mercoledì 16 agosto 2023

M. dell’Avorgnolo (Cresta SE) – M. Ritoio (EE)

Itinerario per sentieri abbandonati e in parte fuori sentiero, riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori del posto e dotati di GPS. (Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, appennino tosco-romagnolo) 

DATA: 10 aprile 2023 

PARTENZA: Sulla SS.310 Forlì-Passo della Calla si arriva alla frazione di Lago di Corniolo (circa 2 km dopo Corniolo, Emilia Romagna), parcheggiamo prima di attraversare il ponte sul Bidente delle Celle.

 

 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 21-Alpe di San Benedetto, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646 

ITINERARIO: Lago di Corniolo q.529 (Appena prima di attraversare il ponte sul Bidente di Celle, lasciamo la SS.310 e iniziamo a risalire la carrozzabile che inizia sulla destra)       Bivio q.538 (Biforcazione della carrozzabile dopo pochi metri dalla partenza: scartiamo la carrozzabile che sale verso Cà dell’Orso e teniamo quella a sinistra che si abbassa, siamo sul CAI 261)   –   Deviazione q.534 (Quando notiamo il grande rudere poco sopra di noi lasciamo la carrozzabile e saliamo a destra su traccia)   –   Rudere q.552 (Rudere senza toponimo quotato 551,6 da CTR Emilia Romagna. Oltrepassiamo la casa tenendocela alla nostra sinistra e continuando a salire su vaga traccia tra i cespugli di ginestre paralleli al solco di un fosso asciutto alla nostra destra)   –   Bivio q.564 (Tra i cespugli di ginestre c’è il bivio poco evidente, ormai scomparso: evitiamo di seguire il fosso sulla traccia che conduceva alla casa di San Giovanni, ci spostiamo a sinistra con la traccia che passa vicino a un costone roccioso sul quale permane una sbiadita freccia rossa, poi ci alziamo sopra lo stesso)   –   Incrocio q.579 (Abbiamo appena iniziato a salire e tralasciamo una traccia a sinistra, stiamo a destra portandoci sotto un macigno a sbalzo, quindi scartiamo la traccia sulla destra dello stesso e teniamo quella a sinistra)   –    Bivio q.616 (Arriviamo su un crinalino, a sinistra inizia una traccia trasversale che entra nel bosco ed è destinata a terminare presso una presa d’acqua, la nostra traccia tiene il crinalino poi si sposta a destra continuando a salire a mezzacosta)   –    Ca’ di Belletta q.649 (Ci innestiamo sulla mulattiera abbandonata, a sinistra conduce verso il rudere di Capria di Sopra e nella valle di Lavacchio, andiamo a destra e c’è subito il rudere di Ca’ Belletta. Visitato il rudere di Ca’ Belletta, torniamo indietro pochi metri e risaliamo a destra fuori sentiero costeggiando inizialmente un costone roccioso che ci porta sopra la casa, poi iniziamo a inerpicare con direzione nord/ovest sfruttando quando è possibile qualche traccia di animali, stiamo di fatto iniziando l’ascesa della cresta sud/est del monte Avorgnolo)   –  Quota 711 (Quota da mappa CTR Emilia Romagna. Usciamo dal bosco e per la prima volta si delinea una parte della cresta con un bel panorama sulla valle)  –   Fonte q.730 (Fonte asciutta della quale rimane un piccolo tubo di metallo)   –   Quota 966 (Punto quotato 965,9 da CTR Emilia Romagna. Nell’ascesa superiamo un tratto infrascato, per fortuna breve, poi la cresta riprende a salire ben delineata e cominciamo a notare sulla nostra sinistra un ramo meridionale della cresta quasi parallelo al nostro, entrambe convergono poco sopra in questo punto anonimo e parzialmente boschivo. Proseguiamo in costante ascesa mantenendo la direzione e camminando sulla parte più spettacolare della cresta con i maestosi precipizi orientali)   –   Cima q.1151 (Per mappa CTR Emilia Romagna 1151,1 m. Alcuni vecchi paletti di cemento della recinzione ci guidano fino all’anonimo promontorio dove troviamo un piccolo cippo di sasso, scendiamo a sinistra e subito ci innestiamo sul sentiero sterrato CAI 301, a destra si dirige al passo della Braccina e noi lo teniamo dritto che si sviluppa sul crinale)   –   Monte Avorgnolo q.1166 (Il sentiero sterrato del CAI 301 transita poco sotto la vetta che passa inosservata)   –   Sella q.1096 (Ampia depressione del crinale caratterizzata da fini sedimenti: alla nostra sinistra degrada la valle di Lavacchio