lunedì 19 settembre 2022

Ponza Grande (EEA)

Partiamo dai laghi di Fusine (Friuli Venezia Giulia) e raggiunto il frequentato rifugio Zacchi percorriamo la via ferrata fino alla vetta della Ponza Grande.

DATA: 7 agosto 2021 

PARTENZA: Dal Lago di Fusine Superiore (Friuli Venezia Giulia, a circa 11 km da Tarvisio) finisce la strada asfaltata nei pressi del bar-ristoro “Ai Sette Nani” con piazzale adibito a parcheggio (a pagamento)

 


ITINERARIO: Lago di Fusine Superiore q.941 (Dietro il ristoro “Ai Sette Nani” inizia la pista forestale)      Bivio q.944 (Appena intrapresa la pista si divide, a destra è CAI 514, noi la teniamo a sinistra che è CAI 512 per il rifugio Zacchi)     Deviazione q.974 (Lasciamo la pista forestale che continua verso il rifugio Zacchi, teniamo il CAI 512 dritto a sinistra su pista secondaria, dopo pochi minuti si esaurisce e si risale nel bosco su mulattiera)      Bivio q.1031 (Biforcazione, il CAI 512 tiene la mulattiera a destra)  –   Bivio q.1153 (Bivio e cartelli: a destra il sentierino scende alla pista forestale riportando ai laghi di Fusine, stiamo sul CAI 512 in salita)   –   Rifugio Zacchi q.1380 (Attraversiamo la pista forestale d’accesso al rifugio situato alla nostra sinistra, prendiamo il CAI 513/B con cartello che indica la ferrata alla Ponza Grande, il sentierino in breve si alza tra i pini mughi)   –   Ferrata q.1620 (Iniziano i primi tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande, in questo frangente le difficoltà sono modeste)   –   Canalone q.1890 (Arriviamo presso un largo canalone di placche e detriti rocciosi, il percorso CAI lo attraversa spostandosi sul lato opposto riprendendo l’ascesa tra i pini mughi)   –   Bivio q.2000 (Scritte sulle rocce: a destra il sentiero si direziona verso la Ponza di Mezzo e sarà il nostro ritorno, saliamo a sinistra verso la ferrata della Ponza Grande. Il tragitto ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole)   –   Ferrata alla Ponza Grande q.2100 (Arriviamo alla testata del canalone dalla quale inizia la ferrata vera e propria della Ponza Grande indicata da un grande bollo rosso. Quest’ultima parte di avvicinamento è particolarmente impegnativa, su roccia franosa ed esposta sul canalone stesso priva di protezioni. La ferrata della Ponza Grande sale in buona esposizione su roccia ben scalinata attrezzata con cavo e qualche staffa, superata in seguito l’unica scala in metallo della via arriviamo in un valloncello detritico dove momentaneamente terminano le attrezzature. Il proseguo ora è incerto perché non vi sono segni, dobbiamo individuare i pochi omini di sasso che ci fanno risalire virando a sinistra fino a ritrovare i cavi)   –   Ponza Grande q.2274 (Sulla vetta in una roccia c’è la scritta slovena Visoka Ponca e una targa di pietra datata 1947. Ora ci abbassiamo a sinistra nel versante sloveno, su terreno scalinato roccioso e sporco di pietrisco che lo rende molto infido, bolli bianco/rossi, poi si procede su esile cengia che ci fa raggiungere l’affilatissima cresta di placca rocciosa con cavo corrimano)   –   Forca Planiza q.2156 (Camminato sull’affilatissima e pianeggiante cresta di placca rocciosa, ci caliamo alla stretta forcella, quindi scendiamo a destra per ripida traccia nel versante italiano perdendo circa 20 metri di quota individuando il proseguo a sinistra su esilissima cengia esposta)   –   Bivio q.2150 (Bivio poco evidente: arrampicando le roccette a sinistra inizia la Via Normale alla Ponza di Mezzo, sulla roccia c’è la scritta “Tamar” riferita al rifugio sloveno in val Planica, stiamo in discesa seguendo i bolli rossi su traccia sdrucciolevole nel pietrisco)   –   Bivio q.2000 (Chiudiamo il primo anello tornando al bivio per la ferrata alla Ponza Grande, ripercorriamo il sentiero attrezzato scendendo al rifugio Zacchi)   –   Canalone q.1890    –   Ferrata q.1620 (Terminano i tratti attrezzati)  –   Rifugio Zacchi q.1380 (Per non rifare la mulattiera CAI 512, optiamo per la più lunga ma agevole pista forestale d’accesso al rifugio che scende a sinistra)    –   Bivio q.1366 (A sinistra inizia il sentiero CAI 513 per la ferrata Via della Vita, stiamo sulla pista)    – Bivio q.1238 (Stiamo sulla pista che compie un tornante a destra, a sinistra potrebbe passare inosservato ma inizia un largo sentiero senza indicazioni)   –   Bivio q.1140 (A sinistra sotto la nostra pista inizia una marcata traccia non indicata che taglia il percorso, la ignoriamo)   –   Bivio q.1126 (A destra sale un sentierino indicato come “scorciatoia” per il rifugio Zacchi che si collega alla mulattiera CAI 512, rimaniamo sulla pista)   –   Bivio q.1066 (Sul tornante che precede la Capanna Ghezzi, a sinistra si ricollega il sentiero che tagliava dal Bivio q.1140)   –   Capanna Ghezzi q.1065 (Edificio in muratura)  –   Bivio q.1008 (Bivio della pista forestale, a sinistra è CAI 513 per il bivacco Nogara, andiamo dritto)   –   Deviazione q.974 (Chiudiamo il secondo anello, a destra ritroviamo la pista CAI 512 presa per salire al rifugio Zacchi)   –   Bivio q.944   –   Lago di Fusine Superiore q.941.

