domenica 27 agosto 2023

Corno di Bles, cime Mattaciul e Rovaia (EE/F)

Lungo itinerario ad anello nelle alpi Retiche meno rinomate attraverso le cime Mattaciul, Rovaia e il Corno di Bles (Alpi della Lombardia)

DATA: 25 agosto 2022 

PARTENZA: Raggiunta la località Stadolina sulla SS.42 che dal lago d’Iseo sale al passo del Tonale (12 km da Edolo e 18 km dal passo del Tonale, Lombardia), lasciamo la statale e saliamo con la via Dante Alighieri al paese di Vione. Attraversiamo l’abitato e continuiamo fino arrivare alla cittadina di Canè (circa 6,5 km dalla SS.42), un primo parcheggio lo troviamo alla nostra sinistra dinanzi la chiesa di San Gregorio, noi invece avanziamo dritto per altri 450 metri e tralasciando di continuare per la baita Stonegarda (ancora un’area sosta e cartelli CAI), saliamo a sinistra fermandoci al parcheggio soprastante (a pagamento). 

 


ITINERARIO: Canè q.1545 (Dal nostro parcheggio iniziamo a camminare la via Trieste che si mantiene nella dence Cavallino, poi quando termina lparte alta dell’abitato riportandoci teoricamente indietro verso la chiesa di San Gregorio passando il resia strada ha inizio la larga mulattiera CAI 84)   –   Edicola Votiva q.1553 (Arriviamo all’edicola votiva e all’area semicircolare con sedili e altare di sasso. Bivio della mulattiera: dritto inizia a scendere, andiamo a destra in salita che è CAI 84)   –  Bivio q.1570 (Appena sopra l’edicola votiva la mulattiera si biforca, scegliamo di stare a sinistra che è CAI 84)   –   Bivio q.1620 (Biforcazione della mulattiera, stiamo su quella principale evitando quella a destra, in ogni caso entrambe conducono alle case di Saline)   –   Case Saline q.1665 (Vecchie case e incrocio. Evitiamo l’immediata sterrata CAI 3 a sinistra, passiamo tra gli edifici e tralasciamo ancora la sterrata CAI 3 che si sviluppa in piano, dietro la fonte salgono le due mulattiere, quella spostata a sinistra è il CAI 166/A ex CAI 66 che sarà il nostro ritorno, prendiamo quella a destra che è il proseguo del CAI 84)  –   Bivio q.1801 (Quota da mappa IGM. Cartelli: stiamo sulla mulattiera principale CAI 84, a destra scende un sentiero per la Val Canè)   –   Roccolo di Arnaldo q.1846 (Usciamo nella radura e attraversandola notiamo alla nostra sinistra il piccolo edificio di sasso)   –  Plazzo Pressanino q.2047 (Località Plazzo Pressanino o localmente Plassa Pressanalt. Radura con cartelli, bivio: a sinistra il sentiero conduce alle case di Bles, seguiamo il CAI 84 in salita per la Croce di Bles)   –   Bivio q.2173 (La salita s’interrompe e per la prima volta davanti a noi ci appaiono i Corni della Torre. Dalla nostra destra proviene un sentierino CAI senza indicazioni che può passare inosservato, andiamo dritto sul CAI 84 all’interno di un verde solco vallivo)  –   Corni della Torre q.2236 (Arriviamo sul crinale, incrocio con cartelli: alla nostra sinistra c’è il sito archeologico Tor de Pagà, nel versante opposto scende il CAI 166 ex CAI 66 per le case di Bles, seguiamo a destra il crinale CAI 166/CAI 199)   –   Bivio q.2256 (Biforcazione, in loco ci sono ancora delle testimonianze archeologiche: scartiamo a sinistra il proseguo del CAI 199 ex CAI 99 per malga Tremonti, stiamo sul CAI 166 in salita seguendo lo sviluppo della cresta sopra di noi che culmina alla visibile croce del Corno di Bles)   –   Corno di