mercoledì 2 novembre 2022

Monte Pisanino (cresta sud/ovest) PD

Impegnativa ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino, via solitaria, poco conosciuta e raramente ripetuta (Alpi Apuane, Toscana).

DATA: 5 giugno 2022 

PARTENZA: Con l’autostrada A 15 Parma-La Spezia usciamo a Aulla e seguiamo le indicazioni per Casola in Lunigiana e Minucciano. Lasciato quest’ultimo paesino, la strada attraversa una galleria e alla sua uscita andiamo a destra tralasciando di scendere al paese di Gramolazzo, iniziando di fatto a entrare nella valle di Orto di Donna (indicazioni per i rifugi alpini). Lasciamo l’auto nel parcheggio del campeggio sulla curva a U della stradina appena oltrepassato il rifugio Val Serenaia.



 Traccia reale del GPS sulla mappa interattiva Webmap delle Alpi Apuane

ITINERARIO: Parcheggio q.1066 (Dal parcheggio iniziamo tenendo la carrozzabile o il sentiero turistico su fondo cementato che proseguono paralleli e oltrepassano il vicino camping Val Serenaia e la Capannina della Nerina, siamo sul CAI 178)  –  Deviazione q.1080 (Se siamo stati sul sentiero cementato lo lasciamo quando curva a sinistra, ci portiamo sul CAI 178 e immediatamente alla nostra sinistra compare la radura e il tratturo chiuso da catena che dà accesso alla casetta di quota 1092 visibile a poca distanza. Tralasciando quindi il CAI 178, seguiamo il tratturo chiuso dalla catena o tagliamo camminando a vista, l’obiettivo è quello di attraversare la radura tenendoci tra la macchia boschiva alla nostra sinistra e la casetta q.1092 alla nostra destra, direzione sud. In breve, giunti al margine della radura inerpichiamo il ripido e poco piacevole declivio di paleo e arbusti portandoci di fatto sopra la casetta e continuando sempre in ripidissima ascesa mantenendo la direzione est, procediamo a vista spostandoci a nostro piacere per scegliere i passaggi migliori)   -  Bosco q.1340 (Mantenendo la direzione est, nell’ascesa del costone abbiamo attraversato delle brevi macchie di arbusti, ma ora è evidente la fitta e buia selva che si interpone davanti a noi. Entriamo nel bosco notando subito dei grossi macigni isolati, continuiamo in salita tenendo la nostra direzione senza traccia obbligata di passaggio o punti di riferimento)  - Bosco q.1435 (In un punto imprecisato usciamo dal bosco, subito siamo al cospetto di bastioni rocciosi che bypassiamo spostandoci a sinistra per riprendere in seguito la direzione est su ripido pendio di paleo e vegetazione orticante)  -  Cresta q.1520 (L’ascesa fin qui poco interessante e piacevole, ci fa arrivare alla base del filo della cresta rocciosa, l’arrampichiamo con molta attenzione tenendo conto che se alla nostra destra precipita sul rio Sambuco, anche le infide placche inclinate alla nostra sinistra non sono da sottovalutare e la presa per le mani non è sempre ottimale, passaggi di 1°/1+)   -  Selletta q.1617 (Il punto alto sopra la sella è quotato 1617,3 dalla mappa CTR Toscana. La costante ascesa che alterna tratti di roccia a ripido paleo ci fa arrivare alla verde e sottile selletta)  -  Monte Pisanino q.1947 (L’arrivo è preceduto dal superamento di una sottile “lama rocciosa”, la roccia è buona e i passaggi non superano il 1° ma siamo in buona esposizione, al termine della quale si aggirano alcuni sfasciumi rocciosi e siamo in vetta dove troviamo la statuetta della Madonna e libro delle firme all’interno di una nicchia di sassi. Ora si prosegue sulla cresta, direzione sud/est, con la via normale evidenziata da segni azzurri)   -   Canale delle Rose q.1918 (Dopo avere percorso un tratto di cresta aerea, la via normale inizia a scendere con ripida traccia attraverso il Canale delle Rose. Sotto di noi c’è un bellissimo panorama sulla cresta degli Zucchi di Cardeto)   -   Foce dell’Altare q.1733 (Molte guide la quotano a 1750 m. e separa il Pisanino dagli Zucchi di Cardeto, la via normale ora prosegue per sentierino a mezzacosta nell’opposto versante, lato est)  -   Foce q.1704 (Caratterizzata da una piccola statuetta della Madonna e da una targa in memoria, la via normale continua sempre a mezzacosta mantenendosi su questo versante)     - CAI 178 q.1597 (Dopo che la via normale aveva perso quota, si risale ripidamente fino ad innestarci sul sentiero CAI 178 che prendiamo a destra, dopo pochi metri nella conca a ridosso della parete rocciosa possiamo visitare la Buca delle Neve dove è presente perennemente)   - Foce di Cardeto q.1642 (Stretto valico posto tra il Pizzo dell’Altare e il monte Cavallo. Tralasciamo la marcata traccia non segnata che sale a sinistra al monte Cavallo e scendiamo dalla parte opposta tenendo il CAI 178)   -  Bivio q.1620 (Bivio con cartelli appena sotto la foce di Cardeto: a sinistra c’è il CAI 179 per il rifugio Orto di Donna, noi teniamo il CAI 178 dritto in discesa)  - Bivio q.1300 (Cartelli all’interno del bosco: a sinistra c’è il CAI 180, noi teniamo il CAI 178 a destra)   -   Casetta q.1092 (Su alcune mappe indicata come ex deposito di esplosivi. La piccola casetta recintata è situata nella radura alla destra del CAI 178)      - Deviazione q.1080 (Chiudiamo l’anello)   -   Parcheggio q. 1066

