Ascesa alla vetta dell'Adamello dalla via Terzulli
DATA:15/16 agosto 2022
PARTENZA: Da Edolo (provincia di Brescia,
Lombardia) percorriamo la SS. 42 per 2 km arrivando
alla rotonda di Sonico, quindi lasciamo la statale e saliamo a sinistra con
indicazioni per il paese di Garda. Superato l’abitato di Rino perveniamo
all’incrocio (circa 5 km dalla SS. 42) dove scartiamo la strada dritto a destra
per Comparte e dritto a sinistra per Garda, saliamo a sinistra a ritroso la
stradina che si sviluppa nel bosco e ne usciamo presso il rifugio/ristoro Val
Malga, alla biforcazione dopo 800 metri stiamo a sinistra (case sparse e
indicazioni per i rifugi). Ci fermiamo presso il Ponte del Guat sul torrente
Remulo (piccole aree sosta prima e dopo il ponte, 14.5 km da Edolo),
eventualmente si può procedere su carrozzabile fino alla malga Premassone con
parcheggio a pagamento.
ITINERARIO
1° giorno: Ponte del Guat q.1528 (Al Ponte del Guat sul torrente Remulo termina la strada
asfaltata, iniziamo a camminare sulla carrozzabile verso la malga
Premassone) – Malga Premassone q.1585 (Transitiamo
poco sotto la malga e continuiamo sulla pista CAI 23/CAI 13 che si sposta sul
lato sinistro del torrente Remulo)
– Bivio q.1620 (Teniamo
la pista CAI 23 per il rifugio Gnutti, a sinistra sale la mulattiera il CAI 13
per il rifugio Tonolini indicata dai cartelli)
– Ponte q.1630 (La carrozzabile su fondo cementato si sposta sul lato
opposto del torrente Remulo e sale decisa)
– Malga Frino q.1698
(Malga abbandonata e fine della carrozzabile, ignoriamo a destra le indicazioni
per il lago del Coppo e oltrepassiamo gli edifici tenendo il CAI 23 verso un
enorme macigno isolato sormontato dalla statua della Madonna) – Scale del Miller (Dopo circa 15 minuti
avere lasciato malga Frino, cominciano le Scale del Miller, una piccola mulattiera
scalinata che sale ripida con numerosi tornanti) – Crocefisso
q.2070 (Terminata la ripida salita delle Scale del Miller, troviamo il
crocefisso sulla destra poco sopra il sentiero) – Bivio
q.2090 (Cartelli: a destra inizia il CAI 86 per malga Casentia, rimaniamo
sul CAI 23) – Malga Miller q.2117 (Edifici
abbandonati alla nostra sinistra) – Rifugio Gnutti q.2166.
ITINERARIO 2° giorno: Rifugio Gnutti q.2166 (Iniziamo a camminare sul CAI 1 che ci porta dietro la cappella adibita a bivacco invernale) – Bivio q.2171 (Bivio del CAI 1: dritto procede a mezzacosta verso il passo del Gatto e il rifugio Baitone, andiamo a destra attraversando il ponticello che è CAI 1/CAI 23) – Bivio q.2200 (Il CAI 1 sta a destra e porta attraverso il passo del Miller al rifugio Prudenzini, teniamo il CAI 23 a sinistra che alterna tratti di sentiero a pista cementata) – Bivio q.2226 (La pista cementata termina in breve allo sbarramento del torrente Remulo, il nostro CAI 23 si alza su sentiero) – Bivio q.2270 (Cartelli: a sinistra sale il CAI 31 per il passo del Cristallo, stiamo sul CAI 23 che si sviluppa in falsopiano nella val Miller) – Pantano del Miller q.2423 (Numerosi fossi d’acqua convogliano nella val Miller originando degli acquitrini) – Ferrata Terzulli q.2980 (Arrivati alla testata della val Miller, il sentiero sale repentino tra sfasciumi di pietrisco arrivando all’attacco della ferrata segnalata da grandi bolli rossi e una piccola statua della Madonna. La via è attrezzata a intermittenza solo con catena e richiede di affrontare alcuni passaggi di 1°/1°+ in libera) – Passo dell’Adamello q.3220 (La ferrata Terzulli termina alcuni minuti