Lungo e impegnativo itinerario che parte dal lago di Cei per raggiungere le cime del Bondone (Trentino Alto Adige)
DATA: 4 settembre 2022
PARTENZA: Con l’autostrada A 22 usciamo al casello
di rovereto Nord (Trentino alto Adige), nell’immediata rotonda possiamo già
individuare le buone indicazioni per il Lago di Cei che seguiamo senza
possibilità d’equivoci. Oltrepassiamo in successione le frazioni di Villa
Lagarina, Pedersano, Castellano fino ad arrivare alla località Lago di Cei
(14,8 km dal casello autostradale), ci fermiamo immediatamente al parcheggio
sulla destra appena sotto la strada che precede il grande capitello di Doera.
ITINERARIO: Capitello di Doera q.941 (Giunti alla località Lago di Cei, la strada continua verso il lago e il paese di Aldeno, alla nostra destra c’è il capitello e la stradina che sale a Cimana e Pra dall’Albi. Pochi metri prima alla nostra destra c’è l’area parcheggio, mentre sulla sinistra iniziamo camminare la pista CAI 640 che nell’immediato è su fondo cementato) – Presa d’acqua q.1015 (La pista si esaurisce presso una piazzola dove è situata una presa d’acqua, il CAI 640 vira a destra continuando su largo sentiero che entra nel bosco) – Bivio q.1019 (Biforcazione: alla nostra destra inizia un sentierino senza indicazioni, stiamo sul CAI 640) – Bivio q.1096 (Continuiamo sul CAI 640 che nel frattempo si è ridotto e sta guadagnando quota, in un suo tornante inizia a destra un marcato sentierino non indicato che si sviluppa a mezzacosta) – Targa q.1588 (Targa commemorativa, anticipa l’arrivo a La Becca) – La Becca q.1590 (Quota da cartelli in loco, per la mappa IGM Trentino A.A. 1578 metri. Al termine della salita guadagniamo il crinale, il CAI 640 scavalla dalla parte opposta e scende al Bait dei Amizi, a sinistra il crinale è CAI 617 per il monte Stivo, noi lo prendiamo a destra che è CAI 617 per il monte Cornetto) – Bivio q.1672 (Camminando ci appare in lontananza il monte Cornetto e arriviamo alla biforcazione del sentiero senza indicazioni: quello a sinistra si abbassa nel bosco per collegarsi al sentiero dei Carboneri, stiamo sul CAI 617 in salita che ci porta verso il crinale di Campo Fiorito) – Canale q.1959 (Località Canale, cartelli sul crinale e bivio: a sinistra scende il CAI 635 per il Bait dei Amizi e l’abitato di Vigo di Cavedine, insistiamo sul crinale CAI 617 in costante ascesa avendo dinnanzi a noi la cima del monte Cornetto) – Monte Cornetto q.2180 (Il crinale ci fa arrivare alla base della cima, in loco resiste il minuscolo rudere di un appostamento militare, quindi iniziamo ad aggirare a sinistra sfruttando una mulattiera militare e appena possibile risaliamo fino alla vetta per antichi camminamenti che generano confusione, la segnatura CAI è assente. Dalla vetta con croce appare evidente la squadrata sagoma del Dosso d’Abramo sul versante opposto a quello da noi risalito che è il prossimo obiettivo. Ritorniamo sui nostri passi scendendo i confusi camminamenti bellici, poi virando a destra, nord, evitiamo di perdere quota per raggiungere il frequentato crinale percorso dal CAI 607 che si direziona verso la SP.85 delle Viote, dobbiamo individuare il cengione che si sviluppa sotto la vetta e che dal versante occidentale aggira per spostarsi su quello orientale rivolto al Dosso d’Abramo, qualsiasi indicazione è assente) – CAI 636 q.2090 (Il cengione ci fa spostare dal lato nord a quello orientale, ancora testimonianze belliche, poi evitando di insistere perché ci porterebbe sul lato meridionale che è quello dal quale siamo venuti