Partiamo da Cainallo (parcheggio di Vò di Moncodeno) e saliamo alla Grigna Settentrionale percorrendo la cresta di Piancaformia, ritorno attraverso la bella e selvaggia valle del Nevaio in ambiente di stampo dolomitico.
DATA: 26 giugno 2022
PARTENZA: Da Varenna, sulla sponda orientale del lago di Como,
risaliamo con la SP65 arrivando dopo circa 11,5 km a Esino Lario, attraversiamo
l’abitato e proseguiamo per 2,5 km fino individuare alla nostra destra la
stradina per Cainallo che percorriamo per altri 1,8 km arrivando all’omonimo
rifugio con parcheggio a pagamento. Fatto il biglietto per il parcheggio
(macchinetta di fronte al rifugio) proseguiamo sulla stradina in salita
aggirando dall’alto gli impianti sciistici e dopo altri 2 km la stretta
stradina termina al piazzale di Vò di Moncodeno.
ITINERARIO: Vò di Moncodeno q.1425 (Al termine del parcheggio iniziamo risalendo verso l’ampia sella erbosa, alla destra della quale i cartelli ci indicano il sentiero CAI 22/CAI 23/CAI 24 che entra nel bosco) – Crocefisso q.1472 – Bivio q.1590 (Cartelli all’interno del bosco: dritto a sinistra è CAI 25 per il rifugio Bogani che comincia perdere quota, noi risaliamo a destra con il ripido e scalinato CAI 24, indicazioni per il rifugio Bietti) – Bocchetta di Prada q.1626 (Usciamo dal bosco sul verde crinale con cartelli, errata la quota 1653 in loco. A destra è CAI 17 per il monte Pilastro, dalla parte opposta sempre il CAI 17 scende per Ca ’Calivazzo, stiamo sul CAI 24 a sinistra in falsopiano, direzione sud/est) – Cappella 89a Brigata Poletti q.1634 (Un locale è adibito a ricovero, biforcazione e cartelli: lasciamo il CAI 24 che procede in falsopiano verso il rifugio Bietti, iniziamo il CAI 19 che sale nel bosco per guadagnare la cresta di Piancaformia) - Sella q.1802 (Quota da mappa CTR Lombardia. In seguito usciamo dal bosco e l’ascesa con numerosi tornantini culmina raggiungendo la sella sulla cresta di Piancaformia e precisamente sotto il versante occidentale del Belvedere, ora il sentiero si sposta nella sponda opposta e procede a mezzacosta) - Monte Belvedere q.1832 (La traccia CAI 19 transita a mezzacosta aggirando di fatto il versante meridionale del monte Belvedere, lungo il percorso siamo aiutati da facili cavi corrimano) - Bocchetta di Piancaformia q.1805 (Ampia e verde sella, bivio con cartelli: a destra scende il sentiero CAI 19 di raccordo al CAI 24 per il rifugio Bietti e la Porta di Prada, manteniamoci sul largo crinale che è sempre CAI 19) - Bivio q.1822 (Dopo poche decine di metri c’è la biforcazione: dritto a sinistra inizia la variante del CAI 19 che si raccorda al CAI 25 presso il rifugio Bogani, insistiamo sul crinale che sale deciso verso la rocciosa Cima di Piancaformia seguendo i segni gialli del CAI 19 che ci portano successivamente a superare dei facili passaggi di 1°) - Cima di Piancaformia q.2106 (Anche I Tre Sassi. Sulla cima c’è un omino di sassi senza indicazioni, continuiamo sulla cresta che si abbassa, poi il tracciato segnato si sposta a sinistra facendoci camminare a mezzacosta sul pendio roccioso) - Bocchetta del Guzzi q.2090 (Aggirato a mezzacosta un breve tratto, riprendiamo a salire riguadagnando la cresta rocciosa presso la Bocchetta del Guzzi dove ci innestiamo sul CAI 28, cartelli: nel versante opposto a quello appena risalito scende il CAI 28 per il rifugio Bietti che possiamo vedere in lontananza sotto di noi, continuiamo sulla cresta) - Grotta q.2175 (Abisso “w le Donne”. La cresta diventa particolarmente affilata ma sempre su buona roccia, quindi giungiamo presso la cavità rocciosa all’ingresso della quale ci sono degli spit per calata su corda) - Bivio q.2215 (Seguendo i segni gialli del CAI 28 ci fanno abbandonare l’ultimo breve tratto di cresta, il più impegnativo di stampo alpinistico, e virando trasversalmente a sinistra ci andiamo a innestare sul frequentato CAI 25 o Via della Ganda, lo seguiamo a destra in salita dove successivamente saremo agevolati da cavi e catene