venerdì 24 febbraio 2023

Monte Morcia (da Cantiano per il fosso Tenetra) EE

Itinerario a carattere selvaggio/esplorativo per escursionisti esperti che ha come meta il monte Morcia (appennino Marchigiano del comprensorio del monte Catria)

DATA: 16 ottobre 2022 

PARTENZA: Con l’autostrada A.14 si esce a Fano e si prosegue con la superstrada “Via Flaminia” seguendo le indicazioni per Roma fino a uscire a Pontedazzo/Cantiano (circa 56 km), guidiamo per 1,7 km e subito siamo al paese di Cantiano dove seguiamo i cartelli per il centro e il monte Catria. Alla piazzetta saliamo a sinistra la strada via Bruno Bedeschi parcheggiando presso la casa di riposo per anziani “Savini” dove si biforca la via, dritto a sinistra è via dei Cappuccini dalla quale faremo ritorno, dritto a destra è via A. Morena dalla quale iniziamo a camminare.


Traccia reale del GPS sulla mappa IGM Marche in scala 1:25000
 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 13-Monte Catria, si ringrazia Monti Editore (www.iga-cartografie.it) Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646


ITINERARIO: Cantiano q.385 (Alla biforcazione della strada presso la casa di riposo per anziani Savini, iniziamo percorrendo la via A. Morena ignorando i vicoli che si susseguono alla nostra destra, poi la strada continua come via della Peschiera oltrepassando un circolo di tennis e le ultime case, siamo sul CAI 259)     Presa d’acqua q.396 (Abbiamo lasciato l’abitato di Cantiano, la strada sta salendo e sul bordo sinistro c’è la presa d’acqua)      Deviazione q.420 (La strada compie un tornante a sinistra per terminare all’abitazione soprastante, noi andiamo dritto per sentiero carrozzabile, in loco c’è una tabella che indica che siamo sul CAI 259 e Sentiero Vinci)      Bivio q.450 (Il sentiero carrozzabile è interrotto perché franato e una traccia di passaggio ci fa bypassare poco sopra, poi lasciamo il CAI 259 e Sentiero Vinci che continua a sinistra in salita e ci riportiamo al sottostante stradello che comunque si esaurisce. Iniziamo a seguire l’ampio alveo detritico e pianeggiante del fosso Tenetra tra massi e ghiaie, in seguito si riduce e comincia a guadagnare quota su macigni instabili e qualche arbusto che ci ostacola, direzione nord/est)      Deviazione q.610 (Insistiamo risalendo all’interno del fosso Tenetra finché sembra esaurirsi, compaiono dei rigagnoli d’acqua ma soprattutto si restringe in un sottile e ripido solco estremamente franoso. Consapevoli che il CAI 259 transita parallelo sopra di noi, lasciamo il fosso Tenetra e saliamo il ripido bordo sinistro con qualche difficoltà per entrare nel bosco soprastante, poi ci divincoliamo tra i fitti alberi senza avere dei riferimenti, direzione nord)     CAI 259 q.640 (Dopo pochi minuti ci innestiamo sul CAI 259, lo seguiamo a destra)  –   Canale detritico q.716 (Solco detritico nel bosco, è profondo oltre due metri e allo stato attuale ha interrotto il CAI 259, per superarlo siamo costretti a fare delle delicate manovre per calare al suo interno e risalire dalla parte opposta per riprendere il sentiero)   – Bivio q.735 (Dritto continua come “Sentiero Vinci”, stiamo sul CAI 259 che curva a destra in salita)   –   Bivio q.860 (Un ampio tratto di terreno franato interrompe l’originale proseguo del sentiero, il CAI 259 lo costeggia risalendo poi se ne allontana virando a sinistra per aggirare più in alto. Arriviamo al bivio infrascato che può passare inosservato: a sinistra con direzione ovest inizia un sentierino abbandonato che non è menzionato su alcuna mappa, il nostro CAI 259 poco evidente continua a destra con direzione est)   –   Forra q.877 (A destra a ritroso scende la traccia che riporta verso il tratto di terreno franato che precedeva il Bivio q.860, per il nostro senso di marcia passa inosservato, quindi in breve attraversiamo un corso d’acqua su fondo roccioso sotto il quale precipita in una forra)   –   Deviazione q.900 (L’esile CAI 259 esce dal bosco e procede in falsopiano, poi quando vi rientra è interrotto da una frana. Pochi metri prima lasciamo il sentiero, per continuare la gita optiamo di salire il pendio erboso entrando nel bosco superiore procedendo a vista senza alcuna indicazione o traccia di passaggio, direzione nord)   –   Quota 1060 (Il bosco è fitto e ripido ma il passaggio tra gli alberi agevole. Mantenendoci in salita con direzione nord, sui 1060 metri usciamo dalla macchia boschiva nei ripidi declivi