prima di giungere al passo. Caliamo alla base del ghiacciaio, allo stato attuale causa l’aumento della temperatura ci dobbiamo abbassare di circa 30 metri, poi lo risaliamo quel tanto da metterci a distanza di sicurezza dalla parete “marcia” della cima Ugolini che scarica sassi e procediamo a sinistra con direzione nord) – Adamello q.3539 (Transitando sul ghiacciaio sotto la parete della cima Ugolini che ci rimane alla nostra sinistra, possiamo in seguito scorgere il bivacco posizionato sulla sua cima, successivamente notiamo anche i grandi bolli rossi che ci invitano a lasciare il ghiacciaio per risalire i facili accumuli rocciosi del versante meridionale dell’Adamello fino alla vetta sormontata dalla caratteristica croce con campana. Ripercorriamo a ritroso tutto il tragitto fatto in questi due giorni fino al Ponte del Guat) – Passo dell’Adamello q.3220 – Ferrata Terzulli q.2980 – Pantano del Miller q.2423 – Bivio q.2270 – Bivio q.2226 – Bivio q.2200 – Bivio q.2171 – Rifugio Gnutti q.2166 – Malga Miller q.2117 – Bivio q.2090 – Crocefisso q.2070 – Scale del Miller – Malga Frino q.1698 – Ponte q.1630 – Bivio q.1620 – Malga Premassone q.1585 – Ponte del Guat q.1528.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 10,5 A/R DIFFICOLTA: EEA/F QUOTA MASSIMA: M. Adamello
q.3539 |
DISLIVELLO salita 1°
giorno: 640 m DISLIVELLO salita 2°
giorno: 1420 m DISLIVELLO discesa
2° giorno: 2060 m |
Sentieri Itinerario lungo e faticoso in ambiente d’alta quota, pernottiamo al rifugio Gnutti per dividere la gita in due giornate. Ferrata Terzulli: La via è stata attrezzata dal 2007 in maniera discontinua con catene, tecnicamente non è difficile ma ci costringe a facili arrampicate in libera di 1°/1°+. La roccia è solida ma in caso di bagnato o verglas causato da una gelida nottata può essere molto scivolosa, in tal caso può essere utile/indispensabile una corda di 20 metri per farsi sicura sui fittoni originari con forma a spirale che evitavano l’utilizzo dei rinvii quando la via era prettamente alpinistica e non ferrata. Adamello: Percorso il breve tratto di ghiacciaio che dal passo dell’Adamello transita sotto la cima Ugolini (tenersi molto distanti dai piedi della cima Ugolini perché ci sono scariche di pietre), attacchiamo il versante meridionale dell’Adamello. Il tragitto si sviluppa in salita con qualche passaggio di 1° tra i grossi ammassi rocciosi seguendo omini di sasso, non ci sono difficoltà ma la fatica e la quota ci fanno avanzare lentamente. Materiale utilizzato: Casco, imbrago, set da ferrata con dissipatore, ramponi per il breve tratto di ghiacciaio che dal passo dell’Adamello transita sotto la cima Ugolini con l’omonimo bivacco. Piccozza e corda sono sempre consigliati ma il ghiacciaio non è crepacciato. |
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Rifugi-Bivacchi Rifugio malga Premassone: Frequentato punto ristoro raggiungibile anche in auto, possibilità di pernottamento in camera con bagno privato per 2/3 persone, è aperto da maggio a ottobre. Rifugio Gnutti: Il rifugio dispone di posti letto in dormitori in comune, suddivisi in una camera da 10 posti, ed una più grande da 12+12 per una capienza totale di 34 posti letto. Nella zona notte vi sono i servizi igienici forniti di acqua corrente e doccia calda. Le due sale da pranzo con annesso un piccolo bar possono ospitare fino a 40 persone comodamente sedute. Durante il periodo di chiusura, a 20 metri dal rifugio è a disposizione il ricovero invernale, sempre