Bles q.2758 (La vetta è sormontata da una grande croce metallica con campanella e libro delle firme. Il CAI 166 scende per andare nel crinalino appena sotto la croce, poi camminati pochi metri lo lascia e cala a destra con il sentierino che si sviluppa in ripide serpentine puntando alla conca sottostante)   –   Conca q.2546 (Quota da GPS. La ripida discesa ci deposita nella conca detritica, l’attraversiamo senza perdere quota puntando verso il sentierino a mezzacosta che vediamo davanti a noi, direzione NO)   –   Bivio q.2546 (Sotto di noi c’è una variante che si collega al CAI 99, segni sugli sfasciumi, continuiamo sul sentiero a mezzacosta in salita che dovrebbe essere CAI 166)   –   Forcella q.2618 (Arriviamo sulla cresta caratterizzata da lastre rocciose verticali, collega il monte Bles alla nostra destra e la cima Muralta alla nostra sinistra. Scavalliamo e subito tralasciamo di scendere i gradoni rocciosi con la segnatura CAI che fa calare nel fondovalle nella conca SO del monte Bles, seguiamo la segnatura del CAI 166 nell’esile cengia alla nostra destra, direzione nord)   –   Spallone q.2785 (Arriviamo sotto il versante sud occidentale della cima Tremonti, senza toponimo ma quotata 2833 metri dalla mappa IGM Lombardia, in loco c’è un grande omino di sassi alto circa 1,7 metri. Il sentiero su cengia ci ha permesso di non perdere quota transitando tra il monte Bles e la sua conca detritica SO, quindi guadagnato lo spallone lasciamo il CAI 166 che ora cala nella conca detritica meridionale della cima Mattaciul. Andiamo a destra con direzione nord, transitando poco sotto la cima Tremonti, fino a raggiungere l’aerea cresta che collega questa vetta alla cima Mattaciul, si procede senza indicazioni, a vista e per intuito)   -  Cresta sud est Cima Mattaciul (Guadagniamo la cresta che collega la cima Tremonti appena sopra di noi, alla cima Mattaciul, quindi la iniziamo a percorrere verso quest’ultima. La cresta si presenta affilata con tratti esposti, non vi sono indicazioni o segni di passaggio, si procede per intuito scegliendo i passaggi migliori e facendo molta attenzione alla pessima qualità della roccia)  –   Cima Mattaciul q.2852 (Sulla vetta c’è un omino di sassi senza altre indicazioni, ora scendiamo senza difficoltà la sua cresta sud occidentale)   –   Bivio q.2765 (Scendendo incontriamo un grande omino di sassi che testimonia l’innesto sul CAI 699 ex CAI 99: a destra una traccia cala a mezzacosta nel versante occidentale della cima Mattaciul che appare molto instabile tra roccia e terra, rimaniamo sulla cresta)  –   Bivio q.2705 (Ora il CAI 699 ex CAI 99 lascia la cresta scendendo a sinistra per entrare nel vallone del torrente Val Pisore, seguendolo ci potrebbe fare abbreviare la gita, rimaniamo sulla cresta senza alcuna indicazione continuando a perdere quota puntando al verde promontorio della cima Rovaia)    –   Sella q.2517 (Siamo nell’ampia sella erbosa settentrionale di cima Rovaia, in loco c’è un omino di sassi. A sinistra scende nel vallone del torrente Val Pisore il sentiero per la malga Tremonti che ancora una volta ci può fare abbreviare la gita, stiamo sul crinale solcato da un sentiero militare puntando alla vicina casermetta)   –   Cima Rovaia q.2525 (Arrivati al rudere della casermetta lasciamo la mulattiera militare che continua a mezzacosta e saliamo sopra