giovedì 22 giugno 2023

Monte Nerone (da Serravalle di Carda) EE

Itinerario su vecchi sentieri abbandonati e fuori sentiero, si sviluppa con linea logica e diretta dal paese di Serravalle di Carda fino la vetta del monte Nerone (Marche)

DATA: 7 gennaio 2023 

PARTENZA: Con l’autostrada A14 si esce a Fano e si prende la superstrada E78 tenendo sempre le indicazioni per Roma. Usciamo a Cagli ovest (circa 83 km da Fano), ora seguiamo i cartelli per Pianello e Pietralunga e dopo circa 11,5 km arrivati a Pianello svoltiamo a destra sulla SP.28 (indicazioni per Monte Nerone) fino a Serravalle di Carda, parcheggiamo presso l’ufficio postale nella parte alta dell’abitato. 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 14-Monte Nerone, si ringrazia Monti Editore  https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646 

ITINERARIO: Serravalle di Carda q.756 (Dall’ufficio postale di Serravalle di Carda avanziamo pochi metri sulla SP.28 e immediatamente prendiamo la carrozzabile che si alza sulla destra proprio sopra la strada provinciale, nessuna indicazione)   –   Deviazione q.765 (Biforcazione: lasciamo la carrozzabile che continua verso Pian di Trebbio, seguiamo la sterrata sulla destra in salita)   –   Deviazione q.820 (Lasciamo la sterrata pochi metri prima di arrivare a un palo della luce, prendiamo il sentiero abbandonato che sale a destra)   –   Bivio q.890 (Biforcazione del sentiero, sia a sinistra che a destra sale, scegliamo quello a destra. In loco compare qualche sporadico segno CAI che non deve illudere perché sono destinati a sparire. Sui 1000 metri si esce gradualmente dalla macchia boschiva, il sentiero diventa più esile con andamento a zig-zag in costante salita)   –   Cresta q.1090 (Guadagniamo la cresta che delimita il versante occidentale del fosso della Cornacchia, la risaliamo a vista con direzione nord ignorando nel declivio dal quale siamo saliti i numerosi terrazzamenti naturali che possono essere scambiati con sentieri)   –   SP.15 q.1147 (Già durante la salita notiamo il guard-rail, gli ultimi erti metri ci fanno guadagnare il tornante della provinciale caratterizzato da uno slargo con una presa d’acqua cilindrica. Il proseguo naturale della cresta continua dalla parte opposta della strada ma non è praticabile, seguiamo a sinistra la provinciale)   –   Deviazione q.1137 (Lasciamo la strada asfaltata, sulla destra notiamo una buona traccia che risale a zig-zag che tende a confondersi con i terrazzamenti naturali)   –   Bivio q.1190 (La buona traccia continua ora a mezzacosta con direzione nord/ovest allontanandoci dal nostro obiettivo, curviamo a gomito a destra su traccia o terrazzamento naturale per riportarci verso la cresta)   –   Cresta q.1192 (Abbiamo ripreso il filo della cresta che non era stato possibile dall’interruzione della SP.15, la teniamo in ripida salita ma senza problemi, facendo attenzione che se alla nostra sinistra degrada in un verde pendio, alla nostra destra precipita) – CAI 201 q.1290 (Intercettiamo il sentiero CAI 201 ex CAI 27 che taglia la cresta, a destra scende a mezzacosta verso il rifugio Fontanella, mentre a sinistra sempre a mezzacosta si direziona verso la fonte di Grosso, manteniamoci sulla cresta in salita che ora si amplia e gradualmente ci fa virare verso il monte Nerone con direzione nord/est)   –   Parcheggio q.1470 (Ci innestiamo sulla strada asfaltata, la saliamo a sinistra oltrepassando il parcheggio circolare e ignorando il sentiero CAI 200 ex CAI 1 che scende a sinistra verso il rifugio Corsini)   –   Monte Nerone q.1525 (Manteniamo la stradina destinata a finire, poi spostandoci alla sinistra guadagniamo la piccola dorsale erbosa che culmina presso la grande recinzione del complesso di antenne e ripetitori per le comunicazioni televisive. Iniziamo ad aggirare