venerdì 18 novembre 2022

Croce di M. Rotondo, M. Rotondo, Punta Bambucerta e M. Pietralata (EE)

Sulle cime meno rinomate dei monti Sibillini con un itinerario panoramico e non banale (Appennino Marchigiano)

DATA: 24 settembre 2022 

PARTENZA: Dal paese di Visso (Provincia di Macerata, Marche) usciamo dall’abitato con la Sp.134 in direzione di Castelsantangelo sul Nera, immediatamente lasciamo la strada provinciale e andiamo a sinistra per arrivare al paese di Ussita (5 km da Visso). Evitiamo il proseguo verso Frontignano scegliendo quello per Casali, quindi guidiamo per altri 5,3 km e appena prima delle abitazioni di Casali dobbiamo intraprendere sulla sinistra la carrozzabile che sale al rifugio del Fargno. Dopo circa 2,5 km incontriamo una prima biforcazione della carrozzabile, scartiamo quella a sinistra per Macereto e stiamo su quella principale, ancora altri 4,3 km e c’è la seconda biforcazione preceduta dal rudere di un casale che notiamo alla nostra sinistra, scartiamo la carrozzabile a sinistra in falsopiano e stiamo a destra in salita. Le condizioni della pista peggiorano, quindi da questa seconda biforcazione guidiamo per 900 metri e ci fermiamo quando vediamo la sterrata senza indicazioni che scende a sinistra per il casale Gasparri, nel verde promontorio davanti a noi sale il tratturo CAI 279 mentre la pista carrozzabile invece continuerebbe verso il rifugio del Fargno (In totale sono 7,7 km di carrozzabile da Casali di Ussita, da intraprendere preferibilmente con fuoristrada o auto alta da terra).

 

 

