Saliamo al rifugio Pellarini con il sentiero "Now", percorso alternativo al più frequentato CAI 616, poi continuiamo l'ascesa per il monte Nabois Grande percorrendo il Sentiero Alpinistico Gasparini Florit (Alpi Giulie, Friuli V.G.)
DATA: 19 agosto 2021
PARTENZA: Con
l’autostrada A23 usciamo al casello di Malborghetto/Valbruna e siamo già nella
strada della Val Saisera, evitiamo di portarci sulla
SS.13 per Ugovizza e Tarvisio e la percorriamo inoltrandoci nella
pianeggiante vallata. Guidiamo per circa 4,5 km fino a individuare alla nostra
sinistra le indicazioni del parcheggio P.2, quindi lasciamo l’asfaltata
continuando su carrozzabile che dopo 300 metri ci fa raggiungere il piazzale con cartelli CAI.
ITINERARIO: Parcheggio P.2 q.870 (Dal piazzale iniziamo camminando la pista forestale CAI 616 a destra con indicazioni del rifugio Pellarini) – Bivio q.880 (Bivio della forestale: a sinistra svolta verso il ponte sul torrente Saisera è CAI 615/CAI 616 rispettivamente per il santuario Monte Lussari e il rifugio Pellarini, andiamo dritto) – Bivio q.886 (Biforcazione della pista, in loco c’è un cippo di sasso in memoria: la pista principale vira a destra in salita, stiamo dritto a sinistra scendendo verso il corso d’acqua) – Torrente Saisera q.881 (Lo attraversiamo su un basso ponte di cemento) – Bivio q.889 (Ci reinnestiamo sul CAI 616, proviene dalla nostra sinistra e continuiamo dritto) – Bivio q.899 (A sinistra a ritroso c’è una pista secondaria che passa inosservata, stiamo in salita) – Deviazione q.904 (Lasciamo la forestale CAI 616 anticipando il bivio della stessa, a destra indicata da cartelli inizia il sentiero “NEW” per il rifugio Pellarini che immediatamente si raccorda alla pista forestale “The Forest Sound Track” proveniente dal CAI 616 e che teniamo a destra, segni rossi) – Bivio q.930 (Biforcazione: dritto si continua per la Locanda/trattoria Montasio, saliamo a sinistra seguendo i segni e le indicazioni per il rifugio Pellarini, incontriamo le prime sculture lignee del percorso “The Forest Sound Track”) – Bivio q.967 (Superata la scultura dell’elfo che suona il violoncello c’è il bivio, a destra porta alla locanda del Montasio, stiamo a sinistra in salita per il rifugio) – Incrocio q.1000 (Incrocio del largo sentiero nel bosco, teniamo quello a sinistra) – Bivio q.1065 (A destra il sentiero conduce ancora alla locanda del Montasio e all’abete rosso dedicato al falegname Bruno Deotto conoscitore di questi alberi, andiamo a sinistra) – Incrocio q.1065 (Da sinistra sale un piccolo fosso detritico che è CAI 660 anche Sentiero Marco Martinolli, se non ci fossero dei cartelli passerebbe inosservato, andiamo avanti pochi metri e il Sentiero Marco Martinolli continua a destra nel bosco, segni CAI, mentre noi stiamo a sinistra) – Colata detritica q.1004 (Usciamo dal bosco presso una grande colata di sfasciumi rocciosi, appena sotto scorre il rio Zapraha che non dobbiamo raggiungere, attraversiamo le rocce e risaliamo per qualche minuto fino a ritrovare dalla parte opposta il proseguo del sentiero nel bosco che si mantiene parallelo al corso d’acqua) – Pianoro detritico q.1140 (Usciamo dal bosco in una grande distesa di pietre, alla nostra sinistra scorre il rio Zapraha, andiamo dritto attraversando il pietrisco cercando di individuare dalla parte opposta il sentierino che entra tra i fitti pini mughi) – Canalone q.1250 (Attraversiamo il canalone detritico che si apre tra i pini mughi, sopra di noi ci appaiono le bastionate rocciose orientali del Nabois Grande) – Rio Zapraha q.1395 (Attraversiamo il corso d’acqua su ponticello, sopra di noi si può ammirare il grande salto della cascata) – Bivio q.1445 (La faticosa salita ci fa innestare sul sentiero CAI 616, lo teniamo a destra in salita) – Rifugio Pellarini q.1499 – Bivio q.1492 (Abbiamo appena lasciato il rifugio e dopo esserci abbassati pochi metri c’è il bivio, dritto a sinistra inizia il CAI 618 per la Sella Carnizza, stiamo sul CAI 616 in falsopiano nella rada macchia boschiva) – Bivio q.1525 (Lasciamo il CAI 616 che continua in direzione della Sella Nabois, saliamo a destra avviandoci verso il Sentiero Alpinistico Gasparini Florit evidenziato da segni rossi tra i pini mughi) – Sentiero Alpinistico Gasparini Florit q.1667 (Fuori dai pini mughi e presso la paretina rocciosa c’è la targa che ufficializza la via su cengione di pietrisco, poi di nuovo tra i pini mughi con cavo corrimano) – Canalino detritico q.1887 (Stretto e ripido canalino di pietrisco instabile con pericolo di caduta sassi, è attrezzato con cavo corrimano) – Libro delle firme q.1980 (Risalito un aperto pendio ci portiamo a ridosso della parete rocciosa dove è situato il libro delle firme e la statua della Madonna. Li superiamo e subito dobbiamo arrampicare a sinistra con passaggi di 1° che ci fanno transitare proprio sopra di loro) – Bivio q.2270 (I passaggi di arrampicata presto si esauriscono, camminiamo il largo pendio erboso in direzione della rocciosa cima sulla quale si può scorgere la croce. Arriviamo presso un inquietante cresta che ora vediamo essere semplice perché il sentiero si mantiene poco sotto fino a innestarci sulla Via Normale di cui avevamo già notato le sue serpentine, la teniamo a destra incontrando il facile cavo corrimano sulla cengia, poi in salita su placca attrezzata fino alla vetta) – Monte Nabois Grande q.2313 (Contrariamente al nome, la vetta è angusta sormontata dalla grande croce di metallo, è d’obbligo tornare sul percorso attrezzato appena fatto) – Bivio q.2270 (Tralasciamo la via Gasparini Florit dalla quale siamo venuti e teniamo la via normale che scende per sentierino sdrucciolevole che si sviluppa a serpentina) – Bivio q.1916 (Ci innestiamo sul CAI 616 poco sotto la Sella Nabois, lo teniamo a sinistra in discesa su pendio ghiaioso e instabile nella vallata di Carnizza) – Bivio q.1728 (Scendendo il CAI 616 nella vallata, arriviamo al macigno dove è indicata la via per la Gola Nord/Est allo Jof Fuart, continuiamo verso il rifugio) – Bivio q.1525 (Chiudiamo il primo anello, a sinistra ritroviamo l’accesso per il Sentiero Alpinistico Gasparini Florit) – Bivio q.1492 – Rifugio Pellarini q.1499 – Bivio q.1445 (Tralasciamo a sinistra il sentiero “NEW” percorso all’andata e stiamo sul più agevole e frequentato CAI 616) – Fonte q.1420 (Dopo averla superata, il CAI 616 ci porta ad attraversare un pendio detritico) – Bivio q.1332 (Cartelli nel bosco: dritto inizia il CAI 617 per Sella Prasnig, stiamo sul CAI 616 in discesa) – Teleferica q.1150 (In località Pian dei Carboneri, inizia la pista forestale) – Bivio q.1114 (Bivio della forestale, a destra conduce al CAI 615 e alla Sella Prasnig, andiamo dritto) – Crocefisso q.1112 (Piccolo crocefisso sul bordo della forestale) – Bivio q.1092 (A destra