a sinistra il complesso recintato ignorando in breve l’invitante dorsale erbosa nord/est che ci si presenta a sinistra, insistiamo con attenzione fino a portarci sul versante opposto dove cominciamo a scendere il crinale inizialmente poco evidente con direzione sud/est, ora sotto di noi notiamo la strada asfaltata e la scuderia presso il rifugio La Cupa che prendiamo come riferimento)   –   La Cupa q.1390 (Scendendo il crinale sud/est, sotto di noi alla nostra destra è ben visibile una scuderia in legno e appena possiamo la raggiungiamo a vista innestandoci di fatto sulla strada asfaltata. A poca distanza sulla nostra sinistra la strada si divide, noi andiamo a destra dove c’è il bar ristoro La Cupa situato sulla destra, quindi abbandoniamo l’asfaltata e andiamo a sinistra senza traccia o indicazione nell’avvallamento della prateria tenendoci di fatto la scuderia sulla sinistra, risaliamo e continuiamo in discesa con direzione sud nell’ampia apertura della prateria circondata da una macchia d’arbusti, si procede a vista)   –   SP.15 q.1312 (Dalla Cupa abbiamo tagliato nella prateria e ora ritroviamo la strada asfaltata presso un suo tornante, la percorriamo in discesa)   –   Bivio q.1287 (Rimaniamo sulla strada asfaltata, a sinistra a ritroso c’è la carrozzabile per Pieia e Cerreto)  –   Rifugio Fontanella q.1268 (Con una breve deviazione a destra possiamo salire al piccolo edificio con fonte. Ritornati sulla strada tagliamo facilmente il doppio tornante che ci si presenta)   –   Casino della Fontanella q.1238 (Presa d’acqua e fonte, allo stato attuale è erroneamente quotato in loco a 1298 m. Dalla presa d’acqua sale il sentiero CAI 201 ex CAI 27, noi invece lasciamo la strada e cominciamo a scendere a sinistra nella prateria dei Campitelli, appena sotto di noi c’è una grande croce di metallo e un abbeveratoio che raggiungiamo e dal quale continuiamo a perdere quota procedendo a vista con direzione sud/est. Non facciamoci ingannare dalle numerose tracce del bestiame che possono essere scambiate per sentieri)   –  Fonte q.1120 (Fonte abbeveratoio isolata nella prateria. Continuiamo a perdere quota a vista e sfruttando le tracce di animali ma sempre mantenendo la direzione sud-sud/est, teniamo in considerazione che siamo paralleli al fondovalle del fosso della Cornacchia dal quale però rimaniamo distanti perché circoscritto da una macchia boschiva)   –   Sentiero Pian di Roseto q.970 (Facciamo riferimento alla quota. Durante la discesa nella prateria ci siamo gradualmente avvicinati alla forra del fosso della Cornacchia, ora sulla sponda opposta notiamo un marcato sentiero a mezzacosta. Viriamo a destra per raggiungere il fosso della Cornacchia, se continuassimo nella prateria questa andrebbe a degradare molto ripidamente mentre la forra diventerebbe talmente ampia e profonda da renderla insuperabile. Facendoci spazio nella fitta vegetazione boschiva, attraversiamo il fosso passando sulla sponda opposta innestandoci immediatamente nel sentiero privo di segnatura che seguiamo a sinistra)   –   Cresta q.940 (Il sentiero panoramico a mezzacosta attraversa una spaccatura di una cresta, ai nostri piedi possiamo ammirare l’enorme orrido del fosso della Cornacchia)   –   Bivio q.835 (Il sentiero di pietrisco si è ampliato, ignoriamo quello a sinistra all’indietro e continuiamo dritto)   –   Bivio q.795 (Biforcazione: dritto a destra sale un sentiero abbandonato, manteniamoci su quello principale)   –   Bivio q.755 (Innesto sul CAI 225 ex CAI 25, in loco c’è una piccola croce di metallo e cartelli: a sinistra si dirige verso il paese di Pieia, andiamo a destra superando dei canili)   –   Cimitero q.736 (Vasto piazzale e cimitero)   –   SP.28 q.730 (Innesto sulla provinciale, la seguiamo a destra in salita)   –   Serravalle di Carda q.756

