di Corniolo |
Albergo Leonardo |
Albergo Leonardo q.530 (Lasciata l’auto sul ciglio della strada camminiamo davanti l’ingresso dell’albergo, di fianco il quale si nota il sentiero abbandonato che sale trasversalmente con direzione est) |
Di fianco l’albergo si nota il sentiero abbandonato che sale trasversalmente con direzione est |
Pervenuti a circa 565 metri il buon sentiero sembra svanire, ora viriamo a sinistra procedendo a mezzacosta su esile traccia dove si nota qualche sporadico e sbiadito bollo rosso |
Attraversato uno scivolo marnoso si riprende a salire con direzione est un costone di radi arbusti |
Zoomata sul poggio Aguzzo |
Crinale q.708 (La ripida salita del costone ci fa guadagnare il crinale principale sempre coperto di sottili arbusti, ora si procede a destra in piano superando un fatiscente capanno, direzione sud) |
In breve siamo sotto l’erto promontorio roccioso sormontato dalla vistosa croce che domina il paese di Corniolo |
Poggio Aguzzo q.762 (In breve siamo sotto l’erto promontorio roccioso sormontato dalla vistosa croce che domina il paese di Corniolo. Senza salirlo direttamente che comporterebbe un’arrampicata esposta di 2°, lo bypassiamo a destra sulla cengia attrezzata con cavo corrimano) |
In breve siamo sotto l’erto promontorio roccioso sormontato dalla vistosa croce che domina il paese di Corniolo. Senza salirlo direttamente che comporterebbe un’arrampicata esposta di 2°, lo bypassiamo a destra sulla cengia attrezzata con cavo corrimano |
In breve siamo sotto l’erto promontorio roccioso sormontato dalla vistosa croce che domina il paese di Corniolo. Senza salirlo direttamente che comporterebbe un’arrampicata esposta di 2°, lo bypassiamo a destra sulla cengia attrezzata con cavo corrimano |
Poggio Aguzzo q.762 |
Dal poggio Aguzzo manteniamo il crinale seguendo una traccia di passaggio, direzione sud |
Panorama dal poggio Aguzzo su tutto il crinale che dobbiamo percorrere |
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Sul crinale dopo avere lasciato il poggio Aguzzo |
Torretta q.773 (Rudere di una torretta di avvistamento) |
Cippo q.916 (Piccolo cippo di sasso) |
Sul crinale dopo avere superato il Cippo q.916 |
Manteniamo la direzione sul crinale con la marcata traccia che a volte si mantiene poco sotto |
Sul crinale che ci direziona verso il CAI 283 |
Sul crinale che ci direziona verso il CAI 283 |
Sul crinale che ci direziona verso il CAI 283 |
CAI 283 q.1040 (Innesto sulla curva della mulattiera CAI 283, la prendiamo andando dritto in salita) |
La forestale CAI 257 che scende a San Paolo in Alpe |
San Paolo in Alpe |
Verso la chiesa di San Agostino a San Paolo in Alpe |
La chiesa di Sant’Agostino a San Paolo in Alpe |
San Paolo in Alpe |
San Paolo in Alpe |
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Una stanza sempre aperta e in ottime condizioni è stata ottenuta dal restauro di San Paolo in Alpe |
Bivio q.998 (A sinistra inizia la sterrata non segnata per il rudere delle Pozzachere, manteniamo la pista forestale) |
Bivio q.1005 (Bivio della pista forestale: a destra a ritroso scende e in seguito continua come carrozzabile verso casa Fiumari, andiamo dritto sulla forestale che oltrepassa una sbarra di metallo) |
Deviazione q.1019 (Il punto anonimo è quotato 1019 m dalla mappa IGM Emilia Romagna. Lasciamo la pista individuando a destra il sentiero abbandonato e poco evidente che entra nel bosco) |
Inizialmente il sentiero abbandonato procede in lieve ascesa stando sotto il filo del crinale che s’intravvede sopra di noi |
Sul poggio Capannina |
Sul poggio Capannina |
Dal poggio Capannina procediamo sul crinale pianeggiante con direzione nord/ovest e in breve quando sembra terminare ci spostiamo a sinistra passando tra cespugli di pini mughi, subito ci compare una cresta obliqua di lastre rocciose in posizione panoramica che cala sotto di noi, oltre la stessa sembra che ci sia il precipizio ….. |
…. avanziamo portandoci sul filo della cresta stessa, ora ci si manifesta il punto debole su cui scendere con attenzione continuando così a mantenere la direzione |
…. avanziamo portandoci sul filo della cresta stessa, ora ci si manifesta il punto debole su cui scendere con attenzione continuando così a mantenere la direzione |
…. avanziamo portandoci sul filo della cresta stessa, ora ci si manifesta il punto debole su cui scendere con attenzione continuando così a mantenere la direzione |