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 12,2 km

DIFFICOLTA: EEA

DISLIVELLO TOTALE: 1330 m

QUOTA MASSIMA: Ponza Grande q.2274

Sentieri

La ferrata alla Ponza Grande è di media difficoltà in discreta esposizione, la roccia ha dei buoni appigli che limita lo sforzo di braccia. I tratti non attrezzati che precedono l’attacco della ferrata, come pure la discesa iniziale dalla vetta della Ponza Grande nel versante sloveno sono da considerarsi più pericolosi della ferrata stessa, i passaggi seppur tecnicamente facili sono molto infidi causa il terreno sdrucciolevole sporco di pietrisco e ghiaia. 

Rifugi-Bivacchi

- Rifugio Zacchi: situato sotto la parete ovest della Ponza Grande, aperto da maggio a settembre dispone di 20 posti letto. 

- Capanna Ghezzi: edificio in muratura sempre chiuso

Fonti

- Fonte all’inizio del piazzale/parcheggio al lago di Fusine superiore (acqua non potabile)

- Fonte alla Capanna Ghezzi

Tracce GPS



TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Lago di Fusine Superiore

0,00

Canalone

/

Bivio q.944  

0,02

Ferrata q.1620

/

Deviazione q.974

0,13

Rifugio Zacchi

6,00

Bivio q.1031

0,19

Bivio q.1366

6,08

Bivio q.1153  

0,35

Bivio q.1238

6,25

Rifugio Zacchi

1,05

Bivio q.1140

/

Ferrata q.1620

1,35

Bivio q.1126

6,40

Canalone

2,15

Bivio q.1066

6,49

Bivio q.2000  

2,30

Capanna Ghezzi

6,50

Ferrata Ponza Grande

2,55

Bivio q.1008

7,00

Ponza Grande

3,50

Deviazione q.974

7,06

Forca Planiza

4,10

Bivio q.944  

/

Bivio q.2150

4,20

Lago di Fusine Superiore

7,15

Bivio q.2000

4,45

 

 



Lago di Fusine Superiore q.941 (Dietro il ristoro “Ai Sette Nani” inizia la pista forestale)

Lago di Fusine Superiore q.941 (Dietro il ristoro “Ai Sette Nani” inizia la pista forestale)

Deviazione q.974 (Lasciamo la pista forestale che continua verso il rifugio Zacchi, teniamo il CAI 512 dritto a sinistra su pista secondaria, dopo pochi minuti si esaurisce e si risale nel bosco su mulattiera)

Dopo pochi minuti la pista si esaurisce e si risale nel bosco su mulattiera

Bivio q.1031 (Biforcazione, il CAI 512 tiene la mulattiera a destra)

Rifugio Zacchi


Rifugio Zacchi

Cippo al rifugio Zacchi

Dal rifugio Zacchi prendiamo il CAI 513/B con cartello che indica la ferrata alla Ponza Grande, il sentierino che in breve si alza tra i pini mughi

CAI 513/B

Ferrata q.1620 (Iniziano i primi tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande, in questo frangente le difficoltà sono modeste)

Tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande

 

Tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande

Tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande

Tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande

Canalone q.1890 (Arriviamo presso un largo canalone di placche e detriti rocciosi, il percorso CAI lo attraversa spostandosi sul lato opposto riprendendo l’ascesa tra i pini mughi)

Canalone q.1890 (Arriviamo presso un largo canalone di placche e detriti rocciosi, il percorso CAI lo attraversa spostandosi sul lato opposto riprendendo l’ascesa tra i pini mughi)