la stessa senza traccia obbligata per conquistare la pianeggiante verde cima. Dalla vetta evitiamo di riportarci sulla mulattiera militare e avanziamo sul largo crinale erboso con direzione sud incontrando trincee e fondamenta di casermette)   –   Museo q.2358 (Manteniamo la direzione sull’ampio crinale finché non s’interrompe in un dirupo, logicamente viriamo a destra per direzionarci verso la mulattiera militare che transitava poco sotto, poi la teniamo in discesa in vista dell’ex casermetta militare coperta da una tettoia e adibita a museo)   –   Bivio q.2307 (Sotto il museo la mulattiera scende a serpentine arrivando al bivio della stessa, tralasciamo a destra che sale riportando verso cima Rovaia, e curviamo a gomito a sinistra in discesa, segni CAI)   –   Bivio q.2290 (Biforcazione: rimaniamo sulla mulattiera militare in discesa, dritto a sinistra in salita inizia un marcato sentierino senza indicazioni)  –  Plazza Grande q.2205 (Incrocio e cartelli: scartiamo in sequenza il sentiero a destra a ritroso per la valle della Foppa, il sentiero dritto a destra per Boron e Vezza d’Oglio, andiamo dritto a sinistra in salita per malga Tremonti che è CAI 166/A)   –   Bivio q.2238 (Rimaniamo sul sentiero principale che ora si sviluppa a mezzacosta, alla nostra sinistra sale un sentiero tra le trincee che è diretto al museo)   –   Malga Tremonti q.2120 (Tenendoci il grande complesso alla nostra destra e sotto il quale c’è la sua carrozzabile d’accesso, scendiamo a sinistra guadando subito il torrente Val Pisore e continuando di fatto sul sentiero CAI 166/A)   –  Bivio q.2125 (Biforcazione nel bosco: dritto a sinistra il sentiero sale al bivacco Plazza Gerone o Plassa Gerù, stiamo dritto a destra sul CAI 166/A)    –   Plazzo del Vecchio q.2097 (Localmente Plassa del Vecc, un cippo nella radura indica la località)    –    Bivio q.2108 (Attraversata la radura del Plazzo del Vecchio rientriamo nel bosco e subito evitiamo il largo sentiero che sale a sinistra per il bivacco Plazza Gerone, continuiamo dritto in falsopiano sul sentierino CAI 166/A poco evidente)  –   Pos de Tris q.2112 (Un cippo sul sentiero indica la località)   –   Case di Bles q.2078 (Sono due vecchie case ristrutturate, quella soprastante è sempre aperta e adibita a bivacco. Ci portiamo alla fonte e c’è il bivio con cartelli: dritto inizia il sentiero CAI 166 che sale al sito archeologico Tor de Pagà ai Corni della Torre, iniziamo a scendere la pista forestale CAI 166/A sulla destra con fondo cementato)   –   Bivio q.2054 (La forestale si divide, evitiamo di andare dritto in piano al Roccolo di Rondoli, e scendiamo a sinistra sempre su fondo cementato)   –   Bivio q.2007 (Al termine della discesa si esaurisce il tratto cementato, continuiamo dritto in piano e in seguito il CAI 166/A diventa una buona mulattiera, alla nostra destra è poco visibile ma scende un sentiero per Vione)   –   Bivio q.1815 (A destra a ritroso c’è una mulattiera non segnalata, continuiamo dritto in discesa sul CAI 166/A)   –   Bivio q.1760 (Arriviamo su una mulattiera in piano che ci appare come una forestale, in loco c’è la sorgente Guciola: a destra va al Roccolo di Rondoli, andiamo a sinistra passando sotto la fonte)   –   Case Saline q.1665 (Chiudiamo l’anello)   –   Bivio q.1620   –   Bivio q.1570   –   Edicola Votiva q.1553   – Canè q.1545.

