domenica 1 ottobre 2023

Cengia Gabriella (1°giorno) EEA

Itinerario di 2 giorni che ha come meta la Cengia Gabriella nelle dolomiti di Sesto (Veneto). In questo primo giorno partiamo dal paese di Giralba e facciamo il lungo e faticoso avvicinamento per arrivare al bivacco Battaglione di Cadore dove pernotteremo. (Vedi la relazione del 2° giorno)

DATA: 7 agosto 2023 

PARTENZA: Dalla nota località turistica di Auronzo di Cadore (Veneto), percorriamo la SR.48 in direzione di Cortina d’Ampezzo. Subito all’uscita dall’abitato dobbiamo abbandonare la strada regionale e salire a destra la via Pian della Velma sulla quale notiamo già i cartelli del CAI 103, guidiamo per 500 metri tra le case sparse della frazione di Giralba fino all’esaurimento della strada asfaltata e delle ultime case di villeggiatura. 


ITINERARIO: Partenza q.945 (Dal termine della via Pian della Velma iniziamo seguendo la carrozzabile nel bosco CAI 103 e Alta Via 5)      Bivio q.962 (Biforcazione della carrozzabile nel bosco in prossimità di un’area recintata per il bestiame, il CAI 103 Alta Via 5 delle Dolomiti la tiene a destra)      Piazzola q.977 (Eventualmente con l’auto potevamo arrivare fin qui. Ora il CAI 103 Alta Via 5 delle Dolomiti si restringe a sentiero forestale con cartello di divieto d’accesso ai mezzi motorizzati)     Presa d’acqua q.1010 (Dopo la grande presa d’acqua il CAI 103 sale a destra per sentierino, noi andiamo dritto e dopo pochi metri lasciamo il largo sentiero dove poco più avanti è chiuso da un cancello e saliamo dritto a destra per sentierino non segnato)      Bivio q.1035 (Abbiamo tagliato e ora ritroviamo il CAI 103 A.V. 5 che seguiamo a sinistra)      Pian delle Salere q.1365 (Nel frattempo il sentiero si è mantenuto sui 1320 metri sopra la Val Giralba Bassa, arriviamo al ponte di legno sul rio Giralba con cartelli e bivio. Tralasciamo di attraversare il ponte dove il CAI 103 A.V. 5 sale al rifugio Carducci, prendiamo il CAI 109 per la Val Stalata e il bivacco Battaglione di Cadore. Caliamo nell’ampia distesa detritica del rio Giralba e la iniziamo a risalire, la segnatura è sporadica/assente e si procede a vista, successivamente notiamo una grande colata di pietrisco alla nostra destra ma noi dobbiamo mantenerci sempre nel letto del corso d’acqua che comincia a virare a destra. Ora l’ampia distesa di pietrisco si restringe, il corso d’acqua scorre tra alte sponde di sedimenti e pietre, noi insistiamo risalendo e divincolandoci per cercare il passaggio migliore, qualche omino di sasso ci viene in aiuto)    –   Deviazione q.1430 (Risalendo con difficoltà gli alti solchi del corso d’acqua, compaiono i bolli rossi che ci invitano a uscire dalla sponda destra e risalire l’esile sentierino tra i fitti pini mughi)     Val Bastioi q.1470 (Usciamo dai pini mughi per attraversare il canale detritico della Val Bastioi, il sentierino riprende infrascato dalla sponda opposta segnato dai bolli rossi)  –  1° Tratto ferrato q.1836 (Tratto ferrato con solo cavo d’acciaio, risale una parete obliqua di placca rocciosa in discreta esposizione. Ne segue un’arrampicata su roccette di 1° e un sottile colatoio di pietrisco tra i pini mughi)   –   Colata detritica q.1925 (Siamo usciti definitivamente dai pini mughi, camminando a mezzacosta ci imbattiamo in un’ampia colata di pietrisco che attraversiamo guadagnando quota contemporaneamente, bolli rossi ci guidano)   –   2° Tratto ferrato q.1965 (Attraversata la colata detritica giungiamo al secondo tratto ferrato che risale la spaccatura obliqua della parete senza particolari difficoltà)  –  3° Tratto ferrato q.2155 (Salendo delle infide placche gradinate ma sporche di pietrisco giungiamo presso una cascatella d’acqua, attraversiamo il corso d’acqua e dalla parte opposta inizia l’ultimo tratto ferrato che preannuncia l’arrivo al bivacco. Il cavo è utile come corrimano per risalire la parete gradinata, seppure non vi siamo difficoltà una scivolata sarebbe fatale)   –   Bivacco Battaglione di Cadore q.2219 (Al termine della ferrata camminiamo virando a sinistra, in pochi minuti compare il bivacco situato nella valle del Ciadin de Stalata). 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 6 km