con il crinale CAI 617, scendiamo il pendio di pietrisco su traccia di passaggio o a vista puntando all’inconfondibile sagoma del Dosso d’Abramo e al sottostante verde crinale fino a innestarci sul CAI 636) – Incrocio q.2063 (Camminando il crinalino verso le bastionate del Dosso d’Abramo, notiamo pochi metri sotto alla nostra destra la fonte delle Roggiole e siamo all’incrocio. A sinistra un sentiero scende nella Val Mana, davanti a noi invece si biforca, tralasciamo quello spostato a destra che aggira a mezzacosta il versante meridionale del Dosso d’Abramo e conduce alla ferrata Giulio Segata, andiamo dritto portandoci sotto la parete) – Sella q.2070 (Cartelli e bivio: ora il CAI 636 cala a sinistra e aggira a mezzacosta il versante nord/ovest del Dosso d’Abramo, noi iniziamo a risalirlo sul CAI 638/A aiutati da facili tratti ferrati) – Dosso d’Abramo q.2140 (La cima piatta è ricoperta da pini mughi, si procede verso la grande croce posta su uno sperone roccioso) – Ferrata Giulio Segata q.2128 (Alla nostra destra c’è l’uscita della ferrata Giulio Segata, il nostro sentiero si abbassa) – Bivio q.2120 (A destra il CAI 638/A scende nel canale roccioso attrezzato con cavo, risaliamo fino alla croce sempre tra i pini mughi) – Croce q.2133 (Grande croce di metallo e libro delle firme, torniamo sui nostri passi) – Bivio q.2120 (Ora caliamo a sinistra nel canale roccioso attrezzato con cavo che è il proseguo del CAI 638/A) – Bivio q.2090 (All’uscita dal canale siamo sulla cengia attrezzata, tralasciamo i cavi a destra che si collegano alla ferrata Giulio Segata e li teniamo a sinistra) – Incrocio q.2090 (Siamo proprio sotto la croce del Dosso d’Abramo, cartelli: a sinistra a ritroso c’è il CAI 636 che aggira il versante nord/ovest, a destra a ritroso il sentiero CAI 638 che aggira il versante est e che prenderemo successivamente, andiamo dritto sul crinale CAI 636 verso la Cima Verde, direzione nord/est) – Bivio q.2092 (Percorso il crinale ricoperto da pini mughi, arriviamo al bivio con cartelli appena sotto la Cima Verde, il CAI 636 continua a sinistra perdendo quota, nord, noi saliamo a destra sul CAI 630 o “Sentiero Sparavei” per portarci sulla vetta) – Cima Verde q.2102 (Il versante nord/ovest ricoperto di erba contrasta con il roccioso versante sud/est di colore ocra, torniamo sui nostri passi) – Bivio q.2092 – Incrocio q.2090 (Siamo tornati all’incrocio con cartelli sotto la parete rocciosa sopra la quale svetta la croce del Dosso d’Abramo, prendiamo il CAI 638 dritto a sinistra che inizia ad abbassarsi) – Bivio q.2075 (A destra il sentiero si sviluppa a mezzacosta sotto la parete orientale del Dosso d’Abramo e conduce all’attacco della ferrata Giulio Segata, rimaniamo sul CAI 638 sul verde crinale della Pala Granda) – Pala Granda q.2017 (Il largo crinale erboso si esaurisce arrivando alla grande croce di metallo, ad oltranza è destinato a precipitare. Dalla croce torniamo indietro pochi metri e il CAI 638 anche “Sentiero Coraza” cala trasversalmente a sinistra nel pendio tra pietrisco e zolle erbose, poi raggiunto il grande “imbuto” sotto il versante orientale del Dosso d’Abramo, diventa particolarmente ripido inoltrandosi nel suo canalone) – Bivio q.1900 (Manteniamo il CAI 638 in ripida discesa nel canalone, alla nostra destra inizia una traccia di passaggio su cengia senza indicazioni) – Cengia q.1856 (In questo punto il CAI 638 anche “Sentiero Coraza” lascia il canalone e continua a sinistra su cengia in salita ai piedi delle bastionate rocciose, voltandoci indietro possiamo