e possiamo notare l’omonimo rudere, rimaniamo sul largo CAI 301)   –    Bivio q.1110 (Forse passa inosservato, ma sulla destra inizia il vecchio sentierino abbandonato per Ca’ di Marcaccio, stiamo sul CAI 301)   –   Monte Ritoio q.1193 (Il CAI 301 bypassa l’anonima cima sul versante settentrionale)   –    Bivio q.1107 (Nel frattempo il CAI 301 si è ridotto a sentierino, alla nostra sinistra dietro di noi inizia il vecchio sentiero che passa inosservato per Ca’ Acquaviva e il rudere di Montecavallo di Sopra, rimaniamo sul sentiero segnato)   –   Colla di Pian di Mezzano q.1029 (Incrocio con cartelli e innesto su piste forestali: a destra all’indietro la pista è CAI 307 per Fiumicello, dritto a destra la pista scende al rudere di Valbiancana, noi seguiamo la pista dritto in salita che è sempre CAI 301)   –    Bivio q.1040 (Manteniamo la pista che ora continua a perdere quota, lasciamo il CAI 301 che risale a destra per sentierino verso Poggio Bini)   –   Deviazione q.950 (E’ il punto dove lasceremo la pista, passa inosservato e ora continuiamo verso Ca’ Foscolo)   –   Ca’ Foscolo q.959 (Rudere poco sotto il bordo sinistro della pista. Prendiamo la casa come punto di riferimento per individuare la successiva deviazione, ora torniamo indietro sui nostri passi)   –   Deviazione q.950 (Appena superato il minuscolo fosso del Foscolo lasciamo la pista che riprenderebbe a risalire verso la Colla di Pian di Mezzano, andiamo a destra calando nella brulla radura invasa da cespugli e arbusti sparsi. La traccia è esile, ormai scomparsa, perdiamo quota tenendoci il fosso del Foscolo alla nostra destra distante 10/20 metri, direzione est)   –   Deviazione q.902 (Gradualmente ci siamo un po’allontanati dal fosso del Foscolo, in questo punto smettiamo di scendere nel brullo valloncello e alla nostra sinistra ci compare l’originario sentierino che si sviluppa a mezzacosta)   –   Bosco q.897 (Il punto è quotato 897,4 dalla mappa CTR Emilia Romagna. Il buon sentierino procede a mezzacosta, poi entrando nel fitto bosco scompare. In questo punto caliamo a destra notando poco sotto una piccola dorsale, poi senza percorrerla che comunque termina subito, ci abbassiamo ulteriormente sulla sinistra proprio sotto la stessa dove c’è una zona pianeggiante e l’andiamo ad aggirare virando a destra per riprendere a scendere. In questo frangente l’orientamento è difficile e la traccia è scomparsa, in data odierna abbiamo fatto qualche omino con pochi sassi a disposizione, solo più sotto ritroviamo l’antico sentiero e l’inizio di qualche sporadico bollo rosso)   –   Fosso della Traversa q.818 (Affluente del fosso dei Fondi. Lo guadiamo e dalla parte opposta ce ne allontaniamo calando leggermente)  –   Fosso dei Fondi q.812 (Lo guadiamo, in data odierna abbiamo fatto un grande omino, dalla parte opposta andiamo a destra seguendo sempre il corso d’acqua del fosso dei Fondi e gradualmente il sentiero originario diventa evidente)   –   Cresta q.770 (Il sentierino attraversa una evidente cresta rocciosa che ha inizio proprio da questo punto e prosegue a mezzacosta costeggiando delle stratificazioni rocciose)    –   Fosso q.763 (Fosso d’acqua)   –    Bivio q.739 (Prima di arrivarci notiamo sotto di noi il ponte sul fosso dei Fondi percorso dal CAI 261, quindi perveniamo a uno slargo del sentiero, a sinistra risale lo scomparso sentiero per la Ca’ Montecavallo di Sopra che ovviamente passa inosservato, continuiamo dritto)   –   CAI 261 q.730 (Innesto sulla mulattiera CAI 261, a destra scende al ponte sul fosso dei Fondi, lo seguiamo a sinistra in salita)  –   Fonte del Bercio q.750   –   Rudere q.750 (Quotato 750 da CTR Emilia Romagna ma senza toponimo)   –   Fonte di Fossacupa q.750   –  Capria di Sotto q.585 (Appena oltrepassato il ponte sul fosso di Lavacchio c’è il grande rudere)   –   Carrozzabile q.550 (Innesto sulla carrozzabile interdetta al transito, a destra porta alla casa di Pulita e noi la seguiamo a sinistra)   –   Cancello q.542   –   Deviazione q.534 (Chiudiamo l’anello)   –    Bivio q.538   –   Lago di Corniolo q.529. 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 14,3 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 900 m