Risolto il problema della cresta rocciosa del poggio Capannina, riprendiamo a camminare sul crinale in falsopiano seguendo una traccia di passaggio |
Alle nostre spalle vediamo la delicata discesa del poggio Capannina |
Alle nostre spalle vediamo la delicata discesa del poggio Capannina |
Poggio Ricopri q.1061 (Sappiamo di avere raggiunto il Poggio Ricopri solo grazie al GPS perché è completamente anonimo) |
Sentiero abbandonato dopo avere superato il poggio Ricopri in direzione di Val di Covile |
Bivio q.900 (Per la mappa CTR Emilia Romagna 900,4 m. Il sentiero ora è evidente come pure la biforcazione, scartiamo quello dritto a destra per il rudere di Ronco del Cianco e stiamo su quello principale dritto a sinistra) |
Val di Covile |
Val di Covile |
Val di Covile |
Val di Covile |
Val di Covile |
Val di Covile |
Val di Covile (Ci abbassiamo verso ruderi sottostanti, sulla sinistra notiamo un filare di paletti di cemento che delimitano la parte bassa del complesso, mentre sulla destra c’è la mulattiera che prendiamo) |
Val di Covile (Ci abbassiamo verso ruderi sottostanti, sulla sinistra notiamo un filare di paletti di cemento che delimitano la parte bassa del complesso, mentre sulla destra c’è la mulattiera che prendiamo) |
CAI 275 q.690 (Innesto sul largo CAI 275, lo teniamo a destra) |
Carrozzabile q.667 (Innesto sulla carrozzabile CAI 249, andiamo a sinistra) |
Arrivo alla chiesa di San Agostino in località case Fiumari |
La chiesa di San Agostino |
Bivio q.681 (Bivio della carrozzabile senza indicazioni, dritto continua come CAI 249 per Ca’ Fiume, saliamo a destra verso casa Grillaia) |
Casa Grillaia |
Fonte a casa Grillaia |
Attraversiamo il prato portandoci dietro la casa Grillaia dalla quale sale un largo sentiero che dobbiamo intraprendere |
Presa d’acqua q.748 |
Sul sentiero dopo avere passato la Presa d’acqua q.748 |
Crinale q.813 (In loco c’è un palo della luce, incrocio: tralasciamo il largo sentiero che scavalla dalla parte opposta e il sentierino dietro il palo della luce, risaliamo il crinalino a sinistra su buon sentiero destinato ad allargarsi) |
Il vecchio sentiero che conduce a Casaccia |
Casaccia |
SS. 310 q.895 (Innesto sulla strada asfaltata, dalla parte opposta risaliamo l’esile traccia trasversale presso un piccolo contatore dell’Enel) |
SS. 310 q.895 (Innesto sulla strada asfaltata, dalla parte opposta risaliamo l’esile traccia trasversale presso un piccolo contatore dell’Enel) |
Casa Martinaccio q.900 (La sdrucciolevole traccia trasversale ci conduce alla casa ristrutturata che si riusciva a scorgere già dalla SS. 310. Senza oltrepassarla saliamo immediatamente a sinistra dove notiamo un sentiero abbandonato) |
Presa d’acqua q.920 (Di servizio alla casa Martinaccio) |
Traliccio Enel q.928 |
CAI 259 q.945 (Innesto sul crinale CAI 259, lo seguiamo a destra) |
CAI 259 |
CAI 259 |
Sul CAI 259 verso il Castellaccio di Corniolino |
Sul CAI 259 verso il Castellaccio di Corniolino |
Panorama dal CAI 259 sul poggio Aguzzo risalito in mattinata |
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Lasciando temporaneamente il CAI 259 risaliamo e facciamo visita al rudere del Castellaccio di Corniolino |
Castellaccio di Corniolino |
SS.310 q.656 (Al termine della discesa la mulattiera s’innesta sulla curva a U della strada asfaltata SS.310, la lasciamo immediatamente e prendiamo lo stradello su fondo cementato e chiuso da sbarra subito a sinistra che è sempre CAI 259) |
Corniolino q.606 (La carrozzabile scende e termina alle vecchie case abitate di Corniolino, passiamo tra gli edifici) |
Corniolino q.606 (La carrozzabile scende e termina alle vecchie case abitate di Corniolino, passiamo tra gli edifici) |
Corniolino |
Passiamo tra gli edifici di Corniolino e teniamo il CAI 259 subito a destra in falsopiano per sentiero erboso che delimita la radura, poco sotto di noi si nota un grande rudere |
Passiamo tra gli edifici di Corniolino e teniamo il CAI 259 subito a destra in falsopiano per sentiero erboso che delimita la radura, poco sotto di noi si nota un grande rudere |
Casina di Corniolino |
Casina di Corniolino (Oltrepassiamo la vecchia casa scendendo la mulattiera, a poca distanza c’è qualche vecchio edificio abbandonato) |
Oltrepassata una vecchia fonte abbeveratoio siamo sulla strada asfaltata |
SS.310 q.560 (Oltrepassata una vecchia fonte abbeveratoio siamo sulla strada asfaltata, la teniamo a sinistra verso Lago di Corniolo) |
Lago di Corniolo q.529 (Lasciamo la SS.310 e scendiamo la stradina a destra che termina all’albergo Leonardo) |