Partiamo dai laghi di Fusine (Friuli Venezia Giulia) e raggiunto il frequentato rifugio Zacchi percorriamo la via ferrata fino alla vetta della Ponza Grande.
DATA: 7 agosto 2021
PARTENZA: Dal Lago di Fusine Superiore (Friuli Venezia Giulia, a circa 11 km da Tarvisio) finisce la strada asfaltata nei pressi del bar-ristoro “Ai Sette Nani” con piazzale adibito a parcheggio (a pagamento)
ITINERARIO: Lago di Fusine Superiore q.941 (Dietro il ristoro “Ai Sette Nani” inizia la pista forestale) – Bivio q.944 (Appena intrapresa la pista si divide, a destra è CAI 514, noi la teniamo a sinistra che è CAI 512 per il rifugio Zacchi) – Deviazione q.974 (Lasciamo la pista forestale che continua verso il rifugio Zacchi, teniamo il CAI 512 dritto a sinistra su pista secondaria, dopo pochi minuti si esaurisce e si risale nel bosco su mulattiera) – Bivio q.1031 (Biforcazione, il CAI 512 tiene la mulattiera a destra) – Bivio q.1153 (Bivio e cartelli: a destra il sentierino scende alla pista forestale riportando ai laghi di Fusine, stiamo sul CAI 512 in salita) – Rifugio Zacchi q.1380 (Attraversiamo la pista forestale d’accesso al rifugio situato alla nostra sinistra, prendiamo il CAI 513/B con cartello che indica la ferrata alla Ponza Grande, il sentierino in breve si alza tra i pini mughi) – Ferrata q.1620 (Iniziano i primi tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande, in questo frangente le difficoltà sono modeste) – Canalone q.1890 (Arriviamo presso un largo canalone di placche e detriti rocciosi, il percorso CAI lo attraversa spostandosi sul lato opposto riprendendo l’ascesa tra i pini mughi) – Bivio q.2000 (Scritte sulle rocce: a destra il sentiero si direziona verso la Ponza di Mezzo e sarà il nostro ritorno, saliamo a sinistra verso la ferrata della Ponza Grande. Il tragitto ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole) – Ferrata alla Ponza Grande q.2100 (Arriviamo alla testata del canalone dalla quale inizia la ferrata vera e propria della Ponza Grande indicata da un grande bollo rosso. Quest’ultima parte di avvicinamento è particolarmente impegnativa, su roccia franosa ed esposta sul canalone stesso priva di protezioni. La ferrata della Ponza Grande sale in buona esposizione su roccia ben scalinata attrezzata con cavo e qualche staffa, superata in seguito l’unica scala in metallo della via arriviamo in un valloncello detritico dove momentaneamente terminano le attrezzature. Il proseguo ora è incerto perché non vi sono segni, dobbiamo individuare i pochi omini di sasso che ci fanno risalire virando a sinistra fino a ritrovare i cavi) – Ponza Grande q.2274 (Sulla vetta in una roccia c’è la scritta slovena Visoka Ponca e una targa di pietra datata 1947. Ora ci abbassiamo a sinistra nel versante sloveno, su terreno scalinato roccioso e sporco di pietrisco che lo rende molto infido, bolli bianco/rossi, poi si procede su esile cengia che ci fa raggiungere l’affilatissima cresta di placca rocciosa con cavo corrimano) – Forca Planiza q.2156 (Camminato sull’affilatissima e pianeggiante cresta di placca rocciosa, ci caliamo alla stretta forcella, quindi scendiamo a destra per ripida traccia nel versante italiano perdendo circa 20 metri di quota individuando il proseguo a sinistra su esilissima cengia esposta) – Bivio q.2150 (Bivio poco evidente: arrampicando le roccette a sinistra inizia la Via Normale alla Ponza di Mezzo, sulla roccia c’è la scritta “Tamar” riferita al rifugio sloveno in val Planica, stiamo in discesa seguendo i bolli rossi su traccia sdrucciolevole nel pietrisco) – Bivio q.2000 (Chiudiamo il primo anello tornando al bivio per la ferrata alla Ponza Grande, ripercorriamo il sentiero attrezzato scendendo al rifugio Zacchi) – Canalone q.1890 – Ferrata q.1620 (Terminano i tratti attrezzati) – Rifugio Zacchi q.1380 (Per non rifare la mulattiera CAI 512, optiamo per la più lunga ma agevole pista forestale d’accesso al rifugio che scende a sinistra) – Bivio q.1366 (A sinistra inizia il sentiero CAI 513 per la ferrata Via della Vita, stiamo sulla pista) – Bivio q.1238 (Stiamo sulla pista che compie un tornante a destra, a sinistra potrebbe passare inosservato ma inizia un largo sentiero senza indicazioni) – Bivio q.1140 (A sinistra sotto la nostra pista inizia una marcata traccia non indicata che taglia il percorso, la ignoriamo) – Bivio q.1126 (A destra sale un sentierino indicato come “scorciatoia” per il rifugio Zacchi che si collega alla mulattiera CAI 512, rimaniamo sulla pista) – Bivio q.1066 (Sul tornante che precede la Capanna Ghezzi, a sinistra si ricollega il sentiero che tagliava dal Bivio q.1140) – Capanna Ghezzi q.1065 (Edificio in muratura) – Bivio q.1008 (Bivio della pista forestale, a sinistra è CAI 513 per il bivacco Nogara, andiamo dritto) – Deviazione q.974 (Chiudiamo il secondo anello, a destra ritroviamo la pista CAI 512 presa per salire al rifugio Zacchi) – Bivio q.944 – Lago di Fusine Superiore q.941.