corrimano) - Grigna Settentrionale q.2409 (Sulla vetta è situato il frequentato rifugio Brioschi, ci portiamo sulla croce di vetta appena pochi metri sopra e iniziamo scendere con il CAI 37 o “Via Invernale” che percorre l’aerea cresta con direzione nord/est delimitata da numerosi paletti con cavo corrimano) – Bocchetta del Nevaio q.2305 (Cartelli: lasciamo la cresta della via normale invernale che prosegue come CAI 31, caliamo a sinistra in ripida discesa nella valle del Nevaio che è sempre CAI 37, caratterizzata da colate di ghiaie e sfasciumi rocciosi) - Croce q.2005 (Croce commemorativa di metallo posizionata sul macigno roccioso) - Passo di Val Cugnoletta q.1906 (All’uscita della valle del Nevaio, il terreno di sfasciumi rocciosi lascia posto a delle conche erbose, dinanzi a noi c’è la solitaria mole della Cima del Palone. Innesto sul CAI 36 e bivio con cartelli: a destra il sentiero CAI 36 s’indirizza nel vallone racchiuso tra la Cima del Palone e il Pizzo della Pieve conducendo attraverso i passi Zapel e Stanga al rifugio Riva, stiamo a sinistra in falsopiano attraverso i verdi avvallamenti delle Foppe camminando di fatto sotto il versante meridionale della Cima del Palone) - Bivio q.1880 (Cartelli: a destra inizia il sentierino CAI 38 per la Cima del Palone, rimaniamo sul CAI 36) - Bivio q.1868 (Siamo scesi di pochi metri dal bivio precedente e ora il CAI 38 procede virando a destra in falsopiano, evitiamo il sentiero privo di indicazioni che s’innalza davanti a noi per andare a collegarsi al CAI 25 o Via della Ganda) - Bivio q.1865 (A sinistra a ritroso il sentierino non è segnato, andiamo dritto sul CAI 36) – Bivio q.1852 (Cartelli e innesto sul CAI 25 o Via della Ganda, lo teniamo a destra) – Rifugio Bogani q.1816 (Il CAI 25 continua sotto il rifugio, ignoriamo dopo poche decine di metri il CAI 19 a sinistra per la Cresta di Piancaformia) – Alpe di Moncodeno q.1680 (Oltrepassata una pozza artificiale arriviamo al vecchio edificio dell’Alpe di Moncodeno, evitiamo il sentiero che si raccorda sul CAI 39 a destra di fianco la stalla e teniamo il CAI 25 virando a sinistra in discesa) – Bivio q.1608 (Entrando nel bosco troviamo il bivio con cartelli: a destra inizia il CAI 39 per Prato San Pietro e la Valle dei Molini, stiamo sul CAI 25) – Ponte q.1555 – Bivio q.1590 (Chiudiamo l’anello, ripercorriamo il sentiero fatto in mattinata fino a Vò di Moncodeno) – Crocefisso q.1472 – Vò di Moncodeno q.1425.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 11,3 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1140 m QUOTA MASSIMA: Grigna S. q.2409 |
Sentieri Cresta di Piancaformia: Generalmente viene percorsa in veste invernale, la cresta è segnata con bolli gialli e le difficoltà sono modeste con qualche passaggio su roccia di 1+, volendola fare integralmente diventa di stampo alpinistico il breve tratto finale con un passaggio di 3/3+. Lungo il percorso sono possibili numerose vie di fuga grazie ai sentieri che presso la Bocchetta di Piancaformia scendono ai rifugi Bogani e Bietti, come pure alla Bocchetta del Guzzi il sentiero che scende al rifugio Bietti. Inoltre, con la dovuta attenzione, sembra sempre fattibile calare a vista dalla cresta dopo la Cima Piancaformia nel versante della famosa Via della Ganda o CAI 25. Possibili tratti ghiacciati a primavera inoltrata sul CAI 25 o Via della Ganda in prossimità di arrivare al rifugio Brioschi. Contrastando con le affollate Via della Ganda che parte Vò di Moncodeno, o con la Via Invernale che sale dal Pialeral, risulta molto interessante il ritorno con la Via del Nevaio. L’ambiente è selvaggio, solitario e tipicamente dolomitico, presenta numerosi ed interessanti fenomeni carsici che in inverno diventano vere e proprie ghiacciaie, essendo molto incassato riceve pochissimo sole e conserva neve molto a lungo fino a inizio estate o perennemente. Evitiamo di percorrere la Via del Nevaio con cattiva visibilità, il terreno è caratterizzato da colate di ghiaie, sfasciumi rocciosi e numerosi inghiottitoi, prestiamo attenzione a seguire i segni del CAI 37 (informiamoci preventivamente presso il rifugio Brioschi). |