QUOTA MASSIMA: 1175 m (M.Ritoio)

Sentieri

Itinerario per sentieri abbandonati e in parte fuori sentiero, riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori del posto e dotati di GPS. 

Entrambe le vette dei monti Avorgnolo e Ritoio non sono salite sul punto alto, ma bypassate poco sotto col sentiero CAI 301  

Cresta SE monte dell’Avorgnolo: Attacchiamo l’inizio della cresta salendo nella macchia boschiva sopra il rudere di ca’ di Belletta, ben presto la bella cresta di sedimenti e blocchi rocciosi diventa abbastanza delineata. Volutamente rimaniamo sul filo di cresta o poco scostati costringendoci arrampicare qualche passaggio di 1° molto infido causa roccia e fondo scivoloso, teniamo in considerazione che se il versante sulla destra della cresta precipita, quello alla nostra sinistra degrada nella macchia boschiva per cui rimanendo spostati su questo lato possiamo salire con minore pericolo.  

Abbastanza difficoltoso rilevare l’antico sentiero tra ca’ Foscolo e il fosso dei Fondi, è scomparso completamente e quando siamo fortunati ne troviamo poche tracce (indispensabile l’uso del GPS). Il proseguo dopo avere guadato il fosso dei Fondi non presenta grossi problemi, ora il sentiero è evidente e comunque si mantiene sempre parallelo al corso d’acqua, notiamo sporadici bolli rossi (come sempre i tempi di percorrenza al netto di qualsiasi sosta, e in questo caso non tengono conto di eventuali perdite di tempo a rilevare il tragitto scomparso)  

Rifugi-Bivacchi

Assenti

 

Fonti

Fonte del Bercio: sulla mulattiera CAI 261, allo stato attuale è asciutta

Fonte di Fossacupa: sulla mulattiera CAI 261, allo stato attuale è asciutta

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Lago di Corniolo

0,00

Ca’ Foscolo

3,02

Bivio q.538

0,01

Deviazione q.950

3,05

Deviazione q.534

0,07

Deviazione q.902

3,12

Rudere q.552

0,08

Bosco q.897

3,18

Bivio q.564

0,09

Fosso della Traversa

3,34

Incrocio q.579

0,10

Fosso dei Fondi

3,37

Bivio q.616

0,17

Cresta q.770

3,54

Ca’ di Belletta

0,22

Fosso q.763

3,56

Quota 711

0,30

Bivio q.739

4,02

Fonte q.730

0,34

CAI 261

4,03

Quota 966

1,25

Fonte del Bercio

4,05

Cima q.1151

1,50

Rudere q.750

4,25

Monte Avorgnolo

/

Fonte di Fossacupa

/

Sella q.1096

2,03

Capria di Sotto

5,00

Bivio q.1110

2,08

Carrozzabile

5,05

Monte Ritoio

/

Cancello

5,12

Bivio q.1107

2,35

Deviazione q.534

5,13

Colla di Pian di Mezzano

2,41

Bivio q.538

/

Bivio q.1040

2,51

Lago di Corniolo

5,20

Deviazione q.950

/

 

 

 


Lago di Corniolo q.529 (Appena prima di attraversare il ponte sul Bidente di Celle, lasciamo la SS.310 e iniziamo a risalire la carrozzabile che inizia sulla destra)

    Bivio q.538 (Biforcazione della carrozzabile dopo pochi metri dalla partenza: scartiamo la carrozzabile che sale verso Cà dell’Orso e teniamo quella a sinistra che si abbassa, siamo sul CAI 261)

Deviazione q.534 (Quando notiamo il grande Rudere q.552 poco sopra di noi lasciamo la carrozzabile e saliamo a destra su traccia)