erbosi meridionale dei Prati di Tenetra, sopra di noi è evidente il crinale da raggiungere, il monte Tenetra rimane spostato alla nostra destra, optiamo di salire spostandoci a sinistra puntando a un invitante costone situato a ovest dal punto quotato 1228 m da IGM Marche, ma comunque la salita è sempre possibile ovunque vogliamo)   –   Cima q.1227 (Al termine della ripida salita, camminiamo sugli ampi pascoli dei Prati di Tenetra raggiungendo a vista il punto alto quotato 1227 m dalle mappe dove è situato un grande serbatoio di cemento, ci innestiamo di fatto sul CAI 275. A destra con direzione sud il crinale conduce al monte Tenetra che da qui appare insignificante, seguiamo il crinale a sinistra che è CAI 275 puntando all’aguzza sagoma del monte Morcia e alla sottostante carrozzabile, direzione nord/est)   –   SP.113 q.1202 (Ci innestiamo sul tornante della carrozzabile dove troviamo i cartelli CAI, attraversiamo la strada e scendiamo seguendo il crinale CAI 275/CAI 260 verso la sagoma del monte Morcia)   –   Il Bicchiere q.1186 (Località Il Bicchiere. Siamo nel punto basso del crinale, anonimo e senza indicazioni, il CAI 260 scende sia a sinistra verso la recinzione e a destra verso la carrozzabile di fondovalle presso il rifugio Valpiana, in entrambi i casi la segnatura e la traccia di passaggio è assente, rimaniamo sul crinale CAI 275 che si alza verso la cima del monte Morcia)   –  Monte Morcia q.1223 (Sulla vetta c’è un omino di sassi con nicchia per il libro delle firme, torniamo indietro)   –   Il Bicchiere q.1186   –   SP.113 q.1202 (Siamo tornati sul tornante della carrozzabile, ora la seguiamo a destra)   –   Presa d’acqua q.1167 (Situata a sinistra della carrozzabile)   –   Deviazione q.1128 (La carrozzabile compie un marcato tornante a destra, noi la lasciamo e andiamo dritto scendendo sotto la stessa sull’ampia dorsale percorsa dal CAI 275, segni, cartelli e tracce di passaggio sono assenti, avanziamo a vista con direzione sud/ovest notando nel fondovalle il paese di Cantiano)   –   Deviazione q.945 (Avanziamo sulla dorsale perdendo quota, se alla nostra destra degrada nei Prati di Tenetra, alla nostra sinistra precipita nel fondovalle del fosso di Tenetra, in lontananza è sempre visibile Cantiano. Compaiono piccoli raggruppamenti di alberi, insistiamo finché notiamo un omino di sassi e i segni del CAI 275 che ci fanno virare a destra per buona traccia allontanandoci di fatto dal costone, direzione nord/ovest)  –   Bivio q.888 (Camminiamo su traccia di passaggio pianeggiante nella prateria intervallata da raggruppamenti di alberi, alla nostra sinistra ci appare l’aguzza cima quotata 932 metri dalla mappa IGM Marche, arriviamo quindi alla biforcazione poco evidente: evitiamo di continuare in piano seguendo la marcata traccia, il CAI 275 mantiene la direzione nord/ovest ma inizia perdere quota, segni praticamente assenti, procediamo a vista puntando ai ripetitori che notiamo in lontananza sul monte Petrano)  –   Quota 753 (Punto anonimo quotato 753 metri da mappa IGM Marche. Direzionandoci e avendo come riferimento i ripetitori del monte Petrano perdiamo quota nella prateria, poi cominciamo a virare a sinistra cambiando nettamente direzione, sud, con l’obiettivo di portarci a transitare sotto la cima quotata 932 metri dove ritroviamo il sentiero invaso da fitti cespugli di ginestre)  –   Bivio q.655 (I fitti cespugli di ginestre sono terminati e siamo nella macchia boschiva sotto il versante occidentale della cima q.932, il bivio è poco evidente come pure la segnatura: il CAI 275 scende a destra per raggiungere il Ponte Bottinelli sulla SS.3, stiamo a sinistra continuando ad aggirare ora per sentiero CAI 200)   –   Fonte La Lama q.650 (Grande fonte abbeveratoio di cemento, nel proseguo il sentiero costeggia la base di una verticale parete di roccia sedimentaria dove il passaggio richiede attenzione)  –   Madonna q.625 (Nicchia nella roccia con statua della Madonna, il sentiero si allarga notevolmente)   –   Fonte q.625 (Grande fonte abbeveratoio di cemento, il CAI 200 si allarga a forestale)   –   Casa q.460 (Grande casa adibita a seconda abitazione, ora si procede su carrozzabile)  –   Ripetitore q.432 (Sul bordo destro della carrozzabile appena oltrepassata la casa precedente)  –   Asfaltata q.400 (Innesto sulla strada asfaltata “via dei Cappuccini”, andiamo a destra)   –   Cantiano q.385 (Arrivo presso la casa di riposo per anziani Savini).