c’è una pista secondaria, stiamo sulla principale CAI 616) – Bivio q.1047 (A destra c’è ancora una pista secondaria, stiamo sulla principale CAI 616) – Bivio q.1040 (Cartelli: a sinistra inizia il CAI 660 anche “Sentiero Marco Martinolli”, stiamo sulla pista CAI 616) – Bivio q.1008 (Ignoriamo ancora una pista secondaria alla nostra destra) – Bivio q.967 (A sinistra inizia un sentiero senza indicazioni, stiamo sulla pista) – Bivio q.910 (A destra c’è lo stradello d’accesso per delle baite sparse nei prati di Val Bruna, andiamo dritto) – Bivio q.907 (Bivio della forestale: a sinistra è percorso “The Forest Sound Track”, stiamo sul CAI 616) – Deviazione q.904 (Chiudiamo il secondo anello, a sinistra c’è il sentiero di raccordo alla forestale “The Forest Sound Track” appena passata e al rifugio Pellarini, continuiamo fino all’auto) – Bivio q.899 – Bivio q.889 – Torrente Saisera q.881 – Bivio q.886 – Bivio q.880 – Parcheggio P.2 q.870.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 14,4 km DIFFICOLTA: EEA |
DISLIVELLO TOTALE: 1500 m QUOTA MASSIMA: Nabois G. q.2313 |
Sentieri Il sentiero “NEW” in concomitanza con il percorso “The Forest Sound Track”, è una bella e interessante alternativa al turistico e affollato CAI 616 per il rifugio Pellarini, seppure sia molto segnalato con cartelli e bolli rossi, la percorrenza fino al rifugio non è consigliata al normale turista. Il percorso “The Forest Sound Track” si sviluppa nel sottobosco di abete rosso vecchi oltre 200 anni con particolari caratteristiche di risonanza per la costruzione di strumenti musicali, lungo il tragitto sono state collocate delle sculture lignee e delle tabelle informative. Percorrendo sia il Sentiero NEW che il CAI 616 (entrambi che conducono al rifugio Pellarini), si incontrano numerosissimi bivi, sicuramente è più difficoltoso citarli tutti nella relazione che a percorrere i due tragitti perché in entrambi i casi la segnatura e la segnaletica è abbondante. Sentiero alpinistico Gasparini Florit: Si tratta di un percorso per escursionisti esperti anche se l’appellativo “alpinistico” risulta eccessivo, è evidenziato da bolli rossi e si sviluppa nella prima parte tra i pini mughi, guadagnando quota ci sono i brevi e facili tratti ferrati generalmente utili come corrimano mentre appare infido il Canalino detritico q.1887 attrezzato che scarica sassi, un breve tratto dopo il libro delle firme ci fa mettere mano su roccia per arrampicare qualche passaggio di 1°+, generalmente l’esposizione è assente o mitigata dalla presenza degli onnipresenti pini mughi. Nabois Grande: La brevissima ferrata del Nabois Grande (circa 10 minuti) si sviluppa tra il Bivio q.2270 (termine della via Gasparini Florit) e la vetta, il cavo è utile come corrimano per affrontare i tratti in modesta esposizione. |
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Rifugi-Bivacchi |
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Fonti Fonte q.1420 sul CAI 616 (a circa 15 minuti dal rifugio
Pellarini) |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Parcheggio P.2 |
0,00 |
Bivio q.1916 |
5,00 |
Bivio q.880 |
0,02 |
Bivio q.1728 |
5,18 |
Bivio q.886 |
0,05 |
Bivio q.1525 |
5,38 |
Torrente Saisera |
0,06 |
Bivio q.1492 |
/ |
Bivio q.889 |
0,08 |
Rifugio
Pellarini |
/ |
Bivio q.899 |
/ |
Bivio q.1445 |
5,53 |
Deviazione
q.904 |
0,10 |
Fonte q.1420 |
5,56 |
Bivio q.930 |
0,17 |