 

Rudere q.552 (Rudere senza toponimo quotato 551,6 da CTR Emilia Romagna. Oltrepassiamo la casa tenendocela alla nostra sinistra e continuando a salire su vaga traccia tra i cespugli di ginestre paralleli al solco di un fosso asciutto alla nostra destra) 

 

Rudere q.552 (Rudere senza toponimo quotato 551,6 da CTR Emilia Romagna. Oltrepassiamo la casa tenendocela alla nostra sinistra e continuando a salire su vaga traccia tra i cespugli di ginestre paralleli al solco di un fosso asciutto alla nostra destra) 

Dal Bivio q.564 poco evidente e ormai scomparso, evitiamo di seguire il fosso sulla traccia che conduceva alla casa di San Giovanni, ci spostiamo a sinistra con la traccia che passa vicino a un costone roccioso sul quale permane una sbiadita freccia rossa

 

Sulla traccia di sentiero che sale a ca’ di Belletta

Incrocio q.579 (Abbiamo appena iniziato a salire e tralasciamo una traccia a sinistra, stiamo a destra portandoci sotto un macigno a sbalzo, quindi scartiamo la traccia sulla destra dello stesso e teniamo quella a sinistra)

Sulla traccia di sentiero che sale a ca’ di Belletta


Il rudere della casa di Belletta

Il rudere della casa di Belletta

Il rudere della casa di Belletta


Visitato il rudere di Ca’ Belletta, torniamo indietro pochi metri e risaliamo a destra fuori sentiero costeggiando inizialmente un costone roccioso che ci porta sopra la casa

Visitato il rudere di Ca’ Belletta, torniamo indietro pochi metri e risaliamo a destra fuori sentiero costeggiando inizialmente un costone roccioso che ci porta sopra la casa

Risaliamo a destra fuori sentiero costeggiando inizialmente un costone roccioso che ci porta sopra la casa

Inerpichiamo per guadagnare la cresta

Quota 711 (Quota da mappa CTR Emilia Romagna. Usciamo dal bosco e per la prima volta si delinea una parte della cresta con un bel panorama sulla valle) 

Panorama verso l’abbandonata ca’ dell’Orso


Risaliamo la cresta sud orientale del monte dell’Avorgnolo

Fonte q.730 (Fonte asciutta della quale rimane un piccolo tubo di metallo)

Risaliamo la cresta sud orientale del monte dell’Avorgnolo

Risaliamo la cresta sud orientale del monte dell’Avorgnolo

Volutamente rimaniamo sul filo di cresta o poco scostati costringendoci arrampicare qualche passaggio di 1°

Risaliamo la cresta sud orientale del monte dell’Avorgnolo

 

Risaliamo la cresta sud orientale del monte dell’Avorgnolo

Risaliamo la cresta sud orientale del monte dell’Avorgnolo

Risaliamo la cresta sud orientale del monte dell’Avorgnolo

 

Risaliamo la cresta sud orientale del monte dell’Avorgnolo

Risaliamo la cresta sud orientale del monte dell’Avorgnolo

Presso la Quota 966

Camminiamo sulla parte più spettacolare della cresta con i maestosi precipizi orientali  

Camminiamo sulla parte più spettacolare della cresta con i maestosi precipizi orientali  

Camminiamo sulla parte più spettacolare della cresta con i maestosi precipizi orientali  


Camminiamo sulla parte più spettacolare della cresta con i maestosi precipizi orientali  

Panorama verso il monte Falterona

Camminiamo sulla parte più spettacolare della cresta con i maestosi precipizi orientali  

Camminiamo sulla parte più spettacolare della cresta con i maestosi precipizi orientali  

 

 Alcuni vecchi paletti di cemento della recinzione ci guidano fino all’anonimo promontorio della Cima q.1151

Cima q.1151 (Per mappa CTR Emilia Romagna 1151,1 m. Alcuni vecchi paletti di cemento della recinzione ci guidano fino all’anonimo promontorio dove troviamo un piccolo cippo di sasso)

Dalla Cima q.1151 scendiamo e subito ci innestiamo sul sentiero sterrato CAI 301, a destra si dirige al passo della Braccina e noi lo teniamo dritto che si sviluppa sul crinale  