 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 12,6 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 950 m

QUOTA MASSIMA: Cima q.1227

Sentieri

Itinerario a carattere selvaggio/esplorativo per escursionisti esperti, consigliato l’uso del GPS. 

Sentiero CAI 259: Le abbondanti piogge del settembre 2022 hanno causato degli smottamenti nel territorio, allo stato attuale il CAI 259 è interrotto seriamente in alcuni punti. 

Sentiero CAI 275: La percorrenza di questo sentiero è tutt’altro che banale, palesemente poco frequentato e in stato di abbandono si sviluppa con una traccia che nella parte alta a volte scompare (Prati di Tenetra), la segnatura è sporadica/assente. 

Fosso Tenetra: Percorriamo risalendo il fosso Tenetra in ottica esplorativa, è un percorso completamente selvaggio privo di qualsiasi indicazione, si avanza rigorosamente al suo interno che si presenta detritico e ostacolato da alcuni arbusti. Il tempo potrebbe modificare le condizioni di percorrenza causa le sue caratteristiche franose, allo stato attuale in alcuni punti siamo costretti ad affrontare qualche passaggio di 1°/1°+, ma soprattutto dobbiamo essere consapevoli della potenziale pericolosità del fosso (eventualmente possiamo percorrere integralmente il CAI 259 che si sviluppa parallelo al fosso Tenetra). 

Alla Deviazione q.900 lasciamo il CAI 259 che allo stato attuale è interrotto da una frana, risaliamo completamente fuori sentiero per raggiungere il crinale nord del monte Tenetra toccato dal CAI 275, questo tragitto nella prima parte si sviluppa all’interno del fitto bosco che non offre punti di riferimento, il passaggio tra gli alberi è agevole ma su terreno ripido (consigliato l’uso del GPS) 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Fonte La Lama: grande fonte abbeveratoio di cemento sul CAI 200, allo stato attuale è inattiva

Fonte q.625: grande fonte abbeveratoio di cemento sul CAI 200, allo stato attuale è inattiva

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Cantiano

0,00

Il Bicchiere

/

Presa d’acqua q.396

0,09

SP.113

3,44

Deviazione q.420

0,12

Presa d’acqua q.1167

3,57

Bivio q.450

0,20

Deviazione q.1128

4,04

Deviazione q.607

1,20

Deviazione q.945

4,22

CAI 259 q.640

1,28

Bivio q.888

4,37

Canale detritico q.716

1,35

Quota 753

/

Bivio q.735

1,46

Bivio q.655

5,05

Bivio q.860

2,05

Fonte La Lama

5,06

Forra

2,10

Madonna

5,14

Deviazione q.900

2,15

Fonte q.625

5,16

Quota 1060

2,40

Casa q.460

5,37

Cima q.1227

3,10

Ripetitore

5,39

SP.113

3,20

Asfaltata q.400

5,45

Il Bicchiere

/

Cantiano

5,48

Monte Morcia

3,32

 

 

 

Cantiano q.385 (Alla biforcazione della strada presso la casa di riposo per anziani Savini, iniziamo percorrendo la via A. Morena ignorando i vicoli che si susseguono alla nostra destra, poi la strada continua come via della Peschiera oltrepassando un circolo di tennis e le ultime case, siamo sul CAI 259)  

Presa d’acqua q.396

Deviazione q.420 (La strada compie un tornante a sinistra per terminare all’abitazione soprastante, noi andiamo dritto per sentiero carrozzabile, in loco c’è una tabella che indica che siamo sul CAI 259 e Sentiero Vinci)

Sul CAI 259 e Sentiero Vinci

Bivio q.450 (Il sentiero carrozzabile è interrotto perché franato e una traccia di passaggio ci fa bypassare poco sopra)


Iniziamo a seguire l’ampio alveo detritico e pianeggiante del fosso Tenetra tra massi e ghiaie….