NOTE:

LUNGHEZZA: 16,2 km

DIFFICOLTA: EE/F

DISLIVELLO TOTALE: 1600 m

QUOTA MASSIMA: C. Mattaciul q.2852

Sentieri

Allo stato attuale la sentieristica CAI sembra si stia modificando, quindi c’è qualche incertezza nell’attribuire al sentiero la giusta numerazione. 

La difficoltà alpinistica F è riferita alla cresta SE del monte Mattaciul, per il resto EE. 

Da non confondere il Corno Bles (sormontato dalla grande croce metallica e attraversato dal sentiero CAI che è quotato 2758 metri dalla mappa IGM Lombardia che però non riporta il toponimo), dal monte Bles (quotato 2826 metri e raggiungibile solo dalla sua cresta occidentale facendo una deviazione dal sentiero CAI che transita sotto) 

Cima Mattaciul (cresta sud est): Collega la cima Mattaciul alla cima Tremonti quotata 2833 metri dalla mappa IGM Lombardia. La percorriamo a vista senza alcuna indicazione, durante il tragitto sembra possibile abbandonare la cresta calando in alcuni canali alla nostra sinistra per raggiungere la conca detritica sotto il versante meridionale della cima Mattaciul, il versante alla destra della cresta invece precipita verticalmente. La cresta si presenta aerea su roccia “marcia”, dobbiamo affrontare alcuni passaggi di 1°/1°+ e compiere delle manovre delicate e instabili per superare alcuni intagli verticali ovviamente spostandoci per bypassarli sempre sul versante meridionale, un eventuale uso della corda risulta inopportuno visto l’impossibilità di creare una sosta affidabile su questa tipologia di roccia. 

Cima Mattaciul (cresta sud ovest): È la via normale della vetta. La cresta è larga e rocciosa, non vi sono indicazioni ma si cammina senza difficoltà. 

Rifugi-Bivacchi

Case di Bles: Il complesso comprende due vecchie casere che sono state ristrutturate. L’edificio più grande che non è liberamente accessibile al pubblico, è utilizzato dai soci CAI di Manerbio come rifugio, l’edificio soprastante invece è sempre aperto ed è adibito a bivacco, è suddiviso in tre stanze a piano terra con 12 posti letto su letti castello compresi di materassi e cuscini, nella stanza d’entrata ci sono tavolo, stufa e credenza (edificio in buone condizioni). 

Fonti

Fonte alle case Saline

Fontana alla malga Tremonti

Fonte abbeveratoio alle case Bles (bivacco)

Sorgente Guciola: sulla mulattiera CAI 166/A presso il Bivio q.1760

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Canè

0,00

Cima Rovaia

5,23

Edicola Votiva

0,05

Museo

5,40

Bivio q.1570

0,06

Bivio q.2307

5,45

Bivio q.1620

0,12

Bivio q.2290

5,47

Case Saline

0,17

Plazza Grande

5,55

Bivio q.1801

0,31

Bivio q.2238

5,58

Roccolo di Arnaldo

0,38

Malga Tremonti

6,22

Plazzo Pressanino

1,00

Bivio q.2125

7,27

Bivio q.2173

1,13

Plazzo del Vecchio

6,37

Corni della Torre

1,22

Bivio q.2108

6,40

Bivio q.2256

1,26

Pos de Tris

/

Corno di Bles

2,30

Case di Bles

6,56

Conca q.2546

3,00

Bivio q.2054

/

Bivio q.2546

3,07

Bivio q.2007

7,04

Forcella q.2618

3,16

Bivio q.1815

7,25

Spallone q.2785

3,48

Bivio q.1760

7,30

Cresta SE Cima Mattaciul

/

Case Saline

7,40

Cima Mattaciul

4,25

Bivio q.1620

/

Bivio q.2765

4,37

Bivio q.1570

/

Bivio q.2705

4,48

Edicola Votiva

/

Sella q.2517

5,15

Canè

7,55



Quando termina la strada ha inizio la larga mulattiera CAI 84

Edicola Votiva q.1553 (Arriviamo all’edicola votiva e all’area semicircolare con sedili e altare di sasso)

Case Saline (Vecchie case e incrocio) 

Case Saline

Case Saline

Ci portiamo dietro le case Saline, lasciamo la sterrata CAI 3 che si sviluppa in piano, dietro la fonte salgono le due mulattiere, quella spostata a sinistra è il CAI 166/A ex CAI 66 che sarà il nostro ritorno, prendiamo quella a destra che è il proseguo del CAI 84


