sabato 17 giugno 2023

Monte Dolada - Col Mat (EE+)

Ascesa del monte Dolada e del Col Mat nel gruppo dell'Alpago (Prealpi Veneto/Friulane)

DATA: 21 maggio 2023 

PARTENZA: Con l’autostrada A27 Mestre-Belluno, usciamo al casello di Fadalto-Santa Croce, teniamo le indicazioni per il lago di Santa Croce e quando ci arriviamo lo costeggiamo tenendocelo alla nostra destra (riva ovest) fino al suo termine in località La Secca (7,8 km dal casello autostradale). Al bivio andiamo a destra sulla SP.422 oltrepassando i paesi di Pieve d’Alpago, Puos e Plois (18,7 km dal casello) per arrivare alla trattoria Carota situata nel piazzale sulla destra (ampie indicazioni), pochi metri prima saliamo invece la stradina a sinistra parcheggiando immediatamente di fronte a delle abitazioni (Località Staol di Plois, numerosi posti auto e cartelli del CAI 905) 

 

ITINERARIO: Partenza q.1000 (Parcheggiato nella stradina di fronte la trattoria Carota, la percorriamo e subito diventa carrozzabile, siamo sul CAI 905)     Staol di Plois q.1010 (Toponimo da CTR Veneto. Arrivati all’ultima e isolata abitazione situata alla nostra sinistra c’è subito l’incrocio: scartiamo la carrozzabile a sinistra, a destra ci sono due piste forestali, quella che sale è il CAI 905 per il rifugio Dolomieu al Dolada dal quale faremo ritorno, seguiamo la pista in falsopiano per il bivacco Scalon)   –  Casera Campon q.1046 (In sequenza troviamo un casotto, poi un primo grande edificio abbandonato della casera con la fonte)  –  Casera Campon q.1055 (La forestale si biforca: a sinistra termina al secondo grande edificio abbandonato della casera che è quello principale, quindi seguiamo la pista a destra che gli transita sopra e si esaurisce poco dopo dalla quale si continuerà per sentierino in piano)   –   Incrocio q.1084 (Cartelli: a destra il sentiero sale con indicazioni per cima Dolada, a sinistra scende a Marcolin e al paese di Arsie, continuiamo dritto in piano verso il bivacco Scalon)   –   Belvedere q.1103 (Punto panoramico con panchina sotto il versante meridionale del Col Spuntic, in loco c’è anche un tabernacolo con statua della Madonna)   –   Baracca del Cacciatore q.1120 (Due casotti di legno con statue linee in loco)   –   Bivio q.1108 (Cartelli e innesto sul sentiero AV7: a sinistra scende al paese di Soccher, continuiamo dritto)   –   Bivacco Scalon q.1150 (Bivacco di legno in posizione panoramica, dietro c’è il bivio con cartelli: evitiamo il sentiero a mezzacosta per Madonna del Carmine e prendiamo quello che sale sopra il bivacco che è sempre AV7 per la cima del monte Dolada evidenziato da bolli rossi)   –   Caverna q.1345 (Vediamo l’ingresso della cavità alcuni metri sopra di noi alla nostra destra e può essere presa in considerazione come riparo temporaneo, continuiamo e subito siamo costretti a risalire sulle colate di pietre che si alterna al ripido pendio di zolle erbose, bolli rossi e direzione NE)   –   Bivio q.1490 (Allo stato attuale non è evidente e può passare inosservato: il tracciato AV7 continua a mantenere la direzione risalendo nella vallata, il percorso segnalato con bolli rossi si sposta virando a destra ed è quello che teniamo)   –   Anfratto q.1575 (Il grande anfratto nella parete rocciosa può essere utile come riparo temporaneo, tenendocelo alla nostra destra il sentierino vira a sinistra con un traverso poi riprende a salire, notiamo in alto sulla cresta un grande pannello ripetitore che però non dobbiamo raggiungere)   –   Canalino q.1745 (Inerpichiamo per circa venti metri un canale roccioso delimitato sul bordo sinistro dalla parete verticale, passaggi di 1°-, poi al suo termine un traverso facile ma un po’ esposto ci fa aggirare il costone guadagnando la cresta O-SO del monte Dolada)   –   Monte Dolada q.1938 (Cippo di sassi e libro delle firme, ora si segue la delineata cresta sommitale orientale che è CAI 961)   –   Ripetitore q.1902 (Allo stato attuale del ripetitore rimane l’imponente intelaiatura)   –   Forca Buson q.1765 (Nel frattempo il CAI 961 ha lasciato la cresta e si è abbassato a mezzacosta nel versante meridionale, poi rialzandosi si porta sulla verde sella che separa il Col Brustola dal punto quotato 1818 metri dalla mappa IGM Veneto. Il sentiero scavalla dalla parte opposta dove il versante è occupato da numerosi pali di metallo delle ex reti paravalanghe, in fondo possiamo osservare il rifugio Dolomieu al Dolada che dobbiamo raggiungere)  –   Rifugio Dolomieu al Dolada q.1494 (Sopraggiunti all’eliporto che precede il rifugio, prendiamo sulla sinistra il sentiero CAI 905 AV7 che sale trasversalmente per entrare nel bosco)   –   Bivio q.1554 (Teniamoci sul CAI 905 AV7, a sinistra inizia una marcata traccia di passaggio verso la palestra di roccia)   –   Bivio q.1600 (Biforcazione: a destra inizia il “Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada” indicato come variante per l’accesso alla vetta del Col Mat, lo prenderemo al ritorno, ora stiamo in salita sul CAI 905 AV7 che ci fa uscire dal bosco)   –   Forcella q.1690 (Appena attraversata una marcata forcella, iniziamo ad aggirare a sinistra il rilievo roccioso portandoci di fatto proprio sopra la stessa e procedendo col sentiero a mezzacosta in costante salita)   –   Cresta q.1739 (Abbiamo guadagnato l’aerea cresta, a sinistra sale alla vetta del Col Dolomieu senza nessuna indicazione, noi la seguiamo a destra che è sempre CAI 905 AV7)   –   Forcella Dolada q.1740 (Quota da cartello in loco, biforcazione: il CAI 405 continua a sinistra su sentiero a mezzacosta verso la Casera Col Mat, rimaniamo sulla cresta AV7)   –   Cenotafio q.1805 (Targa in memoria, si procede sulla cresta aerea caratterizzata tanti piccoli promontori)   –   Bassa Donch q.1901 (Anche forcella Col Mat. Incrocio e cartelli sull’ampia sella erbosa: seguiamo il verde crinale che ora si alza per guadagnare la cima del Col Mat, ora siamo sul CAI 905 che proviene dal sentiero a mezzacosta alla nostra sinistra direttamente dalla casera Col Mat, a destra a ritroso a mezzacosta c’è il “Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada” per il rifugio Dolomieu al Dolada che prenderemo successivamente)  –  Col Mat q.1981 (Nessuna indicazione sulla cima panoramica, di fronte a noi e in primo piano possiamo ammirare le cime del Col Nudo e del monte Teverone, ritorniamo indietro)   –   Bassa Donch q.1901 (Anche forcella Col Mat. Ora lasciamo il crinale e ci abbassiamo a sinistra per intraprendere il “Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada” non segnato che si sviluppa a mezzacosta, proprio parallelo e sotto la cresta AV7 percorsa in precedenza)   –   Bivio q.1583 (Biforcazione del sentierino: dritto a sinistra cala per andare a innestarsi sulla carrozzabile d’accesso al rifugio Dolomieu al Dolada, stiamo dritto a destra in leggera salita che ci porta a entrare nel bosco)   –  Bivio q.1600 (Chiudiamo il primo anello ritrovando il CAI 905, lo teniamo in discesa)   –   Bivio q.1554   –  Rifugio Dolomieu al Dolada q.1494 (Senza andare direttamente al rifugio dal quale ha inizio la sua carrozzabile d’accesso, seguiamo il sentiero CAI 905 che scende sotto la piazzola dell’eliporto)   –   Strada q.1380 (Ci innestiamo sulla strada d’accesso al rifugio, dalla parte opposta riprende a scendere il sentiero CAI 905)   –   Strada q.1267 (Per la seconda volta attraversiamo la strada e riprendiamo il sentiero CAI 905 in discesa)   –   Pra’ de Bot q.1125 (Località Pra’ de Bot. Innesto sulla pista forestale, il CAI 905 la tiene a sinistra)   –   Bivio q.1082 (Bivio della forestale: seguiamo quella principale CAI 905 che curva, sulla sinistra è poco evidente per il nostro senso di marcia ma c’è quella per la località Badisan)   –   Bivio q.1045 (Insistiamo sulla forestale, a destra sale un largo sentiero non segnalato)   –   Casotto q.1034 (A destra c’è uno slargo della pista e sulla sinistra il “Serbatoio Partitore Carota”)  –   Staol di Plois q.1010 (Chiudiamo il secondo anello)   –   Arrivo q.1000. 