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 12,2 km DIFFICOLTA: EEA |
DISLIVELLO TOTALE: 1330 m QUOTA MASSIMA: Ponza Grande q.2274 |
Sentieri La ferrata alla Ponza Grande è di media difficoltà in discreta esposizione, la roccia ha dei buoni appigli che limita lo sforzo di braccia. I tratti non attrezzati che precedono l’attacco della ferrata, come pure la discesa iniziale dalla vetta della Ponza Grande nel versante sloveno sono da considerarsi più pericolosi della ferrata stessa, i passaggi seppur tecnicamente facili sono molto infidi causa il terreno sdrucciolevole sporco di pietrisco e ghiaia. |
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Rifugi-Bivacchi - Rifugio Zacchi: situato sotto la parete ovest della Ponza Grande, aperto da maggio a settembre dispone di 20 posti letto. - Capanna Ghezzi: edificio in muratura sempre chiuso |
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Fonti - Fonte all’inizio del piazzale/parcheggio al lago di
Fusine superiore (acqua non potabile) - Fonte alla Capanna Ghezzi |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Lago di Fusine Superiore |
0,00 |
Canalone |
/ |
Bivio
q.944 |
0,02 |
Ferrata
q.1620 |
/ |
Deviazione
q.974 |
0,13 |
Rifugio
Zacchi |
6,00 |
Bivio q.1031 |
0,19 |
Bivio q.1366 |
6,08 |
Bivio q.1153 |
0,35 |
Bivio q.1238 |
6,25 |
Rifugio
Zacchi |
1,05 |
Bivio q.1140 |
/ |
Ferrata
q.1620 |
1,35 |
Bivio q.1126 |
6,40 |
Canalone |
2,15 |
Bivio q.1066 |
6,49 |
Bivio q.2000 |
2,30 |
Capanna Ghezzi |
6,50 |
Ferrata
Ponza Grande |
2,55 |
Bivio q.1008 |
7,00 |
Ponza Grande |
3,50 |
Deviazione
q.974 |
7,06 |
Forca
Planiza |
4,10 |
Bivio
q.944 |
/ |
Bivio q.2150 |
4,20 |
Lago di Fusine Superiore |
7,15 |
Bivio q.2000 |
4,45 |
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Lago di Fusine Superiore q.941 (Dietro il ristoro “Ai Sette Nani” inizia la pista forestale) |
Lago di Fusine Superiore q.941 (Dietro il ristoro “Ai Sette Nani” inizia la pista forestale) |
Deviazione q.974 (Lasciamo la pista forestale che continua verso il rifugio Zacchi, teniamo il CAI 512 dritto a sinistra su pista secondaria, dopo pochi minuti si esaurisce e si risale nel bosco su mulattiera) |
Dopo pochi minuti la pista si esaurisce e si risale nel bosco su mulattiera |
Bivio q.1031 (Biforcazione, il CAI 512 tiene la mulattiera a destra) |
Rifugio Zacchi |
Rifugio Zacchi |
Cippo al rifugio Zacchi |
Dal rifugio Zacchi prendiamo il CAI 513/B con cartello che indica la ferrata alla Ponza Grande, il sentierino che in breve si alza tra i pini mughi |
CAI 513/B |
Ferrata q.1620 (Iniziano i primi tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande, in questo frangente le difficoltà sono modeste) |
Tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande |
Tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande |
Tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande |
Tratti ferrati discontinui sul sentiero d’avvicinamento alla ferrata della Ponza Grande |
Canalone q.1890 (Arriviamo presso un largo canalone di placche e detriti rocciosi, il percorso CAI lo attraversa spostandosi sul lato opposto riprendendo l’ascesa tra i pini mughi) |
Canalone q.1890 (Arriviamo presso un largo canalone di placche e detriti rocciosi, il percorso CAI lo attraversa spostandosi sul lato opposto riprendendo l’ascesa tra i pini mughi) |
Canalone q.1890 (Arriviamo presso un largo canalone di placche e detriti rocciosi, il percorso CAI lo attraversa spostandosi sul lato opposto riprendendo l’ascesa tra i pini mughi) |
Bivio q.2000 (Scritte sulle rocce: a destra il sentiero si direziona verso la Ponza di Mezzo e sarà il nostro ritorno, saliamo a sinistra verso la ferrata della Ponza Grande. Il tragitto ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole) |