Bivio q.1332 |
6,10 |
Bivio q.967 |
0,21 |
Teleferica |
6,30 |
Incrocio q.1000 |
0,25 |
Bivio q.1114 |
6,35 |
Bivio q.1065 |
0,36 |
Crocefisso |
6,37 |
Incrocio
q.1065 |
0,40 |
Bivio q.1092 |
6,41 |
Colata
detritica q.1004 |
0,51 |
Bivio q.1047 |
6,48 |
Pianoro
detritico q.1140 |
1,00 |
Bivio q.1040 |
6,50 |
Canalone
q.1250 |
1,14 |
Bivio q.1008 |
6,54 |
Rio Zapraha |
1,35 |
Bivio q.967 |
6,59 |
Bivio q.1445 |
1,45 |
Bivio q.910 |
7,05 |
Rifugio Pellarini |
1,53 |
Bivio q.907 |
7,06 |
Bivio q.1492 |
1,55 |
Deviazione q.904 |
7,07 |
Bivio q.1525 |
2,00 |
Bivio q.899 |
/ |
S. A. Gasparini Florit |
2,20 |
Bivio q.889 |
/ |
Canalino detritico |
2,50 |
Torrente Saisera |
/ |
Libro delle firme |
3,08 |
Bivio q.886 |
/ |
Bivio q.2270 |
3,50 |
Bivio q.880 |
/ |
Monte Nabois Grande |
4,00 |
Parcheggio P.2 |
7,16 |
Bivio q.2270 |
/ |
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Parcheggio P.2 q.870 (Dal piazzale iniziamo camminando la pista forestale CAI 616 a destra con indicazioni del rifugio Pellarini) |
Parcheggio P.2 q.870 (Dal piazzale iniziamo camminando la pista forestale CAI 616 a destra con indicazioni del rifugio Pellarini) |
Torrente Saisera q.881 (Lo attraversiamo su un basso ponte di cemento) |
Deviazione q.904 (Lasciamo la forestale CAI 616 anticipando il bivio della stessa, a destra indicata da cartelli inizia il sentiero “NEW” per il rifugio Pellarini che immediatamente si raccorda alla pista forestale “The Forest Sound Track” proveniente dal CAI 616 e che teniamo a destra, segni rossi) |
Bivio q.967 (Superata la scultura dell’elfo che suona il violoncello) |
Tabella del percorso “The Forest Sound Track” |
Sentiero NOW per il rifugio Pellarini che nella parte iniziale è anche percorso “The Forest Sound Track” |
Sculture lignee |
Sculture lignee |
Rudere di una “cucina da campo” militare |
Sentiero NOW per il rifugio Pellarini |
Sculture lignee |
Colata detritica q.1004 (Usciamo dal bosco presso una grande colata di sfasciumi rocciosi, appena sotto scorre il rio Zapraha che non dobbiamo raggiungere, attraversiamo le rocce e risaliamo per qualche minuto fino a ritrovare dalla parte opposta il proseguo del sentiero nel bosco che si mantiene parallelo al corso d’acqua) |
Pianoro detritico q.1140 (Usciamo dal bosco in una grande distesa di pietre, alla nostra sinistra scorre il rio Zapraha, andiamo dritto attraversando il pietrisco cercando di individuare dalla parte opposta il sentierino che entra tra i fitti pini mughi) |
Pianoro detritico q.1140 |
Sentiero NOW per il rifugio Pellarini |
Canalone q.1250 (Attraversiamo il canalone detritico che si apre tra i pini mughi) |
Sentiero NOW per il rifugio Pellarini |
Rio Zapraha q.1395 (Attraversiamo il corso d’acqua su ponticello, sopra di noi si può ammirare il grande salto della cascata) |
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Rifugio Pellarini |
Rifugio Pellarini |
Monte Nabois visto presso il rifugio Pellarini |
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Bivio q.1525 (Lasciamo il CAI 616 che continua in direzione della Sella Nabois, saliamo a destra avviandoci verso il Sentiero Alpinistico Gasparini Florit evidenziato da segni rossi tra i pini mughi) |
Verso il Sentiero Alpinistico Gasparini Florit |
Sentiero Alpinistico Gasparini Florit q.1667 (Fuori dai pini mughi e presso la paretina rocciosa c’è la targa che ufficializza la via su cengione di pietrisco) |