NOTE:

        LUNGHEZZA: 14,5 km

        DIFFICOLTA: EE+

DISLIVELLO TOTALE: 1540 m

QUOTA MASSIMA: Col Mat q.1981

Sentieri

L’ascesa al monte Dolada partendo dal bivacco Scalon è su traccia ripida e costante evidenziata da bolli rossi del percorso AV7, comunque è preferibile privilegiare le giornate con buona visibilità, solo in pochi casi dobbiamo mettere mano su roccia per affrontare qualche modesto passaggio di 1°-. La discesa per la sua bella cresta orientale attraverso la forca Buson è da considerarsi come Via Normale, generalmente è molto frequentata partendo dal rifugio Dolomieu al Dolada (un passaggio di 2° tra la Forca Buson e il ripetitore a q.1902) 

La cresta AV7 tra la forcella Dolada e il Col Mat è molto aerea anche priva di reali difficoltà (da prestare attenzione a un traverso esposto di pochi metri attrezzato con cavo d’acciaio), la sua percorrenza si può evitare camminando sui sentieri che si sviluppano paralleli e a mezzacosta (Versante NO sentiero CAI 905 e versante SE dal Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada privo di segnatura) 

Rifugi-Bivacchi

Baracca del Cacciatore: Sono due casotti di legno in ottime condizioni situati sul sentiero che conduce al bivacco Scalon, in loco vi sono delle statue di legno. Quello inferiore è aperto su un lato ed è utile come tettoia, quello superiore invece ha il tetto spiovente e offre un riparo al chiuso per 2/3 persone. 

Bivacco Scalon: Bivacco di legno in ottime condizioni, all’interno due posti letto con materasso, stufa, tavolo e panca 

Rifugio Dolomieu al Dolada: Aperto generalmente da aprile a novembre, dispone di 14 posti letto e offre un servizio di ristorante. 

Fonti

Fonte al primo edificio della casera Campon

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Partenza q.1000

0,00

Forcella q.1690

4,12

Staol di Plois

0,01

Cresta q.1739

4,20

Casera Campon q.1046

0,09

Forcella Dolada

4,26

Casera Campon q.1055

0,11

Cenotafio

4,35

Incrocio q.1084

0,25

Bassa Donch

5,17

Belvedere

0,32

Col Mat

5,30

Baracca del Cacciatore

0,36

Bassa Donch

5,42

Bivio q.1108

0,48

Bivio q.1583

6,16

Bivacco Scalon

0,54

Bivio q.1600

6,19

Caverna

1,13

Bivio q.1554

/

Bivio q.1490

1,30

Rifugio Dolomieu

6,30

Anfratto

1,54

Strada q.1380

6,43

Canalino

2,15

Strada q.1267

6,55

Monte Dolada

2,50

Pra’ de Bot

7,08

Ripetitore

3,00

Bivio q.1082

7,12

Forca Buson

3,20

Bivio q.1045

7,17

Rifugio Dolomieu

3,47

Casotto

7,18

Bivio q.1554

3,54

Staol di Plois

7,19

Bivio q.1600

4,00

Arrivo q.1000

7,20

 


Partenza q.1000 (Parcheggiato nella stradina di fronte la trattoria Carota, la percorriamo e subito diventa carrozzabile, siamo sul CAI 905)  

Parcheggiato nella stradina di fronte la trattoria Carota, la percorriamo e subito diventa carrozzabile, siamo sul CAI 905

Staol di Plois q.1010 (Arrivati all’ultima e isolata abitazione situata alla nostra sinistra c’è subito l’incrocio: scartiamo la carrozzabile a sinistra, a destra ci sono due piste forestali, quella che sale è il CAI 905 per il rifugio Dolomieu al Dolada dal quale faremo ritorno, seguiamo la pista in falsopiano per il bivacco Scalon)

Casera Campon q.1046 (In sequenza troviamo un casotto …..