        DIFFICOLTA: EEA

DISLIVELLO TOTALE: 1320 m

QUOTA MASSIMA: Bivacco B.Cadore q.2219

Sentieri

CAI 109: Il tracciato è palesemente poco frequentato e richiede un notevole impegno fisico. Nella parte iniziale la segnatura è praticamente assente con sporadici omini di sasso, si cammina nell’ampio letto detritico del rio Giralba, successivamente si restringe e siamo costretti a manovre delicate tra le alte sponde di pietre e sedimenti finché i bolli rossi ci invitano a seguire il ripido sentierino che si sviluppa tra i fitti pini mughi. I 3 tratti attrezzati con cavo che incontriamo lungo il sentiero, seppure tecnicamente facili possono diventare fatali in caso di scivolata (consigliato assicurarsi con imbrago e set da ferrata) 

Rifugi-Bivacchi

Bivacco Battaglione Cadore: Classico bivacco in lamiera con 9 posti letto dotato di materassi e coperte.

Fonti

Conviene fare rifornimento d’acqua presso la cascatella dalla quale ha inizio il 3° tratto ferrato, possibili rigagnoli d’acqua sono eventualmente da individuare nel Ciadin de Stalata dove sorge il bivacco (Possibile corso d’acqua risalendo dal bivacco Battaglione Cadore il Ciadin de Stalata stando spostati sotto la cengia Gabriella)

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Partenza q.945 (Giralba)

0,00

Val Bastioi

2,04

Bivio q.962

0,05

1° Tratto ferrato q.1836

3,15

Piazzola q.977

/

Colata detritica q.1925

3,38

Presa d’acqua

0,12

2° Tratto ferrato q.1965 

3,50

Bivio q.1035

0,18

3° Tratto ferrato q.2155

4,35

Pian delle Salere

1,26

Biv. Battaglione di Cadore

4,45

Deviazione q.1430

1,55

 

 

  


Partenza q.945 (Dal termine della via Pian della Velma iniziamo seguendo la carrozzabile nel bosco CAI 103 e Alta Via 5) 

Presa d’acqua q.1010 (Dopo la grande presa d’acqua il CAI 103 sale a destra per sentierino, noi andiamo dritto e dopo pochi metri lasciamo il largo sentiero dove poco più avanti è chiuso da un cancello e saliamo dritto a destra per sentierino non segnato)

Camminando sul CAI 103

Camminando sul CAI 103

Camminando sul CAI 103


Pian delle Salere q.1365 (Arriviamo al ponte di legno sul rio Giralba con cartelli e bivio. Tralasciamo di attraversare il ponte dove il CAI 103 A.V. 5 sale al rifugio Carducci, prendiamo il CAI 109 per la Val Stalata e il bivacco Battaglione di Cadore) 

Pian delle Salere q.1365 (Caliamo nell’ampia distesa detritica del rio Giralba) 

Nell’ampia distesa detritica del rio Giralba, la segnatura è sporadica/assente e si procede a vista …

…. successivamente notiamo una grande colata di pietrisco alla nostra destra ma noi dobbiamo mantenerci sempre nel letto del corso d’acqua che comincia a virare a destra

Ora l’ampia distesa di pietrisco si restringe, il corso d’acqua scorre tra alte sponde di sedimenti e pietre, noi insistiamo risalendo e divincolandoci per cercare il passaggio migliore, qualche omino di sasso ci viene in aiuto.      


Ora l’ampia distesa di pietrisco si restringe, il corso d’acqua scorre tra alte sponde di sedimenti e pietre, noi insistiamo risalendo e divincolandoci per cercare il passaggio migliore, qualche omino di sasso ci viene in aiuto.                  