Canalone q.1890 (Arriviamo presso un largo canalone di placche e detriti rocciosi, il percorso CAI lo attraversa spostandosi sul lato opposto riprendendo l’ascesa tra i pini mughi)


Bivio q.2000 (Scritte sulle rocce: a destra il sentiero si direziona verso la Ponza di Mezzo e sarà il nostro ritorno, saliamo a sinistra verso la ferrata della Ponza Grande. Il tragitto ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole)

Dal Bivio q.2000, il tragitto per l’attacco della ferrata della Ponza Grande ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole

Dal Bivio q.2000, il tragitto per l’attacco della ferrata della Ponza Grande ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole


Dal Bivio q.2000, il tragitto per l’attacco della ferrata della Ponza Grande ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole

Dal Bivio q.2000, il tragitto per l’attacco della ferrata della Ponza Grande ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole

Ferrata alla Ponza Grande q.2100 (Arriviamo alla testata del canalone dalla quale inizia la ferrata vera e propria della Ponza Grande indicata da un grande bollo rosso)


La ferrata della Ponza Grande sale in buona esposizione su roccia ben scalinata attrezzata con cavo e qualche staffa

La ferrata della Ponza Grande sale in buona esposizione su roccia ben scalinata attrezzata con cavo e qualche staffa

La ferrata della Ponza Grande

La targa che incontriamo lungo la via ferrata

La ferrata della Ponza Grande

La ferrata della Ponza Grande


Durante l’ascesa della ferrata, notiamo l’affilata cresta di placca rocciosa sulla Forca Planiza, la percorreremo nella discesa dalla Ponza Grande

La ferrata della Ponza Grande

L’unica scala in metallo della ferrata 

La ferrata della Ponza Grande

Arriviamo in un valloncello detritico dove momentaneamente terminano le attrezzature, il proseguo ora è incerto perché non vi sono segni, dobbiamo individuare i pochi omini di sasso che ci fanno risalire virando a sinistra fino a ritrovare i cavi


Ponza Grande q.2274 (Sulla vetta in una roccia c’è la scritta slovena Visoka Ponca e una targa di pietra datata 1947)  

Ponza Grande q.2274 (Sulla vetta in una roccia c’è la scritta slovena Visoka Ponca e una targa di pietra datata 1947)  

Panorama verso la Ponza di Mezzo

Dalla vetta ci abbassiamo a sinistra nel versante sloveno, su terreno scalinato roccioso e sporco di pietrisco che lo rende molto infido, bolli bianco/rossi

Poi si procede su esile cengia


Poi si procede su esile cengia

Esile cengia

L’esile cengia ci fa raggiungere l’affilatissima cresta di placca rocciosa con cavo corrimano


L’esile cengia ci fa raggiungere l’affilatissima cresta di placca rocciosa con cavo corrimano

Camminato sull’affilatissima e pianeggiante cresta di placca rocciosa, ci caliamo alla stretta forcella Forca Planiza  

Camminato sull’affilatissima e pianeggiante cresta di placca rocciosa, ci caliamo alla stretta forcella Forca Planiza  

Forca Planiza

Dalla Forca Planiza scendiamo a destra per ripida traccia nel versante italiano perdendo circa 20 metri di quota individuando il proseguo a sinistra su esilissima cengia esposta


Dalla Forca Planiza scendiamo a destra per ripida traccia nel versante italiano perdendo circa 20 metri di quota individuando il proseguo a sinistra su esilissima cengia esposta

Esilissima cengia esposta

Bivio q.2150 (Bivio poco evidente: arrampicando le roccette a sinistra inizia la Via Normale alla Ponza di Mezzo, sulla roccia c’è la scritta “Tamar” riferita al rifugio sloveno in val Planica, stiamo in discesa seguendo i bolli rossi su traccia sdrucciolevole nel pietrisco) 

Dal Bivio q.2150 stiamo in discesa seguendo i bolli rossi su traccia sdrucciolevole nel pietrisco

Discesa per ritornare al rifugio Zacchi

Discesa per ritornare al rifugio Zacchi


Bivio q.2000 (Chiudiamo il primo anello tornando al bivio per la ferrata alla Ponza Grande, ripercorriamo il sentiero attrezzato scendendo al rifugio Zacchi)  

Panorama verso il piccolo Mangart di Coritenza e zoomata al bivacco Tarvisio sulla forcella Sagherza


Bivio q.1366 (A sinistra inizia il sentiero CAI 513 per la ferrata Via della Vita, stiamo sulla pista) 

Sulla pista che dal rifugio Zacchi riporta ai laghi di Fusine

Capanna Ghezzi

Bivio q.1008 (Bivio della pista forestale, a sinistra è CAI 513 per il bivacco Nogara, andiamo dritto)