…. poi un primo grande edificio abbandonato della casera con la fonte)

…. poi un primo grande edificio abbandonato della casera con la fonte)

 

Casera Campon q.1055 (Secondo grande edificio abbandonato della casera che è quello principale)

Casera Campon q.1055 (Seguiamo la pista a destra che gli transita sopra)

Dopo la casera Campon la pista si esaurisce, si continua per sentierino in piano

Incrocio q.1084 (Cartelli: a destra il sentiero sale con indicazioni per cima Dolada, a sinistra scende a Marcolin e al paese di Arsie, continuiamo dritto in piano verso il bivacco Scalon)

Belvedere

Baracca del Cacciatore


Bivio q.1108 (Cartelli e innesto sul sentiero AV7: a sinistra scende al paese di Soccher, continuiamo dritto) 

Sul sentiero AV7

Arrivo al bivacco Scalon

Interno del bivacco

Bivacco Scalon q.1150 (Bivacco di legno in posizione panoramica, dietro c’è il bivio con cartelli: evitiamo il sentiero a mezzacosta per Madonna del Carmine e prendiamo quello che sale sopra il bivacco che è sempre AV7 per la cima del monte Dolada evidenziato da bolli rossi)

La traccia che dal bivacco Scalon sale al monte Dolada

 

Caverna q.1345 (Vediamo l’ingresso della cavità alcuni metri sopra di noi alla nostra destra e può essere presa in considerazione come riparo temporaneo ….

…. continuiamo e subito siamo costretti a risalire sulle colate di pietre che si alterna al ripido pendio di zolle erbose, bolli rossi e direzione NE)

Sulla traccia che sale al monte Dolada

Anfratto q.1575 (Il grande anfratto nella parete rocciosa può essere utile come riparo temporaneo …

…. tenendocelo alla nostra destra il sentierino vira a sinistra con un traverso ….

…. poi riprende a salire, notiamo in alto sulla cresta un grande pannello ripetitore che però non dobbiamo raggiungere)


Sulla traccia che sale verso il canalino

Sulla traccia che sale verso il canalino

Canalino q.1745 (Inerpichiamo per circa venti metri un canale roccioso delimitato sul bordo sinistro dalla parete verticale, passaggi di 1°- ….

…. poi al suo termine un traverso facile ma un po’ esposto ci fa aggirare il costone ….

…. guadagnando la cresta O-SO del monte Dolada)

Sulla cresta O-SO del monte Dolada

 

Sulla cresta O-SO del monte Dolada

Sulla cresta O-SO del monte Dolada

Sulla cresta O-SO del monte Dolada

Sulla vetta del monte Dolada

Sulla vetta del monte Dolada (in lontananza vediamo il Col Mat nostro prossimo obiettivo)


Dalla vetta del monte Dolada si segue la delineata cresta sommitale orientale che è CAI 961

Dalla vetta del monte Dolada si segue la delineata cresta sommitale orientale che è CAI 961

Ripetitore q.1902 (Allo stato attuale del ripetitore rimane l’imponente intelaiatura)

 

Un passaggio di 2° tra la Forca Buson e il ripetitore a q.1902

In vista della forca Buson

Forca Buson q.1765 (Il sentiero scavalla dalla parte opposta dove il versante è occupato da numerosi pali di metallo delle ex reti paravalanghe, in fondo possiamo osservare il rifugio Dolomieu al Dolada che dobbiamo raggiungere)

In prossimità del rifugio, in alto la forca Buson dalla quale siamo scesi

Rifugio Dolomieu al Dolada q.1494 (Sopraggiunti all’eliporto che precede il rifugio, prendiamo sulla sinistra il sentiero CAI 905 AV7 che sale trasversalmente per entrare nel bosco) 