Ora l’ampia distesa di pietrisco si restringe, il corso d’acqua scorre tra alte sponde di sedimenti e pietre, noi insistiamo risalendo e divincolandoci per cercare il passaggio migliore, qualche omino di sasso ci viene in aiuto. 

Deviazione q.1430 (Risalendo con difficoltà gli alti solchi del corso d’acqua, compaiono i bolli rossi che ci invitano a uscire dalla sponda destra e risalire l’esile sentierino tra i fitti pini mughi)

Val Bastioi q.1470 (Usciamo dai pini mughi per attraversare il canale detritico della Val Bastioi, il sentierino riprende infrascato dalla sponda opposta segnato dai bolli rossi)

Risaliamo il sottile CAI 109 tra i mughi

Risaliamo il sottile CAI 109 tra i mughi (Dietro di noi c’è la vallata dalla quale proveniamo)


Sul CAI 109 in direzione del bivacco Battaglione di Cadore

Sul CAI 109 in direzione del bivacco Battaglione di Cadore

1° Tratto ferrato q.1836 (Tratto ferrato con solo cavo d’acciaio, risale una parete obliqua di placca rocciosa in discreta esposizione)

1° Tratto ferrato q.1836 (Tratto ferrato con solo cavo d’acciaio, risale una parete obliqua di placca rocciosa in discreta esposizione)

Dopo il tratto ferrato segue un’arrampicata su roccette di 1° e un sottile colatoio di pietrisco tra i pini mughi

Uscita del sottile colatoio di pietrisco tra i pini mughi


Colata detritica q.1925 (Siamo usciti definitivamente dai pini mughi, camminando a mezzacosta ci imbattiamo in un’ampia colata di pietrisco che attraversiamo guadagnando quota contemporaneamente, bolli rossi ci guidano)

Colata detritica q.1925 (Siamo usciti definitivamente dai pini mughi, camminando a mezzacosta ci imbattiamo in un’ampia colata di pietrisco che attraversiamo guadagnando quota contemporaneamente, bolli rossi ci guidano)

2° Tratto ferrato q.1965 (Attraversata la colata detritica giungiamo al secondo tratto ferrato che risale la spaccatura obliqua della parete senza particolari difficoltà) 

2° Tratto ferrato q.1965 (Attraversata la colata detritica giungiamo al secondo tratto ferrato che risale la spaccatura obliqua della parete senza particolari difficoltà) 

2° Tratto ferrato q.1965 (Attraversata la colata detritica giungiamo al secondo tratto ferrato che risale la spaccatura obliqua della parete senza particolari difficoltà) 

2° Tratto ferrato q.1965 (Attraversata la colata detritica giungiamo al secondo tratto ferrato che risale la spaccatura obliqua della parete senza particolari difficoltà) 


Sul CAI 109 in direzione del bivacco Battaglione di Cadore

Sul CAI 109 in direzione del bivacco Battaglione di Cadore

Sul CAI 109 in direzione del bivacco Battaglione di Cadore

Sul CAI 109 in direzione del bivacco Battaglione di Cadore

Saliamo delle infide placche gradinate ma sporche di pietrisco per arrivare al 3° tratto ferrato di fianco la cascatina d’acqua


Saliamo delle infide placche gradinate ma sporche di pietrisco per arrivare al 3° tratto ferrato

Saliamo delle infide placche gradinate ma sporche di pietrisco per arrivare al 3° tratto ferrato

Arrivo alla cascatella di fianco la quale inizia il 3° tratto ferrato

Inizio del 3° tratto ferrato  

3° Tratto ferrato (Il cavo è utile come corrimano per risalire la parete gradinata, seppure non vi siamo difficoltà una scivolata sarebbe fatale)

3° Tratto ferrato (Il cavo è utile come corrimano per risalire la parete gradinata, seppure non vi siamo difficoltà una scivolata sarebbe fatale)


Il bivacco Battaglione di Cadore nella valle del Ciadin de Stalata

Interno del bivacco

Dal bivacco vediamo una parte della cengia Gabriella che affronteremo il giorno successivo

Da bivacco vediamo da dove siamo partiti