notare i ruderi di sasso delle Baite del Coraza addossati alla parete) – Ferrata del Coraza q.1900 (Quando la cengia si esaurisce, il CAI 638 scende a destra incontrando subito una colata di pietrisco e il cavo metallico) – Ferrata del Coraza q.1853 (Percorso un tratto di cengia che si sviluppa sopra il canale detritico, siamo alla discesa finale sulla parete in esposizione attrezzata con una serie di cambre e sotto la quale termina la ferrata) – Punto panoramico q.1811 (Punto panoramico con panchina, continuiamo per pochi metri su cengia poi iniziamo a scendere il ripido valloncello sottostante) – Dosso del Fen q.1313 (Quota da mappa IGM Trentino A.A. Bivio e cartelli: lasciamo il proseguo in discesa del CAI 638 verso Case Spagnolli, andiamo a destra su sentiero in falsopiano con indicazioni per Bellaria) – Torretta q.1287 (Il sentiero non segnato curva a sinistra e scende ripido, sulla destra a pochi metri possiamo individuare una torretta di avvistamento) – Bivio q.1180 (Cartelli: a sinistra il sentiero riconduce verso il CAI 638 presso la Baita Fratta, lo teniamo a destra) – Forestale q.1040 (Il sentiero si conclude innestandosi in una piazzola dalla quale ha inizio la pista forestale che dobbiamo intraprendere d’obbligo) – Deviazione q.968 (Sul tornante della pista forestale delimitata da un muro di contenimento realizzato con grossi massi, noi la lasciamo e andiamo dritto in falsopiano su forestale secondaria, nessuna indicazione) – Incrocio q.936 (Quota da mappa IGM Trentino A.A. Scartiamo il sentiero forestale che scende e successivamente quello a destra che sale, manteniamoci dritto in falsopiano su quello principale) – Bivio q.931 (Sulla sinistra spostato dietro di noi c’è un sentiero che può passare inosservato, stiamo sulla forestale in piano) – Bivio q.930 (Biforcazione senza segnatura: usciti parzialmente dal bosco il largo tracciato sembra svanire, continua invece dritto a sinistra attraversando una piccola radura, noi invece andiamo dritto in piano per sentierino) – Percorso Bellaria q.928 (Ci innestiamo subito sulla pista forestale con cartelli, a sinistra si abbassa e c’è una sbarra di metallo, noi andiamo dritto) – Bivio q.918 (Siamo fuori dal bosco e la forestale/sterrata è invasa dalla vegetazione, sulla destra evitiamo un sentiero sempre infrascato) – Bivio q.914 (Quota da mappa IGM Trentino A.A. Scartiamo sulla sinistra un tracciato infrascato e stiamo sulla pista principale in vista delle prime abitazioni) – Bellaria q.915 (Iniziano le prime case sparse della località Bellaria e la strada carrozzabile) – Bivio q.910 (Arriviamo sulla stradina asfaltata, a destra si dirige verso Casa Lucchi, andiamo a sinistra) – Bivio q.900 (Stiamo sulla stradina asfaltata, a destra una carrozzabile conduce verso l’agriturismo Meler) – Incrocio q.898 (Scartiamo la stradina a sinistra e ci portiamo sulla strada provinciale SP.20 dove c’è un’area sosta per Camper, la prendiamo andando a destra) – Bivio q.920 (A destra la stradina conduce al Lago di Cei che possiamo visitare con una breve deviazione, rimaniamo sulla strada provinciale) – Capitello di Doera q.941.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 20 km DIFFICOLTA: EE/EEA |
DISLIVELLO TOTALE: 1630 m QUOTA MASSIMA: M. Cornetto
q.2180 |