Sulla mulattiera CAI 84

Roccolo di Arnaldo

La radura del Plazzo Pressanino

Bivio q.2173 (La salita s’interrompe e per la prima volta davanti a noi ci appaiono i Corni della Torre. Dalla nostra destra proviene un sentierino CAI senza indicazioni che può passare inosservato, andiamo dritto sul CAI 84 all’interno di un verde solco vallivo)

Bivio q.2256 (Biforcazione, in loco ci sono ancora delle testimonianze archeologiche: scartiamo a sinistra il proseguo del CAI 199 ex CAI 99 per malga Tremonti, stiamo sul CAI 166 in salita seguendo lo sviluppo della cresta sopra di noi che culmina alla visibile croce del Corno di Bles)

Sul CAI 166 che sale al Corno di Bles


Sul CAI 166 che sale al Corno di Bles

Sul CAI 166 che sale al Corno di Bles

In vista della croce del Corno di Bles

Corno di Bles q.2758 (La vetta è sormontata da una grande croce metallica con campanella e libro delle firme)

Corno di Bles q.2758

Panorama dal Corno Bles verso la cima Bles


Corno di Bles q.2758: Il CAI 166 scende per andare nel crinalino appena sotto la croce …..

……. poi camminati pochi metri lo lascia e cala a destra con il sentierino che si sviluppa in ripide serpentine puntando alla conca sottostante 

……. poi camminati pochi metri lo lascia e cala a destra con il sentierino che si sviluppa in ripide serpentine puntando alla conca sottostante 

Dalla vetta del Corno di Bles, il CAI 166 scende alla conca detritica

Dalla vetta del Corno di Bles, il CAI 166 scende alla conca detritica

Dalla vetta del Corno di Bles, il CAI 166 scende alla conca detritica


Retrospettiva dalla Conca q.2546 sul percorso appena fatto che scende dal Corno di Bles  

Appena prima di arrivare alla Forcella q.2618, diamo un ultimo sguardo sul Corno di Bles

Forcella q.2618 (Arriviamo sulla cresta caratterizzata da lastre rocciose verticali, sotto di noi degrada verso la cima Muralta)

Forcella q.2618 (Scavalliamo e subito tralasciamo di scendere i gradoni rocciosi con la segnatura CAI che fa calare nel fondovalle nella conca SO del monte Bles, seguiamo la segnatura del CAI 166 nell’esile cengia alla nostra destra, direzione nord)


Dopo avere scavallato la Forcella q.2618, seguiamo la segnatura del CAI 166 nell’esile cengia con direzione nord 

Dopo avere scavallato la Forcella q.2618, seguiamo la segnatura del CAI 166 nell’esile cengia con direzione nord 

CAI 166

Transitiamo a mezzacosta sotto il monte Bles

Il sentiero su cengia CAI 166 ci ha permesso di non perdere quota transitando tra il monte Bles e la sua conca detritica SO


Spallone q.2785 (Arriviamo sotto il versante sud occidentale della cima Tremonti, senza toponimo m quotata 2833 metri dalla mappa IGM Lombardia, in loco c’è un grande omino di sassi alto circa 1,7 metri) 

Spallone q.2785 (Guadagnato lo spallone lasciamo il CAI 166 che ora cala nella conca detritica meridionale della cima Mattaciul. Andiamo a destra con direzione nord, transitando poco sotto la cima Tremonti) 

Dallo Spallone q.2785 lasciamo il CAI 166 e transitiamo poco sotto la cima Tremonti, fino a raggiungere l’aerea cresta che collega questa vetta alla cima Mattaciul, si procede senza indicazioni, a vista e per intuito

Dallo Spallone q.2785 lasciamo il CAI 166 e transitiamo poco sotto la cima Tremonti, fino a raggiungere l’aerea cresta che collega questa vetta alla cima Mattaciul, si procede senza indicazioni, a vista e per intuito