…. in seguito si riduce e comincia a guadagnare quota su macigni instabili e qualche arbusto che ci ostacola. 

Risalita integrale del fosso Tenetra

Risalita integrale del fosso Tenetra

Risalita integrale del fosso Tenetra

Risalita integrale del fosso Tenetra

 

Risalita integrale del fosso Tenetra

Risalita integrale del fosso Tenetra

Risalita integrale del fosso Tenetra

Deviazione q.610 (Insistiamo risalendo all’interno del fosso Tenetra finché sembra esaurirsi. Consapevoli che il CAI 259 transita parallelo sopra di noi, lasciamo il fosso Tenetra e saliamo il ripido bordo sinistro con qualche difficoltà per entrare nel bosco soprastante) 

Deviazione q.610 (Insistiamo risalendo all’interno del fosso Tenetra finché sembra esaurirsi. Consapevoli che il CAI 259 transita parallelo sopra di noi, lasciamo il fosso Tenetra e saliamo il ripido bordo sinistro con qualche difficoltà per entrare nel bosco soprastante) 

CAI 259 q.640 (Dopo pochi minuti ci innestiamo sul CAI 259, lo seguiamo a destra)


Canale detritico q.716 (Solco detritico nel bosco, è profondo oltre due metri e allo stato attuale ha interrotto il CAI 259, per superarlo siamo costretti a fare delle delicate manovre per calare al suo interno e risalire dalla parte opposta per riprendere il sentiero)  

Canale detritico q.716 (Solco detritico nel bosco, è profondo oltre due metri e allo stato attuale ha interrotto il CAI 259, per superarlo siamo costretti a fare delle delicate manovre per calare al suo interno e risalire dalla parte opposta per riprendere il sentiero) 

Bivio q.735 (Dritto continua come “Sentiero Vinci”, stiamo sul CAI 259 che curva a destra in salita)

Sul CAI 259

Forra q.877 (Attraversiamo un corso d’acqua su fondo roccioso sotto il quale precipita in una forra)

Forra q.877 (Attraversiamo un corso d’acqua su fondo roccioso sotto il quale precipita in una forra)


Lasciamo l’esile CAI 259 perché è interrotto da una frana, per continuare la gita optiamo di salire il pendio erboso entrando nel bosco superiore procedendo a vista senza alcuna indicazione o traccia di passaggio

Ritrovamento inaspettato nel fitto bosco…troppo ingombrante per portarselo dietro !!!

Quota 1060 (Mantenendoci in salita con direzione nord, sui 1060 metri usciamo dalla macchia boschiva nei ripidi declivi erbosi meridionale dei Prati di Tenetra, sopra di noi è evidente il crinale da raggiungere, il monte Tenetra rimane spostato alla nostra destra, optiamo di salire spostandoci a sinistra puntando a un invitante costone situato a ovest dal punto quotato 1228 m da IGM Marche, ma comunque la salita è sempre possibile ovunque vogliamo)

Optiamo di risalire sfruttando un costone

Optiamo di risalire sfruttando un costone

 

Al termine della ripida salita camminiamo sugli ampi pascoli dei Prati di Tenetra

Al termine della ripida salita camminiamo sugli ampi pascoli dei Prati di Tenetra

Cima q.1227 (Al termine della ripida salita, camminiamo sugli ampi pascoli dei Prati di Tenetra raggiungendo a vista il punto alto quotato 1227 m dalle mappe dove è situato un grande serbatoio di cemento, ci innestiamo di fatto sul CAI 275) 

Dalla Cima q.1227 dove è situato un grande serbatoio di cemento, a destra con direzione sud il crinale conduce al monte Tenetra che da qui appare insignificante….

… seguiamo il crinale a sinistra che è CAI 275 puntando all’aguzza sagoma del monte Morcia. 

… seguiamo il crinale a sinistra che è CAI 275 puntando all’aguzza sagoma del monte Morcia. 