aperto e dotato di 4 posti letto con materasso e coperta. Il piccolo edificio adiacente che somiglia a una cappella è il bivacco invernale. Bivacco Ugolini: Sorge sulla cima Ugolini a 3280 metri, alla sinistra e circa 60 metri sopra il passo dell’Adamello. Per raggiungerlo dal passo dell’Adamello non bisogna attaccare la cima direttamente ma sul versante opposto, lato nord. Dal passo dell’Adamello andare a sinistra sul ghiacciaio transitando ai piedi della Cima Ugolini in direzione dell’Adamello, poi risalire su sfasciumi molto instabili dal versante nord. Allo stato attuale è sconsigliato andare al bivacco sulla precaria cima Ugolini, scarica grosse pietre. |
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Fonti Assenti |
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TEMPI RILEVATI NETTI 1° giorno (ore): | |||
Ponte del Guat | 0,00 | Scale del Miller | 0,40 |
Malga Premassone | 0,10 | Crocefisso q.2070 | 1,22 |
Bivio q.1620 | 0,13 | Bivio q.2090 | 1,30 |
Ponte q.1630 | / | Malga Miller | / |
Malga Frino | 0,25 | Rifugio Gnutti | 1,50 |
TEMPI RILEVATI NETTI 2° giorno (ore): | |||
Rifugio Gnutti | 0,00 | Bivio q.2226 | / |
Bivio q.2171 | 0,02 | Bivio q.2200 | / |
Bivio q.2200 | / | Bivio q.2171 | / |
Bivio q.2226 | / | Rifugio Gnutti | / |
Bivio q.2270 | 0,28 | Malga Miller | / |
Pantano del Miller | / | Bivio q.2090 | / |
Ferrata Terzulli | 2,25 | Crocefisso q.2070 | / |
Passo dell’Adamello | 3,32 | Scale del Miller | / |
Adamello | 4,50 | Malga Frino | / |
Passo dell’Adamello | / | Ponte q.1630 | / |
Ferrata Terzulli | / | Bivio q.1620 | / |
Pantano del Miller | / | Malga Premassone | / |
Bivio q.2270 | / | Ponte del Guat | 10,30 |
Ponte del Guat |
Al Ponte del Guat sul torrente Remulo termina la strada asfaltata, iniziamo a camminare sulla carrozzabile verso la malga Premassone |
La malga/rifugio Premassone |
Bivio q.1620 (Teniamo la pista CAI 23 per il rifugio Gnutti, a sinistra sale la mulattiera il CAI 13 per il rifugio Tonolini indicata dai cartelli) |
Malga Frino q.1698 (Malga abbandonata e fine della carrozzabile, ignoriamo a destra le indicazioni per il lago del Coppo) |
Oltrepassiamo la malga Frino tenendo il CAI 23 verso un enorme macigno isolato sormontato dalla statua della Madonna |
Dopo circa 15 minuti avere lasciato malga Frino, cominciano le Scale del Miller, una piccola mulattiera scalinata che sale ripida con numerosi tornanti |
Scale del Miller |
Scale del Miller |
Scale del Miller |
Scale del Miller |
Retrospettiva verso il rifugio Baitone e la sua diga |
Gli edifici abbandonati della malga Miller |
Arrivo al rifugio Gnutti |
Rifugio Gnutti |
La piccola cappella adiacente al rifugio Gnutti adibita a bivacco invernale |
La diga del lago Miller presso il rifugio Gnutti |
In partenza alle 4,30 dal rifugio Gnutti per la cima dell’Adamello |
In partenza alle 4,30 dal rifugio Gnutti per la cima dell’Adamello |
Camminando sul CAI 23 nella val Miller |
Camminando sul CAI 23 nella val Miller |
Camminando sul CAI 23 nella val Miller |
Primi raggi di sole sulla cima Plem |
Arrivati alla testata della val Miller, il sentiero sale repentino tra sfasciumi di pietrisco |
Arrivati alla testata della val Miller, il sentiero sale repentino tra sfasciumi di pietrisco |
Arrivati alla testata della val Miller, il sentiero sale repentino tra sfasciumi di pietrisco |
Arrivati alla testata della val Miller, il sentiero sale repentino tra sfasciumi di pietrisco |
