lunedì 4 settembre 2023

Monte Zingla (da Cecino) EE

Lungo itinerario con discreto dislivello, in gran parte si svolge su pista sterrata/forestale ma la salita al monte Zingla da Campiglio di Cima e la conseguente discesa con l’ex CAI 10 non è banale causa segnatura sporadica/assente e l’ambiente selvaggio poco frequentato (Prealpi Bresciane, Lombardia)

DATA: 12 marzo 2023 

PARTENZA: Con l’autostrada A4 usciamo al casello di Brescia Est, ci dirigiamo verso Brescia poi teniamo le indicazioni per Salò che ci portano a percorrere la SS.45Bis della Gardesana Occidentale. Dopo 19 km seguiamo le indicazioni per Madonna di Campiglio e la Val Sabbia sulla SS.45TER fino a prendere l’uscita per Vobarno (altri 4,3 km), continuiamo in direzione della Val Sabbia oltrepassando in breve il paese di Collio e arriviamo a Vobarno (25,6 km dal casello di Brescia est). All’ingresso dell’abitato dobbiamo individuare e risalire a destra la “via Forno” con indicazioni della Sorgente Funtani, tralasciamo dopo 1 km il proseguo per la sorgente in “via Malniase” e stiamo sulla “via Forno” fino arrivare al paese di Cecino alla nostra destra, percorriamo la via San Martino dove sono presenti cartelli per il rifugio Giorgio Pirlo fino alla biforcazione della stradina presso una grande maestà, il nostro itinerario inizia risalendo la stradina a destra con cartello di “senso vietato dopo 50 metri”, possiamo parcheggiare poco prima della maestà presso un campetto di calcio (4/5 posti auto, 5 km da Vobarno)