Traccia reale del GPS sullo stralcio della mappa IGM Marche 

ITINERARIO: Località Casette q.1648 (Toponimo e quota da mappa IGM Marche. La carrozzabile continua per il rifugio del Fargno, a sinistra scende la sterrata senza indicazioni per il casale Gasparri dal quale faremo ritorno, saliamo il verde promontorio davanti a noi solcato dal tratturo CAI 279. Immediatamente lasciamo il percorso CAI 279 comunque poco evidente e destinato ad aggirare a sinistra il versante settentrionale della vetta Croce di monte Rotondo, manteniamoci sempre in salita sull’ampio crinale solcato da qualche traccia di passaggio e dalla presenza di qualche omino di sasso, ma principalmente si avanza a vista con direzione sud/est)      Barriere paravalanghe q.1780 (Sequenza di barriere paravalanghe sul crinale)      Croce di monte Rotondo q.1926 (Sulla cima è situata una croce di metallo alta circa 8 metri, manteniamoci sull’ampio crinale che si abbassa alla depressione sottostante che ci divide dal monte Rotondo di fronte a noi. In basso a destra possiamo vedere la carrozzabile che conduce al rifugio del Fargno)    –  La Banditella q.1788 (Rapidamente arriviamo all’ampia sella erbosa e ritroviamo il CAI 279, non lo si percepisce ma proviene da dietro di noi perché già alla partenza aveva aggirato la Croce di monte Rotondo e ora seguiamo gli sporadici segni in salita mantenendo la direzione est verso la cima del monte Rotondo. In seguito quando saliamo, possiamo vedere nel fondovalle alla nostra sinistra il casale Gasparri che visiteremo al ritorno)      Monte Rotondo q.2102 (Sulla vasta cima c’è un omino di sassi e un punto trigonometrico IGM. Scendiamo il pendio erboso virando a destra, sud/est, mantenendo il CAI 279 su traccia di passaggio)   –   Cima q.2060 (Senza toponimo e quota sulle mappe, sulla cima c’è una targa di marmo a ricordo. Lasciamo il CAI 279 che percorre il lungo crinale sud verso il rifugio del Fargno, caliamo a sinistra il ripido pendio nord orientale camminando a vista per raggiungere la sottostante forcella Cucciolara che ancora ci rimane nascosta)   –   Forcella Cucciolara q.1912 (La parte terminale della discesa che ci consente di raggiungere la stretta forcella è abbastanza delicata perché il crinalino che si presenta ha dei tratti infidi, ci spostiamo un po’ sulla destra su erto pendio non banale per ridurne le difficoltà. Arrivati allo stretto intaglio, privo di indicazioni, sulla destra c’è un sentierino a mezzacosta non segnato che facilmente conduce al rifugio del Fargno, scavallando l’intaglio a sinistra una traccia scende nella selvaggia Val di Tela che prenderemo successivamente, ora mantenendo la direzione NE saliamo la crestina rocciosa davanti a noi su buona traccia di passaggio e facendo attenzione che il versante rivolto sulla Val di Tela precipita)   –   Cima q.1951 (Il promontorio appena risalito dalla forcella Cucciolara è senza toponimo ma quotato 1951 m da mappa IGM Marche. Il crinale principale continua con direzione NE assumendo la denominazione di Costa Vetiche, noi invece dobbiamo scendere a sinistra con direzione nord per intraprendere il sottile crinale che culmina alla Punta Bambucerta, si procede a vista e su esile traccia di passaggio)   –   Punta Bambucerta q.1869 (Arriviamo al punto estremo del lungo e aereo crinale, in loco c’è un omino di sassi, ritorniamo indietro)   –  Cima q.1951   –   Forcella Cucciolara q.1912 (Siamo tornati allo stretto intaglio e ora caliamo a destra per inoltrarci nella sottostante Val di Tela, toponimo non menzionato sulle mappe. Inizialmente teniamo una traccia di passaggio che si sviluppa a zig-zag, poi quando sparisce sfruttiamo una lingua di pietrisco per calare definitivamente nel fondovalle, si cammina a vista senza indicazioni o segni)   –   Val di Tela q.1700 (Scesi dalla forcella Cucciolara siamo entrati nel verde vallone racchiuso dal crinale di Punta Bambucerta in alto alla nostra destra che abbiamo percorso in precedenza, e dagli erti pendii del monte Rotondo alla nostra sinistra. Avanziamo nel pianeggiante vallone erboso fino al punto in cui si restringe in un profondo solco, quindi alzando lo sguardo a sinistra notiamo il cengione obliquo a picco sulla Val di Tela. Lo raggiungiamo a vista alzandoci tra terrazzamenti misti di erba e ghiaie, arrivati alla sua base lo risaliamo rendendoci conto che malgrado sia in esposizione sulla valle, è sufficientemente largo da non avere problemi. Usciti dal cengione, si cammina su esilissima traccia a mezzacosta sempre con direzione NO priva di segnalazioni)    –   Crinale q.1885 (Non è difficile perdere l’esilissima traccia a mezzacosta, in tal caso manteniamo sempre la direzione nord/ovest a mezzacosta e in leggera ascesa. Nella parte finale sorprendentemente compaiono dei bolli rossi, quindi ci portiamo sul crinale compreso tra il monte Rotondo alla nostra sinistra e il monte Pietralata a destra sul quale ci direzioniamo)  –  Monte Pietralata q.1888 (Omino di sasso sulla cima. Scendiamo a vista e senza traccia obbligata il pendio ovest-nord/ovest)   –   Sentiero q.1760 (Quota da mappa IGM Marche. Scendendo il pendio occidentale, intercettiamo d’obbligo il sentierino non segnato che aggira la cima, a destra si direziona alla sella di crinale che separa il monte Pietralata dal monte Cacamillo, andiamo a sinistra con direzione sud che perde quota a mezzacosta)    –   Casale Gasparri q.1572 (Mentre camminiamo prendiamo come riferimento il casale Gasparri che vediamo in lontananza, perché il sentierino nella parte terminale entra in un declivio pietroso e diventa confuso. Arrivati all’edificio abbandonato ci innestiamo nella sterrata, la seguiamo a sinistra in salita)   –   Località Casette q.1648.

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 13,5 km

DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1180 m

QUOTA MASSIMA: M. Rotondo q.2102

Sentieri

Itinerario panoramico dove la segnatura è sporadica o assente, la parte compresa tra forcella Cucciolara-Punta Bambucerta-monte Pietralata è molto selvaggia e non banale, si cammina generalmente su esile traccia a tratti scomparsa dove è richiesta disinvoltura e conoscenza del territorio. 

