giovedì 5 ottobre 2023

Cengia Gabriella (2°giorno) EEA

DATA: 8 agosto 2023 

PARTENZA: Bivacco Battaglione Cadore. (Vedi la relazione del 1°giorno)

 


ITINERARIO: Bivacco Battaglione Cadore q.2219 (Iniziamo risalendo il vallone del Ciadin de Stalata dietro il bivacco, siamo sul CAI 109 ma la segnatura è sporadica/assente, si procede a vista con direzione nord cercando di individuare tracce di passaggio tra gli sfasciumi di roccia)      Bivio q.2345 (Siamo nella testata del Ciadin de Stalata, il bivio è in un punto imprecisato e non segnalato: alla nostra destra notiamo il pendio di ghiaie e sedimenti solcato da una traccia a zig-zag che sale alla ferrata Roghel, noi cominciamo a virare a sinistra aggirando l’alta valle detritica per spostarci verso le pareti del monte Giralba di Sotto dove si sviluppa la Cengia Gabriella, procediamo su traccia di passaggio cercando d’individuare i bolli rossi)      Cengia Gabriella q.2445 (Abbiamo compiuto un ampio aggiramento dell’alta valle del Ciadin de Stalata passando dall’originaria direzione nord a sud, il bivacco ora ci appare davanti ai nostri occhi nel fondovalle. Iniziano i cavi d’acciaio che ci aiutano a salire le rocce per guadagnare la soprastante Cengia Gabriella, in seguito le attrezzature saranno presenti a intermittenza e solo nei punti di reale necessità)     Cresta q.2350 (La cengia fin qui è sempre stata larga e camminabile attrezzata con cavo corrimano. Davanti a noi ora ci appare un evidente torrione, quindi risalendo con attenzione delle placche rocciose ci portiamo sul crinalino compreso tra le cime quotate 2418 m e 2368 m. Dalla parte opposta dobbiamo affrontare un esile cengia in totale esposizione, cominciamo di fatto a cambiare direzione passando da sud a ovest) – Cengia Gabriella q.2270 (Nella seconda parte del percorso ci appare in lontananza il rifugio Carducci. Affrontiamo una lunga camminata su bella cengia non attrezzata a ridosso della parete rocciosa, poi successivamente dovremo superare il tratto più difficile che ci porta a disarrampicare delle ripide rocce attrezzate con cavo fino al termine della via ferrata. La Cengia Gabriella si esaurisce depositandoci presso il lungo e ripido canalone di sedimenti che s’innalza ripido alla nostra destra e separa di fatto il monte Giralba di Sotto dal monte Giralba di Sopra. Appena terminati i cavi scendiamo a sinistra nel pendio di sfasciumi, bolli rossi ci guidano, notando che in lontananza questo percorso s’innesta in un tracciato più alto)      Bivio q.2223 (Una traccia soprastante non ufficiale aggira conducendo sempre verso l’attacco della via ferrata, segni e indicazioni assenti, continuiamo sul tracciato segnato per raggiungere il largo CAI 103 che vediamo in lontananza)      Incrocio q.2163 (Cartelli: a destra un sentiero con bolli rossi costeggia il solco vallivo e sale direttamente al rifugio Carducci, dritto in salita il CAI 103 sale al rifugio con un giro più ampio, seguiamo il CAI 103 Alta Via 5 delle Dolomiti a sinistra in discesa su largo sentiero che sui 1900 m di quota si ridurrà entrando gradualmente nel bosco)    –    Fosso d’acqua q.1588 (Originato dalla cima Pezzios)     Fosso d’acqua q.1524 (Scorre in un canalino detritico)      Piazzola q.1380 (Con panca e tavolo, anticipa il ponticello sul rio Giralba)     Pian delle Salere q.1365 (Attraversiamo il ponte sul rio Giralba chiudendo l’anello cominciato il giorno precedente, tralasciamo il CAI 109 che entra nella distesa detritica del corso d’acqua e rimaniamo sul CAI 103 Alta Via 5 delle Dolomiti fino a tornare alla frazione di Giralba)      Bivio q.1035     Presa d’acqua q.1010  Piazzola q.977      Bivio q.962   Arrivo q.945.