ITINERARIO: Cecino q.389 (Dalla grande maestà sulla biforcazione della stradina, risaliamo quella a destra con cartello di “senso vietato” che sarebbe anche CAI 279, cartelli assenti, poi si procede nel vicolo tra le case fino arrivare a una grande fonte lavatoio dove prendiamo il vicolo a destra “via Castello” che in breve ci fa uscire dalla borgata di case e procede come carrozzabile in piano)  Bivio q.420 (Oltrepassata una presa d’acqua, a sinistra sale il sentiero CAI 284 agevolato da pochi gradini, stiamo sulla carrozzabile CAI 279)   –   Casa q.428 (Tralasciamo un largo sentiero che scende, continuiamo sulla carrozzabile che transita poco sotto a delle case)   –   Madonna dell’Alpino q.445 (Anfratto roccioso con statua della madonna)   –   Chiusa d’acqua q.451 (Chiusa d’acqua e canalizzazione, il proseguo per le auto è interdetto, si procede su forestale con tratti cementati)   –   Ponte q.517 (Sul torrente Valle del Prato della Noce, ora la forestale comincia a salire ripidamente)   –   Bivio q.582 (Cartelli: a destra sale il sentierino CAI 28 per il Buco del tedesco che sarà il nostro ritorno, stiamo sulla forestale CAI 279 in salita)   –  Torrente q.609 (Torrente Valle del Prato della Noce, lo possiamo attraversare con ponticello o tenendo la forestale che lo guada facilmente, poco sopra troviamo la cascata Acqua Seta)   –   Bivio q.763 (Oltrepassata una strettoia tra due grossi macigni la forestale procede pianeggiante arrivando immediatamente al bivio: alla nostra destra inizia il sentiero CAI 29 in stato di abbandono per il Buco del Gatto, rimaniamo sulla pista CAI 279)  -  Bivio q.842 (Usciamo dal bosco e c’è il bivio della pista, stiamo su quella principale a sinistra che continua a salire)   -  Malga Prato della Noce q.879 (Presso la fonte sotto l’edificio tralasciamo a sinistra il sentiero CAI 282, rimaniamo sulla forestale e oltrepassiamo la malga ignorando a sinistra anche l’esile sentierino ex CAI 10)  -  Bivio q.908 (Seguiamo sempre la pista in salita, sulla destra c’è un largo sentiero che cala e termina subito presso una vasca di cemento che da questo punto ci rimane nascosta)  -  Passo della Fobbiola q.961 (Incrocio con cartelli: sulla destra e poco sopra c’è un casotto di pietra con il sentiero CAI 280 anche sentiero dei Lodroni per il passo di Spino, sempre sulla destra cala il sentiero TM27 per la Selva Scura e il ponte del Rilo, seguiamo sempre la pista ora CAI 280 che si abbassa)  -  Bivio q.945 (Località Valle del Rilo. Bivio della pista e cartelli: a destra scende la carrozzabile cementata che è anche CAI 279 ex CAI 7/CAI 2 per Gaino, stiamo dritto a sinistra in salita verso Campiglio di Cima che è sempre CAI 280)   –   Campiglio di Cima q.1017 (Dall’antico borgo ristrutturato è stato ricavato il rifugio Campei de Sima ora rifugio Giuseppe Granata, incrocio e cartelli: appena arrivati tralasciamo le indicazioni del CAI 284 a sinistra per Brasassio che fanno transitare sotto gli edifici, ci portiamo sopra alla piccola cappella e tralasciando le indicazioni per il monte Zingla sulla sinistra, andiamo a destra entrando nel bosco sul sentiero in falsopiano CAI 222/CAI 222B)  -  Forcella di Campei q.1038 (Quota da mappa IGM Lombardia, in loco quotata 1049m. Biforcazione e cartelli: dritto a destra il CAI 222 inizia scendere verso Campiglio di Fondo, continuiamo in falsopiano e a mezzacosta ora su sentierino CAI 222B ex CAI 15 verso il monte Pracalvis)   -  Bivio q.1071 (Lasciamo il sentiero CAI 222B ex CAI 15 che si sposta a destra per risalire il crinale del monte Pracalvis, seguiamo il sentierino “G” dritto a sinistra nel bosco per la grotta del Luf)  -   Punto panoramico q.1098 (Facendo una deviazione di pochi metri sulla sinistra usciamo in un punto panoramico, il proseguo del sentierino invece si riduce e inizia scendere per entrare nel bosco, poi costeggia i piedi delle bastionate rocciose, la segnatura allo stato attuale è assente)   -  Grotta del Luf q.1045 (Dopo la visita ritorniamo sui nostri passi)  -  Punto panoramico q.1098  -  Bivio q.1071   -  Forcella di Campei q.1038   –   Campiglio di Cima q.1017 (Appena ritornati sopra la piccola cappella andiamo a destra rientrando nel bosco, dopo pochi metri c’è il bivio: dritto in falsopiano è CAI 280 ex CAI 3, risaliamo a sinistra sulla mulattiera CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli” aggirando dall’alto gli edifici della borgata dove c’è un casotto adibito come locale generatore. Si sviluppa in salita con diversi tornanti fino a circa 1160 metri, dove si riduce a sentierino che prende a inerpicarsi tra arbusti e qualche roccetta)   –  Monte Zingla q.1497 (Un corto e facile tratto attrezzato conduce al declivio sommitale e al crocefisso di vetta, sotto la quale proseguiamo calando nella macchia boschiva con direzione nord/ovest)    –  Sella q.1446 (Subito usciamo dal bosco nell’ampia e verde sella, indicazioni e bivio poco evidenti: lasciamo il crinale che riprende a salire e si direziona verso la cima Moltrino, caliamo a sinistra a ritroso con il CAI 285 ex CAI 10 per esile traccia a mezzacosta che si porta sotto la cima del monte Zingla appena scesa, direzione sud e segni sporadici/assenti)   -  Incrocio q.1027 (Quota da mappa IGM Lombardia. La lunga discesa su traccia incerta ci fa entrare nel bosco un po’ infrascato, a sinistra c’è il sentiero CAI 284 che riporta a Campiglio di Cima, in discesa continuerebbe il sentiero CAI 285 per la malga Prato della Noce ma non riusciamo a notarlo, seguiamo a destra il CAI 284 su sentiero in falsopiano palesemente poco frequentato)   -  Sterrata q.1000 (Negli ultimi metri il sentiero è infrascato e ci innestiamo su una sterrata, poco sopra è situato un grande capanno di caccia con torretta cilindrica, andiamo a sinistra senza indicazioni)  -  Cascina Brasassio q.963 (La sterrata transita sopra la grande casa abbandonata)  -  Incrocio q.950 (Incrocio di sterrate senza indicazioni: a sinistra è CAI 282 e porta alla vicina cascina Brasassio e prosegue verso la malga Prato della Noce, dalla parte opposta sale una sterrata secondaria verso cima Zolver e ci potrebbe fare accorciare il ritorno, prolunghiamo optando di andare a destra)   -  Bivio q.935 (Manteniamo la sterrata che è entrata subito nel bosco e comincia a scendere, sulla destra notiamo un largo sentiero non segnato)  -  Dosso Chiasso q.790 (La sterrata nel frattempo è diventata una carrozzabile panoramica e continuando perdere quota transita sotto il versante meridionale del Dosso Chiasso)  -  Bivio q.650 (Presso uno dei molteplici tornanti della carrozzabile, sulla destra inizia un sentiero sterrato senza indicazioni che scartiamo, in loco è presente un grosso cavo metallico abbandonato)   - Acquedotto q.447 (La carrozzabile passa sotto un vecchio acquedotto)  -  Ponte Sacca q.414 (Oltrepassato un grande cancello si esaurisce la pista, alla nostra destra c’è il ponte sul torrente Agna e dalla parte opposta la strada asfaltata, noi invece andiamo dritto su carrozzabile che prende ad alzarsi tenendoci di fatto il corso d’acqua alla nostra destra)   -   Bivio q.439 (A destra scende uno stradello chiuso da cancello che dà accesso a una abitazione, continuiamo sulla carrozzabile)  -  Asfaltata q.420 (Innesto sul tornante della strada asfaltata, la percorriamo dritto a destra in discesa fino al termine ignorando a destra o a sinistra traverse secondarie)   -  Cecino q.389