Rifugi-Bivacchi

Assenti lungo il percorso, eventualmente è possibile fare una deviazione per scendere dal monte Rotondo al rifugio del Fargno (circa 30 minuti) 

Fonti

- Fonte abbeveratoio al casale Gasparri

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Località Casette

0,00

Barr. paravalanghe

0,13

Croce monte Rotondo

0,34

La Banditella

0,50

Monte Rotondo

1,30

Cima q.2060

1,42

Forcella Cucciolara

1,57

Cima q.1951

2,03

Punta Bambucerta

2,25

Cima q.1951

/

Forcella Cucciolara

2,53

Val di Tela

3,12

Crinale q.1885

4,00

Monte Pietralata

4,15

Sentiero q.1760

4,25

Casale Gasparri

5,00

Località Casette

5,32


 

Località Casette q.1648 (La carrozzabile continua per il rifugio del Fargno, saliamo il verde promontorio davanti a noi solcato dal tratturo CAI 279)

Località Casette q.1648 (Toponimo e quota da mappa IGM Marche. La carrozzabile continua per il rifugio del Fargno, a sinistra scende la sterrata senza indicazioni per il casale Gasparri dal quale faremo ritorno, saliamo il verde promontorio davanti a noi solcato dal tratturo CAI 279)

Sul crinale che sale alla croce di monte Rotondo

Barriere paravalanghe

Sul crinale che sale alla croce di monte Rotondo

Arrivo alla croce di monte Rotondo


Dalla croce di monte Rotondo manteniamoci sull’ampio crinale che si abbassa alla depressione sottostante che ci divide dal monte Rotondo di fronte a noi

Dalla croce di monte Rotondo manteniamoci sull’ampio crinale che si abbassa alla depressione sottostante che ci divide dal monte Rotondo di fronte a noi

La Banditella q.1788 (Rapidamente arriviamo all’ampia sella erbosa e ritroviamo il CAI 279, non lo si percepisce ma proviene da dietro di noi perché già alla partenza aveva aggirato la Croce di monte Rotondo e ora seguiamo gli sporadici segni in salita mantenendo la direzione est verso la cima del monte Rotondo

In seguito quando saliamo, possiamo vedere nel fondovalle alla nostra sinistra il casale Gasparri che visiteremo al ritorno  

Panorama sul monte Bove nord

 

Verso il monte Rotondo

Monte Rotondo q.2102 (Sulla vasta cima c’è un omino di sassi e un punto trigonometrico IGM) 

Panorama dal monte Rotondo

Panorama dal monte Rotondo


Zoomata sul rifugio del Fargno

Dal monte Rotondo scendiamo il pendio erboso virando a destra, sud/est, mantenendo il CAI 279 su traccia di passaggio 

Sul CAI 279 che dal monte Rotondo si direziona verso il rifugio del Fargno

Sul CAI 279 che dal monte Rotondo si direziona verso il rifugio del Fargno

Cima q.2060 (Senza toponimo e quota sulle mappe, sulla cima c’è una targa di marmo a ricordo) 


Dalla Cima q.2060 lasciamo il CAI 279 che percorre il lungo crinale sud verso il rifugio del Fargno, caliamo a sinistra il ripido pendio nord orientale camminando a vista per raggiungere la sottostante forcella Cucciolara che ancora ci rimane nascosta

Dalla Cima q.2060 lasciamo il CAI 279 che percorre il lungo crinale sud verso il rifugio del Fargno, caliamo a sinistra il ripido pendio nord orientale camminando a vista per raggiungere la sottostante forcella Cucciolara che ancora ci rimane nascosta

Dalla Cima q.2060 caliamo il ripido pendio nord orientale camminando a vista per raggiungere la sottostante forcella Cucciolara

Dalla Cima q.2060 caliamo il ripido pendio nord orientale camminando a vista per raggiungere la sottostante forcella Cucciolara

Forcella Cucciolara q.1912 (La parte terminale della discesa che ci consente di raggiungere la stretta forcella è abbastanza delicata perché il crinalino che si presenta ha dei tratti infidi, ci spostiamo un po’ sulla destra su erto pendio non banale per ridurne le difficoltà. Arrivati allo stretto intaglio, privo di indicazioni, sulla destra c’è un sentierino a mezzacosta non segnato che facilmente conduce al rifugio del Fargno, scavallando l’intaglio a sinistra una traccia scende nella selvaggia Val di Tela che prenderemo successivamente, ora mantenendo la direzione NE saliamo la crestina rocciosa davanti a noi su buona traccia di passaggio)