 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 9,9 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 910 m

QUOTA MASSIMA: M. Nerone q.1525

Sentieri

Itinerario su vecchi sentieri abbandonati e fuori sentiero, si sviluppa con linea logica e diretta dal paese di Serravalle di Carda fino la vetta del monte Nerone 

Dal tornante della SP15 q.1147 (Quota da mappa IGM Marche) non è possibile riprendere il proseguo della cresta causa la sua verticalità, seguiamo la strada a sinistra individuando dopo pochi metri un punto debole che sfrutta una traccia trasversale, si confonde con i terrazzamenti naturali del pendio, ma anche se la perdessimo è sempre possibile direzionarci a vista per riprendere il filo di cresta. 

La vetta del monte Nerone è occupata dal complesso di antenne e ripetitori per la trasmissione del segnale televisivo, l’intera area è delimitata da un’alta recinzione. 

Tutta la discesa nella prateria dei Campitelli la facciamo a vista stando paralleli alla forra del fosso della Cornacchia dal quale ci teniamo distanti circa 150 metri 

Rifugi-Bivacchi

La Cupa: Situato proprio ai piedi della vetta del monte Nerone, sulle mappe viene indicato come rifugio ma in realtà è un modesto edificio adibito a bar ristorante che propone cucina casalinga e piatti tipici locali, è aperto tutto l’anno. 

Rifugio Fontanella: Piccolo edificio in muratura, chiuso e incustodito. 

Fonti

Fonte al rifugio Fontanella poco sopra la strada SP15

Fonte al Casino della Fontanella sulla strada SP15

Fonte abbeveratoio nella prateria dei Campitelli appena sotto il Casino della Fontanella in prossimità di una grande croce di metallo

Fonte abbeveratoio q.1120 nella prateria dei Campitelli (fonte isolata) 

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Serravalle di Carda

0,00

SP.15 q.1312

2,33

Deviazione q.765

0,03

Bivio q.1287

2,36

Deviazione q.820

0,10

Rifugio Fontanella

2,43

Bivio q.890

0,18

Casino della Fontanella

2,46

Cresta q.1090

0,52

Fonte q.1120

2,56

SP.15 q.1147

1,00

Sentiero Pian di Roseto

3,18

Deviazione q.1137

1,02

Cresta q.940

3,23

Bivio q.1190

1,09

Bivio q.835

3,31

Cresta q.1192

1,12

Bivio q.795

3,37

CAI 201 q.1290

1,22

Bivio q.755

3,41

Parcheggio

1,59

Cimitero

3,43

Monte Nerone

2,05

SP.28 q.730

3,45

La Cupa

2,23

Serravalle di Carda

3,52


 

Serravalle di Carda q.756 (Dall’ufficio postale di Serravalle di Carda avanziamo pochi metri sulla SP.28 e immediatamente prendiamo la carrozzabile che si alza sulla destra proprio sopra la strada provinciale, nessuna indicazione)

Deviazione q.765 (Biforcazione: lasciamo la carrozzabile che continua verso Pian di Trebbio, seguiamo la sterrata sulla destra in salita)

Deviazione q.820 (Lasciamo la sterrata pochi metri prima di arrivare a un palo della luce, prendiamo il sentiero abbandonato che sale a destra)

Sentiero abbandonato

Sentiero abbandonato

Bivio q.890 (Biforcazione del sentiero, sia a sinistra che a destra sale, scegliamo quello a destra. In loco compare qualche sporadico segno CAI che non deve illudere perché sono destinati a sparire)

 

Sentiero abbandonato

Sui 1000 metri si esce gradualmente dalla macchia boschiva, il sentiero diventa più esile con andamento a zig-zag in costante salita

Sui 1000 metri si esce gradualmente dalla macchia boschiva, il sentiero diventa più esile con andamento a zig-zag in costante salita

Si esce gradualmente dalla macchia boschiva, il sentiero diventa più esile con andamento a zig-zag in costante salita


Cresta q.1090 (Guadagniamo la cresta che delimita il versante occidentale del fosso della Cornacchia, la risaliamo a vista con direzione nord ignorando nel declivio dal quale siamo saliti i numerosi terrazzamenti naturali che possono essere scambiati con sentieri) 

Cresta q.1090 (Guadagniamo la cresta che delimita il versante occidentale del fosso della Cornacchia, la risaliamo a vista con direzione nord ignorando nel declivio dal quale siamo saliti i numerosi terrazzamenti naturali che possono essere scambiati con sentieri)

SP.15 q.1147 (Già durante la salita notiamo il guard-rail, gli ultimi erti metri ci fanno guadagnare il tornante della provinciale caratterizzato da uno slargo con una presa d’acqua cilindrica) 

Deviazione q.1137 (Lasciamo la strada asfaltata, sulla destra notiamo una buona traccia che risale a zig-zag che tende a confondersi con i terrazzamenti naturali)

 

Deviazione q.1137 (Lasciamo la strada asfaltata, sulla destra notiamo una buona traccia che risale a zig-zag che tende a confondersi con i terrazzamenti naturali)

Cresta q.1192 (Abbiamo ripreso il filo della cresta che non era stato possibile dall’interruzione della SP.15, la teniamo in ripida salita ma senza problemi, facendo attenzione che se alla nostra sinistra degrada in un verde pendio, alla nostra destra precipita)

Alle nostre spalle si nota la strada SP.15 q.1147 con la presa d’acqua cilindrica

 

Seguiamo il crinale in ripida salita, facendo attenzione che se alla nostra sinistra degrada in un verde pendio, alla nostra destra precipita


Seguiamo il crinale in ripida salita, facendo attenzione che se alla nostra sinistra degrada in un verde pendio, alla nostra destra precipita