Arrivati alla testata della val Miller, il sentiero sale repentino tra sfasciumi di pietrisco |
All’attacco della ferrata Terzulli q.2980 evidenziata da grandi bolli rossi |
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Ascesa della via Terzulli |
I fittoni originari con forma a spirale che evitavano l’utilizzo dei rinvii quando la via era prettamente alpinistica e non ferrata. |
Ascesa della via Terzulli |
Ascesa della via Terzulli |
Ascesa della via Terzulli |
Ascesa della via Terzulli |
Ascesa della via Terzulli |
Ascesa della via Terzulli |
Ascesa della via Terzulli |
Ascesa della via Terzulli |
Ascesa della via Terzulli |
Ascesa della via Terzulli |
In vista della enorme colata di ghiaccio del passo dell’Adamello |
Arrivo al passo dell’Adamello |
Cima Ugolini vista dal passo dell’Adamello |
Caliamo alla base del ghiacciaio, allo stato attuale causa l’aumento della temperatura ci dobbiamo abbassare di circa 30 metri |
Caliamo alla base del ghiacciaio, allo stato attuale causa l’aumento della temperatura ci dobbiamo abbassare di circa 30 metri |
Giunti sul ghiacciaio lo risaliamo quel tanto da metterci a distanza di sicurezza dalla parete “marcia” della cima Ugolini che scarica sassi e procediamo a sinistra con direzione nord |
Giunti sul ghiacciaio lo risaliamo quel tanto da metterci a distanza di sicurezza dalla parete “marcia” della cima Ugolini che scarica sassi e procediamo a sinistra con direzione nord |
Giunti sul ghiacciaio lo risaliamo quel tanto da metterci a distanza di sicurezza dalla parete “marcia” della cima Ugolini che scarica sassi e procediamo a sinistra con direzione nord |
Transitiamo sul ghiacciaio sotto la parete della cima Ugolini |
Retrospettiva durante la salita all’Adamello sulla cima Ugolini con il suo bivacco, il passo dell’Adamello e il Corno Miller |
Transitiamo sul ghiacciaio sotto la parete della cima Ugolini |
Il Pian di Neve e i Corni di Salarno |
Lasciamo il ghiacciaio per risalire i facili accumuli rocciosi del versante meridionale dell’Adamello |
Lasciamo il ghiacciaio per risalire i facili accumuli rocciosi del versante meridionale dell’Adamello |
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Panorama sui Corni di Salarno |
Risaliamo i facili accumuli rocciosi del versante meridionale dell’Adamello |
Risaliamo i facili accumuli rocciosi del versante meridionale dell’Adamello |
Adamello q.3539 |
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Il lago del Pantano ai piedi del versante occidentale dell’Adamello |
Il lago del Venerocolo e il rifugio Garibaldi sotto il versante settentrionale dell’Adamello |
Panorama verso la Punta del Venerocolo |
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Panorama sul Corno Bianco |
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Dalla cima dell’Adamello ripercorriamo a ritroso il tragitto fatto all’andata |
Zoomata sui crepacci del Pian di Neve |
Rimettiamo piede sul ghiacciaio e ci ridirezioniamo verso il passo dell’Adamello |
Rimettiamo piede sul ghiacciaio e ci ridirezioniamo verso il passo dell’Adamello |
Verso il passo dell’Adamello |
Ritorno al passo dell’Adamello |
Ritorno al passo dell’Adamello |
Al passo dell’Adamello |
Si discende la via Terzulli |
Si discende la via Terzulli |
Si discende la via Terzulli |
Si discende la via Terzulli |
Ripercorriamo la val Miller verso il rifugio Gnutti |
Ripercorriamo la val Miller verso il rifugio Gnutti |
Ripercorriamo la val Miller verso il rifugio Gnutti |
Sul CAI 23 con tratti di pista cementata |