Sul sentiero sterrato CAI 301 verso il monte Ritoio

Sul sentiero sterrato CAI 301 verso il monte Ritoio

Sul sentiero sterrato CAI 301 verso il monte Ritoio

 

Il rudere di Lavacchio di Sopra

Bivio q.1107 (Nel frattempo il CAI 301 si è ridotto a sentierino, alla nostra sinistra dietro di noi inizia il vecchio sentiero che passa inosservato per Ca’ Acquaviva e il rudere di Montecavallo di Sopra, rimaniamo sul sentiero segnato)

Colla di Pian di Mezzano q.1029 (Incrocio con cartelli e innesto su piste forestali: a destra all’indietro la pista è CAI 307 per Fiumicello, dritto a destra la pista scende al rudere di Valbiancana, noi seguiamo la pista dritto in salita che è sempre CAI 301)  

    Bivio q.1040 (Manteniamo la pista che ora continua a perdere quota, lasciamo il CAI 301 che risale a destra per sentierino verso Poggio Bini)

Sulla pista che scende al rudere di ca’ Foscolo

Al rudere di ca’ Foscolo


Al rudere di ca’ Foscolo

Al rudere di ca’ Foscolo

Deviazione q.950 (Dal rudere di ca’ Foscolo torniamo indietro e appena superato il minuscolo fosso del Foscolo lasciamo la pista che riprenderebbe a risalire verso la Colla di Pian di Mezzano, andiamo a destra calando nella brulla radura invasa da cespugli e arbusti sparsi)

Caliamo nella brulla radura invasa da cespugli e arbusti sparsi

Deviazione q.902 (Gradualmente ci siamo un po’allontanati dal fosso del Foscolo, in questo punto smettiamo di scendere nel brullo valloncello e alla nostra sinistra ci compare l’originario sentierino che si sviluppa a mezzacosta) 

Deviazione q.902 (Gradualmente ci siamo un po’allontanati dal fosso del Foscolo, in questo punto smettiamo di scendere nel brullo valloncello e alla nostra sinistra ci compare l’originario sentierino che si sviluppa a mezzacosta)

 

Voltandoci indietro s’intravvede il rudere di ca’ Foscolo sulla pista forestale

Traccia del sentiero

Bosco q.897 (Il punto è quotato 897,4 dalla mappa CTR Emilia Romagna. Il buon sentierino procede a mezzacosta, poi entrando nel fitto bosco scompare. In questo punto caliamo a destra notando poco sotto una piccola dorsale, poi senza percorrerla che comunque termina subito, ci abbassiamo ulteriormente sulla sinistra proprio sotto la stessa dove c’è una zona pianeggiante e l’andiamo ad aggirare virando a destra per riprendere a scendere)

Zona pianeggiante

Solo più sotto ritroviamo l’antico sentiero e l’inizio di qualche sporadico bollo rosso

Solo più sotto ritroviamo l’antico sentiero e l’inizio di qualche sporadico bollo rosso


Fosso della Traversa

Fosso dei Fondi (Lo guadiamo, in data odierna abbiamo fatto un grande omino) 

Dalla parte opposta dopo avere guadato il fosso dei Fondi, andiamo a destra seguendo sempre il corso d’acqua e gradualmente il sentiero originario diventa evidente

Cresta q.770: Il sentierino attraversa una evidente cresta rocciosa che ha inizio proprio da questo punto ….. 

…. e prosegue a mezzacosta costeggiando delle stratificazioni rocciose.

Prima di arrivare al Bivio q.739, notiamo sotto di noi il ponte sul fosso dei Fondi percorso dal CAI 261

 

CAI 261 q.730 (Innesto sulla mulattiera CAI 261, a destra scende al ponte sul fosso dei Fondi, lo seguiamo a sinistra in salita) 

Sulla mulattiera CAI 261

Sulla mulattiera CAI 261

Sulla mulattiera CAI 261

 

Sulla mulattiera CAI 261

Sulla mulattiera CAI 261

Rudere q.750

La casa di Pulita nel fondovalle del Bidente delle Celle

Il castellaccio di Corniolino visto dalla mulattiera CAI 261

Capria di Sotto

 

Capria di Sotto

Carrozzabile q.550 (Innesto sulla carrozzabile interdetta al transito, a destra porta alla casa di Pulita e noi la seguiamo a sinistra) 

Sulla carrozzabile presso il Bidente di Celle

  Cancello q.542