Seguiamo il crinale in ripida salita, facendo attenzione che se alla nostra sinistra degrada in un verde pendio, alla nostra destra precipita

CAI 201 q.1290 (Intercettiamo il sentiero CAI 201 ex CAI 27 che taglia la cresta, a destra scende a mezzacosta verso il rifugio Fontanella, mentre a sinistra sempre a mezzacosta si direziona verso la fonte di Grosso, manteniamoci sulla cresta in salita che ora si amplia e gradualmente ci fa virare verso il monte Nerone con direzione nord/est)

Panorama verso La Montagnola purtroppo coperta dalla nebbia


Panorama

Panorama

Il crinale ora è ampio e si direziona verso il monte Nerone

Il crinale ora è ampio e si direziona verso il monte Nerone

Parcheggio q.1470 (Ci innestiamo sulla strada asfaltata, la saliamo a sinistra oltrepassando il parcheggio circolare) 

   Monte Nerone q.1525 (Manteniamo la stradina destinata a finire, poi spostandoci alla sinistra guadagniamo la piccola dorsale erbosa che culmina presso la grande recinzione del complesso di antenne e ripetitori per le comunicazioni televisive) 


Iniziamo ad aggirare a sinistra il complesso recintato del monte Nerone

Aggiriamo il complesso recintato del monte Nerone fino a portarci sul versante opposto dove cominciamo a scendere il crinale inizialmente poco evidente con direzione sud/est

Aggiriamo il complesso recintato del monte Nerone fino a portarci sul versante opposto dove cominciamo a scendere il crinale inizialmente poco evidente con direzione sud/est

Scendiamo il crinale con direzione sud/est, ora sotto di noi notiamo la strada asfaltata e la scuderia presso il rifugio La Cupa che prendiamo come riferimento

Scendiamo il crinale con direzione sud/est, ora sotto di noi notiamo la strada asfaltata e la scuderia presso il rifugio La Cupa che prendiamo come riferimento


La scuderia presso il rifugio La Cupa

Il rifugio La Cupa

Dal rifugio La Cupa abbandoniamo l’asfaltata e andiamo a sinistra senza traccia o indicazione nell’avvallamento della prateria tenendoci di fatto la scuderia sulla sinistra …

… continuiamo in discesa con direzione sud nell’ampia apertura della prateria circondata da una macchia d’arbusti, si procede a vista.

SP.15 q.1312 (Dalla Cupa abbiamo tagliato nella prateria e ora ritroviamo la strada asfaltata presso un suo tornante, la percorriamo in discesa)

Bivio q.1287 (Rimaniamo sulla strada asfaltata, a sinistra a ritroso c’è la carrozzabile per Pieia e Cerreto)


Rifugio Fontanella

Casino della Fontanella (Presa d’acqua e fonte)

Casino della Fontanella (Dalla presa d’acqua lasciamo la strada e cominciamo a scendere a sinistra nella prateria dei Campitelli, appena sotto di noi c’è una grande croce di metallo e un abbeveratoio che raggiungiamo e dal quale continuiamo a perdere quota procedendo a vista con direzione sud/est)

Appena sotto il Casino di Fontanella c’è una grande croce di metallo e un abbeveratoio che raggiungiamo

Tutta la discesa nella prateria dei Campitelli la facciamo a vista stando paralleli alla forra del fosso della Cornacchia dal quale ci teniamo distanti circa 150 metri

Fonte q.1120 (Fonte abbeveratoio isolata nella prateria)


Durante la discesa nella prateria ci siamo gradualmente avvicinati alla forra del fosso della Cornacchia, ora sulla sponda opposta notiamo un marcato sentiero a mezzacosta, viriamo a destra per raggiungere il fosso della Cornacchia

Attraversiamo il fosso della Cornacchia facendoci spazio nella fitta vegetazione boschiva

Attraversiamo il fosso della Cornacchia facendoci spazio nella fitta vegetazione boschiva, sulla sponda opposta ci innestiamo sul sentiero Pian di Roseto in stato di abbandono 

Sentiero Pian di Roseto

Cresta q.940 (Il sentiero panoramico a mezzacosta attraversa una spaccatura di una cresta)


Cresta q.940 (Il sentiero panoramico a mezzacosta attraversa una spaccatura di una cresta)

Sentiero Pian di Roseto

Bivio q.835 (Il sentiero di pietrisco si è ampliato, ignoriamo quello a sinistra all’indietro e continuiamo dritto)

Sentiero Pian di Roseto

Bivio q.755 (Innesto sul CAI 225 ex CAI 25, in loco c’è una piccola croce di metallo e cartelli: a sinistra si dirige verso il paese di Pieia, andiamo a destra superando dei canili)

Arrivo al piazzale del cimitero di Serravalle di Carda