Sentieri La salita alla cima del monte Cornetto risulta confusa dai numerosi camminamenti militari e dalla segnatura sporadica, la vetta comunque è generalmente frequentata partendo dalla piana delle Viote. Dal monte Cornetto scendiamo per pochi minuti, poi scegliamo di intraprendere il camminamento su cengia che si sviluppa circa 20 metri poco sotto la vetta compiendone il periplo, il percorso non è segnalato ed è da individuare prestando attenzione a qualche punto leggermente esposto. Al Dosso d’Abramo si può accedere con la ferrata Giulio Segata che è di grande difficoltà (non intrapresa in questa gita), mentre la salita e discesa con il CAI 638/A è su facile sentiero attrezzato. Sentiero del Coraza: Bellissimo percorso
poco frequentato causa il suo faticoso sviluppo, si svolge tra cenge e
canali, poi nella parte intermedia c’è la breve ferrata che è facile ma non
banale perché una sezione attrezzata con cambre nella parete risulta molto
esposta (consigliato set da ferrata). |
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Rifugi-Bivacchi - Assenti |
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Fonti Fonte delle Roggiole:
sul crinale CAI 636 che collega il monte Cornetto al Dosso d’Abramo |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Capitello
di Doera |
0,00 |
Pala Granda |
4,50 |
Presa d’acqua q.1015 |
0,06 |
Bivio q.1900 |
5,06 |
Bivio q.1019 |
0,09 |
Cengia q.1856 |
5,16 |
Bivio q.1096 |
0,20 |
Ferrata del Coraza q.1900 |
5,35 |
Targa q.1588 |
1,20 |
Ferrata
del Coraza q.1853 |
6,02 |
La Becca |
1,22 |
Punto panoramico q.1811 |
6,08 |
Bivio q.1672 |
1,49 |
Dosso del Fen |
7,10 |
Località
Canale |
2,40 |
Torretta q.1287 |
7,15 |
Monte Cornetto |
3,15 |
Bivio
q.1180 |
7,33 |
CAI 636 q.2090 |
3,27 |
Forestale q.1040 |
7,55 |
Incrocio q.2063 |
3,31 |
Deviazione q.968 |
8,05 |
Sella q.2070 |
/ |
Incrocio q.936 |
8,18 |
Dosso
d’Abramo |
/ |
Bivio
q.931 |
8,21 |
Ferrata
Giulio Segata |
3,47 |
Bivio
q.930 |
8,23 |
Bivio
q.2120 |
3,49 |
Percorso
Bellaria |
8,24 |
Croce
d’Abramo |
3,52 |
Bivio
q.918 |
8,28 |
Bivio
q.2120 |
3,55 |
Bivio
q.914 |
8,29 |
Bivio
q.2090 |
4,00 |
Bellaria |
8,31 |
Incrocio
q.2090 |
4,04 |
Bivio
q.910 |
8,40 |
Bivio
q.2092 |
4,22 |
Bivio
q.900 |
8,42 |
Cima
Verde |
4,23 |
Incrocio
q.898 |
8,44 |
Bivio
q.2092 |
/ |
Bivio
q.920 |
8,58 |
Incrocio
q.2090 |
4,40 |
Capitello
di Doera |
9,10 |
Bivio
q.2075 |
4,42 |
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Capitello di Doera |
Capitello di Doera q.941 (Giunti alla località Lago di Cei, la strada continua verso il lago e il paese di Aldeno, alla nostra destra c’è il capitello e la stradina che sale a Cimana e Pra dall’Albi. Pochi metri prima alla nostra destra c’è l’area parcheggio, mentre sulla sinistra iniziamo camminare la pista CAI 640 che nell’immediato è su fondo cementato) |
La pista CAI 640 |
Presa d’acqua q.1015 (La pista si esaurisce presso una piazzola dove è situata una presa d’acqua) |
Dalla Presa d’acqua q.1015, il CAI 640 vira a destra continuando su largo sentiero che entra nel bosco |
Bivio q.1096 (Continuiamo sul CAI 640 che nel frattempo si è ridotto e sta guadagnando quota, in un suo tornante inizia a destra un marcato sentierino non indicato che si sviluppa a mezzacosta) |
Bastionate rocciose sopra di noi |
Sul CAI 640 |
Sul CAI 640 |
Targa q.1588 (Targa commemorativa, anticipa l’arrivo a La Becca) |
La Becca q.1590 (Al termine della salita guadagniamo il crinale, il CAI 640 scavalla dalla parte opposta e scende al Bait dei Amizi, a sinistra il crinale è CAI 617 per il monte Stivo, noi lo prendiamo a destra che è CAI 617 per il monte Cornetto) |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Canale q.1959 (Località Canale, cartelli sul crinale e bivio: a sinistra scende il CAI 635 per il Bait dei Amizi e l’abitato di Vigo di Cavedine, insistiamo sul crinale CAI 617 in costante ascesa avendo dinnanzi a noi la cima del monte Cornetto) |