Sentiero Alpinistico Gasparini Florit q.1667 (Fuori dai pini mughi e presso la paretina rocciosa c’è la targa che ufficializza la via su cengione di pietrisco) |
Appena oltrepassata la targa che ufficializza la via del Sentiero Alpinistico Gasparini Florit, si ritorna tra i pini mughi con cavo corrimano |
Sentiero Alpinistico Gasparini Florit |
Panorama verso la Sella Nabois e il monte Nabois |
Sentiero Alpinistico Gasparini Florit |
Sentiero Alpinistico Gasparini Florit |
Sentiero Alpinistico Gasparini Florit |
Canalino detritico q.1887 (Stretto e ripido canalino di pietrisco instabile con pericolo di caduta sassi, è attrezzato con cavo corrimano) |
Canalino detritico q.1887 (Stretto e ripido canalino di pietrisco instabile con pericolo di caduta sassi, è attrezzato con cavo corrimano) |
Panorama alle nostre spalle dal Sentiero Alpinistico Gasparini Florit |
Libro delle firme q.1980 (Risalito un aperto pendio ci portiamo a ridosso della parete rocciosa dove è situato il libro delle firme e la statua della Madonna) |
Libro delle firme q.1980 (Risalito un aperto pendio ci portiamo a ridosso della parete rocciosa dove è situato il libro delle firme e la statua della Madonna) |
Oltrepassato il libro delle firme, dobbiamo arrampicare a sinistra con passaggi di 1° |
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Oltrepassato il libro delle firme, dobbiamo arrampicare a sinistra con passaggi di 1° |
I passaggi di arrampicata presto si esauriscono, camminiamo il largo pendio erboso |
Panorama verso il santuario del monte Lussari |
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Il versante settentrionale del Jof Fuart che sovrasta la Sella Nabois |
Arriviamo presso un inquietante cresta che ora vediamo essere semplice |
Arriviamo presso un inquietante cresta che ora vediamo essere semplice |
Arriviamo presso un inquietante cresta che ora vediamo essere semplice |
Arriviamo presso un inquietante cresta che ora vediamo essere semplice |
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Poi il sentiero si mantiene poco sotto la cresta fino a innestarci sulla Via Normale |
Poi il sentiero si mantiene poco sotto la cresta fino a innestarci sulla Via Normale |
Al termine del Sentiero Alpinistico Gasparini Florit |
Il breve tratto ferrato della Via Normale che culmina sulla vetta del Nabois Grande |
Il breve tratto ferrato della Via Normale che culmina sulla vetta del Nabois Grande |
Il breve tratto ferrato della Via Normale che culmina sulla vetta del Nabois Grande |
Monte Nabois Grande q.2313 |
Discesa con la Via Normale |
Discesa con la Via Normale |
Discesa con la Via Normale |
Noi scendiamo…altri salgono |
Noi scendiamo…altri salgono |
Bivio q.1916 (Ci innestiamo sul CAI 616 poco sotto la Sella Nabois, lo teniamo a sinistra in discesa su pendio ghiaioso e instabile nella vallata di Carnizza) |
Sul CAI 616 che dalla Sella Nabois scende al rifugio Pellarini |
Bivio q.1728 (Scendendo il CAI 616 nella vallata, arriviamo al macigno dove è indicata la via per la Gola Nord/Est allo Jof Fuart, continuiamo verso il rifugio) |
Alle nostre spalle la Sella Nabois |
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Fonte q.1420 |
Sul CAI 616 |
Teleferica q.1150 (In località Pian dei Carboneri) |
Bivio q.1040 (Cartelli: a sinistra inizia il CAI 660 anche “Sentiero Marco Martinolli”, stiamo sulla pista CAI 616) |