Dalla forcella Cucciolara saliamo la cresta rocciosa alla Cima q.1951 dalla quale ha inizio anche la Costa delle Vetiche

 


La val di Tela che vediamo alla nostra sinistra e che percorreremo successivamente dopo essere stati sulla Punta Bambucerta

Dalla forcella Cucciolara saliamo la cresta rocciosa alla Cima q.1951 dalla quale ha inizio anche la Costa delle Vetiche (Dietro di noi la Cima q.2060 dalla quale siamo scesi)

Cima q.1951 (Il promontorio appena risalito dalla forcella Cucciolara è senza toponimo ma quotato 1951 m da mappa IGM Marche. Il crinale principale continua con direzione NE assumendo la denominazione di Costa Vetiche, noi invece dobbiamo scendere a sinistra con direzione nord per intraprendere il sottile crinale che culmina alla Punta Bambucerta, si procede a vista e su esile traccia di passaggio)  

Dalla Cima q.1951 lasciamo il crinale principale che continua con direzione NE assumendo la denominazione di Costa Vetiche, noi invece dobbiamo scendere a sinistra con direzione nord per intraprendere il sottile crinale che culmina alla Punta Bambucerta


Sul crinale che culmina alla Punta Bambucerta

Sul crinale che culmina alla Punta Bambucerta

Sul crinale che culmina alla Punta Bambucerta

Retrospettiva dalla Punta Bambucerta sul percorso fatto e su quello che dobbiamo fare quando ritorniamo alla forcella Cucciolara per scendere nella val di Tela


Ritorno alla forcella Cucciolara

Forcella Cucciolara q.1912 (Siamo tornati allo stretto intaglio e ora caliamo a destra per inoltrarci nella sottostante Val di Tela)

La val di Tela sotto di noi e il percorso da fare per raggiungere il monte Pietralata

Val di Tela q.1700: Avanziamo nel pianeggiante vallone erboso fino al punto in cui si restringe in un profondo solco ….

…. quindi alzando lo sguardo a sinistra notiamo il cengione obliquo a picco sulla Val di Tela che dobbiamo raggiungere a vista


Arrivati alla base del cengione, lo risaliamo rendendoci conto che malgrado sia in esposizione sulla valle, è sufficientemente largo da non avere problemi

Arrivati alla base del cengione, lo risaliamo rendendoci conto che malgrado sia in esposizione sulla valle, è sufficientemente largo da non avere problemi

Il cengione da risalire sul bordo sinistro della val di Tela

Il cengione da risalire sul bordo sinistro della val di Tela

Usciti dal cengione, si cammina su esilissima traccia a mezzacosta sempre con direzione NO priva di segnalazioni 

Usciti dal cengione, si cammina su esilissima traccia a mezzacosta sempre con direzione NO priva di segnalazioni


Si cammina su esilissima traccia a mezzacosta sempre con direzione NO priva di segnalazioni

Nella parte finale sorprendentemente compaiono dei bolli rossi

Nella parte finale sorprendentemente compaiono dei bolli rossi, quindi ci portiamo sul crinale compreso tra il monte Rotondo e il monte Pietralata

Crinale q.1885 (Ci portiamo sul crinale compreso tra il monte Rotondo alla nostra sinistra e il monte Pietralata a destra sul quale ci direzioniamo) 

Verso il monte Pietralata

L’orrido dell’Acquasanta


Panorama dal monte Pietralata

Panorama dal monte Pietralata

Monte Pietralata

Zoomata sul casale Gasparri dalla vetta del monte Pietralata


Sentiero q.1760 (Scendendo il pendio occidentale, intercettiamo d’obbligo il sentierino non segnato che aggira la cima, andiamo a sinistra con direzione sud che perde quota a mezzacosta)

Sul sentierino a mezzacosta in direzione del casale Gasparri che vediamo nella radura davanti a noi

Il sentierino nella parte terminale entra in un declivio pietroso e diventa confuso

Casale Gasparri

Casale Gasparri

Casale Gasparri