Cresta sud est di cima Mattaciul

Cresta sud est di cima Mattaciul


Cresta sud est di cima Mattaciul

Cresta sud est di cima Mattaciul

Cresta sud est di cima Mattaciul

Cresta sud est di cima Mattaciul

Cresta sud est di cima Mattaciul

Cresta sud est di cima Mattaciul


Arrivo alla cima Mattaciul (retrospettiva del nostro tragitto)

Panorama dalla cima Mattaciul

Dalla cima Mattaciul scendiamo senza difficoltà la sua cresta sud occidentale    

Bivio q.2765 (Scendendo incontriamo un grande omino di sassi che testimonia l’innesto sul CAI 699 ex CAI 99)

Sulla cresta che dalla cima Mattaciul ci conduce verso il monte Rovaia


Presso il Bivio q.2705, in questo punto il CAI 699 ex CAI 99 lascia la cresta scendendo a sinistra nel vallone del torrente Val Pisore, noi rimaniamo sulla cresta senza alcuna indicazione

Sulla cresta che dalla cima Mattaciul ci conduce verso il monte Rovaia

Sulla cresta che dalla cima Mattaciul ci conduce verso il monte Rovaia

Sulla cresta che dalla cima Mattaciul ci conduce verso il monte Rovaia

Sella q.2517 (Siamo nell’ampia sella erbosa settentrionale di cima Rovaia, a sinistra un sentiero scende nel vallone del torrente Val Pisore verso la malga Tremonti, stiamo sul crinale solcato da un sentiero militare puntando alla vicina casermetta)


Verso il rudere della casermetta sotto la cima Rovaia

Il rudere della casermetta sotto la cima Rovaia

Panorama dalla cima Rovaia

Dalla vetta di cima Rovaia evitiamo di riportarci sulla mulattiera militare che vediamo poco sotto e avanziamo sul largo crinale erboso con direzione sud

Incontriamo delle trincee


Manteniamo la direzione sull’ampio crinale finché non s’interrompe in un dirupo, logicamente viriamo a destra per direzionarci verso la mulattiera militare che transitava poco sotto, poi la teniamo in discesa in vista dell’ex casermetta militare coperta da una tettoia e adibita a museo  

Museo q.2358 (Ex casermetta militare coperta da una tettoia e adibita a museo)

Museo q.2358 (Ex casermetta militare coperta da una tettoia e adibita a museo)

Sotto il museo la mulattiera scende a serpentine

Plazza Grande q.2205 (Incrocio e cartelli: scartiamo in sequenza il sentiero a destra a ritroso per la valle della Foppa, il sentiero dritto a destra per Boron e Vezza d’Oglio, andiamo dritto a sinistra in salita per malga Tremonti che è CAI 166/A)

Sul CAI 166/A verso malga Tremonti


Malga Tremonti

Malga Tremonti q.2120 (Tenendoci il grande complesso alla nostra destra e sotto il quale c’è la sua carrozzabile d’accesso, scendiamo a sinistra guadando subito il torrente Val Pisore e continuando di fatto sul sentiero CAI 166/A)

Bivio q.2125 (Biforcazione nel bosco: dritto a sinistra il sentiero sale al bivacco Plazza Gerone o Plassa Gerù, stiamo dritto a destra sul CAI 166/A)

Plazzo del Vecchio q.2097 (Localmente Plassa del Vecc, un cippo nella radura indica la località)

Pos de Tris q.2112 (Un cippo sul sentiero indica la località)

Case di Bles q.2078


Case di Bles q.2078 (Sono due vecchie case ristrutturate, quella soprastante è sempre aperta e adibita a bivacco)

Interno dell’edificio superiore di case Bles che è adibito a bivacco

Interno dell’edificio superiore di case Bles che è adibito a bivacco

Bivio q.2054 (La forestale si divide, evitiamo di andare dritto in piano al Roccolo di Rondoli, e scendiamo a sinistra sempre su fondo cementato)

Bivio q.1760 (Arriviamo su una mulattiera in piano che ci appare come una forestale, in loco c’è la sorgente Guciola)

Sorgente Guciola