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Dal Bivio q.2000, il tragitto per l’attacco della ferrata della Ponza Grande ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole |
Dal Bivio q.2000, il tragitto per l’attacco della ferrata della Ponza Grande ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole |
Dal Bivio q.2000, il tragitto per l’attacco della ferrata della Ponza Grande ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole |
Dal Bivio q.2000, il tragitto per l’attacco della ferrata della Ponza Grande ci porta di fatto a seguire dall’alto il canalone che avevamo attraversato, sono presenti discontinui cavi corrimano e passaggi molto infidi non protetti su roccia sporca e sdrucciolevole |
Ferrata alla Ponza Grande q.2100 (Arriviamo alla testata del canalone dalla quale inizia la ferrata vera e propria della Ponza Grande indicata da un grande bollo rosso) |
La ferrata della Ponza Grande sale in buona esposizione su roccia ben scalinata attrezzata con cavo e qualche staffa |
La ferrata della Ponza Grande sale in buona esposizione su roccia ben scalinata attrezzata con cavo e qualche staffa |
La ferrata della Ponza Grande |
La targa che incontriamo lungo la via ferrata |
La ferrata della Ponza Grande |
La ferrata della Ponza Grande |
Durante l’ascesa della ferrata, notiamo l’affilata cresta di placca rocciosa sulla Forca Planiza, la percorreremo nella discesa dalla Ponza Grande |
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La ferrata della Ponza Grande |
L’unica scala in metallo della ferrata |
La ferrata della Ponza Grande |
Arriviamo in un valloncello detritico dove momentaneamente terminano le attrezzature, il proseguo ora è incerto perché non vi sono segni, dobbiamo individuare i pochi omini di sasso che ci fanno risalire virando a sinistra fino a ritrovare i cavi |
Ponza Grande q.2274 (Sulla vetta in una roccia c’è la scritta slovena Visoka Ponca e una targa di pietra datata 1947) |
Ponza Grande q.2274 (Sulla vetta in una roccia c’è la scritta slovena Visoka Ponca e una targa di pietra datata 1947) |
Panorama verso la Ponza di Mezzo |
Dalla vetta ci abbassiamo a sinistra nel versante sloveno, su terreno scalinato roccioso e sporco di pietrisco che lo rende molto infido, bolli bianco/rossi |
Poi si procede su esile cengia |
Poi si procede su esile cengia |
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Esile cengia |
L’esile cengia ci fa raggiungere l’affilatissima cresta di placca rocciosa con cavo corrimano |
L’esile cengia ci fa raggiungere l’affilatissima cresta di placca rocciosa con cavo corrimano |
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Camminato sull’affilatissima e pianeggiante cresta di placca rocciosa, ci caliamo alla stretta forcella Forca Planiza |
Camminato sull’affilatissima e pianeggiante cresta di placca rocciosa, ci caliamo alla stretta forcella Forca Planiza |
Forca Planiza |
Dalla Forca Planiza scendiamo a destra per ripida traccia nel versante italiano perdendo circa 20 metri di quota individuando il proseguo a sinistra su esilissima cengia esposta |
Dalla Forca Planiza scendiamo a destra per ripida traccia nel versante italiano perdendo circa 20 metri di quota individuando il proseguo a sinistra su esilissima cengia esposta |
Esilissima cengia esposta |
Bivio q.2150 (Bivio poco evidente: arrampicando le roccette a sinistra inizia la Via Normale alla Ponza di Mezzo, sulla roccia c’è la scritta “Tamar” riferita al rifugio sloveno in val Planica, stiamo in discesa seguendo i bolli rossi su traccia sdrucciolevole nel pietrisco) |
Dal Bivio q.2150 stiamo in discesa seguendo i bolli rossi su traccia sdrucciolevole nel pietrisco |
Discesa per ritornare al rifugio Zacchi |
Discesa per ritornare al rifugio Zacchi |
Bivio q.2000 (Chiudiamo il primo anello tornando al bivio per la ferrata alla Ponza Grande, ripercorriamo il sentiero attrezzato scendendo al rifugio Zacchi) |
Panorama verso il piccolo Mangart di Coritenza e zoomata al bivacco Tarvisio sulla forcella Sagherza |
Bivio q.1366 (A sinistra inizia il sentiero CAI 513 per la ferrata Via della Vita, stiamo sulla pista) |
Sulla pista che dal rifugio Zacchi riporta ai laghi di Fusine |
Capanna Ghezzi |
Bivio q.1008 (Bivio della pista forestale, a sinistra è CAI 513 per il bivacco Nogara, andiamo dritto) |