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 6,5 km

DIFFICOLTA: PD

DISLIVELLO TOTALE: 1050 m

QUOTA MASSIMA: M. Pisanino q.1947

Sentieri

La cresta sud/ovest del monte Pisanino è una via solitaria, poco conosciuta e raramente ripetuta, la dobbiamo intraprendere solo se siamo in ottime condizioni fisiche, con capacità alpinistiche e decisionale per affrontare le problematiche che man mano si manifestano. L’attribuzione del grado di difficoltà PD probabilmente potrebbe essere ritenuta eccessiva, ma a prescindere dai passaggi di arrampicata che non superano il 1+/2°, l’intera ascesa si presenta molto complessa. Se da fondovalle ci appare come una cresta, man mano che saliamo ci rendiamo conto che principalmente si tratta di un ripidissimo costone che alterna tratti di cresta rocciosa discontinua a paleo, la linea da seguire è tutt’altro che intuitiva e spostarsi anche di poche decine di metri può risultare determinante alla buona riuscita (molto utile l’uso del GPS). Ovviamente la gita è assolutamente da evitare con terreno umido o bagnato, mentre sono da preferire i mesi estivi dove il manto erboso del paleo è più rigoglioso, risulterà determinante nel facilitarci la scalata perché in alcuni punti le pendenze sono notevoli e l’esposizione sotto di noi sarebbe fatale per una eventuale scivolata (stimo punte del 70/80 % ma tutto dipende dalla nostra linea di salita). 

Dopo le energie spese per la salita della faticosa cresta sud/ovest, non dobbiamo sottovalutare il rientro con la bella e frequentata via normale del monte Pisanino, alcuni tratti non sono banali e richiedono piede fermo. 

Rifugi-Bivacchi

Punti di appoggio sono i rifugi Val Serenaia e Donegani, raggiungibili con l’auto e a poca distanza dal nostro punto di partenza (sempre aperti nel periodo estivo)

Fonti

Fontana presso il camping Val Serenaia

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Parcheggio

0,00

Foce q.1704

6,20

Deviazione q.1080

0,05

CAI 178 q.1597

7,25

Bosco q.1340

1,10

Foce di Cardeto

7,32

Bosco q.1435

1,30

Bivio q.1620

7,36

Cresta q.1520

1,55

Bivio q.1300

8,38

Selletta q.1617

3,20

Casetta q.1090

/

Monte Pisanino

5,30

Ponte q.1080

/

Canale delle Rose

/

Arrivo q.1066

9,00

Foce Altare

6,15

 

 


 

La parte bassa della cresta sud ovest del monte Pisanino vista dal CAI 178

La cresta sud ovest del monte Pisanino vista dagli Zucchi di Cardeto

Parcheggio q.1066 (Dal parcheggio iniziamo tenendo la carrozzabile o il sentiero turistico su fondo cementato che proseguono paralleli e oltrepassano il vicino camping Val Serenaia e la Capannina della Nerina, siamo sul CAI 178)  

Deviazione q.1080 (Tralasciando quindi il CAI 178, seguiamo il tratturo chiuso dalla catena o tagliamo camminando a vista, l’obiettivo è quello di attraversare la radura tenendoci tra la macchia boschiva alla nostra sinistra e la casetta q.1092 alla nostra destra, direzione sud)

In breve, giunti al margine della radura inerpichiamo il ripido e di fatto sopra la casetta e continuando sempre in ripidissima ascesa mantenendo la direzione est, procediamo a vista spostandoci a nostro piacere per scegliere i passaggi migliori