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Rifugi-Bivacchi Il
bivacco ricavato dalla Cappella 89a Brigata Poletti è utile solo come
riparo temporaneo, all’interno camino e panche, no posti letto Rifugio
Brioschi: È
situato sulla vetta della Grigna Settentrionale, il rifugio è sempre molto
frequentato e offre 34 posti letto. Rifugio
Arnaldo Bogani:
Il rifugio è situato sul CAI 25 presso l’alpeggio di Moncodeno, offre 50
posti letto. |
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Fonti Assenti |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Vò
di Moncodeno |
0,00 |
Bocchetta del Nevaio |
3,10 |
Crocefisso |
0,06 |
Croce |
3,52 |
Bivio q.1590 |
0,30 |
Passo Val Cugnoletta |
4,10 |
Bocchetta di Prada |
0,34 |
Bivio q.1880 |
4,18 |
Cappella 89a B. Poletti |
0,39 |
Bivio
q.1868 |
4,21 |
Sella q.1802 |
0,57 |
Bivio q.1865 |
4,30 |
M. Belvedere |
/ |
Bivio q.1852 |
4,31 |
B. di Piancaformia |
1,02 |
Rifugio Bogani |
4,37 |
Bivio q.1822 |
1,04 |
Alpe
di Moncodeno |
4,54 |
Cima di Piancaformia |
1,42 |
Bivio q.1608 |
5,02 |
Bocchetta del Guzzi |
1,55 |
Ponte q.1555 |
/ |
Grotta |
2,10 |
Bivio q.1590 |
5,23 |
Bivio
q.2215 |
2,30 |
Crocefisso |
/ |
Grigna
Settentrionale |
2,52 |
Vò
di Moncodeno |
5,50 |
Vò di Moncodeno q.1425 (Al termine del parcheggio iniziamo risalendo verso l’ampia sella erbosa, alla destra della quale i cartelli ci indicano il sentiero CAI 24/CAI 25 che entra nel bosco) |
Il sentiero CAI 24/CAI 25 che entra nel bosco |
Il sentiero CAI 24/CAI 25 |
Il sentiero CAI 24/CAI 25 |
Bivio q.1590 (Cartelli all’interno del bosco: dritto a sinistra è CAI 25 per il rifugio Bogani che comincia perdere quota, noi risaliamo a destra con il ripido e scalinato CAI 24, indicazioni per il rifugio Bietti) |
Bocchetta di Prada q.1626 (Usciamo dal bosco sul verde crinale con cartelli) |
Zoomata sull’arco naturale della Porta di Prada |
Cappella 89a Brigata Poletti |
Cappella 89a Brigata Poletti q.1634 (Un locale è adibito a ricovero) |
Cappella 89a Brigata Poletti q.1634 (Lasciamo il CAI 24 che procede in falsopiano verso il rifugio Bietti, iniziamo il CAI 19 che sale nel bosco per guadagnare la cresta di Piancaformia) |
Iniziamo il CAI 19 che sale nel bosco per guadagnare la cresta di Piancaformia |
In seguito usciamo dal bosco e l’ascesa continua con numerosi tornantini |
Sul CAI 19 che sale per guadagnare la Cresta di Piancaformia |
Dalla Sella q.1802, ora il sentiero si sposta nella sponda opposta e procede a mezzacosta |
Monte Belvedere q.1832 (La traccia CAI 19 transita a mezzacosta aggirando di fatto il versante meridionale del monte Belvedere, lungo il percorso siamo aiutati da facili cavi corrimano) |
Bocchetta di Piancaformia q.1805 (Ampia e verde sella, bivio con cartelli: a destra scende il sentiero CAI 19 di raccordo al CAI 24 per il rifugio Bietti e la Porta di Prada, manteniamoci sul largo crinale che è sempre CAI 19) |
Dal Bivio q.1822 dopo poche decine di metri dalla Bocchetta di Piancaformia, insistiamo sul crinale che sale deciso verso la rocciosa Cima di Piancaformia seguendo i segni gialli del CAI 19 |
Il rifugio Bogani che notiamo nella vallata alla nostra sinistra |
Sul CAI 19 che sale alla Cima di Piancaformia |
Facili passaggi di 1°/1+ |
Sul CAI 19 che sale alla Cima di Piancaformia |
Sul CAI 19 che sale alla Cima di Piancaformia |
Sul CAI 19 che sale alla Cima di Piancaformia |
Cima di Piancaformia q.2106 (Anche I Tre Sassi. Sulla cima c’è un omino di sassi senza indicazioni) |
Dalla Cima di Piancaformia continuiamo sulla cresta che si abbassa, poi il tracciato segnato si sposta a sinistra facendoci camminare a mezzacosta sul pendio roccioso |
Dalla Cima di Piancaformia continuiamo sulla cresta che si abbassa, poi il tracciato segnato si sposta a sinistra facendoci camminare a mezzacosta sul pendio roccioso |
