DATA: 8 agosto 2023
PARTENZA: Bivacco Battaglione Cadore. (Vedi la relazione del 1°giorno)
ITINERARIO: Bivacco
Battaglione Cadore q.2219 (Iniziamo risalendo il vallone del Ciadin de
Stalata dietro il bivacco, siamo sul CAI 109 ma la segnatura è
sporadica/assente, si procede a vista con direzione nord cercando di
individuare tracce di passaggio tra gli sfasciumi di roccia) – Bivio
q.2345 (Siamo nella testata del Ciadin de Stalata, il bivio è in un punto
imprecisato e non segnalato: alla nostra destra notiamo il pendio di ghiaie e
sedimenti solcato da una traccia a zig-zag che sale alla ferrata Roghel, noi
cominciamo a virare a sinistra aggirando l’alta valle detritica per spostarci
verso le pareti del monte Giralba di Sotto dove si sviluppa la Cengia
Gabriella, procediamo su traccia di passaggio cercando d’individuare i bolli
rossi) – Cengia
Gabriella q.2445 (Abbiamo compiuto un ampio aggiramento dell’alta valle del
Ciadin de Stalata passando dall’originaria direzione nord a sud, il bivacco ora
ci appare davanti ai nostri occhi nel fondovalle. Iniziano i cavi d’acciaio che
ci aiutano a salire le rocce per guadagnare la soprastante Cengia Gabriella, in
seguito le attrezzature saranno presenti a intermittenza e solo nei punti di
reale necessità) – Cresta q.2350 (La cengia fin qui è
sempre stata larga e camminabile attrezzata con cavo corrimano. Davanti a noi ora
ci appare un evidente torrione, quindi risalendo con attenzione delle placche
rocciose ci portiamo sul crinalino compreso tra le cime quotate 2418 m e 2368 m.
Dalla parte opposta dobbiamo affrontare un esile cengia in totale esposizione,
cominciamo di fatto a cambiare direzione passando da sud a ovest) – Cengia
Gabriella q.2270 (Nella seconda parte del percorso ci appare in lontananza
il rifugio Carducci. Affrontiamo una lunga camminata su bella cengia non
attrezzata a ridosso della parete rocciosa, poi successivamente dovremo superare
il tratto più difficile che ci porta a disarrampicare delle ripide rocce
attrezzate con cavo fino al termine della via ferrata. La Cengia Gabriella si
esaurisce depositandoci presso il lungo e ripido canalone di sedimenti che
s’innalza ripido alla nostra destra e separa di fatto il monte Giralba di Sotto
dal monte Giralba di Sopra. Appena terminati i cavi scendiamo a sinistra nel
pendio di sfasciumi, bolli rossi ci guidano, notando che in lontananza questo
percorso s’innesta in un tracciato più alto)
– Bivio q.2223 (Una
traccia soprastante non ufficiale aggira conducendo sempre verso l’attacco
della via ferrata, segni e indicazioni assenti, continuiamo sul tracciato
segnato per raggiungere il largo CAI 103 che vediamo in lontananza) – Incrocio q.2163 (Cartelli: a destra un
sentiero con bolli rossi costeggia il solco vallivo e sale direttamente al
rifugio Carducci, dritto in salita il CAI 103 sale al rifugio con un giro più
ampio, seguiamo il CAI 103 Alta Via 5 delle Dolomiti a sinistra in discesa su
largo sentiero che sui 1900 m di quota si ridurrà entrando gradualmente nel
bosco) – Fosso
d’acqua q.1588 (Originato dalla cima Pezzios) – Fosso d’acqua q.1524 (Scorre in un
canalino detritico) – Piazzola
q.1380 (Con panca e tavolo, anticipa il ponticello sul rio Giralba) – Pian
delle Salere q.1365 (Attraversiamo il ponte sul rio Giralba chiudendo
l’anello cominciato il giorno precedente, tralasciamo il CAI 109 che entra
nella distesa detritica del corso d’acqua e rimaniamo sul CAI 103 Alta Via 5
delle Dolomiti fino a tornare alla frazione di Giralba) – Bivio
q.1035 – Presa d’acqua q.1010 – Piazzola q.977 – Bivio
q.962 – Arrivo q.945.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 12 km DIFFICOLTA: EEA |
DISLIVELLO TOTALE
salita: 500 m DISLIVELLO TOTALE
discesa: 1770 m QUOTA MASSIMA: 2490 m |
Sentieri Cengia Gabriella: La
cengia si sviluppa tra il versante orientale e meridionale del monte Giralba
di Sotto. Iniziandola dal Ciadin de Stalata percorriamo la parte più facile,
la cengia in buona parte camminabile è attrezzata a intermittenza con cavo,
ai nostri piedi notiamo sempre il bivacco Battaglione Cadore dal quale
proveniamo. Successivamente spostandoci nel versante meridionale dopo avere
oltrepassata la piccola Cresta q.2350 cominciano le difficoltà,
nell’immediato la cengia è in estrema esposizione con il cavo d’acciaio che
diventa indispensabile, poi volgendo al termine dobbiamo calare ripidamente
su roccia mediocre fino all’esaurimento della via presso l’imbocco del
canalone di sedimenti che separa i monti Giralba di Sotto e Giralba di Sopra.