NOTE:

        LUNGHEZZA: 17,5 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1270 m

QUOTA MASSIMA: M. Zingla q.1497

Sentieri

Lungo itinerario con discreto dislivello, in gran parte si svolge su pista sterrata/forestale ma la salita al monte Zingla da Campiglio di Cima e la conseguente discesa con l’ex CAI 10 non è banale causa segnatura sporadica/assente e l’ambiente selvaggio poco frequentato (Il breve tratto attrezzato che precede l’arrivo in vetta è utile come corrimano e non comporta difficoltà) 

Rifugi-Bivacchi 

Rifugio Campei de Sima (rifugio Giuseppe Granata): E’aperto nei fine settimana da aprile a ottobre, tranne nei weekend dell'Adunata nazionale (maggio), dell'Adunata sezionale (giugno o settembre) e del Raduno 2° Raggruppamento (ottobre). Apertura continuata da 4 agosto al 26 agosto 

Da un locale a Campiglio di Cima, è stato ricavato un bivacco invernale sempre aperto, all’interno tavolo, sedie, camino e circa 4 posti letto su tavolato.

Fonti

Fonte a Cecino

Fonte non potabile a Campiglio di Cima

Fonte alla cascina Brasassio 

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Cecino

0,00

Punto panoramico

/

Bivio q.420

0,07

Bivio q.1071

/

Casa q.428  

0,09

Forcella di Campei

/

Madonna dell’Alpino

0,14

Campiglio di Cima

2,28

Chiusa d’acqua

0,16

Monte Zingla

3,45

Ponte q.517  

0,25

Sella q.1446

3,51

Bivio q.582

0,32

Bivio q.1027

4,32

Torrente q.609

0,38

Sterrata

4,45

Bivio q.763

0,55

Brasassio

4,50

Bivio q.842

1,05

Incrocio q.950

4,52

Malga P. della Noce

1,11

Bivio q.935

4,54

Bivio q.908

1,22

Dosso Chiasso

/

Passo della Fobbiola

1,30

Bivio q.650

5,28

Bivio q.945

1,35

Acquedotto

5,46

Campiglio di Cima

1,48

Ponte Sacca

5,52

Forcella di Campei

1,53

Bivio q.439

5,57

Bivio q.1071

2,00

Asfaltata q.420

6,00

Punto panoramico

2,04

Cecino

6,05

Grotta del Luf

2,10

 

 

 

 

Cecino q.389 (Dalla grande maestà sulla biforcazione della stradina, risaliamo quella a destra con cartello di “senso vietato” che sarebbe anche CAI 279)

Si procede nel vicolo tra le case

Si procede nel vicolo tra le case fino arrivare a una grande fonte lavatoio dove prendiamo il vicolo a destra “via Castello”

…. in breve ci fa uscire dalla borgata di case e procede come carrozzabile in piano.