Sul CAI 905 AV7

Bivio q.1600 (Biforcazione: a destra inizia il “Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada” indicato come variante per l’accesso alla vetta del Col Mat, lo prenderemo al ritorno, ora stiamo in salita sul CAI 905 AV7 che ci fa uscire dal bosco)

Sul CAI 905 AV7 usciamo dal bosco

Saliamo alla Forcella q.1690

La stratificazione verticale della parete rocciosa visibile dalla Forcella q.1690

 

Appena attraversata la Forcella q1690, iniziamo ad aggirare a sinistra il rilievo roccioso portandoci di fatto proprio sopra la stessa e procedendo col sentiero a mezzacosta in costante salita  

Cresta q.1739 (Abbiamo guadagnato l’aerea cresta, a sinistra sale alla vetta del Col Dolomieu senza nessuna indicazione, noi la seguiamo a destra che è sempre CAI 905 AV7)  

Sulla cresta verso la forcella Dolada

Alla forcella Dolada


Forcella Dolada q.1740 (Quota da cartello in loco, biforcazione: il CAI 405 continua a sinistra su sentiero a mezzacosta verso la Casera Col Mat, rimaniamo sulla cresta AV7)  

Sulla cresta AV7 verso il Col Mat

Sulla cresta AV7 verso il Col Mat

Sulla cresta AV7 verso il Col Mat

La diga del lago di Val Gallina

 

Sulla cresta AV7 verso il Col Mat

Sulla cresta AV7 verso il Col Mat

Sulla cresta AV7 verso il Col Mat

Da prestare attenzione a un traverso esposto di pochi metri attrezzato con cavo d’acciaio

 

Sulla cresta AV7 verso il Col Mat

Bassa Donch q.1901 (Anche forcella Col Mat. Incrocio e cartelli sull’ampia sella erbosa: seguiamo il verde crinale che ora si alza per guadagnare la cima del Col Mat, ora siamo sul CAI 905 che proviene dal sentiero a mezzacosta alla nostra sinistra direttamente dalla casera Col Mat, a destra a ritroso a mezzacosta c’è il “Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada” per il rifugio Dolomieu al Dolada che prenderemo successivamente) 

Poco sotto la vetta del Col Mat


  Col Mat q.1981 (Di fronte a noi e in primo piano possiamo ammirare le cime del Col Nudo a sinistra e del monte Teverone a destra)  

Zoomata sul Pelmo

Dalla vetta del Col Mat ritorniamo indietro

  Bassa Donch q.1901 (Anche forcella Col Mat. Ora lasciamo il crinale e ci abbassiamo a sinistra per intraprendere il “Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada” non segnato che si sviluppa a mezzacosta, proprio parallelo e sotto la cresta AV7 percorsa in precedenza)

Bassa Donch q.1901 (Anche forcella Col Mat. Ora lasciamo il crinale e ci abbassiamo a sinistra per intraprendere il “Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada” non segnato che si sviluppa a mezzacosta, proprio parallelo e sotto la cresta AV7 percorsa in precedenza)

 

Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada

Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada

Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada

Sentiero Naturalistico Val Gallina e Dolada

Sul sentiero CAI 905 che prendiamo dal rifugio Dolomieu al Dolada per tornare verso lo Staol di Plois e la trattoria Carota

Strada q.1380 (Ci innestiamo sulla strada d’accesso al rifugio, dalla parte opposta riprende a scendere il sentiero CAI 905) 

 

Sul sentiero CAI 905 che prendiamo dal rifugio Dolomieu al Dolada per tornare verso lo Staol di Plois e la trattoria Carota

Strada q.1267 (Per la seconda volta attraversiamo la strada e riprendiamo il sentiero CAI 905 in discesa)

Pra’ de Bot q.1125 (Località Pra’ de Bot. Innesto sulla pista forestale, il CAI 905 la tiene a sinistra) 

Bivio q.1082 (Bivio della forestale: seguiamo quella principale CAI 905 che curva, sulla sinistra è poco evidente per il nostro senso di marcia ma c’è quella per la località Badisan)