In definitiva possiamo classificare
la Cengia Gabriella facile con tratti di media difficoltà in esposizione.
La gita ovviamente possiamo compierla anche in senso contrario se preferiamo
il pernotto al più comodo rifugio Carducci rispetto al bivacco Battaglione
Cadore. |
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Rifugi-Bivacchi Bivacco Battaglione Cadore: Classico bivacco in lamiera con 9 posti letto dotato di materassi e coperte. Nella
prima parte della Cengia Gabriella
notiamo diversi anfratti che possono venirci in aiuto come riparo temporaneo |
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Fonti Possibile corso
d’acqua risalendo dal bivacco Battaglione Cadore il Ciadin de Stalata stando
spostati sotto la cengia Gabriella. Possibili rigagnoli o
trasudamenti dalle rocce sulla Cengia Gabriella, possono consentirci di fare
rifornimento d’acqua |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
|||
Biv.
Battaglione Cadore |
0,00 |
Fosso d’acqua q.1524 |
6,18 |
Bivio q.2345 |
0,20 |
Piazzola q.1380 |
6,40 |
Cengia Gabriella q.2445 |
0,50 |
Pian delle Salere |
6,43 |
Cresta q.2350 |
2,10 |
Bivio q.1035 |
/ |
Cengia Gabriella q.2270 |
4,30 |
Presa
d’acqua q.1010 |
/ |
Bivio q.2223 |
4,43 |
Piazzola q.977 |
/ |
Incrocio q.2163 |
4,56 |
Bivio q.962 |
/ |
Fosso d’acqua q.1588 |
6,11 |
Arrivo q.945 (Giralba) |
7,50 |
Bivacco Battaglione Cadore q.2219 (Iniziamo risalendo il vallone del Ciadin de Stalata dietro il bivacco, siamo sul CAI 109 ma la segnatura è sporadica/assente, si procede a vista con direzione nord cercando di individuare tracce di passaggio tra gli sfasciumi di roccia) |
Iniziamo risalendo il vallone del Ciadin de Stalata dietro il bivacco, siamo sul CAI 109 ma la segnatura è sporadica/assente, si procede a vista con direzione nord cercando di individuare tracce di passaggio tra gli sfasciumi di roccia |
Risaliamo il vallone del Ciadin de Stalata dietro il bivacco, siamo sul CAI 109 ma la segnatura è sporadica/assente, si procede a vista con direzione nord cercando di individuare tracce di passaggio tra gli sfasciumi di roccia |
Bivio q.2345 (Siamo nella testata del Ciadin de Stalata, il bivio è in un punto imprecisato e non segnalato: alla nostra destra notiamo il pendio di ghiaie e sedimenti solcato da una traccia a zig-zag che sale alla ferrata Roghel, noi cominciamo a virare a sinistra aggirando l’alta valle detritica per spostarci verso le pareti del monte Giralba di Sotto dove si sviluppa la Cengia Gabriella, procediamo su traccia di passaggio cercando d’individuare i bolli rossi) |
Sulla testata del Ciadin de Stalata (In fondo c’è il bivacco Battaglione di Cadore dal quale siamo partiti) |
Dalla testata del Ciadin de Stalata cominciamo a virare a sinistra aggirando l’alta valle detritica per spostarci verso le pareti del monte Giralba di Sotto dove si sviluppa la Cengia Gabriella, procediamo su traccia di passaggio cercando d’individuare i bolli rossi |
Dalla testata del Ciadin de Stalata cominciamo a virare a sinistra aggirando l’alta valle detritica per spostarci verso le pareti del monte Giralba di Sotto dove si sviluppa la Cengia Gabriella, procediamo su traccia di passaggio cercando d’individuare i bolli rossi |
Attacco della Cengia Gabriella |
Attacco della Cengia Gabriella |
Cengia Gabriella |
Cengia Gabriella |
Cengia Gabriella |
Cengia Gabriella |
La parte iniziale della cengia è in buona parte camminabile, attrezzata a intermittenza con cavo |
La parte iniziale della cengia è in buona parte camminabile, attrezzata a intermittenza con cavo |
La parte iniziale della cengia è in buona parte camminabile, attrezzata a intermittenza con cavo |
La parte iniziale della cengia è in buona parte camminabile, attrezzata a intermittenza con cavo |
Cengia Gabriella |
Sulla Cengia Gabriella (Nel fondovalle si vede ancora il bivacco Battaglione Cadore dal quale siamo partiti) |