Bivio q.420 (Oltrepassata una presa d’acqua, a sinistra sale il sentiero CAI 284 agevolato da pochi gradini, stiamo sulla carrozzabile CAI 279)  

Continuiamo sulla carrozzabile che transita poco sotto a delle case

 

Madonna dell’Alpino (Anfratto roccioso con statua della madonna)

Acquedotto

Chiusa d’acqua q.451 (Chiusa d’acqua e canalizzazione)

Ponte q.517 (Sul torrente Valle del Prato della Noce)

Bivio q.582 (Cartelli: a destra sale il sentierino CAI 28 per il Buco del tedesco che sarà il nostro ritorno, stiamo sulla forestale CAI 279 in salita)

Torrente q.609 (Torrente Valle del Prato della Noce, lo possiamo attraversare con ponticello o tenendo la forestale che lo guada facilmente)


Sulla forestale CAI 279

Bivio q.842 (Usciamo dal bosco e c’è il bivio della pista, stiamo su quella principale a sinistra che continua a salire) 

Arrivo alla malga Prato della Noce

Fonte alla malga Prato della Noce

Malga Prato della Noce

Malga Prato della Noce


Malga Prato della Noce

Sulla pista che dalla malga Prato della Noce conduce al passo della Fobbiola

Passo della Fobbiola

Passo della Fobbiola

Bivio q.945 (Località Valle del Rilo. Bivio della pista e cartelli: a destra scende la carrozzabile cementata che è anche CAI 279 ex CAI 7/CAI 2 per Gaino, stiamo dritto a sinistra in salita verso Campiglio di Cima che è sempre CAI 280)

Arrivo a Campiglio di Cima

 

Campiglio di Cima

Campiglio di Cima

Un locale sempre aperto è adibito a bivacco

Un locale sempre aperto è adibito a bivacco

La cappella a Campiglio di Cima

Campiglio di Cima (Sullo sfondo c’è la mole del monte Spino)


Ci portiamo sopra alla piccola cappella e tralasciando le indicazioni per il monte Zingla sulla sinistra, andiamo a destra entrando nel bosco sul sentiero in falsopiano CAI 222/CAI 222B

Forcella di Campei q.1038 (Quota da mappa IGM Lombardia, in loco quotata 1049m. Biforcazione e cartelli: dritto a destra il CAI 222 inizia scendere verso Campiglio di Fondo, continuiamo in falsopiano e a mezzacosta ora su sentierino CAI 222B ex CAI 15 verso il monte Pracalvis)

Continuiamo in falsopiano e a mezzacosta ora su sentierino CAI 222B ex CAI 15 verso il monte Pracalvis

Bivio q.1071 (Lasciamo il sentiero CAI 222B ex CAI 15 che si sposta a destra per risalire il crinale del monte Pracalvis, seguiamo il sentierino “G” dritto a sinistra nel bosco per la grotta del Luf) 

Ai piedi delle bastionate rocciose dove c’è l’ingresso della grotta del Luf

Ai piedi delle bastionate rocciose dove c’è l’ingresso della grotta del Luf


L’ingresso della grotta del Luf

L’ingresso della grotta del Luf

Interno della grotta del Luf

Interno della grotta del Luf

Usciti dalla grotta ripercorriamo lo stesso tragitto per tornare a Campiglio di Sopra

 

Campiglio di Cima q.1017 (Appena ritornati sopra la piccola cappella andiamo a destra rientrando nel bosco, dopo pochi metri c’è il bivio: dritto in falsopiano è CAI 280 ex CAI 3, risaliamo a sinistra sulla mulattiera CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”)

Un casotto adibito come locale generatore

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

A circa 1160 metri si riduce a sentierino

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli” (Sullo sfondo c’è il monte Zingla che dobbiamo raggiungere)