SP.113 q.1202 (Ci innestiamo sul tornante della carrozzabile dove troviamo i cartelli CAI, attraversiamo la strada e scendiamo seguendo il crinale CAI 275/CAI 260 verso la sagoma del monte Morcia)

Sul crinale CAI 275 verso il monte Morcia

Sul crinale CAI 275 verso il monte Morcia

Monte Morcia q.1223

SP.113 q.1202 (Siamo tornati sul tornante della carrozzabile, ora la seguiamo a destra)

Panorama

 

Presa d’acqua q.1167

Deviazione q.1128 (La carrozzabile compie un marcato tornante a destra, noi la lasciamo e andiamo dritto scendendo sotto la stessa sull’ampia dorsale percorsa dal CAI 275)  

Deviazione q.1128 (La carrozzabile compie un marcato tornante a destra, noi la lasciamo e andiamo dritto scendendo sotto la stessa sull’ampia dorsale percorsa dal CAI 275)  

Deviazione q.1128 (La carrozzabile compie un marcato tornante a destra, noi la lasciamo e andiamo dritto scendendo sotto la stessa sull’ampia dorsale percorsa dal CAI 275, segni, cartelli e tracce di passaggio sono assenti)

Avanziamo sulla dorsale perdendo quota, se alla nostra destra degrada nei Prati di Tenetra, alla nostra sinistra precipita nel fondovalle del fosso di Tenetra ….

…. in lontananza è sempre visibile il paese di Cantiano.

 

Deviazione q.945 (Compaiono piccoli raggruppamenti di alberi, insistiamo finché notiamo un omino di sassi e i segni del CAI 275 che ci fanno virare a destra per buona traccia allontanandoci di fatto dal costone) 

Deviazione q.945 (Compaiono piccoli raggruppamenti di alberi, insistiamo finché notiamo un omino di sassi e i segni del CAI 275 che ci fanno virare a destra per buona traccia allontanandoci di fatto dal costone)

Sulla traccia del CAI 275, orizzontiamoci puntando i ripetitori sul monte Petrano

Sulla traccia del CAI 275

Camminiamo su traccia di passaggio pianeggiante nella prateria intervallata da raggruppamenti di alberi, alla nostra sinistra ci appare l’aguzza cima quotata 932 metri dalla mappa IGM Marche

 

 

Bivio q.888 (Biforcazione poco evidente: evitiamo di continuare in piano seguendo la marcata traccia, il CAI 275 mantiene la direzione nord/ovest ma inizia perdere quota, segni praticamente assenti) 

Spesso perdiamo l’esile traccia del CAI 275, procediamo a vista puntando ai ripetitori che notiamo in lontananza sul monte Petrano

Quota 753 (Direzionandoci e avendo come riferimento i ripetitori del monte Petrano perdiamo quota nella prateria, poi cominciamo a virare a sinistra cambiando nettamente direzione, sud, con l’obiettivo di portarci a transitare sotto la cima quotata 932 metri dove ritroviamo il sentiero invaso da fitti cespugli di ginestre)

Quota 753 (Direzionandoci e avendo come riferimento i ripetitori del monte Petrano perdiamo quota nella prateria, poi cominciamo a virare a sinistra cambiando nettamente direzione, sud, con l’obiettivo di portarci a transitare sotto la cima quotata 932 metri dove ritroviamo il sentiero invaso da fitti cespugli di ginestre)

Ritroviamo il sentiero CAI 275

Ritroviamo il sentiero invaso da fitti cespugli di ginestre


Fonte La Lama q.650 (Grande fonte abbeveratoio di cemento)

Nel proseguo il sentiero costeggia la base di una verticale parete di roccia sedimentaria dove il passaggio richiede attenzione

Nel proseguo il sentiero costeggia la base di una verticale parete di roccia sedimentaria dove il passaggio richiede attenzione

Nel proseguo il sentiero costeggia la base di una verticale parete di roccia sedimentaria dove il passaggio richiede attenzione

Nel proseguo il sentiero costeggia la base di una verticale parete di roccia sedimentaria dove il passaggio richiede attenzione


Madonna q.625 (Nicchia nella roccia con statua della Madonna) 

Il sentiero si allarga notevolmente

Fonte q.625 (Grande fonte abbeveratoio di cemento, il CAI 200 si allarga a forestale)

Forestale CAI 200

In vista di Cantiano

Casa q.460 (Grande casa adibita a seconda abitazione)