Cengia Gabriella |
Cengia Gabriella (In lontananza si individuano degli anfratti) |
Zoomata sugli anfratti che incontriamo lungo la cengia |
Cengia Gabriella |
Cengia Gabriella |
Nella prima parte della Cengia Gabriella ci sono diversi anfratti che possono venirci in aiuto come riparo temporaneo |
Cengia Gabriella |
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La cengia fin qui è sempre stata larga e camminabile attrezzata con cavo corrimano, quindi risalendo con attenzione delle placche rocciose ci portiamo sul crinalino compreso tra le cime quotate 2418 m e 2368 m. |
Davanti a noi ora ci appare un evidente torrione, quindi risalendo con attenzione delle placche rocciose ci portiamo sul crinalino compreso tra le cime quotate 2418 m e 2368 m |
Arrivati sulla Cresta q.2350 compresa tra le cime quotate 2418 m e 2368 m, alla nostra sinistra c’è l’evidente torrione che ci aveva guidato fin qui, quindi andiamo a destra …. |
…. dove dalla parte opposta dobbiamo affrontare un esile cengia in totale esposizione, cominciamo di fatto a cambiare direzione passando da sud a ovest. |
Risalita la Cresta q.2350 per pochi metri, dobbiamo affrontare un esile cengia in totale esposizione |
Risalita la Cresta q.2350 per pochi metri, dobbiamo affrontare un esile cengia in totale esposizione |
Cengia in totale esposizione |
Cengia in totale esposizione |
Cengia Gabriella |
Cengia Gabriella |
Cengia Gabriella |
Cengia Gabriella |
Cengia in totale esposizione |
Cengia in totale esposizione |
Guglie di roccia |
Cengia Gabriella |
Vista sul fondovalle del rio Giralba risalito il giorno precedente |
Cengia Gabriella (Sullo sfondo la mole di Cima Bagni) |
Nella seconda parte del percorso ci appare in lontananza il rifugio Carducci |
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Affrontiamo una lunga camminata su bella cengia non attrezzata a ridosso della parete rocciosa |
Affrontiamo una lunga camminata su bella cengia non attrezzata a ridosso della parete rocciosa |
Successivamente dovremo superare il tratto più difficile che ci porta a disarrampicare delle ripide rocce attrezzate con cavo fino al termine della via ferrata |
Successivamente dovremo superare il tratto più difficile che ci porta a disarrampicare delle ripide rocce attrezzate con cavo fino al termine della via ferrata |
Il ripido canalone di sedimenti che separa il monte Giralba di Sotto dal monte Giralba di Sopra |
Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata |
Il fondovalle che dovremmo raggiungere al termine della ferrata |
Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata |
Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata |
Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata |
Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata |
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Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata |
Nella parte finale della cengia Gabriella che ci costringe a una lunga e impegnativa disarrampicata |
La Cengia Gabriella si esaurisce depositandoci presso il lungo e ripido canalone di sedimenti che s’innalza ripido alla nostra destra e separa di fatto il monte Giralba di Sotto dal monte Giralba di Sopra. |
Sulla cengia conclusiva |
Al termine della cengia Gabriella a circa q.2270, vediamo il tracciato che dobbiamo scendere |
Appena terminati i cavi scendiamo a sinistra nel pendio di sfasciumi, bolli rossi ci guidano |
Incrocio q.2163 (Cartelli: a destra un sentiero con bolli rossi costeggia il solco vallivo e sale direttamente al rifugio Carducci, dritto in salita il CAI 103 sale al rifugio con un giro più ampio, seguiamo il CAI 103 Alta Via 5 delle Dolomiti a sinistra in discesa su largo sentiero) |
Pian delle Salere q.1365 (Attraversiamo il ponte sul rio Giralba chiudendo l’anello cominciato il giorno precedente) |