Sul CAI 617 verso il monte Cornetto |
Panorama dal crinale CAI 617 |
Zoomata sulla vetta del monte Cornetto e la via di salita |
Il crinale ci fa arrivare alla base della cima, in loco resiste il minuscolo rudere di un appostamento militare |
Testimonianze della guerra |
Mulattiera militare al monte Cornetto |
Monte Cornetto q.2180 |
Panorama dal monte Cornetto con la via di salita al Dosso d’Abramo |
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Dalla vetta del monte Cornetto ritorniamo sui nostri passi scendendo i confusi camminamenti bellici, poi virando a destra, nord, evitiamo di perdere quota per raggiungere il frequentato crinale percorso dal CAI 607 che si direziona verso la SP.85 delle Viote, dobbiamo individuare il cengione che si sviluppa sotto la vetta e che dal versante occidentale aggira per spostarsi su quello orientale rivolto al Dosso d’Abramo |
Dalla vetta del monte Cornetto ritorniamo sui nostri passi scendendo i confusi camminamenti bellici, poi virando a destra, nord, evitiamo di perdere quota per raggiungere il frequentato crinale percorso dal CAI 607 che si direziona verso la SP.85 delle Viote, dobbiamo individuare il cengione che si sviluppa sotto la vetta e che dal versante occidentale aggira per spostarsi su quello orientale rivolto al Dosso d’Abramo |
Sulla cengia sotto la vetta del monte Cornetto |
Sulla cengia sotto la vetta del monte Cornetto |
CAI 636 q.2090 (Il cengione ci fa spostare dal lato nord a quello orientale, ancora testimonianze belliche, poi evitando di insistere perché ci porterebbe sul lato meridionale che è quello dal quale siamo venuti con il crinale CAI 617, scendiamo il pendio di pietrisco su traccia di passaggio o a vista) |
Sul CAI 636 |
Monte Cornetto visto dalla fonte delle Roggiole |
Dosso d’Abramo visto dalla fonte delle Roggiole |
Iniziamo a risalire sul CAI 638/A aiutati da facili tratti ferrati per conquistare la cima del Dosso d’Abramo |
Iniziamo a risalire sul CAI 638/A aiutati da facili tratti ferrati per conquistare la cima del Dosso d’Abramo |
Sul Dosso d’Abramo, sullo sfondo il monte Cornetto dal quale siamo venuti |
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Sul Dosso d’Abramo, sullo sfondo la sua croce |
Uscita della ferrata Giulio Segata |
Croce del Dosso d’Abramo |
Panorama dalla croce del Dosso d’Abramo verso la Cima Verde |
Panorama dalla croce del Dosso d’Abramo verso la Pala Granda |
Caliamo nel canale roccioso attrezzato con cavo che è il proseguo del CAI 638/A |
Bivio q.2090 (All’uscita dal canale siamo sulla cengia attrezzata, tralasciamo i cavi a destra che si collegano alla ferrata Giulio Segata e li teniamo a sinistra) |
Sulla cengia attrezzata CAI 638/A |
Sulla cengia attrezzata CAI 638/A |
Incrocio q.2090 (Siamo proprio sotto la croce del Dosso d’Abramo, cartelli: a sinistra a ritroso c’è il CAI 636 che aggira il versante nord/ovest, a destra a ritroso il sentiero CAI 638 che aggira il versante est e che prenderemo successivamente, andiamo dritto sul crinale CAI 636 verso la Cima Verde) |
Sul crinale CAI 636 verso la Cima Verde |
Sul crinale CAI 636 verso la Cima Verde |
Arrivo alla Cima Verde |
Dalla Cima Verde la cresta continua come CAI 630 o “Sentiero Sparavei” |
Il versante meridionale di Cima Verde |
Panorama dalla Cima Verde sulle vette della nostra escursione |