 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 12 km

        DIFFICOLTA: EEA

DISLIVELLO TOTALE salita: 500 m

DISLIVELLO TOTALE discesa: 1770 m

QUOTA MASSIMA: 2490 m

Sentieri

Cengia Gabriella: La cengia si sviluppa tra il versante orientale e meridionale del monte Giralba di Sotto. Iniziandola dal Ciadin de Stalata percorriamo la parte più facile, la cengia in buona parte camminabile è attrezzata a intermittenza con cavo, ai nostri piedi notiamo sempre il bivacco Battaglione Cadore dal quale proveniamo. Successivamente spostandoci nel versante meridionale dopo avere oltrepassata la piccola Cresta q.2350 cominciano le difficoltà, nell’immediato la cengia è in estrema esposizione con il cavo d’acciaio che diventa indispensabile, poi volgendo al termine dobbiamo calare ripidamente su roccia mediocre fino all’esaurimento della via presso l’imbocco del canalone di sedimenti che separa i monti Giralba di Sotto e Giralba di Sopra. In definitiva possiamo classificare la Cengia Gabriella facile con tratti di media difficoltà in esposizione. La gita ovviamente possiamo compierla anche in senso contrario se preferiamo il pernotto al più comodo rifugio Carducci rispetto al bivacco Battaglione Cadore.

Rifugi-Bivacchi

Bivacco Battaglione Cadore: Classico bivacco in lamiera con 9 posti letto dotato di materassi e coperte. 

Nella prima parte della Cengia Gabriella notiamo diversi anfratti che possono venirci in aiuto come riparo temporaneo

Fonti

Possibile corso d’acqua risalendo dal bivacco Battaglione Cadore il Ciadin de Stalata stando spostati sotto la cengia Gabriella.

Possibili rigagnoli o trasudamenti dalle rocce sulla Cengia Gabriella, possono consentirci di fare rifornimento d’acqua

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Biv. Battaglione Cadore

0,00

Fosso d’acqua q.1524

6,18

Bivio q.2345

0,20

Piazzola q.1380

6,40

Cengia Gabriella q.2445

0,50

Pian delle Salere

6,43

Cresta q.2350

2,10

Bivio q.1035

/

Cengia Gabriella q.2270

4,30

Presa d’acqua q.1010 

/

Bivio q.2223

4,43

Piazzola q.977

/

Incrocio q.2163

4,56

Bivio q.962

/

Fosso d’acqua q.1588

6,11

Arrivo q.945 (Giralba)

7,50

 


Bivacco Battaglione Cadore q.2219 (Iniziamo risalendo il vallone del Ciadin de Stalata dietro il bivacco, siamo sul CAI 109 ma la segnatura è sporadica/assente, si procede a vista con direzione nord cercando di individuare tracce di passaggio tra gli sfasciumi di roccia)

Iniziamo risalendo il vallone del Ciadin de Stalata dietro il bivacco, siamo sul CAI 109 ma la segnatura è sporadica/assente, si procede a vista con direzione nord cercando di individuare tracce di passaggio tra gli sfasciumi di roccia  

Risaliamo il vallone del Ciadin de Stalata dietro il bivacco, siamo sul CAI 109 ma la segnatura è sporadica/assente, si procede a vista con direzione nord cercando di individuare tracce di passaggio tra gli sfasciumi di roccia

 

Bivio q.2345 (Siamo nella testata del Ciadin de Stalata, il bivio è in un punto imprecisato e non segnalato: alla nostra destra notiamo il pendio di ghiaie e sedimenti solcato da una traccia a zig-zag che sale alla ferrata Roghel, noi cominciamo a virare a sinistra aggirando l’alta valle detritica per spostarci verso le pareti del monte Giralba di Sotto dove si sviluppa la Cengia Gabriella, procediamo su traccia di passaggio cercando d’individuare i bolli rossi)

Sulla testata del Ciadin de Stalata (In fondo c’è il bivacco Battaglione di Cadore dal quale siamo partiti)

Dalla testata del Ciadin de Stalata cominciamo a virare a sinistra aggirando l’alta valle detritica per spostarci verso le pareti del monte Giralba di Sotto dove si sviluppa la Cengia Gabriella, procediamo su traccia di passaggio cercando d’individuare i bolli rossi

Dalla testata del Ciadin de Stalata cominciamo a virare a sinistra aggirando l’alta valle detritica per spostarci verso le pareti del monte Giralba di Sotto dove si sviluppa la Cengia Gabriella, procediamo su traccia di passaggio cercando d’individuare i bolli rossi