Verso il monte Zingla

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

 

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”


CAI 281 ex CAI 12 o sentiero “Ceco Comincioli”

Quando siamo all’attacco del tratto attrezzato, ai nostri piedi vediamo un gendarme roccioso

Il breve tratto attrezzato che precede l’arrivo in vetta

Il breve tratto attrezzato che precede l’arrivo in vetta


Arrivo in vetta

Libro delle firme sul monte Zingla

Crocefisso di vetta sul monte Zingla

Panorama dal monte Zingla verso i monti Pizzocolo e Spino

Panorama dal monte Zingla verso il lago di Garda e il crinale innevato del monte Baldo

 

Proseguiamo sotto il crocefisso di vetta calando nella macchia boschiva con direzione nord/ovest

I gendarmi rocciosi che vediamo appena scesi dalla vetta del monte Zingla

I gendarmi rocciosi che vediamo appena scesi dalla vetta del monte Zingla

La cresta che si direziona verso la cima Moltrino

Sella q.1446 (Subito usciamo dal bosco nell’ampia e verde sella, indicazioni e bivio poco evidenti: lasciamo il crinale che riprende a salire e si direziona verso la cima Moltrino, caliamo a sinistra a ritroso con il CAI 285 ex CAI 10 per esile traccia a mezzacosta che si porta sotto la cima del monte Zingla appena scesa, direzione sud e segni sporadici/assenti)  

Con il CAI 285 ex CAI 10 per esile traccia a mezzacosta che si porta sotto la cima del monte Zingla appena scesa


Con il CAI 285 ex CAI 10 per esile traccia a mezzacosta che si porta sotto la cima del monte Zingla appena scesa, direzione sud e segni sporadici/assenti

Con il CAI 285 ex CAI 10 per esile traccia a mezzacosta

La discesa con l’ex CAI 10 non è banale causa segnatura sporadica/assente e l’ambiente selvaggio poco frequentato

La discesa con l’ex CAI 10 non è banale causa segnatura sporadica/assente e l’ambiente selvaggio poco frequentato

La discesa con l’ex CAI 10 non è banale causa segnatura sporadica/assente e l’ambiente selvaggio poco frequentato

Incrocio q.1027 (Quota da mappa IGM Lombardia. La lunga discesa su traccia incerta ci fa entrare nel bosco un po’ infrascato, a sinistra c’è il sentiero CAI 284 che riporta a Campiglio di Cima, in discesa continuerebbe il sentiero CAI 285 per la malga Prato della Noce ma non riusciamo a notarlo, seguiamo a destra il CAI 284 su sentiero in falsopiano palesemente poco frequentato) 

 

Il CAI 284 su sentiero in falsopiano palesemente poco frequentato

Il CAI 284 su sentiero in falsopiano palesemente poco frequentato

Sterrata q.1000 (Negli ultimi metri il sentiero è infrascato e ci innestiamo su una sterrata, poco sopra è situato un grande capanno di caccia con torretta cilindrica)

Sterrata q.1000 (Negli ultimi metri il sentiero è infrascato e ci innestiamo su una sterrata, poco sopra è situato un grande capanno di caccia con torretta cilindrica)

Cascina Brasassio

Incrocio q.950 (Incrocio di sterrate senza indicazioni: a sinistra è CAI 282 e porta alla vicina cascina Brasassio e prosegue verso la malga Prato della Noce, dalla parte opposta sale una sterrata secondaria verso cima Zolver e ci potrebbe fare accorciare il ritorno, prolunghiamo optando di andare a destra)


Sulla pista che dalla cascina Brasassio scende verso il Ponte Sacca

Sulla pista che dalla cascina Brasassio scende verso il Ponte Sacca

Acquedotto q.447 (La carrozzabile passa sotto un vecchio acquedotto) 

Ponte Sacca q.414 (Oltrepassato un grande cancello si esaurisce la pista, alla nostra destra c’è il ponte sul torrente Agna e dalla parte opposta la strada asfaltata, noi invece andiamo dritto su carrozzabile che prende ad alzarsi tenendoci di fatto il corso d’acqua alla nostra destra)

Sulla carrozzabile che dal Ponte Sacca ci riporta a Cecino

In vista di Cecino