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Siamo tornati all’incrocio con cartelli sotto la parete rocciosa sopra la quale svetta la croce del Dosso d’Abramo, prendiamo il CAI 638 che inizia ad abbassarsi |
Siamo tornati all’incrocio con cartelli sotto la parete rocciosa sopra la quale svetta la croce del Dosso d’Abramo, prendiamo il CAI 638 che inizia ad abbassarsi |
Lo spallone della Pala Granda |
Pala Granda q.2017 |
Il Dosso d’Abramo visto dalla Pala Granda |
Dalla croce della Pala Granda torniamo indietro pochi metri e il CAI 638 anche “Sentiero Coraza” cala trasversalmente a sinistra nel pendio tra pietrisco e zolle erbose ….. |
….. poi raggiunto il grande “imbuto” sotto il versante orientale del Dosso d’Abramo, diventa particolarmente ripido inoltrandosi nel suo canalone. |
Il CAI 638 anche “Sentiero Coraza” s’inoltra nel canalone sotto il versante orientale del Dosso d’Abramo |
Il CAI 638 anche “Sentiero Coraza” s’inoltra nel canalone sotto il versante orientale del Dosso d’Abramo |
Cengia q.1856 (In questo punto il CAI 638 anche “Sentiero Coraza” lascia il canalone e continua a sinistra su cengia in salita ai piedi delle bastionate rocciose) |
Voltandoci indietro possiamo notare i ruderi di sasso delle Baite del Coraza addossati alla parete |
CAI 638 “Sentiero Coraza” |
CAI 638 “Sentiero Coraza” |
CAI 638 “Sentiero Coraza” |
CAI 638 “Sentiero Coraza” |
CAI 638 “Sentiero Coraza” |
CAI 638 “Sentiero Coraza” |
Ferrata del Coraza q.1900 (Quando la cengia si esaurisce, il CAI 638 scende a destra incontrando subito una colata di pietrisco e il cavo metallico) |
Ferrata del Coraza |
Ferrata del Coraza |
Ferrata del Coraza |
Una sezione attrezzata con cambre nella parete risulta molto esposta |
Una sezione attrezzata con cambre nella parete risulta molto esposta |
Punto panoramico q.1811 (Punto panoramico con panchina) |
Punto panoramico q.1811 (Punto panoramico con panchina) |
Punto panoramico q.1811 (Punto panoramico con panchina) |
Dal Punto panoramico q.1811 iniziamo a scendere il ripido valloncello sottostante |
Il bivio al Dosso del Fen |
Dal bivio del Dosso del Fen, lasciamo il proseguo in discesa del CAI 638 verso Case Spagnolli, andiamo a destra su sentiero in falsopiano con indicazioni per Bellaria |
Torretta q.1287 (Il sentiero non segnato curva a sinistra e scende ripido, sulla destra a pochi metri possiamo individuare una torretta di avvistamento) |
Bivio q.1180 (Cartelli: a sinistra il sentiero riconduce verso il CAI 638 presso la Baita Fratta, lo teniamo a destra) |
Forestale q.1040 (Il sentiero si conclude innestandosi in una piazzola dalla quale ha inizio la pista forestale che dobbiamo intraprendere d’obbligo) |
Deviazione q.968 (Sul tornante della pista forestale delimitata da un muro di contenimento realizzato con grossi massi, noi la lasciamo e andiamo dritto in falsopiano su forestale secondaria, nessuna indicazione) |
Incrocio q.936 (Scartiamo il sentiero forestale che scende e successivamente quello a destra che sale, manteniamoci dritto in falsopiano su quello principale) |
Bivio q.930 (Biforcazione senza segnatura: usciti parzialmente dal bosco il largo tracciato sembra svanire, continua invece dritto a sinistra attraversando una piccola radura, noi invece andiamo dritto in piano per sentierino) |
Percorso Bellaria q.928 (Ci innestiamo subito sulla pista forestale con cartelli, a sinistra si abbassa e c’è una sbarra di metallo, noi andiamo dritto) |
Siamo fuori dal bosco e la forestale/sterrata è invasa dalla vegetazione |
Iniziano le prime case sparse della località Bellaria |
Con una piccola deviazione possiamo andare vedere il lago di Cei |