 

Attacco della Cengia Gabriella

Attacco della Cengia Gabriella

Cengia Gabriella

Cengia Gabriella

Cengia Gabriella

Cengia Gabriella

 

La parte iniziale della cengia è in buona parte camminabile, attrezzata a intermittenza con cavo

La parte iniziale della cengia è in buona parte camminabile, attrezzata a intermittenza con cavo

La parte iniziale della cengia è in buona parte camminabile, attrezzata a intermittenza con cavo

La parte iniziale della cengia è in buona parte camminabile, attrezzata a intermittenza con cavo

Cengia Gabriella

Sulla Cengia Gabriella (Nel fondovalle si vede ancora il bivacco Battaglione Cadore dal quale siamo partiti)


Cengia Gabriella

Cengia Gabriella (In lontananza si individuano degli anfratti)

Zoomata sugli anfratti che incontriamo lungo la cengia

Cengia Gabriella

Cengia Gabriella

Nella prima parte della Cengia Gabriella ci sono diversi anfratti che possono venirci in aiuto come riparo temporaneo

 

Cengia Gabriella

La cengia fin qui è sempre stata larga e camminabile attrezzata con cavo corrimano, quindi risalendo con attenzione delle placche rocciose ci portiamo sul crinalino compreso tra le cime quotate 2418 m e 2368 m.

Davanti a noi ora ci appare un evidente torrione, quindi risalendo con attenzione delle placche rocciose ci portiamo sul crinalino compreso tra le cime quotate 2418 m e 2368 m

Arrivati sulla Cresta q.2350 compresa tra le cime quotate 2418 m e 2368 m, alla nostra sinistra c’è l’evidente torrione che ci aveva guidato fin qui, quindi andiamo a destra ….  

…. dove dalla parte opposta dobbiamo affrontare un esile cengia in totale esposizione, cominciamo di fatto a cambiare direzione passando da sud a ovest. 

 

Risalita la Cresta q.2350 per pochi metri, dobbiamo affrontare un esile cengia in totale esposizione

Risalita la Cresta q.2350 per pochi metri, dobbiamo affrontare un esile cengia in totale esposizione

Cengia in totale esposizione

Cengia in totale esposizione

Cengia Gabriella

Cengia Gabriella

 

Cengia Gabriella

Cengia Gabriella

Cengia in totale esposizione

Cengia in totale esposizione

Guglie di roccia

Cengia Gabriella

 

Vista sul fondovalle del rio Giralba risalito il giorno precedente

Cengia Gabriella (Sullo sfondo la mole di Cima Bagni)

Nella seconda parte del percorso ci appare in lontananza il rifugio Carducci

Affrontiamo una lunga camminata su bella cengia non attrezzata a ridosso della parete rocciosa

Affrontiamo una lunga camminata su bella cengia non attrezzata a ridosso della parete rocciosa


Successivamente dovremo superare il tratto più difficile che ci porta a disarrampicare delle ripide rocce attrezzate con cavo fino al termine della via ferrata

Successivamente dovremo superare il tratto più difficile che ci porta a disarrampicare delle ripide rocce attrezzate con cavo fino al termine della via ferrata

Il ripido canalone di sedimenti che separa il monte Giralba di Sotto dal monte Giralba di Sopra

Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata

Il fondovalle che dovremmo raggiungere al termine della ferrata

Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata


Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata

Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata

Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata

Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata

Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata


La Cengia Gabriella si esaurisce depositandoci presso il lungo e ripido canalone di sedimenti che s’innalza ripido alla nostra destra e separa di fatto il monte Giralba di Sotto dal monte Giralba di Sopra.

Sulla cengia conclusiva

Al termine della cengia Gabriella a circa q.2270, vediamo il tracciato che dobbiamo scendere

Appena terminati i cavi scendiamo a sinistra nel pendio di sfasciumi, bolli rossi ci guidano

Incrocio q.2163 (Cartelli: a destra un sentiero con bolli rossi costeggia il solco vallivo e sale direttamente al rifugio Carducci, dritto in salita il CAI 103 sale al rifugio con un giro più ampio, seguiamo il CAI 103 Alta Via 5 delle Dolomiti a sinistra in discesa su largo sentiero)

Pian delle Salere q.1365 (Attraversiamo il ponte sul rio Giralba chiudendo l’anello cominciato il giorno precedente)