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Dalla Cima di Piancaformia continuiamo sulla cresta che si abbassa, poi il tracciato segnato si sposta a sinistra facendoci camminare a mezzacosta sul pendio roccioso |
Bocchetta del Guzzi q.2090 (Aggirato a mezzacosta un breve tratto, riprendiamo a salire riguadagnando la cresta rocciosa presso la Bocchetta del Guzzi dove ci innestiamo sul CAI 28, cartelli: nel versante opposto a quello appena risalito scende il CAI 28 per il rifugio Bietti, continuiamo sulla cresta) |
Bocchetta del Guzzi q.2090 (Aggirato a mezzacosta un breve tratto, riprendiamo a salire riguadagnando la cresta rocciosa presso la Bocchetta del Guzzi dove ci innestiamo sul CAI 28, cartelli: nel versante opposto a quello appena risalito scende il CAI 28 per il rifugio Bietti, continuiamo sulla cresta) |
Dalla Bocchetta del Guzzi possiamo vedere in lontananza il rifugio Bietti sotto di noi |
Sulla Cresta di Piancaformia |
Sulla Cresta di Piancaformia |
La cresta diventa particolarmente affilata ma sempre su buona roccia |
Grotta q.2175 (Abisso “w Le Donne”. Giungiamo presso la cavità rocciosa all’ingresso della quale ci sono degli spit per calata su corda) |
La Cresta di Piancaformia presso l’abisso W Le Donne |
Sulla Cresta di Piancaformia |
Sulla Cresta di Piancaformia |
Seguendo i segni gialli del CAI 28 ci fanno abbandonare l’ultimo breve tratto di cresta, il più impegnativo di stampo alpinistico, e virando trasversalmente a sinistra ci andiamo a innestare sul frequentato CAI 25 o Via della Ganda |
CAI 25 o Via della Ganda |
CAI 25 o Via della Ganda |
Al rifugio Brioschi sulla Grigna Settentrionale |
Al rifugio Brioschi sulla Grigna Settentrionale |
Al rifugio Brioschi sulla Grigna Settentrionale |
Dal rifugio Brioschi ci portiamo sulla croce di vetta appena pochi metri sopra |
Dalla croce di vetta della Grigna Settentrionale si vede il tratto finale di salita del CAI 25 o Via della Ganda |
Dalla croce di vetta della Grigna Settentrionale vediamo la Cresta di Piancaformia |
Dalla croce di vetta iniziamo scendere con il CAI 37 o “Via Invernale” che percorre l’aerea cresta con direzione nord/est delimitata da numerosi paletti con cavo corrimano |
Dalla croce di vetta iniziamo scendere con il CAI 37 o “Via Invernale” che percorre l’aerea cresta con direzione nord/est delimitata da numerosi paletti con cavo corrimano |
Il CAI 37 o “Via Invernale” |
Dalla cresta del CAI 37 o “Via Invernale” vediamo la sottostante valle del Nevaio e il percorso che dobbiamo intraprendere per attraversarla |
Bocchetta del Nevaio q.2305 (Cartelli: lasciamo la cresta della via normale invernale che prosegue come CAI 31, caliamo a sinistra in ripida discesa nella valle del Nevaio che è sempre CAI 37) |
Bocchetta del Nevaio q.2305 (Cartelli: lasciamo la cresta della via normale invernale che prosegue come CAI 31, caliamo a sinistra in ripida discesa nella valle del Nevaio che è sempre CAI 37) |
Dalla Bocchetta del Nevaio caliamo in ripida discesa nella valle del Nevaio che è sempre CAI 37, caratterizzata da colate di ghiaie e sfasciumi rocciosi |
Dalla Bocchetta del Nevaio caliamo in ripida discesa nella valle del Nevaio che è sempre CAI 37, caratterizzata da colate di ghiaie e sfasciumi rocciosi |
Nella valle del Nevaio |
Nella valle del Nevaio |
Nella valle del Nevaio |
Nella valle del Nevaio |
Nella valle del Nevaio |
Nella valle del Nevaio |
Nella valle del Nevaio |
Nella valle del Nevaio |
Nella valle del Nevaio |
Nella valle del Nevaio |
Croce q.2005 (Croce commemorativa di metallo posizionata sul macigno roccioso) |
In vista del passo di Val Cugnoletta |
Camosci nella valle del Nevaio |
Camosci nella valle del Nevaio |
Dal passo di Val Cugnoletta all’uscita della valle del Nevaio, il terreno di sfasciumi rocciosi lascia posto a delle conche erbose |
Sul sentiero CAI 36 |
Bivio q.1852 (Cartelli e innesto sul CAI 25 o Via della Ganda, lo teniamo a destra) |
Rifugio Bogani |
Alpe di Moncodeno |
Sul CAI 25 |