In breve, giunti al margine della radura inerpichiamo il ripido e di fatto sopra la casetta e continuando sempre in ripidissima ascesa mantenendo la direzione est, procediamo a vista spostandoci a nostro piacere per scegliere i passaggi migliori


La cresta della Bagola Bianca di fianco a noi

La ripida salita per raggiungere il margine del bosco superiore

Bosco q.1340 (Mantenendo la direzione est, nell’ascesa del costone abbiamo attraversato delle brevi macchie di arbusti, ma ora è evidente la fitta e buia selva che si interpone davanti a noi. Entriamo nel bosco notando subito dei grossi macigni isolati, continuiamo in salita tenendo la nostra direzione senza traccia obbligata di passaggio o punti di riferimento) 

In un punto imprecisato usciamo dal bosco, subito siamo al cospetto di bastioni rocciosi che bypassiamo spostandoci a sinistra

Inerpichiamo tra paleo e placche rocciose


Cresta q.1520 (L’ascesa fin qui poco interessante e piacevole, ci fa arrivare alla base del filo della cresta rocciosa, l’arrampichiamo con molta attenzione tenendo conto che se alla nostra destra precipita sul rio Sambuco, anche le infide placche inclinate alla nostra sinistra non sono da sottovalutare e la presa per le mani non è sempre ottimale, passaggi di 1°/1+)  

Infide placche inclinate, la presa per le mani non è sempre ottimale

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino

Gli Zucchi di Cardeto sullo sfondo

Arrivo alla Selletta q.1617


Selletta q.1617 (La costante ascesa che alterna tratti di roccia a ripido paleo ci fa arrivare alla verde e sottile selletta) 

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino


Panorama sugli Zucchi di Cardeto

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino


Panorama

La ripida ascesa della cresta sud/ovest del monte Pisanino

La lama rocciosa finale che preannuncia l’arrivo in vetta

La lama rocciosa finale che preannuncia l’arrivo in vetta

La lama rocciosa finale che preannuncia l’arrivo in vetta


La lama rocciosa finale che preannuncia l’arrivo in vetta

La lama rocciosa finale che preannuncia l’arrivo in vetta

Arrivo in vetta

Arrivo in vetta

Monte Pisanino q.1947

Monte Pisanino q.1947 (In vetta troviamo la statuetta della Madonna e libro delle firme all’interno di una nicchia di sassi)


Dalla vetta del monte Pisanino si prosegue sulla cresta, direzione sud/est, con la via normale evidenziata da segni azzurri

Dalla vetta del monte Pisanino si prosegue sulla cresta, direzione sud/est, con la via normale evidenziata da segni azzurri

Dalla vetta del monte Pisanino si prosegue sulla cresta, direzione sud/est, con la via normale evidenziata da segni azzurri

Dalla vetta del monte Pisanino si prosegue sulla cresta, direzione sud/est, con la via normale evidenziata da segni azzurri

Dalla vetta del monte Pisanino si prosegue sulla cresta, direzione sud/est, con la via normale evidenziata da segni azzurri


Canale delle Rose q.1918 (Dopo avere percorso un tratto di cresta aerea, la via normale inizia a scendere con ripida traccia attraverso il Canale delle Rose)

Più in basso nel versante opposto si nota la cresta della Mirandola

Inizio della discesa del canale delle Rose

Sotto di noi c’è un bellissimo panorama sulla cresta degli Zucchi di Cardeto

Discesa del canale delle Rose verso foce Altare

Discesa del canale delle Rose verso foce Altare


Discesa del canale delle Rose verso foce Altare

Foce dell’Altare q.1733 (La via normale ora prosegue per sentierino a mezzacosta nell’opposto versante, lato est) 

Foce q.1704

Il caratteristico traverso della via normale

Di ritorno sulla via normale del monte Pisanino

Di ritorno sulla via normale del monte Pisanino


Panorama dalla via normale del monte Pisanino

Panorama dalla via normale del monte Pisanino

Innesto sul CAI 178

Innesto sul CAI 178 che prendiamo a destra

Dopo pochi metri nella conca a ridosso della parete rocciosa possiamo visitare la Buca delle Neve dove è presente perennemente

Il Pizzo Altare visto pochi minuti prima di arrivare alla foce di Cardeto


Alla foce di Cardeto

Alla foce di Cardeto

Dalla foce di Cardeto scendiamo dalla parte opposta tenendo il CAI 178

Segnaletica al Bivio q.1620

I caratteristici macigni ai piedi delle bastionate del Pizzo Altare

Sul CAI 178 ai piedi delle bastionate del Pizzo Altare